Il flop dell’alta velocit

L’idiozia di un governo tecnico
«l’opera va avanti comunque» !
incapace di risparmiare
le inutili, costosissime,
elitarie grandi opere..

capace di tagliare stato sociale,
ambiente, prevenzione..

salvando (forse) il presente ma
compromettendo (certo) il futuro..

ma il futuro è così lontano:
chi se ne frega?

SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO

Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto:
Un luogo attraversato da due strade statali, un’autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume
Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia.
Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.

Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte non può essere assoggettata a nessun interesse nè politico, nè economico. E’ interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari.

Abbiamo capito
perché tutto l’arco costituzionale vuole la TAV, non è dificile, basta guardare alle imprese coinvolte:

Cmc (Cooperativa Muratori e Cementist) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.

Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.

Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.

Abbiamo capito che l’unico argomento rimasto in mano ai politico-imprenditori ed ai loro mezzi di comunicazione per giustificare un inutile progetto da 20 miliardi di euro mentre contemporaneamente si taglia su tutta la spesa sociale è la diffamazione. Far passare gli abitanti della Val di Susa come violenti terroristi. Mentre noi abbiamo visto nonni che preparavano le torte, appassionati insegnanti al lavoro, agricoltori responsabili, amministratori incorruttibili.

Abbiamo capito che questo è l’unico argomento possibile perchè ormai numerosi ed autorevoli studi, di cui nessuno parla, hanno già dimostrato quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.

Questi i principali:

Interventi scientifici e studi relativi all’Alta Velocità Torino-Lione dei ricercatori del Politecnico di Torino: http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/

Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino, eseguiti da COWI, rinomato studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee: http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf

Contributo del Professore Angelo Tartaglia, del Politecnico di Torino: http:/www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2010_11-Angelo%20Tartaglia%20confuta%20teorie%20S%EC%20TAV%20On.%20Stefano%20Esposito.pdf

Analisi economica del Prof. Marco Ponti del Politecnico di Milano
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002454.html

Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro:
http://www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2008_Rapporto%20sugli%20appalti.pdf

Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità”:
http://www.notav-avigliana.it/doc/delibera_25_2008_g_relazione.pdf

Presentazione dell’Ingegnere Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV – STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”
http:/www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESIdDoc/CE2F74FF4EBDC0A7C125783000474080/$file/Presentazione%20Ing.%20Zilioli.pdf

Ricerca del Politecnico di Milano sull’alta velocità in Italia che svela un buco di milioni di utenti.
http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/486

NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO, COSTRUIAMO LA NOSTRA INFORMAZIONE DAL BASSO

per aderire posta un commento su:
http://siamostatiinvaldisusa.wordpress.com/

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Il flop dell’alta velocit

L’idiozia di un governo tecnico
«l’opera va avanti comunque» !
incapace di risparmiare
le inutili, costosissime,
elitarie grandi opere..

capace di tagliare stato sociale,
ambiente, prevenzione..

salvando (forse) il presente ma
compromettendo (certo) il futuro..

ma il futuro è così lontano:
chi se ne frega?

SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO

Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto:
Un luogo attraversato da due strade statali, un’autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume
Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia.
Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.

Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte non può essere assoggettata a nessun interesse nè politico, nè economico. E’ interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari.

Abbiamo capito
perché tutto l’arco costituzionale vuole la TAV, non è dificile, basta guardare alle imprese coinvolte:

Cmc (Cooperativa Muratori e Cementist) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.

Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.

Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.

Abbiamo capito che l’unico argomento rimasto in mano ai politico-imprenditori ed ai loro mezzi di comunicazione per giustificare un inutile progetto da 20 miliardi di euro mentre contemporaneamente si taglia su tutta la spesa sociale è la diffamazione. Far passare gli abitanti della Val di Susa come violenti terroristi. Mentre noi abbiamo visto nonni che preparavano le torte, appassionati insegnanti al lavoro, agricoltori responsabili, amministratori incorruttibili.

Abbiamo capito che questo è l’unico argomento possibile perchè ormai numerosi ed autorevoli studi, di cui nessuno parla, hanno già dimostrato quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.

Questi i principali:

Interventi scientifici e studi relativi all’Alta Velocità Torino-Lione dei ricercatori del Politecnico di Torino: http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/

Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino, eseguiti da COWI, rinomato studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee: http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf

Contributo del Professore Angelo Tartaglia, del Politecnico di Torino: http:/www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2010_11-Angelo%20Tartaglia%20confuta%20teorie%20S%EC%20TAV%20On.%20Stefano%20Esposito.pdf

Analisi economica del Prof. Marco Ponti del Politecnico di Milano
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002454.html

Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro:
http://www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2008_Rapporto%20sugli%20appalti.pdf

Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità”:
http://www.notav-avigliana.it/doc/delibera_25_2008_g_relazione.pdf

Presentazione dell’Ingegnere Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV – STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”
http:/www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESIdDoc/CE2F74FF4EBDC0A7C125783000474080/$file/Presentazione%20Ing.%20Zilioli.pdf

Ricerca del Politecnico di Milano sull’alta velocità in Italia che svela un buco di milioni di utenti.
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Crisi: crescita o decrescita?

Giovedì 23 febbraio 2012 ore 20:45
Aula Magna Liceo “A. Canova” via Mura di San Teonisto, 16 – Treviso

Maurizio Pallante - Crisi economica, debiti pubblici e decrescita felice

Da molti anni si occupa di politica energetica e tecnologie ambientali. È il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice

Per saperne di più: http://decrescitafelice.it/

La voce Maurizio Pallante su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Pallante

Crisi economica, debiti pubblici e decrescita felice
Caratteristica comune del complesso di idee che va sotto il nome di Decrescita è il rigetto dell’obiettivo del mantenimento, in quanto tale, di un tasso di crescita economica positivo. La decrescita è un concetto socioeconomico, secondo il quale la crescita, intesa come accrescimento costante di uno solo degli indicatori economici possibili, il PIL (Prodotto Interno Lordo), non porta ad un maggior benessere e nemmeno ad un aumento delle probabilità di sopravvivenza. Questa idea è in completo contrasto con il senso comune corrente, che pone l’aumento del livello di vita rappresentato dall’aumento del PIL come obiettivo di ogni società moderna. L’assunto principale è che le risorse naturali sono limitate e quindi non si può immaginare un sistema votato a una crescita infinita. Il miglioramento delle condizioni di vita deve quindi essere ottenuto senza aumentare il consumo ma attraverso altre strade, cambiando il paradigma dominante della necessità di aumentare i consumi per dare benessere alla popolazione.

“La decrescita non è una rinuncia, una riduzione del benessere, un ritorno al passato. Piuttosto è una scelta consapevole, un miglioramento della qualità della vita, una rispettosa attenzione per il futuro. E la sobrietà non è solo uno stile di vita, ma una guida per la ricerca scientifica.
La decrescita è l’elogio dell’ozio, della lentezza e della durata.”

L’invito è aperto a tutti e l’ingresso è gratuito

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Crisi economica? Compriamoci 131 cacciabombardieri

CONTRO UNA POLITICA DI MORTE,
TAGLIAMO LE SPESE PER LE ARMI E LA GUERRA

UN’ALTRA MANOVRA E’ POSSIBILE?

Perché in questo momento di grave crisi economica, in cui sono richiesti pesanti sacrifici a tutti, non un euro è stato tolto al bilancio del Ministero della Difesa? Perché il rigore vale sempre per i pensionati e il welfare e mai per i generali e le spese militari?

Perché sono stati confermati i finanziamenti per l’acquisto
di 131 cacciabombardieri F35 al costo di circa 15 miliardi di euro?

Perché in tutti gli incontri europei non una parola
è stata spesa per una riduzione concordata degli armamenti?

OGNI ORA NEL NOSTRO PAESE SI SPENDONO
3 MILIONI DI EURO PER LE ARMI E LA GUERRA,
76 MILIONI OGNI GIORNO, 50.000 EURO AL MINUTO.

I 15 miliardi di € che si spendono per l’acquisto degli F35 equivalgono al 75% della manovra (20 miliardi sono i tagli previsti agli Enti Locali e alle regioni, che vogliono dire minori servizi sociali e aumenti delle tariffe; altri 20 miliardi sono i tagli previsti alle prestazioni sociali).

Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare
cancellando l’acquisto degli F35,
si potrebbero costruire 2000 nuovi asili pubblici,
mettere in sicurezza oltre 10.000 scuole,
garantire un’indennità di disoccupazione di 700 € per 6 mesi
ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro.

IN TUTTA LA DISCUSSIONE NAZIONALE IN ATTO SULLA MANOVRA FINANZIARIA – CHE CI COSTERÀ 20 MILIARDI DI EURO NEL 2012 E 25 MILIARDI NEL 2013 – QUASI TOTALE È IL SILENZIO DI DESTRA E SINISTRA E DEI MEDIA
SUL NOSTRO BILANCIO DELLA DIFESA.

Perché nessuno descrive lo scenario provocato
dalle guerre da noi supportate?
Lutti, terrore, disperazione, stragi di civili,
tabula rasa dei diritti costituzionali e internazionali,
accaparramento da parte delle potenze occidentali di risorse
per mantenere il loro modello di sviluppo.

L’unica cosa certa è che le numerose guerre degli ultimi 20 anni non hanno risolto alcun conflitto, anzi spesso hanno lasciato una situazione peggiore.

BASTA CON QUESTA POLITICA DI MORTE

TAGLIAMO LE SPESE PER LE ARMI E LA GUERRA

Donne in Nero
Padova 17.12.2011

http://controlaguerra.blogspot.com/
donneinnero.padova@gmail.com

Aderisci alla CAMPAGNA TAGLIA LE ALI ALLE ARMI!
Oggi più che mai,
fai sentire la tua opinione sulle questioni di bilancio
che ci vengono imposte dall’alto.

http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=82&id_topic=37

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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 3/2/2012

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 3/2/2012 alle ore 18.00 presso la sala della Casa Comunale di Villa Altan a Campomolino con il seguente ordine del giorno:

1.Approvazione verbali seduta del 28 novembre 2011 (dal N. 26 al N. 28)

2. Piano di assetto del territorio (P.A.T.)- adozione ai sensi dell’Art. 15 della L.R. 23 Aprile 2004, N. 11

3.Ratifica schema di accordo di programma tra Regione Veneto, Provincia di Treviso, Comuni di Gaiarine e Codognè, Veneto Strade Spa e Pianca Spa relativo a “Definizione viabilità complementare all’autosdrada A28″.

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Ridurre le spese militari!

Ecco come e dove tagliare: dagli F35 al personale, dalle missioni militari agli altri sistemi d’arma

In questi giorni sta crescendo l’attenzione dei media sulle spese militari del nostro paese: sono troppe, con tanti sprechi e molta inefficienza. Abbiamo più “comandanti” (graduati) che “comandati” (soldati semplici) ed in proporzione agli organici, abbiamo un numero di generali superiore a quelli dell’esercito degli Stati Uniti.

Nel 2012 spenderemo oltre 23 miliardi di spesa con altri 15 da sprecare nei prossimi anni per 131 cacciabombardieri F35.

In tempi di crisi sono spese che non ci possiamo permettere: solo il costo per i cacciabombardieri F35 equivale a metà della manovra Monti.

Con i soldi spesi per gli F35 potremmo mettere in sicurezza le scuole italiane (che non rispettano la 626), avviare il riassetto idrogeologico del territorio ed in questo modo creare occasioni per le imprese e decine di migliaia di nuovi posti di lavoro. Potremmo finanziare gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori parasubordinati che oggi non hanno alcuna tutela in caso di perdita del posto di lavoro.

Perché il “rigore” vale sempre per i pensionati e per i lavoratori e mai per le gerarchie militari?

La Campagna Sbilanciamoci! – all’interno del Rapporto 2012 sulla spesa pubblica- ha elaborato un piano di proposte per ridurre di oltre 4,5 miliardi nel 2012 la spesa militare: proposte dettagliate e realizzabili sin da subito.

E’ un’alternativa concreta: invece di tagliare soldi al welfare e alla scuola, si possono ridurre le spese militari ed in questo modo trovare nuove risorse per fronteggiare la crisi e rilanciare l’economia.

proposte dal sito sbilanciamoci.org
e un brutto affare

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