Convocazione consiglio comunale Martedì 19 Luglio 2016

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l Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 19 Luglio 2016 alle ore 19.00 in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Sindaco

2.  Approvazione verbali seduta del 26 Aprile 2016 (dal n. 2 al n. 12);

3.  Approvazione verbale seduta del 3 Giugno 2016 (dal n. 13 al n. 14);

4. Esame ed approvazione del conto del  bilancio dell’esercizio 2015;

5. Bilancio di previsione  finanziario 2016/2018. Salvaguardia degli equilibri (art. 193 TUEL) e variazione di assestamento  generale (art. 175, comma  8, TUEL). Approvazione;

6. Modofiche al regolamento per la disciplina  dell’imposta comunale unica – I.U.C.;

7. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2017/219;

8. Approvazione piano di protezione civile. Aggiornamento, informatizzazione e scambio informatico;

9. Approvazione  dell’aggiornamento al piano cimiteriale di Francenigo ai sensi del D.P.R. 10.09.1990, N. 285;

10. Approvazione schema di convenzione per la costituzione di un organismo unico intercomunale per la gestione della “videosorveglianza in rete nel trevigiano – VI.SO.RE.”;

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Cronaca Consiglio Straordinario del 3 giugno 2016

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melting-clock-with-silver-frame-[2]-15062-pSiamo al momento della verità.
Il Consiglio Comunale straordinario di Gaiarine questa sera rappresenta la fine di un percorso iniziato ufficialmente più di tre mesi addietro quando il 12 febbraio scorso un altro Consiglio Comunale straordinario rivelò alla comunità le colpevoli mancanze dell’amministrazione Cappellotto. È stato un percorso intenso, di sacrifici e impegno, nel quale iniziative, ricerche, incontri, riunioni, discussioni, contatti, si sono intrecciati e moltiplicati coinvolgendo amministratori, tecnici, ma soprattutto cittadini volontari che hanno dato vita ad un’attività di formazione e informazione che rappresenta ora un tesoro per la nostra comunità, forse piccolo ma importante e significativo.
A dimostrazione di questo i numerosi incontri pubblici di informazione a Campomolino, Albina, Vallonto, Roverbasso, Francenigo, Fontanelle, Mansuè, Maron di Brugnera, Oderzo, con la straordinaria serata di Gaiarine dove alla relazione illustrativa curata dal Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine si è affiancata una sapiente relazione del dottor hqdefaultMazzi dell’ISDE – Medici per l’Ambiente sull’aspetto sanitario, Sporchi-da-morire-il-film_article_linediventata poi riferimento scientifico integrante nelle successive presentazioni; ma anche due appuntamenti a Francenigo e Gaiarine dove è stato proiettato il docufilm “Sporchi da morire” di Marco Carlucci.
In questo percorso anche l’amministrazione è stata coinvolta, con una disponibilità esitante e diffidente, contribuendo alla nomina della commissione tecnico/scientifica (che ha bocciato in ogni ambito – urbanistico, tecni-co/impiantistico, naturalistico, sanitario – il progetto del pirogassificatore), condividendo con le minoranze le conclusioni, e arrivando al Consiglio Comunale di questa sera.
Contrariamente alla precedente occasione e contraddicendo se stesso («La sala consiliare è questa e qui si fa il Consiglio Comunale» disse in febbraio rivolto ai tanti che dovettero rimanere sulle scale di accesso alla Sala Consiliare o nell’atrio sottostante), il Sindaco indice questo Consiglio straordinario nella palestra comunale (quella originale) dove spazi e gradinate permettono la presenza del prevedibile numeroso pubblico cons2(saranno oltre 300.. attendiamo i dati della questura)
Il tavolo è posizionato al centro del parquet, di fronte due file di sedie sono riservate alle autorità invitate, e sulle gradinate prendono posto i cittadini, centinaia, tra i quali spiccano le decine di magliette bianche col logo del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine.
Sono presenti anche le forze dell’ordine, a garanzia di uno svolgimento tranquillo che mai nel corso della serata sarà messo in dubbio. Su questo la vicinanza e la solidarietà vanno ai membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine maltrattati mercoledì scorso da un preoc-cupatissimo Sindaco a Portobuffolè che, paventando chissà quali azioni eclatanti, ha richiesto addirittura l’intervento dei Carabinieri i quali, con qualche imbarazzo, si son limitati ad un formale riconoscimento. Vabbeh..
Si comincia.

Fatto l’appello (vedi qui). il Sindaco,  prende la parola, ringrazia le istituzioni presenti (tra le quali la senatrice De Pin e i sindaci Susana di Portobuffolè, Bonet di Godega Sant’Urbano e la vicesindaco Busiol di Codognè.. poche rispetto a quelle invitate; la speranza è che l’esito di questo Consiglio diventi riferimento forte e chiaro per tutti quei Sindaci e amministratori che, imbrigliati dai veti di partito o indifferenti per interessi ristretti o personali, hanno atteso per mesi di vedere cosa succedeva a Gaiarine) e i tanti cittadini, e chiede ai rappresentanti indeppxdel Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine di farsi avanti per la consegna del secondo blocco di firme da loro raccolte, che unite alle prime tremila già nelle sue mani porta il totale a 5868 sottoscrizioni alla petizione popolare: un risultato straordinario e anche il Sindaco lo riconosce unitamente all’applauso convinto dell’intera platea.
Si passa poi all’appello che segnala le consigliere Daniel e Fracassi assenti giustificate e la consigliera Gava ingiustificata (?!?!?! Doverosa la riflessione: in un Consiglio Comunale, tanto atteso dai suoi cittadini presenti a centinaia e tanto importante per il comune da chiamarsi Straordinario, nella maggioranza mancano due consigliere di cui una, la Gava, manco si degna di dare motivazione ed è proprio quella che nel precedente ultimo Consiglio veniva indicata come riferimento e promoter della “Fondazione di comunità della Sinistra Piave per la qualità di vita Onlus”! Perdonateci quindi il francesismo: ma che figura di m…! Vien da chiedersi poi se, giustificate o meno, le due assenze nella maggioranza sian frutto di ordini dall’alto di una scuderia scalcinata, interessata, compromessa).

Quindi dà lettura del primo punto all’ordine del giorno.
1. POSIZIONE E DETERMINAZIONI INERENTI LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI PIROGASSIFICAZIONE ALIMENTATO A BIOMASSA PRESSO IL SITO PRODUTTIVO “PADANA ORTOFLORICOLTURA” (EX RESTEYA) IN VIA RESTEIUZZA;
Parte con le premesse del deposito del 25 maggio 2015 del progetto dell’impianto proposto dalla ditta “Cortus Energy ltaly S.r.l.”, il successivo esame che evidenzia come l’impianto in progetto sia un prototipo sperimentale e la nomina della Commissione per la Consulenza Tecnica Ambientale del 15 marzo 2016 la Giunta Comunale;
continua con le considerazioni sui risultati datati 19 aprile 2016 illustrati dai tecnici della commissione, con forti motivazioni contrarie all’impianto, anche legate ai possibili effetti generati sull’ambiente e sulla salute pubblica, e a ridosso di un’area di particolare valenza ambientale, tutelata dalla Comunità Europea, denominata “SIC IT 3240016 – Bosco di Particolare del boscoGaiarine” (meglio conosciuto come “Bosco Zacchi”); e che non si conoscano gli effetti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sul clima locale delle emissioni; che vede il suo ritorno economico incentrato sugli incentivi per la produzione d’energia da fonti alternative; con emissioni che potranno solo peggiorare la qualità dell’aria della zona, già sottoposta a notevoli criticità come dimostrato dai dati ARPAV;
richiama il Principio di Precauzione previsto all’Articolo 191 del Trattato UE di Roma che garantisce un alto livello di protezione dell’ambiente grazie a misure preventive in caso di rischi alla biosfera; la sensibilità e l’attenzione della popolazione del comune di Gaiarine e dei territori limitrofi, al tema delle fonti rinnovabili e alle loro ricadute sul territorio;
quindi conclude richiedendo la delibera per dare mandato al Sindaco di rappresentare la ferma contrarietà della Comunità di Gaiarine alla realizzazione dell’impianto, sia in sede di Commissione Tecnica Regionale Ambiente (CTRA) che di eventuale successiva Conferenza di Servizi; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché la Regione e gli Enti competenti non autorizzino l’impianto; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi ulteriormente, nel caso l’impianto venga autorizzato, per mettere in essere le azioni necessarie per contrastare la realizzazione dell’opera e per dichiararla immediatamente eseguibile.
Dà quindi parola alle minoranze.

Il consigliere Bressan interviene rimarcando i troppi mesi persi nel silenzio e rivolgendo pesanti accuse di incapacità amministrativa e politica, arrivando a chiedere dimissioni (richiesta quanto mai allucinata e intempestiva: viene deliberato il sostegno all’am-ministrazione comunale a contrastare il progetto Pirogassificatore con ogni mezzo, ordine e grado istituzionale e chiediamo allo stesso organo di dimettersi? ci saranno tempi e modi per una resa dei conti che la comunità saprà operare), ringraziando infine cittadini e membri del Comitato per l’impegno profuso e conclude ricordando il No al progetto del proprio gruppo e dichiarando per questo il voto favorevole.

È poi la volta del consigliere Andreetta che esordisce ricordando l’anno trascorso per i primi sette mesi del tutto ignari di quanto depositato presso gli uffici comunali e il resto nel rincorrere informazioni e dati nel costante dubbio che la maggioranza procedesse con remissione nei confronti del progetto. Ricorda come la comunità abbia espresso, anche attraverso le iniziative del Comitato, sempre con fermezza, preparazione e civiltà la propria contrarietà all’impianto.
Constata come, dopo il Consiglio Straordinario di febbraio richiesto e quasi imposto dalle minoranze, il Sindaco abbia accettato dialogo e confronto che ha condotto ad un tavolo tecnico, le cui cinque relazioni vedono tutte bocciato senza appello il progetto, cosa che porta a chiedersi come potesse essere concepito una così raffazzonato impresa. Riporta poi una riflessione mirata sul solo aspetto urbanistico/naturalistico che da solo avrebbe dovuto costituire impedimento sostanziale all’iniziativa proposta.
Infatti proprio negli strumenti urbanistici sono presenti indirizzi e prescrizioni volte alla valorizzazione, al sostegno e alla tutela dell’area, addirittura subordinando qualsiasi intervento a specifici piani d’intervento.
Conclude dichiarando il proprio voto a favore della delibera che esprime una posizione contraria attesa dalla comunità ma anche dai cittadini e dalle amministrazioni dei comuni limitrofi, ricordando che la partita vede compiersi un momento importante ma continua in provincia e soprattutto in regione. E per questo auspica e raccomanda energia, convinzione e determinazione da parte del Sindaco e della Giunta.

Infine interviene la consigliera Capuzzo che ricorda come quanto viene proposto in delibera sia il risultato del lavoro di una squadra composta da sensibilità diverse ma con un obiettivo unico: il NO alla realizzazione dell’opera, con una posizione finalmente chiara da parte di tutti. E sottolinea giustamente come per alcuni questa posizione sia stata indiscutibile da subito mentre per altri, tra cui la maggioranza, c’è voluto tanto, troppo tempo perché lo diventasse auspicando per il voto successivo l’unanimità di questa posizione.
referendum1Rammenta come la vicenda abbia visto l’impegno di tutti portando con sé la gemma preziosa e bella della partecipazione della cittadinanza, che ha dimostrato sensibilità e attenzione ai temi che riguardano la salute e il rispetto delle leggi. Sottolinea anche come la comunità di Gaiarine ma anche quelle circostanti abbiano dato prova che parlando di ambiente non esistono confini territoriali o tessere di partito. Analizza poi brevemente il percorso di oltre un anno dividendolo in due momenti, un primo periodo ricompreso dal maggio 2015 al Consiglio Comunale straor-dinario del 12 febbraio 2016 richiesto dalle minoranze e un secondo periodo dal 12 febbraio 2016 a questa sera.
Ricorda come il primo periodo fosse già stato commentato in quel Consiglio Comunale, ancora vivo nella memoria di tutti i presenti, che vide emergere il silenzio e la super-ficialità dell’amministrazione in carica, che lo ritenne un affare della Regione. Mentre nel secondo periodo ci sia stata finalmente l’apertura e la collaborazione della Giunta alle richieste delle minoranze, ma anche e soprattutto di decine e decine di cittadini. Dà poi atto alla Giunta di aver accettato subito il tavolo di lavoro allargato a più tecnici, proposto e voluto dalle minoranze, il cui studio ha validato le pesanti contraddizioni urbanistiche e tecniche, oltre che sanitarie, dell’opera in progetto convincendo la Giunta che quell’impianto non si poteva fare. Ribadisce il concetto di validazione perché con legittimo orgoglio e fuori da qualsiasi volontà polemica, i concetti espressi sono gli stessi dichiarati dal gruppo Esserci più di tre mesi addietro.
La consigliera Capuzzo riprende per questo il proprio intervento del 12 febbraio, rileggendo i motivi di quel No al Pirogassificatore:
- Mancato rispetto del principio di precauzione
- Prossimità zona SIC
- Prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico
e manifesta la propria giustificata soddisfazione per la lettura della delibera odierna e per le motivazioni collegate, a dimostrazione della correttezza e delle verità dichiarate tre mesi prima, la cui analisi unita al buonsenso, aveva portato il gruppo alle conclusioni evidenziate oggi. Si rammarica poi, come capogruppo di Esserci, che questa Giunta non si fosse fidata fin d’allora di quel giudizio ma si rivolge al Sindaco, constatando la sua colla-borazione, per affidargli il mandato unitamente alla sua Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché Regione e enti competenti non autorizzino la costruzione dell’impianto o, nel caso di autorizzazione, di fare qualsiasi cosa per contrastarne la realizzazione. Sottolinea che con quel mandato affida al Sindaco fiducia aspettandosi che egli e la sua Giunta faccia e agisca in maniera rapida chiara e trasparente per dire No e consenta ai cittadini in maniera chiara e trasparente l’accesso alle informazioni, senza omissioni o sotterfugi, senza usare le norme come mezzo per nascondere loro quello che è un diritto sapere.
Infine rivolge un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno reso possibile giungere a amicaterraquesto No e a tutte le associazioni che hanno supportato il fronte del No, su tutte Amica Terra capace di un importante supporto tecnico, e dedica un grazie particolare al lgopirobimbiComitato “No Pirogassificatore a Gaiarine” per la fondamentale attività di sensibilizzazione sia nel Comune che in quelli confinanti, concre-tizzato nella raccolta di quasi 6000 No al pirogassificatore.
Dichiara quindi il proprio voto favorevole.

Tra questi interventi il Sindaco tenta di replicare dichiarandosi tutt’altro che disposto a dimettersi, ritenendosi a posto con la coscienza, essendosi mosso personalmente in Provincia e in Regione, garantendo quanto da lui fatto come ininterrotto impegno nella costante ricerca di supporti e contributi che colmassero la propria incompetenza su una materia così tecnica, ringraziando alla fine il buon Dio per averli trovati (ringraziando chi???? L’Onnipotente può toccare nella sua misericordia i cuori e le menti ma chi si rimbocca le maniche sono stati Cittadini con la C maiuscola!).

Tocca al capogruppo della maggioranza consigliere Dardengo intervenire. Riassume la vicenda, giustifica le scelte e i comportamenti adottati da Sindaco, Giunta e maggioranza come legittimi e conseguenti alla specificità e al tecnicismo del caso, in un continuo complicato esercizio di equilibrismo politico e verbale che per non cercare ragioni inesistenti tenta di non assumersi torti palesi, tralasciando anche la manifesta incoerenza di firme alla petizione sottoscritte anche da membri della sua maggioranza.  Ma come pure le minoranze hanno sottolineato nei loro interventi è la conclusione che sta per essere deliberata ciò che conta di più e quando chiudendo conferma il No del gruppo di maggioranza il sollievo è generale.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il primo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

2 POSIZIONE ED ISTANZE VERSO GLI ENTI SOVRA-ORDINATI INERENTI LA NORMATIVA SUGLI IMPIANTI ENERGETICI A COGENERAZIONE TERMI-CA/ELETTRICA.
Il Sindaco passa poi alla lettura del secondo punto con il quale dopo aver premesso che la Comunità Europea promuove obbiettivi di risparmio energetico, la diminuzione di emissioni cosiddette “clima alteranti” e l’abbattimento degli agenti inquinanti, che la legislazione nazionale vigente prevede non solo un iter autorizzativo agevolato per impianti di produzione combinata di energia termica ed elettrica (cogenerazione), dispensando gli impianti inferiori ai 50 MW termici dall’obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ma anche forti incentivi economici (i più alti in Europa) sull’energia elettrica prodotta in cogenerazione ricorda come un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente attesta la Pianura Padano-Veneta come la zona più inquinata d’Europa e tra le più inquinate del pianeta; come i dati sulle patologie collegate all’inquinamento ambientale 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_21sono molto preoccupanti (fonte lSDE – Medici per l’ambiente), segnatamente quella giovanile con un’incidenza delle patologie collegate all’in-quinamento doppia rispetto alla media europea, alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti e in aumento nell’ultimo decennio; che è ampiamente dimostrata la pericolosità per la salute umana delle cosiddette “polveri sottili” prodotte dai processi di combu-stione, le cui soglie minime previste dalle leggi non corrispondono a soglie di sicurezza sanitaria, perché una singola molecola nociva può scatenare una patologia con latenza di anni; come venga poco considerato il fenomeno del “bioaccumulo“, per cui l’uomo assume gli inquinanti ricaduti nel territorio non solo attraverso l’inalazione e il contatto fisico ma anche attraverso la catena alimentare, nutrendosi di vegetali e prodotti di derivazione animale già contaminati; che in altre parti d’Italia la sensibilità politica ha sortito in questo ambito regolamenti molto stringenti, citiamo l’esempio della regione Emilia Romagna e della Provincia Autonoma di Trento.
Propone quindi la deliberazione di trasmettere al Consiglio Regionale del Veneto la richiesta di intervento sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termi-ca/elettrica che permetta l’utilizzo delle biomasse solo in contesti di filiera corta o cortissima, di valutare l’effetto cumulo che deriva dalla concentrazione di più impianti sullo stesso territorio, di autorizzare un impianto solo se presente la contestuale riduzione di inquinamento sul territorio (cogenerazione e trigenerazione, utilizzo del calore, teleri-scaldamento, ecc.) sull’esempio della Regione Emilia Romagna, e come in vari comuni dell’Alto Adige che si sono dotati di impianti di teleriscaldamento diffuso, di pretendere che l’efficienza energetica (cioè il rapporto tra l’energia prodotta in uscita e quella consumata in entrata) delle centrali a combustione sia molto alta, sull’esempio della provincia autonoma di Trento che fissa parametri molto esigenti anche in termini tecnico/impiantistici dei sistemi di cogenerazione, in coerenza con le direttive della Comunità Europea, e di regolare la materia attenendosi al Principio di Precauzione, vigente anche a livello europeo.
Ma anche di trasmettere al Consiglio dei Ministri e alle Commissioni Parlamentari competenti la richiesta di intervenire sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termica/elettrica per modificare l’approccio alle fonti cosiddette “rinnovabili”, differenziandolo per le trasformazioni che consumano materia rispetto a quelle che non la consumano, sfruttando la sola forza dell’elemento utilizzato (es. il vento, la luce, l’acqua dei fiumi, le maree, il calore del sole, ecc.), perché trattasi di tipologie di produzione energetica che hanno effetti collaterali completamente diversi e determinanti, favorendo quindi maggiormente le “rinnovabili” che non consumano materia, di modificare radicalmente la normativa degli incentivi pubblici sull’energia elettrica prodotta dalle fonti definite “rinnovabili”, eliminando le condizioni che inducono ad un approccio eminentemente speculativo da parte degli investitori anche quando esistono effetti collaterali che ricadono negativamente sulle comunità e/o sull’ambiente, di considerare maggiormente il coinvolgimento delle comunità e dei portatori di interessi nei processi autorizzativi, in particolare prescrivendo la procedura di V.I.A. anche per impianti di potenza inferiore ai limiti sopra i quali viene richiesta attualmente, di regolare la materia attenendosi al principio di precauzione, vigente anche a livello europeo.
Terminata la lettura il Sindaco dà spazio agli interventi.

Il consigliere Andreetta accoglie con favore il secondo punto trovandolo opportuno e coraggioso per le motivazioni etiche e le considerazioni fondate sull’argomento dell’energia da biomasse in generale. Coraggioso anche per l’ambizione di stimolare alla riflessione proprio su quest’argomento il governo regionale e nazionale. Denuncia una legislazione scandalosa sugli impianti di produzione di energia da biomasse, che incentiva impianti e cicli produttivi di per sé in perdita sia dal punto di vista economico/finanziario che da quello energetico. Sottolinea l’assurdità di impianti dove la somma dell’energia elettrica e di quella termica disponibili a valle è inferiore, a volte molto inferiore, di tutte le energie consumate lungo il ciclo a monte. Ricorda come sia necessario invece favorire l’efficientamento energetico e i sistemi sostenibili, invece di ricorrere ipocritamente ad impianti che possono essere definiti “smaltitori di rifiuti” benchè vegetali, la cui logica giustifica rendimenti davvero infimi.
Si dichiara disposto invece disponibile a discutere della problematica dello smaltimento dei sarmenti di vite ma in presenza di tutti i portatori di interessi della comunità.
Conclude auspicando un futuro che utilizzi meno energia, che la produca senza danni per la salute e per l’ambiente, un futuro dove i nostri figli vivano della felicità che solo le relazioni possono dare, in un contesto di pace e solidarietà, in un ambiente sano e bello.
Ribadisce per questo il suo voto favorevole.

Tocca a poi alla consigliera Capuzzo sottolineare il quadro di valori che emerge dalla delibera riempiendo di contenuti il No al pirogassificatore a Gaiarine, inquadrando le scelte dell’Amministrazione come parti integranti di un disegno ampio ed elevato che ha come riferimento il Principio di Precauzione e l’esempio di altre esperienze vicine. Evidenzia come le richieste rivolte alla Regione e al Governo centrale ribadiscono come necessaria l’azione a tutti i livelli con priorità e responsabilità decisionali, evitando possibili rischi e pericoli per la nostra salute e soprattutto quella dei nostri bambini, mettendola a repentaglio e compromettendo un territorio solo perché su di esso gravitano settori che muovono soldi. Ricorda come la Comunità europea promuove il risparmio energetico consapevole delle particolarità ambientali di ogni singola regione dell’Europa sempre 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_05subordinando qualsiasi agire al Principio della Precauzione. Ci sono regioni, come la nostra, in cui la produzione di energia da combustione peggiora la qualità dell’aria e quindi è necessario prendere le dovute precauzioni ogni qualvolta si vuole costruire un impianto. Anche se esso produce energia assimilata a rinnovabile, devono essere analizzati gli effetti cumulativi con quanto già esistente.
Continua evidenziando come reale la problematica dei tralci di vite ma suggerendo una soluzione che non sia banalmente bruciare e intascare incentivi, ma trovare la strada giusta per tutelare agricoltura, impresa e cittadino, dichiarando come grave l’assenza di soluzioni sostenibili, che corrisponderebbe al fallimento della tecnica e della scienza.
Per la consigliera Capuzzo la salute deve essere tutelata e le bellezze della nostra terra, della nostra Regione, della nostra Provincia, devono essere conservate e tutelate, passando anche per la disamina degli interessi di tutti gli stakeholder, cioè i portatori di interesse (comunità, imprese, istituzioni), non bastando l’aggettivo “verde” o “biologico” o la definizione “risparmio energico” per legittimare scelte tutt’altro che verdi, biologiche o di risparmio energetico ma è importante analizzare ogni progetto nel contesto in cui esso viene calato e in caso di fragilità, adottare tutte le dovute cautele. Ricorda come lo sviluppo sostenibile sia un processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale.
Risponde poi a chi critica queste considerazioni come contrarie al progresso tecnologico ribadendo come l’evoluzione della tecnica debba portare l’umanità a vivere meglio, essendo la tecnica al nostro servizio e non il contrario.
Chiude ricordando che la politica, a tutti i livelli, ha la responsabilità di trovare la soluzione migliore e impegnandosi, assieme al suo Gruppo, in questa responsabilità facendo di tutto per rendere vivo il principio della sostenibilità, credendo che “l’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”.

Interviene il consigliere Bressan che riprende l’accusa al sistema degli incentivi che permettono la proposizione di impianti discutibili tecnicamente come quello in progetto, proponendo tutta una serie di motivazioni che ne dimostrano criticità e lacune.
Ogni intervento delle minoranze viene accolto con un applauso convinto.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il secondo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

E l’applauso finale copre i ringraziamenti del Sindaco e accomuna nell’entusiasmo anche il breve intervento della senatrice De Pin, che in materia di qualità dell’aria a tutela della salute e dell’ambiente nella Pianura Padana ha presentato un disegno di legge dove chiede una moratoria quinquennale su nuovi impianti a biomassa.
Tutto è bene quel che finisce bene?
No, naturalmente. Nel senso che un primo importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno straordinario di cittadini tra i quali è stata lodevole l’attività del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine e dell’associazione Amica Terra e delle minoranze consiliari che hanno saputo raccogliere singolarmente e unitariamente l’appello accorato della comunità. Ora la partita continua ad altri livelli.
Ma non ci fermeremo e continueremo anche lì.

Rimane la soddisfazione per la comunità di Gaiarine di aver realizzato qualcosa di portata eccezionale, tutto iniziato un martedì 17 novembre del 2015, quando quattro cittadini del comune parteciparono increduli a una conferenza pubblica in quel di Paese dove il tema sarebbe stato Il Pirogassificatore di Via Olimpia (il piroche???), spinti laggiù da una mail che li avvertiva della costruzione di un impianto simile a Gaiarine.
Il resto è storia.

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Cuccù, sono il dragone Komazzù

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Oggi è ricomparso il dragone Komazzù, e un altro pezzo di paese è andato giù.

Il commento lo lasciamo alle parole tratte dall’adattamento teatrale del romanzo di  Marguerite Yourcenar le  Memorie di Adriano, portato magistralmente in scena da Giorgio Albertazzi, rendendo così omaggio anche alla scomparsa, avvenuta ieri, di questo grandissimo attore ……

le lacrime cessarono
la memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare
ogni dolore prolungato è un insulto al loro oblio
la vita è atroce lo sappiamo
ma proprio perché mi aspetto tanto poco dalla condizione umana i brevi periodi di felicità i progressi parziali gli sforzi di ripresa di continuità mi sembrano altrettanti prodigi che vengono a compensare la massa immensa dei mali degli insuccessi delle ingiustizie dell’errore
sopraverranno le catastrofi le rovine
trionferà il caos
ma di tanto in tanto verrà anche l’ordine
la pace si instaurerà di nuovo fra le guerre
le parole umanità giustizia libertà riacquisteranno qua e là il senso che noi abbiamo cercato di infondervi
non tutti i nostri libri periranno
si restaureranno le nostre statue infrante
altre cupole altri frontoni sorgeranno sulle nostre cupole sui nostri frontoni
vi saranno uomini che penseranno lotteranno sentiranno come noi
oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli irregolari lungo i secoli su questa immortalità intermittente
se i barbari si impadroniranno mai dell’impero del mondo saranno costretti ad adoperare molti dei nostri metodi
e finiranno per assomigliarci

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Convocazione consiglio comunale Venerdì 3 giugno 2016

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Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 3 Giugno 2016 alle ore 20.30  in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione nella palestra della Scuola Secondaria di primo grado di Gaiarine, in località Calderano, con il seguente ordine del giorno:

  1. Posizione e determinazioni inerenti la realizzazione di un impianto di pirogassificazione alimentato a biomassa presso il sito produttivo “Padana ortofloricultura (ex Resteya), in via Resteiuzza;
  2. Posizioni e istanze verso gli enti sovraordinati inerenti la normativa sugli impianti energetici a cogenerazione termica/elettrica.
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SCIENZA ED ETICA Il ruolo dello scienziato nel 3° millennio

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logo_ramazzini4Eravamo presenti sabato scorso all’assemblea annuale dei soci dell’Istituto Ramazzini a Castello di Bentivoglio.
Riportiamo dall’ultimo numero del Ramazzini News un illuminato intervento della d.ssa Fiorella Belpoggi, direttore del Centro di Ricerca Cesare Maltoni.


Fiorella-Belpoggi-EFSAL’OTTICA CON CUI MI SENTO di affrontare il tema dell’etica nella scienza deriva dalla mia esperienza personale, che riguarda ormai quarant’anni di vita spesa nel settore della ricerca di base, in particolare nella ricerca sul cancro, per conoscerne i meccanismi di insorgenza, attivare strategie di prevenzione, informare istituzioni e cittadini sui rischi per la salute correlati ad agenti chimici, fisici e stili di vita, specifici del nostro modello di sviluppo. Quarant’anni in cui ci sono stati progressi, è vero, ma assolutamente insoddisfacenti rispetto alle attese e alle reali necessità. La maggior parte delle risorse è stata destinata alla ricerca di una “pillola magica”, che potesse guarire tutti, piuttosto che a strategie di prevenzione, orientate all’identificazione dei fattori di rischio e alla loro rimozione.

Qual è lo Scenario del Nostro Pianeta?
earth-day-2010Sappiamo che la terra è uno scenario unico, fuori dal quale la vita non è possibile se non incapsulando spezzoni del nostro pianeta, come avviene negli abitacoli dei veicoli spaziali; è unico ed è piccolo: in meno di 30 ore un aereo di linea può circumnavigare il pianeta; la biosfera, lo strato che avvolge la terra e rende possibile la vita, ha una altezza che non supera i 10-12 Km; le risorse di materie prime non rigenerabili sono limitate (minerali, petrolio, acqua potabile per esempio); i tempi di ricostituzione di molte materie rigenerabili sono lunghissimi. Quindi dobbiamo tenere conto della finitezza e della precarietà delle risorse ambientali, modificando gli atteggiamenti di interazione con le risorse del pianeta, che erano risultate sostenibili fino a poco più di un secolo fa.

Quali le relazioni fra ecosistema e attuale modello di sviluppo?
depredare-risorse-pianetaNel secolo scorso, e soprattutto negli anni del dopo guerra, i modelli di sviluppo industriale, esasperati dal consumismo dilagante, hanno saccheggiato in maniera inconsulta e irresponsabile le risorse di materie prime ed ambientali; sono state compiute alterazioni tali dell’ecosistema e prodotte una quantità tale di scorie da non rendere più possibile né la loro diluizione, né la loro trasformazione, soprattutto quando si è trattato di scorie tossiche per gli esseri viventi, piante e animali.

IL PROBLEMA DEMOGRAFICO
globe-2809C’è un altro importante fattore di cui tenere conto quando si ragiona di sostenibilità. La popolazione umana è in crescita; siamo a quota 7 miliardi, ed è prevedibile che nel 2050 saremo 12 miliardi o più. Le popolazioni dei paesi emergenti adottano un modello di sviluppo di tipo industriale, sempre più simile al nostro, che fa prefigurare un enorme aumento dei consumi e della produzione di scorie.

AMBIENTE E SALUTE
imaesPuò il nostro piccolo pianeta sostenere queste sfide? No, non può, se non ci sarà un drastico cambio del sistema di sviluppo globale. Il cancro ed altre patologie croniche in continua crescita possono essere considerate malattie ambientali, cioè dovute all’alterato equilibrio fra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Negli Stati Uniti è stato stimato che 1 uomo su 2 e 1 donna su 3 sono destinati a sviluppare cancro nel corso della loro vita. Nel mondo, il numero di morti per cancro all’anno è di più di 7 milioni, che equivale a circa 20 mila persone al giorno. In Italia i decessi per cancro ogni anno sono oltre 150.000 ed i nuovi casi oltre 300.000. Per valutarne la dimensione tragica con un paragone, ricordiamo che in cinque anni di seconda guerra mondiale il numero di vittime civili è stato di 130.000.

LA SALUTE DEI BAMBINI
UKRAINE-HEALTH-CANCER-CHILDRENSe consideriamo gli andamenti temporali dei tumori nell’età pediatrica, vediamo che, pur restando una patologia rara, tra il 1988 e il 2002 si è osservato un aumento della frequenza (per tutti i tumori) del 2% annuo passando da 146,9 casi per milione nel periodo 1988-1992 a 176,0 casi nel periodo 1998-2002 e recenti studi hanno dimostrato che il trend delle patologie croniche nell’infanzia è in continuo aumento (intolleranze alimentari, asma, allergie, autismo, ecc). Dobbiamo tenere conto del fatto che i bambini non rappresentano dal punto di vista biologico dei piccoli adulti. Infatti, in proporzione al loro peso corporeo, bevono 7 volte di più degli adulti, respirano più aria, (e quindi introducono più sostanze tossiche in rapporto al peso), hanno una minore capacità di detossificare molte sostanze chimiche, hanno dimostrato una maggiore vulnerabilità biologica (thalidomide, DES, sindrome fetale da alcool, ecc.), hanno una maggiore aspettativa di vita, che comporta sia il perdurare dell’esposizione che la manifestazione degli effetti a lungo termine; dobbiamo quindi aspettarci che l’incidenza dei tumori sarà destinata a crescere quando i bimbi di oggi diverranno adulti poiché, come sappiamo, il cancro ha una latenza lunga, cioè passano anche molti anni dall’inizio dell’esposizione all’insorgenza del tumore (per l’amianto anche 50 anni).

FATTORI CHE CONDIZIONANO L’INSORGENZA DEI TUMORI
poison-in-a-flask_140576803Oggi sappiamo che i fattori che condizionano il cancro sono la predisposizione genetica, l’età e l’esposizione a sostanze cancerogene; e che riveste un ruolo importante l’età all’inizio dell’esposizione, cioè embrioni, feti e bambini sono più vulnerabili. L’insorgenza del cancro può essere evitata solo riducendo il fattore esposizione, poiché la predisposizione genetica e l’età sono fattori che esulano dalle nostre possibilità di controllo. Invece, purtroppo, i dati della Environmental Protection Agency americana ci dicono che oggi sono in commercio più di 80.000 composti chimici di sintesi, non esistenti in natura; di questi più di 2.800 vengono prodotti o importati in quantità superiori a 300.000 tonnellate l’anno (composti ad alto volume di produzione = HPV); per il 43% delle sostanze chimiche HPV non esistono informazioni di base sulla loro tossicità; per il 50% esistono informazioni parziali e inadeguate; solo per il 7% dei composti HPV sono disponibili informazioni sulla loro tossicità.

Ridefinire uno scenario sostenibile per la vita dell’uomo e del pianeta è un tema etico urgente. La scienza, in tutti i suoi aspetti specialistici, non può e non deve eticamente prescindere da questo scopo.

RUOLO DELLA SCIENZA
medico di famigliaIl medico è l’esempio dello scienziato che tradizionalmente è stato considerato più vicino alla società. Nella grande tradizione medica passata il medico si occupava della salute dell’uomo nella sua globalità, e talora se ne faceva carico per tutto l’arco della vita. Aveva cura degli aspetti fisici, psichici e fisiologici; faceva diagnosi e prescriveva le cure; assisteva il paziente e la famiglia in tutti i momenti di disagio, compreso il momento ultimo della vita; l’arte medica era frutto di una lunga preparazione culturale, sia umanistica che scientifica, che la società riconosceva al medico, riservando a lui, e solo a lui, al di fuori dei perimetri della religione, il titolo di “dottore”. L’oggetto di attenzione del medico era l’uomo “intero”. Dall’inizio del secolo scorso, soprattutto dopo il secondo conflitto mondiale, la medicina e la biologia, quindi le figure del medico e dello scienziato, sono andate cambiando. Si è spezzato il rapporto paritetico tra cultura e società, a causa della separazione della cultura in due culture, quella umanistica e quella scientifica; la cultura scientifica è stata resa sempre più tecnologica e lontana dalla percezione dell’uomo, sempre più specialistica e in parte oscura ai più; è nata una cultura descrittiva, acritica, terzillisponsorizzata dal potere economico/politico, ragionevole e di buon senso, perbenista, e ampiamente in quel caso gratificata dal potere, che la definisce innovazione tecnologica. Ciò che è nuovo non è detto che sia buono per il rispetto della vita sul nostro pianeta, ed innumerevoli “innovazioni” degli ultimi 100 anni lo hanno dimostrato (per esempio le plastiche e i loro residui). Lo scienziato, il medico, diventano personaggi dei mass-media, a prescindere dai risultati e dalle ricadute del proprio lavoro a beneficio dell’uomo. La scienza di oggi è lontana dai reali bisogni dell’uomo e della società, vicina a quelli dell’industria che chiede solo innovazione a fini di profitto.

smrecwordle_.jpg__369x184_q85_cropNoi scienziati dobbiamo riprendere il nostro ruolo, dobbiamo riattivare il rapporto imprescindibile con la società civile, capirne i bisogni, le richieste di attenzione, l’esigenza di salvaguardare la salute dell’uomo e dell’ambiente come priorità, rendere cioè la scienza compatibile con la vita del nostro pianeta. Innovazione dal mio punto di vista significa oggi avere un approccio etico ai cambiamenti che la società richiede con forza: stare bene e stare in salute, cioè vivere e non sopravvivere, dare vita ai giorni e non giorni alla vita, utilizzando le nostre conoscenze per questo fine. L’etica della scienza è mantenere il benessere psico-fisico dell’uomo al centro dei nostri studi e delle nostre ricerche; dobbiamo con urgenza concentrarci su questo obiettivo.

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Consiglio comunale Martedì 26 Aprile 2016: Cronaca

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Si torna in Consiglio Comunale dopo l’ultimo straordinario e tempestoso dello scorso febbraio, che aveva visto all’ordine del giorno la discussione e la posizione dell’amministrazione sul pirogassificatore che si vorrebbe costruire nel nostro comune nei pressi del bosco Zacchi.
lgopirobimbiDa allora è nato un comitato dal nome “NO Pirogassificatore a Gaiarine“, che attraverso numerose attività (serate informative, proiezioni di film, raccolte firme, ecc), ha informato e sensibilizzato i cittadini di Gaiarine e dei comuni limitrofi, supplendo all’inaudito silenzio durato ben nove mesi di un’amministrazione comunale che ha mostrato e mostra tutti i suoi limiti. Non solo perché se ne è infischiata dei suoi cittadini, ma anche perché culturalmente impreparata ad affrontare qualsiasi problematica ambientale, come la salute o la salvaguardia di beni naturalistici. Una non-cultura inammissibile in amministratori pubblici, ancora più grave perché questa vicenda ha dimostrato e dimostra che non conoscono neppure il loro territorio: le sue bellezze e le sue criticità.
Una vergogna.
Andiamo in cronaca.
m0_tml1239821563649_457360823509_1438616749729214Ecco allora che al consiglio sono presenti membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine già delusi dall’assenza nell’Ordine del Giorno dell’argomento che li riguarda e sul quale immaginavano uscisse finalmente la posizione negativa dell’amministrazione comunale. Non è così..
Tra i numerosi presenti anche un paio di responsabili degli uffici, visti i punti di Bilancio in esame (e vista l’incapacità della maggioranza, già ampiamente dimostrata in passato, di rispondere adeguatamente alle domande di chiarimento e spiegazione delle opposizioni), il Revisore dei Conti, il dottor Fantinel della Fondazione oggetto del punto 3.
Mancano all’appello (vedi qui) le consigliere Daniel nella maggioranza, Fracassi e Capuzzo nella minoranza.
Viene letta dal Sindaco una memoria della consigliera Capuzzo che giustifica la propria assenza e puntualizza come:
•    l’orario sia ancora una volta inadeguato
•    alla stesura dei vari punti di carattere economico siano mancati completamente condivisione e collaborazione
•    manchi inoltre qualsiasi proposizione sul pirogassificatore per il quale anzi, si riscontrano dal programma elettorale del Sindacotto puntualizzazioni sull’argomento energia tanto precise quanto sospette alla luce di quanto poi accaduto
276648_287910103_disperato_H092109_Lil Sindacotto risponde come:
•    l’orario sia consono visto che tutti lavorano e non si può chiedere di prolungare l’impegno oltre il sopportabile
•    la programmazione economica è affare dell’amministrazione in carica
•    sia perplesso dalle insinuazioni alle quali nemmeno vuol rispondere
e così devia da un argomento che è però attuale e che, noi ne siamo sicuri, prima o dopo vedrà le opportune risposte alle domande che ormai tanti cittadini di Gaiarine si stanno facendo e cioè: da dove derivano le resistenze dimostrate nel non voler vedere che questo pirogassificatore nei pressi del bosco Zacchi non poteva essere fatto? Quali assicurazioni questa o la passata amministrazione ha fornito a coloro che hanno acquisito le serre ex Resteja? Sono state applicate le norme o si sono poste in atto agevolazioni?
Noi siamo convinti che il Pirogassificatore arrivi da lontano. Nessuno avvia un progetto del genere senza aver avuto “abboccamenti” con le amministrazioni pubbliche interessate. La storia dirà come si sono svolte effettivamente le cose e chi dovrà assumersi le responsabilità.
quindi si inizia.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2015 (DAL N. 33 AL N. 36);
Si vota.
approvato all’unanimità

2. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 12 FEBBRAIO 2016 (N. l);
20121027_verbaleAncora errori nella verbalizzazione del segretrentun% ( anzi segrezero% come scopriremo più avanti).
Il consigliere Bressan fa presente che alla votazione (farsa, aggiungiamo noi) che ha permesso all’ing. Maset di illustrare  in consiglio comunale il progetto del pirogassificatore, lui e la consigliera Fracassi non avevano votato favorevolmente come, come erroneamente indicato nel verbale, ma si erano astenuti.
Dando per accolta la rettifica si vota.
Si vota.
approvato all’unanimità

3. PROGETTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL’ULSS N. 7 DENOMINATO “FONDAZIONE DI COMUNITA’ DELLA SINISTRA PIAVE PER LA QUALITA’ DI VITA ONLUS”. CONFERMA ADESIONE AL PERCORSO PROPOSTO E PRESA D’ATTO FAVOREVOLE PIANO D’AZIONE 2015/2018;
indexViene fatto intervenire il dr. Fantinel che presenta la Fondazione della quale è presidente, gli obiettivi e l’operato, auspicando ancor più partecipazione e coinvolgimento da parte del comune di Gaiarine, già presente con la promoter consigliera Gava per vendere noci e altre cose.
Intervengono alla fine sia il consigliere Andreetta che Bressan dicendosi interessati da quanto proposto ma delusi per la modalità adottata che li vede coinvolti alla fine e solo per confermare un’adesione sulla fiducia e già decisa. Il consigliere Bressan sottolinea come alcuni aspetti letti nella brochure di presentazione e presentati come ispirazione filosofica dell’attività della Fondazione siano puntualmente ignorati dall’amministrazione di Gaiarine.
Ovviamente su questo il relatore non si esprime.
Viene infine asupicata l’organizzazione di un pubblico incontro per la cittadinanza allo scopo di presentare e divulgare le attività della Fondazione.
Si vota.
approvato all’unanimità

4. DESTINAZIONE CONTRIBUTO PER LE OPERE DI CULTO. APPROVAZIONE PROGRAMMA PER L’ANNO 2016;
ospitalitareligioseSi tratta del contributo alle parrocchie che per rotazione capita stavolta a Gaiarine.
Si vota.
approvato all’unanimità

5. DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2016;
aliquote-irpef-2011Presenta il Sindacotto mettendo in luce che le aliquote sono rimaste invariate, confermando quelle dello scorso anno.
«…»
Prende la parola il consigliere Andreetta, «siamo alle solite.. potrei fare un copia incolla di quanto detto l’anno scorso.. questa amministrazione è convinta di fare molto perché mantiene ferme le aliquote.. ma a Gaiarine si può fare di più, ci sarebbero margini di manovra basta volerlo fare.. » e dichiara quindi il suo voto contrario.
Altrettanto fa il consigliere Bressan dicendo sostanzialmente che la delibera sottoposta a votazione è uguale a quella di due e tre anni fa. Sottolinea come sia il terzo bilancio di previsione di questa amministrazione e non si vede nulla di nuovo. Chiude per questo invitando a fare «un piccolo sforzo..». Contrario.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

6. DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L ‘APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASl) PER L’ANN0 2016;
aliquote-irpef-2011Tutto resta invariato rispetto al 2015. Sia il consigliere Andreetta che Bressan, ripetendo in parte quanto detto nel punto precedente, sottolineano come ci sia poco da vantarsi se si mantengono invariate aliquote che potrebbero invece essere abbassate vista da una parte le permanenti difficoltà di cittadini dall’altra una situazione di cassa inutilmente attiva.
Il Sindacotto tace per cui il consigliere Andreetta chiede se vista anche la presenza del pubblico non debba almeno a loro una risposta.
Il Sindacotto fa la battuta dicendo che lui risponde con le carte.
Fin troppo immediato il pensiero che possa riferirsi alla carte da briscola.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

7. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2016-2018 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2016;
opere-pubblicheSugli spogliatoi per la bispalestra e la pista ciclabile il consigliere Bressan fa notare come già a suo tempo avesse segnalato come infondato contare su inesistenti fondi regionali per il loro completamento e quindi il ricorso a risorse comunali diventasse necessario, togliendole così a sempre più trascurati interventi nel sociale. Segnala inoltre come non ci sia accenno alcuno alla situazione del depuratore ricordando come Gaiarine sia passibile di sanzione per l’inadempienza fognaria.
Risponde il Sindacotto (toh?!?): il depuratore non è più di competenza comunale e quindi non è più in carico al Comune ma del SISP.
Il Consorzio è in piedi senza più alcun costo solo per una questione di IVA.
La messa in moto (?!?!? brum brum) del depuratore è prevista entro l’ottobre del 2017.
Sia il consigliere Bressan che Andreetta chiedono ovviamente a che punto sia la rete comunale e la questione degli allacciamenti.
La risposta del Sindacotto è che ci stanno lavorando.
C’è poi una questione posta dal consigliere Andreetta su alcuni importi tra esercizi 2015 e 2016 ma sia l’assessore De Zan prima e la responsabile Perino poi chiariscono.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

8. DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2016-2018-AGGIORNAMENTO;
Saluta e se ne va l’assessore Presotto, privando così il pubblico dei suoi illuminati interventi.
Dopo di che il consigliere Bressan apprezza il migliore italiano della stesura del documento, poi critica i dati sbagliati riportati sulla raccolta dei rifiuti, sul numero dei veicoli in dotazione, e chiede spiegazioni sulle concessionarie Abaco/Gesap/Italgas/Equitalia.
Dalla sala si fa notare come tono basso e microfono spento rendano inascoltabili gli interventi da parte del pubblico presente.
sindacoIl Sindacotto sbotta: “E cosa vuole il pubblico?”
“Sentire!”
Ovviamente.
A una domanda del consigliere Andreetta la responsabile Perino risponde come ci siano spese inevitabili e altre orientate politicamente.
Il consigliere Bressan chiede cosa riguarda un importo riferito come energetico che viene spiegato essere il contributo GSE ricevuto dal Comune che girerà al CIT che ha costruito l’impianto.
Ricorda quindi come il documento contabile rifletta le scelte dell’amministrazione e sia un indicatore di strategie che ancora una volta risultano assenti o tutt’al più tarate al presente e all’immediato. Si dichiara scontento della scelta di privilegiare sostanziosi attivi di cassa che potrebbero e dovrebbero essere girati nel sociale.
Il consigliere Andreetta chiede lumi su una serie di generici traffico_incolonnamenti_150appunti, poi chiede che ne sia stato della promessa elettorale di completare la bretella con l’A28 per deviare il traffico di percorrenza dal centro di Francenigo. Poi invita a sua volta a riflettere sulla dichiarazione programmatica riferita avventatamente (o subdolamente) alle fonti energetiche da biomassa.
Chiede infine da cosa derivi il corposo attivo che rimpingua inutilmente le casse comunali, scoprendo poi come risalga alla vendita dell’ex polveriera (suggerimento che arriva, sommessamente, dal pubblico). Conclude dichiarando il suo voto contrario.
Il Sindacotto si sente di replicare.
Sulla viabilità dice di aver fatto un giro per le strade di Francenigo con l’assessore regionale De Berti illustrando personalmente la situazione critica del traffico; dice poi che è stato predisposto un progetto in Provincia che prevede l’adeguamento della viabilità esistente in modo da permettere alternative di percorso che eviterebbero il transito per il centro di Francenigo ma come da suo slogan abituale lo dichiara inattuabile perché “no ghe xè pì schei”.
Poi dice testualmente sul pirogassificatore «… che questo progetto da parte della Padana sia su una posizione inidonea posso essere d’accordo con voi …» ma quasi pentito da tanta ardita concessione aggiunge ingloriosamente e confusamente che proprio la scorsa settimana anche l’Italia ha firmato con Renzi l’accordo sulle energie rinnovabili e, aggiunge, da biomassa per cui quella è la direzione da percorrere.
Fare-Verde-InceneritoriE l’essere d’accordo col fuochista Renzi non è proprio motivo di vanto.
Dimostra quindi ancora una volta come nel suo caso le scelte son due: o c’è o ci fa:
O non ha ancora capito di cosa sta parlando
O lo sa fin troppo bene e non vuole farlo capire
Nel primo caso siamo disponibili a spiegarglielo in modo da poter condividere obiettivi e risultati. Nel secondo caso non merita alcuna pietà (politica ovviamente, la pietà umana va sempre coltivata).
Per quanto riguarda la fase pratica dell’attivazione del depuratore sarà discussa a tempo opportuno.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

9. APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018;
Dopo tut80bilanciota una serie di precisazioni e chiarimenti tra i consiglieri Andreetta e Bressan da una parte a chiedere e la responsabile Perino e il revisore Centron a rispondere (la maggioranza assiste tra il muto assorto e il catatonico assente), tra le quali si apprende come, sulle tariffe di contributo trasporto mezzi comunali, Calderano sia zona “ibrida” (così definita dal Sindacotto) si capisce che il nuovo regime armonizzato complichi i confronti con esercizi precedenti avendo operato modifiche e suddivisioni tra e nei capitoli di spesa.
In tutto questo le singole voci di spesa riferite tra i vari capitoli annoverano curiosità e sorprese per le quali il costo del taglio di una siepe di pregio naturalistico può ritrovarsi nello sviluppo sostenibile!
Viene colta una contraddizione tra la variazione in aumento delle tariffe per la palestra e la prevista entrata totale annua che rimane invariata, che copre come noto e più volte evidenziato meno della metà delle spese, il che è preoccupante in vista della disponibilità di una seconda palestra che potrà solo far lievitare i costi a fronte di una diminuita richiesta? L’assessore De Zan taglia corto rispondendo che avendo abbandonato il consiglio l’assessore competente Presotto non è possibile avanzare ipotesi su quanto da lui certamente conosciuto, previsto e giustificato.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

10. VARIANTI VERDI L.R. N4 DEL 16.03.2015- ADOZIONE;
Su questo pAREA-VERDEEEEEEunto che accoglie la richiesta di riportare a zona agricola/verde aree precedentemente indicate e destinate a edificabile il Sindacotto esce lasciando il timone al vice nonchè assessore Fellet il quale, compìto e formale, ne illustra il punto. Si tratta in realtà di sensibilità “verde” assai interessata visto che tale mossa permette di risparmiare sulle tasse derivanti dalla proprietà.
Su alcune richieste di precisazione e individuazione delle varianti interviene la responsabile d’area Andreetta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

11. RECESSO UNILATERALE DALLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA SEGRETERIA COMUNALE TRA I COMUNI DI TARZO, ORSAGO E GAIARINE.
A ques20074784-immagine-di-uomo-mani-strappare-la-carta-contrattoto punto se ne va anche la consigliera Gava (ed anche lei, purtroppo, non potremo sentire).
Si riduce a sette il numero dei presenti: e il numero legale?
La minoranza poteva andarsene e far rinviare il punto. Ma, o non se ne sono accorti o l’occasione di liberarsi del segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%) pareva davvero essere troppo ghiotta per farsela sfuggire, e così si continua.
Rimane, per ora, un mistero il fatto del perché l’amministrazione improvvisamente si voglia liberare dell’ex parlamentare leghista. Viene da chiedersi cosa abbia fatto di grave nell’ultimo periodo che non avesse già fatto in precedenza?
E anche gli interventi dei consiglieri di maggioranza sostanziano questa domanda.
È il consigliere Bressan a chiedere quali siano le motivazioni che portano alla risoluzione contrattuale con il segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%), proprio ora, a suo dire, che dopo la segnalazione al prefetto e all’agenzia dei segretari comunali delle irregolarità di verbalizzazione, pareva essersi messo di buzzo buono a far ciò che il suo ruolo prevede: verbali corretti e completi.
calcio_in_culoIl Sindacotto risponde dando, in qualche modo, la colpa alle minoranze dicendo «..siete stati voi.. a scrivere al prefetto che non registrava.. i vostri interventi» poi aggiunge che «..parlando con il segretario abbiamo deciso di lasciarci in armonia..».
Allora, ribatte il consigliere Bressan, ci troviamo di fronte ad un licenziamento senza giusta causa.
Poi il consigliere Andreetta approfitta per chiedere quale sia il motivo che ha spinto ad affidare la gestione dell’ufficio di assistenza sociale direttamente al segretario comunale.
Risponde laconico il Sindacotto: “Per una decisione amministrativa”.
“Bene, ho capito” replica Andreetta “ma per quali motivi?”
“Per motivi amministrativi” insiste il Sindacotto.
Sarebbe da chiedersi, senza voler entrare nella sua vita privata ma riferendosi invece a quella “politica”, quali impegni improrogabili avessero costretto la consigliera Gava ad assentarsi prima della discussione di quest’ultimo punto, durato solo pochi minuti come tutti potevano immaginare.
E se fosse andata via per non votare in accordo con la sua maggioranza?
E se fosse andata via per non manifestare il suo dissenso politico?
Anche a queste domande prima o poi avremo risposta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

booking-engine-scappare-clientiE fu così che l’ex parlamentare leghista Rolando Fontan da segretrentun% si ritrovò segrezero% ovvero per dirla con linguaggio colorito alla Camilleri, messo fuori dai cabasisi. La speranza è che il sostituto abbia una sua competenza, capacità e dignità professionale, e che ci faccia dimenticare il prima possibile questi indecorosi anni. Abbiamo però una spiacevole sensazione e un timore latente, essendo il Segretario Comunale scelto dal Sindaco.

Vabbeh, qui si chiude giungendo alla fine anche di questo consiglio comunale.
Siamo poveri, poveri di idee. Di strategie. Di cultura amministrativa.
Siamo poveri, poveri di cultura ambientale. Di conoscenze del territorio. Di salute.
Siamo poveri, poveri di democrazia. Di confronto. Di discussione.
treSiamo tutti poveri, l’intera comunità di Gaiarine è povera perché rappresentata da questa amministrazione.
La comunità di Gaiarine è povera perché per nove mesi non ha avuto una sola informazione sul progetto del Pirogassificatore.
La comunità di Gaiarine è povera perché ora, con il Sindacotto che se ne va in ferie (diritto sacrosanto), rimane lì sospesa e nell’attesa forzata di una presa di posizione sul Pirogassificatore, in affamata attesa di un “tozzo di pane” gettato dalla tavola imbandita di potenti e politicanti.

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