Per il quarto appuntamento della rassegna libroforumfilm dedicato ai cinque sensi è il romanzo La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini ad ispirare l’omonimo film di Roberto Faenza. Alla proiezione a Villa Altan di lunedì scorso il numeroso pubblico ha gradito la visione tanto da tributare un applauso finale.
Libro e film narrano la storia di Marianna, nobile donna della Sicilia del settecento (ben rappresentata per la cura dei costumi, degli esterni e degli interni, ma anche per la fotografia e la recitazione) sordomuta ma di brillante intelligenza che le permette di comunicare attraverso la scrittura e la lettura.
A tredici anni viene destinata, contraria, alle nozze con lo zio di gran lunga più avanti d’età e assieme alle ripetute gravidanze passa giornate intere a leggere e scrivere, attraversando gesti, gioie, fatiche, sapori, profumi, tenerezze ed eccessi di una società classista, iniqua e avviata irreversibilmente al tramonto.
Nel segno dell’8 marzo e della festa della donna, libro e film raccontano come una donna possa correggere e determinare il proprio destino, ad ogni costo, contro pregiudizi, usi e costumi.