Sabato: La carriola, la “wheelbarrow” usata nei cantieri edili in Australia

Tutt’oggi la classica gru che vediamo dalle nostre parti non viene usata nei cantieri edili australiani per costruire palazzi fino a otto piani di altezza. Al massimo l’impresario mette a disposizione un montacarichi per tutte le ditte, alle quali poi verrà dedotto il costo per l’uso dello stesso. Ora: per posare il “concrete”, leggi calcestruzzo, ci sono le pompe introdotte all’inizio degli anni ’70 (da notare che il primo a introdurre questa tecnica in Sydney è stato un nostro noto paesano), ma fino ad allora si usava l’hoist, leggi montacarichi.
Un montacarichi mobile che si spostava anche due volte al giorno, apparteneva al “concrete contrators”, (leggi azienda specializzata a posare o a lavorare il calcestruzzo a contratto, cioè a un prezzo fisso dato in precedenza per metro cubo; metodo usato per il 95% dei lavori, in poche parole a cottimo).
Il calcestruzzo veniva poi distribuito sulla soletta tramite la carriola.
Ora, immaginate che ci vogliono 12 – 13 carriole (australiane) per
fare 1m³ di concrete, quasi 200 kg da trasportare in bilico su tavoloni larghi 25-30 cm, sospesi su cavalletti sopra il ferro di rinforzo, o per aria tra i cumuli scavati delle fondazioni.
30, 50, 100 o più m³ al giorno.
Quando per la prima volta si vedono questi operai andare avanti e indietro, e ancora avanti-indietro per centinaia di volte, le reazioni sono estreme: o chi ha inventato il “si
stema” è un pazzo, e loro pure lo sono, oppure in qualche maniera essi prendono il lavoro come una giostra di divertimento…
ma vi assicuro le cose non stanno proprio così.
Sotto un sole cocente, oppure sotto un dirotto acquazzone, la carriola deve sputar fuori il suo carico prezioso, e più veloce lo fà e meglio è per tutti. Spingere 200 Kg con un passo di marcia su un tavolone traballante, con magari quello che segue che ti invoglia a fare più veloce, svuotarla facendo perno su te stesso, girarti e ripartire senza cadere, non è per niente facile. Si dirà che è tutta pratica, ma provare per credere.
Situazione da gironi danteschi.
Anche dopo mesi o anni, alla sera rincaseranno vuoti e stanchi, molto stanchi.
Anche per questo meritano più rispetto.

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Current ye@r *