Consiglio comunale di routine.
Due interrogazioni e una variazione al Piano triennale delle Opere pubbliche.
I presenti qui.
Si inizia, essendo il 10 febbraio il Giorno del Ricordo, con un minuto di silenzio.
Le due interrogazioni presentate ai primi di dicembre da Alternativa per Gaiarine – Lazzaro Giuseppe Sindaco, riguardano: una la sicurezza sulla solita stagione dei furti di cui è vittima ogni fine anno il nostro comune e l’altra la tutela della salute pubblica e servizi ai cittadini.
Queste due interrogazioni vengono discusse dopo due mesi dalla loro presentazione, non per colpa dei presentatori, ma per il fatto che non hanno potuto essere inserite nel consiglio comunale del 28 dicembre scorso, in quanto in quel consiglio era in discussione il bilancio di previsione che preclude, per regolamento, la discussione di interrogazioni.
Anche se fuori tempo massimo e sebbene la discussione sia sembrata per certi aspetti un po’ anacronistica ha qualcosa sono servite.
Sulla prima, relativa alla stagione dei furti e della sicurezza sul nostro territorio, a fronte delle richieste poste da Lazzaro, naturalmente il sindaco ha difeso tutto il difendibile: l’operato dell’amministrazione, il Controllo di vicinato, il progetto che sta per partire di video sorveglianza, la convenzione di polizia municipale con gli altri comuni, e chi più ne ha più metta.
Ha poi sollecitato una maggior partecipazione dei cittadini al controllo del territorio, invitandoli a segnalare situazioni “anomale” e ad iscriversi al Controllo di Vicinato.
L’interrogazione chiedeva conto anche di una promessa elettorale fatta da questa maggioranza e cioè la vigilanza sul territorio da farsi usufruendo di società private, in poche parole “ronde a pagamento“.
Il sindaco ha ammesso che questa promessa elettorale, valutati i costi che sarebbero spropositati, non potrà essere mantenuta.
E così viene alla luce come i programmi elettorali siano soprattutto degli specchietti per le allodole (leggi elettori) con cui attrarre il consenso promettendo mari e monti, e dando sfogo anche alla fantasia.
Promesse stravaganti che non potevano e non possono essere mantenute.
Ma più interessante ancora è ragionare su come verrà valutata una amministrazione alla fine del suo mandato nel caso si ripresentasse o si ripresentasse una delle stesso colore politico.
Gli elettori del comune andranno ad analizzare quante delle promesse elettorali siano state mantenute?
Gli elettori andranno a verificare se le “cose fatte” erano state previste nel programma elettorale e nel caso non lo fossero se siano stati coinvolti in quelle decisioni “fuori sciap?
Ma neppure per sogno.
Si voterà per dei candidati qualsiasi, competenti o incompetenti, basta che siano della propria parte politica e poi c’è sempre sotto traccia quel po’ di “sano” campanilismo.
Sulla seconda un batti e ribatti tra Lazzaro e il sindaco sul funzionamento dei uffici comunali, con Lazzaro, che messosi nei panni dei cittadini, ha giustamente evidenziato le difficoltà di quest’ultimi ad interloquire con gli uffici.
Ha fatto notare che per accedere agli uffici bisogna fissare un appuntamento telefonico, e che tale appuntamento può essere preso solo telefonando in certi orari, che potrebbero coincidere con quelli lavorativi dei cittadini, rendendo impossibile per taluni farlo.
Il sindaco pur ammettendo qualche “defaillance ” sostanzialmente e “naturalmente” dice che “tutto va ben madama la marchesa“.
L’altro aspetto di questa interrogazione si riferiva alla salute ed in particolare alla situazione pandemica.
Lazzaro ha criticato l’operato dell’amministrazione che ha permesso, con la pandemia in corso, lo svolgersi del “street food festival” in piazza del municipio, dando luogo, secondo lui, sicuramente ad un aumento dei contaggi non essendo state rispettate le regole, distanziamento e mascherine.
Anche qui, il sindaco, ha difeso l’operato dell’amministrazione negando che quell’evento, possa aver causato dei focolai, essendo, secondo lui, sostanzialmente rispettate le regole..
Eccome no.
Basta guardate questa foto.
Distanziamento e mascherine a gogo.
E poi come sempre c’è qualcuno che osa dire che i “festaioli” non hanno rispettato le regole… ma dai.
Ma quello che lascia perplessi è che parlando di salute, di pandemia, di contaggi, ecc., non ci sia stato da parte di nessuno un accenno alla condizione disastrosa della sanità veneta, soprattutto rispetto alla medicina territoriale distrutta dalle politiche messe in atto da Galan e Zaia.
I cittadini di Gaiarine e dei comuni limitrofi sono davvero “in……i” (vedi raccolta firme) per la situazione che si è venuta a creare: una medicina che è diventata ospedalecentrica sempre più senza il presidio del territorio e cure domiciliari, e sempre più in mano ai privati.
Ma non si deve dare fastidio al manovratore.
Per finire: la variazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, modifica apportata per introdurre la sistemazione della scuola Primaria di Gaiarine, variazione propedeutica alla partecipazione ad un bando.
Tutto ancora in alto mare.
Ciao.