Convocazione consiglio comunale Martedì 27 Dicembre 2016

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l Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 27 Dicembre  2016 alle ore 18.00 in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

1.   approvazione verbali seduta del 27 settembre 2016 (dal n. 25 al n. 32);
2.   ratifica delibera di giunta comunale n. 138 del 29.11.2016 avente ad oggetto “terza
variazione al bilancio di previsione 2016/2018 ai sensi dell’art. 42 e 175 del d. lgs. n.2.
267/2000”;
3.   determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale propria
“imu” per l’anno 2017;
4.   determinazione aliquote per l’applicazione del tributo per i servizi indivisibili(tasi) per
l’anno 2017;
5.   destinazione contributo per le opere di culto. approvazione programma per l’anno 2017;
6.   approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2017;
7.   determinazione importo gettoni di presenza da corrispondere ai consiglieri comunali anno 2017;
8.   documento unico di programmazione (dup) 2017/2019 – aggiornamento;
9.   esame ed approvazione del bilancio di previsione 2017/2019;
10. costituzione diritto di superficie su area comunale a favore di inwitinfrastrutture wireless italiane spa per installazione apparato di telecomunicazioni;
11. approvazione progetto definitivo esecutivo relativo a realizzazionedi pista ciclopedonale tra gaiarine ed albina 1° lotto. adozione di variante al vigente piano degli interventi (p.i.) per appposizionevincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera pubblica.

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Consiglio Comunale 27 settembre 2016: La Cronaca

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Premessa.
selvazzano-magritte-senza-voltoSiamo quasi al giro di boa di metà legislatura, per un’amministrazione comunale che essendo stata eletta con il 43% dei voti e che quindi non rappresenta la maggioranza degli elettori del comune di Gaiarine è riuscita a non rappresentare più neppure se stessa. Le assenze delle consigliere Daniel e Gava , pur se giustificate, in continuità con la loro uscita dal consiglio comunale precedente, dopo l’avvenuto ritiro delle loro deleghe effettuato dal sindaco, inducono a pensare che le fratture all’interno della maggioranza siano insanabili.
Frange della Lega spinte da qualche “capetto di periferia” tengono sindaco e maggioranza sulle spine. E queste lotte intestine si stratificano su una amministrazione che in questi quasi due anni e mezzo ha dimostrato di non saper governare o per meglio dire di governare contro i cittadini di Gaiarine (pirogassificatore insegna), con tracotanza e nessuna trasparenza.
Non c’è settore della vita della nostra comunità (sociale, culturale, ambientale, urbanistico, ecc. ) nei quali si possano vedere miglioramenti, anzi.
Alle assenze di cui abbiamo parlato si aggiungono le assenze nelle opposizioni dei capigruppo Andreetta, Bressan e Capuzzo, assenze che lasciano del tutto solitaria la consigliera Fracassi.
Non è un consiglio comunale dagli argomenti importantissimi, e sarà pure una fatale coincidenza, ma le assenze di tutti e tre i capigruppo di minoranza, lasciano l’amaro in bocca e una mancanza di visione “politica” diversa rispetto alle scelte effettuate dalla maggioranza, soprattutto in relazione alla cosiddetta piazzetta e al regolamento per la gestione del Maglio Tonet.
La consigliera Fracassi, pur rimanendo tutt’altro che silenziosa e pur assumendosi da sola l’ingrato compito di essere “la minoranza”, ha svolto il suo compito più da “correttore di bozze”, mettendo in luce le contraddizioni, le lacune e i strafalcioni presenti nei deliberati, che da “politica”.
Ma vedremo in seguito.
La novità tra i presenti è il nuovo segretario comunale dr. Paolo Orso che seguirà, comedepositphotos_63644005-fun-bear-in-suit-and già risaputo, non solo Gaiarine ma anche altri quattro comuni.
Viene presentato dal Sindacotto che viene subito sommerso dal massiccio intervento di saluto del segretario Orso (segreventi%?) nel quale esprime il desiderio di tornare a “fare” qualcosa dopo gli anni passati in Provincia. Si abbandona poi ai ricordi e ai complimenti verso la mamma della consigliera Fracassi, citandolo come raro esempio di competenza e conoscenza giuridica, che anche nella critica permetteva confronto costruttivo e istruttivo.
Ma dimenticandosi di dire che ci fu uno scontro durissimo sulla vicenda di due parchi fotovoltaici, sponsorizzati dal megalosindaco e da lui stesso, dove l’azienda dell’allora consigliera, fu esclusa senza motivazioni, costringendola ad un ricorso al Presidente delle Repubblica, ricorso ammuffito in qualche cassetto del municipio dato che non fu mai trasmesso al Presidente, come invece la legge prevedeva.
Tutto si acquietò perché alla fine questi due parchi fotovoltaici “morirono” di morte naturale, essendo frutto ipotetico di una scelta scellerata. Ma quanto tempo e risorse furono spese dal comune di Gaiarine per perseguire gli interessi di qualcuno?
Si comincia.
Appello, vedi qui .

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 19 LUGLIO 2016 (DAL N. 15 AL N. 24);
Vita facile questa volta sui verbali poiché l’unica che potrebbe criticarli non può farlo poiché si riferiscono ad una seduta nella quale era assente. “Passano”, quindi, anche perché forse nessuno li ha letti e poi il segretrentun%, non c’è più, silurato, così si dice, anche a causa delle stesure dei suoi non verbali. Così si dice, ma probabilmente le motivazioni sono altre.
Si vota:
7 favorevoli
1 astenuta

2. APPROVAZIONE CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA TRA I COMUNI DI CASTELLO DI GODEGO, SAN ZENONE DEGLI EZZELINI, CODOGNE’, GAIARINE E FOSSALTA DI PORTOGRUARO;
rojo-el-veinte-por-ciento-apagado-descuento-el-39298593Viene presentata la convenzione che porterà il dr. Orso a seguire Gaiarine oltre a Castello di Godego, San Zenone degli Ezzelini, Codognè e Fossalta di Portogruaro; capofila è Castello di Godego semplicemente perché è già lì Segretario; la consigliera Fracassi rifacendosi alla negativa esperienza del precedente segretario Fontan osserva come possano essere sufficienti 9 ore per Orso quando con 11 ore Fontan faceva poco e male. Non viene rammentato che il sindacotto aveva, a suo tempo, giustificato il “siluramento” del ex deputato leghista (segretrentun%), anche con la necessità di avere più ore di presenza. Il sindacotto, rimangiandosi quanto detto a suo tempo, replica che 9 ore sono giuste, e il segreventi% interviene, con un lunghissimo intervento in cui fa l’apologia dei segretari, e nel farla fa naturalmente fa anche l’apologia di se stesso … segretari impegnati soprattutto a risolvere i problemi e pronti a qualsiasi sacrificio e a qualsiasi orario, pronti a stare 24 ore su 24 in municipio per il bene …. di chi? .. E’ tutto oro quello che luccica? Evidentemente no, in quanto i segretari, essendo a libro paga del sindaco, non sono più da molto tempo garanzia di imparzialità per la comunità, ma normalmente sono occupati a trovare escamotage legislativi atti a supportare qualsiasi scelta dell’amministrazione e/o risolvere i “casini” fatti.
A domanda viene poi risposto che il compenso si attesta sui 1900 € lordi ai quali si aggiungeranno i rimborsi benzina, già criticati in passato, ma giustificati ancora una volta sia dal sindacotto che dal segreventi%. Anche in questo caso il dr. Orso si fa notare per una certa esuberanza verbale.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

3. VARIANTI VERDI L.R. N. 4 DEL 16.03.2015. APPROVAZIONE;
sfera_12457519021Brevissima presentazione del punto che prevede la ridefinizione di aree edificabili a verdi, mossa illusoriamente ambientale che copre il solo scopo di pagare meno tasse. Essendoci tra queste aree anche proprietà del Sindaco, questi “esce” (virtualmente perché lì rimane) per non partecipare al voto, consegnando la presidenza del consiglio al vicesindaco che espleta la formalità di indire la votazione. Non è che si voglia fare critiche a tutti i costi, ma la forma a volte è sostanza e anche buona educazione istituzionale.
Non costava nulla a nessuno e tanto meno al sindacotto, alzarsi e uscire dall’aula, come d’altra parte prevede la prassi istituzionale.Il fatto di essere “lì rimasto”, dimostra una incapacità di capire il ruolo e i conseguenti comportamenti che persone che rappresentano la comunità dovrebbero per forza assumere. “Non sen tra de noialtri, per cui tutto va ben”. Chi assume la carica di sindaco, di assessore o di consigliere diventa automaticamente qualcosa “altro” e deve essere conscio del nuovo ruolo assunto, e portare rispetto per i ruoli degli altri. Ma sono parole al vento. Perché ormai da molto tempo, a Gaiarine, ma non solo, tutto viene mescolato in una sorta di purea dove pubblico e privato sono ingredienti non riconoscibili l’uno dall’altro. Il segreventi% poteva iniziare questa sua nuova stagione a Gaiarine suggerendo, sottovoce al sindacotto di uscire, ma …. dopo tante belle parole …. comanda sempre il libro paga.
La consigliera Fracassi annuncia il suo voto di astensione, in quanto, e questa è una posizione politica, viene tolta l’edificabilità ad un’area già adibita a edilizia popolare.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi astenuta

4. ACQUISIZIONE RELIQUATO DI TERRENO PER REALIZZAZIONE PIAZZETTA CON ARREDO URBANO PER MESSA IN SICUREZZA DELL’INCROCIO TRA VIA PALU’ E VIA PER SACILE;
o-nulla-o-nienteE siamo alla “piazzetta”. Anche se il titolo del punto annacqua la sostanza facendo anche riferimento alla messa in sicurezza dell’incrocio tra via Palù e via per Sacile, sempre di una piazzetta si tratta da intitolare a qualcuno. Questa vicenda nasce, sotto l’amministrazione del megalosindaco a primavera del 2014, un paio di mesi prima dell’elezioni, per accaparrarsi il consenso elettorale di Francenigo.
E’ una vicenda che potrebbe diventare un caso di scuola per giuristi, segretari e amministratori comunali, avvocati appassionati di diritto amministrativo, ma anche per cittadini inermi di fronte all’arroganza del potere. Quello che si trova all’interno dei numerosi atti emanati dall’amministrazione comunale di Gaiarine e sempre avvallati dal parere di regolarità tecnica dall’ufficio Tecnico del comune, a cominciare dal primo bando poi ritirato, ha dell’inverosimile. Inframmezzati a questi atti, ci sono, poi, acquisti di immobili, tentativi di sfratti, e persino una persona anziana, passata a miglior vita, essendo stata forse incapace di reggere pressioni derivanti da questo arrogante “potere” che voleva a tutti i costi che abbandonasse la casa in cui abitava pur essendo in possesso di un regolare contratto di affitto. Andandosene (noi non dimenticheremo né la sua pacatezza, né la sua incredulità) non vi furono più ostacoli e anche l’ultima casa di quel comparto fu abbattuta.
Ora si arriva all’acquisto di un ultimo pezzetto di terreno, ultimo ostacolo, così si pensa, al compimento di questa “marcia trionfale”. E come tale viene presentata dal sindacotto che esprime soddisfazione e autocompiacimento per aver ottenuto dal sodale Presidente Muraro congruo finanziamento che permetterà la prosecuzione dell’opera.
Non una parola sugli avvenimenti succedutesi, che per noi restano semplicemente una vergogna. Ma come sappiamo tutto passa nel dimenticatoio.
E nel dimenticatoio sono finiti anche i ricordi della consigliera Fracassi che non fa un Pile up on A31accenno al passato ma dichiara che è ora che l’incrocio venga sistemato, perdendo così l’occasione di rammentare a questa amministrazione cosa sia la moralità e i comportamenti legittimi e di chiedere se sia lecito che una amministrazione comunale si comporti nel modo in cui si è comportata quella di Gaiarine.
Passando a domande di più basso livello, vorremmo sapere:
Cosa significa la “messa in sicurezza” dell’incrocio? Significa forse metterlo in sicurezza perché è un incrocio pericoloso? Perché causa incidenti? Se così fosse chiediamo: quanti incidenti, per esempio negli ultimi vent’anni sono accaduti in quel incrocio? Uno o forse nessuno?
Si vota:
maggioranza favorevole e Fracassi favorevole

5. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA;
img_scolastica02Presentato il punto la consigliera Fracassi interviene facendo notare come sia prevista non solo la possibilità per i membri del comitato di campionare porzioni di pasto ma anche di pasteggiare interamente in mensa, la qual cosa potrebbe vedere la partecipazione compatta di venti persone al pasto completo a spese di chi? Risponde il segre20% che il punto è stato volutamente così formulato proprio per consentire un più ampio accesso alle portate aggiungendo che la noia, l’abitudine, la novità, l’entusiasmo, la ripetitività, il secchiello, le porzioni, bla bla bla..
La consigliera Fracassi stringendo, insiste e chiede una variazione che espliciti come il pasto per i commissari sia a gettone, ovvero a pagamento.
Confabulìo Sindaco, segre20%, Vicesindaco che pare accettare la cosa.
Si vota:
maggioranza favorevole e Fracassi favorevole

6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PRE-SCUOLA;
logo-progetto-prescuolaPresentato punto la consigliera Fracassi interviene facendo notare che sia necessario capire di chi sia la responsabilità nel caso di qualche deprecabile incidente, magari per sconsiderati comportamenti dei bambini ma pur sempre possibili. Considerando lo storico di casi e cause e risarcimenti potrebbe trovarsi il Comune a dover rispondere a richieste di indennizzo spropositate. Risponde il segre20% che, a buonsenso, non si può chiedere a volontari e volenterosi di assumersi anche responsabilità dirette per cui ne risponderebbe il dirigente scolastico. Che si troverebbe quindi ad essere responsabile di incidenti avvenuti fuori dal proprio controllo e fuori dal proprio orario di lavoro. La consigliera Fracassi suggerisce inoltre una norma transitoria che copra le attività visto che la scuola è già iniziata. Dal pubblico arriva invece il suggerimento di estendere l’assicurazione comunale di Responsabilità Civile. Ribatte il Sindacotto che così aumenterebbe il premio. Ovvio; ma aumenterebbe anche la copertura e la garanzia per i cittadini. Taglia corto il Sindacotto che intanto approverà così il punto e poi analizzerà i suggerimenti.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

7. SECONDA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018 AI SENSI DELL’ART. 42 E 175 DEL D. LGS. N. 267/2000. ESAME ED APPROVAZIONE;
confidenzaPresentato punto la consigliera Fracassi interviene premettendo il suo voto contrario per le ragioni politiche e strategiche già più volte espresse. SI dichiara poi stranita per aver letto che il Revisore dei Conti dà parere favorevole “anche tenendo conto delle dichiarazioni verbali avute con la responsabile del welfare”. Di cui però non rimane traccia né parola in alcuna parte. Ragion di più per dare voto contrario.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

8. GESTIONE MAGLIO DEI TONET. APPROVAZIONE REGOLAMENTO.
storiche2Presentato punto facendo riferimento anche ad una lettera della famiglia Moro, il Sindaco cede la parola alla consigliera Fracassi che interviene prima approvando l’iniziativa come meritoria, poi proponendo due emendamenti: uno per avere le nomine dei nove membri in sede di Consiglio, visto che le risulta giuridicamente infondata la nomina di un’intera commissione da parte del solo Sindaco, l’altro perché venga previsto che oltre ad eredi, consanguinei e diretti dipendenti del maglio Tonet possano essere nominati anche altre personalità che per competenza, affetto, sensibilità potrebbero degnamente ricoprire l’incarico. Interviene ancora il segre20% con altre parole, su ruoli, competenze, familiarità, tradizioni, usi, costumi, abitudini, e opportunità politica dimostrando di aver storiche8clamorosamente frainteso l’obiezione, che proprio nessun approccio politico voleva avere ma anzi, ribadisce la consigliera Fracassi, voleva rendere partecipe attraverso la trasversalità consiliare tutta la comunità alla gestione comune di un bene della comunità. Il Sindacotto taglia corto: le nomine restano integralmente in capo al Sindaco, mentre il cambio di una lettera permetterà di avere più flessibilità nelle nomine della commissione.
E qui la “politica” quella alta, quella che si occupa della comunità, che unisce e non divide, che gratifica e non sminuisce, che ha un’idea e non la subisce, quella che ha voglia di faticare per trovare mediazioni, avrebbe semplicemente lavorato per far in modo che la gestione del Maglio Tonet fosse affidato alla Pro Loco Primavera, da poco nata e che è la deputata, come tutte le pro loco, a valorizzare il territorio e le sue peculiarità. Le persone che hanno ora a cuore il Maglio Tonet e che sono in grado di farlo funzionare potevano averlo in gestione, in forma autonoma, attraverso la Pro loco. Per non far fatica e magari creare bacini di consenso si è preferito costituire un nuovo comitato. Oggi proprio un non senso. Anche di questo non abbiamo sentito parlare in questo consiglio comunale.
Purtroppo.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi astenuta

Un’ora e dieci minuti, tanto è durato. Deludente, anche se capiamo la fatica della Consigliera Fracassi, sola contro tutti, o per meglio dire sola contro sindaco e segretario poiché gli altri della maggioranza, come sempre, hanno fatto le belle statuine. Zitte e mute. scimmietteCome abbiamo già raccontato la “politica” latita e la frattura tra questi “amministratori” e i cittadini diventerà sempre più grande e forse insanabile.
Sempre che i cittadini tornino a considerare la politica e l’amministrare momenti necessari e doverosi per la crescita di una comunità. Altrimenti ne saranno complici.

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Convocazione consiglio comunale Martedì 27 Settembre 2016

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l Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 27 Settembre  2016 alle ore 19.00 in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali seduta del 19 luglio 2016 (dal n. 15 al n. 24);

2.  Approvazione convenzione per il servizio di segreteria comunale in forma associata tra i comuni di Castello di Godego, San Zenone degli Ezzelini, Codogne’, Gaiarine e Fossalta di Portogruaro;

3.  Varianti verdi l.r. N. 4 del 16.03.2015. Approvazione

4. Acquisizione reliquato di terreno per realizzazione piazzetta con arredo urbano per messa in sicurezza dell’incrocio tra via Palu’ e via per Sacile;

5. Approvazione regolamento per il funzionamento della commissione mensa scolastica;

6. Approvazione regolamento del servizio pre-scuola;

7. Seconda variazione al bilancio di previsione 2016/2018 ai sensi dell’art. 42 e 175 del d. Lgs. N. 267/2000. Esame ed approvazione;

8. Gestione maglio dei tonet. Approvazione regolamento.

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Nessuno ne parla

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Ecco la “nuova democrazia” che avanza, le cosiddette “grandi riforme” compresa la fasulla abolizione delle Province”.

Il 18 settembre tutti i sindaci e consiglieri comunali della provincia di Treviso saranno chiamati a votare per eleggere il nuovo presidente e 16 consiglieri provinciali.
La presentazione delle liste dovrà avvenire entro il 29 agosto.

Non lo sapevate? E’ proprio così le province non sono state abolite.
Il 18 settembre si voterà, pardon, voteranno per l’elezione del consiglio provinciale della nostra provincia.

Mettetevi il cuore in pace: non sarete più voi a votare.
Tutto si svolgerà tra di “loro”, tra i “quattro” sindaci dei comuni più grandi e il partito che ha attualmente la maggioranza dei sindaci della provincia.
Faranno il bello e cattivo tempo.
Decideranno le liste. Si eleggeranno il presidente e si spartiranno i posti da consigliere.

shhh

Tutto tra di loro e in perfetto silenzio.

 

La “casta politica” si autoalimenta, mentre i cittadini sono espropriati del loro diritto di voto.
Così si vorrebbe fare anche con il Senato…

Ecco la “nuova democrazia”…….

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Schwazer, Donati e lo spirito olimpico

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liberainformazioneCONTROCORRENTE
Lorenzo Frigerio il
liberainformazione.org

A pochi giorni dalla conclusione delle Olimpiadi di Rio, sembra doveroso chiedersi che cosa rimarrà delle tante emozioni e delle bellissime immagini, dei colori sfavillanti e dei suoni provenienti dalle piste e dagli impianti sportivi brasiliani che, in queste ultime settimane,si sono riversati dai televisori nelle case di tutto il mondo.
Rio-2016-LOGO-620x330Abbiamo visto e sentito davvero di tutto in questi giorni: sfide ad alto livello e clamorosi errori, prestazioni al limite delle possibilità umane e incredibili delusioni sul filo di lana, competizioni avvincenti e partite scontate fin dal fischio di inizio, finte lacrime di gioia e vere grida di dolore.
Tutto è stato sublimato nel nome dello sport e, soprattutto, del fantomatico spirito olimpico. Eppure qualcosa è sembrato finto e stonato, come un rumore di sottofondo che, seppure in lontananza,impedisca di gustare fino in fondo quello cui stai assistendo.
Le contraddizioni, infatti, non sono mancate: la principale è sicuramente mettere sullo stesso piano le stelle del basket americano o quelle del tennis mondiale – dello sport professionistico in genere – coni tanti giovani e meno giovani che fanno sacrifici, anche e soprattutto economici, per fare sport, allenarsi e così garantirsi la partecipazione ai giochi olimpici. Da qualche decennio però si è consolidato come un dato di fatto la commistione tra sport professionistico e quello amatoriale e, se presa a giuste dosi e con i doverosi distinguo, l’Olimpiade ha un fascino particolare, proprio perché è in grado di garantire freschezza e sorpresa in tante discipline, con illustri sconosciuti che danno filo da torcere ai campioni affermati.
E che dire poi della retorica nazionalistica che prende tutti, ma proprio tutti, quando a scendere in campo sono gli atleti del proprio paese? Noi italiani non siamo secondi a nessuno, anzi siamo maestri nello sport di sventolare il tricolore in occasione delle vittorie degli azzurri e poco importa se non sappiamo la differenza tra sciabola e fioretto o tra carabina e skeet. Quando vediamo sul podio un italiano e sentiamo risuonare l’inno di Mameli, allora ci riscopriamo tutti patrioti – al di là delle appartenenze politiche – e la lacrima diventa d’ordinanza quando, fieri, esponiamo la bandiera sui balconi delle nostre case…
Nel tracciare un bilancio di questi giochi però vogliamo andare controcorrente, perché ci piacerebbe che Rio non fosse ricordata per gli sprint vincenti di Bolt o per i volteggi della ginnasta Biles e neppure per le vittorie targate Italia.

Noi vorremmo, anzi vogliamo, celebrare le Olimpiadi di Rio come quelle in cui a vincere sono stati Alex Schwazer e Sandro Donati.
imageLa loro è stata una gara vincente, nonostante un risultato finale negativo – la squalifica ad otto anni per il marciatore – perché hanno dimostrato che nella vita ci sono delle battaglie che vale la pena di combattere, a prescindere dal risultato, perché è proprio nel battersi che si manifesta in modo completo e autentico la dignità umana. È in questo genere di competizioni che emerge lo spessore dell’uomo, prima ancora dell’atleta.
E quando una gara è segnata, anzi pesantemente viziata fin dall’inizio, come lo era nel caso della vicenda Schwazer, decidere di scendere in campo assume un ulteriore valore.
Eh sì, è inestimabile il valore di chi, come Alex Schwazer, decide di battersi fino alla fine, sapendo che, comunque vada, è stato deciso di farti pagare quell’insolenza – imperdonabile per alcuni settori “dopati” dello sport mondiale – di voler ripartire dal proprio errore per ripresentarsi, pulito, alla prova della strada e del cronometro, unici arbitri credibili.
E altrettanto inestimabile è il valore di chi, come Sandro Donati, ha raccolto la sfida di Alex per affermare ancora una volta il valore di uno sport pulito. Una nuova battaglia per Donati, dopo le tante che nei decenni precedenti lo hanno reso inaffidabile per un sistema dove il doping di Stato è tutt’uno con il carrozzone dello sport mondiale e, dietro il traffico di sostanze dopanti, si stagliano minacciose le ombre del crimine organizzato di stampo mafioso.
8365f56cac03413491ddbe045dfe4cf4_18Un sistema che ha nell’Olimpiade la sua vetrina principale e non tollera intrusioni.
Sono stati incoscienti i due? Hanno pagato un gesto di estrema presunzione?
No, al contrario: dopo aver visto l’incredibile corso che la cosiddetta giustizia sportiva ha assegnato alla vicenda del marciatore altoatesino, siamo convinti che i due abbiano fatto fino in fondo la loro parte, senza sbavature ed eccessi. I buchi, le falsità, le contraddizioni che costellano questi ultimi mesi, tra analisi e controanalisi, sono ora affidati al lavoro della magistratura ordinaria. Forse da lì avremo qualche risposta, almeno speriamo di averne.
Lo sport mondiale, intanto, ha perso un’occasione per dimostrare di voler tornare alle origini, a quello spirito olimpico tanto declamato in questi giorni. Non c’è stata partita o gara in cui non si sia richiamato il famigerato spirito olimpico a garanzia del gesto atletico e dello sforzo degli sportivi. Un trionfo di retorica e di buonismo che, lungi dal fare il bene dello sport, si è sgonfiato fragorosamente di fronte al modo indegno in cui sono stati trattati Schwazer e Donati.
La sorte di Schwazer e Donati infatti era segnata: dovevano pagare entrambi e il mondo intero doveva vedere che fine fanno quelli, come loro, che osano mettere in discussione il sistema. I due ribelli andavano messi in riga, una volta per tutti, sotto le telecamere mondiali convocate a Rio per i giochi olimpici.
Ecco, quando la gara è truccata – e lo sai che è truccata – il tuo metterti in gioco assume il significato del gesto estremo che punta a far vedere che il re è nudo, che il sistema è marcio e non è in grado di autoriformarsi dall’interno.
Ecco perché Alex Schwazer e Sandro Donati hanno vinto. Ecco perché di loro, dopo questi giochi olimpici, lo sport, non solo italiano, ha ancora bisogno.
Siamo certi che, superata la comprensibile amarezza di questi giorni, i due sapranno rimettersi in marcia. In tanti ci sperano. In tanti ne hanno bisogno, soprattutto i più giovani, ai quali va spiegato come lo spirito olimpico, quello vero, sia incarnato dalla storia di Alex e Sandro.

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Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (2ª parte)

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… riprende
4. Esame ed approvazione del conto del bilancio dell’esercizio 2015;

ritardoLa presentazione del punto viene lasciata all’assessore De Zan, che, però non illustra un bel nulla, mettendosi bellamente a disposizione per le eventuali domande, che subito “partono” ma indirizzate al Revisore del Conto dott. Citron, Non entriamo nel dettaglio ma alcune di esse, poste soprattutto dal consigliere Bressan, sono orientate a mettere in luce il ritardo con cui si arriva all’approvazione di questo consuntivo e conseguentemente viene stigmatizzato non solo il comportamento dell’amministrazione che presenta il bilancio con un tale ritardo da essere ripreso da una nota ufficiale del Prefetto, ma anche la successiva comunicazione con la quale si giustifica il ritardo a causa del software, del bilancio armonizzato e del comitato no piro. Vengono riproposte le ormai consuete e risapute critiche di superficialità e approssimazione sul bilancio, l’incapacità di fare delle previsioni “normalmente” corrette. Ad una osservazione del consigliere Bressan che indirizza un sonoro “vergogna” a Sindaco e maggioranza per la incredibile lettera di risposta al Prefetto il Sindacotto reagisce con veemenza arrivando a minacciare di querela il consigliere di minoranza decidendo poi di leggere personalmente la lettera; e sono minuti di sofferenza e passione che già la forma della missiva è precaria se poi chi legge arranca e inciampa ….
… ma la sofferenza viene ricompensata da un moto di ilarità che appare sulle facce dei presenti quando il Sindacotto legge una delle ultime frasi con la quale assicura il prefetto «…. considerato anche che è presente in comune una maggioranza coesa… ». Incredibile e paradossale: coeso è qualcosa di unito, compatto, concorde e una maggioranza che perde pezzi si dimostra tutt’altro.
La contesa tra Bressan e il Sindacotto si chiude con i due antagonisti convinti e fermi nelle proprie posizioni.
L’approvazione di questo consuntivo, doveva essere il momento topico del consiglio. Qualcuno aveva previsto la possibilità che “l’andata” delle due consigliere potesse avere un effetto domino con qualcuno, sempre della maggioranza, in via di accodamento (circolavano anche i nomi), rendendo possibile, con le minoranze pronte ad andarsene, il non determinarsi del numero legale, così da rendere impossibile l’approvazione del conto consuntivo, che avrebbe causato, come scritto dal Prefetto, il commissariamento dell’ente. Manovra non riuscita.
somaripE’ evidente a tutti che questa amministrazione nei due anni, appena trascorsi, ne ha combinate di cotte e di crude. Un’amministrazione che va definita incapace per una infinità di motivazioni: mancanza di senso delle istituzioni, arroganza nei confronti dei cittadini, assoluta mancanza di trasparenza (pirogassificatore insegna), incapacità di gestire il patrimonio comunale con svendite di beni fatte in palese illegittimità, appalti “spezzati” per non sottostare alla regole e poterli così “gestire”, soluzione dei problemi avvalendosi di rapporti interpersonali e non istituzionali … insomma un gran casino.
Ma di fronte a tutto questo, a cosa ci si attacca e quando? Lo si fa adesso con la questione pirogassificatore aperta, e non prima, e lo si fa attaccandosi al ritardo nella approvazione del consuntivo, cosa di una certa gravità sotto il profilo formale, ma quasi ininfluente per la vita della comunità, mentre non si è fatto nulla in altre circostanze molto più gravi. Non si è, per esempio, fatto un esposto alla Corte dei Conti per la “svendita” all’Ater di ben quattro appartamenti di via Leonardo da Vinci a Gaiarine perché fatiscenti, esistendo però una convenzione che obbligava proprio l’Ater a eseguire la manutenzione straordinaria e a mantenerli abitabili. Quindi la “lotta” è tutta di parole, di discorsi, di lettere, e non di sostanza, non di una vera difesa degli interessi, anche economici, della comunità.
Si ascoltano le dichiarazioni di voto delle minoranze e ci si avvia al voto con una distinzione. Mentre i consiglieri Bressan e Andreetta dichiarano di non partecipare al voto, la consigliera Capuzzo dichiara il suo voto contrario.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan non partecipano al voto
Capuzzo contraria

5. Bilancio di previsione finanziario 2016/2018. Salvaguardia degli equilibri (art. 193
TUEL) e variazione di assestamento generale (art. 175, comma 8, TUEL). Approvazione;
la Consigliera Capuzzo dichiara la sua astensione non essendo stata presente all’approvazione del bilancio.
Non ci sono altri interventi.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan contrari
Capuzzo astenuta.

6. Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta comunale unica – I.U.C.;
Vi sono un paio di domande da parte di Bressan e Andreetta, alle quali danno risposta l’assessore De Zan e il Sindacotto.
Andreetta nella sua dichiarazione di voto ricorda come un anno fa, su analogo punto all’ordine del giorno, invitava l’amministrazione a non far propri, in modo acritico, i regolamenti stesi da altri ed la invitava a non subire passivamente ma di farsi portatrice di istanze migliorative… fa riferimento all’asporto rifiuti, Tari, che è compresa nella I.U.C. Mette in luce come sia stata ridotta la tariffa sugli svuotamenti ma in contemporanea sia stato ridotto anche lo sconto, portandolo dal 70% al 30%, per coloro che praticavano il compostaggio domestico, causando in questo modo un aumento della tariffa e proprio per coloro che conferiscono minor rifiuti.
$(KGrHqV,!lsE3JS5tQmUBN1nf4yphg~~_35Una cosa indecorosa, affermiamo noi. Non si può penalizzare in questo modo i cittadini più bravi, che si gestiscono in proprio il rifiuto umido. La riduzione dello sconto naturalmente è stato deciso dal CIT (Consorzio di Igiene TV1) e dalla Savno, suo braccio “armato” per fare cassa. Per avere più “soldini”. Per farne cosa?. Per finanziare, con i soldi sottratti ai bravi cittadini, impianti a biomassa nei vari comuni e quindi peggiorare la qualità dell’aria, che gli stessi cittadini respireranno. Davvero una situazione kafkiana.
Sia a Colle Umberto che a Follina, l’operazione pirogassificatore si farà, così affermano i due sindaci, con il finanziamento della Savno, cioè con i nostri soldi.
Questa si è davvero una cosa vergognosa, che se dovrebbero far sollevare tutti i cittadini della sinistra piave, pretendendo che le loro amministrazioni, essendo presenti nell’assemblea del CIT, contrastino con tutti i mezzi operazioni del genere.
Qualcuno dovrà pur fermare questo De Luca, ex sindaco di Fregona, e ora presidente della Savno, che pensa di fare i soldi, incentivi sulla produzione di energia, sulla pelle dei cittadini dell’intero bacino.  
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta contrario
Bressan e Capuzzo astenuti

7. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2017/219;
Interviene la consigliera Capuzzo affermando che … «… è abbastanza triste vedere come uno strumento così importante e così strutturato viene utilizzato…. lo si usa come un “copia incolla” …. senza un minimo di programmazione con numeri buttati da un anno all’altro…. questi sono strumenti che la normativa mette a disposizione e che servono per obbligare le amministrazioni a fare pianificazione …. vuol dire guardare oltre all’oggi … dire cosa succederà a questo comune … il prossimo anno .. nel 2017 .. 2018 …2019 … questi sono strumenti che non devono essere solo compilati ma servono a fare pianificazione … »
Contabilità-e-bilancio-1024x567-3141taeoy57xyxgy7ewlqiBressan ribadisce, condividendo quanto affermato dalla consigliera Capuzzo, che questa amministrazione manca di visione strategica e che il DUP è uno strumento di grande potenzialità, come già detto quando si è approvata la bozza in un consiglio precedente. Prende atto che molti errori ortografici, non tutti, sono stati corretti.
Andreetta afferma che «… gli scappa da ridere se la situazione non fosse seria … la situazione è talmente seria che gli scappa da ridere … fra un po’ servirà solo un registratore … non servirà più venire in consiglio … si mette un nastro … ». Legge la parte finale della relazione del Revisore del Conto che invita l’amministrazione ad una maggiore precisione nel fare le previsioni.
Dichiara che attenderà il prossimo bilancio di previsione per verificare se le parole del Revisore avranno avuto un seguito o se si assisterà al solito balletto di cifre.
Ribadisce quello che ha già detto in più di un’occasione e cioè che questi bilanci sono carta che si lascia scrivere. Spera che la cittadinanza venga a sapere che questa amministrazione ha accumulato nel 2015 un avanzo da ripartire di 859.666, 21 euro, che si spenderà sulla seconda palestra, raccontando alla gente che non ci saranno soldi per i servizi aggiuntivi e per aiutare le famiglie in difficoltà.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo contrari

9. Approvazione dell’aggiornamento al piano cimiteriale di Francenigo ai sensi del D.P.R. 10.09.1990, N. 285;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che c’è la necessità di costruire alcuni loculi nel cimitero di Francenigo in quanto non ce ne sono più di disponibili. Si tratta di un primo stralcio di 45.
Andretta fa presente che il piano cimiteriale porta la data del 5 Aprile e che le minoranze lo hanno avuto qualche giorno prima.
Si vota.
approvato all’unanimità

10. Approvazione schema di convenzione per la costituzione di un organismo unico intercomunale per la gestione della “videosorveglianza in rete nel trevigiano – VI.SO.RE.”;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che è una convenzione che è stata già approvata da vari comuni.
La consigliera Capuzzo chiede quanto costa, Sindacotto risponde che è gratis per 5 anni e che alla fine dei 5 anni si può disdire.
Bressan fa alcune domande alle quali risponde sempre il Sindacotto
.. « .. quante telecamere sono dislocate nel comune? ..»
.. « .. 5 ..» .

.. « dove sono dislocate ? ..»
.. « .. non si può dire ..»

.. « sono già in funzione ? ..»
.. « .. si…»

Evvai, Orwell si dimostra sempre più profetico e dopo la Fattoria degli animali è 1984 a diventare realtà. Abbiamo ciò che meritiamo? Probabilmente sì. Fino a prova contraria.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo astenuti

indexSono quasi le ventidue e siamo così giunti alla fine di questo consiglio che potremmo definire “turco” per assonanze di cronaca …. Turchia … golpe …. fallito …
Aspettando il prossimo … chissà ….

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Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (1ª parte)

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Premessa.
E’ venuto da lontano. E’ venuto piano, piano.
Camminando radente ai muri. Cercando il buio. Curvo. In silenzio. Senza una parola.
Poi all’improvviso un lampo. La luce.
Impaurito si è ancora più nascosto. Ancora luce.
Mai avrebbe voluto essere visto. Balbetta. E’ costretto. Manifesta la sua presenza.
Si erge. Prende forza. Arrabbiato si muove. Irrompe. Coinvolge persone.
Scuote. Contrappone. Fa notizia. Toglie certezze.
Trascina Consiglieri. Amministratori. Sindaco.
Obbliga pensieri. Prese di posizione.  Inconsciamente muove impegno.
Tante persone. Donne. Uomini. Cittadini qualunque.
Crea fatica. Sacrificio. Riunisce. Informa. Sensibilizza.
Dà una meta. La sua distruzione.
indexIl Pirogassificatore.
Ma è proprio così? Tutti vogliono la sua “distruzione”? Tutti contrari alla sua costruzione?
Intanto il suo “vento impetuoso” è arrivato di nuovo nell’ultimo consiglio comunale di Gaiarine di cui tenteremo la cronaca, scuotendo, questa volta, persino la maggioranza.
Come vedremo più avanti, due delle consigliere, in forza Lega (Gava e Daniel), appartenenti alla maggioranza, dopo che il sindaco aveva comunicato la revoca delle loro deleghe se ne sono andate dal consiglio comunale.
La giustificazione adotta sta, secondo la Gava, nel venir meno del confronto e del coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nelle decisioni del Sindaco e Giunta.
Ma le cose non stanno proprio così.
Qui si sta giocando una partita molto più “grossa” sulle pelle dei cittadini di Gaiarine. La partita si chiama, guarda un po’,  pirogassificatore.
Quello che si vuol far credere è che la dichiarazione resa dal Sindaco, nel consiglio comunale del 3 giugno dedicato esclusivamente al pirogassificatore, che rendeva noto come l’assenza della Gava fosse da ritenersi un assenza ingiustificata, sia sostanzialmente una bugia. Infatti la Gava contesta quanto affermato dal Sindaco sottolineando  di avergli inviato il 3 giugno un mail nella quale comunicava la sua assenza per motivi personali.
La mail, inviata alla casella dell’ufficio segreteria, c’è, ma quello che lascia stupiti è la data, 3 giugno, stesso giorno del consiglio, e soprattutto l’ora: le 13.19.
E’ vero, quindi, che la mail per giustificare l’assenza è stata inviata venerdì 3 giugno, giorno però lavorativo all’interno del ponte del 2 giugno, che vede il municipio probabilmente con personale ridotto, e alle 13.19, con gli uffici in fase di chiusura (13.30).
Non è da escludere, anzi è quasi sicuro, che quella mail non sia stata vista da nessuno e tanto meno dal Sindacotto, se non il lunedì successivo.
E’ del tutto evidente, che siamo di fronte ad una strano “tempismo” attuato per potersi defilare dal voto contro il pirogassificatore e trovare un motivo per l’avvio di uno scontro con il Sindaco, giunta e maggioranza, scaricandone su questi la responsabilità.
A conforto di queste supposizioni, ci sono i strani “mormorii dispersi” per il comune, nei giorni precedenti quel consiglio comunale, da qualche notabile (che forse, questo momento, non va per la maggiore) della lega che andava dicendo come fosse del tutto incomprensibile che maggioranza e minoranze potessero, sulla questione pirogassificatore, stendere e condividere delibere e posizioni. Come se il problema dell’inquinamento atmosferico e della salvaguardia della salute non fossero argomenti di tutti, ma solo di alcuni.
Si sa che le “potenze” in gioco sono tante, che gli interessi e i rapporti di chi “possiede serre” sono molti e intrecciati, si potrebbe dire “interessi trapiantati”.
Dietro queste fantomatiche prese di posizioni “politiche” si potrebbero nascondere grandi tornaconti personali.
Così, mentre, improvvisamente, tutti sono venuti a conoscenza delle diatribe interne tra le consigliere Gava e Daniel e la maggioranza, a tutt’oggi, i cittadini di Gaiarine non conoscono la loro posizione sul pirogassificatore, come d’altra parte non è sconosciuta la posizione ufficiale della Lega di Gaiarine.
Tutti fanno finta di aspettare, ma nel frattempo attaccano il Sindacotto perché ha preso, sì lo sappiamo con molta fatica, una posizione chiara, almeno ufficialmente, di contrarietà al pirogassificatore.
Anzi si tentano complotti, si alimentano insofferenze, si regolano conti all’interno della Lega, si cerca di conquistare posizioni, si coinvolgono le due malcapitate o coscientemente capitate, in un vortice più grande di loro.
E chi gestisce questo pseudo complotto? chi sobilla? chi sta tentando riposizionamenti vari? Forse più d’uno.
Uno, di sicuro, è colui che sul pirogassificatore ha mantenuto per mesi (ma guarda un po’), una posizione defilata, fino ad un “NO” postato su Facebook, dopo aver “visto le carte”, come se per sapere che nei pressi del bosco Zacchi, il pirogassificatore non si poteva fare, bisognava “vedere” le carte. E’ vero che la sua posizione espressa nel consiglio del 3 giugno è un “NO”, pubblico e ufficiale, ma va anche notato che anche nel suo gruppo vi era una assenza, ancorché giustificata, e che i “suoi” non si sono quasi mai visti nelle varie iniziative e attività poste in essere, in questi mesi, dal Comitato NO Pirogassificatore a Gaiarine.
Si sente dire che forze oscure si stanno già muovendo, stanno mettendo in fila nomi, componendo liste, si stanno preparando alle elezioni, pronti, in attesa del momento in cui il Sindacotto cadrà, defenestrato da una parte della sua maggioranza e da una parte della Lega.
Ma attenzione, i cittadini di Gaiarine, questa volta, non dimenticheranno coloro che hanno giocato la partita del pirogassificatore in modo sporco ed oscuro, e sapranno, anche,  chieder conto a coloro che hanno permesso la ristrutturazione delle serre nei pressi del bosco Zacchi.

Entriamo in cronaca.
Appello vedi qui.
1. Comunicazioni del Sindaco
calcio_in_culoIl consiglio si apre con la comunicazione del Sindaco che revoca le deleghe alla consigliera Gava; tale comunicazione avviene con la lettura della delibera dalla quale non è dato sapere motivi e giustificazioni di una tale importante decisione.
La consigliera ascolta senza battere ciglio.
La vendetta, forse, è un piatto che va consumato freddo.
Tutti in attesa, ma non succede nulla.

2. Approvazione verbali seduta del 26 Aprile 2016 (dal n. 2 al n. 12);
imagesInterviene il consigliere Andretta proponendo l’approvazione per singolo verbale altrimenti dovrà astenersi in quanto ne contesta alcuni, ancora una volta incompleti e privi della doverosa puntualità di trascrizione (nel prossimo consiglio il segredefenestratum% non ci sarà, vedremo se la verbalizzazione migliorerà) renda senso e valore degli interventi verbali delle minoranze, in particolare il verbale contesta il numero 8, riferito al completamento della nuova palestra e ad una serie di opere minori.
Si decide di fare due votazioni separate, la prima relativa ai tutti i verbali tranne il verbale n. 8, la seconda relativa al verbale n. 8.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.
Si vota il verbale n. 8
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione,
Andreetta contrario.

3. Approvazione verbale seduta del 3 Giugno 2016 (dal n. 13 al n. 14);
imagesPrende la parola il Vicesindaco Fellet, chiedendo lo stralcio dal verbale delle affermazioni fatte dal consigliere Bressan nei suoi confronti « ….affermazioni non corrispondenti al vero … palesamenti inconcludenti e tendenziose … non era quello il momento … anzi si doveva fare coesione ….. affermo che sono sempre parte della soluzione e non del problema.. » . Prende la parola il consigliere Bressan facendo notare che quanto contestato da Fellet, é parte della sua dichiarazione di voto del 12 febbraio, da lui riletta nel consiglio in questione, e che, essendo agli atti, non può essere stralciata, in poche parole doveva essere contestata allora e non adesso. Poi chiede a Fellet a quali frasi in particolare si riferisce la sua contestazione.. Fellet risponde, leggendo parte del verbale, ne nasce un battibecco che ha per oggetto la presenza più o meno attiva di Fellet alla conferenza di servizi provvisoria tenutasi in regione con all’ordine il pirogassificatore.
Bressan ribatte che Fellet è andato impreparato, quest’ultimo ribadisce che non è vero.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Daniel e Gava, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.

Ecco la vendetta. Prima di passare al punto precedente la consigliera Gava chiede la parola e legge una dichiarazione nella quale esprime tutto il proprio rammarico per un atteggiamento via via maturato all’interno della maggioranza che l’ha vista sempre più accantonata e tenuta all’oscuro di attività e discussioni ma anche la totale incredulità per una decisione della quale non ha avuto alcuna giustificazione, né verbale né scritta essendo stata del tutto ignorata dal Sindaco che le ha rifiutato anche udienza. Anche per questo abbandonerà il consiglio, e con lei la consigliera Daniel che ne condivide solidale la posizione.
imagesIl Sindacotto, un po’ in…..to, ricorda alla consigliera Gava, che il sabato precedente, andando in insieme ad un compleanno di una centenaria, in macchina, alla domanda «… partecipi al consiglio del giorno 3 … lei proprio lei consigliera Gava mi ha risposto no … non partecipo perché lei non ha informato me ma ha informato solo le minoranze che ci sarà consiglio il giorno 3 ».
Ecco davvero una “buona scusa” per non esprimersi sul pirogassificatore.
Sembrerebbero questioni da bambini … tu mi hai fatto un dispetto e ora io te ne faccio uno a te. Ma non è così. Tutti possono capire che altri sono i motivi, gli interessi e le sollecitazioni avvenute per prendere queste posizioni, in questo particolare momento..
La Gava tenta di ribattere ma il Sindacotto non la lascia replicare e le ricorda che ha già parlato abbastanza e la invita ad andarsene … «.. prego, prego, prego consigliera .. grazie… »
Con queste due uscite la maggioranza, bizzarra espressione politica che vede assieme i rimasugli nostalgici di forzitalia e correnti diverse leghiste, è al limite della sostenibilità, e “qualcuno” soffierà sul fuoco (pirogassificatore) per tentare il golpe.
Il Sindacotto chiede se è possibile modificare l’ordine dei lavori affrontando prima del punto 4 il punto 8, vista la presenza dell’ing. Ghizzo. non essendoci obiezioni, viene cambiato l’ordine del giorno e si discute, quindi, il punto 8.

8. APPROVAZIONE PIANO DI PROTEZIONE CIVILE. AGGIORNAMENTO, INFORMATIZZAZIONE E SCAMBIO INFORMATICO;
Viene anticipato il punto 8 e invitato l’ingegnere a relazionare, compito che prende molto sul serio con un intervento prolisso e pesante che sfinisce un po’ tutti.
indexLa sensazione è quella di un meticoloso lavoro digitale che mette assieme visioni tecniche, demografiche, statistiche in unico contenitore con l’ambizioso auspicio che l’incrocio di tutti questi dati permetta un quadro aggiornato e completo in ogni momento di qualsiasi eventuale emergenza. È però evidente come sia indispensabile una consistente, puntuale e costante raccolta di dati che diano senso e fondatezza all’intero quadro generale. Certamente d’effetto la panoramica del territorio supportata da Google Maps che permette non solo di evidenziare i dati raccolti e significativi del comune ma anche quelli dei comuni circostanti. Insomma quella che viene presentata come approvazione del Piano di Protezione Civile in realtà è l’avvio di un grosso lavoro tutto da definire e portare avanti da parte dell’amministrazione e degli uffici comunali. Le minoranze colgono quest’aspetto, lo segnalano.
Il consigliere Bressan pone delle domande tecniche, e puntualizza come, secondo lui, fosse corretto introdurre anche un indicatore sulla qualità dei dati memorizzati. Tale indicatore permetterebbe di valutarne l’attendibilità e quindi prendere delle decisioni più mirate. L’ing. Ghizzo risponde e prende atto della puntualizzazione.
Il consigliere Andreetta chiarisce che i consiglieri sono chiamati in consiglio a votare e non per assistere a delle presentazioni. Pensa che si stia facendo un po’ di confusione e che in piano andava presentato in altra sede.
E’ evidente che un piano di Protezione Civile di circa 450 pagine, non possa essere presentato in un consiglio comunale con all’ordine del giorno dieci punti. Ma è altrettanto vero che i consiglieri per poter votare dovrebbero conoscere e quindi anche la presentazione fatta contribuisce ad aumentare la loro cultura e rendere quindi il loro voto più consapevole. Allora dove sta l’inghippo? Sta nel fatto che per questo piano doveva essere convocato un consiglio ad hoc, facendo, anche, una pubblicità adeguata, in modo da coinvolgere maggiormente la cittadinanza. Ma siccome il Sindacotto e la sua maggioranza hanno una evidente idiosincrasia con le “carte”, pensano che il riassunto, di un piano del genere, che dovrebbe garantire l’incolumità dei cittadini di Gaiarine, si possa fare in cinque minuti.
Il consigliere Andreetta dichiara la sua astensione.
indexLa consigliera Capuzzo fa presente che il Piano di Protezione civile andava presentato alla cittadinanza, e che doveva essere, nella sua stesura, coinvolto anche il Gruppo di Protezione Civile Comunale. Anche lei dichiara la sua astensione.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo astenuti

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