Si inizia con l’appello (vedi qui).
Il Sindacotto legge la comunicazione (eccola) inviata dalla consigliera Capuzzo impossibilitata, per motivi di lavoro, a partecipare al consiglio. Due sono gli argomenti annosi affrontati dalla consigliera nella sua comunicazione. La prima riguarda l’orario di convocazione del consiglio.
Tanto tempo fa un Sindaco megalomane dall’ego inversamente proprozionale alla statura (appunto, megalosindaco) per fare un dispetto alle minoranze aveva convocato un consiglio comunale alle 18.30. Viste le proteste delle minoranze di allora per questa inusuale convocazione temporale, e avendo intuito che la cosa dava particolarmente fastidio, per ripicca, continuò a convocare i consigli alle 18.30.
Il Sindacotto appena insediatosi spostò l’orario dalle 18.30 alle 19.00, come a voler dimostrare, verso le minoranze, un po’ di “apertura”. La cosa ha però, sostanzialmente, il sapore di una presa in giro in quanto lo spostamento di mezz’ora non risolve il problema di chi lavora fino a tardi. Inutili sono state le ripetute richieste delle attuali minoranze per ottenere uno spostamento della convocazione alle 20.30. L’arroganza insita anche in questo sindaco come nel precedente, se ne fa un baffo, anzi mortifica le minoranze rendendo vane ed inascoltate le loro richieste.
Il politico, per definizione, non conosce vergogna;
la conoscesse, non farebbe il politico.
(Giovanni Soriano)
La seconda questione, sollevata dalla consigliera Capuzzo riguarda le verbalizzazioni del segretrentun%. Siamo di fronte all’ennesima e ormai acclarata verbalizzazione fantasma di quello che le minoranze dicono in consiglio.
La misura è talmente colma che il consigliere Bressan, come vedremo in seguito, ha minacciato di segnalare la cosa all’agenzia dei segretari comunali.
Ma chi lo smuove questo ex parlamentare leghista… il Sindacotto no per evidenti affinità “elettive” (e la citazione latina “canis canem non est” è quanto mai appropriata).
1. Approvazione verbali seduta del 30 ottobre 2015 (dal N. 22 al N.32)
Prende la parola il consigliere Bressan chiedendo che la votazione avvenga verbale per verbale essendovi nelle verbalizzazioni del segretrentun% molte “mancanze”, non venendo riportate «le precisazioni fatte da me e dai colleghi della minoranza.. come non ci sono le dichiarazioni fatte dal vicesindaco nonchè assessore nonchè ecc.. ecc.. Fellet sulla vendita della casa di via S.Pio X.. nè quelle sul piano degli interventi.. per quanto riguarda il regolamento del Maglio, benchè poi ritirato, manca il testo modificato come da me proposto..» e prosegue dicendo che i verbali dovrebbero almeno riportare la traccia del dibattito avvenuto.. ma quello che avviene nel comune di Gaiarine è una cosa grave.. continua dicendo che scriverà al responsabile dell’Albo Nazionale dei Segretari per segnalare questa continua inadempienza.
Ricorda come il segretrentun% gli abbia confidato che in un comune doveva aveva svolto l’attività di segretario avesse sempre steso i verbali in modo preciso e conforme al dibattito avvenuto, ma che dopo l’elezioni, vinte dalle minoranze, abbia deciso di non verbalizzare più in quel modo in quanto convintosi che anche la sua verbalizzazione (puntuale, corretta, esaustiva, precisa e obiettiva: come dev’essere, vivaddio) avesse avvantaggiato proprio le minoranze (magari non leghiste).
Se è vero quanto riferito dal consigliere Bressan, del quale non abbiamo motivo di dubitare anche per il fatto che segretrentun% non lo ha smentito pur facendo faccine perplesse di circostanza (chi?? io??), quanto messo in atto dal segretrentun% in quel comune e quanto sta facendo a Gaiarine, dato che usa lo stesso metodo, lo pone fuori da qualsiasi comportamento deontologico, come d’altra parte da noi affermato ormai da anni. Questo “signore” dimentica che dovrebbe essere il garante di tutti i consiglieri in quanto pagato dall’intera comunità di Gaiarine e non solo da quella parte che ha eletto l’attuale maggioranza e dimentica, altresì, che non spetta a lui determinare l’esito delle prossime elezioni amministrative nel nostro comune. Il suo comportamento, se conforme a quanto detto dal consigliere Bressan, è semplicemente scandaloso. È davvero ora che intervenga l’agenzia o il prefetto.
Il consigliere Andretta si associa alle considerazioni di Bressan, auspicando addirittura che le sedute del consiglio comunale di Gaiarine vengano tele riprese come avviene in tanti altri comuni anche perché ci sono i mezzi tecnologici per farlo, e mettendo così a disposizione della cittadinanza la diretta streaming dei consigli come anche un successivo podcast.
Il Sindacotto non parla perchè non vuole rovinarsi una palese condiscendenza natalizia e si passa al voto dei singoli verbali.
Undici votazioni in sequenza, con voti contrari delle minoranze quando il verbale votato è incompleto e viziato. Diventa qui del tutto superfluo riportarne il dettaglio.
I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie:
gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.
(George Orwell)
2. Ratifica deliberazione di giunta comunale N. 121 del 24/11/201
Il Sindacotto cede la parola all’assessore De Zan che chiede se dare per letta l’intera delibera o se deve leggere la parte delle entrate e uscite. Ci si accorda per una lettura parziale. La De Zan legge. (pio pio pio) Il tono di voce è così basso che i presenti non capiscono quasi nulla mentre il ritmo della lettura dà la sensazione di una litania, biascicata in fretta con la convinzione di perder tempo e finir il prima possibile.
Andreetta la invita a leggere anche la parte della delibera dove è riportato l’avanzo di amministrazione (€ 887.335,91). Si passa alle domande.
Prende la parola il consigliere Bressan mettendo in luce una lunga serie di incongruenze tra la delibera ed il dispositivo allegato. Si discute. Si guardano le carte. Alla fine la De Zan in palese difficoltà ammette che nella delibera alcuni dati sono sbagliati.
Ma ecchessarà mai..
Bressan chiede come mai una delibera approvata dalla Giunta il 24 novembre possa avere un allegato che è datato 10 dicembre, cioè ben 16 giorni dopo.
La De Zan tergiversa (pio pio pio) e allora Andreetta le chiede se ha una risposta.
Quale può essere secondo voi la risposta?..
provate a indovinare .. naturalmente che è colpa degli uffici..
Bugia, bugia. Il termine di legge per le variazioni di bilancio era il 30 novembre. La nostra super efficiente amministrazione le ha invece approvate, sicuramente non prima del 10 di dicembre, probabilmente dopo. Poi come molto spesso succede in Italia, si aggiustano date, importi e così via. Proprio un bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Bressan chiede come mai l’acquisto del nuovo scavatore sia stato imputato al capitolo dello smaltimento rifiuti. Nasce un battibecco col Sindacotto, che alla fine arrabbiato se ne esce dicendo che «.. serve anche per la piazzola ecologica».
Bugia, bugia. O meglio, una dichiarazione bugiarda con una parte di verità.
E’ vero che lo scavatore (15/20 volte all’anno) viene usato anche nella piazzola ecologia per comprimere i rifiuti ingombranti all’interno dei cassoni, o per spostare e caricare la ramaglia, ma la verità è che lo scavatore doveva essere imputato ad altri capitoli inerenti la manutenzione del territorio ma su quei capitoli non c’erano i soldi. Un altro bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Andreetta chiede spiegazioni su una serie di spostamenti di cifre relativi ai capitoli riguardanti il sociale. La De Zan (pio pio pio) dà alcune risposte. Andreetta fatica a seguirne il ragionamento, De Zan (pio pio pio) tenta di spiegarlo meglio.. Dopo un po’ i due si chiariscono.
Il consigliere Andretta chiede come mai ci sia una variazione di bilancio che raddoppia la spesa per gli spogliatoi della bispalestra. A luglio, cioè appena 4 mesi fa, con il bilancio di previsione era stata prevista una spesa di 150.000€ ora diventata di 300.000€.
Il Sindacotto dice che avevano pensato di «..portarli al grezzo..» mentre ora hanno deciso di «..completarli..». Andreetta insiste per sapere come mai una spesa così alta per degli spogliatoi. Nasce un altro battibecco che porta Andreetta a chiedere «..cosa sono questi spogliatoi? se ne può sapere di più?», intendendo cosa avranno di così prezioso per giustificare una spesa di 300.000 euro.
La risposta del Sindacotto è una di quelle lapalissiane risposte che fa grande un sindaco e la sua amministrazione «cosa vuoi sapere?.. che è compreso di IVA.. secondo te cosa sono gli spogliatoi.. dove la gente si cambia..».
Quindi se noi portiamo lì il segretrentun% ce lo cambiano? Magari fosse così..
Bressan a braccio fa la dichiarazione di voto per il suo gruppo, annunciando voto contrario.. perché le scelte di questa amministrazione (vedi spogliatoi) confermano una volta di più la certezza che non vi sia nessuna visione strategica.
La dichiarazione di voto del consigliere Andreetta, che potete leggere integralmente qui, mette in luce la poca trasparenza (trattasi di un benevolo eufemismo) dell’amministrazione e il trattamento indecoroso che ricevono le minoranze.. «..continua sistematicamente una modalità per cui le opposizioni devono sapere il minimo possibile di qualsiasi cosa, e, ovviamente, il più tardi possibile; in buona sostanza si continua a non rispettare il ruolo delle opposizioni, in qualche modo prendendosi gioco delle stesse..». Prosegue criticando quel piagnisteo continuo dell’amministrazione che dice di non avere soldi.. «.. e infatti “non ci sono schei”, soprattutto per i servizi e magari l’aiuto a famiglie ed imprese, ma si attinge da questo “tesoretto” per alimentare capitoli di spesa che non piangono mai, perché a Gaiarine – ormai lo sappiamo – ci sono capitoli che non piangono mai, e anche stavolta ne abbiamo la chiara evidenza; sono quelli per la nuova palestra.». Fa presente come la documentazione prodotta, il bilancio di previsione, ecc. «… E’ l’ennesima reiterata evidenza che piani di investimento, programmi di spesa, schemi di bilancio in questo comune non sono altro che “carta che si lascia scrivere”!»
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Fracassi contrari
Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata.
La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita.
E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico.
È un affarista, un disonesto.
(Sandro Pertini)
3. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2016/2018;
La De Zan (pio pio pio) legge. Il pubblico rischia la sonnolenza. Solita litania.
Prende la parola il consigliere Bressan ricordando che nel precedente consiglio comunale aveva fatto i complimenti per la chiarezza e il corretto italiano che aveva contraddistinto la stesura del documento riguardante la Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2015, ma che ora è costretto a ricredersi poiché il DUP è pieno di errori e strafalcioni, alcune frasi sono illeggibili (ne legge una e non si capisce proprio nulla). Continua affermando che la cosa più grave sta nel fatto che questo documento che avrebbe in sè grandi potenzialità, in quanto può aiutare un’amministrazione a pianificare le cose da fare nei successivi tre anni, sia invece assimilabile ad un contenitore dove predominano sia negli obiettivi che nella parte operativa i vuoti, evidenziando una volta ancora, una volta di più, la mancanza assoluta di una vera programmazione, di una visione strategica pianificata in un percorso coerente e organizzato.
Mette in evidenza tutta una serie di incongruenze.. i dati sul “ciclo ecologico” (rifiuti) non coincidono con quelli pubblicati dall’ARPAV.. la tabella riportante i consorzi a quali il comune di Gaiarine partecipa porta dei dati errati.. così come è errato l’importo delle opere pubbliche in fase di realizzazione.. interviene la De Zan che (pio pio pio) dice che in effetti c’è un errore..
Bressan continua dicendo che forse l’amministrazione doveva sapere che la Tasi sarà abolita e quindi si doveva fare uno sforzo per tenere conto di questa novità e non ragionare come se nel 2016 tutte le entrate fossero uguali al 2015. La De Zan (pio pio pio) risponde che il DUP sarà riproposto come prevede la legge entro il prossimo febbraio e allora con la legge di stabilità approvata e definitiva si potrà ragionare su cifre reali.
Bressan aggiunge che spera che il bilancio di previsione del prossimo anno sia approvato entro il 31 marzo.. che i contributi per lo sport non vadano ad esclusivo beneficio del calcio.. che venga aumentato il contributo per la protezione civile.. che i 300.000 euro di spesa programmati per il sociale non siano come biglie gettate nella sabbia..
Passa poi ad una provocazione chiedendo al Sindacotto se avesse già applicato il Jobs Act di Renzi dato che la forza lavoro indicata in pianta organica corrisponde a zero unità?
Bofonchiamento del primo cittadino su deprecabili errori e sviste nella stesura.
Nella sua dichiarazione di voto Bressan ribadisce come il documento presentato sia pieno di errori, e invita, a tal proposito, i consiglieri di maggioranza a leggere (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?) i documenti che vengono presentati in consiglio non solo per correggere gli errori ma anche per dare consigli (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?), ripete che il documento è approssimativo e completamente mancante di visione strategica (vabbeh, questa cosa della visione strategica ormai è come la faccia nascosta della luna: tutti sanno che c’è ma nessuno l’ha mai vista).
Interviene quindi il consigliere Andreetta che ribadendo la presenza degli errori nel documento proposto con aria paterna e condiscendente si rivolge alla De Zan.. «si vede che l’assessore si sta sforzando..» lo rimbrotta il Sindacotto «consigliere non giudichi!» e continua Andreetta «ma la invito a non sottovalutare questi aspetti formali.. non è assolutamente giustificabile il fatto che si porti in consiglio un documento così..».
La De Zan perdendo un po’ della sua fanciullesca innocenza chiede (co co co cooo) «ma lei cosa avrebbe fatto.. cosa potevamo fare noi senza il riferimento della legge di stabilità..» come se errori di calcolo e ortografici dipendessero dalla legge di stabilità..
Andreetta risponde «..dovevate lavorare di più.. si capisce che non sapete che pesci pigliare.. ». Passa poi alla lettura della sua dichiarazione di voto che potete leggere integralmente qui.
Nella sostanza ribadisce che i soldi vengono spesi solo per completare la palestra che alla fine costerà ai cittadini di Gaiarine 2.000.000 di euro (diconsi due milioni di euro!!!!), che questa amministrazione non ha nessuna voglia di abbassare i tributi locali e che tutto quello che viene presentato dall’amministrazione in termini di importi sono solo cifre buttate a caso dato che poi saranno aggiustate strada facendo secondo le contingenze e non ispirate ad una programmazione pluriennale.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Fracassi contrari
Penso che, in politica, sia ragionevole adottare il principio di essere pronti al peggio, nella misura del possibile, anche se, naturalmente, dobbiamo, nello stesso tempo, cercare di ottenere il meglio. Mi sembra stolto basare tutti i nostri sforzi politici sull’incerta speranza che avremo la fortuna di disporre di governanti eccellenti o anche competenti.
(Karl Popper)
4. Nomina comitato di gestione della biblioteca per il triennio 2016/2018.
Illustra il Sindacotto. Sono da eleggere cinque membri del comitato di gestione della biblioteca. Tre spettano alla maggioranza, due alle minoranze. Se c’è accordo sui nomi si può votare in modo palese.
La minoranza fa il nome di Benardetta Dardengo e di Kety Liset; la maggioranza quelli di Pilan Ada, Roberta Dardengo e Maria Grazia Carrer.
Per cui si decide di votare in modo palese.
Si vota.
Approvato all’unanimità.
Il Sindacotto ringrazia i componenti uscenti del Comitato Biblioteca e fa gli auguri di buone feste e di un prospero 2016.
Naturalmente contraccambiamo gli auguri ma per un 2016 che porti nel Comune di Gaiarine
più rispetto per le minoranze
meno arroganza
più partecipazione dei silenti consiglieri di maggioranza
meno ignoranza di fronte ai problemi della comunità
più solidarietà
meno soldi spesi per opere insensate: la palestra
più rispetto delle norme
meno intrallazzi
più trasparenza
meno gestione personalistica della cosa pubblica
Auguri a tutti
“..ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
(Leonardo Sciascia)