Sempre di più assistiamo ad un generale disinteressamento dei giovani alla vita politica sia a livello locale che nazionale. Questo aspetto è confermato dalla scarsa partecipazione registrata alle recenti elezioni amministrative nel nostro Comune. È necessario chiedersi il perché, considerando che le scelte politiche dei nostri amministratori si ripercuotono in gran parte delle nostre azioni quotidiane.
Noi giovani forse ci sentiamo distanti dal mondo della politica o forse non abbiamo voglia di impegnarci concretamente per il bene comune. Il benessere in cui viviamo ha fatto sì che abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve, e per di più a portata di mano. Dobbiamo stare attenti invece che, se in apparenza tutto è “disponibile”, ci sono aspetti che spesso vengono meno (e noi gaiarinesi ne sappiamo qualcosa) come la possibilità di essere interpellati per questioni di nostro interesse.
Gli istituti di democrazia diretta in Italia ci sono. Quelli normati sono due e cioè il referendum e l’iniziativa popolare, ma l’influenza di tali strumenti è piuttosto marginale. Nuove forme di democrazia diretta stanno emergendo come il Bilancio partecipativo e l’e-democracy che sfrutta le moderne tecnologie informatiche (a tal proposito è interessante il progetto della Regione Veneto chiamato “Veneto e-democracy”).
Un’altra possibilità, che negli ultimi anni si sta diffondendo, è l’istituzione dei Consigli Comunali dei Ragazzi. La L. 28 agosto 1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha posto le basi per l’istituzione di questo nuovo organismo, quale importante esperienza educativa per coinvolgere i bambini e i ragazzi al funzionamento dell’attività amministrativa del Comune, per sensibilizzarli sui temi della politica cittadina. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi favorisce il loro sviluppo come giovani cittadini protagonisti consapevoli e attenti custodi della salvaguardia dei tesori locali. La loro attività si traduce in proposte e pareri da sottoporre al Consiglio Comunale (dei Senior) il quale dovrà poi formulare risposte scritte e soluzioni sui problemi posti all’attenzione.
Ne possono far parte i bambini delle classi IV e V della Scuola Primaria e i ragazzi delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’elettorato passivo è costituito da tutti i ragazzi della stessa fascia d’età residenti nel Comune. Il funzionamento è simile a quello dei Senior, con l’elezione dei Sindaco e la nomina di consiglieri e assessori che formeranno la Giunta.
È auspicabile che anche a Gaiarine si possa realizzare tale progetto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo, per la formazione di futuri “cittadini attivi”.
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Condivido pienamente le proposte avanzate da Lora, anzi mi permetto di suggerire qualche link interessante per approfondire queste tematiche, sperando che gli amministratori di oggi e domani possano coglierne il valore.
(Dall’associazione Nazionale dei Consigli Comunali dei Ragazzi):
http://www.democraziainerba.it/
(Dal Centro di documentazione “Cultura della Legalità Democratica” della regione toscana):
http://www.e.toscana.it/e-toscana/it/cld.wp
http://www.camina.it/archivio/22sett2006/materiali_carpette/Scheda_CCR_toscana.pdf