Non esiste un altro uomo, così caro come lui..
sogna ancora ad occhi aperti e non ama la tristezza.
Noi ci somigliamo tanto, ma io non sogno ad occhi aperti,
io appartengo ad un altro mondo dove lui vivrebbe male.
Caro, caro vecchio mio!
Ora corri insieme al tempo e non corri più nel vento.
Ho il tuo sangue nelle vene, e ti porto nel mio cuore.
I suoi occhi sono buoni, i capelli tutti bianchi..
sulle spalle porta il peso di una vita senza posa.
Gira il tempo la sua ruota: c’è chi nasce, c’è chi muore,
ma la storia di mio padre, è di un uomo senza tempo…
Caro, caro vecchio mio…
ora corri insieme al tempo e non corri più nel vento.
Ho il tuo sangue nelle vene, e ti porto nel mio cuore…
Per capire ciò che siamo dobbiamo guardare al nostro passato, capire da dove veniamo, chi abbiamo incontrato e le esperienze che abbiamo vissuto. Siamo tutti nati da semi gettati da chi è venuto prima di noi. I nostri ideali ed i nostri valori prendono forma dentro di noi lungo il nostro percorso di vita e attraverso tutto ciò che facciamo, ciò che ci succede contribuisce alla loro costruzione. Così ci sono fatti, più o meno significativi, ma soprattutto persone che lasciano il segno e altre che passano inosservate nelle nostre vite.
Beh… Emilio Giust è certamente una di quelle persone che ha lasciato il segno nella vita di chi l’ha incontrato ed è un segno profondo ed indelebile. E’ stata una persona che ha amato profondamente la vita e l’ha interamente vissuta con profonda dignità, immenso senso civico e sconfinata passione. In una società come la nostra pregna di disillusione e dove tutti si trincerano dietro a dei “tanto no cambia gnent”, lui, controcorrente (e per questo FORA X FORA per eccellenza), ha sempre creduto nel valore del dialogo, della giustizia, dell’equità convinto del suo dovere di cittadino a partecipare attivamente alla vita socio-politica locale, nazionale e anche mondiale. Ha sempre e comunque cercato il confronto con tutto e tutti, soprattutto gli “avversari”, senza mai perdersi d’animo e senza mai smettere di mettersi in discussione, con l’intelligenza e la sensibilità che l’hanno contraddistinto e reso un interlocutore ideale. Ha creduto nell’informazione, assetato di sapere non si è mai stancato di documentarsi, di ascoltare e soprattutto mai di riflettere, sforzandosi il più possibile di non cadere vittima di condizionamento alcuno, mantenendo l’indipendenza di pensiero. Mi diceva sempre “pensa co la to’ testa” e si infervorava quando trovava di fronte a sé il muro di ottusità e ignoranza che molte persone costruiscono intorno a sé quando parlano tanto per parlare, fanno tanto per fare, ridono tanto per ridere….
Lui quel “tanto per” non l’ha mai ammesso e mai praticato, esigeva che qualsiasi cosa detta, fatta, pensata fosse motivata. Siamo degli esseri pensanti, e in quanto tali dobbiamo ragionare prima di agire, renderci conto delle nostre azioni e motivarle assumendocene la responsabilità. Intransigente?????? Magari un pochino sì… certo “morbido” forse non lo è mai stato, se non un pochino negli ultimi anni, ma certo non ipocrita. Ha discusso animatamente e difeso il valore delle sue idee, ci ha creduto fermamente. Ha creduto fortemente nell’impegno individuale di ciascuno di noi a fare qualcosa, a migliorarci e a non mollare mai. Quando gli portavo tutta orgogliosa le mie pagelle del primo quadrimestre, lui che mi ha fatto da nonno e per molti versi da padre, nonostante la mia media altissima sbottava “te ha anca 2 sette però”… Non era mai contento, non dava soddisfazioni si dirà… ma quello era il suo modo per farti capire che puoi sempre avere di più, ma DEVI dare di più, se ti impegni e se ci credi puoi ottenere degli ottimi risultati. L’importante per lui era non fermarsi mai.
Ha sempre odiato la corruzione, il qualunquismo e l’indifferenza. Non ha mai smesso di indignarsi di fronte alle nefandezze di un sistema politico decadente. La sua vita è un inno all’impegno civico, all’onestà intellettuale e al valore inestimabile della giustizia sociale. Non è questa la sede per parlare del suo amore per la propria famiglia e per il ruolo insostituibile che ha avuto per i suoi cari… si tratta di una dimensione intima e personale che non va certo affrontata qui. Ma se questo blog FORA X FORA vuole essere strumento di partecipazione attiva, di sensibilizzazione civica e scambio di idee propositive, allora ritengo doveroso ricordare questo uomo che rappresenta tutto questo nel suo essere stato cittadino attivo, vigile e consapevole. Certo aveva i suoi difetti, e chi non ce li ha? Ma la sua franchezza e la sua combattività erano al di sopra della media e sono delle perle rare nella società odierna.
Per questo, profondamente lo ringrazio, perché mi ha insegnato a credere nella giustizia, nel rispetto delle regole, nella democrazia e nell’impegno sociale. Ma anche e soprattutto nel dialogo e nelle idee. E so con certezza che chiunque l’abbia conosciuto, qualunque sia stata la natura dell’incontro, conserva di lui la luce di quegli occhi pieni di speranza, il tono di voce denso di passione e l’incedere di un uomo che non ha mai smesso di lottare e credere nei suoi ideali.
Con gratitudine, stima e smisurato affetto,
Serena
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Bella battuta!!!
Questo riso assomiglia a quello di uno sciacallo.
Ha ha ha! Mi fai ridere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
in perfetto stile ultrà, il commento dimostra l’incapacità di esprimere pensieri coerenti e intelligenti.. non è comprensibile cosa c’entri un vecchio miliardario con la nostalgia del ricordo di una persona e il dignitoso dolore di chi in vita lo ha conosciuto ed amato..
tra gli animali sciacalli e avvoltoi hanno un tristo compito ma lo assolvono per legge di natura..
qual’è allora il tuo?
l’offesa, la menzogna, l’ingiuria..
torna nella tua curva ultrà, a rovistar tra le carogne e a osannare falsi miti patinati urlando a squarciagola “meno male che.. ” !
Cara Rita, W Silvio!!!
Cara Rita,
una persona che lancia epiteti a caso senza conoscerne nemmeno il significato e senza che il suo intervento abbia la minima pertinenza denota soltanto una grande ignoranza…non può capire cosa sia il rispetto e non merita nemmeno gli vengano dedicati tempo ed energie, va lasciato solo nella sua triste, sterile e vuota presunzione con saggia indifferenza.
Uno che non ha rispetto neanche per il dolore degli altri è una persona inqualificabile sotto tutti i punti di vista.
Rita (figlia di Emilio)
“Caro” anonimo,
bentornato! non credere che anche di fronte a una totale manncanza di rispetto ci facciamo fregare da tanta bassezza. Il tuo commento resta qui a testimoniare quanto in basso si possa scendere.
Ti credo, tra comunisti ci si capisce!
Mi manca un’ultima intensa chiaccherata “politica” con Lui.