Arrivati all’epilogo della vicenda del Centro Infanzia di Villa Elena siamo andati a rileggerci quanto pubblicato e documentato circa due anni addietro, ripercorrendo i problemi, le difficoltà e i commenti di allora
(questi i link di riferimento: post1, post2, post3, post4).
Al nostro tentativo di mettere a disposizione della comunità spazi, visibilità e informazioni risposero diversi cittadini ma anche genitori (i più diretti interessati), contribuendo a rendere pubblico e forse più diffuso un problema e una difficoltà che interessando la parte più importante della comunità stessa (l’infanzia) si proiettava nel futuro di noi tutti.
Nel far questo la nostra critica verso le scelte amministrative e politiche, il confronto e la proposizione di altri esempi, di altri modelli, di altri comportamenti, di altre sensibilità diventava quasi inevitabile e, crediamo, più che legittimo.
Tutto questo non per utilizzare strumentalmente la vicenda a scopi propagandistici, politici o elettorali, ma per evidenziare che scelte diverse erano (e sono) possibili, risposte migliori erano (e sono) disponibili se volontà, coraggio e lungimiranza non mancano.
I genitori due anni addietro ottennero in qualche modo la continuità di un servizio che ora si trovano improvvisamente, drasticamente e irrimediabilmente ridotto.
Un genitore due anni addietro scrisse testuale “noi genitori vogliamo fortissimamente che l’asilo continui la sua attività non solo per l’anno scolastico in corso, ma anche per quelli futuri“; ma allora oggi possiamo trarre qualche conclusione senza per questo passare per “opportunisti“, “faziosi, rancorosi, apocalittici“?
Come possiamo evitare di mettere a confronto il denaro buttato sulle piazze e sulla bis-palestra e quello destinato ai servizi per la comunità, per asili e centri infanzia, per la scuola, per disabili e anziani, per le famiglie in difficoltà?
Nell’ultimo consiglio comunale sono state previste somme destinate al sostegno dell’occupazione e delle famiglie gaiarinesi x un totale di 30.000 €.
Per la bis-palestra (incompleta: leggere qui) la spesa prevista è, ad oggi, 1.800.000 €.
Sembra una facile provocazione;
lo è davvero?