In veneto, nel corso dell’ultimo anno, si e’ registrato un esponenziale aumento dei reati riconducibili alle mafie quali il riciclaggio e l’usura. L’accellerazione e l’ aumento percentuale dell’infiltrazione mafiosa nell’economia legale rispetto all’anno precedente, sono maggiori in Veneto che nel resto del Paese. Gli obiettivi preferiti sono i centri commerciali e gli imprenditori sottoposti alla pressione della crisi.
Questo e’ cio’ che si evince dall’articolo di un noto giornale italiano a commento del rapporto del Dipartimento Investigativo Antimafia (http://www.ilfattoquotidiano.it/ del 08.09.2011). La tendenza in atto dimostra come la mafia sia presente ed operi in territorio Veneto e che la sua espansione sia stata favorita dalla recente crisi economica. Da una parte, dunque, si assiste, in Veneto, alla realizzazione del progetto dell’ ex capo mafia Provenzano, dall’altra al dissolvimento di molti progetti di imprenditori locali che sono stati la struttura portante del welfare della Regione. Alcuni mesi fa, tuttavia, il Ministro della Giustizia e il Presidente del Consiglio rispettivamente, hanno fermamente smentito sia la recente penetrazione della mafia al nord, sia la crisi economica. Oggi, assistiamo alla frenetica corsa del parlamento per approvare riforme strutturali elaborate in `quattro giorni` sotto le bastonate della Banca Centrale Europea.
Questo caso dimostra come la classe dirigente menta al paese, che sia piu’ interessata al progetto di conservazione del potere che a quello di riportare l’Italia ad essere protagonista in Europa attraverso politiche di giustizia sociale. La torre di controllo del volo Paese-Italia comunica ai piloti-cittadini previsioni del tempo non aggiornate, come e’ possibile tracciare una rotta sicura? Scendiamo noi o licenziamo loro?