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Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte
come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio,
ma
correggere i (mal)costumi deridendoli !

INAUGURAZIONE MUNICIPIO
ovvero
Panem et circenses

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Panem et circenses (letteralmente, Pane e corse dei cavalli) è una locuzione
in lingua latina molto conosciuta e spesso citata.
Era usata nella Roma antica.
Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma è da attribuirsi ad un autore specifico.
È stata scritta infatti dal poeta latino Giovenale:
(latino) « … duas tantum res anxius optat
panem et circenses »
(italiano) « … [il popolo] due sole cose ansiosamente desidera
pane e i giochi circensi »

Questo poeta fu un grande autore satirico: amava descrivere l’ambiente in cui viveva, in un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati (in questo caso le corse dei carri tirati da cavalli che si svolgevano nei circhi come il Circo Massimo e il Circo di Massenzio).

Per estensione, la locuzione è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l’azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l’organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica
in modo da lasciarla solo alle élite.

L’espressione Panem et Circenses rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico;
un vero strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse,
che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo.

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