In attesa di stendere la cronaca del consiglio di ieri sera, cronaca che richiede, per essere precisa e puntuale, tempo e naturalmente fatica, vi potete leggere la premessa che comunque vi aiuterà ad immergervi in questa commedia all’italiana dove l’ilarità sarebbe di casa se non fosse in gioco, ma per davvero, la democrazia.
Premessa
Nuova rappresentazione di un teatrino ormai già visto e ormai sempre più uguale a se stesso.
La continuità proclamata nell’ormai lontana campagna elettorale con il megalosindaco che consegna il comune al sindacotto è sempre più evidente nei fatti dell’amministrare, ma con il progressivo manifestarsi di modi irriguardosi, insofferenti, derisori, ed improvvisi accessi d’ira e provocazione, che ricordano i beceri atteggiamenti del piccolo megalomane che fu.
Questo dimostra che la collaborazione e l’atteggiamento costruttivo con le minoranze auspicati al momento dell’insediamento siano in realtà parole false e infondate, dette perché fa bello dirle e dimostrandosi così disponibili e accomodanti, e ci verrebbe da dire, “democratici”.
Non esiste coinvolgimento, non esiste confronto, non esiste argomento che sia ritenuto meritevole di analisi e risposta. Illuminante l’affermazione del sindacotto quando rifiuta confronti o coinvolgimenti con le minoranze perchè (testuale) « sennò non si farebbe mai niente», dove l’importante diventa il “fare” non importa come o cosa o perchè (facciamo una terza palestra? ma sì, facciamola), non importa se si rispetta la legge, se si fanno trattative con privati svendendo i beni della collettività.
Rispetto al passato ora parla (vedete qui), sempre sporadicamente, anche qualche consigliere/assessore ma riproponendo analogo stolido atteggiamento, pervicacemente insensibile e addirittura a volte candidamente sorpreso dalle critiche delle minoranze, spesso puntuali e circostanziate.
Parallelamente a tutto ciò figurano i richiami, pressanti, continui, insistiti, dalle minoranze alla verbalizzazione corretta della discussione e degli interventi da parte del verbalizzante, ovvero il segretario comunale.
Che dire ancora di questo personaggio, ex deputato leghista?
Si potrebbe dire “ma c’è o ci fa?”
Potremmo di conseguenza chiederci: è incapace o è in malafede?
- nel primo caso va sostituito immediatamente
- nel secondo caso va perseguito immediatamente
Invece lo vediamo imperturbabile, impermeabile ad ogni critica, lautamente retribuito per una prestazione dal punto di vista documentale palesemente scorretta, addirittura illegittimamente rimborsato (lo dice la ragioneria dello stato, lo dice la corte dei conti dell’emilia romagna) per le spese di trasferta.
Vediamo due ipotesi:
- gli amministratori di Gaiarine sono prodighi e generosi (però ‘na volta bon xe bon, do volte bon xe santo, tre volte bon xe mona!) anche se questo cozza con la ripetuta affermazione «’no ghe xe pì schèi»: evidentemente non conta tanto se ci siano ma dove si utilizzano.
- gli amministratori di Gaiarine hanno bisogno proprio di LUI come segretario comunale, per plausibili immaginabili motivi di continuità e perciò depositario di conoscenze, procedure, opportunità e decisioni, iniziate col megalosindaco e che devono continuare col sindacotto.
Infine, con questa amministrazione si confronta e collega l’attività del cosiddetto ufficio tecnico ( urbanistica e lavori pubblici) che di tecnico ormai da anni non ha più nulla.
La sua responsabile continua ad apporre il suo parere “favorevole di regolarità tecnica” su qualsiasi atto gli venga proposto dall’amministrazione, anche se palesemente illegittimo. Qui ci si potrebbe chiedere se è semplicemente succube oppure per mantenere l’indennità di responsabile (bei soldini) ….
Ma nell’ ufficio tecnico spicca anche l’attività di galoppino di un personaggio che impunemente (ma evidentemente tollerato dalla presente e passata amministrazione, per l’appunto in continuità) esegue il lavoro “sporco”, spacciando per efficienza un interventismo populista, improvvisato, ottuso, sregolato. Pittura cimiteri, abbatte siepi, taglia alberi e fa e disfa perizie, salvo poi essere smentito proprio dal sindacotto che in consiglio ha dichiarato che la perizia fatta da costui relativa all’alienazione del fabbricato in via S.Pio X era sbagliata.
E tocca tenerselo pure lui……..
o forse è necessario fare un bel po’ pulizia?