6 pensieri su “Una piazza non per i piedi ma fatta con i piedi”
Innazi tutto grazie per la risposta volevo sapere….conoscere.
Ti chiedo scusa per il tono ma mi infastidiscono sempre di più le critiche non argomentate e senza proposte come va di moda fare a livello nazionale da un certo movimento….per fortuna non è il vostro caso. Continuate così… e grazie ancora.
Caro Loris, che non conosco. Se tu sai come funziona un blog, non è che per forza qualcuno ti deve risponderesempre e comunque.
In ogni caso rispondo io, non sollecitato dal tuo tono perentorio, ma spinto dal desiderio di esprimere la mia opinione, già espressa in altri post, su questa opera inutile fatta dall’amministrazione uscente, che naturalmente in campagna elettorale giustificherà come utile e necessaria per non perdere un contributo regionale (cioè sempre soldi nostri)
Un parcheggio è un parcheggio. In certi casi, e questo è uno di questi, meglio di una “bella” e “buona “asfaltatura non c’è nulla, .
Quindi se proprio l’amministrazione avesse voluto dimostrare che facevaqualcosa anche a Francenigo, poteva limitarsi a sistemare l’entrata dellaChiesa (come ha fatto), spesa a spanne 20.000/30.000 euro, e riasfaltare il parcheggio.
Invece dato cheva di moda buttare al vento i soldi dei contribuenti, si è pensato bene di fare una parcheggio, perché tale è, con lastre di porfido di 5/6 cm. di spessore. Lastre che con il gelo e il caldo, la pioggia e le sollecitazioni delle ruote delle macchine in fase di manovra salteranno, prima una, poi un’altra e cosi via, come sta succedendo.
Se proprio si dovevano buttare al vento questi 219.000 euro il parcheggio doveva essere fatto in cubetti porfido, adatti a pavimentazioni stradali, e usando per il sottofondo del pietrisco frantumato e per il resto sabbia.
allora mi piacerebbe capire sta benedetta piazza è stata fatta con i piedi per quale motivo? Come si poteva farla meglio? A poco mi interessano i risvolti sociologici del vetro rotto
Evidentemente le piogge si sono portate via parte del sottofondo sul quale la pietra è stata posata, ed il movimento delle lastre ha fatto saltare la malta interstiziale.
Se non si interviene subito il fenomeno si allarga molto in fretta. E’ quello che in sociologia chiamano “la teoria del vetro rotto” (mi corregga qualcuno più esperto). Se in un vecchio stabile abbandonato anche in centro ad un paese, ci abitua al fatto che un vetro sia rotto, ben presto ci si abituerà che anche che un secondo sia rotto, ed un terzo, fino ad una parte del tetto e così via.
Una società attenta al manifestarsi di questi piccoli segnali è una società Civile, dove i cittadini sono attenti e responsabili. Il nostro blog serve soprattutto a questo. L’amministrazione dovrebbe farne tesoro.
Innazi tutto grazie per la risposta volevo sapere….conoscere.
Ti chiedo scusa per il tono ma mi infastidiscono sempre di più le critiche non argomentate e senza proposte come va di moda fare a livello nazionale da un certo movimento….per fortuna non è il vostro caso. Continuate così… e grazie ancora.
Caro Loris, che non conosco.
Se tu sai come funziona un blog, non è che per forza qualcuno ti deve rispondere sempre e comunque.
In ogni caso rispondo io, non sollecitato dal tuo tono perentorio, ma spinto dal desiderio di esprimere la mia opinione, già espressa in altri post, su questa opera inutile fatta dall’amministrazione uscente, che naturalmente in campagna elettorale giustificherà come utile e necessaria per non perdere un contributo regionale (cioè sempre soldi nostri)
Un parcheggio è un parcheggio. In certi casi, e questo è uno di questi, meglio di una “bella” e “buona “asfaltatura non c’è nulla, .
Quindi se proprio l’amministrazione avesse voluto dimostrare che faceva qualcosa anche a Francenigo, poteva limitarsi a sistemare l’entrata della Chiesa (come ha fatto), spesa a spanne 20.000/30.000 euro, e riasfaltare il parcheggio.
Invece dato che va di moda buttare al vento i soldi dei contribuenti, si è pensato bene di fare una parcheggio, perché tale è, con lastre di porfido di 5/6 cm. di spessore. Lastre che con il gelo e il caldo, la pioggia e le sollecitazioni delle ruote delle macchine in fase di manovra salteranno, prima una, poi un’altra e cosi via, come sta succedendo.
Se proprio si dovevano buttare al vento questi 219.000 euro il parcheggio doveva essere fatto in cubetti porfido, adatti a pavimentazioni stradali, e usando per il sottofondo del pietrisco frantumato e per il resto sabbia.
allora mi piacerebbe capire sta benedetta piazza è stata fatta con i piedi per quale motivo? Come si poteva farla meglio? A poco mi interessano i risvolti sociologici del vetro rotto
in che modo si poteva farla meglio?
Evidentemente le piogge si sono portate via parte del sottofondo sul quale la pietra è stata posata, ed il movimento delle lastre ha fatto saltare la malta interstiziale.
Se non si interviene subito il fenomeno si allarga molto in fretta. E’ quello che in sociologia chiamano “la teoria del vetro rotto” (mi corregga qualcuno più esperto). Se in un vecchio stabile abbandonato anche in centro ad un paese, ci abitua al fatto che un vetro sia rotto, ben presto ci si abituerà che anche che un secondo sia rotto, ed un terzo, fino ad una parte del tetto e così via.
Una società attenta al manifestarsi di questi piccoli segnali è una società Civile, dove i cittadini sono attenti e responsabili. Il nostro blog serve soprattutto a questo. L’amministrazione dovrebbe farne tesoro.
ma lo sprofondamento di alcune piastre a cosa è dovuto?