Domani le mamme del nostro Comune manifesteranno ancora contro il traffico, la mancanza di sicurezza stradale e per chiedere l’attivazione di interventi urgenti per il risanamento dell’aria che respiriamo.
Domani mattina ci saranno, a partire dalle ore 8, due passeggiate tranquille: una a Francenigo in Via dei Fracassi e una a Gaiarine, sempre in Via Roma.
Le mamme invitano tutte/i le/i concittadine/i a partecipare, perché la loro manifestazione è per il bene di tutte/i!
Quindi non ci resta che sperare ci sia il sole e augurare buona passeggiata!
Ci sono voci che dicono di una passeggiata tranquilla anche a Codognè, ma ancora non abbiamo avuto conferma.
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La tranquilla passeggiata delle mamme “antitraffico”
Stamattina dalle 8 alle 9 le mamme “antitraffico” hanno messo in atto una bella e pacifica forma di protesta. Le manifestanti, circa una cinquantina, si sono ritrovate in centro a Gaiarine, accompagnate dai figli e da numerosi commercianti, per attraversare ripetutamente Via Roma, rallentando così il traffico pesante che a quell’ora invade gli abitati del Comune. Va subito detto che gli stessi automobilisti e camionisti si sono resi conto del carattere positivo della dimostrazione, infatti non ci sono state casi di insofferenza.
La mobilitazione spontanea delle mamme sta dando voce al disagio di moltissime/i cittadine/i che chiedono interventi rapidi per il recupero della vivibilità del centro e la salvaguardia della salute di tutti. Le richieste di chi ha manifestato si rivolgono principalmente alla massima autorità sanitaria del Comune, ovvero il nostro sindaco Loris Sonego, il quale anche attraverso gli organi di stampa invita i suoi elettori a pazientare (vedi articolo sulla Tribuna di Treviso di oggi). L’obiettivo della manifestazione è principalmente quello di mantenere viva l’attenzione sui gravi problemi generati dal traffico. Non si tratta quindi di attendere solo la realizzazione delle opere che dovrebbero deviare sensibilmente i flussi di traffico dai centri abitati del nostro Comune (completamento della A28 e circonvallazione di Gaiarine), ma di dare rapidamente avvio a tutte le azioni che porteranno al risanamento dell’ambiente urbano e dell’aria che respiriamo. È idea condivisa che l’iniziativa spetti in primis al nostro sindaco.
PS: le nostre pacifiche e determinate mamme “antitraffico” stanno già attirando l’attenzione degli organi di stampa. Infatti oltre alla prima pagina della Tribuna e l’articolo del Gazzettino, notizia della mobilitazione spontanea è stata data nell’apertura del giornale di Radiopadova e nel telegiornale di Antenna 3.
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Italiani popolo di.. ferraristi ?!?
Ogni anno scompare un paese di settemila persone
Tante sono le vittime delle strade italiane; 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata.
Il parlamento Europeo ha chiesto all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri.
A ciò lo stato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e delle norme del Codice della strada.
Bollicine leggere calpestano…il diritto di vivere
per l’AIFVS questa pubblicità è ingannevole
Una pubblicità carica di ambiguità, offensiva specie per chi sopporta la perdita di un figlio a causa di un guidatore ubriaco. Una pubblicità con affissioni murali nelle zone centrali di Roma e sugli autobus dell’ATAC che deprime la civiltà, sia perchè offre un’immagine non solo carica di ambiguità (sganciarsi da chi?), ma anche perchè collega lo spumante alla visione gioiosa della mobilità, tanto che le sue bollicine compongono una moto, e ciò pur sapendo che l’alcol è causa degli incidenti stradali e che esso provoca danni alla salute e fa perdere l’autocontrollo, incrementando risse ed uccisioni, come ci informa l’OMS e come documentano gli articoli di tutti i quotidiani.
E’ questa la società che vogliamo?
Una società costituita da gente spregiudicata, che pur di spremere denaro è disposta a calpestare i diritti umani inalienabili, come il diritto alla vita ed alla salute, a disorientare i giovani, tanto da proporre loro l’imbroglio e la perdita dei valori come “Straordinari momenti di vita reale?”. Inciviltà e illegalità sì, perchè vengono messi sotto i piedi i contenuti dell’art. 41 della Costituzione che, nell’affermare che l’iniziativa economica privata è libera, stabilisce che essa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Chi potrebbe affermare che quell’immagine è coerente con le richieste dell’art. 41? Ma l’articolo 41 chiama anche in causa la responsabilità delle nostre istituzioni, poichè aggiunge che: “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”. Se questo articolo esiste ancora nella nostra Costituzione, vorremmo sapere quali controlli opportuni stiano facendo le nostre istituzioni perchè non passino pubblicità negative, in contrasto non solo con la Costituzione, ma anche con le informazioni di un organismo scientifico fortemente accreditato, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
O forse il loro punto di riferimento sono le convinzioni del Ministro per le Politiche Agricole Zaia che si è dichiarato contrario alla riduzione del tasso alcolico consentito dello 0,5, ed ha anche affermato che chi beve due bicchieri di vino è perfettamente in grado di guidare?
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
Abbasso la ferrari
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Non le ho sempre odiate le auto.
Mi sono piaciute molto normale, per un po’, come a tutti i miei poveri contemporanei, tipo dall’85 che avevo la patente (e la macchina, una 112, quella di mio nonno Erio, andava a manetta la 112) e io ero felice. Impazzita. E il giorno che presi la patente fu veramente il più bello della mia vita. Me lo ricordo.
Finalmente: ero grande! Libera! Non vedevo l’ora!
Libera di pagare un’auto, di pagare la benzina, il bollo, l’assicurazione, libera di stare ore in coda, di prendere multe, di essere stressata, di perdere ore a cercare parcheggio, di salire in macchine gelate d’inverno e bollenti d’estate, di non tirare il fiato, di non dormire dal rumore….
Comunque sì anche io ho avuto il mio due-tre anni d’amore inspiegabile per il mezzo in questione, ma dopo tutto da piccola in chiesa ho avuto il periodo che parlavo col crocefisso e quello mi faceva sì e no con la testa.
Rapidamente tutto questo amore si trasformò in fastidio: mi ritrovai, sposata giovinetta, a fare la pendolare da un paesino dove ero finita perchè la casa disponibile era lì, e il posto giù in città, dove lavoravo.
I due siti sono collegati da una statale, l’estense, chiara opera di sadismo urbanistico, o retaggio delle gite in carrozza di Matilde di Canossa, con tutto un bel canale a destra e sinistra e tante belle curve che schiantarsi è un attimo, se non si va, come indicato, ai 50: ma il povero paesino sta giusto giusto fra Modena e Maranello, e si vede che tutti vogliono farti credere di essere Shumacker che va a lavorare? Insomma io mi facevo questi quindici km con il terrore che queste persone, che si erano comprate queste auto dalle linea aggressiva, alla fine: volessero veramente aggredirmi!!!
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BICICLETTIAMOCI!!!!!!!!!!
Oggi è parte la campagna del Ministero dell’Ambiente per incentivare, anche quest’anno, l’utilizzo della bicicletta rispetto alla macchina in nome della mobilità sostenibile. L’obiettivo è superare i numeri dell’anno scorso, ventimila biciclette vendute in 10 giorni. Ma come funziona questa agevolazione, esattamente?
L’incentivo per la bici è pari al 30% del suo costo fino a un massimo di €200 nel caso di una bicicletta comune. Se invece parliamo di una bicicletta a pedalata assistita, l’incentivo è valido fino a un tetto massimo di €450. Per avere lo sconto, basta presentarsi con la carta d’identità presso il rivenditore. Ogni cittadino dotato di codice fiscale (quindi anche il cittadino immigrato regolare) può comprare solo una bicicletta usufruendo dello sconto. L’elenco dei rivenditori, il modulo della richiesta (che comunque fornisce anche il venditore) e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.incentivibiciclette.minambiente.it La settimana prossima invece scatterà il click-day per ciclomotori e moto.
Sempre più comuni si stanno dotando di piste ciclabili e il cicloturismo accoglie ogni anno nuovi proseliti. Potete consultare www.piste-ciclabili.com un sito estremamente accurato dove gli amanti della bici segnalano essi stessi gli itinerari più interessanti, con tanto di indicazioni sul traffico, la presenza di fontanelle, la qualità dell’asfalto, eventuali ponti e difficoltà.
Incidente di Francenigo: serve un piano per la mobilit
Anche l’ultimo pensiero va a lei: non mollare!
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Traffico, strade, auto: le caratteristiche della mobilit
L’auto è diventato il mezzo privilegiato per spostarsi
Ci si muove soprattutto in auto in quanto viene considerata più sicura e più veloce per ogni tipo di spostamento, anche se breve e anche se c’è bel tempo: l’autobus (quando c’è) è considerato lento e inaffidabile; la bicicletta rischiosa, faticosa e meno veloce; spostarsi a piedi è fuori del tempo (si cammina solo in montagna o sul tapis roulant della palestra)!
C’è un’alta incidentalità
La maggior parte degli incidenti stradali mortali o con feriti gravi, si verifica nelle zone urbane e tra le persone coinvolte ci sono spesso bambini e anziani.
Si è sviluppato un “egocentrismo del ruolo”
Riconosciamo solo i nostri diritti e i nostri bisogni e siamo poco rispettosi dei diritti e dei bisogni degli altri utenti della strada: in auto ci infastidisce fermarci agli attraversamenti pedonali, ci mettono apprensione biciclette e scoote che ci affiancano o chiedono spazio, ci innervosisce l’autobus che sosta alle fermate e non possiamo sorpassare, ci irritano gli altri automobilisti che secondo noi non sanno guidare. Quando siamo in bicicletta inveiamo contro gli autisti che ci sfiorano e guidano come se i ciclisti non ci fossero; a piedi ci stanchiamo ad aspettare invano che ci lascino attraversare sulle strisce pedonali.
La città è un intreccio di percorsi
A parte sporadiche zone pedonali, la città viene vissuta come un insieme di tragitti sperimentati e collaudati per raggiungere le diverse destinazioni e da effettuare nel più breve tempo possibile. La città come luogo da vivere nel quale trascorrere del tempo all’aperto per passeggiare, incontrare e salutare, ma anche fare acquisti o divertirsi, sta svanendo. La città viene usata per essere percorsa invece di essere vissuta.
Vale il rispetto personalizzato del codice stradale
Abbiamo delle convinzioni personali, o più semplicemente delle scuse che motivano la nostra personalizzazione o il non rispetto delle regole del codice e ci fanno diffidare in ogni caso degli agenti della polizia municipale come se fossero lì solo per tenderci tranelli e intascare denaro.
Presenza di pregiudizi e luoghi comuni
“Donne al volante.. pericolo costante”, “guardati dagli uomini che guidano col cappello”, i veneziani non sanno guidare” … sono alcuni detti che non fanno solo sorridere ma dimostrano sentimenti ostili verso le diversità degli utenti della strada e ci servono a giustificare l’”incapacità” degli altri e la propria irreprensibile condotta automobilistica.
http://www.viviconstile.org/approfondimento.php?apid=11 .