La palestra fotocopia di Calderano

Stesso mese, 4 e 11 Giugno 2013, due delibere che dimostrano la “pazzia” della giunta comunale di Gaiarine.

Con la  n. 63 (vedi qui) la Giunta di Gaiarine approva il progetto definitivo di una seconda  palestra presso la scuola media di Calderano, spesa 1.050.000,00 (unmilionecinquantamilaeuro), e con la  n. 64 (vedi qui) approva  un progetto preliminare di sistemazione del cosiddetto campus sportivo  per una spesa ipotizzata di 844.000,00 (ottocentoquarantaquattromilaeuro).

1.050.000,00 +
   844.000,00 =
——————
1.894.000,00   euro      (unmilioneottocentonovantaquattromilaeuro)

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Depuratore di Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un piccolo reportage sul fantomatico depuratore comunale costruito ormai nello scorso millennio e tuttora inutilizzato e abbandonato..

   le foto si commentano da sole..

ma il video seguente, che mostra acqua sgorgare con evidente pressione da un pozzetto della presumibile rete della fognatura “nera”,
suscita qualche domanda preoccupata e sollecita risposte pertinenti:

 
Se il depuratore serve una fognatura nera, allora l’acqua che sgorga e finisce nel suolo, dovrebbe essere uno scarico a cielo aperto.
E sarebbe grave.
Non ci risulta tuttavia che scarichi civili e/o industriali siano stati autorizzati allo scarico. Questo da un lato ci conforta perchè sarebbe scongiurato il pericolo di inquinamento. ma dall’altro ci preoccupa.
Da dove arriva tutta quell’acqua?
Non è che la fognatura, che dovrebbe essere a tenuta stagna, è piena di infiltrazioni di acqua di falda? Come potrà funzionare correttamente un depuratore di fognature nere se gli arriva così tanta acqua di falda?
E allora:
i 4 comuni del Consorzio Fognature (Gaiarine, Orsago, Godega e Codognè) hanno completato il passaggio della gestione dell’impianto al Consorzio Piave come previsto 4 anni fa dal programma elettorale dell’attuale giunta di Gaiarine?
è consapevole il Consorzio Piave del pessimo affare concluso acquisendo la gestione di un impianto nelle condizioni sopra illustrate?
a chi spettava il collaudo della rete consortile?
è stato fatto questo collaudo prima della cessione?
oppure il MegaloSindaco ha trovato per tempo altri responsabili per le future prevedibili disfunzioni e ulteriori ritardi?
 
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Cultura etica nella Pubblica Amministrazione

La cultura organizzativa del servizio pubblico è il sistema di significati condivisi da parte di individui che cooperano. Essi si incarnano in simboli, miti, linguaggi, rituali, metafore, attraverso cui si traccia il discrimine tra lecito e illecito.
Il servizio pubblico ha un’etica che risponde a propri codici morali e norme derivate; in essa sono vigenti standard più restrittivi e intransigenti, rispetto sia all’etica privata sia a quelle proprie delle altre professioni.
Trattando dei costi della corruzione si possono utilizzare due modelli etici riguardo gli standard valoriali e normativi che connotano l’identità morale del funzionario pubblico nel suo ambiente organizzativo: l’ethos burocratico e l’ethos democratico.
Il primo è improntato ai seguenti principi: competenza, imparzialità, disinteresse, neutralità politica, lealtà e obbedienza. Questo modello considera corretto il comportamento amministrativo che si conforma a questi standard formali a prescindere dai concreti obiettivi perseguiti. Il secondo, invece, è orientato alla responsabilità e ai risultati che devono consistere nel perseguimento dell’interesse collettivo.
L’ethos burocratico e quello democratico costituiscono la “moralità burocratica” che richiede un uso responsabile della discrezionalità e prudenza nel perseguimento dell’interesse collettivo.
Nella pubblica amministrazione è però presente un terzo tipo di ethos che si allontana da questa sintesi virtuosa: quello corporativo. Esso è caratterizzato dall’eterogenesi dei fini e dal perseguimento degli interessi organizzativi dei burocrati.
I deprecati fenomeni di autoconservazione, autotutela, autoreferenzialità delle burocrazie pubbliche rafforzano le tendenze al malcomportamento e alla corruzione.

E allora..
Le opere pubbliche per esempio

Ristrutturazione Sede municipale di Gaiarine
circa 1.600.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset,ing. Giulia Croattini, ing. Davide Porcedda

Centro Sociale a Gaiarine (ex-ENAL o ex-Casa del Fascio)
650.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, ing. Davide Porcedda, Arch. Eleonora Zanardo, Geom. Lara Marcon

Sistemazione incrocio tra Via San Liberale e Via Salvatoizza Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
97.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Realizzazione di un tratto di pista ciclo/pedonale su Via San Liberala Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
86.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Nuova palestra nell’ambito “Campus Sportivo” in località Calderano di Gaiarine
1.050.000,00 €
Progetto definitivo – IN SERVICE –
progettista architettonico geom. Grando, tutto il resto allo studio Carniel e socio

Ampliamento e recupero funzionale locali plesso scolastico di Francenigo – Progetto Mensa e locale attività motoria
670.000 €
Studio di fattibilità, progetto preliminare e definitivo
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, Arch. Chiara Carniel

Progetto di fatibilità realizzazione Auditorium presso ExCinema di Gaiarine (2011)
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Percorso ciclo-pedonale lungo la S.P.126 da Gaiarine a Campomolino
Studio di fattibilità
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset

Sistemazione di Via del Palù e Via Molino
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Stralcio impianto di illuminazione
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

inoltre anche la variante delle zone produttive con l’iter che si è concluso, con le risposte della regione, all’incirca nel 2005/2006

Informazione tecnica (ovvero degli usi e dei costumi)
Anche per la progettazione l’amministrazione di solito fa fare tre o cinque preventivi da professionisti diversi, e poi sceglie quello più economico a parità di tempo per la stesura del progetto.
Ma si può fare anche così:
l’amministrazione chiama il tecnico di fiducia e gli chiede di fornirgli 4 nomi a suo piacimento. Il tecnico di fiducia contatta i suoi “4 amici tecnici” e con loro concorda l’offerta che ovviamente sarà peggiore della sua. In questo modo è sicuro di prendere il lavoro.
L’amministrazione dovrebbe però ruotare i nomi da invitare alla gara.
Il service è un’altro modo per by-passare gare d’appalto.

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Centro Infanzia di Villa Elena e dintorni (4) – L’EPILOGO aggiornato

Insomma tutto è stato risolto..
Villa Elena non verrà chiusa e le famiglie potranno continuare ad usufruire del prezioso servizio.. Anche il segretario comunale pare abbia rassicurato i genitori..
E pure il sindaco assieme alla Cooperativa che subentrerà nella gestione ha voluto parlare con le quattro insegnanti della Cooperativa Insieme Si Può.
Potrebbe quindi proporre loro di dare continuità alla struttura chiudendo il rapporto con ISP e iniziare con quella nuova..
a tempo indeterminato? O a scadenza?
Perché la nuova cooperativa gestirà Villa Elena fino ad Agosto.. e poi?
Dalle pratiche avviate Villa Elena diventerà succursale della Scuola Materna Statale di Gaiarine, quindi non più gestita da Cooperative..
Quindi per le insegnanti si dovrebbe prospettare una scelta non facile: continuare un rapporto di lavoro con ISP ma non più a Villa Elena e quindi in qualsiasi altra sede della provincia di Treviso e/o limitrofe (con la certezza non solo che più la sede è lontana più aumentano le spese di trasporto ma anche che difficilmente potranno avere alternative a tempo pieno ma parziali, a ore e magari frazionate in sedi diverse) oppure accettare la nuova proposta, dare continuità al proprio lavoro e garanzia alle famiglie sapendo però che tra dieci mesi saranno comunque punto e a capo (ovvero senza lavoro)?
Senza contare che in una Cooperativa l’anzianità di servizio è molto importante e può far la differenza tra lavorare e aspettare, ogni mattina, una telefonata che comunichi una sostituzione o un rimpiazzo, magari un’ora sola a 30 km da casa..

E chi già conosce il mondo delle Cooperative sa che quando ci si entra si potrebbero trovare condizioni e clausole nel contratto che vincolano il rapporto di lavoro all’anzianità di servizio (propria e di altri).

Poi tra il personale impiegato a Villa Elena c’erano anche le indispensabili signore delle pulizie, tre per essere precisi..
E loro? Rimarranno tutte e tre? Due? Una? Nessuna?
Non è dato sapere, ma poichè segretario comunale e sindaco han detto che nulla cambierà.. possiamo star tranquilli..
Certo, questa è l’altra faccia della medaglia Villa Elena, quella che riguarda le insegnanti, donne (come han sempre detto gli stessi genitori) brave, competenti, professionali, alle quali vengono affidati ogni giorno decine di bambini, donne che col loro lavoro offrono un servizio e un supporto fondamentale a genitori che a loro volta lavorano e non saprebbero come conciliare famiglia e lavoro.

L’1 dicembre ne capiremo di più.

Ma proviamo a pensarci già da oggi.

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aggiornamento 1° dicembre
Stamattina a Villa Elena due insegnanti nuove alla Scuola Materna, mentre delle due lasciate a secco da ISP, al Nido ne è rimasta una con contratto a tempo pieno (ma determinato) e un’altra per l’orario serale e di chiusura (a orario ridotto).
Se non fosse per il rispetto verso il comprensibile disorientamento di genitori e bambini l’ironia su sindaci maghi e giornalisti smemorati sarebbe fin troppo facile..
Naturalmente attendiamo conferme formali, questo è solo un blog non la Gazzetta Ufficiale.

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La ghiaia dei senza soldi.

Martedì 15 novembre (10 giorni fa) ho scoperto come si usa oggi, in quel di Gaiarine, sistemare le strade bianche di campagna.
Avendo, come cittadino di Gaiarine, fatto presente più volte al responsabile della manutenzione comunale la necessità di una inghiaiatura per coprire le buche formatesi sulla strada bianca denominata “strada delle Minghelle” (laterale di Via Terraglio), mi aspettavo, prima o dopo, che il Comune, come ha sempre fatto in passato, arrivasse con un bel camion di ghiaia, la scaricasse e successivamente la stendesse con la pala meccanica ricoprendo le buche esistenti.
Le buche sono state in parte ricoperte, non utilizzando la ghiaia ma bensì fresato d’asfalto, materiale di risulta della limatura delle strade prima essere riasfaltate. Ritenendo che il fresato d’asfalto non fosse il materiale più idoneo alla sistemazione di una strada bianca, ma bensì un rifiuto “speciale” ho telefonato al responsabile della manutenzione comunale.
Per non tediarvi riassumo brevemente le risposte ottenute alle mie richieste di chiarimenti:

  • i cittadini, come sempre, sono subito pronti a lamentarsi
  • non è fresato d’asfalto ma bensì semplice ghiaino macinato
  • il ghiaino macinato (per me fresato d’asfalto) è materiale adatto per questo tipo di intervento
  • la strada per lungo tempo non avrà più bisogno di manutenzione
  • ci saranno sempre meno soldi per far la manutenzione come “che volarìa mi

A fronte delle risposte ricevute ho invitato il responsabile a non proseguire la manutenzione della strada con il medesimo materiale e gli ho detto che mi sarei informato se quello che lui chiamava “ghiaino macinato” poteva essere usato allo scopo.
Conclusione: il comune di Gaiarine non ha soldi per la ghiaia e per supplire smaltisce impropriamente un rifiuto speciale non pericoloso sulle strade bianche del comune mentre in altre parti di Italia si promuove una legge nazionale per la loro valorizzazione e tutela.

– il fresato d’asfalto è un rifiuto? leggi qui
– come si recupera il fresato d’asfalto? leggi qui

(via delle Minghelle, senza “ghiaino macinato“)

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Centro Infanzia di Villa Elena e dintorni(3)

Ora tutto tace.

I genitori dei bambini del Centro Infanzia dopo aver avuto l’assicurazione (così si dice, noi, non essendo amministratori e non essendo genitori coinvolti nella faccenda, le informazioni le dobbiamo cercare e non sempre siamo sicuri delle loro veridicità) che l’anno scolastico proseguirà e che la gestione del Centro, fino alla fine dell’anno, sarà affidato ad un’altra cooperativa, rientrano nei ranghi.

D’altra parte era impensabile, come già scritto su questo blog, che fossero lasciati in mezzo ad un guado e quindi giustamente venendo meno l’emergenza si sentono soddisfatti, hanno per l’anno 2011/2012 risolto il loro problemi.

Non ha più importanza determinare responsabilità o corresponsabilità. La poca trasparenza, la mancanza di informazioni corrette, il mancato confronto, le preoccupazioni, le arrabbiature, sono tutte cose che pian piano decantano, svaniscono, sfumano, si allontanano e poi … per il prossimo anno si troverà un’altra soluzione.

In effetti viviamo in una società dove tutto è “spot”, dove è il presente quello che conta….. e non è forse la mancanza di una visione di “futuro” uno dei problemi più grandi che ha l’Italia di oggi?.

Mi sembra opportuno in questo momento, rendere ancor più pubblica la lettera aperta (potete leggerla qui) scritta dagli ex amministratori del Comune di Gaiarine, coloro che, con sforzi comuni, sono riusciti nel 1998 ad avviare il Centro Infanzia, istituendo un servizio innovativo in grado di soddisfare i bisogni delle famiglie con bimbi piccoli.

In essa vi sono le preoccupazione del “presente” ( che sembrano superate) ma soprattutto quelle del “futuro” del Centro Infanzia di Villa Elena.

Qui doverosamente devo citare la frase di De Gaspari, già riporta in uno dei commenti di Roberto, “il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni.”

Abbiamo tutti, anche se non siamo degli statisti ma semplici cittadini, l’obbligo di pensare alle prossime generazioni, e tale obbligo lo hanno anche i genitori di oggi nei riguardi dei genitori e dei bimbi che verranno.

Noi non vogliamo fermarci vogliamo conoscere responsabilità e corresponsabilità, ma soprattutto vogliamo che il Centro Infanzia di Villa Elena continui ad accogliere bimbi dai sei mesi ai sei anni dando quel servizio qualificato e flessibile che gli ha permesso di operare in questi anni, perché, altrimenti, sarà destinato a chiudere.

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Centro Infanzia di Villa Elena e dintorni(2)

Scusate per il ritardo con cui mi faccio vivo, ma oggi sono stato impegnato, e solo ora sono davanti al computer.
Per non avere documenti sparsi nel blog pubblico:

- La lettera del 28 Luglio 2011 inviata ai genitori del Centro Infanzia da parte della “Cooperativa insieme si può” contenente la conferma di partecipazione al bando.
- La lettera del 11 Novembre 2011 inviata ai genitori del Centro Infanzia e al Sindaco di Gaiarine da parte della “Cooperativa insieme si può” contenente la motivazione di non partecipazione alla gara del Comune diGaiarine. Lettera già agganciata nel suo commento da Enrico (che ringrazio per la sua tempestività)

Non siamo ancora in possesso del Bando, documento importantissimo per determinare le responsabilità o corresponsabilità degli attori di questa vicenda ancor più importante dato che leggo nella lettera del 11 Novembre 2011 Ritengo doveroso ribadire che la Cooperativa non ha partecipato alla gara bandita dal Comune di Gaiarine il 27 Luglio 2011 (per il periodo 01 Settembre 2011 — 31 Agosto 2017), a causa dell’assoluta inadeguatezza del corrispettivo economico per il servizio , come io stessa ho avuto modo di illustrare all’Assemblea dei Genitori il 29 Agosto 2011 presso il centro Infanzia Villa Elena

Questo significherebbe che pur essendoci la volontà di proseguire il servizio per sei anni le condizioni del bando erano tali, dal punto di vista economico, da non permettere l’accettazione da parte della “Cooperativa insieme si può” delle condizioni del bando stesso.

Se così fosse, cioè la presenza di condizioni inaccettabili per la Cooperativa, questo farebbe ricadere la responsabilità sull’Amministrazione di Gaiarine, ma con certezza lo potremmo sapere solo conoscendo effettivamente quali siano state le condizioni richieste, che potranno essere conosciute dai genitori richiedendole al sindaco nella riunione di martedì e che potranno essere messe a conoscenza di tutti i cittadini di Gaiarine e non solo nel Consiglio straordinario che i Consiglieri di minoranza hanno richiesto.

Resto della opinione (magari errata che ho già espresso nel post precedente) che sia iniziata una trattativa e che poi questa si sia trasformata in una situazione di “muro contro muro” e che alla fine l’Amministrazione di Gaiarine sia rimasta “con il cerino accesso in mano”, di qui gli atti successivi, con tutto quello che questi comportano e comporteranno

Quello che si può dedurre in modo certo, visti anche i commenti, è che siamo di fronte ad una totale mancanza di trasparenza, mancanza da addebitare sia alla Cooperativa sia Amministrazione di Gaiarine.

In ogni caso ora siamo in presenza di una situazione che ha del paradossale: famiglie messe nelle condizioni dal 1 dicembre (quindi ad anno scolastico iniziato da tre mesi) di non avere più il servizio che in varie forme era stato loro assicurato.

Cosa fare?
Mettere in campo tutte le forze della società civile di Gaiarine e degli altri comuni interessati per opporsi con ogni mezzo lecito a questa situazione al fine di raggiungere dopo aver verificato da parte di una delegazione dei genitori le condizioni economiche del bando precedente, la pubblicazione di un nuovo bando che abbia condizioni economiche diverse ed accettabili dalla “Cooperativa insieme si può” e che sia aperto a tutti gli altri soggetti in grado di svolgere queste servizio.

La giunta comunale ha già fatto dei passi per inserire nel 2012 il Centro Infanzia all’interno dell’Istituto Comprensivo?

Per degli Amministratori che abbiano veramente a cuore, non solo a parole, i problemi di questi genitori è cosa di poco conto ritornare sui propri passi, anche perché la competenza di tali scelte spetterebbe al Consiglio Comunale e non alla giunta, come ricordato dal Consigliere Rosada nel suo commento sul Centro Infanzia.

Il gruppo Fora x Fora è a disposizione per supportare qualsiasi azione democratica che abbia per obbiettivo la continuazione del servizio del Centro Infanzia di Villa Elena.

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