Consiglio comunale lunedì 6 Marzo 2023: Parliamone

Presenti e parlanti qui.
Pubblico: 10 cittadini.

Consiglio comunale dedicato “all’urbanistica”, con l’approvazione della variante “generale ” e di un’altro po’ di varianti “ad impresam“.image_01Con l’amministrazione che fa anche marcia indietro, concedendo, in particolare all’Alf, parte di quello che gli aveva negato non più di sei mesi fa.

Ma non c’è da meravigliarsi.
Siamo in Veneto (che conta più di 92mila capannoni industriali – 32mila a Padova e Treviso -, sparsi in 5.679 aree produttive – per 41.300 ettari di terreno corrispondenti a 413 milioni di metri quadrati -, che coprono il 18,4% della superficie ‘consumata’ del Veneto. Molti dei quali – 11mila, il 12% del totale- dismessi e inconsumo suolo province veneto 2021-2utilizzati.)

La regione seconda per consumo di suolo in Italia e naturalmente il comune di Gaiarine è allineato.
Alla fine basta chiedere e tutti o quasi ottengono quello che desiderano.
Non è che sia sempre e tutto sbagliato, ma cribbio è stata fatta e approvata una variante al piano degli interventi, che può definirsi “generale”, ed ecco nuove richieste da parte di attività produttive, che disegnano a loro piacimento il territorio.
D’altra parte le parole del sindaco «… consentire ampliamenti di queste attività produttive e nelle nostre corde …», la dice chiara e lunga.
Appunto basta chiedere e non importa se si continua a consumare suolo.
Non esiste proprio qualche altro tipo di ragionamento o di visione, siamo al solito modello di sviluppo, cioè spazio all’economia per creare sviluppo.
Non si ragiona sul fatto che i problemi ambientali e sociali sono causati proprio dal far proprio lo sviluppo economico.
Non ci rende conto della necessita di generare “un nuovo modello di economia”, dove la deve far da padrone non lo sviluppo, ma la “compatibilità” con i limiti propri della sostenibilità ambientale e quindi del territorio dove si calano le opere.
Non ci potrà essere futuro per l’umanità se non si cambia, perché lo sviluppo economico consuma più risorse di quelle che il nostro pianeta riesce ad reintegrare.moore-umanita-3333924615Non ci potrà essere futuro per l’umanità se non si cambia perché emettiamo più anidride carbonica di quella che la fotosintesi clorofilliana riesce a sintetizzare.
Mah. Discorsi troppo “grandi”.

Che ci frega dell’umanità e di tutti quelli che verranno dopo di noi?

Torniamo al consiglio ed in particolare al punto 5 dell’ordine del giorno.Siccome basta chiedere, non siamo in grado di dire di no.
Diciamo di si anche quando le norme sono chiare e basterebbe applicarle.
E così permettiamo, in deroga, la costruzione di due silos alti 23 metri (30 con “il cappello”) anche quando la norma comunale prevede un’altezza massima di 10 metri.
E così ci portiamo a “casa” ad Albina, povera Albina, un impianto della Fassa Bortolo per lo stoccaggio di segatura, con due silos di 30 metri, a solo 140 metri dalla prima casa e a 320 dalla chiesa.

140 metri320_1 metriAldilà del notevole impatto paesaggistico che i due silos avranno, la cosa grave è che essi serviranno ad accumulare migliaia di metri cubi di segatura proveniente da tutto il circondario anche dal Friuli e forse dal veneziano.
La segatura emana polveri e le polveri di legno sono classificate cancerogene se provenienti dalla lavorazione di legno duro.
Si avrà un bel via vai di camion.
Prima quelli che porteranno la segatura per stoccarla nell’impianto e poi quelli che verranno a prelevarla per portarla agli impianti di produzione della Fassa Bortolo .
Un bel giochino per la viabilità del nostro comune.
La relazione che accompagna la richiesta di deroga alle altezze dei silos presentata fa sorridere.

Si evince in modo lapalissiano il solo vantaggio economico della Fassa Bortolo e nessun vantaggio per i cittadini di Gaiarine, anzi.
La segatura raccolta e stoccata verrà trasportata e poi bruciata, negli impianti per la produzione di prodotti per l’edilizia della Fassa Bortolo, al posto del metano, con notevole risparmio … per la sola Fassa Bortolo..

Per inciso va annotato che la combustione della segatura (biomassa) produce una “montagna” di polveri sottili in più rispetto alla combustione del metano.
Verrà quindi prodotto maggior inquinamento atmosferico.
Ma questo è un problema che riguarda i cittadini dei comuni che ospitano gli impianti di “produzione”.
   

Ma se poi questo impianto di stoccaggio di segatura, fosse propedeutico per  portare nel nostro comune, in un prossimo futuro, un “bel” impianto di calce.
Beh. Allora. Qualcuno ne risponderà.

Quisquiglie da puntigliosi.
Nella relazione , per mitigare l’impatto paesaggistico di questo impianto viene previsto che: ” La piantumazione deve essere fatta con essenze che abbiano almeno 5-6 anni o 2-3 cm diametro“.
E’ evidente che, se si tratta di “essenze arboree“, c’è una antinomia tra gli anni e il diametro.
Dopo 5-6 anni un albero ha normalmente un diametro superiore ai 2-3 centimetri, tant’è che il sindaco chiede di modificare i “2-3 cm.” con “16-20 cm.”

Si fa avanti il consigliere De Martin, suggerendo, giustamente ma senza nerbo, di aggiungere alla parola “essenze” la specificazione “alto fusto“.
Il sindaco non raccoglie, d’altra parte non è un botanico e forse deve ancora affinare le sue conosce naturalistiche, e così la frase approvata è questa: “essenze che abbiano almeno 5-6 anni o 16-20 cm. diametro”
Ma quali essenze?
Essenze legnose? Essenze arboree? Essenze ad alto fusto? Essenze a medio fusto? Essenze arbustive? Essenze erbacee? Essenze …..
Si potrebbe, come da delibera approvata, eseguire una bellissima piantumazione di essenze … e
Hakonechloa-macra-1rbacee di 5-6 anni” utilizzando la “Hakonechloa macra” che può raggiungere un’altezza massima di 50 cm.
Una notevole mascheratura per silos alti 30 metri, non c’è che dire.
Proprio quisquiglie da puntigliosi quali siamo. Naturalmente.

 

Su tutte le varianti, compresa anche questa deroga sull’altezza dei silos, le Astenemos-non-voto-astensione-partito-degli-astenutiminoranze si sono astenute, non un voto contrario.
Nessuna presa di posizione o di contrarietà a questo modo di procedere, qualche domandina qua e là, qualche piccola preoccupazione per la viabilità, ma nient’altro.
Una mestizia.

Consiglio terminato. Ma.

All’inizio il consigliere De Martin aveva ottenuto dal sindacoNaufragio migranti: croci sulla spiaggia di Cutro e segretario il permesso di poter leggere a margine del consiglio una riflessione del suo gruppo sul naufragio di Cutro.
E così avviene.
Il documento lo potete legge
re qui.

Contenuto ben strutturato, di spessore e condivisibile, tant’è che alla fine della lettura prende la parola il Capogruppo della maggioranza Gottardi per manifestare, a nome del suo gruppo, apprezzamento per quanto esposto.

Si, un bell’in335372231_1270973490494621_8103165055290683350_ntervento, su una tragedia immensa, che come altre precedenti, ha colpito tutti.
Giustissimo parlarne, dare voce e parole ai sentimenti di tanti cittadini di Gaiarine .

Esistono però delle responsabilità. Quelle eventualmente penali sarà compito delle magistratura appurarle, ma quelle politiche è compito di ognuno di noi, di ogni cittadino, valutarle.

E così non si possono dimenticare le forniture di motovedette alle milizie libiche di Minniti (2018) usate alla fine contro gli stessi migranti, i cosiddetti decreti “sicurezza” anticostituzionali di Salvini (2018), quelli dell’attuale governo contro le ONG, il girovagare pubblicitario di Meloni e camerati per il nord Africa con lo scopo furviante di fermare “l’invasione”.
Tutto questo ha creato e crea un sentimento sempre più profondo di repulsione verso i migranti, che alla fine si ripercuote, volenti o nolenti, anche nelle catene di comando, attenuando di fatto l’applicazione di quella legge atavica (oggi leggi internazionali) che spinge a prestare soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo.

Il governo attuale, in cui si riconosce l’amministrazione di Gaiarine, ha di fatto incrementato notevolmente, in questi mesi, questo senso di repulsione, e ha quindi una grande responsabilità politica sulla attenuazione dell’obbligo del soccorso in mare e sulle tragedie conseguenti.

Questo andava e va ricordato a tutti, ma soprattutto ai consiglieri di maggioranza che tanto di destra si sentono.

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Un pensiero su “Consiglio comunale lunedì 6 Marzo 2023: Parliamone

  1. Grazie cronista
    A Gaiarine l’urbanistica è diventata un servizio a domani individuale, e per giunta sempre soddisfatto. Peccato che le posizioni non abbiano colto l’occasione per dimostrare che un altro modo di pensare esiste.
    g.p.

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