Dove sta la visione strategica della amministrazione uscente, che ha governato per 10 anni il nostro comune e che vorrebbe “continuare” a governare anche per i prossimi cinque anni.
Quale nuova idea, quale nuovo servizio, quale miglioramento ha portato in questi 10 anni nella vita reale, quella di tutti i giorni dei cittadini del comune di Gaiarine?
Nessuna. Tante opere pubbliche, tanti soldi spesi e buttati.
Solo opere pubbliche, solo cemento e mattone, solo piazze e rotonde, solo asfalto e demolizioni.
Nulla per le persone, per le famiglie, per le imprese, per la cultura, per l’ambiente.
Nulla che abbia determinato un sostanziale miglioramento della qualità della vita.
Si è assistito in questi anni non all’ampliamento ma alla riduzione di servizi come la chiusura dell’asilo nido di Albina, che ha messo in difficoltà le giovani coppie del nostro comune, che, pur con tutte le difficoltà esistenti, hanno avuto il coraggio di “fare” figli, o come il deserto culturale generato dalla attuale non gestione della biblioteca.
Molti dei servizi che il nostro comune oggi offre, se nel frattempo, come abbiamo visto, non siano stati ridotti, provengono da lontano, provengono, questi si, da una visione innovativa del futuro, vengono dagli anni 1995/2004 dalle due amministrazioni Toso.
Allora la consapevolezza che nuovi bisogni e nuove sensibilità stavano emergendo anche nella nostra comunità ha generato la realizzazione di risposte concrete come:
– il centro infanzia di Albina per rispondere alle necessità delle giovani copie;
– il Centro diurno per gli anziani di Francenigo, per dare un aiuto alle famiglie con anziani autosufficienti, ma bisognosi di assistenza e compagnia;
– i miglioramenti e messa in sicurezza dei plessi scolastici per dare aule adeguate e sicure ai nostri ragazzi;
– lo spostamento della biblioteca comunale da Calderano a Villa Altan a Campomolino;
– l’avviamento della piazzola ecologica, una delle prime della provincia di Treviso, per evitare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti nel territorio;
– il miglioramento della raccolta differenziata carta/plastica/vetro e l’avvio di quella secco/umido per mettere il nostro comune al passo degli altri e tra i più “ricicloni” della provincia di Treviso;
– l’avvio ed il successivo sostegno alla manifestazione Gaiarine in Festa, per rivitalizzare il centro e dare una prospettiva ai commercianti di Gaiarine;
– la sistemazione di percorsi campestri ciclo/pedonali e dell’Ansa Restera Zandegiacomi per avere attrattive per un turismo ecosostenibile.
Questi sono solo alcuni esempi dell’innovazione introdotta nel nostro comune da quegli amministratori lungimiranti, che avevano effettivamente colto le necessità anche prossime venture del nostro comune.
Alcuni di questi sono nel nostro gruppo, come Giuseppe Panontin e Renzo Rizzon, insieme a Rita Giust che, allora, da dipendente del comune con la sua competenza, ha permesso di superare molti ostacoli anche di tipo burocratico.
Essi hanno ancora il motore dell’innovazione accesso come lo hanno acceso gli altri componenti del nostro gruppo, perché tutti noi abbiamo un’immagine del futuro del comune che si sposa con le esigenze vere delle persone, con la necessità di metterle in relazione con le associazioni, con gli altri cittadini e con l’amministrazione per superare il momento difficile e per disegnare, come è stato fatto nel periodo 1995-2004, un comune per tutti e il comune del domani