come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio,
ma correggere i (mal)costumi deridendoli !
INAUGURAZIONE MUNICIPIO
ovvero
Panem et circenses
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Panem et circenses (letteralmente, Pane e corse dei cavalli) è una locuzione
in lingua latina molto conosciuta e spesso citata.
Era usata nella Roma antica.
Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma è da attribuirsi ad un autore specifico.
È stata scritta infatti dal poeta latino Giovenale:
(latino) « … duas tantum res anxius optat
panem et circenses »
(italiano) « … [il popolo] due sole cose ansiosamente desidera
pane e i giochi circensi »
Questo poeta fu un grande autore satirico: amava descrivere l’ambiente in cui viveva, in un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati (in questo caso le corse dei carri tirati da cavalli che si svolgevano nei circhi come il Circo Massimo e il Circo di Massenzio).
…
Per estensione, la locuzione è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l’azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l’organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica
in modo da lasciarla solo alle élite.
…
L’espressione Panem et Circenses rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico;
un vero strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse,
che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo.