Roberto Feletto, 51 anni, impiegato tecnico, da dieci anni residente a Francenigo arrivandoci, in controtendenza, dal pordenonese.Lavora per vivere (ma non vive per lavorarci!) da decenni nel distretto del mobile, osservando come siano sempre la qualità, la creatività e l’organizzazione a garantire il successo nel tempo.Fin da ragazzo interessato al disegno e ai fumetti, al leggere e allo scrivere, insegue gli ideali delle associazioni per la pace e per l’ambiente, partecipandoci attivamente quando, diventato padre, ha voluto metterci mani e faccia, per poter lasciare a loro un mondo migliore di quello che ha ricevuto.Ambiente. Cultura. Religiosità. Volontariato.Occasioni di impegno da vivere per essere “persona” tra le “persone”.Come don Primo Mazzolari pensa come non serva aver le mani pulite se rimangono nascoste in tasca.Per tutto questo c’è sempre stato e non poteva che ESSERCI.
Ho letto la tua ricostruzione dei fatti di Gaiarine del 6 aprile del 45. Inserirò qualche punto sulla ricostruzione che ho fatto io in base ai miei ricordi (ero lì quel giorno) e ai ricordi dei miei fratelli. Complimenti.