Oggi è ricomparso il dragone Komazzù, e un altro pezzo di paese è andato giù.
Il commento lo lasciamo alle parole tratte dall’adattamento teatrale del romanzo di Marguerite Yourcenar le Memorie di Adriano, portato magistralmente in scena da Giorgio Albertazzi, rendendo così omaggio anche alla scomparsa, avvenuta ieri, di questo grandissimo attore ……
le lacrime cessarono
la memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare
ogni dolore prolungato è un insulto al loro oblio
la vita è atroce lo sappiamo
ma proprio perché mi aspetto tanto poco dalla condizione umana i brevi periodi di felicità i progressi parziali gli sforzi di ripresa di continuità mi sembrano altrettanti prodigi che vengono a compensare la massa immensa dei mali degli insuccessi delle ingiustizie dell’errore
sopraverranno le catastrofi le rovine
trionferà il caos
ma di tanto in tanto verrà anche l’ordine
la pace si instaurerà di nuovo fra le guerre
le parole umanità giustizia libertà riacquisteranno qua e là il senso che noi abbiamo cercato di infondervi
non tutti i nostri libri periranno
si restaureranno le nostre statue infrante
altre cupole altri frontoni sorgeranno sulle nostre cupole sui nostri frontoni
vi saranno uomini che penseranno lotteranno sentiranno come noi
oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli irregolari lungo i secoli su questa immortalità intermittente
se i barbari si impadroniranno mai dell’impero del mondo saranno costretti ad adoperare molti dei nostri metodi
e finiranno per assomigliarci