r. “perchè vogliono fare il campus”
r. “perchè vogliono fare il campus”
Il Consiglio si apre con una comunicazione del Sindaco: finalmente anche i comuni mortali e i Consiglieri di minoranza (forse anche quelli di maggioranza?) sanno dell’uscita di scena dell’Assessore Modanese (dimissionario perchè, parole testuali, «Qualsiasi consigliere credo abbia capito che era impossibile continuare a lavorare in queste condizioni») e dell’entrata in scena di due novelli assessori, il “Dormiente Convinto” (in Consiglio comunale ogni tanto gli prende l’Abbiocco Catatonico) e il “Crisauro Bivalente” da una parte disperato per la crisi nel settore del mobile, dall’altra disponibile allo sperpero di denaro pubblico attuato dal Sindaco nel moltiplicare non pani e pesci, ma piazze e palestre.
Il consigliere Poles ringrazia l’assessore Modanese per quanto fatto (frase di circostanza, immaginiamo, non ricordando alcunchè di significativo) in questi due anni per il Comune, al che la consigliere Modanese risponde con un laconico «Grazie.»
Punto 1. Approvazione Verbali del 30/11/2010
Neppure i verbali sono al di sopra delle parti.
Mero errore di trascrizione o goliardica presa in giro? Non si sa, bisognerebbe rileggere i verbali, che non abbiamo, fatto sta che al consigliere Poles viene attribuito un «concorda» invece di un «non concorda».. un non perso tra le righe, tre letterine, un palindromo cortissimo che però ribalta il senso di una frase, trasformandola da negazione in affermazione.. e non è cosa da poco..
Punto 2. Approvazione Verbali del 04/02/2011
Niente da annotare.
Punto 3. Metanodotto Flaibano-Istrana
Il Sindaco farfuglia qualcosa e ritira il punto.
Il consigliere Antoniolli fa presente che gli atti in suo possesso evidenziano delle incongruenze.. e il Sindaco risponde quasi seccato: «per questo lo ritiro»..
Di che tipo siano le incongruenze e quali errori presentino questi atti non è dato sapere, una volta di più il Sindaco parafrasando impropriamente il sommo Poeta (che ci perdoni magnanimo) dimostra come per lui i sudditi «fatti furon a viver come bruti e non per seguir virtute e canoscenza»: dimostrazione lampante di come un “non” faccia la differenza..
Punto 4. Integrazione delibera consiliare n.42…
Un titolo lunghissimo che serve a dire come la delibera del luglio 2009 fosse sbagliata perché qualcuno si dimenticò di dichiarare che il Comune è socio anche della Piave Servizi.
E qui si è capito il livello di professionale attenzione dei funzionari comunali nello scrivere le delibere e la minuziosa accuratezza con la quale queste vengono controllate da Segretario e Amministratori.
Punto 5. Approvazione del progetto preliminare per “nuova palestra…
È a questo punto, una volta aperto il dibattito, che l’assemblea si anima: chiede la parola il consigliere Poles che rivolge all’Assessore dei Lavori Pubblici, per ruolo e competenza, una serie di puntuali e articolate domande sulla necessità, sui costi, sulle ricadute di un’opera così impegnativa per il Comune di Gaiarine.. e par quasi profetico l’improvviso spegnersi della luce alla destra del Sindaco che lascia la minoranza pressochè al buio..
L’atmosfera si fa pesante, il folto pubblico (6 persone) trattiene il respiro, gli occhi di tutti fissi sul giovane e delicato volto dell’Assessore nonché Vicesindaco, nella spasmodica attesa di qualcosa di “epocale” che i presenti tra qualche anno potranno con orgoglio e commozione raccontare ai nipotini dicendo «c’ero anch’io quando al Consiglio Comunale del 3 maggio 2011 l’Assessore e ViceSindaco Presotto parlò!»..
e i posteri ne conserveranno imperitura memoria grazie all’indefessa mano del Segretario Comunale che rincorre trafelata parole, interventi e dichiarazioni, lanciando di quando in quando supplichevoli e accorate occhiate verso chi parla poichè “porello, gnaa fà“..
ecco, é il momento, e per un irragionevole istante persino i massimi simboli sulla parete alle sue spalle (sono stati appesi appesi un Crocefisso e un Napolitano) paiono rivolgere uno sguardo curioso e indulgente al pargolo che quasi incoscientemente spavaldo apre la bocca e..
«A queste domande posso rispondere io» interviene il Sindaco che al primo suonar della squilla fedel, diventa MegaloSindaco.. (vedi qui chi parla ai Consigli Comunali)
La delusione serpeggia tra le file degli astanti, ciò che poteva essere non è stato, e si coglie quasi la muta (e come potrebbe essere altrimenti?) gratitudine negli occhi placidi e ovini del giovine Assessore..
nel frattempo le farneticanti risposte del MegaloSindaco imperversano, dicendo e contraddicendo, smentendo e bofonchiando, dalle quali si capisce che
Quindi al consigliere Rosada, che ricorda come sarebbe preferibile e prioritario risolvere l’annoso problema della mancanza di una mensa e di una palestra nella scuola elementare di Francenigo, soprattutto in tempi di crisi che consiglia una gestione parsimoniosa e oculata del denaro di tutti (almeno dei contribuenti) vorrebbe replicare la consigliere Modanese ma d‘imperio il MegaloSindaco sproloquiando con velenoso puntiglio polemico («Scriva!» ordina al Segretario Comunale boccheggiante e dalla mano ormai rattrappita) prima la taccia di campanilismo filosofico e retorico per favorire Francenigo ai danni della comunità, poi ricorda che ci sono già contributi che minimizzeranno la spesa (soli??? 500/600mila euro) e infine, coup de theatre, sorprende l’intero Consiglio Comunale e la popolazione intervenuta (6 persone) dichiarando che anche la palestra e la mensa a Francenigo saranno realizzate con un altro contributo di 400mila euro, poichè mentre la consigliere Rosada filosofeggia questa amministrazione comunale lavora.
La minoranza sbalordisce disorientata, la maggioranza gongola con qualche incredula perplessità: forse anche tra di loro qualcuno non sapeva..
in tutto questo bailamme di dichiarazioni e controdichiarazioni, accuse, offese, ripicche, in uno schiamazzo strategicamente riproposto dal MegaloSindaco ogni qualvolta che, colto impreparato, la butta sempre in rissa, nessuno pare accorgersi del dramma umano e scrivano vissuto dal Segretario Comunale, che, in fin di vita, stenta ad annotare quel torrente di parole, e poi magari dimentica qualche “non” o ne aggiunge qualcuno, stravolto e disorientato ormai dall’impeto della discussione..
e su questo clamoroso annuncio, che lascia immaginare il Comune di Gaiarine terra di palestre e contributi elargiti chissà a quale prezzo (e la postura improvvisamente sospetta, quasi a fil di sedia, del MegaloSindaco sembra suggerire boccaceschi retroscena: ma bando alle malizie, probabilmente è solo per toccar terra coi piedi!) si transita velocemente attraverso un quasi inosservato punto 5 per giungere all’ultimo punto all’ordine del giorno.
Punto 6. Approvazione convenzione per il servizio di Segreteria Comunale…
il MegaloSindaco, riappacificato in un’assemblea sedata, propone la convenzione per il servizio di segreteria comunale in forma associata con – citiamo testuale – «alcuni comuni vicini: Tarzo e Zoldo Alto».. forse ci sarà anche qui un contributo elargito per copiosi buoni benzina! …
o forse questo nuovo Segretario, sempre che si tratti del dr. Rolando Fontan – come vox populi suggerisce, essendo un ex deputato leghista con due legislature alle spalle, non ne ha bisogno..
quindi un terzo di Segretario (gli altri due terzi sono di Tarzo e Zoldo Alto) per Gaiarine con lusinghiere e attagliate caratteristiche per l’amministrazione in carica, dimodochè rispettando la percentuali potremmo suddividerlo così
a Gaiarine il dr. RolF
a Tarzo (capofila, quindi una lettera in più) il dr. OntAn
a Zoldo Alto il dr. AnDo
ed infine due link di approfondimento
È un venerdì pomeriggio di febbraio..
Sono le 17.30 e si potrebbe pensare al momento migliore per un gradevole tè all’inglese.. no no no, c’è il Consiglio Comunale, l’ordine del giorno prevede un unico punto:
Piano di recupero di iniziativa privata denominato “Ex polveriera” riapprovazione a seguito di annullamento giurisdizionale della delibera consiliare 19 Maggio 2009, n°28.
Si parte però con due interrogazioni urgenti presentate dal Consigliere Rosada.
La prima interrogazione mettendo in luce come l’alluvione del 2 novembre 2010, che ha colpito la zona del Saccon di Albina, sia dovuta ad interventi non congrui fatti sugli argini, alla mancata pulizia di fossi e a tombinamenti non adeguati a garantire un deflusso regolare dell’acqua, motivo in qualche caso di vere e proprie strozzature, chiede all’amministrazione che cosa intenda fare per rimediare alla situazione creatasi.
Risponde il sindaco dichiarando che sono stati fatti dei sopralluoghi da parte dei tecnici comunali e che si provvederà al più presto a togliere le strozzature ad eseguire degli interventi sia di sistemazione degli argini sia di pulizia dei fossi.
La seconda interrogazione chiede come mai l’amministrazione invece di trovare un accordo bonario con una famiglia di Francenigo costretta dal 2004 a vivere, a causa di lavori commissionati dal comune e non eseguiti a regola d’arte, con lo scantinato impregnato di liquami, si sia invece costituita in giudizio contro di essa!
Il sindaco risponde che è quasi un atto dovuto, perché «non s’è capito molto bene.. sembra ci sia di mezzo già una sentenza di condanna della ditta esecutrice, dei progettisti.. ma la loro assicurazione si è appellata .. e allora il comune .. bla, bla, bla..»
Quasi sicuramente sono tutte giustificazioni motivate e condivisibili..
ma dal 2004 questa famiglia vive con i liquami in casa e purtroppo anche con gli avvocati, che deve e dovrà pagare per avere giustizia.
Il consigliere Rosada rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza chiede se fossero loro a vivere in prima persona la stessa situazione, cosa penserebbero del comune?
Nessuna reazione, nessuno scatto di partecipazione e dignità.. solo un silenzio ottuso e ostinato, un silenzio che sembra dichiarare la loro presenza funzionale agli argomenti trattati: del tutto ornamentale nel caso di semplici cittadini e servilmente proni nel regalare metri cubi a gogò ai potenti..
Ed infatti si arriva al clou.. ai metri cubi a gogò… alla Ex polveriera.
E attenzione, cortesi e pazienti lettori:
da qui entriamo in una dimensione dove concetti quali Spazio e Tempo si perdono e si confondono, e dove tutto quel che è stato ed è potrebbe non essere e sarebbe non possibile per tutti gli umani tranne che per chi fu uomo ma ora è.. MegaloSindaco!
In seguito alla decisione del TAR che ha annullato una delibera per un vizio di procedura – essendo stata approvata in periodo elettorale – si ripresenta pari pari la stessa delibera venti mesi dopo per legittimare l’intero procedimento.
Che, nel frattempo, e nonostante l’evidente irregolarità, è andata avanti creando così una situazione paradossale.
Lavori iniziati sulla base di un atto amministrativo annullato che a sua volta ne ha generati altri..
tutti illegittimi e viziati?
o legittimi formalmente?
o ufficialmente viziati?
o viziosamente formali?
o legittimamente viziati?
… Non è dato sapere..
Per il MegaloSindaco – manco a dirlo – è solo una questione di forma, sanata la quale tutto s’aggiusta..
In realtà si deliberò allora nel 2009 fregandosene delle regole, e si aggiusta oggi nel 2011 fregandosene dell’etica..
Tanto le regole sono i lacci e lacciuoli che limitano la libertà di fare ciò che si vuole: questo ormai è il messaggio trasversale dilagante nel nostro paese..
.. qui si regalano metri cubi a gogò a qualcuno ..
.. là si regalano banconote a qualcun’altra ..
Un primo intervento del consigliere Rosada mette in luce come nella seduta del 19 maggio 2009, in piena campagna elettorale, fossero stati tre i piani urbanistici approvati, e conseguentemente, se il Tar ne ha annullato uno perché su questo dei cittadini avevano fatto ricorso, anche gli altri due, che non sono stati impugnati, sono parallelamente illegittimi.
Per cui siamo di fronte ad un’Amministrazione che durante la campagna elettorale ha fatto qualche bel regalo a chi ha voluto, sbattendosi allegramente le sfere della legge.
Su richiesta del consigliere Poles, vengono rilette le sintesi delle osservazioni, e quindi messe ai voti. Grazie a questa richiesta abbiamo il privilegio straordinario di ascoltare la viva voce del giovane assessore alla viabilità e lavori pubblici Presotto: è un evento straordinario e negli anni a venire sarà ricordato e celebrato.
Ma qui accade l’impossibile, l’inarrivabile, l’inattuabile: il MegaloSindaco sfodera i suoi poteri, attiva la sua CronoForza, annulla spazio e tempo (la ragione è venuta meno da molto ormai), e incurante dei paradossi spazio-temporali, fa votare nel 2011 consiglieri diversi dal 2009 su un argomento che tratta e presenta luoghi e situazioni del 2009 ma modificate proprio in seguito a quell’atto del 2009 e non più corrispondenti per questo ora, nel 2011, a quel che nel 2009 si presentava per la delibera..
Suspence..
Si è posta il problema la maggioranza?
Oh, è vero, la ragione latita, i metri cubi premono, il potente scalpita (mica ha la me..da in casa, lui)..
Ovviamente la maggioranza vota come due anni fa..
Spiaccicato spiaccicato..
Visto il taglio scientifico di questa cronaca derivato dalle riflessioni su Spazio e Tempo, potremmo quindi formulare la novella proprietà Confermativa/Sostitutiva che così potrebbe recitare:
Confermando un Sindaco e sostituendo i Consiglieri il risultato non cambia!
La minoranza non partecipa al voto: refrattaria al potere della CronoForza non può votare nel 2011 fingendo di essere nel 2009.
Addirittura comica l’ottava votazione, ripetuta poichè l’occasionale distrazione di due consiglieri di maggioranza ne aveva impedito la partecipazione al voto.. e non sia mai che il MegaloSindaco, novello Mangiafuoco, non abbia l’unanimità dei suoi buratt.. pardòn, consiglieri.
Intervengono sia il consigliere Poles sia Antoniolli sottolineando l’odierna modifica dei luoghi e come le tavole allegate alla delibera non riportino lo stato di fatto dei luoghi così come sono ora, ma quello di due anni fa. Si insinua anche la possibilità che a causa di un esproprio per la costruzione della circonvallazione, anche la proprietà non corrisponda appieno a quella riportata nelle tavole.
Interviene finalmente in modo pregnante e significativo anche l’indecifrabile consigliere Ashraf Masih che si rivolge cortese e mellifluo al Presidente del Consiglio – precisiamo si tratti del MegaloSindaco anche se per un momento il parallelo all’analoga carica nazionale vien spontaneo – e chiede il permesso di andarsene, impegni urgenti concomitanti e indifferibili lo richiedono altrove (nello spazio? nel tempo? chissà..).
C’è quindi un secondo intervento del consigliere Rosada che chiede, tra l’altro, l’invio del fascicolo della Ex Polveriera alla Procura della Repubblica.
Toccante il Segretario Comunale quando interviene per sottolineare come non fosse lui «il segretario comunale quale 13° consigliere di maggioranza» definito dal consigliere Rosada nella sua memoria formulata quasi due anni addietro..
Interviene anche il Consigliere Scandolo che mette in evidenza i danni provocati alla comunità dai casini causati dal sindaco e chiede anche lui l’invio del fascicolo alla Procura della Repubblica.
Ma come accade anche nelle migliori famiglie politiche dove commedia e tragedia si intrecciano, all’interno della maggioranza si stava consumando il dramma pietoso e straziante del consigliere Modanese, in evidente silenzioso disagio in mezzo a quello che fu il suo schieramento di maggioranza..
E tanto disperato imbarazzo quasi ci muove a compassione, spronandoci ad una parola di conforto ma anche di benevolo rimprovero verso quelle sue scelte del 2009 tanto convinte e consapevoli, rivelatesi nel 2011 altrettanto critiche e negative.
Si chiude a quel punto il Consiglio.
Ma il fuori programma incombe..
Il consigliere Rosada chiede al sindaco se avesse da comunicare qualcosa ai consiglieri.
MegaloSindaco: «No.. nulla da comunicare.»
Rosada: «Ma le dimissioni della Modanese da Assessore?»
MegaloSindaco: «Ah, le dimissioni..»
Rosada: «Ma sono state accettate?»
Modanese: «Irrevocabili!»
Rosada: «Ma la giunta non può deliberare mancando un Assessore..»
Segretario: «Ma si vota a maggioranza..»
Rosada: «Non c’entra, deve essere nominato un altro assessore..»
Segretario: «..» forse si stava chiedendo chi fosse il 5° assessore.. di minoranza!
MegaloSindaco: «Provvederemo.»
Qui termina anche il dietro le quinte, anzi il fuori Consiglio.
E così finiscono i cittadini di Gaiarine in balia di un MegaloSindaco che fa del fregarsene di tutti e di tutto la sua qualità migliore, anzi rimanendo in tema, il suo miglior superpotere: la ChisseneForza.
In quale comune il Sindaco non mette al corrente delle dimissioni di un suo Assessore il Consiglio Comunale?
Nel comune di Gaiarine accade..
Forse sta pensando di rifare le elezioni del 2009 presentando la sua lista del 2011?
Certo, quel «Provvederemo» pronunciato dal MegaloSindaco ci inquieta non poco..
Mangiafuoco aveva la cruenta abitudine di destinare i suoi burattini usati a ravvivare il fuoco necessario a cuocersi la cena..
ExAssessore Modanese.. stia all’erta e, possibilmente, vesta ignifugo!
Cosa c’è di nuovo sotto il sole, anzi dentro la notte dei Consigli Comunali in quel di Gaiarine?
Inutile ripetersi, vi rimandiamo alla premessa fatta nella Cronaca del Consiglio Comunale del 25/5/2010 che potete leggere qui e alla nostra rubrica “Chi parla ai Consigli Comunali“.
Aggiungiamo solo che un cittadino presente per la prima volta ad un Consiglio Comunale all’uscita ci ha chiesto «Ma è sempre così.. così.. così despota?».
Punto 1 – Interrogazione presentata dal Gruppo “Fare Futuro Federale” in merito alla “viabilità di adduzione all’A28 – primo stralcio denominato anche circonvallazione di Gaiarine
All’interrogazione il sindaco risponde con spiccato senso dell’humor (meritevole di ben altri palcoscenici ma del tutto affini ormai ai bassi politici) se non fosse dovuta indirizzarsi a Veneto Strade Via C.Baseggio, 5 30174 Mestre Venezia. Poi con magnanima condiscendenza risponde ai punti presentati ricordando come alcuni cittadini di Gaiarine abbiano presentato una lettera ben oltre la scadenza prevista per la presentazione di osservazioni al progetto quindi inconsistente e alla quale la responsabile del procedimento aveva provveduto a rispondere, e nel merito della quale l’amministrazione comunale nulla rileva.
Alla successiva replica del consigliere Rosada sull’opportunità di portare in consiglio comunale un’istanza di cittadini, ancorchè fuori da termini e scadenze, che rivolga quesiti e richieste riguardanti la conformità progettuale per la sicurezza di una strada e l’incolumità degli utenti più deboli di quella stessa strada (ciclisti e pedoni), arrivando anche a proporre alternative e migliorie realizzabili con il semplice ricorso al sostanzioso risparmio verificato con il ribasso d’asta, il sindaco con la sensibilità e la capacità di ascolto ormai risapute esclama: «Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno!»
Il consigliere Antoniolli tenta di prendere la parola per una propria considerazione ma il sindaco con gesto imperioso della mano e voce stentorea e potente intima «NO» e aggiunge «non c’è più tempo, sono esauriti i minuti a disposizione per la replica»..
Segue puntigliosa lettura delle voci del regolamento che disciplinano gli interventi in consiglio comunale (chi, come, quanto può parlare).
Noi facciamo presente che un’istanza dei cittadini (la potete rileggere qui) non ha mai scadenza, soprattutto se mette in evidenza carenze progettuali riconosciute persino dal progettista dell’opera e che una amministrazione seria dovrebbe riconoscere i propri errori e porvi rimedio..
Ma si sa che quando non si hanno risposte o quando si sa di essere nel torto, codesti figuri, che a parole si dichiarano contro la burocrazia, proprio la burocrazia usano, oh se la usano: osservazione presentata fuori termine per cui … amen!
Punto 2 – Interrogazione presentata dal Gruppo “Fare Futuro Federale” in merito alla “attuale esistenza e mancata bonifica di discarica abusiva di rifiuti tossici in frazione Campomolino”
Sul tema della discarica abusiva di Campomolino il sindaco riporta la scansione cronologica della pratica che la riguarda, iniziata nel 2000 quando viene inserita in un elenco regionale di siti da bonificare, proseguita nel 2006 quando è l’Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) a prevedere dei sopralluoghi, fino a oggi con la pratica tuttora in carico all’Arpav.
Sulla possibilità di prelievi ed analisi che verifichino la salubrità delle falde adiacenti scongiurando la possibilità di sversamenti o infiltrazioni inquinanti è netta e coraggiosa la risposta del sindaco: «il nostro territorio comunale è per fortuna ricco di numerose falde per questo è impensabile ipotizzare l’esame di tutte, non risultando ad oggi alcuna segnalazioni di inquinamento».
Ci chiediamo: ma dove l’abbiamo trovato uno così?
Qualsiasi persona dotata di comune buon senso, e non solo geologi, professionisti, tecnici, avrebbe potuto spiegargli che per verificare il possibile inquinamento di una discarica basta fare dei pozzi di monitoraggio della falda acquifera nelle vicinanze della discarica stessa, senza crivellare l’intero territorio comunale come un gruviera, ma quando non si hanno argomentazioni o interessi, si parla per dar aria alla lingua.
Punto 3 – Interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza in merito “alle prospettive di attivazione e funzionamento del depuratore di Campomolino”
Leggetevi questi due articoli dalla Tribuna di domenica 28/11/2010 e di martedì 30/11/2010, così potete farvi la vostra idea.
Per il sindaco attuale la colpa è sempre degli altri, dimenticando naturalmente le sue responsabilità derivate dai 6 anni come sindaco e dai quasi 5 anni come revisore dei conti del Consorzio Intercomunale. Ma pare che alle problematiche fogniarie preferisca quelle urbanistiche, meno disgustose, olezzanti e tanto più remunerative.
Alla fine della discussione chicca del sindaco, evidentemente ispirato dalla sodale ministraGelmini, che rivolge al consigliere Scandolo l’invito a documentarsi meglio esclamando: «la scuola va fatta a casa!».
Dimostrando così la sua fiduciosa lungimiranza, aggiungiamo noi, poiché di questo passo la scuola pubblica non esisterà più e ciascuno potrà coltivarsi cultura, istruzione, educazione direttamente a casa propria: più “scuola privata” di così!
Punto 4 – Interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza in merito “alla sicurezza stradale in particolare nei centri abitati”
In merito alle numerose puntualizzazioni fatte sulla precaria e degenerata viabilità dei centri che ha portato alla raccolta di 560 firme nel comune, il sindaco non risponde direttamente ma si dice sorpreso e meravigliato e sbalordito dalla mancata osservazione delle tante cose fatte dall’amministrazione, semafori, lampeggianti, rotatorie, piste ciclabili, sensi unici, non ultima l’avvio dello stralcio di circonvallazione che unitamente all’apertura dell’A28 hanno reso più sicure le strade.
Nessun accenno alla qualità dell’aria che si respira, ai numerosi incidenti – anche letali – avvenuti, all’evidente aumento del traffico, al moltiplicarsi dei comportamenti scorretti e a rischio.
Solo autocelebrazioni anche sulla realizzazione di piste ciclabili (in effetti si sta realizzando la pista ciclabile che porta a Campomolino) ma tacendo clamorosamente (ed è evidente la contraddizione) che con la circonvallazione si vanno a chiudere due strade campestri (strada del Bosco e via Ravanei) che collegano Gaiarine rispettivamente a Campomolino ed Albina (vedi primo punto di questo Consiglio Comunale).
Anche qui le istanze di 560 cittadini messe in un cassetto (vedi qui le ipotesi), mai portate nè discusse in Consiglio Comunale.
Viene da chiedersi: ma per questa amministrazione i “cittadini” quelli con “C” maiuscola, quelli che si fanno carico dei problemi della comunità, quelli che si impegnano civilmente.. esistono? …. o esistono solo quelli del punto 9 di questo Consiglio Comunale?
Punto 4 bis – (non presente nell’ordine del giorno) in merito all’alluvione nel veneto e alla sicurezza idraulica.
Ancora una volta il sindaco ripropone una versione dei fatti, avvallata anche a livello di regione, che bolla come eccezionali gli eventi atmosferici di inizio novembre, ignorando le valutazioni di tecnici e studiosi che parlano sì di eventi di forte intensità ma le cui conseguenze sono state eccezionalmente disastrose per il criminale scempio umano del territorio.
Alla proposta del consigliere Poles di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri comunali a favore degli alluvionati del veneto, in primis il sindaco e a ruota la maggioranza dice no, etichettando come marginale, esigua e di sola immagine la proposta e invitando invece privatamente all’adesione.
Poteva invece rappresentare un gesto istituzionale d’esempio, certo simbolico ma del tutto positivo: ma guarda caso quando si tratta “de schei”….
Solo la minoranza devolverà il gettone.
Punto 5 – Mozione per la moratoria sui procedimenti attuativi previsti dalle norme vigenti in materia di affidamento della gestione dei servizi idrici ed, in particolare ….
in poche parole in merito al referendum sull’acqua pubblica.
Prima di iniziare la discussione di questo punto, vi è una presa di posizione con presentazione di un’interrogazione del consigliere Antoniolli, che dichiara il suo disagio in un consiglio comunale dove non c’è dialogo, dove non si lavora tutti assieme per risolvere i problemi della comunità, dove tutto viene regolato dal sindaco con atteggiamenti non condivisibili.
Fatto il discorso, apprezzabile sotto molti punti di vista, il consigliere lascia il consiglio, dichiarando inutile la sua presenza.
Tutto bene. Presa di posizione ferrea e coerente, visto l’andazzo dei consigli in quel di Gaiarine ……. ma sorge un dubbio…. non è che per caso non voglia togliersi dalla mischia? …. evitando furbescamente presenza e voto sul punto 9 ? ….
Nel merito dell’acqua bene pubblico: completamente disatteso e ignorato l’impegno assunto dal sindaco e dal consiglio comunale intero a promuovere azioni di tutela e salvaguardia dell’acqua potabile pubblica.
Sulla mozione il sindaco libera i suoi e permette loro di votare secondo coscienza (parola grossa…), per cui tutti votano a favore, mentre il sindaco, Giorgio Fantuz e Alvaro Poles si astengono (nell’imperturbabile coerenza del voto di maggio).
Punto 6 – Approvazione verbali seduta del 25 maggio 2010
il consigliere Rosada fa mettere a verbale una sua dichiarazione nella quale fa presente che è dal consiglio del 25 maggio scorso che aspetta una risposta dal revisore dei conti in merito ad una delibera che era priva del parere contabile e pertanto illegittima (il revisore dei conti allora interpellato direttamente si riservò di rispondere appropriatamente in seguito).
Alla fine Rosada si dichiara fiduciosa che sicuramente non passeranno altri 6 mesi prima di avere la risposta che le è dovuta.
Ci viene un dubbio: e se fosse una affermazione ironica?
si vota
Punto 7 – Verifica dello stato di attuazione dei programmi e verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio 2010
Siamo al surreale. Aggettivo usato durante la discussione di questo punto.
Entro il 30 settembre tutte le amministrazioni comunali hanno l’obbligo, per legge, di presentarsi in consiglio comunale per la verifica dello stato di attuazione dei programmi e la verifica della salvaguardia di bilancio, ma nel nostro comune no …
si presenta dopo 60 giorni (il 30 novembre) con i dati al 30 settembre.
Si scopre che tutti gli atti, preparati dagli uffici, erano pronti il 17 settembre, … quindi non è colpa degli uffici e allora…
il consigliere Rosada chiede perché il consiglio comunale non sia stato convocato entro il 30 settembre, il sindaco dà la parola al segretario, il quale è in evidente imbarazzo, borbotta qualche frase dal senso oscuro poi sotto voce bofonchia «non è il segretario che convoca il consiglio comunale».
Segue qualche scaramuccia, il cui unico risultato è quello di scuotere dal torpore pre-sonno alcuni consiglieri della maggioranza, gente che fa e lavora, altro che balle..
Ma il consigliere Rosada richiede “perché il consiglio non è stato convocato entro il 30 settembre?”, il sindaco con geniale e brillante intuizione risponde “perché è stato convocato il 30 novembre”, il che dimostra che, fin lì, ci arriva pure lui!
L’aggettivo surreale ci sta un po’ stretto, non vi pare?
Vengono poste un po’ di domande, ma non c’è molto da chiarire.
Emerge invece una good news (buona notizia): i mega impianti fotovoltaici, previsti su terreni agricoli in via Belcorvo e via Mazzul non si faranno più …. meno male!!!!!!!!!
si vota.
Rosada non partecipa al voto («non si può votare sull’equilibrio di bilancio il 30 novembre con i dati del 17 settembre»), Poles e Scandolo si astengono, l’intera maggioranza è favorevole.
Punto 8 – Affidamento servizio di tesoreria approvazione schema di convenzione.
si vota
tutti favorevoli
Punto 9 – Approvazione accordo della ditta Giuditta SPA di Conegliano ai sensi art. 37 della L.R. 11/2004
Siamo al punto clou della serata, quello sul quale sarebbe stato interessante conoscere la posizione del il consigliere antoniolli, ahimè, prematuramente e sdegnosamente eclissatosi un’ora prima.
Si tratta di questo: la ditta Giuditta spa, acquista a fine 2006 un’immobile in centro a Francenigo, per il prezzo di euro 68.500, qualche giorno dopo propone la cessione al comune, visto l’interesse dell’Arcuf per quell’immobile, chiedendo in cambio un area, sempre in centro a Francenigo, che abbia la stessa capacità edificatoria.
Oggi il comune valuta quel bene 129.500,00 euro.
Un bell’affare: per il comune (ovvero tutti noi) o per il privato?
Inutile raccontare le acrobazie dialettiche del sindaco pressato dalle domande del consigliere Rosada.
Una per tutte.
Alla domanda del perché viene concessa una compensazione di uguale (si fa per dire) capacità edificatoria, quando la legge dice “adeguata”, il sindaco risponde perché è “residenziale su residenziale”, dimenticandosi (si fa sempre per dire) che l’area in questione è stata trasformata, con la variante del settembre 2009 (fatta da lui), da zona B (residenziale) a zona F 26 (festeggiamenti paesani).
Per chi abbia voglia di conoscere nei minimi dettagli questo “affare privato” cliccando qui troverà integralmente la dichiarazione di voto del consigliere Rosada che ci pare, sia cronologicamente che tecnicamente, esaustiva.
Le giuste necessità dell’Arcuf, non possono essere soddisfatte sperperando i denari dell’intera comunità a tutto vantaggio di un privato e se i dirigenti dell’Arcuf non prenderanno le distanze da questa operazione, così come è stata congegnata, se ne assumeranno una parte di responsabilità.
Che dire infine delle perizie presentate?
Carta straccia … si scrivono … si rifanno … persino due diverse all’interno dello stesso ufficio. Viene da chiedersi: esiste un senso etico per cui il funzionario pubblico, che vive con lo stipendio che gli pagano i cittadini, si senta in dovere di procedere sempre secondo la legge e non di seguire pedissequamente, e anche al di fuori della legge, questo o quell’amministratore?
A voi l’ardua (o scontata) risposta.
si vota e naturalmente tutta la maggioranza è compatta a favore.
Punto 10 – Approvazione di trasferimento della proprietà di un fabbricato rurale adibito ad attività agrituristica ai sensi della L.R. 9 del 18/04/1997.
Tutti favorevoli
Punto 11 – Concessione esterna del servizio di accertamento e di riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni periodo 01/01/2011 – 31/12/2015. Linee guida.
Tutti favorevoli
Punto 12 – Approvazione regolamento per l’alienazione dei beni immobili di proprietà comunale
Qualche richiesta di chiarimento, qualche contrarietà da parte del consigliere Poles sulle alienazioni a trattativa privata, ma alla fine tutto rimane immutato.
si vota, Poles e Scandolo sono contrari, la maggioranza è tutta favorevole
P.S. tra il punto 5 e il punto 6 il consigliere Poles scopre che nella sala consigliare appeso al muro c’è il crocifisso, ma nota però la mancanza della foto del Presidente Napolitano, provocando un’improvvisa e collettiva ricerca…
finalmente la si trova: è finita sotto lo schermo per le proiezioni, da dove solerte il messo comunale la recupera tentando quindi di appenderla in qualche posto … di qua … di là…
ma non ci riesce e così finisce su di un tavolo (chissà se con la faccia in su o in giù?);
qualche sorrisino di compiaciuta soddisfazione di alcuni componenti della maggioranza per la mancata esposizione dimostra una volta di più quanto sia considerato il presidente di tutti gli italiani.
Questa la seduta e tutto questo è gran parte di quanto è successo.
Ai concittadini del nostro comune ricordiamo che Luigi Einaudi, economista, pubblicista, uomo politico e 2° Presidente della Repubblica Italiana disse:
«Conoscere per deliberare»
e questa modestissima cronaca a questo vuol servire.
Cosa c’è di nuovo sotto il sole, anzi dentro la notte dei Consigli Comunali in quel di Gaiarine?
Verrebbe da dire niente, tutto continua come sempre e come si sa.
Ma invece qualcosa di nuovo c’è: si sta probabilmente toccando il fondo, il fondo della democrazia, della trasparenza, dell’educazione, del rispetto di istituzioni e persone.
Siamo in presenza di un Consiglio Comunale e di conseguenza dell’intero Comune Gaiarine, in balia di una sola persona: il Sindaco.
Un Consiglio Comunale svuotato di ogni potere e non più in grado partecipare e incidere su alcuna decisione. Decide tutto il «Sindaco», ormai autoproclamato «MegaloSindaco». I Consiglieri di maggioranza ridotti ad ectoplasmi è come non ci fossero: quando la minoranza presenta emendamenti, il «MegaloSindaco» decide come si deve votare, incurante perchè sicuro del parere ossequiante della sua coalizione, il «MegaloSindaco» alza la mano per primo o non la alza e i Consiglieri della “sua” maggioranza lo seguono come le pecorelle.
Alcune perle d’esempio: si scopre che spenderemo (e anzi, una parte sono già stati spesi) 1.200.0000 euro per rifare quasi tutte le piazze comunali, perché quelle attuali al «MegaloSindaco» non piacciono (e speriamo che sia solo un fatto estetico..);
la minoranza fa una domanda al Revisore dei Conti, obbligato per legge a rispondere a tutti i quesiti che gli vengono sottoposti: il Revisore non riesce a rispondere perché il «MegaloSindaco» ha deciso che non deve farlo: punto e basta;
un Consigliere di minoranza chiede a che punto è la gara sugli impianti fotovoltaici comunali, il «MegaloSindaco» risponde bofonchiando in un sussulto di sussurrato pudore: annullata. In che senso annullata? Annullata! Non un spiegazione, non una motivazione; e l’espressione di lesa maestà dipinge il suo volto, che par significare: “Ma chi è questo Consigliere di minoranza che si permette di chiedermi qualcosa?” Per il «MegaloSindaco», per il suo modo di intendere la comunità, per il suo egocentrismo smisurato, questo Consigliere (come gli altri, che “questo o quello, per Lui pari sono”) son niente e nessuno, dimenticando che invece rappresentano una parte dei cittadini del Comune di Gaiarine che li ha votati ed eletti.
La minoranza chiede come opererà l’amministrazione per la tutela dell’ambiente e il «MegaloSindaco» (che già ha considerato inutile l’assessorato all’ambiente) risponde presentando l’ormai prossima apertura dell’autostrada e l’imminente realizzazione della circonvallazione; mentre sul tema dei rifiuti ha già deciso che Gaiarine non aderirà alla raccolta “porta a porta”.
Si scopre anche come a suo giudizio i Consiglieri non conoscono Gaiarine (vi ricordate come fu apostrofato Silvano Zaccariotto sui giornali per la vicenda del Monumento ai Trevisani nel Mondo?), non capiscono nulla di edilizia (così disse il ragioniere al geometra!) e non capiscono le necessità dei proprietari di case sfitte, mentre lui sì dall’alto della sua onnipotenza capisce e abbassa loro le aliquote Ici, e così via.
Uno squallore istituzionale, un crescendo di maleducazione.
Qui ci vorrebbe insieme un sussulto etico e politico, ma i partiti presenti nella maggioranza non sono in grado di produrlo: non la Lega ridotta a comparsa incapace di scuoterselo da dosso per la pochezza dei suoi rappresentanti, non gli/le ex AlleanzaNazionale forse intimoriti/e dagli equilibri/squilibri nazionali, non gli ex di ForzaItalia che pur di stare al potere sono disposti a tutto, anche alla poltrona dell’invisibilità, tutta apparenza niente sostanza.
E la minoranza: oh, la minoranza!!!!
Non ha forza, non ha capacità; non ha nè visione nè strategia politica, troppo distanti e diversi i modus operandi e le sensibilità dei suoi componenti, troppo diversi gli obiettivi che si propongono di perseguire, quando se ne propongono, e diverse anche le modalità di azione. Qualcuno di loro cerca visibilità, qualcun altro è il capogruppo e non lo sa o dimentica d’esserlo, altri ancora pare lì per caso, apatico, abulico, tanto indifferente quanto pronto alla sintonia compromettente con la maggioranza.
E questa minoranza eterogenea dopo un anno (solo!!!) giunge alla scissione! Così inizierà il Consiglio Comunale del 25 maggio 2010; con una comunicazione del Consigliere Rosada che interviene sulla grave crisi economica che stiamo attraversando e conclude con l’annuncio della sua personale fuoriuscita dal Gruppo Impegno Comune Genti Venete per formare un suo personale Gruppo Fare Futuro Federale.
La cronaca
punti 1 e 2
Approvazioni Verbali
punto 3
Viene deliberata (notate: a fine maggio!) l’individuazione delle zone non metanizzate del comune e la relativa agevolazione fiscale per l’acquisto di gasolio e/o gpl. Dai Consiglieri di minoranza viene fatto notare che da inizio anno i cittadini delle vie non metanizzate hanno acquistato il gasolio, (tra l’altro in presenza di un inverno tra i più freddi degli ultimi anni) senza l’agevolazione, perché il Comune non aveva ancora deliberato in merito. Il Sindaco si nasconde dietro al fatto che si era in attesa di una modifica di legge e che comunque da domani i cittadini possono richiedere il rimborso. Gli viene fatto notare che, alla faccia della semplificazione burocratica, il cittadino sarà costretto a compilare carte e perder del tempo per ottenere ciò che gli era dovuto sin dall’inizio dell’anno. Non risponde nemmeno. (il che significa: “Ma che cosa vogliono questi cittadini, chiedano il rimborso e basta.”). Noi riteniamo che questa delibera poteva essere fatta tempestivamente a gennaio 2010 (come hanno fatto tanti altri comuni), a prescindere dalle eventuali modifiche di legge, e anche convocando un Consiglio comunale ad hoc. In questo modo si sarebbe fatto l’interesse dei propri cittadini e si sarebbe evitato esborsi di denaro e disagi burocratici. (vedi post)
punto 4 e 5
Scivolati via.
punto 6
Alla presentazione del bilancio consuntivo 2009 nocciolo del dibattito è il mancato rispetto del patto di stabilità, infrazione che penalizzerà la possibilità di investimenti dell’amministrazione negli esercizi a venire. nello scambio anche acceso di chiarimenti, distinguo, spiegazioni viene fuori addirittura come in realtà il Comune di Gaiarine non ha speso più di quel che doveva e gli era consentito per la correttezza del suo bilancio: ma ha onorato i pagamenti che doveva ai propri fornitori (come dire che un ubriaco non ha bevuto troppo: ma ha diligentemente pagato all’oste tutte le bottiglie svuotate!).
Commovente l’invito del Revisore dei conti (al quale si possono rivolgere SOLO domande inerenti al punto in questione – ovvero nessuna domanda sgradita o imbarazzante, please!) all’applauso per il comune di Gaiarine, che in questi frangenti economicamente difficili e perigliosi, ha scelto di pagare i propri fornitori.. (nessuno che chiedesse come mai ben conoscendo a priori il limite di spesa imposto dal patto di stabilità, si è scelto di spendere ugualmente: un buon amministratore – ovvero il toccante buon padre di famiglia richiamato sapientemente più avanti nella relazione di presentazione del bilancio 2010/2012 – decide le spese che si può permettere.. o no?); altra curiosa coincidenza riguarda la recente scadenza elettorale amministrativa del 2009: le spese giungono a ridosso delle elezioni (opere pubbliche, inaugurazioni, cerimonie), si fa campagna elettorale su ciò che si è fatto (infrangendo il patto di stabilità: si sa ma non si dice!) e nella stessa campagna elettorale si promettono nuove spese e nuove opere pur sapendo che prima conseguenza dell’infrazione sarà una serie di sanzioni che ridurrà la possibilità dei nuovi investimenti promessi.
E dunque?
Si mente sapendo di mentire?
Revisore, ciò dovremmo applaudire?
Infine «son d’accordo»: questa l’inaspettata risposta del Sindaco ad una critica della minoranza riferita alla fatto sconveniente di venir a sapere con grande ritardo del mancato rispetto del patto di stabilità.. chissà perchè ma ci sovviene quel celebre e orgoglioso motto dannunziano «me ne fr..»!
punto 7
Sulle aliquote ICI contestata la riduzione dell’aliquota dal 7 al 5,5 per mille sui locali sfitti; riduzione vista dall’amministrazione come misura premiante in questo momento di crisi economica verso chi si trova proprietario di immobili (case, negozi, capannoni) e non riesce ad affittarlo; la minoranza, tramite un emendamento presentato dal Consigliere Poles, propone invece di favorire in altro modo (e con uguale impegno economico) i cittadini con una più generalizzata riduzione delle aliquote ICI; sprezzante e ironico il commento del Sindaco: “la minoranza non vive la realtà del comune di Gaiarine”..
Si vota, 5 favorevoli e 11 contrari (10 le pecorelle); possibile che nessuna di quest’ultime abbia ritenuto che fosse più giusto in questo momento di crisi ridurre l’aliquota ICI di un po’ a tutti piuttosto che ai soli signorotti, immobiliaristi, ecc? Ma fa così anche il governo nazionale.
punto 8
L’unica opera pubblica del 2010, sarà il raddoppio della palestra di Calderano (abracadabra: vedi la palestra? voilà! Ora sono due!). Vediamo un po’.
Era prevista, per l’intero campus sportivo di Calderano (palestra, campi da tennis, percorso vita) una spesa totale di 750.000 euro, ora per la costruzione della sola palestra si prevede una spesa di 905.000 Euro. Alla faccia della deflazione e della crisi… La minoranza fa notare che alla Scuola Elementare di Francenigo c’è una palestra in cattive condizioni (vi ricordate il cedimento rovinoso di gennaio?) ed è anche senza una mensa adeguata da tempo immemore. Il «MegaloSindaco» attiva i suoi poteri speciali e si lancia contro il Consigliere Antoniolli in una filippica che parte dal secolo scorso (1994), con la progettazione e realizzazione di quella che lui chiama la “giostra” (ovvero il padiglione d’attesa davanti alla scuola) rinfacciandogli che se palestra e mensa fossero state davvero necessarie le doveva far costruire lui stesso quando in quel tempo era consigliere anziano.
Ahilui, Il «MegaloSindaco» dimentica che nel 1994 i bambini non mangiavano a scuola e quindi la mensa allora non era necessaria e soprattutto dimentica, cosa che noi invece ricordiamo non fosse altro perchè più vicina nel tempo, che lui ha speso, nella passata legislatura, ben 40.000 euro (dei nostri) per ri-adattare due aule come mensa, sbandierandola come il rimedio migliore a tutti i disagi legati al pranzo degli scolari, rimedio invece che nulla ha risolto anzi “pezo il tacòn del sbrego”.
Il buon senso dovrebbe far dire al Sindaco: “ho buttato via 40.000 euro della comunità e chiedo scusa a tutti: cittadini, scolari, genitori, insegnati, e per questo realizzo prima di ogni altra opera pubblica una mensa vera.”
No, non è così. Invece poichè pare ci siano molte richieste da parte di squadre di calcetto, di pallavolo, di pallacanestro, di ginnastica (e qui par seguire l’intero campionario di sport olimpici escluso forse il canottaggio e il tiro con l’arco) per l’uso della palestra e non riuscendo ad accontentare tutti, la nostra comunità spenderà 905.000 euro per soddisfare queste richieste e introitare qualche migliaio di euro di affitto equo e popolare.
Siamo tutti d’accordo, proprio un gran affare, ma per chi?
punto 9
Scivola via senza particolari discussioni (d’altra parte l’ora si fa tarda); quando all’improvviso dalla minoranza, visto l’argomento ecclesiastico, giunge una domanda fondamentale e di vitale importanza per la vita democratica e politica del Comune di Gaiarine: come mai nella Sala Consiliare non ci sono nè la foto del Presidente della Repubblica Eccellentissimo Giorgio Napolitano nè il Crocifisso del Salvatore Gesù Cristo? Repentino rotear di teste consiliari e scrutar d’occhi sorpresi sulle pareti circostanti: ohibò, è vero!
Per non scontentar nessuno (o in ossequio alla par condicio) manca sia il sacro che il profano!
Forse perchè l’essenzialità è laica?
punto 10
Nella relazione viene riproposta tutta la mielosa propaganda elettorale, zeppa di interventi ed opere, di articoli 6, di palestrepavimentazionipisteciclabilipiazzelottizzazioni.. si ripresenta il raddoppio della palestra di Calderano, si ridiscute animatamente su quale sia la priorità nel Comune, se la seconda palestra a Calderano o la realizzazione di un locale mensa adeguato e di una palestra a Francenigo, riesumando posizioni e scelte del secolo scorso sulle priorità di un paese;
viene presentato dalla minoranza un emendamento che si può battezzare “impegno a valutare il quoziente familiare”; e poichè si tratta di valutare e quindi la valutazione potrà essere fatta ma anche no, il Sindaco decide di approvarlo e alza la mano magnanimo al che, rivelando un’inaspettata attenzione (non all’emendamento: ma alla Sua mano) tutti i Consiglieri di maggioranza reagiscono all’unisono: emendamento approvato! La democrazia è salva!
Infine qualche altra discussione, anche animata ma fine a se stessa poichè al momento della votazione l’intera maggioranza (10 pecorelle) esce dal torpore che l’ora, il postcena, il primo caldo estivo causa e vota compattamente a favore o contro seguendo l’indicazione della mano augusta.
Ite missa est!
parrebbe inutile ma potete verificare qui l’aggiornamento su “chi parla nei consigli comunali”
1.interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada in merito alla “scuola elementare di Francenigo. edifici pubblici. agibilità”.)
il Sindaco critica il consigliere Rosada per raccogliere informazioni dai giornali e dal blog foraxfora; la consigliera fa notare che il tutto è avvenuto a metà gennaio e se la risposta istituzionale arriva ai primi di marzo è legittimo cercare le informazioni dove disponibili;
da notare che la risposta rassicurante del Sindaco richiama i contenuti del post pubblicato a suo tempo nel blog.
mutatis mutandis?
in coda a questo, e a proposito di fonti di informazione alternative, il consigliere Antoniolli con un’interrogazione urgente chiede se corrisponde al vero la notizia apparsa sulla stampa che Gaiarine è tra i comuni trevisani che non hanno rispettato il patto di stabilità.. Il Sindaco chiede quale sia la fonte autorevole e alla risposta “mi pare il gazzettino” dice prima che non sa, poi invece si ricorda e dice che sì, a lui risulta che sia stato superata la quota prevista dal patto, quindi sì..
2. interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada intesa ad ottenere “chiarimenti su “modus agendi” degli uffici”sulla variante Arcuf;
alla domanda “chi scancella o sbianchetta documentazione ufficiale?” il Sindaco risponde lanciando l’anatema sulla caccia alle streghe e affermando in sequenza che lo sbianchettamento non c’era, se c’era non è stato voluto, se è stato voluto non ha sortito effetto alcuno sull’atto conseguente; ergo essendo inifluente ai fini della corretta pratica amministrativa è superfluo parlarne!
3. approvazione verbali seduta del 28.11.2009 (dal n. 51 al n. 54);
prima dell’approvazione alcuni interventi della minoranza fanno notare come risulti loro difficile approvare pedissequamente verbali a loro dire palesemente stringati, sintetici, ridotti all’osso a tal punto da far quasi perdere significati e cognizione degli interventi verbalizzati;
4. comitato di gestione del centro infanzia Villa Elena di Albina. nomina consigliere comunale di minoranza;finalmente la parte destra dei consiglieri comunali (guardando il tavolo del consiglio disposto a ferro di cavallo la maggioranza occupa tutta la parte destra e quella frontale mentre a sinistra siede la minoranza) si scuote dal torpore e si rianima: c’è da votare dopo una puntualizzazione della minoranza sull’opportunità di procedere ad altrettanta nomina per la scuola materna di francenigo.. eletto il consiglire Ashraf Masih
5. nomina commissione edilizia comunale;
secondo il Sindaco è legittimo e doveroso riproporre i commissari uscenti visto non solo il buon operato ma considerandone anche l’origine risalente all’amministrazione Toso cosa che pare collocarli al disopra di ogni critica e sospetto; per la minoranza invece proprio l’operato è oggetto di critiche per l’evidente incapacità di evidenziare e proporre comportamenti a tutela del territorio e di una rispettosa urbanizzazione; sui candidati proposti dalla minoranza il Sindaco si esprime bollandoli come “persone amiche di antica data”.. altro sommovimento consiliare nell’ala destra del tavolo, tranquilli non è un sisma: c’è invece un nuovo voto (per eleggere i due componenti della commissione integrata, che completeranno la commissione edilizia) e, colpo di scena, risulta un ex aequo (uno della maggioranza vota ”fora schiap”) .. momento di imbarazzo: il regolamento non dice nulla ci si rifarà alla legge elettorale che prevede in caso di parità tra eletti la nomina del più giovane.. forse.. .. franchi tiratori anche a Gaiarine? forse qualche cacciatore (leggi Sindaco) andrà ora a caccia dell’uccellino volato ”fora dal schiap”…
6. “riconoscimento dell’acqua come bene comune e del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica”. richiesta inserimento punto all’ordine del giorno dei consiglieri Poles e Scandolo; lettura della minoranza di un documento che elenca e riassume i molti problematici aspetti collegati alla disponibilità, all’uso e alla gestione dell’acqua, soprattutto in seguito al recente Decreto dell’attuale ministro Ronchi (PDL) che ne toglierà l’erogazione del servizio al controllo pubblico, e l’invito all’intero consiglio comunale ad affermarne e ribadirne il riconoscimento come bene primario.. dovrebbe esser facile condividere questa posizione e aggiungere qualche riflessione su un argomento così importante.. invece il silenzio cala sull’assemblea!
Pare quasi un minuto di raccoglimento a commemorare l’ennesimo servizio pubblico privatizzato.. la maggioranza è tutta zitta … solo su eplicito invito della consigliera Rosada … non potendo fare la figura di non sapere di che si parla (le pause sono reali e anche un po’ imbarazzanti) ………….finalmente ………… un assessore (vedi qui chi parla ai consigli comunali) prende la parola poichè non capisce l’utilità di affermare cose evidenti, scontate e ovvie..
a questo punto si vota: la minoranza a favore, la maggioranza .. si astiene!
ricordiamocene quando saremo chiamati a pagare direttamente gli adeguamenti della rete idrica potabile e anche bollette sempre più salate nell’ottica del profitto..
7. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta campion renzo;
8. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta presotto franco;
9. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via belcorbo – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
10. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via mazzul – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
su questi punti la minoranza non esprime contrarietà assoluta (gli impianti fotovoltaici forniscono energia pulita e rinnovabile) ma fa notare l’opportunità di non sprecare ulteriore territorio utilizzando superfici esistenti e già disponibili ma soprattutto la necessità della certezza dei costi per la collettività di queste operazioni imprenditoriali, che tali appaiono a tutti gli effetti visto che viene più volte rimarcato dal Sindaco come tutta l’operazione sia altamente redditizia per le casse comunali, sottolineando altresì come in mancanza di energia prodotta e quindi di risultato economico non se ne fa più nulla (in barba alla premessa dell’intera operazione ispirata al Protocollo di Kyoto: in questo caso il principio diventa utile) e qui un consigliere comunale di maggioranza supporta e ragguaglia sulle caratteristiche tecniche degli impianti e il loro coefficiente di qualità dopodichè ritorna a smanettare sul proprio notebook (approfondimento tematico/tecnologico? registrazione per la verbalizzazione del consiglio comunale? diretta italia-camerun? non è dato sapere.. rimane il fatto che la parte destra del consiglio sembra assai distratta) scenetta comica quando la minoranza fa notare come sul documento che presenta i termini della cessione del diritto di superficie sarebbe preferibile cancellare tutti riferimenti al comune dal cui sito quel documento è stato scaricato, oltre l’adeguare alcuni punti visto che i terreni non sono di proprietà del comune ma, appunto, di privati che ne concedono il diritto di superficie..
interviene accomodante e bonario il segretario comunale: “niente di grave, è un evidente caso di distratto e maldestro copia/incolla”..
a nessuno viene il sospetto che abbiano finito il bianchetto utilizzato al punto 2!!
11. approvazione criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio delle attivita’ di somministrazione alimenti e bevande e norme procedurali. ipotesi, deduzioni, controdeduzioni, sulla reale necessità di nuovi bar, pizzerie, ristoranti nel comune..
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Il Consiglio è iniziato con la presenza di un foltissimo pubblico, due (diconsi 2) cittadini all’inizio, tre e poi 4 durante, tre alla fine.
Viene spontaneo chiedersi se questa numerosa e folta partecipazione sia solo merito dell’infausto giorno di convocazione(Sabato) o se, passata la sbornia elettorale, siamo ormai entrati nella più completa apatia e disinteresse per quello che succede nel Comune.
Dall’altra parte, forse, non vi è neppure un grande interesse da parte dei Consiglieri che hanno sempre poco da dire, soprattutto quelli di maggioranza, come si può vedere nella nostra rubrica “
Chi parla ai Consigli Comunali”Entriamo nel merito.
Estinzione dei muti (terzo punto all’ordine del giorno):
il Consigliere Antoniolli fa presente che invece di estinguere mutui per quasi 540mila euro, utilizzando l’avanzo di amministrazione, quei soldi possono e devono essere utilizzati per «fare opere pubbliche» in particolare mettere mano finalmente alla scuola elementare di Francenigo, dotandola di una nuova mensa e palestra, cosa che invece l’Amministrazione posticipa a data da destinarsi.
Qualche scambio di battute con il Sindaco; il Consigliere però insiste e afferma che in tutte le possibili occasioni ribadirà la necessità di adeguare la scuola elementare e invita tutti Consiglieri di maggioranza di Francenigo a battersi per questo obbiettivo.
Viene subito, dal Sindaco, accusato di essere campanilista.
Battute e contro battute
Alcune domande del Consigliere Poles e si passa ai voti.
La maggioranza compatta vota a favore, la minoranza si astiene tranne uno che vota a favore.
Assestamento di Bilancio di previsione 2009:
molte domande e richieste di chiarimenti da parte del Consigliere Poles.
Sull’ampliamento dell’illuminazione pubblica, il Consigliere fa presente che in una via, sono previsti quattro nuovi punti luce (pali) a fronte di quattro case, il Sindaco conferma: «quattro pali»
Il consigliere Poles, pensando che il sindaco non lo abbia capito, ribatte: «guarda che ci sono quattro case e sono previsti quattro pali»; il Sindaco ripete: «quattro pali».
Se la matematica non è un’opinione quattro case diviso quattro pali fa un palo per ogni casa. Matematico!
Il Consigliere Antoniolli ripete che le vere necessità sono la mensa e la palestra nella scuola elementare di Francenigo.
Il Sindaco, rispondendo, dichiara tra l’altro, «che nessuno ha messo mano alla scuola da trent’anni», usando quel ritornello stantio col quale tenta sempre di colpevolizzare le precedenti amministrazioni e salvare la sua (le sue).
Si vota: maggioranza a favore, minoranza contraria.
Fine del Consiglio.
Considerazioni:
Viviamo in una comunità nazionale e locale dove l’informazione “spot” la fa da padrone, dove nessuno ricorda più cosa è successo ieri, dove la memoria storica è stata annichilita, dove ad avere valore e determinare il nostro futuro è quello che viene affermato in questo preciso istante, anche se in contrasto con quello che si è affermato e magari fatto ieri.
Naturalmente questo “valore” varrà solo fino a domani, quando si affermerà e si farà qualcosa di diverso; e così via.
Per una comunità nazionale e locale invece “avere” e “mantenere” la memoria storica è fondamentale perché essa aiuta in modo oggettivo a giudicare se stessa e a giudicare i propri governanti ed amministratori.
Veniamo al dunque.
Il Sindaco ha affermato che: « … da trent’anni non si è fatto nulla per la scuola elementare di Francenigo»; quella del sindaco è un’affermazione falsa.
Nelle due amministrazioni che lo hanno preceduto, sono stati spesi centinaia di migliaia di Euro per mettere in sicurezza tutte le scuole del Comune, compresa la scuola elementare di Francenigo; lavori che sono serviti per mettere a norma impianti elettrici, uscite e scale di sicurezza, ecc., con l’obiettivo primario di ridurre al minimo i pericoli per scolari e studenti frequentanti le scuole.
Quindi non è vero che non si è fatto nulla per la scuola di Francenigo.
Quello che ancora più stupisce, è il fatto che il Sindaco non ricordi neppure gli interventi eseguiti, non più di quattro anni fa nella scuola elementare di Francenigo dalla sua amministrazione: cioè la mensa.
Si proprio la mensa, quella che ora manca e che il Consigliere Antoniolli continua a chiedere insistentemente insieme alla palestra. .
Ma come: la mensa è già stata fatta,.. e allora perché richiederne un’altra?
Ricordiamo come l’intervento di sistemazione della mensa, costato ben 40.000,00 Euro, sia stata fatto nel 2005 e sbandierato in Consiglio comunale dalla maggioranza come “soluzione” di tutti i problemi della refezione scolastica in quel di Francenigo.
Quella mensa che “non c’è”, come è dimostrato dalla situazione attuale, era stata contestata duramente dalle opposizioni di allora che la ritenevano inutile così come pensata e quindi solo uno sperpero di denaro pubblico.
La memoria storica, che per fortuna “manteniamo”, ci ha fatto ricordare che quella mensa era stata contestata tanto duramente che ne era seguita una polemica sui giornali, e che una parte dell’ opposizione aveva perfino distribuito un volantino alla cittadinanza.
L’abbiamo ritrovato ed eccolo
qui, se lo volete leggere.Ora, i nostri soldi (40.000 euro) sono stati spesi e buttati al vento, i genitori e il corpo insegnante continuano a chiedere una mensa e la palestra, ma questa amministrazione rimanda a chi sa quando la loro realizzazione, in compenso ha in progetto di sistemare tante piazze, tra il 2009 e il 2011, per un costo totale di ben 1.200.000,00 Euro, diconsi un milione e duecentomila Euro.
Ecco l’elenco:
Rifacimento della piazza antistante la sede municipale, per un costo previsto 380.000,00 Euro, i lavori sono già stati appaltati
Sistemazione della piazza Damino Chiesa di Francenigo, per un costo previsto 200.000,00 Euro, anno di realizzazione 2010, il progetto preliminare è stato già approvato
Ampliamento ripavimentazione Piazza Vittori Emanuele II a Gaiarine (sempre quella del Municipio), per un costo previsto 280.000,00 Euro, intervento previsto nell’anno 2011
Rifacimento del sagrato della chiesa di Albina, per un costo previsto 150.000,00 Euro intervento previsto nell’anno 2011
Rifacimento della Piazza antistante la scuola elementare di Francenigo, per un costo previsto 190.000,00 euro intervento previsto nell’anno 2011 .