Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 29 Luglio 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 29 Luglio  2021 alle ore 20.00  in seduta ordinaria pubblica con presenza del pubblico regolato in base alla normativa vigente volta a garantire il distanziamento, con il seguente ordine del giorno:

1. Verbali seduta del 27 maggio (dal n. 21 al n. 27);
2. Fondazione di comunità: trasformazione da onlus ad ente del terzo settore (ETS) e nuovo statuto. presad’atto;
3. A
rt. 193 del D.lgs. 18.08.2000 n. 267 – salvaguardia degli equilibri di bilancio 2021/2023;
4. Variazione di assestamento al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art. 175 del D. lgs. 267/2000;
5. Presentazione del documento unico di programmazione (DUP) 2022/2024;
6. Nomina del revisore del conto triennio 2021/2024;
7. Variazione programma triennale opere pubbliche 2021/2023 ed elenco annuale 2021 per inserimento intervento di riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione in project financing;
8. Variazione programma triennale opere pubbliche 2021/2023 ed elenco annuale 2021 per inserimento intervento di riqualificazione degli impianti di illuminazione votiva in project financing;
9. Mozione concernente interventi urgenti sul ddl n. 2005 (Zan e altri) avente ad oggetto “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.

Si invitano i consiglieri ed il pubblico partecipante alla riunione del Consiglio a mettere in atto le misure volte a tutelare la salute e la sicurezza nel rispetto dei provvedimenti e delle disposizioni contenenti misure urgenti di contenimento del contagio da COVID-19.

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Consiglio comunale giovedì 27 maggio 2021: Parliamone

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Iniziamo con una “cosuccia” che ci ha fatto anche un po’ sorridere e che forse in questa Gaiarine ovattata non interesserà a nessuno, ma un cronista (facciamo finta di esserlo) se scopre “qualcosa”, per onestà intellettuale, ha l’obbligo di renderla pubblica.
Avevamo nell’ultimo post riguardante il consiglio del 29 aprile scorso “redarguito” l’amministrazione per aver pubblicato la registrazione di quel consiglio comunale ben 15 giorni dopo.
Questa volta la registrazione del consiglio è comparsa su YouTube il 31 maggio (quattro giorni dopo l’avvenuto consiglio), ma probabilmente qual
cuno si è dimenticato di aggiornare in contemporanea il sito del comune.

Aggiornamento eseguito il 3 giugno, ma facendo credere che la pagina con il link alla registrazione fosse stata pubblicata il 31 maggio.
Chiamiamolo un escam
Pagina Comune di gaiarineotage per farsi vedere super solerti.
La pagina è stata pubblicata il 3 giugno alle ore 8:00 e trenta secondi, modificata e ripubblicata alle 8:00, 5 minuti e trenta secondi, dello stesso giorno, e di questo abbiamo le prove inconfutabili.

Noi, che giornalmente abbiamo monitorato il sito del comune, il 3 giugno, al comparire della pagina datata 31 maggio, in prima battuta abbiamo avuto un moto di incredulità, poi, come cittadini, ci siamo sentiti presi in giro, ma alla fine di fronte a questa bambinesca furbata, non siamo riusciti a trattenere una risata.
Macchina-di-Barbie-Fiat-500-auto-e-bambola-Mattel-gioco-da-20201122071217.6610450015Ma davvero nell’amministrazione comunale c’è qualcuno che “gioca” con le “date” invece che con le “bambole” o le “macchinine”? Evidentemente si.

Senza farla troppo grande, e diventando seri, purtroppo quello che emerge da questo piccolo episodio è che la vera trasparenza e la conseguente assunzione di responsabilità, anche per questa amministrazione, è una meta ancora da raggiungere, ammesso che lo si voglia fare, e che non si pensi, invece, che la grancassa del virtuale possa essere maneggiata per incantare tutti e farsi vedere per quello che non si è.

Veniamo al consiglio.
Presenti qui
La registrazione la trovate qui o nel sito del comune.

La De Zan nell’illustrare il 2° punto all’ordine del giorno avente per oggetto le variazioni di bilancio evidenzia un incremento di spesa di 5.500 euro per “manutenzione software e PC”, compensati (riportiamo le testuali parole)
«... da una diminuzione di 5.500 euro per quanto riguarda il capitolo sulle rette di ricovero, questo, come avevo anticipato nel consiglio comunale
Corno precedente, “fortunatamente” da inizio anno ad oggi abbiamo una diminuzione dei casi degli anziani seguiti dal comune».

Normalmente si ha una riduzione di spesa sulle rette degli anziani quando questi muoiono.
E sebbene sia in corso questa triste pandemia, ci è scappata e ce ne scusiamo, un altra risata di fronte a questo sfortunatofortunatamente“, anche per il fatto che tutti definiscono gli anziani   portatori del “divario digitale”, ma in questo caso, probabilmente, sono loro, questi anziani“alla fine” i veri fautori del superamento del divario digitale del comune.

Dal faceto al serio.
Non abbiamo a tutt’oggi dati ufficiali, pur avendoli chiesti molte volte e sapendo che il comune li ha, dell’impatto del Covid19 sulla popolazione del comune.
Non sappiamo per l’appunto quanti siano stati i morti.
Sappiamo solo, come ha detto il sindaco alla fine consiglio, che i cittadini “toccati” in qualche modo dal Covid19 (ammalati, morti, in quarantena, ecc.) sono stati circa 800.
Questo unico dato è troppo pocoooooooooooooooooo.
Ed è sempre un problema di trasparenza.

E per il resto?
Durante quest’anno di pandemia, con i consigli tenutesi non in presenza, eravamo giunti alla conclusione che il collegamento da remoto, con le evidenti difficoltà di comunicazione, avesse reso difficile un confronto serrato tra maggioranza ed opposizioni.

Ora che i consigli si svolgono di nuovo in presenza, però notiamo che la situazione non è cambiata.
Anzi.
É vero che maggioranza e opposizioni non debbono per forza accapigliarsi, ma una differenza di vedute su alcuni aspetti, un diverso sentire rispetto a determinate questioni, ci dovrebbe pur essere o no?.
Purtroppo le minoranze sembrano anestetizzate e forse annichilite dalla presenza mediatica di questa amministrazione.
In questo consiglio non c’è stato nessun voto contrario, e se questo può anche accadere, fa specie che manchino delle prese di posizione politiche argomentate, convinte e forti, tanto da far sembrare le minoranze delle appendici della maggioranza.

Nulla hanno detto o quasi su questioni importanti.

A fronte dell’autorizzazione temporanea prevista per il Diamantik, qualcosa è stato detto, ma volendo,  vi erano moltissime argomentazioni pesbagliarer una forte critica sia al comune che ha accettato supinamente quanto proposto dal privato sia al governo nazionale precedente (Conte II) che ha introdotto nelTesto Unico dell’Ediliziauna norma che travolge, con la sua furba applicazione, in tutto e per tutto il concetto di pianificazione urbanistica.
Potevano almeno essere letti i due commi di questa norma
1. Allo scopo di attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale, il comune può consentire l’utilizzazione temporanea di edifici ed aree per usi diversi da quelli previsti dal vigente strumento urbanistico.
2. L’uso temporaneo può riguardare immobili legittimamente esistenti ed aree sia di proprietà privata che di proprietà pubblica, purché si tratti di iniziative di rilevante interesse pubblico o generale correlate agli obiettivi urbanistici, socio-economici ed ambientali indicati al comma 1.

e chiedere, in che modo l’autorizzazione temporanea concessa si possa sposare con questo articolato;
e ancora come si possa concepire di  rigenerare, riqualificare e valorizzare pezzi del comune con interventi provvisori e marginali.

Si poteva anche chiedere se “il rilevante interesse pubblico” fosse giustificato (ripetiamo quello che ha detto il sindaco perché la delibera non l’abbiamo) da un percorso vita ad accesso libero (forse), e da qualche prezzo agevolato per qualche attività sportiva.

Sappiamo che in Italia niente è più definitivo di una cosa temporanea.
Se il “Diamantik” aveva la urgente necessità di risistemare le sue attività all’interno delle aree di proprietà, doveva far correre e lavorare i suoi progettisti, presentare un piano generale e il comune valutata la bontà e il rispetto delle norme, si doveva far in quattro per accelerare l’iter.
Solo in questo modo poteva essere approvato un progetto complessivo, mentre ora non si può sapere, aldilà delle parole e delle promesse, cosa accadrà alla scadenza dell’autorizzazione temporanea.
Forse un’altra richiesta di autorizzazione temporanea?.
Doveva, altresì, essere messo in evidenza il fatto, che una volta creato il precedente, questo procedere potrebbe innescare una corsa, difficile da fermare, da parte di altre attività ad ottenere autorizzazioni temporanea, con cambio di destinazione d’uso di immobili, aree, ecc., togliendo di fatto al comune la possibilità di elaborare   un minimo di pianificazione urbanistica.
Una fabbrica di mobili, o qualsiasi altra attività, che da lavoro,  ha o non ha  lo stesso “interesse pubblico” di una attività che si occupa di tempo “libero”?

Ma forse a questa amministrazione non interessa pianificare.
Difatti.
Siamo alla presa d’atto della presentazione del “documento del sindaco” relativo alla Variante al Piano degli Interventi (P.I.), un documento di grande importanza in quanto dovrebbe delineare le strategie che verranno messe in atto per determinare la struttura urbanistica del nostro comune nei prossimi anni.
La presentazione del sindaco ci ha lasciato allibiti (anche qui non avendo il documento dobbiamo stare alle sue parole).
Dalla presentazione si è compreso che la strategia del comune per dar luogo alla variante al P.I. sarà quella di raccogliere qualsiasi tipo di  richiesta proveniente dai cittadini o da attività, anche quelle di  “riqualificazione di attività produttive in zona impropria”.
Per fortuna , in estremis, il sindaco
ha messo un ipotetico limite a questa deregulation  dicendo che probabilmente non tutte le richieste potranno essere accolte.
E meno male.

Per le attività in area impropria, non eravamo arrivati, negli anni, a definire la necessità del loro trasferimento in zona propria, cioè in zona industriale?.
Non eravamo arrivati negli anni a determinare che certi bubboni sparsi per le nostre campagneo o inseriti nei dei centri abitati o a ridosso degli stessi,  dovevano essere trasferiti?
Ma sembra non essere più così.
Siamo all’urbanistica senza una  “visione” di come saranno i nostri paesi, i nostri centri storici, le zone industriali, le nostre zone agricole, le nostre zone naturalistiche tra qualche anno.

Probabilmente c’è stato qualcuno che si è fatto avanti con delle richieste e l’amministrazionepianificazione-urbanistica demanderà a loro la “costruzione”  del “paesaggio” futuro, nostro e di chi verrà dopo di noi,  e non si potrà fare nulla.
O forse si se le opposizioni si facessero portavoci di una progettualità diversa.

E invece dalle opposizioni non una parola.
Potevano chiedere al sindaco spiegazione sul perché, nella sua breve presentazione, non avesse mai usato la parola ambiente, non avesse parlato di piani di gestione delle nostre valenze naturalistiche (SIC e ZPS), non avesse, con fermezza, evidenziato l’impossibilità, ormai nota a tutti, di consumare ulteriore suolo, se non con appropriate compensazioni, non economiche, ma ambientali.
Silenzio e basta.

Sulla mozione dell’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, dopo l’esposizione del sindaco e l’intervento del capogruppo Gottardi, pieno di retorica anche se condivisibile sui richiami alla pace ed in particolare ad una convivenza pacifica priva di qualsiasi tipo di violenza, le minoranze sono state zitte.
Nessun parola e voto favorevole.

Cose da dire ce ne sarebbero state anche qui molte, per esempio:

che il Milite Ignoto “abitando” all’Altare della Patria ha già di per se il più alto riconoscimento che si possa avere e che quindi è già automAltare della patriaaticamente cittadino di tutta Italia, di ogni paese, di ogni comune;

oppure che questa mozione è semplicemente un inutile rigurgito “nazionalista”;

oppure si poteva ricordare:
che
la maggioranza dei “Militi Ignoti” fu mandata al massacro da generali “incapaci” , per i quali la vita proprio questi di “Militi Ignoti”, tra l’altro in gran parte contadini, non valeva proprio nulla;
che furono 6.000.000 gli italiani che parteciparono alla guerra ma solo 8.171 i volontari, e questo ultimo dato la dice lunga su quanto questa guerra fosse desiderata dalla popolazione italiana;
che furono 470.000 i renitenti alla leva
che 262.000 furono i soldati processati come disertori;
che 15.000 di loro furono condannati all’ergastolo;
che 750 furono condannati a morte;
che furono molte le decimazioni per sedare rivolte, come quella della Brigata Ravenna avvenuta a marzo d
el 1917;

 

si poteva sottolineare, guerraa proposito di papi, che l’assessore Gottardi ha citato Pio XII ma non Benedetto XV che definì questa guerra “un’inutile strage”;

si poteva evidenziare che sarebbe stato forse più opportuno, invece di concedere la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto“, concederla a Patrick Zaki e alla memoria dRegeni zaki-2i Giulio Reggeni, schierandosi chiaramente in difesa i diritti umani.

Un piccolo gesto, a costo zero, ma dal grande valore simbolico affinché quello che è successo a questi due ragazzi e alle loro famiglia non accada più.

Un messaggio per i giovani italiani e per quelli di tutte le nazionalità:: il comune di Gaiarine sarà sempre al vostro fianco per difendere i vostri diritti, come il diritto allo studio e il diritto di manifestare liberamente il vostro pensiero.

(Qualcuno farà suo questo messaggio che tanto subliminale non è?)

oppure potevano dichiarare il loro voto favorevole motivandolo almeno con il fatto che questa guerra, a carissimo prezzo, portò a termine l’unificazione italiana con l’annessione delle regioni ”irredente” (ovvero Trento e Trieste).

Ma forse con il loro voto favorevole, senza interventi,  volevano togliersi rapidamente “sta” grana e far piacere ad Anci, alle Medaglie d’oro, alle associazioni d’Arma promotrici dell’iniziativa, e non sentirsi da meno della maggioranza.

E ora.

Abbiamo meditato a lungo.benefici-come-meditare

Per smuovere la politica gaiarinese da questa apatia reciproca,   due potrebbero essere le strade percorribili:
la prima: allargare la maggioranza, fare insomma il governo “Draghi” anche a Gaiarine.

In effetti, visto questo consiglio, si tratterebbe solo di ufficializzare un dato di fatto, ma motiverebbe le opposizioni, e le porterebbe fuori dal loro impasse attuale.
Con tutta probabilità a quel punto porterebbero nuova linfa e forse qualche “visione” a questa maggioranza che ci pare non altezza delle sfide che i tempi attuali richiedono, soprattutto nel campo dell’ambiente, dell’urbanistica, della salubrità della vita, della lotta ai cambiamenti climatici.
Maggioranza ancora ancorata, al presente, agli autovelox, alla video sorveglianza, ad armare i vigili, a fare insignificanti regolamenti ma non quelli necessari, ecc, tutte cose che non servono a far sopravivere quelli “dopo di noi” e che non servono a disegnare il “futuro” .

la seconda, se la prima venisse rifiutata: creare un “governo ombra” delle minoranze, formando una giunta, sindaco e assessori, aperta anche alla società civile.
Elaborare quindi idee e progetti da presentare alla cittadinanza e in consiglio comunale.
Proposte nuove che guardino al domani e quindi alternative a quello indicate dalla maggioranza, un pungolo per l’amministrazione attuale dato che sarebbe costretta a confrontarsi con esse e forse ad farne proprie alcune.

Esiste una terza strada:
Sea Sky Water Summer Reflection Sands Waves Shore Beautiful Ocean Beach Sunset Sunrise Colors Desktop Wallpaper 1920x1080

 

quella del quieto vivere, senza scossoni, senza linfa, senza pungoli,  senza futuro, in attesa del prossimo consiglio comunale.

 

 

 

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Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 27 Maggio 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 27 Maggio  2021 alle ore 21.00  in seduta ordinaria.
In conseguenza dell’emergenza da Covid-19 e in osservanza alle vigenti prescrizioni restrittive la seduta consiliare non si terrà in presenza ma verrà integralmente registrata e posta in consultazione al pubblico su sito del Comune di Gaiarine e tramite i canali social garantendo così la pubblicità della seduta.
Si precisa che, superato il periodo di emergenza sanitaria, le sedute ritorneranno ad essere senza restrizioni e con la presenza del pubblico in sala in quanto consapevoli dell’importanza della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini.
La seduta non in presenza con la trattazione del seguente ordine del giorno costituisce  una forma di contrasto all’epidemia da Covid-19:

1. Verbali seduta del 29 aprile (dal n. 15 al n. 20);
2. Ratifica delibera di giunta comunale n. 54 del 06.05.2021 avente ad oggetto “variazione al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art. 175 deD.lgs. 267/2000”;
3.Certificazione ex art. 39 comma 2 d.l. 104/2020 – aggiornamento rendiconto 2020 alle risultanze della certificazione;
4. Area in via Vizza foglio 12 mappali 15 – 64 – richiesta di uso temporaneo ai sensi dell’art. 23-quater del D.pr. 380/2001 e ss.mm.ii. – approvazione schema di convenzione;
5. Variante al piano degli interventi (p.i.) – illustrazione del “documento del sindaco” ai sensi della’rt. 18 comma 1 della l.r. n. 11 del 23.04.2004;
6.Approvazione regolamento per la disciplina della videosorveglianza sul territorio;
7. Conferimento della cittadinanza onoraria al “milite ignoto – medaglia d’oro al valor militare”.

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Consiglio comunale giovedì 29 aprile 2021: Parliamone

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Eccoci, anche se in grande ritardo, ma la registrazione del Consiglio Comunale è comparsa sul sito del comune e sul suo canale Youtube solamentLa dimenticanzae il 12 Maggio.

Da parte dell’Amministrazione comunale un grave evidente ritardo, forse una dimenticanza, che a nostro avviso va comunque stigmatizzata.

La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Prima di addentraci nel commento di questo consiglio, che possiamo definire di routine, vorremmo fare una “divagazione” .

Un addio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio, ringraziandolo per la sua soave musica piena di mistici incontri tra occidente e oriente e di fluttuante ricerca tra sonorità inedite e parole uniche e inconsuete capaci di portarci in spazi “gravitazionali” impensabili.

Tra le tante sue incommensurabili canzoni quella,  per omaggiarlo, che vi invitiamo ad ascoltare é : “io avrò cura di te ( ascoltatela qui)

Di grande attualità in questo periodo di pandemia e in questa società egocentrica, dopo il bisogno di “cura” è immenso e dove quell'”essere speciale“, a cui è dedicata la canzone, può essere qualsiasi persona che ha bisogno di aiuto e amore o che l’aiuto e l’amore è in grado di darlo ad altri.

Io avrò cura di te” sono le note e le parole che accompagnano l’abbraccio di questi due giovani, un abbraccio intenso pieno di solidarietà, amore, aiuto e speranza, che ci commuove.Abbraccio-CeutaVeniamo al consiglio.

Come si è già detto consiglio di routine, senza grandi “balzi” o “sobbalzi”.
Due sole cose annotiamo.

La prima relativa alla domanda fatta dalla Consigliera Capuzzo con la quale chiedeva spiegazioni per un aumento di quascentomilai 100.000 euro inerenti le spese del personale e degli amministratori.
Beh, dalla risposta della De Zan non siamo riusciti a capire, e non capirete neppure voi, quanta di questa spesa in più sia dovuta a compensi del personale e quanta ai compensi degli amministratori (sindaco e assessori).
Si coglie una certa ritrosia a parlare di cifre.

Abbiamo capito che il sindaco può chiedere fino a 72 ore di permessi al mese alla azienda di cui è dipendente e che questa può chiedere il rimborso al comune.
Ma non sappiamo quanti soldi prende di indennità e quanto gli assessori.
Noi non siamo come quei populisti che gridano contro i politici perché vengono pagati troppo.
Noi siamo a favore di compensi “adeguati” per tutti coloro che si prendono l’impegno di occuparsi della cosa pubblica, a patto che lo facciano con dedizione e onestà.
Non gridiamo quindi allo scandalo di fronte a nessuna cifra.
Ma  alla domanda della Capuzzo sarebbe stato corretto che la De Zan rispondesse: il sindaco ci costa annualmente tanto e tanto ci costano gli assessori. Punto e a capo.
Questa si sarebbe potuta chiamare “trasparenza”, mentre, qualche minuto di parole per non dire niente, nessuna cifra, noi la chiamiamo reticenza.

Paura forse di essere giudicati dagli stessi che vengono aizzati contro i politici “romani”?

Veniamo all’ultimo punto del Consiglio: Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna

Siamo di fronte a una di quelle Mozioni o Ordini del Giorno fatte per marcare il territorio, per dire che anche Gaiarine c’è, e d’altra parte non può non esserci perché agli ordini di scuderia che Lega e Forza Italia, in quersto caso, impongono, bisogna per forza ubbidire: portare in consiglio e votare a favore.
Magari non capendo nulla di trasporto ferroviario. Ma così si deve fare.

Vi ricordate la mozione su Bibbiano? Quella con la richiesta di una commissione d’inchiesta?
Anche quella imposta, per fare la guerra al PD, al partito di Bibbiano.
Ora a Roma governano assieme e di BIbbiano non “frega” più niente a nessuno.

E purtroppo tocca a lui, sempre a lui, essendo il capogruppo di maggioranza, e cioè all’Assessore Gottardi, farsi carico di illustrare e leggere l’ordine del giorno, assumendo l’atteggiamento di chi sta facendo una cosa importantissima da cui dipenderà il futuro del paese.
Non è con l’alta velocità Padova-Bologna che si salverà il paese anzi.
Tant’è che, questa tratta,  non è prevista nel “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” (PNRR) come non è prevista nel Piano regionale dei trasporti che prevede invece per questa linea un potenziamento di alcuni tratti funzionale alla promozione del concetto di Alta capacità di rete, cioè una linea ferroviaria dotata di particolari meccanismi di controllo del traffico tali da permettere una superiore frequenza di passaggi rispetto a una linea convenzionale.

Ma si sa che cinque miliardi, tanto costerebbero i 123 km di questa tratta (circa 40 milioni al Km., la cifra più alta in europa per km.) fanno gola ai tanti “potentati economici”.

Quando si sentono pronunciare le parole “ambiente” e “sostenibilità” come nel caso di questo ordine del giorno, verrebbe quasi da ridere, se cancellassimo per un attimo i grandi e veri disastri ambientali, causati in Italia,  dalle grandi opere: Terzo valico, Tav, Pedemontana Veneta,solo per citarne alcune.

Bisognerebbe, per salvaguardare l’ambiente, ormai ragionare in modo diverso anche rispetto all’alta velocità, e cioè che l’Alta Velocità ferroviaria, non dovrebbe necessariamente essere un nuovo binario, con relativo consumo di suolo e milioni di euro a gogo, ma bensì un servizio ad alta velocità, dove su linee ad alta capacità possano transitare anche treni veloci, non necessariamente a 300 km orari.

Ma invece si invita a costruire altre nuove linee ad alta velocità quando, e pochi lo sanno, ci sono in Italia circa 7.500 km di binari inattivi, che pian piano vengono dismessi, togliendo alle popolazioni locali il servizio ferroviario, costringendole a viaggiare su gomma come d’altra parte viene fatto per le merci.

La giustizia sociale passa anche attraverso il diritto alla mobilità che deve essere accessibile a tutti, e non un privilegio di chi può permettersi di pagare il biglietto per il treno super veloce.
Purtroppo il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
 (PNRR) che destina 24,77 miliardi di investimenti alla rete ferroviaria, ne destina solo 3,34 alle linee locali, mentre ben 13,21 miliardi vanno all’Alta Velocità.

Gli altri SOLDI sono destinati alle connessioni diagonali ad «alta velocità» (1,58 miliardi), sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (2,97), rafforzamento dei nodi ferroviari (2,97), miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud (0,70).

Ecco quindi che invece di mantenere in funzione o ripristinare tratte necessarie, cercare di risolvere il problema dell’inquinamento delle città, potenziando e migliorando la mobilità anche ferroviaria in entrata ed in uscita per pendolari e merci, si fa un piano dove la gran parte dei soldi va all’Alta Velocità.
Per noi il piano andrebbe ribaltato, la maggioranza dei soldi alla rete locale e se proprio serve, qualche briciola all’Alta Velocità.
Con questo PNRR il governo Draghi si mostra per querllo che è: un insieme di forze politiche che pensano solo a se stesse e alle lobby che le sostengono.
Tant’è che Greenpeace, con un blitz, ha sostituito le targhe di alcuni ministeri.
Quello della “Transizione Ecologica” l’ha ribattezzato della “Finzione Ecologica“, e a ragione.

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Ma di tutto questo in consiglio non abbiamo sentito nulla, neppure da parte delle minoranze.
Anzi la minoranza (Lazzaro e Carrer) “coppia di fatto” della maggioranza ha votato a favore.
L’altra si è astenuta, e meno male, ma non per il contenuto dell’ordine del giorno, ma perché ha ritenuto la sua presentazione una azione strumentale.
Noi l’abbiamo capita così.

Ma davvero il Consiglio Comunale di Gaiarine è a favore di un opera, che provocherà qualche disastro ambientale?
Che costerà cinque miliardi di euro che qualcuno sta aspettando con golosa ingordigia?

Che non risolverà i problemi di trasporto locale, dato che l’Alta Velocità per essere competitiva ha bisogno di treni che viaggino almeno per cento km. senza fermarsi?
Che riduce il diritto alla mobilità?

Boh.

 

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Ad Andrea che non conosco

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Ho letto il tuo post su “sei di Gaiarine se”  relativo alla giornata ecologica tenutasi il 18 aprile scorso,  che qui riporto:

« Oggi all’una si è conclusa una bellissima esperienza, la giornata ecologica.
Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) ho notato che la maggior parte degli ecologisti da tastiera non erano presenti. Tutti sono bravi a far polemica sui social ma poi quando bisogna sporcarsi le mani si sta meglio sul divano oppure davanti… ad una tastiera.Buona giornata a tutti quanti. »

Posso dire di essere rimasto sconcertato, sbalordito e rattristato.
Poi per giorni mi sono ritornate in mente le tgiovani-dentroue parole e molte volte mi sono chiesto come mai un   giovane ( non ti conosco ma così appari nel profilo facebook), dopo aver partecipato volontariamente (è così vero?), quindi decidendo lui di andarci, ad una giornata ecologica di raccolta rifiuti, scriva un post del genere.

Mi sono chiesto: che cos’è che lo turba? Quali rancorose ragioni si sono sclerotizzate
nei suoi pensieri che lo portano a emettere giudizi su altri non presenti?

Naturalmente non conoscendoti non posso darmi questa risposta.
Allora potrei chiedertelo direttamente: cos’è che ti turba?
Ma essendo un domanda molto personale so che sarà difficile ottenere la risposta.

Però la mia curiosità e il mio meditare sul tuo post non si è fermata a questo, ma ha fatto nascere in me una serie di considerazioni, di domande (più generali) e un’analisi degli eventi che hanno preparato questa giornata ecologica, che vorrei esporti.

Il primo “lampo” che ho avuto è stato Gino Bartali.
Sai chi è?bartali1 Si, sicuramente si. Un grande ciclista. Lo sanno tutti.
Ma forse quello che non sai, o forse si, è che è un uomo che è stato dichiarato da Israele “giusto tra i giusti”  per aver contribuito a salvare, durante l’occupazione nazista-fascista dell’Italia, moltissimi ebrei e tanti antifascisti.
Ti chiederai cosa c’entra Gino Bartali. C’entra, eccome se c’entra.
Vedi Gino Bartali, che ha salvato centinaia di uomini (qualcosa di più della raccolta di un po’ rifiuti), a chi gli chiedeva come mai avesse mantenuto il segreto su questa sua attività che aveva salvato così tante persone, disse: « il bene si fa ma non si dice ».
E allora, ti prego, se fai una cosa giusta, non vantartene, non metterti in mostra, vedi di farne un’altra di cosa giusta.
Ma soprattutto se fai una cosa giusta perché senti che è giusto farla, « non guardare cosa fanno gli altri » (questa è una mia di frase), falla e basta.

Tu dici: « Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) »
Per fortuna che in questa tua frase c’è questo inciso: “se un po’ “, altrimenti potremmo esserci trovati di fronte ad un nuovo Mago Otelma, e si sa quanta necessità ci sarebbe, in questi difficfuturoili momenti (pandemia), di qualcuno che sappia prevedere il futuro.
Ma a parte le battute, mi viene da chiederti: ma come mai “te l’aspettavi”? Quali indizi hai avuto? Quali considerazioni hai fatto? Quali dritte si sono state date per sapere che gli “ecologisti da tastiera” non sarebbero stati presenti?

Tu dici “ho notato che la maggior parte”.
Ti chiedo: come hai fatto a “notare”?
Se non vado errato, la “giornata ecologica” si è svolta in questo modo: in ogni frazione si sono suddivisi i partecipanti in squadre, ad ogni squadra sono state assegnate delle vie, in ogni via si è stabilito un punto di partenza che era anche il punto di arrivo.
Quindi ogni squadra si è mossa nelle vie assegnate fino a ritornare al punto di partenza, dove ognuno dei partecipanti ha consegnato “il bottino” (i rifiuti raccolti); poi liberi tutti.
Non c’è stato quindi un momento in cui tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme.
Pertanto tu non hai potuto “notare” visivamente la mancanza di questo o di quello.
Delle due l’una. O ti sarai letto uno per uno i componenti (75?) del gruppo whatsapp, creato per l’occasione, con violazione della privacy, ma i partecipanti alla giornata, sono stati 125 (dati ufficiali) e allora come hai potuto “notare” che mancava questo o quello?, oppure ti e stato detto da qualcuno, che ha “notato” per te, che mancava tizio, caio e sempronio, sempre che tu non glielo abbia chiesto espressamente.
Quindi oltre alla raccolta dei rifiuti, l’altra grande soddisfazione della giornata, e forse a questo punto non solo per te, è stata quella di fare “gossip” sugli assenti.
Viva la “giornata ecologica”.
Sgombriamo subito il campo. Io non c’ero, anche se avrei voluto esserci. Come non c’erano molti dei soci di Amica Terra, ma le motivazioni, e senza adombrare scuse, della nostra assenza le vedremo in seguito.
Qui mi preme far presente ancora le tue parole “la maggior parte”.
Questo davvero dimostra che tu sei a conoscenza di quali e quanti sono gli “ecologisti” del comune.
Molto bene. Come socio di Amica Terra ti chile-liste-di-proscrizione (1)edo ufficialmente e per favore di passarmi questa lista.
Come associazione potremmo approfittarne per fare qualche nuovo socio.
Almeno questa “schedatura” o “lista di proscrizione” sarà servita a qualcosa.

Tu dici “Ecologisti”
Mi ha colpito molto l’uso di questo termine dato che il suo utilizzo è inusuale, anche perché il suo significato è più specifico rispetto al solito “ambientalisti”.
Termine quest’ultimo che normalmente viene usato in modo dispregiativo da coloro, comprese certe parti politiche, che vogliono denigrare chi si batte per la salvaguardia dell’ambiente.

Sarei curioso di sapere come mai non si ti sei adeguato a questo luogo comune.
Forse una finezza stilistica?

Tu dici “Ecologisti da tastiera”.
Quindi tu, per il solo fatto che tutti quelli, che tu pensi essere gli “ecologisti” del comune, secondo la schedatura di cui sopra, non hanno partecipato a questa benedetta giornata ecologica, sono diventati tout court “ecologisti da tastiera”.43763001_1842720505845633_3123406801559617536_n
La prima cosa che mi viene da dirti è che sarebbe eticamente corretto fare i loro nomi e cognomi. Ma tu non ci dici chi sono. Lanci il sasso e nascondi la mano.
Di costoro ci dici solo che sono “ecologisti da tastiera” che però se non l’adoperano stanno seduti sul divano, mentre si sottintende che gli altri, possiamo aggiungere i bravi (tu), faticano e sudano si sporcano le mani a raccogliere rifiuti.
Se li chiami “ecologisti”, vuol dire, che nel tu io, riconosci, implicitamente per lo meno, una loro aspirazione, poi tramutata, per il solo fatto di non aver partecipato alla giornata ecologica, in dei sedentari “divanisti” che se ne sbattono dell’ambiente, dei rifiuti, ecc.
Ma tu, che conosci i loro nomi (io no) potresti aver dimenticato il loro passato, potresti non sapere   cosa potrebbero aver fatto per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente nel nostro comune e magari anche per la frazione di Campomolino, o potresti non sapere cosa stanno facendo ora.
Ricordandomi di Gino Bartali, che deve essere un esempio per tutti, passo oltre.

Tu dici ” Tutti sono bravi a far polemica “
Penso, non so se sbaglio, che tu ti riferisca a “polemiche” relative all’ambiente e inerenti il nostro comune.
Beh, sarei proprio curioso di sapere a quali ti riferisci e fatte da chi.
Anche qui lanci un sasso e bascondi la mano.
Personalmente mi pare che le pagine social relative al nostro comune non brillino proprio per “polemica”, intesa come “controversia, piuttosto vivace, su argomenti letterarî, scientifici, filosofici, politici, ecc.” (definizione Treccani).
Siamo subissati da foto di tutti i tipi e pubblicità varie, qualche informazioni utile, qualche bel intermezzo storico, tutto qui.
Magari ci fossero confronti seri fatti in modo civile che contribuirebbero a far crescere culturalmente questo comune, sia sull’ambiente che su altri aspetti.

Mancata presenza di Amica Terra alla giornata ecologica.
Quella che segue non è una giustificazione, non abbiamo, riconosciuto l’errore fatto, la necessità di giustificarci e quindi questa assenza non è un’onta da lavare col sangue per una associazione che da oltre venticinque anni ha fatto e fa “qualcosa” per l’ambiente, nel nostro comune e non solo.

Va detto, infatti, che il fare qualcosa per l’ambiente è un’opera che si costruisce giorno dopo giorno, con la costanza del proprio impegno, con i propri comportamenti, con i propri consumi, con il rispetto anche di tutti gli altri esseri viventi, con l’incentivare un cambiamento culturale dei singoli e di chi ci governa, con difendere il proprio territorio anche attraverso denuncie alla autorità preposte per la sua tutela e non facendo finta di non vedere.
Tutte cose che i soci di Amica Terra cercano, e sicuramente con fatica, di attuare giorno dopo giorno.
Anche tu vero?
Devi fartene una ragione, non è sufficiente “partecipare” ad una giornata ecologica, per diventare un “ecologista”, ci vuole ben altro.
Veniamo ai fatti. Ad inizio marzo il nostro coordinatore nel comunicare al sindaco l’adesione dell’associazione alla giornata ecologica, veniva invitato a inviare le liberatorie per i singoli partecipanti.presenza
Mentre alcuni soci davano l’adesione singolarmente (quindi alcuni nostri soci erano presenti) le liberatorie degli altri per un disguido avvenuto all’interno dell’associazione non furono mai inviate al comune.

Sia ben chiaro che questo errore è un errore nostro e non di altri.

La giornata ecologica, con un post su facebook del 15 marzo, fu rinviata dall’amministrazione dal 21 marzo all’11 aprile, poi silenzio tombale: nessuna altra comunicazione ufficiale, non nel sito del comune e neppure nella pagina facebook.
Personalmente ho continuato a monitorare il sito e facebook per avere notizie in merito, ma niente.
Abbiamo saputo, solo ultimamente, che coloro che avevano dato l’adesione a marzo erano stati inseriti in un gruppo whatsapp ( non tutti ?) e il comune comunicava con loro con questo strumento.
Così furono avvisati dello spostamento della giornata ecologica dal 11 aprile al 18 aprile.
Orbene pur consci del nostro errore iniziale – il mancato invio delle liberatorie – mi chiedo e chiedo se la comunicazione fatta dal comune in questo frangente sia stata adeguata e corretta.
Io penso di no.
Una prima osservazione la faccio sugli strumenti utilizzati.
Il comune è una istituzione, ha un sito istituzionaleobbligo di legge – e una pagina facebook.
Io cittadino dove dovrei trovare le informazioni, le notizie, relative alla vita della comunità?
Tutto quello che mi interessa lo dovrei trovare sul sito del comune.
D’altra parte, tra le altre cose, esiste sul sito una sezione eventi, e li avrei dovuto trovare anche lo spostamento della “giornata ecologica”.
Non avere inserito li la notizia è un errore da parte dell’amministrazione comunale, e secondo il mio parere anche grave.
Poi il comune ha in facebook la sua la pagina ufficiale, che non può essere, a norma di legge considerata pagina istituzionale, ma semplicemente un corollario informativo utilizzato oggi, nello stesso modo, da tante amministrazioni comunali.
Neppure in tale pagina, usata dall’amministrazione molte volte come procacciatrice di consenso, vi è stata la comunicazione dello spostamento.
Risultato: solo chi si era iscritto a marzo poteva sapere quando si fosse tenuta la giornata ecologica essendo stato avvisato sicuramente tramite whatsapp o con, si presume, un passa parola, il resto della cittadinanza è rimasta all’oscuro.

Una seconda considerazione.
Se a marzo vi era  un certo numero di aderenti – gruppo whatsapp + altri – e la data dell’iniziativa viene spostata di un mese, in questo ulteriore tempo a disposizione verrà fatta nuova pubblicità dell’evento per avere un maggior numero di adesioni, o no?
Questo non è stato fatto, neppure con un volantino.

Quanto sopra potrà servire a chiarire, capire, meditare, ragionare, migliorare?
Non lo so, ma sicuramente è quanto ti dovevo in risposta al tuo post.

Sempre a tua disposizione.

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Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 29 Aprile 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 29 Aprile 2021 alle ore 21.30  in seduta ordinaria.
In conseguenza dell’emergenza da Covid-19 e in osservanza alle vigenti prescrizioni restrittive la seduta consiliare non si terrà in presenza ma verrà integralmente registrata e posta in consultazione al pubblico su sito del Comune di Gaiarine e tramite i canali social garantendo così la pubblicità della seduta.
Si precisa che, superato il periodo di emergenza sanitaria, le sedute ritorneranno ad essere senza restrizioni e con la presenza del pubblico in sala in quanto consapevoli dell’importanza della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini.
La seduta non in presenza con la trattazione del seguente ordine del giorno costituisce  una forma di contrasto all’epidemia da Covid-19:

1. Verbali seduta del 18 febbraio (dal n. 11 al n. 14);

2. Nuovo regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria;

3. Piano degli interventi (P.I.) var. n. 3 – variante di adeguamento alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo di cui alla L.R. n. 14/2017, nonche’ di adeguamenti cartografici e normativi e di allineamento ai contenuti del R.E.T. – approvazione;

4. Approvazione dello schema di convenzione per l’attuazione in forma associata della digitalizzazione delle procedure di accesso ai servizi amministrativi svolti dalla P.A. a favore di cittadini, professionisti ed imprese;

5. Approvazione rendiconto della gestione 2020;

6. Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna. approvazione.

 

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Consiglio comunale giovedì 18 febbraio 2021: Parliamone

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Niente microfono “di bocca in bocca” ma quattro casse acustiche in bella mostra, per un audio perfetto.
Bene.
Solo qualche piccola defiance per l’audio della consigliera Capuzzo ma era collegata “via etere”.
Con internet, (sito del comune, youtube, link e quant’altro) invece non c’è niente da fare.
Male.

errore_audio (1) Per tutto lo scorso lunedì, chi avesse “cliccato” sull’indirizzo (link) presente sul sito del comune che rimandava alla registrazione di questo consiglio (18/02/2021) , avrebbe visto la registrazione del consiglio comunale del 29 gennaio scorso.
Poi l’errore è stato corretto.
Ci piacerebbe sapere, ma sappiamo che la nostra curiosità non sar
à soddisfatta, chi è il genio informatico che gestiste, sul sito del comune, le pubblicazioni del consiglio.
Se qualcuno lo conosce gli spieghi, per piacere, che in informatica, dopo aver fatto una qualunque cosa, è “obbligatorio” fare una prova: verificare se quello che si voleva fare funziona e funziona come previsto.
In questo caso bastava fare un semplice “click” sull’indirizzo pubblicato, per accorgersi di aver mantenuto in link vecchio, quello che rimandava al consiglio precedente.
Per l’amor del cielo basta con questo brutte figure.
La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Ci chiediamo se tra gli attuali consiglieri (sindaco compreso) e il segretario qualcuno si è letto il Regolamento di Funzionamento del Consiglio Comunale?
Noi siamo sicuri di no.
Tant’è che in questo consiglio (ma non solo) abbiamo assistito alla “fiera degli orrori” regolamentari.
Dopo l’appello (vedi qui), la consigliera Capuzzo ha chiesto se poteva presentare un interrogazione urgente, probabilmente non sapendo  che non aveva bisogno di chiedere il permesso proprio a nessuno.

Se aveva un’interrogazione urgente da presentare, comeArt_24-Comma-5 recita l’articolo 24, comma 5 del Regolamento, la presentava. Punto.
La presentava all’inizio del Consiglio perch
é cosi stabilisce il regolamento.
E invece, chiedendo e specificando che si trattava di un interrogazione sulla Guardia Medicabandita” da Francenigo, ha dato al sindaco, che si era preparato una comunicazione sull’argomento per la fine consiglio, la possibilità di innescare con il segretario una “manfrina”, che ha portato a posticipar
e la presentazione dell’interrogazione.

Tra l’altro il segretario ha esplicitamente affermato che di solito «… si mette alla fine…», non avendo “alba” di quello che prevede il regolamento.
E così la consigliera ha accettato educatamente questo obbrobrio regolamentare.
Alla conclusione del consiglio il sindaco ha esposto la sua relazione (di discolpa), e la consigliera Capuzzo non ha più presentato l’interrogazione urgente.
Comunque e per fortuna un minimo di dibattito sull’argomento c’è stato.
Voliamo sommessamente ricordare al sindaco che in consiglio comunale lui è il presidente dell’assemblea e come tale deve rispettare e far rispettare le regole che il comune di Gaiarine si è dato e non inventarsi regole che non esistono.
Se non le conosce le studi e le faccia studiare un po’ anche al segretario.
Tra l’altro, con questa amministrazione, è diventata una abitudine assistere, dopo la fine del consiglio, a delle comunicazioni del sindaco e/o di qualche componente della “squadra” .

Orbene, le comunicazArt 49ioni, come cita l’art. 49 del Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale, devono essere fatte all’inizio della seduta.
Fatte dopo aver esaurito lo svolgimento dei punti all’ordine e quindi a consiglio chiuso, non hanno alcun valore né amministrativo né giuridico.
Teoricamente i consiglieri, se non fossero persone educate, se ne potrebbero andare e chi ha voglia di parlare potrebbe parlare ai “muri”.

Affrontiamo questi argomenti e facciamo queste critiche politiche, non per tediarvi, ma perché riteniamo che il rispetto delle regole non sia semplicemente un atto formale ma il fondamento stesso della democrazia.
Senza regole la democrazia non esisterebbe.
Senza regole nessuno saprebbe quali sono i propri diritti e i propri doveri.
E se in un consiglio comunale, che è la massima espressione democratica locale, nessuno conosce le regole preposte allo svolgimento corretto del confronto, viene da chiedersi come possono essere salvaguardati i nostri diritti e come potremmo essere spinti ad ottemperare ai nostri doveri.

Quisquilie?139326632_3538433706262192_3748603230027193370_o

Si quisquilie, e perciò passiamo oltre, a cose sicuramente più importanti e altisonanti.
Dopo l’appello e l’approvazione dei verbali, dopo aver rinviato alla fine del consiglio l’interrogazione della consigliera Capuzzo, ma sostanzialmente all’inizio del consiglio e fuori dagli argomenti previsti dall’ordiAddirritura-StudentessaMatta1-1ne del giorno,come prevede l’art. 49 (una di giusta), prende la parola
nientepopodim
eno che l’assessore Gottardi.

Legge un comunicato/appello, preparato dall’ANCI ( Associazione Nazionale Comuni Italiani), in difesa della sindaca di Torino, Appendino, condannata ad un anno e mezzo con un processo a rito abbreviato per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, quando un’ondata di panico collettivo tra la folla che stava assistendo alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid causò il ferimento di oltre 1600 persone e la morte di due donne.

Una difesa ad oltranza dei sindaci che secondo il comunicato sono caricati di responsabilità oltre ogni dire.

Non vogliamo entrare nel merito di questo caso, amplificato oltre che dalla nostra da molte altre amministrazioni comunali in tutta Italia, ma diciamo che non ci sono mai piaciuti i piagnistei e questo ci sembra tale.

Ci chiediamo perché non fare, allora, un appello anche per le troppe responsabilità in capo agli imprenditori, agli insegnanti, ai medici, e così via per una infinità di categorie per giungere alla fine anche al semplice cittadino.
Non sarà che la “casta” difende la “casta”?.

Quanti sono i sindaci che delle responsabilità se ne fanno un baffo?
Quanti quelli che non fanno quello che dovrebbero?
Solo per esempio.

Quanti avendo la responsabilità della tutela della salute dei propri cittadini non regolamentano l’uso dei pesticidi?.
Se qualcuno di loro sarà prima o poi chiamato a rispondere anche penalmente di questa noncuranza si griderà ancora allo scandalo?.

Ma a parte queste ulteriori quisquiglie (è un nostro vizio), vorremmo raccontarvi una storia.

Nel decennio scorso, era montata, spinta dalle amministrazioni leghiste trevigiane, una campagna di ostilità ideologica contro l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani,  si quella di prima), ritenuta non allineata alle aspettative delle amministrazioni leghiste, che portò molti comuni della Marca a non iscriversi più all’ANCI, ma bensì all’ACTM (Associazione Comuni della Marca Trevigiana), “scalata” allora e tuttora “governata” dalla Lega.

Nel 2014, con la delibera di Giunta N. 104 del 28 ottobre, amministrazione Cappellotto, anche il comune di Gaiarine disse addio all’ANCI adducendo la scusa, la stessa di altri comuni trevigiani, del risparmio economico.
Non ci risulta che il Comune di Gaiarine si sia iscritto di nuovo all’ANCI, mentre è sicuro che sia ancora socio dell’ACTM.
Fine della storia.

Se attualmente il Comune di Gaiarine non è socio dell’ANCI,  per onestà intellettuale, caro assessore Gottardi: di due una:md22733199516
O, per fare un intervento di “spessore” in difesa dei sindaci,   non si sarebbe dovuto prendere a prestito il comunicati dell’ANCI, di un’associazione a suo tempo “ripudiata” dal comune oppure bisognerebbe subito riassociarsi.
O no?

Parliamo infine della Guardia Medica, “rubata” a Francenigo e traslocata a Vazzola.

Si sono sentite in consiglio comunale varie argomentazioni, e altre tante varie sono comparse nei quotidiani e nei social.
E’ evidente che vi sono delle grandissime responsabilità (a proposito, chi ne risponde ora?) della amministrazione precedente, quella di Cappellotto, e in parte anche di questa.

Ma quello che nessuno ha affrontato ed affronta sono le vere ed agghiaccianti responsabilità politiche di una medicina sia a livello nazionale che regionale e quindi locale che, anno dopo anno, soprattutto a causa dei governi di destra, ma non solo,  che si sono succeduti dalla metà degli anni novanta (nel veneto sono su per giù venticinque anni che le sono al potere), è diventata e diventa giorno dopo giorno sempre più una “industria” privata.

La pandemia in corso ha mostrato con tutta evidenza la mancanza in tutta Italia di una rete pubblica territoriale in grado di sopportare l’urto pandemico e non solo.

Ora, il passo più importante da fare sarebbe quello del ripristino del SSN secondo i dettami della nostra Costituzione repubblicana antifascista art. 32 (e art 3, art 54, art.98) e come fu declinAnselmiato con la legge 833/78 che non è stata difesa come andava fatto di fronte agli assalti dei privati aiutati dai governi di destra, nazionali e locali, (la Lombardia insegna, ma anche il Veneto non è da meno).

Quindi bisognerebbe ricostituire subito una medicina territoriale pubblica che incredibilmente è ancora affidata alla medicina privata convenzionata.

Il Benassi di turno, direttore generale, della nostra ULSS, invece di rinforzare questa rete con sempre più punti e sempre più vicini ai cittadini e quindi ai loro bisogni, chiude, accorpa, allontana.
E a fronte di questa scelte “malsane”, il Benassi, sempre quello di prima, da cui il nostro sindaco si aspetta un cambio di rotta rispetto alla guardia medica spostata a Vazzola è stato invece riconfermato al suo posto da Zaia un paio di giorni fa.

Questo cosa significa?
Che la sua gestione e le sue politiche sono ritenute valide dalla regione e quindi da Zaia.
E il nostro sindaco come la gioca la partita?
Bene. La “partita medica” giocata dal nostro sindaco è attualmente in parità:  ha perso la guardia medica di  Francenigo (pubblica) ma ha inaugurato il 10 giugno 2020 il Poliambulatorio Meridiana
(privato) a Gaiarine. 1 a 1 e palla al centro.

Ecco se vogliamo avere una sanità “vicina ai cittadini” bisogna cambiare visione smettere con certe politiche.
Avere il coraggio di battersi per una sanità davvero per tutti e dove la cura della salute non generi profitti.
Forse dalla tragedia della pandemia nascerà una sanità diversa. Forse.
Ma intanto il Benassi non si ferma, non ancora.

Concludendo:
La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto.
(Edward Bach)

 

 

 

 

 

 

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