Al voto, al voto: qualche chiarimento è d’obbligo

Ricevo da un amico da molti anni presidente di seggio  e doverosamente pubblico anche per sfatare qualche bufala metropolitana.

 http://laspezia.cronaca4.it/upload/immagini/librerie/politica/gall_1360838789-elezioni-20130214_114543.jpg

Più di qualcuno tra amici e conoscenti (sapendo che sono da un po’ di anni presidente di seggio)  mi ha chiesto chiarimenti sugli appelli online che continuano a circolare sulla possibilità da parte dell’elettore di rifiutare la scheda elettorale e di far mettere a verbale proteste di vario contenuto.

L’argomento non è complesso ma è composto, provo a mettere ordine.

Ci sono anche molti blog che spiegano bene la questione (cioè che per vari motivi è una bufala), uno molto chiaro è questo:

http://acacciadibufale.wordpress.com/2013/02/06/il-rifiuto-della-scheda-elettorale-4/

NB. Le fonti  (anche se non citate esplicitamente per non appesantire il testo) sono: Circolari esplicative del Ministero Interno per le Elezioni Politiche 2013, Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione (il manualino per presidenti di seggio e scrutatori), Manuale Elettorale dell’Ufficio Studi Camera Deputati, Testo Unico D.P.R. 361/1957 aggiornato ad oggi.

VOGLIO RIFIUTARE LA SCHEDA E FAR METTERE A VERBALE CHE ‘LA CLASSE POLITICA NON MI RAPPRESENTA’, NON POSSONO IMPEDIRMELO”
Bisogna partire dall’inizio, i casi che si possono verificare al riguardo sono
CASO A) - riconsegna immediata della scheda
L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento, viene identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto, E RITIRA la scheda.
A questo punto :
- se entra in cabina, vota all’interno della cabina, esce con la scheda ripiegata, la inserisce nell’urna senza indugio artificioso e riconsegna la matita, IL VOTO E’ VALIDO e l’elettore viene conteggiato tra i votanti .
- se l’elettore non vota all’interno della cabina (e in questo caso è compresa anche l’eventualità in cui l’elettore riconsegni la scheda senza entrare nella cabina) IL VOTO E’ NULLO (cioè la scheda dovrà essere dichiarata nulla e inserita nella busta apposita come da istruzioni in dotazione ai seggi, quindi verrà computata in fase di scrutinio tra le schede nulle) e l’elettore viene conteggiato tra i votanti .
CASO B) – il famigerato ‘rifiuto della scheda’ con verbalizzazione del fatto che ‘la classe politica non mi rappresenta’
 L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento, viene identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto, rifiuta la scheda cioè non la tocca nemmeno, manifesta la volontà di astenersi completamente dal voto e di mettere a verbale questa sua volontà.
Questa eventualità non è è stata prevista ESPLICITAMENTE dal legislatore, ci si rimette al riguardo all’indicazione del Ministero dell’Interno che riporto integralmente e poi commento:
“si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio -al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni- possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di ricevere la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio. Per quanto attiene la rilevazione del numero degli elettori, appare utile rammentare che coloro che rifiutano la scheda non dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale”.
Cioè: se l’elettore vuole verbalizzare che rifiuta di votare, che la classe politica non lo rappresenta, purchè non faccia perdere troppo tempo, i componenti del seggio glielo faranno mettere a verbale sotto il paragrafo ‘Proteste e reclami’.
CONSIDERAZIONI SUL CASO B) E SU QUANTO IMMEDIATAMENTE SOPRANel caso vogliate rifiutare la scheda e far mettere a verbale delle vostre considerazioni, dovete sapere che non le vedrà NESSUNO  a parte i componenti del seggio e forse l’Ufficio Elettorale Comunale (quanto meno, non le vedrà nessuno di quanti voi avreste voluto le vedessero)
Tutte le comunicazioni alle Prefetture (e da lì al Ministero dell’Interno) sono inviate infatti  come riepiloghi tabellari, ovvero
ELETTORI AVENTI DIRITTO AL VOTO: TOT (Maschi tot, Femmine tot)
ELETTORI VOTANTI : TOT (Maschi tot, Femmine tot)
VOTI VALIDI: TOT
SCHEDE BIANCHE: TOT
SCHEDE NULLE: TOT
Voti validi lista n.1 : TOT, lista n. 2: TOT e così via
Quindi se il vostro obiettivo è far arrivare il messaggio della disaffezione al voto o della sensazione di non essere rappresentati dalla classe politica:
- o non andate proprio a votare, e quindi verrete compresi nel numero degli astenuti (ma se posso esprimere una considerazione personale è come stare alla finestra e lasciar decidere gli altri senza battere ciglio, per di più non esercitando quello che è IL diritto del cittadino per antonomasia, il voto in democrazia, che adesso viene dato per scontato ma per il quale nonni, bisavoli e trisavoli hanno sacrificato la vita o la salute)
- o andate a votare e annullate la scheda, potete ad esempio scrivere all’interno della scheda quelle considerazioni che vorreste far mettere a verbale: in questo modo  risulterete in una statistica precisa, le schede nulle, che sono l’unica espressione possibile di malcontento ‘attivo’, che cioè non sia la mera astensione del punto precedente.
Di fatto il caso b) del rifiuto della scheda produce le stesse conseguenze pratiche di una astensione (elettore non conteggiato tra i votanti, verbalizzazione che non rientra in nessuna statistica). Cioè è vero che “non possono impedirmi di rifiutare la scheda e di far mettere a verbale etc etc” ma anche se lo faccio all’atto pratico non serve a nulla, è come se fossi rimasto a casa.

Fate anche attenzione che la legge prevede un apparato sanzionatorio circostanziato da una parte per i componenti del seggio (ad es. il segretario non può rifiutarsi di verbalizzare pena sanzioni varie), ma dall’altra per chiunque ad es. “turbi il regolare svolgimento delle operazioni di voto”; ricordate che all’interno del seggio i componenti del seggio sono pubblici ufficiali, e possono avvalersi della forza di Polizia che presidia il seggio (di solito la Guardia di Finanza). Morale: inutile alzare i toni da una parte e dall’altra, molto meglio usare il buon senso.

 
“NON VOTO SCHEDA NULLA O BIANCA PERCHE’ ALTRIMENTI IL MIO VOTO VA AL PARTITO CHE NE PRENDE DI PIU’”. NON E’ COSI’.  Tutte le operazioni di attribuzione dei seggi vengono fatte SULLA BASE DEI VOTI VALIDI. Cioè nei prospetti riepilogativi (le somme di tutti i voti a livello nazionale o regionale) vengono presi in considerazione per l’attribuzione dei seggi  SOLO I VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
Ripeto: per l’attribuzione dei seggi (e questo vale oltre che per le Elezioni Politiche, in qualsiasi altro tipo di Consultazione Elettorale esclusi i referendum dove c’è il quorum ma non ci sono seggi) vengono presi in considerazione SOLO I VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
Se uno va a cavillare può obiettare
- che c’è il premio di maggioranza, che cioè la coalizione che prende più voti degli altri ha un premio in seggi che le consentono di avere una maggioranza salda e quindi io non votando non contribuisco a questo premio: la risposta è che, sia che io voti scheda bianca, nulla, rifiuti la scheda o stia a casa (che, abbiamo visto, è lo stesso) il risultato non cambia, perché il premio di maggioranza se lo aggiudica chi prende il maggior numero DI VOTI VALIDI, in cui (come abbiamo visto) non entrano bianche, nulle e (ovviamente) astensione.
- che ci sono le soglie di sbarramento, cioè se un partito o una coalizione non prende abbastanza voti non viene ammesso alla ripartizione dei seggi: ma anche qui la percentuale minima da superare è di VOTI VALIDI PER QUEL PARTITO O COALIZIONE sul TOTALE VOTI VALIDI, quindi ancora una volta bianche, nulle e astensione non c’entrano.
“QUANDO FANNO LO SCRUTINIO, PRENDONO LE SCHEDE BIANCHE E LE VOTANO COME VOGLIONO”
In un seggio elettorale al momento dello scrutinio ci sono le 6 persone del seggio (presidente, segretario,  4 scrutatori), i rappresentanti di lista, e tutti gli elettori della sezione che ne fanno richiesta. Le schede vengono scrutinate dal presidente, il voto viene annotato da due scrutatori in parallelo su due verbali e le schede vengono comunque toccate solo dai componenti del seggio. La faccio breve e mi concedo anche una battuta:  se riesce a prendere una scheda bianca e a votarla  a suo piacimento, il presidente o qualunque componente del seggio è francamente sprecato là dentro, dovrebbe fare  il prestigiatore, o il truffatore internazionale, qualcosa che gli faccia fruttare meglio le sue doti, voglio dire.
Scherzi a parte, almeno in questo caso c’è una risposta semplice ed efficace: se per quanto riguarda le schede bianche temete brogli elettorali, non votate scheda bianca, rendete la scheda nulla scrivendoci sopra quello che volete e siete a posto.
PS se trovate inesattezze o errori segnalatemeli

PPS troverete lo stesso post su feissbucc (destinato al pubblico più ggggiovane, il testo è identico)

Ciao.

Condivi
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Presa Diretta Spese militari In onda Domenica 3 febbraio 2013 alle 21.30

qui il link

AGGIORNAMENTO

Bersani, Monti e Berlusconi vogliono comprare gli F-35.
A tutti i costi.
A Presa Diretta solo Ingroia e Grillo dicono No!

Un cacciabombardiere F-35 costa più di 500 milioni di euro. Fatti i conti 90 F-35 ci costeranno più di 46 miliardi di euro. Sono i costi spaventosi denunciati ieri sera a Presa Diretta da Winslow Weeler, uno dei principali esperti americani di armamenti.
Ma Bersani, Monti e Berlusconi li vogliono comprare lo stesso. Ognuno lo dice a modo suo. Berlusconi dice che è contrario ma che deve rispettare gli impegni internazionali. Peccato che non ci sia alcun impegno e nessun obbligo. Monti accusa Bersani e Berlusconi di averli voluti, rivendica di averli tagliati ma conferma l’acquisto. Bersani fa un giro di valzer: non sono una priorità, forse li taglieremo, vedremo quando saremo al governo, ne discuteremo con i generali,.. e infine dice chiaramente che non possiamo farne a meno.
A Presa Diretta solo Antonio Ingroia e Beppe Grillo pronunciano un chiaro No agli F35.
Ma ritorniamo sul nodo più spinoso: i costi.
Fino a ieri sapevamo che un F-35 sarebbe costato 100-120 milioni di euro. Ma non avevamo preso in considerazione i costi di gestione e di manutenzione che sono pazzeschi. Facendo la somma si arriva alla più impressionante delle cifre: 500 milioni di euro. Che moltiplicata per 90 F35 arriva a 46 miliardi di euro. Una somma enorme che saremo costretti a pagare nell’arco dei prossimi 20 anni.
E’ stato dimostrato che con questi soldi si possono creare 230mila posti di lavoro, investire sui giovani, sulla università, sulla cultura, costruire asili nido, sostenere le famiglie in difficoltà, costruire nuovi treni per i pendolari, mettere in sicurezza il territorio e le scuole,…
Gli F-35 sono una delle più mostruose armi da guerra mai esistite sulla faccia della terra. Sono vietati dalla nostra Costituzione che la guerra la “ripudia”. Sono una delle più spaventose macchine mangiasoldi della storia, macchine che tolgono letteralmente il pane dalla bocca a più di un miliardo di affamati e che oggi rappresentano un cappio appeso al collo dei nostri giovani.
Sono arrabbiato perché non si può prendere in giro la gente in questo modo. Sono arrabbiato perché non posso sopportare l’idea che noi facciamo queste cose mentre tanta gente muore letteralmente di fame, di sete, per la mancanza di una medicina o di un lavoro. Sono arrabbiato perché so che da oggi su questo scandalo torna a calare la censura e milioni di italiani torneranno a votare senza sapere quale cosa li aspetta.

Flavio Lotti, candidato di Rivoluzione Civile alle elezioni politiche 2013
Perugia, 4 febbraio 2013

Condivi
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Elezioni e cultura

Faccio mio questo appello, una iniziativa intelligente per far ripartire l’Italia.

Un voto per promuovere la lettura
E’stato presentato e discusso a Roma l’appello “E-leggiamo. 
Un voto per promuovere la lettura” (http://legge-rete.net/e-leggiamo/) promosso dal Forum del Libro, alla cui stesura ha contribuito anche l’AIB e che ho sottoscritto a nome dell’Associazione. Il documento sintetizza alcune delle proposte che da mesi stiamo discutendo con gli editori, i librai, gli insegnanti e gli operatori del libro riuniti nel Forum, nel tentativo di mettere a punto una proposta di legge sulla promozione del libro e della lettura che possa favorire il cambiamento del contesto normativo in cui operiamo.
In occasione della imminente campagna elettorale, i promotori si sono mobilitati per spingere i candidati alla guida del paese ad assumere impegni concreti a favore delle biblioteche, delle librerie indipendenti, della promozione della lettura a scuola. 

“E-leggiamo” si pone quindi in linea di continuità con l’appello “Ripartire dalla cultura” (www.ripartiredallacultura.it), che l’AIB ha promosso assieme alle associazioni del MAB (ANAI e ICOM), a Federculture, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Associazione Bianchi Bandinelli e Comitato per la bellezza.

Per queste ragioni vi invito a leggere, sottoscrivere e diffondere “E-leggiamo”, che l’AIB condivide e sostiene, e a promuovere l’apertura straordinaria delle librerie prevista per il giorno 24 febbraio: è una buona occasione per invitare i cittadini ad andare in libreria a sottoscrivere il testo prima di andare a votare.
Stefano Parise
Presidente
AIB – Associazione Italiana Biblioteche

Condivi
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Consiglio Comunale del 21/12/2012: cronaca

Ancora una convocazione alle 18.30.
Neppure l’assenza in massa della minoranza dal precedente consiglio in segno di protesta ha dato i suoi frutti.

Si comincia: appello (vedi qui) e l’ora di convocazione dimostra una volta di più la difficoltà dei consiglieri ad essere presenti.
Così, per la maggioranza, sarà assente Modenese, arriverà in ritardo Cappellotto e se ne andrà a 3/4 del consiglio Luisotto.
Per la minoranza all’inizio sarà presente solo Scandolo mentre dopo circa 5 minuti arriveranno Antoniolli e Poles, dopo 10 minuti la Rosada (che aveva preannunciato il suo ritardo con una lettera) e quasi a fine consiglio arriverà Masif, che farà appena in tempo a prender posto e sedersi: 1.. 2.. 3.. Consiglio finito.
D’altra parte per un medico la convocazione delle 18.30 è la meno adatta a permettere di svolgere il compito istituzionale di consigliere nel modo migliore.
Tutto questo in perfetta sintonia con l’immenso bagaglio democratico di questo megalosindaco e della sua silenziosa comitiva.

Prima di passare al primo punto dell’ordine del giorno il Megalosindaco fa presente che sono state presentate da parte della minoranza 7 interrogazioni.
Dato che la consigliera Rosada, con la lettera che preannunciava il ritardo, chiedeva anche di essere presente al loro esame, il Sindaco avvisa che le interrogazioni saranno discusse alla fine della trattazione dei punti all’ordine del giorno.

 
1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2012 (DAL N. 18 AL N. 22);
Pronti, via, si vota.
No. Alt. Fermi tutti.
Il Consigliere Scandolo chiede la votazione dei verbali uno per uno.
Si vota il verbale 18 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 19 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 20 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 21 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 22 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.

Il Consigliere Scandolo non motiva i suoi voti contrari e quindi non ci è dato sapere cosa ci fosse da contestare nei verbali stesi dal nostro precisissimo scrivano al secolo Segretario 31%.
Possiamo solo immaginare: verbali così lunghi, dettagliati, meticolosi e precisi nel riportare argomenti e voti espressi che davvero non se ne può più.
Se fosse un Segretario 31% serio dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, un sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, trasformando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa. Questo farebbe un bravo Segretario 31%. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita, neppure chiedendolo a Babbo Natale.

 
2) ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE PER “VARIANTE INNESTO P. DI L. D1/13 – PIANCA SULLA SP. 44″ – L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT.F);
Il Megasindaco illustra la variante che permette l’innesto dell’area industriale “Pianca” (comune di Codognè) nella rotonda che si trova in via Calderozze in quel di Gaiarine.
Entrano Antoniolli e Marco Poles.
Marco Poles (non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo non ha mai detto una parola) appena seduto dichiara il suo voto contrario perché la variante non serve.. nelle tavole c’è già il tratteggio che individua il vincolo..  il Comune non riceverà nessun beneficio da questa operazione, anzi deriveranno solo oneri come la manutenzione a carico del Comune di Gaiarine.
Il Megalosindaco si meraviglia che un ex assessore ai lavori pubblici (all’urbanistica, lo corregge Marco Poles) sia contrario, d’altra parte egli si meraviglia sempre quando qualcuno è contrario alle sue “operazioni”, che aiutano qualche privato e costano al Comune denaro di tutti (potete rinfrescarvi la memoria andando alla cronaca del Consiglio Comunale del 3 febbraio 2012 punto 3 all’ordine del giorno).
Si vota:
maggioranza favorevoli 10
minoranza contrari 2 (Poles e Scandolo)
astenuto 1 (Antoniolli)

3. ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
- PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP.44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011
- PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOlE SULLA SP.44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

Il MegaSindaco espone il punto: trattasi di una variante per la nuova pista ciclabile che da Gaiarine, via Calderozze, va verso Codognè fino alla rotonda di cui si è discusso nel punto precedente.
Entra la Rosada. Per realizzare questa pista ciclabile sarà tombinato una parte del fosso di via Calderozze e abbattuta una porzione di casa. Una parte della pista ciclabile correrà quindi sopra il tombinamento che verrà realizzato mentre una parte correrà ad li là del fosso.
Si vota:
maggioranza favorevoli 10
minoranza astenuti 3
Rosada non vota essendo appena entrata

4. LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ADEGUAMENTI PROCEDURALI – INDIRIZZI DI PRIMA APPLICAZIONE
Il Megalosindaco espone il punto. Si tratta di  recepire le disposizioni normative inerenti la liberalizzazione di alcune attività economiche.
Intanto entra Cappellotto..
Con questa norma si possono aprire bar, ristoranti senza più limitazioni del numero di licenze a livello comunale; viene tolta la distanza minima tra i distributori di carburanti; libertà di aprire edicole; e così via.
Poles ( Marco Poles non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo di consiglio comunale non ha mai aperto bocca) chiede se l’approvazione di queste nuove norme è un atto dovuto. Il Megalosindaco risponde di sì.
Si vota:
maggioranza favorevoli 11
minoranza favorevoli 3
Rosada astenuta

5. RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 87 DEL 27.11.2012
Espone il Megalosindaco. Variazioni di bilancio approvate dalla giunta. Le variazioni in entrata pareggiano con le uscite. Tutto ok.
Il consigliere Marco Poles chiede se sono state erogati allo stato i soldi della sanzione inflitta al nostro Comune per non aver rispettato il patto di stabilità del 2010. Il Megalosindaco risponde «NO».
Il consigliere chiede se corrisponde al vero che esiste questa sanzione a carico del comune di Gaiarine e il Megalosindaco risponde «non ne so nulla».
Il consigliere rimane sbigottito (e anche noi) e insiste «è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto.. ».
il Megalosindaco stizzito ribadisce «io non ne so nulla».
Ma come è possibile che a fronte di un decreto (che potete leggere qui) del 26 luglio 2012 il Comune di Gaiarine non sappia a dicembre che deve pagare una sanzione di € 17.360,12??
Noi speriamo che il Megalosindaco menta (ed è già cosa gravissima) sapendo di mentire altrimenti significa che questo nostro comune è davvero allo sfascio e questo è ancora più grave di un’eventuale menzogna. In ogni caso il mancato rispetto del patto di stabilità del 2010 ci costerà tra ridotti trasferimenti e sanzioni la modica cifra di € 98.366,00, bazzecole con i tempi che corrono.
Ma oltre l’inganno la beffa; il Megalosindaco si vanta di aver governato bene!!

Marco Poles chiede quali siano le variazioni di bilancio, il Megalosindaco dice che sono dei giroconti per  polizze, per le mense, per acquisti di tende, e 15.000 euro per la progettazione del cinema.
La consigliera Rosada fa presente che ci sono 13.000 euro di minori trasferimenti da parte dello Stato e il Megalosindaco risponde che «nel previsionale si era previsto una maggior entrata, che non si è realizzata».
Antoniolli chiede di «…. 9.000 euro …» e non riusciamo a capire se questa spesa corrisponda all’acquisto di tende o di qualcos’altro, anche perché sono nel capitolo “acquisti di beni immobili”.
Il consigliere Scandolo fa una dichiarazione di voto affermando che anche queste variazioni di bilancio dimostrano la poca sensibilità dell’amministrazione nei confronti dei cittadini colpiti dalla crisi, «.. si poteva creare un fondo di solidarietà.. abbiamo votato contro il bilancio di previsione e voteremo contro anche a queste variazioni.»
Si vota:
maggioranza favorevoli 11
minoranza contrari 4

Esauriti i punti all’ordine del giorno, come stabilito all’inizio del Consiglio si passa ad alle interrogazioni. Le interrogazioni presentate sono 7. Tre saranno lette ed avranno una  risposta immediata, le altre quattro verranno lette ma avranno una risposta scritta nei giorni che verranno.

Prima interrogazione presentata dal consigliere Antoniolli sull’esondazione avvenuta il 12 Novembre scorso. Chiede in buona sostanza se è stata fatta dagli organi competenti (Comune, Consorzio di Bonifica, ecc.) un’analisi per individuare le cause dell’esondazione.
Il Megalosindaco legge un documento pervenuto dal Consorzio riportante i dati della  piovosità del 12 novembre che viene dichiarata come piovosità eccezionale, per cui per il Consorzio non c’è dubbio alcuno che la causa sia da ascriversi ad evento eccezionale. Il Consigliere Antoniolli, non soddisfatto della risposta, afferma invece che quella che si è verificata è stata una esondazione anomala che non può essere ascritta ad eventi eccezionali ma bensì ad un intervento fatto nel fiume Aralt, presso le case Carli dove, per far affluire più acqua nei fossi circostanti, è stato alzato il letto naturale con dei massi riducendo così la  capacità precedente del corso d’acqua.
Il Megalosindaco annoiato prende atto e verificherà.
A noi pare che ci sia ancora una volta una scriteriata e approssimativa visione del fenomeno particolare accaduto quel giorno che fa il paio con una colpevole visione strategica.
È fuori di dubbio che la portata dell’evento è stato “eccezionale” ma se non si tiene conto dello scenario e delle prospettive ci troveremo sempre più spesso a giustificare tragedie e catastrofi con l’eccezionalità di quanto accaduto.
Ma prospettive e proiezioni scientificamente dimostrate ci dicono che gli scenari stanno cambiando e l’eccezionalità degli eventi fa riferimento al passato mentre nel futuro diventeranno “normalità”.

Cambiamento climatico vuol dire anche questo: eventi climatici mediamente più estremi, piogge meno frequenti ma più intense e abbondanti in un tempo minore.
Questo significa quantità d’acqua alla quale il nostro territorio e le nostre infrastrutture sono impreparate, rese tali da decenni di colpevole e interessata cecità pianificatoria.
Non capire questo, non prepararsi a questo significa indicare la luna e guardarsi il dito, cosa nella quale gli stolti riescono benissimo ma anche gli avidi visto che quel dito l’hanno appena adoperato per contar banconote.
Dal quinto rapporto sul cambiamento climatico dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change): “È praticamente certo, dicono gli esperti, che aumenteranno le ondate di gelo e di calore estremo, le inondazioni, i cicloni tropicali ed extratropicali. E a pagare lo scotto maggiore saranno i tropici e l’artico, ma anche le aree temperate più vicine alla fascia in forte riscaldamento.”

Cantava Fabrizio quarant’anni fa:
“E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.”

 
Seconda interrogazione(vedi qui)  sull’IMU, presentata dalla consigliera Rosada, che chiede per quali motivi: “.. non si è diminuita l’aliquota abitazione principale? .. si è scartata la possibilità di elevare l’importo della detrazione per abitazione principale fino a concorrenza dell’imposta dovuta? .. si è scartata la possibilità di diminuire l’aliquota di base? .. si è scartata la possibilità di dimezzare l’aliquota sui fabbricati rurali?”.
Alle quattro domande il Megalosindaco risponde, anzi non risponde.. meglio ancora risponde con una domanda, ovvero si autoinventa l’interrogazione giusta che avrebbero dovuto fare i consiglieri di minoranza e che avrebbe  dovuto pressapoco suonare così: “noi piccoli e insignificanti consiglieri di minoranza che non capiamo nulla di finanza locale, di economia, di tasse umilmente ti preghiamo di dirci come sei riuscito tu, bravissimo, meraviglioso, super ragioniere «.. a non aumentare le aliquote dell’IMU e mantenere il livello dei servizi offerti ai cittadini?».
In effetti questa è una nostra libera interpretazione della risposta data dal Megasindaco, ma il senso di quello che secondo lui i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto chiedere è proprio questo..
La consigliera Rosada, per dir la verità non più di tanto irretita dall’atteggiamento del Megalosindaco, (ormai tutti lo conoscono)  ribatte «lei ad una domanda seria risponde con “va là che la va ben” .. anzi non risponde affatto.. questa amministrazione dimostra una insensibilità verso le sofferenze economiche dei suoi cittadini.. ci sono anziani che sono in casa di riposo e che devono pagare l’IMU sulla loro casa.. mi dichiaro insoddisfatta».
Noi, che pure capiamo poco o nulla di finanza locale, ci permettiamo di affermare che nel 2012 il comune avrebbe avuto 98.366,00 di euro in più  provenienti dai trasferimenti dello Stato se solo nel 2010 avesse rispettato il patto di stabilità. E questi soldi potevano essere usati per ridurre l’imposizione fiscale dei cittadini del nostro comune.
Invece negli anni scorsi si sono fatte opere faraoniche, che niente avevano a che vedere con le vere necessità della comunità, si è sforato il patto di stabilità e adesso “pantalon paga”.

Terza interrogazione(vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada che interroga  per sapere:
“se alla data odierna (21.12.2012) sono mantenuti gli obiettivi di finanza pubblica, se sì, con quale saldo e con quali manovre tra quelle indicate dal Revisore medesimo e quali misure organizzative sono state assunte per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, e se dette misure sono pubblicate sul sito internet del Comune”.
La consigliera nel presentare la sua interrogazione fa presente che aveva cercato sul sito del comune queste misure organizzative, ma che non era riuscita  a trovarle. Ricorda che la legge prevede la loro pubblicazione nei siti comunali e quindi chiede se sono presenti nel sito del comune di Gaiarine oppure no.
Il Megalosindaco risponde che gli obbiettivi sono mantenuti, che il saldo è positivo e in equilibrio, che la giunta ha adottato le misure organizzative per garantire i pagamenti dei fornitori e che tali misure sono pubblicate sul sito del comune.
La consigliera Rosada fa presente che le misure dovevano essere adottate nel 2009.
Fine dell’interrogazione.
Vediamo di chiarire ai nostri lettori alcuni aspetti.
A luglio del  2009 visto le difficoltà con le quali le amministrazioni pubbliche pagavano i loro fornitori viene emesso un decreto legge che obbliga le amministrazioni statali e quindi anche i comuni  ad adottare entro il 31 dicembre del 2009 “misure organizzative per garantire i pagamenti”. I comuni sono obbligati a pubblicare sui propri siti le misure adottate e annualmente la relazione dell’andamento dei pagamenti.
Orbene il nostro efficentissimo comune, adotta queste misure quasi 2 anni dopo cioè il 6 dicembre 2011 anziché entro il 31 dicembre 2009. Questo a dimostrazione di come questa amministrazione si è  “sbattuta” delle difficoltà attraversate dalle aziende creditrici del comune. I consiglieri di maggioranza rappresentano in consiglio comunale i partiti PDL e Lega, che soprattutto a livello regionale più di una volta hanno cavalcato a scopi politici i suicidi di imprenditori in difficoltà. Alla faccia della coerenza. Ci sarebbe proprio di che sprofondare sottoterra.
Non solo non hanno adottato le “misure” entro i termini di legge, ma non hanno pubblicato nemmeno la relativa delibera, come prescriveva la legge, o per meglio dire l’hanno pubblicata il 18 dicembre 2012 dopo che era arrivata in comune l’interrogazione della consigliera Rosada.
La relazione annuale dei pagamenti è stata pubblicata venerdì 21 dicembre 2012 ovvero il giorno stesso del consiglio comunale.
La consigliera Rosada poteva ben cercarli questi documenti sul sito del comune ma non li avrebbe mai trovati perché non c’erano.

Per mezzo dei poteri sopranaturali del Megalosindaco sono comparsi giusto in tempo per il Consiglio.
Oplà!! e la magia è fatta.
Una amministrazione seria e degli uffici efficienti non possono e non devono comportarsi in questo modo.
Tutti “i personaggini” coinvolti in questa faccenda dovrebbero vergognarsi.
I citati documenti si trovano nel sito del comune a questo indirizzo in fondo alla pagina  http://www.comune.gaiarine.tv.it/it/Informazioni/OperazioneTrasparenza.html  

 
Quarta interrogazione/dichiarazione (vedi qui presentata dal consigliere Poles.
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta.
Interroga sull’orario di convocazione del Consiglio.
Esce Luisotto.

Quinta interrogazione presentata dal consigliere Scandolo
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. Si tratta del contenzioso legale tra l’ex segretaria Bondoni e il comune. In buona sostanza viene chiesto chi risponderà, in caso di soccombenza del comune, gli amministratori o il comune, cioè noi.

Sesta interrogazione (vedi qui) presentata dal consigliere Poles
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione affronta il  tema del  rinnovo della convenzione con il segretario 31% , approvata nel consiglio comunale del13/07/2012, con la quale gli vengono riconosciuti dei rimborsi spesa – non dovuti – come chiarito sia dalla Corte dei conti che dall’Ufficio Territoriale di Governo di Venezia che ha giurisdizione su tutto il Veneto.
Chiede come mai nel verbale del consiglio comunale del 13/07/2012 non venga riportata la domanda fatta dal consigliere Marco Poles sui rimborsi delle spese di viaggio e come mai nel medesimo verbale non sia stato riportato il voto contrario dei Consiglieri Marco Poles e Severino Scandolo.
Fine della lettura.

Sarebbe molto interessante leggere la risposta, vedere come, questi acrobati delle istituzioni, riusciranno a fare i salti mortali necessari per potersi giustificare.
Noi ci accontentiamo di avere un segretario 31%  che fa esattamente il suo dovere secondo le regole canoniche del cosiddetto “segretario serio”.. egli dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, tramutando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa..
Poi certo, come direbbe un immarcescibile protagonista della vita politica italiana, “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca” e pensare che chi stende i verbali è colui al quale viene contestato un rimborso spese illegittimo diventa un peccato davvero inevitabile.

Settima interrogazione (vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada.
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione riprende il problema della convocazione alle ore 18.30 e chiede:
- perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’art. 38 comma 7 che prescrive che “nei comuni inferiori ai 15.000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro”
- se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?
Entra Masih.
La risposta sarà sicuramente un altro pistolotto del Megalosindaco ai Consiglieri, rei di chiedere il rispetto della legge.
Ma c’è di più. Sembra che il Prefetto, che tra i suoi compiti ha anche quello di assicurare il regolare funzionamento dei consigli comunali, a fronte dell’esposto presentatogli dai Consiglieri sul problema dell’orario, non abbia nessuna intenzione di intervenire, nè di richiamare il Megalosindaco affinché convochi il Consiglio, come dice la legge, in un “orario preferibilmente non coincidente con l’orario di lavoro”.
Poi ci si meraviglia se i cittadini perdono la fiducia nelle istituzioni, se si allontano dalla politica, se non vanno più a votare.
La decadenza dell’Italia non nasce solo dalla difficoltà economico/finanziaria, ma anche dallo scollamento profondo tra istituzioni e società civile.
In questo frangente le vittime di questo stato di cose sono i consiglieri di minoranza, ma a ben guardare siamo vittime anche noi cittadini, ed in ultima analisi la vera vittima è il nostro paese, l’Italia.

Qui si chiude il teatrino con gli auguri del sindaco.
Alle ore 19.20 finisce il Consiglio Comunale.

P.S.
Anche il Prefetto vorrà sapere quanti cittadini erano presenti al consiglio comunale.
Conta che ti riconta. Cinque.
Compresa una presenza sempre più ricorrente.

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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 21/12/2012

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 21/12/2012 alle ore 18.30 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:
 

  1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2012 (DAL N. 18 AL N. 22);
     
  2.  ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE PER
    “VARIANTE INNESTO P. DI L. D1/13 – PIANCA SULLA SP. 44″ – L.R. N. 61/1985,
    ART 50 COMMA 4 LETT F);

  3. ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
    – PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP.44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA
    DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011
    – PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOlE SULLA
    SP.44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

  4. LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ADEGUAMENTI PROCEDURALI – INDIRIZZI DI PRIMA APPLICAZIONE;

  5. RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 87 DEL 27.11.2012


Questa ulteriore convocazione del consiglio comunale alle 18.30 è l’ennesimo dispetto fatto alle minoranze. 
Un ulteriore atto di forza che manifesta una infinita pochezza, una stupida impuntatura fatta da un bambino capriccioso. 
E’ inqualificabile che tutto questo venga fatto in sfregio alla democrazia, alla condivisione e alla partecipazione.

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Raccolta differenziata rifiuti e Porta a porta "spinto"

Nei giorni scorsi è arrivata a casa di tutti i cittadini del Comune di Gaiarine la pubblicazione della SAVNO.. sfogliandola ci ha colpito una paginetta – che alleghiamo – dove il nostro comune brilla in negativo, assieme a Oderzo, per realizzare la raccolta porta a porta “soft” al contrario di decine di altri comuni dove è la raccolta differenziata definita “spinta” a essere stata adottata.



Come si può leggere è dal 2008 che questa modalità di raccolta viene proposta da CIT e Savno alle amministrazioni comunali, allo scopo di raccogliere “porta a porta” tutte le frazioni di rifiuto garantendo una migliore qualità della raccolta e di conseguenza un maggior riconoscimento economico da parte degli impianti di lavorazione dei rifiuti.
Nell’articolo viene sottolineato anche come abbinando questo tipo di raccolta a una tariffazione puntuale, che tenga conto degli effettivi conferimenti, incentiverebbe ancor più la raccolta differenziata, con il risultato di ridurre i rifiuti da smaltire e contenere i costi.
Ma evidentemente al MegaloSindaco tutto questo non interessa, essendo molto più redditizio e appariscente asfaltare strade, lastricare piazze, costruire palestre.
Eppure nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha patrocinato 3 incontri sui temi della biodiversità e sul futuro sostenibile, con addirittura la presenza di due – dicasi due – assessori nella seconda serata dedicata ai bilanci di giustizia e ai gruppi d’acquisto solidali (evidentemente sviati dai riferimenti a “bilanci” e “acquisti”, pensavano si parlasse di “schei” insomma)..
Ma per l’ennesima volta questo Sindaco smargiasso si dimostra affine al signor Pasquale, che predica bene e razzola male.
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