Le spinte di trasformazione urbanistica sono molto forti nel Comune di Gaiarine. Molti sono i progetti strategici nell’agenda dell’ Amministrazione. Alcuni gia’ in fase avanzata di progettazione. Definiranno la forma e il funzionamento di parti importanti del territorio come i centri di Gaiarine e Francenigo.
Questi progetti sono un reale beneficio economico e ambientale per tutti gli abitanti? Chi decide che cosa e come farlo? Quali sono principi alla base delle decisioni?
Come ho illustrato nell’ articolo Comune di Gaiarine come parco sostenibile: uno scenario possibile del 6 maggio 2009, esiste un problema di qualità delle trasformazioni passate. La lista dei casi nel Comune e’ lunga. Ad esempio, i problemi del traffico, la perdita di attrattività dei centri, le conseguenze sulla sicurezza delle persone, sono da ricercare nel modo in cui si e’ progettato il territorio nei decenni precedenti.
Massimo Quaini, geografo dell’Universita’ di Genova e curatore del rapporto annuale della Societa’ Geografica spiega “lo stato pietoso del nostro Paese” il paesaggio italiano e’ “disordinato, frutto di una pianificazione confusa e tutelato solo in parte secondo schemi superati”.
I progetti propagandati dalla Amministrazione (vedi ad esempio Abitare all’Ikea Il progetto Ammnistrazione Jesse per Francenigo del 25 maggio 2009) celano altre minacce, per l’identita’, la sicurezza, il valore economico e sociale dei luoghi. Non reggono il confronto con esempi comparabili in altri contesti di eccellenza e sono, nonostante i “fatti”, di basso livello. Dal punto di vista degli attori coinvolti la questione e’ duplice: l’ Amministrazione non e’ in grado di giudicare la qualità dei progetti che promuove e approva. I progettisti spesso non sono aggiornati e propongono schemi non aderenti alle potenzialita’ e sfide propri delle aree che investono. Esiste ed e’ urgente un problema di qualità delle trasformazioni future.
Se alcuni, nel breve termine guadagnano, tutti nel lungo termine perdono perché i problemi concreti che provocano sono ripartiti tra gli abitanti del Comune per generazioni sommandosi a quelli già oggi evidenti. Gli incidenti stradali sono visibili, altri effetti sono differiti nel tempo ma altrettanto devastanti, le conseguenze dell’ inquinamento di base (anche automobilistico), secondo l’Oms, produce migliaia di morti nelle principali città italiane.
L’ Amministrazione “Rinnovamento” non ha rinnovato i principi del progetto urbanistico. Questo significa che l’Amministrazione non ha imparato dai problemi del passato ed e’ priva di idee, strategie, strumenti nuovi per governare il futuro. Ci sono buone ragioni per ritenere che l’Amministrazione stia ripetendo errori gia’ commessi da altri, in altri contesti, in altri periodi. La demolizione di un antico edificio nel centro di Campomolino e la costruzione del condominio di cemento nel Aralt a Francenigo sono casi evidenti. Vasti parcheggi infilati sin nel cuore dei centri antichi dai nuovi progetti in attesa di altre auto, smog, rumore. Il bel progetto per la Piazza del Popolo di Sacile ha preso le mosse da un principio contrario.
Le questioni e gli spazi che riguardano la viabilità, gli edifici, l’energia, l’acqua, la natura, se integrati nel progetto, secondo principi di sostenibilità conducono alla realizzazione di luoghi attrattivi, all’aumento della qualità ambientale ed economica a vantaggio di chi ha investito e di chi abita. Ad esempio nell’area per abitazioni a “Castellir” in corso di realizzazione a Gaiarine lo spazio principale combina strada e fascia boscata. La sezione della strada e’ ridotta, le auto rallentano senza bisogno di segnalazioni, e i bambini possono appropriarsene con la bicicletta. La fascia boscata di ampie dimensioni e’ dominante, struttura e orienta l’intero spazio dell’abitare. Gli alberi accolgono le aree per il gioco e in caso di forti piogge intercettano l’acqua, il suolo e’ modellato per trattenerla localmente e infiltrarla evitando, in questo modo, di scaricarla a valle creando problemi ai vicini e contribuendo a ricaricare la falda. D’estate lo spessore degli alberi ombreggia persone e case. Strada e fascia boscata combinano, all’interno di un unico spazio, diverse funzioni. Il risultato e’ uno spazio attrattivo e multifunzionale. Il suo valore aumentera’ negli anni.
L’esempio illustrato, nel Comune rimane una eccezione. E’ urgente elevare la qualità media dei progetti. Conquistare la consapevolezza dei rischi reali che i progetti nell’agenda della Amministrazione celano e trovare strumenti nuovi per “fare”, nel migliore dei modi possibile.
In alcune esperienze europee l’istituzione della squadra per la qualità (quality team) ha condotto a risultati di notevole interesse. Un gruppo selezionato e’ composto da pochi esperti in diverse discipline, ad esempio un archittetto-urbanista e del paesaggio, un ingegnere idraulico e forestale. I componenti del gruppo condividono principi di progettazione sostenibile. Le idee progettuali si elaborano a partire dalla integrazione della viabilita’, dell’edificato, delle acque, del verde, dell’energia all’interno di uno spazio coerente.
L’ Amministrazione si avvale del supporto della squadra con l’obiettivo di guidare il processo di progettazione ( sia di progetti di finanziamento privato, pubblico o pubblico-privato), verso il migliore dei risultati possibili misurato sui reali benefici alla società e sulla riduzione dei problemi ambientali ed economici negli anni a venire. La squadra per la qualità entra nel processo di progettazione sin dalle prime fasi. Esplora le condizioni e le potenzialita’ del sito; ascolta gli abitanti; indirizza i progettisti suggerendo i riferimenti appropriati; revisiona il progetto cercando combinazioni promettenti tra i vari livelli di cui si compone (viabilità, edifici, acque, verde, energia). L’obiettivo e’ far emergere dal contesto locale un progetto integrato. Una porzione di territorio coerente di alto livello estetico e funzionale.
Progetti di investitori privati quali Jesse, Andreetta, Maschio ma anche quelli per le piazze, possono essere molto migliorati ma i limiti, spesso, non vengono neppure visti. Costano molto e valgono poco. I migliori ci insegnano che il territorio richiede una lettura attenta del contesto e uno sguardo multidisciplinare. Per governare la qualita’ occorre, dunque, integrare diverse competenze.
Se l’Amministrazione “Rinnovamento” sostiene che le trasformazioni urbanistiche che ha avviato sono un reale beneficio economico e ambientale per tutti gli abitanti non si sottrarra’ al giudizio di una squadra per la qualità.
Il sindaco, che ho votato e che sostengo ancora, deve però dare più incentivi agli spazi verdi e soprattutto pulire meglio i fossati, così che l’acqua non ristagni e non si annidino ratti ecc…