Consiglio comunale venerdì 10 settembre 2021: Parliamone

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Non c’è molto da dire su questo consiglio comunale di un solo punto all’ordine del giorno e durato meno di un quarto d’ora.

Nessuna video registrazione: siamo ritornati purtroppo alla normalità pre Covid19 e anche le minoranze si adeguano e non la richiedono.

Solo quattro cittpochi-ma-buonni1adini in sala e così sono davvero pochissimi, in questa Gaiarine settembrina e indaffarata a far “altro”, quei cittadini che hanno avuto il desiderio di conoscere quanto viene deciso dai loro amministratori.

Tra gli assenti, vedi qui, “nientepopodimeno” che il sindaco, forse perché (nostra supposizione)   si è “meritato” un po’ di ferie.


Ha quindi presieduto il consiglio la vicesindaco De Zan.

L’unico punto in discussione ha trattato una variazione di bilancio di 230.000 euro (no bruscolini), soldi in parte o tutti (non lo abbiamo capito con precisione) avuti come contributi straordinari dallo stato per rivitalizzare in comuni nell”emergenza Covid19.

Una parte verrà utilizzata per le scuole allo scopo di migliorare le aree di sosta esterne, che per disposizioni Covid19 sono necessarie per l’attesa dei bambini e scolari prima di entrare in classe (gazebi, pompeiana x asilo di Gaiarine, copertura tettoia Villa Elena ecc.).
lgopirobimbi

Gli altri ben 140.000 euro verranno usati per l’asfaltatura di due strade, una la via Resteiuzza (quella che porta a Campomolino passando accanto alle serre dove volevano costruire il famoso pirogassificatore), dell’altra ci è sfuggito il nome.

La consigliera Capuzzo ha giustamente chiesto se i soldi di questo contributo statale potevano essere usati per l’asfaltatura di strade.

La De Zan ha risposto di si, evidenziando che sono contemplate, nel possibile uso di questi denari, anche le manutenzioni.

In ogni caso è mai possibile che i nostri amministratori comunali non abbiano trovato di meglio che spenderne 140.000 euro e alla fine forse di più, come detto dalla De Zan per asfaltature strade?

Tra l’altro la via Resteiuzza, percorsa oggi, non è proprio malmessa, anche se ha delle sconnessioni, ma forse bisognava pagare un “debito” alla frazione di Campomolino.

facile_1Che fantasia. Che rivitalizzazione del comune.

Evidentemente nel nostro comune nessuno osa pensare, ideare, immaginare, concepire qualche progetto innovativo.
Nessuno, proprio nessuno.

E così si asfaltano due strade.

Alla richiesta della consigliera Capuzzo di conoscere il costo al metro quadro delle asfaltature stradali, assistiamo a qualche tentativo di risposta da parte della maggioranza, ma nessuno ha saputo dare con precisione la cifra delcosto richiesto.

Nient’altro da dire se non che: alla prossima.

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Convocazione Consiglio Comunale: Venerdì 10 Settembre 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di venerdì 10 Settembreo  2021 alle ore 20.30  in seduta ordinaria pubblica con presenza del pubblico regolato in base alla normativa vigente volta a garantire il distanziamento, con il seguente ordine del giorno:

1. Variazione al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art.175 del D.lgs. 267/2000, al programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2021-2022, al programma triennale delle opere pubbliche 2021-2023 ed elenco annuale 2021.

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Consiglio comunale giovedì 29 luglio 2021: Parliamone

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lavoro033Si sa che “le crisi” possono essere foriere di opportunità e innescare alla fine dei cambiamenti positivi.
È così è sembrato anche per il Covid19.
Più di una volta durante le passate amministrazioni, Sonego e Cappellotto, è stata richiesta, da vari consiglieri, la videoregistrazione dei consigli comunali.
Registrazioni sempre negate anche se nei loro programmi elettorali avevano pubblicamente “inneggiato” alla trasparenza.

Causa Covid19 l’attuale amministrazione, dovendo fare i consigli comunali non in presenza e a distanza, quindi senza pubblico, ha dovuto, gioco forza, attrezzarsi per videoregistrarli e pubblicarli sul sito del comune.
Ci si era quindi attrezzati e arrivati, superando qualche
défaillance tecnica iniziale, ad una video registrazione di buona qualità.

Il Covid19 aveva finalmente dato, così è sembrato, il via a questo nuovo “servizio” che permetteva ai cittadini interessati e standosene a casa di conoscere, senza filtri, l’operato del consiglio comunale, potendo così “valutare” direttamente sia la maggioranza che le minoranze.
Ora che i consiglio comunale è tornato in presenza questo “servizio” è stato tolto.
Siamo ritornati al pre Covid19. Perchè?

Questo fatto ci stimola una breve riflessione.
Ci pare si voglia velocemente, soprattutto da parte di certe parti conservatrici della società, cancellare tutte le nuove opportunità di cambiamento che questa terribile pandemia ci ha prospettato.
Papeete Non avevamo detto tutti quanti che volevamo essere migliori, più solidali, più equi, più attenti alla salute e all’ambiente, ecc. e invece siamo ritornati al “Papeete”, esattamente come un anno fa. Ops!!!

I presenti qui .

Consiglio incentrato “sugli equilibri di bilancio” e modifiche al piano triennale delle opere pubbliche, un consiglio che potremo definire di routine se non fosse per il punto 9, l’ultimo dell’ordine del giorno.

Tra le tante cifre delle spese e delle entrate esposte dalla De Zan relative alla variazione di bilancio presentata, è sicuramente degna di nota la spesa di ulteriori 100.000 euro per il restauro dell’ex Cinema di Gaiarine, spesa dovuta alla scoperta di amianto all’interno delle pareti (così ha riferito l’assessore Fantuz), soldi quindi necessari per analisi, asportazione e smaltimento.

A proposito di amianto.
Eternit 02Quanto eternit è ancora presente nelle coperture di vecchi capannoni, tettoie ecc. nel nostro comune?
Non sarebbe ora che il comune, attraverso una verifica puntuale, venisse a conoscenza della portata del problema?
Perché non sollecitare attraverso una campagna informativa la messa in sicurezza di questo materiale?
Perché non pensare a qualche forma di incentivo anche economico per rendere il comune di Gaiarine “libero dall’amianto”?

Non dobbiamo pensare che il mesoteliomia maligno, dovuto per il 90 per cento dei casi all’esposizione all’amianto, sia un malattia presente solo a Casale Monferrato o a Broni e nelle loro zone limitrofe. Sarebbe interessante poter analizzare il registro tumori del Veneto e conoscere il numero di morti causati da questa terribile malattia nel nostro comune. Noi ricordiamo almeno un caso a Francenigo una decina di anni fa.

Occuparsi in modo concreto dell’ambiente è anche occuparsi del problema dell’amianto, o no?

Altra “notiziola” emersa strada facendo, è che verranno spesi 15.000 euro per un incarico professionale per georeferenziare i numeri civici e quindi poter procedere con la revisione del piano acustico comunale.

Piano acustico che giustamente e finalmente, essendo stato elaborato la fine della seconda legislatura Toso, cioè circa vent’anni fa, rivedrà la classificazione acustica dell’intero territorio comunale prendendo atto delle trasformazioni urbanistiche avvenute in questi anni.

E ben venga. Finalmente qualcosa di concreto per l’scala_rumoriambiente e conseguemente per i cittadini, anche se in ritardo di parecchi anni, dato che questo piano doveva essere revisionato prima, ma sappiamo quanto le amministrazioni precedenti (tutte di destra) avessero a cuore queste problematiche.

 

Le variazioni al piano triennale delle opere pubbliche presentate dal sindaco sono state due e tutte due relative all’illuminazione.
La prima relativa a quella pubblica e la seconda relativa a quella dei cimiteri.

Il sindaco ha fatto notare come, avendo il comune impianti di illuminazione pubblica obsoleti, l’attuazione del PAESC (Piano di attuazione per l’energia e il clima, approvato dall’amministrazione), passi necessariamente attraverso una loro sostituzione determinando un miglioramento dell’efficienza energetica e una riduzione dell’inquinamento luminoso.

Qui c’è da registrare la stizza del consigliere Lazzaro espressa dopo l’affermazione del sindaco che ha definito obsoleti gli impianti di illuminazione pubblica.
Lazzaro ha tenuto a precisare che una quindicina di anni fa (che tradotto vuol dire quando era lui assessore ai lavori pubblici), non esistevano le tecnologie attuali e quindi le scelte non potevano essere che quelle fatte allora.
Diciamo semplicemente che si è sentito con la coda di paglia e ha reagito.

Bene, aldilà delle iniziative spot, che si parli e si vada nella direzione indicata dal PAESC che permette effettivamente e attivamente di occuparsi di migliorare l’ambiente.

A nostro avviso però non basta che la sola amministrazione pubblica diventi più efficiente sotto il profilo energetico e sia la sola a ridurre l’inquinamento luminoso.

E’ necessario che anche i privati facciano altrettanto, dall’altra parte il PAESC misura i miglioramenti relativamente all’energia e al clima dell’intero comune e non solo della parte pubblica, e per questo andrebbero sollecitati ed incoraggiati i cittadini a diventare più virtuosi.

Per quanto riguarda l’inquinamento è001_Pizzoc necessario stendere ed approvare, urgentemente, un regolamento al fine di ridurre in modo sostanziale la luce (sprecata, vedi foto a fianco scattata dal Pizzoc) che di notte emettiamo verso l’alto, causando danni a noi e agli ecosistemi.

Gli astrofili di Vittorio Veneto, storica associazione che fa della interessante e importante divulgazione astronomica, sono anni che chiedono regolamenti in grado di limitare questo fenomeno.
Proviamoci.

 

New York City Pride Parade - FlagsE veniamo al clou della serata, al punto 9 dell’ordine del giorno, la Mozione concernente interventi urgenti sul DDL n. 2005 (Zan e altri) avente ad oggetto “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.

Siamo di fronte alla solita mozione confezionata dai partiti di destra, come quella su Bibiano o quella per la Cittadinanza al Milite Ignoto.
Il presentatore e firmatario della mozione non ha fatto nessuna fatica, l’ha scaricata da Internet o ricevuta da qualche partito, l’ha confezionata con un copia e incolla, ci ha messo una firma e voilà mozione pronta da  trasmettere al comune.

Non è farina del suo sacco, neppure una riga.

Questo tipo di mozioni strumentali, portate in discussione nei comuni servono solo per marcare il “territorio” di appartenenza per cercare facili consensi, o forse sono addirittura imposte dai certi partiti ai propri sostenitori, i quali orientati a perseguire, magari illusoriamente, una possibile carriera politica, seguono pedissequamente le loro direttive.
Annotiamo che la “mozione” è stata firmata dal solo capogruppo Gottardi, e questo fatto, anche se poi è stata votata dall’intera maggioranza, potrebbe avere una certa rilevanza politica.

Ci fa presupporre, ma anche sperare, che probabilmente alcuni dei suoi compagni di viaggio non fossero proprio così entusiasti di dover votare una cosa del genere.

Dall’altra parte non possiamo pensare che consiglieri come la Pezzin, la De Zan o Scottà, solo per citarne alcuni, la pensino come il presidente della Commissione Giustizia in Senato, Andrea Ostellari, della Lega, che ha osteggiato in tutte le maniere l’iter parlamentare di questo provvedimento, il cosiddetto DDL Zan, e che così si è espresso ” la Lega non è omofoba ma che ci sono questioni più importanti come la violenza sugli animali.

Davvero non possiamo pensare che nel comune di Gaiarine,  ci siano consiglieri che ritengono che il diritto delle persone di essere rispettate a prescindere dai loro orientamenti sessuali o dalla loro identità di genere, siano meno importanti dei diritti degli animali.

La mozione letta da Gottardi è confezionata in un modo tale da creare un calderone, dando informazioni e dati parziali, cercando di impaurire la gente, quando invece si tratta solo di poter dare un segnale forte per portare l’Italia, spinta ad essere negli ultimi anni razzista e omofoba, di nuovo rispettosa dei diritti di tutti.

Dopo la lettura della mozione da parte di Gottardi, ha preso la parola il consigliere De Martin e finalmente si è assistito da parte di una minoranza ad una dichiarazione di voto, contraria alla mozione, di ampio respiro che ha smontato passo dopo passo tutta la propaganda terrorizzante di questa destra che non vuole rinunciare ad incutere nei cittadini paure inesistenti.

La dichiarazione di voto, che ha avuto l’applauso di un paio di cittadini, la potete trovare qui e l’allegato richiamato qui.

Cosa dire dell’altra minoranza quella per intenderci di Lazzaro e Carrer, che per votare a favore si sono trincerati dietro un voto non politico ma personale.
Ma fateci il piacere. O non vi esprimete e ve ne andate, oppure sui diritti non potete non esprimere una valutazione “politica, a prescindere anche dalle vostre convinzioni personali.
I diritti si difendono tutti, sempre e per tutti.

fatat grossa
Dopo l’intervento di De Martin, forse Gottardi  si è accorto di averla
“fatta grossa”, perché ha risposto non più con il suo solito tono altosonante ma in tono dimesso e perfino imbarazzato, rimescolando le fake news propagandistiche di una destra davvero impresentabile.

E’ arrivato persino a dire che la mozione poteva essere emendabile, quindi modificabile.
Naturalmente una falsa apertura politica per salvarsi dalla figuraccia che stava facendo, alla quale però non ha fatto seguire nessuna proposta e nessun emendamento.

E la mozione è andata in votazione così come scaricata da Internet.

Ci dispiace che dei giovani, come Gottardi, invece di vivere nel futuro continuano a vivere nel passato.

Il futuro è quello che ci ha presentato l’Olimpiade di Tokio, dove l‘Italia ha battuto tutti i record di medaglie e per la quale tutti noi abbiamo gioito, compreso, immaginiamo anche il nostro giovincello.

Una squadra azzurra multietnica, multi colorata, addirittura con qualche colore arcobaleno, senza pregiudizi di sorta, che ha dimostrato quanto l’Italia sia diversa da quella dove per motivi propagandistici ed elettorali ci vogliono ributtare.

 Viva il futuro. Viva l’Italia. Viva l’Italia del futuro.

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Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 29 Luglio 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 29 Luglio  2021 alle ore 20.00  in seduta ordinaria pubblica con presenza del pubblico regolato in base alla normativa vigente volta a garantire il distanziamento, con il seguente ordine del giorno:

1. Verbali seduta del 27 maggio (dal n. 21 al n. 27);
2. Fondazione di comunità: trasformazione da onlus ad ente del terzo settore (ETS) e nuovo statuto. presad’atto;
3. A
rt. 193 del D.lgs. 18.08.2000 n. 267 – salvaguardia degli equilibri di bilancio 2021/2023;
4. Variazione di assestamento al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art. 175 del D. lgs. 267/2000;
5. Presentazione del documento unico di programmazione (DUP) 2022/2024;
6. Nomina del revisore del conto triennio 2021/2024;
7. Variazione programma triennale opere pubbliche 2021/2023 ed elenco annuale 2021 per inserimento intervento di riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione in project financing;
8. Variazione programma triennale opere pubbliche 2021/2023 ed elenco annuale 2021 per inserimento intervento di riqualificazione degli impianti di illuminazione votiva in project financing;
9. Mozione concernente interventi urgenti sul ddl n. 2005 (Zan e altri) avente ad oggetto “misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.

Si invitano i consiglieri ed il pubblico partecipante alla riunione del Consiglio a mettere in atto le misure volte a tutelare la salute e la sicurezza nel rispetto dei provvedimenti e delle disposizioni contenenti misure urgenti di contenimento del contagio da COVID-19.

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Consiglio comunale giovedì 27 maggio 2021: Parliamone

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Iniziamo con una “cosuccia” che ci ha fatto anche un po’ sorridere e che forse in questa Gaiarine ovattata non interesserà a nessuno, ma un cronista (facciamo finta di esserlo) se scopre “qualcosa”, per onestà intellettuale, ha l’obbligo di renderla pubblica.
Avevamo nell’ultimo post riguardante il consiglio del 29 aprile scorso “redarguito” l’amministrazione per aver pubblicato la registrazione di quel consiglio comunale ben 15 giorni dopo.
Questa volta la registrazione del consiglio è comparsa su YouTube il 31 maggio (quattro giorni dopo l’avvenuto consiglio), ma probabilmente qual
cuno si è dimenticato di aggiornare in contemporanea il sito del comune.

Aggiornamento eseguito il 3 giugno, ma facendo credere che la pagina con il link alla registrazione fosse stata pubblicata il 31 maggio.
Chiamiamolo un escam
Pagina Comune di gaiarineotage per farsi vedere super solerti.
La pagina è stata pubblicata il 3 giugno alle ore 8:00 e trenta secondi, modificata e ripubblicata alle 8:00, 5 minuti e trenta secondi, dello stesso giorno, e di questo abbiamo le prove inconfutabili.

Noi, che giornalmente abbiamo monitorato il sito del comune, il 3 giugno, al comparire della pagina datata 31 maggio, in prima battuta abbiamo avuto un moto di incredulità, poi, come cittadini, ci siamo sentiti presi in giro, ma alla fine di fronte a questa bambinesca furbata, non siamo riusciti a trattenere una risata.
Macchina-di-Barbie-Fiat-500-auto-e-bambola-Mattel-gioco-da-20201122071217.6610450015Ma davvero nell’amministrazione comunale c’è qualcuno che “gioca” con le “date” invece che con le “bambole” o le “macchinine”? Evidentemente si.

Senza farla troppo grande, e diventando seri, purtroppo quello che emerge da questo piccolo episodio è che la vera trasparenza e la conseguente assunzione di responsabilità, anche per questa amministrazione, è una meta ancora da raggiungere, ammesso che lo si voglia fare, e che non si pensi, invece, che la grancassa del virtuale possa essere maneggiata per incantare tutti e farsi vedere per quello che non si è.

Veniamo al consiglio.
Presenti qui
La registrazione la trovate qui o nel sito del comune.

La De Zan nell’illustrare il 2° punto all’ordine del giorno avente per oggetto le variazioni di bilancio evidenzia un incremento di spesa di 5.500 euro per “manutenzione software e PC”, compensati (riportiamo le testuali parole)
«... da una diminuzione di 5.500 euro per quanto riguarda il capitolo sulle rette di ricovero, questo, come avevo anticipato nel consiglio comunale
Corno precedente, “fortunatamente” da inizio anno ad oggi abbiamo una diminuzione dei casi degli anziani seguiti dal comune».

Normalmente si ha una riduzione di spesa sulle rette degli anziani quando questi muoiono.
E sebbene sia in corso questa triste pandemia, ci è scappata e ce ne scusiamo, un altra risata di fronte a questo sfortunatofortunatamente“, anche per il fatto che tutti definiscono gli anziani   portatori del “divario digitale”, ma in questo caso, probabilmente, sono loro, questi anziani“alla fine” i veri fautori del superamento del divario digitale del comune.

Dal faceto al serio.
Non abbiamo a tutt’oggi dati ufficiali, pur avendoli chiesti molte volte e sapendo che il comune li ha, dell’impatto del Covid19 sulla popolazione del comune.
Non sappiamo per l’appunto quanti siano stati i morti.
Sappiamo solo, come ha detto il sindaco alla fine consiglio, che i cittadini “toccati” in qualche modo dal Covid19 (ammalati, morti, in quarantena, ecc.) sono stati circa 800.
Questo unico dato è troppo pocoooooooooooooooooo.
Ed è sempre un problema di trasparenza.

E per il resto?
Durante quest’anno di pandemia, con i consigli tenutesi non in presenza, eravamo giunti alla conclusione che il collegamento da remoto, con le evidenti difficoltà di comunicazione, avesse reso difficile un confronto serrato tra maggioranza ed opposizioni.

Ora che i consigli si svolgono di nuovo in presenza, però notiamo che la situazione non è cambiata.
Anzi.
É vero che maggioranza e opposizioni non debbono per forza accapigliarsi, ma una differenza di vedute su alcuni aspetti, un diverso sentire rispetto a determinate questioni, ci dovrebbe pur essere o no?.
Purtroppo le minoranze sembrano anestetizzate e forse annichilite dalla presenza mediatica di questa amministrazione.
In questo consiglio non c’è stato nessun voto contrario, e se questo può anche accadere, fa specie che manchino delle prese di posizione politiche argomentate, convinte e forti, tanto da far sembrare le minoranze delle appendici della maggioranza.

Nulla hanno detto o quasi su questioni importanti.

A fronte dell’autorizzazione temporanea prevista per il Diamantik, qualcosa è stato detto, ma volendo,  vi erano moltissime argomentazioni pesbagliarer una forte critica sia al comune che ha accettato supinamente quanto proposto dal privato sia al governo nazionale precedente (Conte II) che ha introdotto nelTesto Unico dell’Ediliziauna norma che travolge, con la sua furba applicazione, in tutto e per tutto il concetto di pianificazione urbanistica.
Potevano almeno essere letti i due commi di questa norma
1. Allo scopo di attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale, il comune può consentire l’utilizzazione temporanea di edifici ed aree per usi diversi da quelli previsti dal vigente strumento urbanistico.
2. L’uso temporaneo può riguardare immobili legittimamente esistenti ed aree sia di proprietà privata che di proprietà pubblica, purché si tratti di iniziative di rilevante interesse pubblico o generale correlate agli obiettivi urbanistici, socio-economici ed ambientali indicati al comma 1.

e chiedere, in che modo l’autorizzazione temporanea concessa si possa sposare con questo articolato;
e ancora come si possa concepire di  rigenerare, riqualificare e valorizzare pezzi del comune con interventi provvisori e marginali.

Si poteva anche chiedere se “il rilevante interesse pubblico” fosse giustificato (ripetiamo quello che ha detto il sindaco perché la delibera non l’abbiamo) da un percorso vita ad accesso libero (forse), e da qualche prezzo agevolato per qualche attività sportiva.

Sappiamo che in Italia niente è più definitivo di una cosa temporanea.
Se il “Diamantik” aveva la urgente necessità di risistemare le sue attività all’interno delle aree di proprietà, doveva far correre e lavorare i suoi progettisti, presentare un piano generale e il comune valutata la bontà e il rispetto delle norme, si doveva far in quattro per accelerare l’iter.
Solo in questo modo poteva essere approvato un progetto complessivo, mentre ora non si può sapere, aldilà delle parole e delle promesse, cosa accadrà alla scadenza dell’autorizzazione temporanea.
Forse un’altra richiesta di autorizzazione temporanea?.
Doveva, altresì, essere messo in evidenza il fatto, che una volta creato il precedente, questo procedere potrebbe innescare una corsa, difficile da fermare, da parte di altre attività ad ottenere autorizzazioni temporanea, con cambio di destinazione d’uso di immobili, aree, ecc., togliendo di fatto al comune la possibilità di elaborare   un minimo di pianificazione urbanistica.
Una fabbrica di mobili, o qualsiasi altra attività, che da lavoro,  ha o non ha  lo stesso “interesse pubblico” di una attività che si occupa di tempo “libero”?

Ma forse a questa amministrazione non interessa pianificare.
Difatti.
Siamo alla presa d’atto della presentazione del “documento del sindaco” relativo alla Variante al Piano degli Interventi (P.I.), un documento di grande importanza in quanto dovrebbe delineare le strategie che verranno messe in atto per determinare la struttura urbanistica del nostro comune nei prossimi anni.
La presentazione del sindaco ci ha lasciato allibiti (anche qui non avendo il documento dobbiamo stare alle sue parole).
Dalla presentazione si è compreso che la strategia del comune per dar luogo alla variante al P.I. sarà quella di raccogliere qualsiasi tipo di  richiesta proveniente dai cittadini o da attività, anche quelle di  “riqualificazione di attività produttive in zona impropria”.
Per fortuna , in estremis, il sindaco
ha messo un ipotetico limite a questa deregulation  dicendo che probabilmente non tutte le richieste potranno essere accolte.
E meno male.

Per le attività in area impropria, non eravamo arrivati, negli anni, a definire la necessità del loro trasferimento in zona propria, cioè in zona industriale?.
Non eravamo arrivati negli anni a determinare che certi bubboni sparsi per le nostre campagneo o inseriti nei dei centri abitati o a ridosso degli stessi,  dovevano essere trasferiti?
Ma sembra non essere più così.
Siamo all’urbanistica senza una  “visione” di come saranno i nostri paesi, i nostri centri storici, le zone industriali, le nostre zone agricole, le nostre zone naturalistiche tra qualche anno.

Probabilmente c’è stato qualcuno che si è fatto avanti con delle richieste e l’amministrazionepianificazione-urbanistica demanderà a loro la “costruzione”  del “paesaggio” futuro, nostro e di chi verrà dopo di noi,  e non si potrà fare nulla.
O forse si se le opposizioni si facessero portavoci di una progettualità diversa.

E invece dalle opposizioni non una parola.
Potevano chiedere al sindaco spiegazione sul perché, nella sua breve presentazione, non avesse mai usato la parola ambiente, non avesse parlato di piani di gestione delle nostre valenze naturalistiche (SIC e ZPS), non avesse, con fermezza, evidenziato l’impossibilità, ormai nota a tutti, di consumare ulteriore suolo, se non con appropriate compensazioni, non economiche, ma ambientali.
Silenzio e basta.

Sulla mozione dell’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, dopo l’esposizione del sindaco e l’intervento del capogruppo Gottardi, pieno di retorica anche se condivisibile sui richiami alla pace ed in particolare ad una convivenza pacifica priva di qualsiasi tipo di violenza, le minoranze sono state zitte.
Nessun parola e voto favorevole.

Cose da dire ce ne sarebbero state anche qui molte, per esempio:

che il Milite Ignoto “abitando” all’Altare della Patria ha già di per se il più alto riconoscimento che si possa avere e che quindi è già automAltare della patriaaticamente cittadino di tutta Italia, di ogni paese, di ogni comune;

oppure che questa mozione è semplicemente un inutile rigurgito “nazionalista”;

oppure si poteva ricordare:
che
la maggioranza dei “Militi Ignoti” fu mandata al massacro da generali “incapaci” , per i quali la vita proprio questi di “Militi Ignoti”, tra l’altro in gran parte contadini, non valeva proprio nulla;
che furono 6.000.000 gli italiani che parteciparono alla guerra ma solo 8.171 i volontari, e questo ultimo dato la dice lunga su quanto questa guerra fosse desiderata dalla popolazione italiana;
che furono 470.000 i renitenti alla leva
che 262.000 furono i soldati processati come disertori;
che 15.000 di loro furono condannati all’ergastolo;
che 750 furono condannati a morte;
che furono molte le decimazioni per sedare rivolte, come quella della Brigata Ravenna avvenuta a marzo d
el 1917;

 

si poteva sottolineare, guerraa proposito di papi, che l’assessore Gottardi ha citato Pio XII ma non Benedetto XV che definì questa guerra “un’inutile strage”;

si poteva evidenziare che sarebbe stato forse più opportuno, invece di concedere la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto“, concederla a Patrick Zaki e alla memoria dRegeni zaki-2i Giulio Reggeni, schierandosi chiaramente in difesa i diritti umani.

Un piccolo gesto, a costo zero, ma dal grande valore simbolico affinché quello che è successo a questi due ragazzi e alle loro famiglia non accada più.

Un messaggio per i giovani italiani e per quelli di tutte le nazionalità:: il comune di Gaiarine sarà sempre al vostro fianco per difendere i vostri diritti, come il diritto allo studio e il diritto di manifestare liberamente il vostro pensiero.

(Qualcuno farà suo questo messaggio che tanto subliminale non è?)

oppure potevano dichiarare il loro voto favorevole motivandolo almeno con il fatto che questa guerra, a carissimo prezzo, portò a termine l’unificazione italiana con l’annessione delle regioni ”irredente” (ovvero Trento e Trieste).

Ma forse con il loro voto favorevole, senza interventi,  volevano togliersi rapidamente “sta” grana e far piacere ad Anci, alle Medaglie d’oro, alle associazioni d’Arma promotrici dell’iniziativa, e non sentirsi da meno della maggioranza.

E ora.

Abbiamo meditato a lungo.benefici-come-meditare

Per smuovere la politica gaiarinese da questa apatia reciproca,   due potrebbero essere le strade percorribili:
la prima: allargare la maggioranza, fare insomma il governo “Draghi” anche a Gaiarine.

In effetti, visto questo consiglio, si tratterebbe solo di ufficializzare un dato di fatto, ma motiverebbe le opposizioni, e le porterebbe fuori dal loro impasse attuale.
Con tutta probabilità a quel punto porterebbero nuova linfa e forse qualche “visione” a questa maggioranza che ci pare non altezza delle sfide che i tempi attuali richiedono, soprattutto nel campo dell’ambiente, dell’urbanistica, della salubrità della vita, della lotta ai cambiamenti climatici.
Maggioranza ancora ancorata, al presente, agli autovelox, alla video sorveglianza, ad armare i vigili, a fare insignificanti regolamenti ma non quelli necessari, ecc, tutte cose che non servono a far sopravivere quelli “dopo di noi” e che non servono a disegnare il “futuro” .

la seconda, se la prima venisse rifiutata: creare un “governo ombra” delle minoranze, formando una giunta, sindaco e assessori, aperta anche alla società civile.
Elaborare quindi idee e progetti da presentare alla cittadinanza e in consiglio comunale.
Proposte nuove che guardino al domani e quindi alternative a quello indicate dalla maggioranza, un pungolo per l’amministrazione attuale dato che sarebbe costretta a confrontarsi con esse e forse ad farne proprie alcune.

Esiste una terza strada:
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quella del quieto vivere, senza scossoni, senza linfa, senza pungoli,  senza futuro, in attesa del prossimo consiglio comunale.

 

 

 

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Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 27 Maggio 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 27 Maggio  2021 alle ore 21.00  in seduta ordinaria.
In conseguenza dell’emergenza da Covid-19 e in osservanza alle vigenti prescrizioni restrittive la seduta consiliare non si terrà in presenza ma verrà integralmente registrata e posta in consultazione al pubblico su sito del Comune di Gaiarine e tramite i canali social garantendo così la pubblicità della seduta.
Si precisa che, superato il periodo di emergenza sanitaria, le sedute ritorneranno ad essere senza restrizioni e con la presenza del pubblico in sala in quanto consapevoli dell’importanza della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini.
La seduta non in presenza con la trattazione del seguente ordine del giorno costituisce  una forma di contrasto all’epidemia da Covid-19:

1. Verbali seduta del 29 aprile (dal n. 15 al n. 20);
2. Ratifica delibera di giunta comunale n. 54 del 06.05.2021 avente ad oggetto “variazione al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art. 175 deD.lgs. 267/2000”;
3.Certificazione ex art. 39 comma 2 d.l. 104/2020 – aggiornamento rendiconto 2020 alle risultanze della certificazione;
4. Area in via Vizza foglio 12 mappali 15 – 64 – richiesta di uso temporaneo ai sensi dell’art. 23-quater del D.pr. 380/2001 e ss.mm.ii. – approvazione schema di convenzione;
5. Variante al piano degli interventi (p.i.) – illustrazione del “documento del sindaco” ai sensi della’rt. 18 comma 1 della l.r. n. 11 del 23.04.2004;
6.Approvazione regolamento per la disciplina della videosorveglianza sul territorio;
7. Conferimento della cittadinanza onoraria al “milite ignoto – medaglia d’oro al valor militare”.

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Consiglio comunale giovedì 29 aprile 2021: Parliamone

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Eccoci, anche se in grande ritardo, ma la registrazione del Consiglio Comunale è comparsa sul sito del comune e sul suo canale Youtube solamentLa dimenticanzae il 12 Maggio.

Da parte dell’Amministrazione comunale un grave evidente ritardo, forse una dimenticanza, che a nostro avviso va comunque stigmatizzata.

La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Prima di addentraci nel commento di questo consiglio, che possiamo definire di routine, vorremmo fare una “divagazione” .

Un addio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio, ringraziandolo per la sua soave musica piena di mistici incontri tra occidente e oriente e di fluttuante ricerca tra sonorità inedite e parole uniche e inconsuete capaci di portarci in spazi “gravitazionali” impensabili.

Tra le tante sue incommensurabili canzoni quella,  per omaggiarlo, che vi invitiamo ad ascoltare é : “io avrò cura di te ( ascoltatela qui)

Di grande attualità in questo periodo di pandemia e in questa società egocentrica, dopo il bisogno di “cura” è immenso e dove quell'”essere speciale“, a cui è dedicata la canzone, può essere qualsiasi persona che ha bisogno di aiuto e amore o che l’aiuto e l’amore è in grado di darlo ad altri.

Io avrò cura di te” sono le note e le parole che accompagnano l’abbraccio di questi due giovani, un abbraccio intenso pieno di solidarietà, amore, aiuto e speranza, che ci commuove.Abbraccio-CeutaVeniamo al consiglio.

Come si è già detto consiglio di routine, senza grandi “balzi” o “sobbalzi”.
Due sole cose annotiamo.

La prima relativa alla domanda fatta dalla Consigliera Capuzzo con la quale chiedeva spiegazioni per un aumento di quascentomilai 100.000 euro inerenti le spese del personale e degli amministratori.
Beh, dalla risposta della De Zan non siamo riusciti a capire, e non capirete neppure voi, quanta di questa spesa in più sia dovuta a compensi del personale e quanta ai compensi degli amministratori (sindaco e assessori).
Si coglie una certa ritrosia a parlare di cifre.

Abbiamo capito che il sindaco può chiedere fino a 72 ore di permessi al mese alla azienda di cui è dipendente e che questa può chiedere il rimborso al comune.
Ma non sappiamo quanti soldi prende di indennità e quanto gli assessori.
Noi non siamo come quei populisti che gridano contro i politici perché vengono pagati troppo.
Noi siamo a favore di compensi “adeguati” per tutti coloro che si prendono l’impegno di occuparsi della cosa pubblica, a patto che lo facciano con dedizione e onestà.
Non gridiamo quindi allo scandalo di fronte a nessuna cifra.
Ma  alla domanda della Capuzzo sarebbe stato corretto che la De Zan rispondesse: il sindaco ci costa annualmente tanto e tanto ci costano gli assessori. Punto e a capo.
Questa si sarebbe potuta chiamare “trasparenza”, mentre, qualche minuto di parole per non dire niente, nessuna cifra, noi la chiamiamo reticenza.

Paura forse di essere giudicati dagli stessi che vengono aizzati contro i politici “romani”?

Veniamo all’ultimo punto del Consiglio: Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna

Siamo di fronte a una di quelle Mozioni o Ordini del Giorno fatte per marcare il territorio, per dire che anche Gaiarine c’è, e d’altra parte non può non esserci perché agli ordini di scuderia che Lega e Forza Italia, in quersto caso, impongono, bisogna per forza ubbidire: portare in consiglio e votare a favore.
Magari non capendo nulla di trasporto ferroviario. Ma così si deve fare.

Vi ricordate la mozione su Bibbiano? Quella con la richiesta di una commissione d’inchiesta?
Anche quella imposta, per fare la guerra al PD, al partito di Bibbiano.
Ora a Roma governano assieme e di BIbbiano non “frega” più niente a nessuno.

E purtroppo tocca a lui, sempre a lui, essendo il capogruppo di maggioranza, e cioè all’Assessore Gottardi, farsi carico di illustrare e leggere l’ordine del giorno, assumendo l’atteggiamento di chi sta facendo una cosa importantissima da cui dipenderà il futuro del paese.
Non è con l’alta velocità Padova-Bologna che si salverà il paese anzi.
Tant’è che, questa tratta,  non è prevista nel “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” (PNRR) come non è prevista nel Piano regionale dei trasporti che prevede invece per questa linea un potenziamento di alcuni tratti funzionale alla promozione del concetto di Alta capacità di rete, cioè una linea ferroviaria dotata di particolari meccanismi di controllo del traffico tali da permettere una superiore frequenza di passaggi rispetto a una linea convenzionale.

Ma si sa che cinque miliardi, tanto costerebbero i 123 km di questa tratta (circa 40 milioni al Km., la cifra più alta in europa per km.) fanno gola ai tanti “potentati economici”.

Quando si sentono pronunciare le parole “ambiente” e “sostenibilità” come nel caso di questo ordine del giorno, verrebbe quasi da ridere, se cancellassimo per un attimo i grandi e veri disastri ambientali, causati in Italia,  dalle grandi opere: Terzo valico, Tav, Pedemontana Veneta,solo per citarne alcune.

Bisognerebbe, per salvaguardare l’ambiente, ormai ragionare in modo diverso anche rispetto all’alta velocità, e cioè che l’Alta Velocità ferroviaria, non dovrebbe necessariamente essere un nuovo binario, con relativo consumo di suolo e milioni di euro a gogo, ma bensì un servizio ad alta velocità, dove su linee ad alta capacità possano transitare anche treni veloci, non necessariamente a 300 km orari.

Ma invece si invita a costruire altre nuove linee ad alta velocità quando, e pochi lo sanno, ci sono in Italia circa 7.500 km di binari inattivi, che pian piano vengono dismessi, togliendo alle popolazioni locali il servizio ferroviario, costringendole a viaggiare su gomma come d’altra parte viene fatto per le merci.

La giustizia sociale passa anche attraverso il diritto alla mobilità che deve essere accessibile a tutti, e non un privilegio di chi può permettersi di pagare il biglietto per il treno super veloce.
Purtroppo il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
 (PNRR) che destina 24,77 miliardi di investimenti alla rete ferroviaria, ne destina solo 3,34 alle linee locali, mentre ben 13,21 miliardi vanno all’Alta Velocità.

Gli altri SOLDI sono destinati alle connessioni diagonali ad «alta velocità» (1,58 miliardi), sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (2,97), rafforzamento dei nodi ferroviari (2,97), miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud (0,70).

Ecco quindi che invece di mantenere in funzione o ripristinare tratte necessarie, cercare di risolvere il problema dell’inquinamento delle città, potenziando e migliorando la mobilità anche ferroviaria in entrata ed in uscita per pendolari e merci, si fa un piano dove la gran parte dei soldi va all’Alta Velocità.
Per noi il piano andrebbe ribaltato, la maggioranza dei soldi alla rete locale e se proprio serve, qualche briciola all’Alta Velocità.
Con questo PNRR il governo Draghi si mostra per querllo che è: un insieme di forze politiche che pensano solo a se stesse e alle lobby che le sostengono.
Tant’è che Greenpeace, con un blitz, ha sostituito le targhe di alcuni ministeri.
Quello della “Transizione Ecologica” l’ha ribattezzato della “Finzione Ecologica“, e a ragione.

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Ma di tutto questo in consiglio non abbiamo sentito nulla, neppure da parte delle minoranze.
Anzi la minoranza (Lazzaro e Carrer) “coppia di fatto” della maggioranza ha votato a favore.
L’altra si è astenuta, e meno male, ma non per il contenuto dell’ordine del giorno, ma perché ha ritenuto la sua presentazione una azione strumentale.
Noi l’abbiamo capita così.

Ma davvero il Consiglio Comunale di Gaiarine è a favore di un opera, che provocherà qualche disastro ambientale?
Che costerà cinque miliardi di euro che qualcuno sta aspettando con golosa ingordigia?

Che non risolverà i problemi di trasporto locale, dato che l’Alta Velocità per essere competitiva ha bisogno di treni che viaggino almeno per cento km. senza fermarsi?
Che riduce il diritto alla mobilità?

Boh.

 

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