Consiglio comunale mercoledì 30 novembre 2022: Parliamone

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il-vuoto-tra-parola-e-silenzio-2933784887Sala vuota.

 

 


Consiglieri presenti qui.

Forse non l’ultimo consiglio comunale dell’anno.
Ci sarebbe da approvare entro il 31 dicembre il Bilancio di Previsione del 2023.
Salvo proroghe, forse necessarie.

E non sarebbe una cosuccia, vista la situazione geopolitica attuale.
Prevedere le effettive spese correnti del 2023 soprattutto quelle elettriche e del gas, sembrerebbe proprio un compito davvero arduo.

Intanto in questo consiglio (punto 5) sono state apportate variazioni al bilancio del 2022 per circa 224.000 euro.

elettricità-gasSoldi arrivati in gran parte dallo stato e utilizzati proprio per coprire maggiori spese di elettricità e riscaldamento.

Tutti i punti all’ordine del giorno sono scivolati via.
Delle semplici formalità.
Qualche “domandina” da parte delle minoranze. Ma niente di più.
Vita facile per la maggioranza.

Noi invece qualcosa la vogliamo dire.
Sul punto 2 “adozione del piano comunale di classificazione acustica (p.c.c.a.)”, per esempio.
Piano acustico necessariamente e giustamente da rivedere, quello precedente era del 1999 (secolo scorso).
Ma dopo che sarà approvato, i cittadini saranno più protetti?
Si farà una pubblicità adeguata? Si indicheranno chiaramente le prassi da seguire per far valere i loro diritti?
O resterà l’ennesimo piano fatto solo perché finanziato dalla Provincia?
Farà la stessa fine del P.E.B.A. – Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche – approvato il 15 ottobre del 2020?sep-296774057-handicap
Quanti e quali interventi sono stati fatti o incentivati in due anni per rendere meno faticosa la vita ai portatori di handicap e agli anziani del nostro comune?
Uno? Nessuno? O centomila?

E qualcosa la vogliamo dire anche sul punto 4 che recita: “Individuazione delle aree del territorio comunale non metanizzate ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali”
Vediamo un po’.
Lo stato, con leggi all’uopo stabilite, prevede che si possano applicare delle agevolazioni, riducendo le aliquote delle accise su gpl e gasolio, per comuni o parti di essi non metanizzati.
Il comune dopo un bel po’ di anni, l’ultima volta è stato nel 2010, ha ridefinito le vie e i criteri per permettere ai cittadini di ottenere questa agevolazione.
Così la possono richiedere tutti coloro che abitano in vie dove la metanizzazione si ferma a una distanza superiore ai 40 metri dalla loro abitazione.
sprint-40mAlla fine è stata fatta una buona cosa anche se la distanza stabilita è proprio la minima.
Molti comuni la fissano superiore ai 40 metri. Alcuni addirittura a 80 metri.
Ma qualcosa bisogna pur pagare al “consenso”. O no?
Quindi bene.
Ma.
Il sindaco nel presentare la delibera ha sottolineato come, pur di fronte a richieste e sollecitudini anche sue, l’Italgas non intenda ampliare la rete del metano nel nostro comune.
Ques
guardere indietrote parole dimostrano che siamo governati da un’amministrazione che guarda ancora al passato.
Ancora al gas.
Forse non si è accorta della “guerra energetica” in atto.
Forse non si è accorta che si parla ormai da qualche anno di transizione ecologia.

Se abbiamo delle zone del comune non metanizzate non portiamoci il gas.
Permettiamo ai cittadini di avere le agevolazioni sul gpl e/o gasolio, questo è giusto, ma sproniamoli anche a passare, se possibile, ad impianti con elevata efficienza energetica (pompe di calore, ecc.)
Facciamo, ora che c’è la nuova mappatura delle vie non metanizzate, una campagna “comunale” sugli ecobonus statali che saranno disponibili anche nel 2023.

E’ chiaro che non tutti i cittadini saranno in grado di sopportare il peso economico della trasformazione dei loro impianti di riscaldamento.
E allora?
Inventiamoci qualcosa.
Potrebbero essere ridotti gli oneri di urbanizzazione se vi fosse in contemporanea con “il risparmio energetico” anche una richiesta di ampliamento.
Oppure mettiamoci qualche euro.
Nel bilancio di previsione del 2023 si potrebbero destinare, per esempio e per cominciare a far qualcosa,  20.000 euro.
Destinarli ad un bando e suddividerli tra primi 10 o 20 (o altro numero) dei “non metanizzati” che decidessero di abbandonare il gpl o il gasolio e installare una pompa di calore e magari farsi anche l’impianto fotovol
scusatetaico.

Guardiamo avanti. Alle rinnovabili. Non restiamo inermi.

Usiamo finalmente qualche “soldino” per l’ambiente. E non sempre contributi ai soliti.
Poi si potrebbe andare dal gran capo Zaia, ora che è diventato “ambientalista” (non per convenienza, vero?), dato che si oppone (giustamente secondo noi ) all’estrazione di gas nell’alto Adriatico e ai nuovi “trivellatori” che ci governano.
A chiedergli cosa?
Che il  grande Veneto  faccia come la piccola Basilicata:
La Giunta regionale della Basilicata ha approvato le linee guida per l’avviso per la concessione di contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano.
L’Avviso sarà rivolto a persone fisiche che, alla data di presentazione della domanda, risultano essere proprietarie di unità immobiliari utilizzate come abitazione principale, ubicate all’interno del territorio della Regione Basilicata e non allacciate alla rete metano. Gli immobili devono essere regolarmente censiti.
La procedura di presentazione delle domande sarà “a sportello” ovvero le istanze verranno istruite in ordine di presentazione e finanziate nei limiti della dotazione finanziaria prevista, pari a € 10.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2022, € 40.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2023 ed € 40.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2024.
È previsto un contributo a fondo perduto nella misura massima di euro 5.000,00 (IVA inclusa) elevabile fino ad euro 10.000,00 sulla base di condizioni specifiche che saranno dettagliate nell’avviso.
Il contributo di cui alla presente misura può coprire fino al 100% della spesa ammissibile.
Il contributo sarà destinato alle spese relative all’acquisto, installazione e connessione degli impianti di cui al punto successivo, comprese le spese tecniche e i costi delle pratiche amministrative”

Naturalmente con cifre più sostanziose dato che noi siamo il “grande Veneto”.
Anche il comune di Gaiarine potrebbe trarre  spunto da questo testo per confezionare il bando di cui sopra.

Un’ultima annotazione.
Se l’a
Gas-Niet-002mministrazione di Gaiarine è così poco aperta al futuro e ha così poca sensibilità ambientale, in poche parole è ancora legata alla “canna del gas”, le minoranze a che stadio sono?
Non c’è certezza, ma dalla loro mancanza di proposte  si potrebbe dedurre che non siano messe meglio.

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Convocazione Consiglio Comunale: Mercoledì 30 Novembre 2022

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Si rende noto che il Consiglio Comunale è convocato in seduta Ordinaria Pubblica di 1° convocazione per il giorno mercoledì 30 Novembre 2022,  alle ore 18:30, nell’apposita sala della Sede Municipale per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1. Verbali seduta del 23 settembre (dal n. 25 al n. 29);
2. Aggiornamento piano comunale di classificazione acustica (p.c.c.a.). Adozione;
3. Acquisizione gratuita da parte del comune di Gaiarine e accorpamento al demanio stradale di parte di sedimi stradali e loro pertinenze, utilizzati ad uso pubblico da oltre venti anni, ai sensi dell’art. 31, commi 21 e 22, della legge 23.12.1998 n. 448 – acquisizione aree di via A. Moro, via VI Aprile, via Divisione Julia, via Giotto e via F.
da Milano;
4. Individuazione delle aree del territorio comunale non metanizzate ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali;
5. Variazione al bilancio di previsione 2022/2024 ai sensi dell’art. 175 del D.Lgs 267/2000;
6. Approvazione schema di convenzione tra i comuni di Gaiarine, Codognè, Colle Umberto, Maser e Pozzoleone per il servizio di segreteria in forma associata;
7. Approvazione regolamento per la concessione del patrocinio e
l’utilizzo dello stemma del comune di Gaiarine;
8. Modifica convenzione per la costituzione e il funzionamento del
consiglio di bacino afferente il servizio di gestione integrata dei
rifiuti urbani nel bacino territoriale “Sinistra Piave” registrata a
Conegliano il 4.12.2014 al n. 5828 serie 1a T.

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Consiglio comunale martedì 26 luglio 2022: Parliamone

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caldo_estivoConsiglio comunale in “calura” pre ferie. Di quelli necessari ad aggiustare i conti e poi tutti al mare ( o in montagna stando attenti però ai ghiacciai).

I presenti e chiacchieroni qui.

1. VERBALI SEDUTA DEL 28 GIUGNO (DAL N. 13 AL N. 18);
Tutti approvati all’unanimità

2. VARIAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE OOPP 2022/2024 ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI PER L’ANNO 2022 (D.LGS. N. 50/2016);

Espone l’assessore Fantuz ed è sostanzialmente un adeguamento dei costi delle opere al nuovo quadro economico causato da pandemia, guerra e crisi energetica.
Viene riportato un veloce dettaglio delle cifre che vi risparmiamo, sull’efficientamento energetico del complesso scolastico di Calderano (rinunciando a un precedente parziale contributo per accedere ad un altro che copre il 100% della spesa), sul miglioramento antisismico della primaria di Francenigo che verrà integrato con un intervento di efficientamento energetico, sul primo lotto dell’ex cinema di Gaiarine, il consigliere De Martin interviene per annotare puntualmente gli importi che vengono ripetuti, mentre il consigliere Lazzaro chiede a che punto siano i lavori per la primaria di Francenigo, presumibilmente conclusi entro la fine del prossimo anno scolastico.

Si vota: maggioranza favorevole, minoranza astenuta

3. RATIFICA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.81 DEL 14.06.2022 AVENTE AD OGGETTO: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2022/2024 AI SENSI DELL’ART.175 D.LGS.267/2000”;

Espone la vicesindaco De Zan, che giustifica la variazione per una variazione del Fondo Regionale di Sostegno degli Affitti che quindi necessitava di un adeguamento in entrata e in uscita.
Si vota: maggioranza favorevole, minoranza astenuta

4. ART.193 DEL D.LGS. 18.08.2000 N.67 – SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2022/2024;
Espone il vicesindaco De Zan, che presenta la necessità del punto in oggetto, puntualizzando alcuni episodi riguardanti situazioni disagiate e nelle opere pubbliche e il sostanziale parere favorevole del Revisore dei Conti , il consigliere Lazzaro chiede lumi sulla situazione disagiata citata, mentre il consigliere De Martin chiede ragguagli sulla ciclopedonale di Albina.
Si vota: maggioranza favorevole, minoranza astenuta

5. VARIAZIONE DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2022/2024 AI SENSI DELL’ART.175 DEL D.LGS. 267/2000;
Espone la vicesindaco De Zan, presentando le cifre su una serie di interventi (ex cinema di Gaiarine, scuola di Francenigo, rotonda di Albina e altro), concludendo con i compensi degli amministratori che, ne chiede conferma il consigliere Lazzaro, derivando da un trasferimento statale non rappresenta un ulteriore costo per i cittadini. Interviene il Segretario  che puntualizza come non sia più possibile la rinuncia al cosiddetto “gettone” supportando l’affermazione con una particolareggiata esposizione della legge, della sua finalità e della sua applicazione, innescando sull’argomento tutta una serie di considerazioni alla quale pone fine il consigliere Lazzaro con la perla della serata, un Il-segreto-per-andare-avanti-e-iniziare_1perentorio: “Andiamo avanti!” (per finirire non si da dove).
Seguono altre cifre e poi il consigliere Lazzaro chiede ragguagli su due punti ai quali risponde la consigliera con delega all’informatica Pezzin che risponde aiutata dall’integrazione del consigliere De Martin.
Poi ancora altre cifre tra le quali riusciamo a ricordare che la manutenzione di piazze e strade batte manifestazioni culturali 20 a 1.
Infine un chiarimento sugli importi destinati a persone e/o famiglie in difficoltà economica.

Si vota: maggioranza favorevole, minoranza astenuta

6. PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) 2023/2025.
Il Sindaco ricorda che è stato consegnato il documento sviluppato in più di cento pagine e che trattandosi di presentazione la votazione diventa una presa d’atto della stessa.

A chiusura del consiglio le comunicazioni del Sindaco che riguardano la situazione COVID nel comune in progressivo miglioramento, la restituzione dell’incontro a Cimetta con i vertici dell’ULSS 7 che aldilà delle banali e piccate giustificazioni del solito Benazzi ha confermato la drammaticità della situazione, il richiamo alla comunicazione del Consorzio di Bonifica riguardante l’emergenza idrica, l’avvio di uno sportello della polizia locale e varie iniziative ludiche e gastronomiche.

È tutto per quanto riguarda il locale mentre la disperante situazione politica nazionale ci fa tornare in mente una lettura da riscoprire in questa torrida e secca estate; ne riportiamo uno stralcio che magari vi incuriosirà facendovi riflettere:

Fattoria degli animaliNel Consiglio della domenica successiva la questione se i lavori del mulino a vento dovessero cominciare o no fu posta ai voti. Quando gli animali furono tutti riuniti nel grande granaio, Palla di Neve si alzò e, benché talvolta interrotto dal belato delle pecore, espose le sue ragioni in favore della costruzione del mulino. Poi si alzò a rispondere Napoleon. Egli disse tranquillamente che il mulino era una sciocchezza e che il suo consiglio era che nessuno votasse per esso; poi subito sedette. Non aveva parlato che per trenta secondi e sembrava affatto indifferente all’effetto prodotto.

Allora Palla di Neve scattò in piedi e, gridando alle pecore che avevano ricominciato a belare, uscì in una appassionata perorazione in favore del mulino. Fino a quel momento le simpatie degli animali erano state equamente divise, ma allora l’eloquenza di Palla di Neve ebbe il sopravvento. In frasi brillanti egli fece un quadro della Fattoria degli Animali quale sarebbe stata quando il vile lavoro non avrebbe più gravato sul dorso delle bestie. La sua immaginazione andava ora ben oltre il trinciapaglia e l’affettatrice di barbabietole. L’elettricità, disse, avrebbe potuto muovere trebbiatrici, aratri, rastrelli, rulli, macchine per falciare il grano e legare i covoni, oltre che fornire le stalle di luce elettrica e di riscaldamento. Quando ebbe finito di parlare nessuno più dubitava a chi sarebbe andato il voto.

Ma proprio allora Napoleon si alzò e gettando una strana occhiata di traverso a Palla di Neve emise un altissimo lamento, quale nessuno 1’aveva mai sentito emettere. A questo rispose un terribile latrato, e nove enormi cani che portavano collari ornati di punte d’ottone fecero irruzione nel granaio. Essi si avventarono su Palla di Neve che balzò dal suo posto appena in tempo per sfuggire alle loro feroci mascelle. In un istante si trovò fuori coi cani che lo inseguivano. Troppo sbalorditi e spaventati per parlare, tutti gli animali si affollarono sulla porta per assistere all’inseguimento. Palla di Neve correva attraverso il lungo pascolo che conduceva alla strada. Correva come solo un maiale sa correre, ma i cani gli erano alle calcagna. A un tratto scivolò e parve certo che sarebbe stato raggiunto. Poi si rialzò, correndo sempre più forte; ma i cani guadagnarono ancora terreno. Uno di essi era quasi riuscito ad addentare la coda di Palla di Neve, ma Palla di Neve con un rapido movimento poté liberarsi proprio a tempo. Con un ultimo slancio, quando ormai il suo vantaggio era ridotto a pochi centimetri, sgusciò attraverso un’apertura del recinto e non fu visto mai più.
Muti e terrorizzati, gli animali lentamente rientrarono nel granaio.”
La fattoria degli animali.
George Orwell
10 insegnamenti

Alla prossima

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Convocazione Consiglio Comunale: Martedì 26 Luglio 2022

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Si rende noto che il Consiglio Comunale è convocato in seduta Ordinaria Pubblica di 1° convocazione per il giorno martedì 26 Luglio 2022,  alle ore 21.00, nell’apposita sala della Sede Municipale per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1. Verbali seduta del 28 giugno (dal n. 13 al n. 18);

2. Variazione del programma triennale OOPP 2022/2024 ed elenco annuale dei lavori pubblici per l’anno 2022 (D.lgs. n. 50/2016);

3. Ratifica delibera di giunta comunale n.81 del 14.06.2022 avente ad oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2022/2024 ai sensi dell’art.175 D.lgs.267/2000”;

4. Art.193 del Dlgs. 18.08.2000 n.67 – salvaguardia degli equilibri di bilancio 2022/2024;

5. Variazione di assestamento al bilancio di previsione 2022/2024 ai sensi dell’art.175 del D.lgs. 267/2000;

6. Presentazione del documento unico di programmazione (DUP) 2023/2025.

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Consiglio comunale martedì 28 giugno 2022: Parliamone

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Consiglio comunale importante per via dell’urbanistica: approvazione di un accordo con un privato per tramutare un’area agricola in commerciale e adozione della 4° Variante Urbanistica al Piano degli interventi.
Non cosucce da niente, ma decisioni che urbanisticain parte ridisegnano sotto il profilo urbanistico, edilizio e anche infrastrutturale, alcune parti del nostro territorio comunale.

I presenti qui.
Pubblico formato da una quindicina di cittadini, forse 20.
Presente in massa l’ufficio tecnico.

Sicuramente chiamato dall’amministrazione a presenziare per dare all’occorrenza supporto tecnico.
Ma lo svolgersi del consiglio comunale, che immerge gli spettatori in una commedia surreale, lo relega semplicemente a far da “palo”.

Si entra nel merito dell'”Accordo pubblico privato” inerente l’area a fianco del distributore di Gaiarine.
Lo illustra il sindaco che con enfasi giustifica l’approvazione di questa non piccola trasformazione urbanistica (7.000 mq di nuovo suolo consumato) dal fatto che nel fabbricato commerciale che si andrà a costruire si insedierà un supermth-3461388394ercato.
Nessuno nega che il capoluogo abbia davvero questa necessità dato che, dalla chiusura del supermercato A&O, ne è sprovvisto.
Non è dato sapere però quale sarà la “catena di distribuzione” che si insiederà.
Infatti alle domande sia del consigliere Lazzaro che della consigliera Capuzzo, il sindaco risponde di non saperlo.
Quindi: il privato, almeno non ci siano “accordi segreti” che non si possono dire e che i cittadini non devono conoscere, giustifica la sua richiesta con una possibile apertura di un supermercato, ma ottenuta la trasformazioni urbanistica, potrebbe nel tempo insediare qualsiasi altra attività, persino “un mille lire”.

E allora o non gli si da la trasformazione, o si trova il modo di vincolare il privato, cosa assai difficile e forse illegittima, o si trova un “vero” compromesso economico che porti davvero reali vantaggi alla comunità.
Invece si scopre che “l’indennizzo” che il privato darà al comune, solo 150.000 euro di opere su via Fermi e affini, non è stato contrattato dall’amministrazione, ma è frutto della sola proposta del privato, accettata tale e quale.
Dal punto di vista politico la dimostrazione di essere in balia di chi invece il “gioco” lo sa condurre.

Alla domanda della consigliera Capuzzo che chiede se il valore dei terreni conteggiati al fine dell’indennizzo non siano troppo bassi, il sindaco non sa, “l’ufficio tecnico” ammette (uniche parole dette nella serata) che la proposta è stata fatta dal privato, ma che i valori non si discostano da quelli dei comuni limitrofi.
Mentre la titolare dell’ assessorato all’urbanistica, Serena Fantuz tace, il segretario (vero assessore all’urbanistica come vedremo in seguito) difende la scelta aduditodentrandosi in campi che non gli competono, ma consolidati da un lungo servizio come segretario  nell‘amministrazione Cappellotto (chi ha orecchie per intendere intenda).

Si passa alla adozione della 4° Variante al P.I:
Attenzione stiamo parlando dell’adozione di una variante urbanistica, che come si è capito   prende spunto da 28/29, richieste di cittadini/imprese.
L’assessore all’urbanistica presenta la variante non dicendo pressoché nulla.
Si limita ad elencare le linee guida generali e cioè che la variante riguarda:
– l’ adeguamento cartografico allo stato di fatto;
– .la riclassificazione di aree edificabili (residenziali o produttive) in zone agricole;
- interventi in aree di urbanizzazione consolidata – riclassificazione della zona
territoriale omogenea;
il recepimento accordo pubblico/privato;
–  l’individuazione di fabbricati non più funzionali alla conduzione del fondo.

Non legsilenzio-681x358ge le 28/29 richieste fatte da cittadini/imprese
Non si sa quindi chi ha fatto la richiesta e cosa abbia chiesto.
Non spiega quali siano stati gli eventuali criteri per valutare il loro diniego o la loro accettazione.
Non dice quante di queste richieste siano state accettate (tutte? nessuna? centomila?).
Neppure se ci sono stati accoglimenti parziali.
Non illustra una per una quelle accettate.
Non specifica per ognuna quale sarà l’impatto sul territorio e come sarà trasformato.
Non chiarisce se ci sarà o no consumo di suolo ed eventualmente quanto.
E neppure se ci saranno trasformazioni infrastrutturali.

Niente di niente.

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Un Cittadino va in consiglio comunale per capire, per conoscere, e invece ne esce non sapendo nulla di quanto deciso dall’amministrazione.

Nella nostra lunga frequentazione dei consigli non abbiamo mai, e diciamo mai, assistito a così “squallida” presentazione di un atto importante come l’adozione di una variante urbanistica.
Non abbiamo mai assistito ad una così vergognosa mancanza di trasparenza.
L’unica che accenna alle 28/29 richieste e al fatto che dovrebbero essere lette  e presentate è la consigliera Capuzzo, ma nessuno le da seguito, neppure gli altri consiglieri di minoranza.

E si che tra questi c’è un certo Lazzaro che oltre ad essere stato per oltre 20 anni in consiglio comunale, essere stato in maggioranza, è stato anche in commissione edilizia e varianti urbanistiche ne ha viste passare molte e sa benissimo come dovrebbero essere presentate e discusse.
Ma forse tra i richiedenti ci sono “potentati” che non si possono disturbare e neppure nominare.
E la presenza in sala dell’ufficio tecnico a cosa è servita?
Desolante e surreale.

Un’unica cosa si viene a sapere. casa
Verrà tolta l’area PEEP ( Piani per l’edilizia economica e popolare) della lottizzazione “Parco Castellir“, per intenderci quell’area che ora comprende il famosissimo dall’impronuciabile nome “Parco Vittime delle Foibe“.

La consigliera Capuzzo oltre a dirsi contraria a questa scelta che elimina la possibilità di agevolare l’accesso ai cittadini ad aree edificabili con prezzi calmierati chiede al segretario cosa significa il termine extra commercium presente nell’atto di cessione gratuita di quelle aree al comune.
E qui parte la filippica del segretario, vero assessore all’urbanistica, che invece di limitarsi a dare la definizione (beni che non sono suscettibili di essere oggetto di diritti economici), si avventura in una “distruzione” del concetto stesso di PEEP, giudizi che proprio non gli competono.

Comunque il comune di Gaiarine, anche se la legge non lo obbligava, si è dotato a suo tempo di zone PEEP, e invece di eliminarle sarebbe bene incentivare con bandi l’accesso  dei cittadini ad una edilizia agevolata, così suggerisce anche la consigliera Capuzzo.

PEEP quindi non come strumenti “anacronistici”, così li ha definiti il sindaco, anche se poi ha corretto il tiro, ma strumenti che in qualche caso se pubblicizzati a dovere potrebbero essere ancora utili a qualche cittadino.

Infine.
Un vero “golpebiblioteca” politico/culturale la modifica del regolamento per l’elezione del Comitato Biblioteca, tra l’altro non obbligatorio, e la  conseguente sua elezione .

Questa la composizione prevista: sindaco o suo rappresentante, due componenti eletti dalla maggioranza e uno eletto dalle minoranze.
Dalla precedente composizione viene tolta la presenza dei lettori, e ridotto a uno (erano due) il rappresentante delle minoranze.
A questo punto un comitato completamente in “mano” alla maggioranza.

A nostro avviso facevano più bella figura ad abolirlo, invece di dare questa pseuda parvenza di “democrazia”.

Ma si può fingere di …..

 

 

 

 

 

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Convocazione Consiglio Comunale: Martedì 28 Giugno 2022

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Si rende noto che il Consiglio Comunale è convocato in seduta Ordinaria Pubblica di 1° convocazione per il giorno martedì 28 Giugno 2022,  alle ore 21.00, nell’apposita sala della Sede Municipale per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1. Verbali seduta del 27 aprile (dal n. 8 al n. 11) e del 25 maggio (n. 12);

2. Approvazione accordo pubblico-privato ai sensi dell’art. 6 della L.R. 11/2004;

3. Piano degli interventi (p.i.) – adozione della variante 4 ai sensi dell’art. 18, comma 8, della L.R.11/2004;

4. Variazione del programma triennale OOPP 2022/2024 ed elenco annuale dei lavori pubblici per l’anno 2022 (D.lgs. n. 50/2016);

5. Nomina componenti del comitato biblioteca;

6. Approvazione nuovo regolamento di polizia mortuaria (modifica all’art. 21 comma 4 e integrazione all’art. 27 del regolamento approvato con delibera di Consiglio Ccomunale n. 23 del 27.05.2020).

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Consiglio comunale mercoledì 25 maggio 2022: Parliamone

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Consiglio comunale per certi versi imbarazzante.
Presenti qui.
Sala piena, finalmente.

Viene discussa una interrogazione molto articolata e ben fatta della minoranza “Insieme per Federica” sul “bubbone” di Roverbasso (tutti i cittadini del nostro Comune sanno di cosa si tratta) e conseguentemente sulla situazione della sanità territoriale nella nostra Usll2.

Quiz-sign-scaledAlle 8 domande poste nell’interrogazione, risponde il sindaco dicendo più o meno che l’amministrazione ha fatto il massimo, che è sempre stata disponibile a trovare soluzioni  (mai trovate), che le competenze sono dell’Usll2 e bla, bla, bla, lasciando alla fine, senza assumersi nessuna responsabilità, la parola al “gran capoBenazzi, direttore generale dell’Usll2

Il Benazzi ci “tiritera”, con una serie di giustificazioni, alcune anche fondate, demandando la responsabilità ad altri, soprattutto al ministero della Sanità, che sicuramente sa dov’è Roverbasso, e naturalmente non al presidente della giunta regionale del Veneto (Zaia) , che è il suo datore di lavoro.

Così:
– due anni di pandemia hanno inciso fortemente nel rapporto tra medici e pazienti;
– i medici italiani di medicina generale (quelli della mutua) sono tra i meno pagati al mondo;

– i medici così poco pagati vanno a lavorare nel privato;
– quindi c’è una carenza cronica di medici e questa carenza si risolverà forse nel 2024;
– poi c’è stata “quota cento” che ha permesso a molti medici di andare in pensione.

La parola “quota cento” gli è proprio sfuggita, poi prontamente corretta per ben due volte con “la Fornero.
Ricordate lo slogan elettorale di un capo partito, uno a caso.

E invece è proprio “quota cento”, quella fantastica invenzione del “mitico” Salvini, costata un pacco di miliardi di euro, che ha permesso a molti medici di andare in pensione anticipata proprio alla vigilia dello scoppio della pandemia.

E il Benazzi, come detto, si è dovuto correggere prontamente, dando la colpa alla “legge Fornero”, d’altra parte non poteva mettere in luce le magagne del partito che lo ha nominato direttore generale.

 Poi, evviva e evviva, fa l’elogio e si dichiara un grande sostenitore della sanità pubblica.

Peccato che ormai da anni la sanità pubblica in tutta Italia sia stata martoriata dalle politiche destrorse, con qualche supporto anche del centro sinistra, sempre alla rincorsa di non si sa che cosa, che vedono nel “privato” il toccasana di tutti problemi.

E’ sotto gli occhi di tutti la “distruzioPensione-3102510804ne” della medicina territoriale fatta in Lombardia (governa la Lega) con il potenziamento delle cliniche private, ma la stessa cosa è successa e succede (governa sempre la Lega) in Veneto, con la soppressione a gogo di posti letto, chiusure di ospedali, chiusure di guardie mediche (ne sappiamo qualcosa anche noi), ecc., ecc.

E’ chiaro che il modello in auge per molti anni è stato quello della privatizzazione della sanità pubblica, spinta anche dalle lobby delle cliniche private e delle compagnie di assicurazione, che vedono nel suo smantellamento un loro grande e potenziale affare.

Bisognerebbe dire al buon Benazzi che forse si trova nel posto sbaHASHTAG-1-1050x911gliato, a meno che la pandemia, che ha evidenziato anche in modo cruento tutte le lacune creatasi perseguendo il “modello privatistico”, non abbia la forza, di far effettivamente cambiare rotta e visione ai nostri politici e amministratori.

Non pensiamo sia sufficiente la volontà dell’attuale ministro della sanità per generare questo necessario cambiamento, sono i cittadini che dovrebbero difendere con tutte le loro forze la sanità pubblica (Servizio Sanitario Nazionale), “creata” da Tina Anselmi sul finire degli anni settanta.
Una grande conquista per tutti gli italiani.
Quephoca_thumb_l_anestesia_locale-590961757sta difesa la possono fare con manifestazioni, raccolta firme, ma soprattutto nella cabina elettorale, votando per coloro che veramente vogliono rigenerare la sanità pubblica, e finalmente smetterla con questi falsi politici.

Per finire il Benazzi fa il grande annuncio: la creazione nella sua Usll2 di 17 Case di Comunità, cioè degli ambulatori con la presenza di specialisti, psicologi, infermiere, ecc., in grado di fare esami e di alleviare il carico sui pronti soc3739c8998cf87c8649fcfe3df976db4a-2007999382corsi.

Una di queste case è’ prevista a Codognè, però partirà forse nel 2026, e intanto vi tenete Roverbasso, forse con un centralino nuovo, come proposto dal sindaco, e quasi senza medici.
Nel frattempo nasceranno altri poliambulatori privati, che saranno “alimentati” da cittadini sempre più abbandonati e “scazzati” dalle lacune dei  servizi sanitari a loro offerti.

E così si arriva alla filippica surreale della dott.ssa Bonato, responsabile dei medici dell’Usll2, il cui “super” peth-583720450nsiero potrebbe essere riassunto così: quasi quasi, questi cittadini/pazienti si meritano tutto ciò.

Roverbasso: i medici dei santi, i pazienti semplicemente maleducati, le proteste e le raccolte firme per manifestare le carenze del servizio semplicemente delle operazioni che destabilizzano il sistema, e così via.

Inverosimile e imbarazzante.

Nessuna critica alla gestione interna, a qualche scontro di “potere”, al centralino sempre occupato, agli appuntamenti per visite urgenti dati anche a quindici/venti giorni, ai pazienti tenuti fuori dall’ambulatorio alle intemperie.
Ah si, è tutta colpa del Covid. Ah questo Covid, quante ne ha combinate.

Come servissero dei geni per metter in atto qualche aspetto organizzativo che alleviasse almeno le attese dei pazienti fuori dell’ambulatorio.

Ma cosa vogliono “sti” pazienti?.

Il consigliere De Martin fa presente che la “politica” quella vera, non la propaganda diciamo noi, dovrebbe farsi carico del malessere dei cittadini e trasferirlo ai più alti livelli regionali.

La consigliera Capuzzo stigmatizzando qualunque forma di maleducazione, fa però presente che i disagi nel servizio ci sono stati e ci sono e che la raccolta firme per manifestarli è un atto democratico.

C’è ancora qualche chiacchiera di Benazzi, un altro intervento del sindaco e poi il consiglio si chiude con le consuete comunicazioni dello stesso.

Per concludere una nostra, non dovuta, riflessione.
Però che mondo strano.
Chiariamo subito che l’interrogazione presentata é un atto formale che doveva essere fatto da qualcuno per mettere in evidenza tutti i problemi di Roverbasso e non solo, e quindi va dato merito alla minoranza che l’ha presentata, e altrettanto chiaramente diciamo che va apprezzata la presenza di tanti cittadini.

Ma era altrettanto prevedibile che nessuna soluzione poteva scaturire da una interrogazione, e in effetti soluzioni non ne sono state date, si sono avute solo doverose informazioni (mentre, per inciso, imprevedibili sono state le offese ai cittadini/pazienti).

Orbene. Ci sono consigli comunali importantissimi per capire quale “futuro” verrà dato al nostro comune, quelli per esempio dedicati:
. alla discussione e approvazione di un bilancio di previsione, cioè come verranno spesi i nostri soldi in quell’ anno
– alla presentazione di progetti di opere pubbliche;
. all’approvazione di progetti urbanistici di privati

. varianti urbanistiche;
. ecc.

Normalmente a questi consigli i cittadini presenti si contano sulle dita di una mano, e invece dovrebbero avere la sala stracolma.

Poi ci sono consigli, come questo, che alla fine sono solo informativi e ci ritrova con la sala consigliare piena.

Benissimo, però non vi pare che ci sia qualcosa che non funziona?cittadinanza_attiva

Si, è vero si parlava di salute, cosa che interessa tutti, ma non è che siamo attirati dai “talk show”, piuttosto che da un senso di “partecipazione attiva” alla vita della comunità?

Come dice qualcuno “ragioniamoci sopra”

Alla prossima.

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