Consiglio comunale giovedì 27 maggio 2021: Parliamone

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Iniziamo con una “cosuccia” che ci ha fatto anche un po’ sorridere e che forse in questa Gaiarine ovattata non interesserà a nessuno, ma un cronista (facciamo finta di esserlo) se scopre “qualcosa”, per onestà intellettuale, ha l’obbligo di renderla pubblica.
Avevamo nell’ultimo post riguardante il consiglio del 29 aprile scorso “redarguito” l’amministrazione per aver pubblicato la registrazione di quel consiglio comunale ben 15 giorni dopo.
Questa volta la registrazione del consiglio è comparsa su YouTube il 31 maggio (quattro giorni dopo l’avvenuto consiglio), ma probabilmente qual
cuno si è dimenticato di aggiornare in contemporanea il sito del comune.

Aggiornamento eseguito il 3 giugno, ma facendo credere che la pagina con il link alla registrazione fosse stata pubblicata il 31 maggio.
Chiamiamolo un escam
Pagina Comune di gaiarineotage per farsi vedere super solerti.
La pagina è stata pubblicata il 3 giugno alle ore 8:00 e trenta secondi, modificata e ripubblicata alle 8:00, 5 minuti e trenta secondi, dello stesso giorno, e di questo abbiamo le prove inconfutabili.

Noi, che giornalmente abbiamo monitorato il sito del comune, il 3 giugno, al comparire della pagina datata 31 maggio, in prima battuta abbiamo avuto un moto di incredulità, poi, come cittadini, ci siamo sentiti presi in giro, ma alla fine di fronte a questa bambinesca furbata, non siamo riusciti a trattenere una risata.
Macchina-di-Barbie-Fiat-500-auto-e-bambola-Mattel-gioco-da-20201122071217.6610450015Ma davvero nell’amministrazione comunale c’è qualcuno che “gioca” con le “date” invece che con le “bambole” o le “macchinine”? Evidentemente si.

Senza farla troppo grande, e diventando seri, purtroppo quello che emerge da questo piccolo episodio è che la vera trasparenza e la conseguente assunzione di responsabilità, anche per questa amministrazione, è una meta ancora da raggiungere, ammesso che lo si voglia fare, e che non si pensi, invece, che la grancassa del virtuale possa essere maneggiata per incantare tutti e farsi vedere per quello che non si è.

Veniamo al consiglio.
Presenti qui
La registrazione la trovate qui o nel sito del comune.

La De Zan nell’illustrare il 2° punto all’ordine del giorno avente per oggetto le variazioni di bilancio evidenzia un incremento di spesa di 5.500 euro per “manutenzione software e PC”, compensati (riportiamo le testuali parole)
«... da una diminuzione di 5.500 euro per quanto riguarda il capitolo sulle rette di ricovero, questo, come avevo anticipato nel consiglio comunale
Corno precedente, “fortunatamente” da inizio anno ad oggi abbiamo una diminuzione dei casi degli anziani seguiti dal comune».

Normalmente si ha una riduzione di spesa sulle rette degli anziani quando questi muoiono.
E sebbene sia in corso questa triste pandemia, ci è scappata e ce ne scusiamo, un altra risata di fronte a questo sfortunatofortunatamente“, anche per il fatto che tutti definiscono gli anziani   portatori del “divario digitale”, ma in questo caso, probabilmente, sono loro, questi anziani“alla fine” i veri fautori del superamento del divario digitale del comune.

Dal faceto al serio.
Non abbiamo a tutt’oggi dati ufficiali, pur avendoli chiesti molte volte e sapendo che il comune li ha, dell’impatto del Covid19 sulla popolazione del comune.
Non sappiamo per l’appunto quanti siano stati i morti.
Sappiamo solo, come ha detto il sindaco alla fine consiglio, che i cittadini “toccati” in qualche modo dal Covid19 (ammalati, morti, in quarantena, ecc.) sono stati circa 800.
Questo unico dato è troppo pocoooooooooooooooooo.
Ed è sempre un problema di trasparenza.

E per il resto?
Durante quest’anno di pandemia, con i consigli tenutesi non in presenza, eravamo giunti alla conclusione che il collegamento da remoto, con le evidenti difficoltà di comunicazione, avesse reso difficile un confronto serrato tra maggioranza ed opposizioni.

Ora che i consigli si svolgono di nuovo in presenza, però notiamo che la situazione non è cambiata.
Anzi.
É vero che maggioranza e opposizioni non debbono per forza accapigliarsi, ma una differenza di vedute su alcuni aspetti, un diverso sentire rispetto a determinate questioni, ci dovrebbe pur essere o no?.
Purtroppo le minoranze sembrano anestetizzate e forse annichilite dalla presenza mediatica di questa amministrazione.
In questo consiglio non c’è stato nessun voto contrario, e se questo può anche accadere, fa specie che manchino delle prese di posizione politiche argomentate, convinte e forti, tanto da far sembrare le minoranze delle appendici della maggioranza.

Nulla hanno detto o quasi su questioni importanti.

A fronte dell’autorizzazione temporanea prevista per il Diamantik, qualcosa è stato detto, ma volendo,  vi erano moltissime argomentazioni pesbagliarer una forte critica sia al comune che ha accettato supinamente quanto proposto dal privato sia al governo nazionale precedente (Conte II) che ha introdotto nelTesto Unico dell’Ediliziauna norma che travolge, con la sua furba applicazione, in tutto e per tutto il concetto di pianificazione urbanistica.
Potevano almeno essere letti i due commi di questa norma
1. Allo scopo di attivare processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale, il comune può consentire l’utilizzazione temporanea di edifici ed aree per usi diversi da quelli previsti dal vigente strumento urbanistico.
2. L’uso temporaneo può riguardare immobili legittimamente esistenti ed aree sia di proprietà privata che di proprietà pubblica, purché si tratti di iniziative di rilevante interesse pubblico o generale correlate agli obiettivi urbanistici, socio-economici ed ambientali indicati al comma 1.

e chiedere, in che modo l’autorizzazione temporanea concessa si possa sposare con questo articolato;
e ancora come si possa concepire di  rigenerare, riqualificare e valorizzare pezzi del comune con interventi provvisori e marginali.

Si poteva anche chiedere se “il rilevante interesse pubblico” fosse giustificato (ripetiamo quello che ha detto il sindaco perché la delibera non l’abbiamo) da un percorso vita ad accesso libero (forse), e da qualche prezzo agevolato per qualche attività sportiva.

Sappiamo che in Italia niente è più definitivo di una cosa temporanea.
Se il “Diamantik” aveva la urgente necessità di risistemare le sue attività all’interno delle aree di proprietà, doveva far correre e lavorare i suoi progettisti, presentare un piano generale e il comune valutata la bontà e il rispetto delle norme, si doveva far in quattro per accelerare l’iter.
Solo in questo modo poteva essere approvato un progetto complessivo, mentre ora non si può sapere, aldilà delle parole e delle promesse, cosa accadrà alla scadenza dell’autorizzazione temporanea.
Forse un’altra richiesta di autorizzazione temporanea?.
Doveva, altresì, essere messo in evidenza il fatto, che una volta creato il precedente, questo procedere potrebbe innescare una corsa, difficile da fermare, da parte di altre attività ad ottenere autorizzazioni temporanea, con cambio di destinazione d’uso di immobili, aree, ecc., togliendo di fatto al comune la possibilità di elaborare   un minimo di pianificazione urbanistica.
Una fabbrica di mobili, o qualsiasi altra attività, che da lavoro,  ha o non ha  lo stesso “interesse pubblico” di una attività che si occupa di tempo “libero”?

Ma forse a questa amministrazione non interessa pianificare.
Difatti.
Siamo alla presa d’atto della presentazione del “documento del sindaco” relativo alla Variante al Piano degli Interventi (P.I.), un documento di grande importanza in quanto dovrebbe delineare le strategie che verranno messe in atto per determinare la struttura urbanistica del nostro comune nei prossimi anni.
La presentazione del sindaco ci ha lasciato allibiti (anche qui non avendo il documento dobbiamo stare alle sue parole).
Dalla presentazione si è compreso che la strategia del comune per dar luogo alla variante al P.I. sarà quella di raccogliere qualsiasi tipo di  richiesta proveniente dai cittadini o da attività, anche quelle di  “riqualificazione di attività produttive in zona impropria”.
Per fortuna , in estremis, il sindaco
ha messo un ipotetico limite a questa deregulation  dicendo che probabilmente non tutte le richieste potranno essere accolte.
E meno male.

Per le attività in area impropria, non eravamo arrivati, negli anni, a definire la necessità del loro trasferimento in zona propria, cioè in zona industriale?.
Non eravamo arrivati negli anni a determinare che certi bubboni sparsi per le nostre campagneo o inseriti nei dei centri abitati o a ridosso degli stessi,  dovevano essere trasferiti?
Ma sembra non essere più così.
Siamo all’urbanistica senza una  “visione” di come saranno i nostri paesi, i nostri centri storici, le zone industriali, le nostre zone agricole, le nostre zone naturalistiche tra qualche anno.

Probabilmente c’è stato qualcuno che si è fatto avanti con delle richieste e l’amministrazionepianificazione-urbanistica demanderà a loro la “costruzione”  del “paesaggio” futuro, nostro e di chi verrà dopo di noi,  e non si potrà fare nulla.
O forse si se le opposizioni si facessero portavoci di una progettualità diversa.

E invece dalle opposizioni non una parola.
Potevano chiedere al sindaco spiegazione sul perché, nella sua breve presentazione, non avesse mai usato la parola ambiente, non avesse parlato di piani di gestione delle nostre valenze naturalistiche (SIC e ZPS), non avesse, con fermezza, evidenziato l’impossibilità, ormai nota a tutti, di consumare ulteriore suolo, se non con appropriate compensazioni, non economiche, ma ambientali.
Silenzio e basta.

Sulla mozione dell’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, dopo l’esposizione del sindaco e l’intervento del capogruppo Gottardi, pieno di retorica anche se condivisibile sui richiami alla pace ed in particolare ad una convivenza pacifica priva di qualsiasi tipo di violenza, le minoranze sono state zitte.
Nessun parola e voto favorevole.

Cose da dire ce ne sarebbero state anche qui molte, per esempio:

che il Milite Ignoto “abitando” all’Altare della Patria ha già di per se il più alto riconoscimento che si possa avere e che quindi è già automAltare della patriaaticamente cittadino di tutta Italia, di ogni paese, di ogni comune;

oppure che questa mozione è semplicemente un inutile rigurgito “nazionalista”;

oppure si poteva ricordare:
che
la maggioranza dei “Militi Ignoti” fu mandata al massacro da generali “incapaci” , per i quali la vita proprio questi di “Militi Ignoti”, tra l’altro in gran parte contadini, non valeva proprio nulla;
che furono 6.000.000 gli italiani che parteciparono alla guerra ma solo 8.171 i volontari, e questo ultimo dato la dice lunga su quanto questa guerra fosse desiderata dalla popolazione italiana;
che furono 470.000 i renitenti alla leva
che 262.000 furono i soldati processati come disertori;
che 15.000 di loro furono condannati all’ergastolo;
che 750 furono condannati a morte;
che furono molte le decimazioni per sedare rivolte, come quella della Brigata Ravenna avvenuta a marzo d
el 1917;

 

si poteva sottolineare, guerraa proposito di papi, che l’assessore Gottardi ha citato Pio XII ma non Benedetto XV che definì questa guerra “un’inutile strage”;

si poteva evidenziare che sarebbe stato forse più opportuno, invece di concedere la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto“, concederla a Patrick Zaki e alla memoria dRegeni zaki-2i Giulio Reggeni, schierandosi chiaramente in difesa i diritti umani.

Un piccolo gesto, a costo zero, ma dal grande valore simbolico affinché quello che è successo a questi due ragazzi e alle loro famiglia non accada più.

Un messaggio per i giovani italiani e per quelli di tutte le nazionalità:: il comune di Gaiarine sarà sempre al vostro fianco per difendere i vostri diritti, come il diritto allo studio e il diritto di manifestare liberamente il vostro pensiero.

(Qualcuno farà suo questo messaggio che tanto subliminale non è?)

oppure potevano dichiarare il loro voto favorevole motivandolo almeno con il fatto che questa guerra, a carissimo prezzo, portò a termine l’unificazione italiana con l’annessione delle regioni ”irredente” (ovvero Trento e Trieste).

Ma forse con il loro voto favorevole, senza interventi,  volevano togliersi rapidamente “sta” grana e far piacere ad Anci, alle Medaglie d’oro, alle associazioni d’Arma promotrici dell’iniziativa, e non sentirsi da meno della maggioranza.

E ora.

Abbiamo meditato a lungo.benefici-come-meditare

Per smuovere la politica gaiarinese da questa apatia reciproca,   due potrebbero essere le strade percorribili:
la prima: allargare la maggioranza, fare insomma il governo “Draghi” anche a Gaiarine.

In effetti, visto questo consiglio, si tratterebbe solo di ufficializzare un dato di fatto, ma motiverebbe le opposizioni, e le porterebbe fuori dal loro impasse attuale.
Con tutta probabilità a quel punto porterebbero nuova linfa e forse qualche “visione” a questa maggioranza che ci pare non altezza delle sfide che i tempi attuali richiedono, soprattutto nel campo dell’ambiente, dell’urbanistica, della salubrità della vita, della lotta ai cambiamenti climatici.
Maggioranza ancora ancorata, al presente, agli autovelox, alla video sorveglianza, ad armare i vigili, a fare insignificanti regolamenti ma non quelli necessari, ecc, tutte cose che non servono a far sopravivere quelli “dopo di noi” e che non servono a disegnare il “futuro” .

la seconda, se la prima venisse rifiutata: creare un “governo ombra” delle minoranze, formando una giunta, sindaco e assessori, aperta anche alla società civile.
Elaborare quindi idee e progetti da presentare alla cittadinanza e in consiglio comunale.
Proposte nuove che guardino al domani e quindi alternative a quello indicate dalla maggioranza, un pungolo per l’amministrazione attuale dato che sarebbe costretta a confrontarsi con esse e forse ad farne proprie alcune.

Esiste una terza strada:
Sea Sky Water Summer Reflection Sands Waves Shore Beautiful Ocean Beach Sunset Sunrise Colors Desktop Wallpaper 1920x1080

 

quella del quieto vivere, senza scossoni, senza linfa, senza pungoli,  senza futuro, in attesa del prossimo consiglio comunale.

 

 

 

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Consiglio comunale giovedì 29 aprile 2021: Parliamone

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Eccoci, anche se in grande ritardo, ma la registrazione del Consiglio Comunale è comparsa sul sito del comune e sul suo canale Youtube solamentLa dimenticanzae il 12 Maggio.

Da parte dell’Amministrazione comunale un grave evidente ritardo, forse una dimenticanza, che a nostro avviso va comunque stigmatizzata.

La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Prima di addentraci nel commento di questo consiglio, che possiamo definire di routine, vorremmo fare una “divagazione” .

Un addio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio, ringraziandolo per la sua soave musica piena di mistici incontri tra occidente e oriente e di fluttuante ricerca tra sonorità inedite e parole uniche e inconsuete capaci di portarci in spazi “gravitazionali” impensabili.

Tra le tante sue incommensurabili canzoni quella,  per omaggiarlo, che vi invitiamo ad ascoltare é : “io avrò cura di te ( ascoltatela qui)

Di grande attualità in questo periodo di pandemia e in questa società egocentrica, dopo il bisogno di “cura” è immenso e dove quell'”essere speciale“, a cui è dedicata la canzone, può essere qualsiasi persona che ha bisogno di aiuto e amore o che l’aiuto e l’amore è in grado di darlo ad altri.

Io avrò cura di te” sono le note e le parole che accompagnano l’abbraccio di questi due giovani, un abbraccio intenso pieno di solidarietà, amore, aiuto e speranza, che ci commuove.Abbraccio-CeutaVeniamo al consiglio.

Come si è già detto consiglio di routine, senza grandi “balzi” o “sobbalzi”.
Due sole cose annotiamo.

La prima relativa alla domanda fatta dalla Consigliera Capuzzo con la quale chiedeva spiegazioni per un aumento di quascentomilai 100.000 euro inerenti le spese del personale e degli amministratori.
Beh, dalla risposta della De Zan non siamo riusciti a capire, e non capirete neppure voi, quanta di questa spesa in più sia dovuta a compensi del personale e quanta ai compensi degli amministratori (sindaco e assessori).
Si coglie una certa ritrosia a parlare di cifre.

Abbiamo capito che il sindaco può chiedere fino a 72 ore di permessi al mese alla azienda di cui è dipendente e che questa può chiedere il rimborso al comune.
Ma non sappiamo quanti soldi prende di indennità e quanto gli assessori.
Noi non siamo come quei populisti che gridano contro i politici perché vengono pagati troppo.
Noi siamo a favore di compensi “adeguati” per tutti coloro che si prendono l’impegno di occuparsi della cosa pubblica, a patto che lo facciano con dedizione e onestà.
Non gridiamo quindi allo scandalo di fronte a nessuna cifra.
Ma  alla domanda della Capuzzo sarebbe stato corretto che la De Zan rispondesse: il sindaco ci costa annualmente tanto e tanto ci costano gli assessori. Punto e a capo.
Questa si sarebbe potuta chiamare “trasparenza”, mentre, qualche minuto di parole per non dire niente, nessuna cifra, noi la chiamiamo reticenza.

Paura forse di essere giudicati dagli stessi che vengono aizzati contro i politici “romani”?

Veniamo all’ultimo punto del Consiglio: Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna

Siamo di fronte a una di quelle Mozioni o Ordini del Giorno fatte per marcare il territorio, per dire che anche Gaiarine c’è, e d’altra parte non può non esserci perché agli ordini di scuderia che Lega e Forza Italia, in quersto caso, impongono, bisogna per forza ubbidire: portare in consiglio e votare a favore.
Magari non capendo nulla di trasporto ferroviario. Ma così si deve fare.

Vi ricordate la mozione su Bibbiano? Quella con la richiesta di una commissione d’inchiesta?
Anche quella imposta, per fare la guerra al PD, al partito di Bibbiano.
Ora a Roma governano assieme e di BIbbiano non “frega” più niente a nessuno.

E purtroppo tocca a lui, sempre a lui, essendo il capogruppo di maggioranza, e cioè all’Assessore Gottardi, farsi carico di illustrare e leggere l’ordine del giorno, assumendo l’atteggiamento di chi sta facendo una cosa importantissima da cui dipenderà il futuro del paese.
Non è con l’alta velocità Padova-Bologna che si salverà il paese anzi.
Tant’è che, questa tratta,  non è prevista nel “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” (PNRR) come non è prevista nel Piano regionale dei trasporti che prevede invece per questa linea un potenziamento di alcuni tratti funzionale alla promozione del concetto di Alta capacità di rete, cioè una linea ferroviaria dotata di particolari meccanismi di controllo del traffico tali da permettere una superiore frequenza di passaggi rispetto a una linea convenzionale.

Ma si sa che cinque miliardi, tanto costerebbero i 123 km di questa tratta (circa 40 milioni al Km., la cifra più alta in europa per km.) fanno gola ai tanti “potentati economici”.

Quando si sentono pronunciare le parole “ambiente” e “sostenibilità” come nel caso di questo ordine del giorno, verrebbe quasi da ridere, se cancellassimo per un attimo i grandi e veri disastri ambientali, causati in Italia,  dalle grandi opere: Terzo valico, Tav, Pedemontana Veneta,solo per citarne alcune.

Bisognerebbe, per salvaguardare l’ambiente, ormai ragionare in modo diverso anche rispetto all’alta velocità, e cioè che l’Alta Velocità ferroviaria, non dovrebbe necessariamente essere un nuovo binario, con relativo consumo di suolo e milioni di euro a gogo, ma bensì un servizio ad alta velocità, dove su linee ad alta capacità possano transitare anche treni veloci, non necessariamente a 300 km orari.

Ma invece si invita a costruire altre nuove linee ad alta velocità quando, e pochi lo sanno, ci sono in Italia circa 7.500 km di binari inattivi, che pian piano vengono dismessi, togliendo alle popolazioni locali il servizio ferroviario, costringendole a viaggiare su gomma come d’altra parte viene fatto per le merci.

La giustizia sociale passa anche attraverso il diritto alla mobilità che deve essere accessibile a tutti, e non un privilegio di chi può permettersi di pagare il biglietto per il treno super veloce.
Purtroppo il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
 (PNRR) che destina 24,77 miliardi di investimenti alla rete ferroviaria, ne destina solo 3,34 alle linee locali, mentre ben 13,21 miliardi vanno all’Alta Velocità.

Gli altri SOLDI sono destinati alle connessioni diagonali ad «alta velocità» (1,58 miliardi), sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (2,97), rafforzamento dei nodi ferroviari (2,97), miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud (0,70).

Ecco quindi che invece di mantenere in funzione o ripristinare tratte necessarie, cercare di risolvere il problema dell’inquinamento delle città, potenziando e migliorando la mobilità anche ferroviaria in entrata ed in uscita per pendolari e merci, si fa un piano dove la gran parte dei soldi va all’Alta Velocità.
Per noi il piano andrebbe ribaltato, la maggioranza dei soldi alla rete locale e se proprio serve, qualche briciola all’Alta Velocità.
Con questo PNRR il governo Draghi si mostra per querllo che è: un insieme di forze politiche che pensano solo a se stesse e alle lobby che le sostengono.
Tant’è che Greenpeace, con un blitz, ha sostituito le targhe di alcuni ministeri.
Quello della “Transizione Ecologica” l’ha ribattezzato della “Finzione Ecologica“, e a ragione.

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Ma di tutto questo in consiglio non abbiamo sentito nulla, neppure da parte delle minoranze.
Anzi la minoranza (Lazzaro e Carrer) “coppia di fatto” della maggioranza ha votato a favore.
L’altra si è astenuta, e meno male, ma non per il contenuto dell’ordine del giorno, ma perché ha ritenuto la sua presentazione una azione strumentale.
Noi l’abbiamo capita così.

Ma davvero il Consiglio Comunale di Gaiarine è a favore di un opera, che provocherà qualche disastro ambientale?
Che costerà cinque miliardi di euro che qualcuno sta aspettando con golosa ingordigia?

Che non risolverà i problemi di trasporto locale, dato che l’Alta Velocità per essere competitiva ha bisogno di treni che viaggino almeno per cento km. senza fermarsi?
Che riduce il diritto alla mobilità?

Boh.

 

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Consiglio comunale giovedì 18 febbraio 2021: Parliamone

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Niente microfono “di bocca in bocca” ma quattro casse acustiche in bella mostra, per un audio perfetto.
Bene.
Solo qualche piccola defiance per l’audio della consigliera Capuzzo ma era collegata “via etere”.
Con internet, (sito del comune, youtube, link e quant’altro) invece non c’è niente da fare.
Male.

errore_audio (1) Per tutto lo scorso lunedì, chi avesse “cliccato” sull’indirizzo (link) presente sul sito del comune che rimandava alla registrazione di questo consiglio (18/02/2021) , avrebbe visto la registrazione del consiglio comunale del 29 gennaio scorso.
Poi l’errore è stato corretto.
Ci piacerebbe sapere, ma sappiamo che la nostra curiosità non sar
à soddisfatta, chi è il genio informatico che gestiste, sul sito del comune, le pubblicazioni del consiglio.
Se qualcuno lo conosce gli spieghi, per piacere, che in informatica, dopo aver fatto una qualunque cosa, è “obbligatorio” fare una prova: verificare se quello che si voleva fare funziona e funziona come previsto.
In questo caso bastava fare un semplice “click” sull’indirizzo pubblicato, per accorgersi di aver mantenuto in link vecchio, quello che rimandava al consiglio precedente.
Per l’amor del cielo basta con questo brutte figure.
La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Ci chiediamo se tra gli attuali consiglieri (sindaco compreso) e il segretario qualcuno si è letto il Regolamento di Funzionamento del Consiglio Comunale?
Noi siamo sicuri di no.
Tant’è che in questo consiglio (ma non solo) abbiamo assistito alla “fiera degli orrori” regolamentari.
Dopo l’appello (vedi qui), la consigliera Capuzzo ha chiesto se poteva presentare un interrogazione urgente, probabilmente non sapendo  che non aveva bisogno di chiedere il permesso proprio a nessuno.

Se aveva un’interrogazione urgente da presentare, comeArt_24-Comma-5 recita l’articolo 24, comma 5 del Regolamento, la presentava. Punto.
La presentava all’inizio del Consiglio perch
é cosi stabilisce il regolamento.
E invece, chiedendo e specificando che si trattava di un interrogazione sulla Guardia Medicabandita” da Francenigo, ha dato al sindaco, che si era preparato una comunicazione sull’argomento per la fine consiglio, la possibilità di innescare con il segretario una “manfrina”, che ha portato a posticipar
e la presentazione dell’interrogazione.

Tra l’altro il segretario ha esplicitamente affermato che di solito «… si mette alla fine…», non avendo “alba” di quello che prevede il regolamento.
E così la consigliera ha accettato educatamente questo obbrobrio regolamentare.
Alla conclusione del consiglio il sindaco ha esposto la sua relazione (di discolpa), e la consigliera Capuzzo non ha più presentato l’interrogazione urgente.
Comunque e per fortuna un minimo di dibattito sull’argomento c’è stato.
Voliamo sommessamente ricordare al sindaco che in consiglio comunale lui è il presidente dell’assemblea e come tale deve rispettare e far rispettare le regole che il comune di Gaiarine si è dato e non inventarsi regole che non esistono.
Se non le conosce le studi e le faccia studiare un po’ anche al segretario.
Tra l’altro, con questa amministrazione, è diventata una abitudine assistere, dopo la fine del consiglio, a delle comunicazioni del sindaco e/o di qualche componente della “squadra” .

Orbene, le comunicazArt 49ioni, come cita l’art. 49 del Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale, devono essere fatte all’inizio della seduta.
Fatte dopo aver esaurito lo svolgimento dei punti all’ordine e quindi a consiglio chiuso, non hanno alcun valore né amministrativo né giuridico.
Teoricamente i consiglieri, se non fossero persone educate, se ne potrebbero andare e chi ha voglia di parlare potrebbe parlare ai “muri”.

Affrontiamo questi argomenti e facciamo queste critiche politiche, non per tediarvi, ma perché riteniamo che il rispetto delle regole non sia semplicemente un atto formale ma il fondamento stesso della democrazia.
Senza regole la democrazia non esisterebbe.
Senza regole nessuno saprebbe quali sono i propri diritti e i propri doveri.
E se in un consiglio comunale, che è la massima espressione democratica locale, nessuno conosce le regole preposte allo svolgimento corretto del confronto, viene da chiedersi come possono essere salvaguardati i nostri diritti e come potremmo essere spinti ad ottemperare ai nostri doveri.

Quisquilie?139326632_3538433706262192_3748603230027193370_o

Si quisquilie, e perciò passiamo oltre, a cose sicuramente più importanti e altisonanti.
Dopo l’appello e l’approvazione dei verbali, dopo aver rinviato alla fine del consiglio l’interrogazione della consigliera Capuzzo, ma sostanzialmente all’inizio del consiglio e fuori dagli argomenti previsti dall’ordiAddirritura-StudentessaMatta1-1ne del giorno,come prevede l’art. 49 (una di giusta), prende la parola
nientepopodim
eno che l’assessore Gottardi.

Legge un comunicato/appello, preparato dall’ANCI ( Associazione Nazionale Comuni Italiani), in difesa della sindaca di Torino, Appendino, condannata ad un anno e mezzo con un processo a rito abbreviato per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, quando un’ondata di panico collettivo tra la folla che stava assistendo alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid causò il ferimento di oltre 1600 persone e la morte di due donne.

Una difesa ad oltranza dei sindaci che secondo il comunicato sono caricati di responsabilità oltre ogni dire.

Non vogliamo entrare nel merito di questo caso, amplificato oltre che dalla nostra da molte altre amministrazioni comunali in tutta Italia, ma diciamo che non ci sono mai piaciuti i piagnistei e questo ci sembra tale.

Ci chiediamo perché non fare, allora, un appello anche per le troppe responsabilità in capo agli imprenditori, agli insegnanti, ai medici, e così via per una infinità di categorie per giungere alla fine anche al semplice cittadino.
Non sarà che la “casta” difende la “casta”?.

Quanti sono i sindaci che delle responsabilità se ne fanno un baffo?
Quanti quelli che non fanno quello che dovrebbero?
Solo per esempio.

Quanti avendo la responsabilità della tutela della salute dei propri cittadini non regolamentano l’uso dei pesticidi?.
Se qualcuno di loro sarà prima o poi chiamato a rispondere anche penalmente di questa noncuranza si griderà ancora allo scandalo?.

Ma a parte queste ulteriori quisquiglie (è un nostro vizio), vorremmo raccontarvi una storia.

Nel decennio scorso, era montata, spinta dalle amministrazioni leghiste trevigiane, una campagna di ostilità ideologica contro l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani,  si quella di prima), ritenuta non allineata alle aspettative delle amministrazioni leghiste, che portò molti comuni della Marca a non iscriversi più all’ANCI, ma bensì all’ACTM (Associazione Comuni della Marca Trevigiana), “scalata” allora e tuttora “governata” dalla Lega.

Nel 2014, con la delibera di Giunta N. 104 del 28 ottobre, amministrazione Cappellotto, anche il comune di Gaiarine disse addio all’ANCI adducendo la scusa, la stessa di altri comuni trevigiani, del risparmio economico.
Non ci risulta che il Comune di Gaiarine si sia iscritto di nuovo all’ANCI, mentre è sicuro che sia ancora socio dell’ACTM.
Fine della storia.

Se attualmente il Comune di Gaiarine non è socio dell’ANCI,  per onestà intellettuale, caro assessore Gottardi: di due una:md22733199516
O, per fare un intervento di “spessore” in difesa dei sindaci,   non si sarebbe dovuto prendere a prestito il comunicati dell’ANCI, di un’associazione a suo tempo “ripudiata” dal comune oppure bisognerebbe subito riassociarsi.
O no?

Parliamo infine della Guardia Medica, “rubata” a Francenigo e traslocata a Vazzola.

Si sono sentite in consiglio comunale varie argomentazioni, e altre tante varie sono comparse nei quotidiani e nei social.
E’ evidente che vi sono delle grandissime responsabilità (a proposito, chi ne risponde ora?) della amministrazione precedente, quella di Cappellotto, e in parte anche di questa.

Ma quello che nessuno ha affrontato ed affronta sono le vere ed agghiaccianti responsabilità politiche di una medicina sia a livello nazionale che regionale e quindi locale che, anno dopo anno, soprattutto a causa dei governi di destra, ma non solo,  che si sono succeduti dalla metà degli anni novanta (nel veneto sono su per giù venticinque anni che le sono al potere), è diventata e diventa giorno dopo giorno sempre più una “industria” privata.

La pandemia in corso ha mostrato con tutta evidenza la mancanza in tutta Italia di una rete pubblica territoriale in grado di sopportare l’urto pandemico e non solo.

Ora, il passo più importante da fare sarebbe quello del ripristino del SSN secondo i dettami della nostra Costituzione repubblicana antifascista art. 32 (e art 3, art 54, art.98) e come fu declinAnselmiato con la legge 833/78 che non è stata difesa come andava fatto di fronte agli assalti dei privati aiutati dai governi di destra, nazionali e locali, (la Lombardia insegna, ma anche il Veneto non è da meno).

Quindi bisognerebbe ricostituire subito una medicina territoriale pubblica che incredibilmente è ancora affidata alla medicina privata convenzionata.

Il Benassi di turno, direttore generale, della nostra ULSS, invece di rinforzare questa rete con sempre più punti e sempre più vicini ai cittadini e quindi ai loro bisogni, chiude, accorpa, allontana.
E a fronte di questa scelte “malsane”, il Benassi, sempre quello di prima, da cui il nostro sindaco si aspetta un cambio di rotta rispetto alla guardia medica spostata a Vazzola è stato invece riconfermato al suo posto da Zaia un paio di giorni fa.

Questo cosa significa?
Che la sua gestione e le sue politiche sono ritenute valide dalla regione e quindi da Zaia.
E il nostro sindaco come la gioca la partita?
Bene. La “partita medica” giocata dal nostro sindaco è attualmente in parità:  ha perso la guardia medica di  Francenigo (pubblica) ma ha inaugurato il 10 giugno 2020 il Poliambulatorio Meridiana
(privato) a Gaiarine. 1 a 1 e palla al centro.

Ecco se vogliamo avere una sanità “vicina ai cittadini” bisogna cambiare visione smettere con certe politiche.
Avere il coraggio di battersi per una sanità davvero per tutti e dove la cura della salute non generi profitti.
Forse dalla tragedia della pandemia nascerà una sanità diversa. Forse.
Ma intanto il Benassi non si ferma, non ancora.

Concludendo:
La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto.
(Edward Bach)

 

 

 

 

 

 

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Consiglio comunale venerdì 29 gennaio 2021: Parliamone

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La tecnologia: questa sconosciuta.la tecnologiaC
Avevamo cantato vittoria troppo presto, quando ci siamo complimentati per l’ottimo audio dello scorso consiglio.
In questo invece una serie di vuoti audio uno anche prolungato, dovuti in massima parte al fatto che da un certo punto in poi (non si sa per quale misteriosa avanguardista tecnologia) per poter sentire si è dovuto utilizzare un unico microfono che ha viaggiato da un “oratore” all’altro.

Per farlo viaggiare si è sacrificato” il consigliere Faccin, declassato sul campo da “alpin” a “valletto” (non se la prenda è una battuta) ” portatore di microfono”, compito svolto con abnegazione.

Alla fine del consiglio il consigliere Lazzaro ha giustamente fatto notare che con questo microfono, passato di mano in mano e di “bocca” in “bocca”, sono saltate tutte le precauzioni Covid19, diventando perfino inutile indossare la mascherina.

A proposito di Covid19*, in sindaco non ha comunicato nessun dato sulla situazione pandemica del nostro comune, venendo meno, tra l’altro, alla promessa fatta alla consigliera Capuzzo nel precedente consiglio.
Neppure un accenno.
E così, noi e tutti i cittadini, siamo all’oscuro dell’andamento del Covid19 nel nostro comune.

Ci tencoronavirus-2gono al “buio”. Non ci dicono nulla, come fossimo in una dittatura.
Dal punto di vista politico questo silenzio è grave e sconcertante, altro che promesse di trasparenza.
Il sindaco trova il tempo per fare le comparsate su facebook in fascia tricolore, ma per darci il quadro della situazione non trova né il tempo né il coraggio.

E dai consiglieri presenti in consiglio, soprattutto quelli di minoranza, dato che da quelli di maggioranza ormai non ci si può aspettare nient’altro che un silente allineamento, nessuna richiesta al sindaco riguardo ai dati Covid19. O sanno già tutto oppure non interessa.

Questa volta le “eminenze” ospiti collegate via etere sono due, delle quali veniamo perfino a conoscere i nomi e l’incarichi, dato che, come “galateo” impone e da noi suggerito, il sindaco si ricorda, ad inizio consiglio, di presentarle.
Bene, almeno serviamo a qualcosa.

Non avevamo capito nell’altro consiglio come mai alcuni consiglieri fossero collegati da remoto e altri invece presenti.
In questo ce li troviamo tutti presenti in sala consigliare e solo le “eminenze” collegate via etere.
Essendo i consueti rompiscatole, ci chiediamo se il consiglio comunaIMG_20171203_092820_118le tenuto “in presenza” non sia in contrasto con quanto scritto nell’ordine del giorno: “… la seduta consiliare non si terrà in presenza”.
Si può sapere se questo benedetto consiglio doveva tenersi in presenza o non in presenza dei consiglieri?
O la  “non in presenza” riguardava solo il pubblico?
Ma allora nell’ordine del giorno doveva essere scritto … “la seduta consiliare non si terrà in presenza di pubblico”
Ma si sa che la carta ” se lassa scriver, tanto nessun leze”

E ancora.
Sempre nell’ordine del giorno sta scritto …. ” la seduta consiliare … verrà integralmente registrata e posta in consultazione al pubblico su sito del Comune di Gaiarine e tramite i canali social garantendo così la pubblicità della seduta ...” .
Alla data di pubblicazione di questo post la seduta registrata non è e non è mai stata pubblicata nel sito né sulla pagina facebook del comune.

Era stata caricata sul canale youtube la notte del 1 di febbraio e già ieri o prima è stata addirittura rimossa.
Quindi non è più a disposizione dei cittadini.
Viva la traspare
Grazie
nza. Viva l’informazione.
Ma il servizio pu
bblico lo facciamo noi. La registrazione la potete vedere e sentire qui
… (grazie) … Prego … (grazie, grazie) Prego .. prego.

 

 

A questo punto, passando dalle facezie (ma sono davvero facezie?) a cose più serie  
parliamo del contenuto del consiglio.
I presenti li trovate qui, e l’ordine del giono a questo link.

Consiglio importante. Approvazione del bilancio di previsione del 2021/2023 con annessi e connessi.
Il bilancio di previsione è il documento strategico per un comune, dovrebbe determinare in modo chiaro come sarà il comune nel 2021 e dare l’idea di dove si andrà nei due anni successivi.
Dovrebbe delineare, insomma, quali sono e saranno le priorità per disegnare il comune di oggi e di domani: più o meno salute, più o meno sociale, più o meno cultura, più o meno scuola, più o meno partecipazione, più o meno ambiente, più o meno opere pubbliche, più o meno sviluppo sostenibile.

Leggendo i documenti che compongono il bilancio, un’insieme di numeri relativi alle spese e alle entrate, si possono comprendere le scelte “politiche” fatte dall’amministrazione.
Ma i cittadini che si guardano la registrazione, i documenti non li hanno, e allora: farai, almeno una piccola introduzione per delineare le tue strategie. O no?

A parte il mantenimento delle aliquote IMU e Irpef ai valori degli anni precedenti,  detto in modo chiaro, per il resto, quasi nulla.

Per le opere pubbliche un elenco di titoli senza delineare né priorità, né anno di esecuzione, né i tipi di interventi né le fonti di finanziamento.
Abbiamo capito qualcosa solo a fronte delle risposte date alle richieste di delucidazione formulate dal consigliere Lazzaro, e per fortuna.
Abbiamo capito che questo programma triennale delle opere pubbliche è in parte un libro dei sogni, tuttora legato alla ricerca di possibili finanziamenti.
A parte le prime tre opere elencate ( Ristrutturazione Ex cinema, efficientamento energetico scuola Media, e adeguamento sismico delle scuole elementari di Francenigo), in qualche modo già avviate, si scopre, inoltre,  che la ristrutturazione di Villa Elena di Albina , ma guarda caso è l’ultima opera citata nell’elenco, verrà eseguita nel 2021, cioè sarà l’opera con la massima priorità.
Ottima notizia. Benissimo.
Ma lo si poteva dire senza essere sollecitati?

Così come, sempre su sollecitazione, questa volta del consigliere De Martin, si parla di medicina di prossimità e di gruppo, e anche del traffico pesante che attraversa Francenigo.
Su come verrà realizzata l’ipotetica opera da un milione di euro, la pista ciclabile del Terraglio, nessuna specifica da parte dell’assessore competente (e va beh), ma anche nessuna domanda da parte delle minoranze. O sanno già tutto oppure non interessa.

Regolamento per tassa sulla pubblicità.
Ci pare di capire, ma non ne siamo sicuri a causa dell’audio, che se un’associazione senza scopo di lucro del comune, espone delle locandine per pubblicizzare un evento, una serata informativa, ecc., senza chiedere e/o ottenere il patrocinio del comune, dovrà pagare la tassa sulla pubblicità.

Se fosse così lo troviamo ingiusto e sicuramente non un aiuto alle associazioni, che dovrebbero essere esentate a prescindere.

Ancora due cose.
La prima.
Il sindaco il tempo per dare i dati, alla fine lo ha trovato.

Naturalmente non quelli del Covid19, ma bensì quelli relativi arisatalle multe “propinate” per violazione del codice della strada nel nostro comune: il loro numero, le tipologie e gli introiti.
 Si. Finalmente dei dati di vitale importanza, senza dei quali non potevamo sicuramente vivere.

 

La seconda.
Assistiamo ad un fatto davvero eccezionale: la presentazione da parte della vicesindaca, nonché assessore al bilancio, De Zan, di un emendamento al bilancio di previsone in approvazione.
La motivazione per questo emendamento sta, come riferito dall’assessore,   in un errore,
evidenziato anche dal consigliere De Martin, di trascrizione che ha movimentato il capitolo della manutenzione straordinaria delle scuole invece di quello relativo alla pista ciclabile di via Terraglio per l’annualità 2022, e sempre nel 2022 non è stato inserito il secondo stralcio della ristrutturazione dell’ex cinema.
Con l’emendamento chiede pertanto l’aggiornamento dello schema di bilancio 2021/2023, della nota integrativa e della nota di aggiornamento.
In poche parole tutti i documenti fondamentali di questo bilancio erano errati  e vanno emendati.
Bel colpo.
Ribadiamo un concetto già manifestato in  più occasioni: tutti possono sbagliare. Succede. E’ comprensibile.

Ma se davvero siamo in presenza, come continuamente ribadito dal sindaco di impegnatissimi e bravissimi dipendenti e di una “squadra” di maggioranza “campione del mondo”, formata da superdonne e superuomini, chiediamo:
è mai possibile che nessuno sia accorto di nulla? i documenti sono stati letti da qualcuno della “squadra”?

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Vi lasciamo con questa massima di Leonardo da Vinci:
“I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio.”
 

 

 

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Consiglio comunale mercoledì 13 gennaio 2021: La non Cronaca

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A parte il Covid19 che continua ad imperversare nel nostro comune “quasi in incognito”, il 2021 è iniziato bene.

foto insediamento bidenPer prima cosa non possiamo esimerci dal salutare l’arrivo di Joe Biden, il nuovo presidente degli Stati Uniti, e la “scomparsa” dai radar di Trump.
Finalmente l’America cambia passo e con lei il mondo.
Biden, sarà un ottimo presidente, non ha interessi personali da difendere, sicuramente   non sarà rieletto tra quattro anni, ne avrà allora 82.
Quindi potrà dedicarsi, con una visione di lungo periodo a risolvere anche i gravi problemi che assillano il nostro pianeta, esasperati dalle politiche “negazioniste” e scellerate di Trump.
Già dalla firma dei primi 17 “ordini esecutivi” (decreti) si capisce che le cose cambieranno in modo sostanziale per tutti, anche per noi.
Ne citiamo alcuni: il ritorno negli accordi di Parigi sulla lotta al cambiamento climatico, e nell’Organizzazione mondiale della sanità; il blocco della costruzione dell’oleodotto Keystone Xl che deve collegare il Canada al Golfo del Messico; la cancellazione delle restrizioni all’ingresso i cittadini da nazioni islamiche (Muslim Ban); il rafforzamento della difesa contro le espulsioni di quegli immigrati clandestini che arrivarono negli Stati Uniti da bambini.
Amanda Gorman poetessa
Quindi: clima, ambiente, salute e diritti.

Un ottimo inizio non c’è che dire.

Dal “globale” al “locale”.

Abbiamo potuto ascoltare la registrazione del consiglio comunale, finalmente con un audio stupefacentemente chiaro.
Era ora.
Per essere pignoli.
Non abbiamo capito per quali arcani destini alcuni consiglieri siano in “presenza” all’interno della sala consigliare e alcuni invece collegati via “etere”.
Se il consiglio, come da convocazione, non può tenersi in presenza, beh allora dovrebbero essere tutti collegati da remoto.
Poi non abbiamo capito, ma sono sempre limiti nostri, cosa ci azzecchiBorsetto quella “silenziosa eminenza grigia” dal nome di Alessandro Borsetto (è questo il suo vero nome?), che si vede in collegamento.
Sicuramente non è un consigliere. Sarà un intruso? Un ospite? Un tecnico audio? Il nuovo regista delle “trasmissioni”?
In ogni caso, educazione avrebbe voluto, che, se la sua presenza fosse stata necessaria per un qualsiasi anche futile motivo, venisse almeno “presentato”.
Ahinoi. Nessuno è perfetto.

E sempri-pensieri-di-mau-52-638 (1)e per essere pignoli, ci rendiamo conto che potremo essere equiparati anche a dei rompiscatole, la convocazione presente sul sito del comune di questo consiglio rimanda a quello del 28 dicembre, il precedente, e non a questo.
Ahinoi. Nessuno è perfetto.

I presenti li trovate qui.
La consigliera Capuzzo, pur essendo assente giustificata per impegni precedenti, riuscirà a collegarsi quasi alla fine della discussione del 2° e ultimo punto all’ordine del giorno, ma in tempo per votare.
La cronaca (video registrazione) la trovate qui o sul sito del comune.
L’ordine del giorno, quello giusto, lo potete leggere a questo link.

Il secondo punto all’ordine del giorno comprendeva la variazione del programma delle opere pubbliche 2020-2022, a favore della quale ha votato l’intera maggioranza mentre i tre consiglieri di minoranza presenti si sono astenuti.

Questa variazione, resa necessaria per poter ottenere contributi per la progettazione di opere pubbliche, è stata portata in consiglio il 13 gennaio. Entro il 15 gennaio (proprio così, entro i due giorni successivi) doveva essere inviata, in via telematica al Ministero dell’Interno, la documentazione richiesta.
Per la serie “il pericolo è il mio mestiere”

Bene ha fatto il consigliere De Martin a chiedere come mai fosse stato convocato un consiglio comunale ad hoc, quando questa procedura aveva dei riferimenti normativi addirittura alla Legge di Bilancio dello Stato del 27 dicembre del 2019 (si, proprio del 2019) e se questa variazione non potesse essere inserita nel consiglio comunale del 28 dicembre scorso.

Cosa dire della arzigogolata risposta della De Zan?
A nostro avviso una “inutile accampare scuse“.
Non bastava forse dire, in tutta franchezza, che di questa opportunità erano stati messi a conoscenza solo qualche giorno prima?

Entrando nel merito, come potete sentire dalla registrazione, le opere pubbliche inserite sono tre:

1. la ciclabile del Terraglio;
2. la ristrutturazione della casa del custode del Maglio;
3. la sistemazione/ampliamento di Villa Elena.

Aldilà della bontà delle scelte, sicuramente fatte in fretta per i motivi di cui sopra , ci chiediamo se le priorità, quale prima e quale dopo, siano state o verranno stabilite con i cittadini.
Noi pensiamo, che la priorità assoluta sia quella di ricostituire il Ceasilo villa elenantro Infanzia di Villa Elena.
Questo vuol dire non tentare di riavviare la sezione Primavera, ma riportarvi l’intero asilo nido.
Ridare, quindi, a Villa Elena lo “splendore” in termini di servizi che aveva prima dell’avvento della amministrazione Sonego.
Se per fare questo, viste anche le nuove normative Covid19 relative agli spazi, servirà ristrutturare ed ampliare, lo si faccia investendo tutto quanto il necessario.

Sulla la ristrutturazione della casa del Maglio, opera meritoria, ma anche questa dimenticata dalle tre precedenti amministrazioni di centro destra, dobbiamo dire che dubitiamo della sua fattibilità, in quanto, probabilmente, non ci saranno nei prossimi due o tre anni i soldi necessari.
Un milione di euro costerà invece la ciclabile del Terraglio.
E’ effettivamente necessaria?
Pur sapendo che la mobilità lenta è in crescita, dubitiamo della sua vera utilità.
Non vorremmo che fosse solo un contentino (a che prezzo?) dato “a destra e a sinistra” della via.

Ma a parte queste facezie, quello che ci preoccupa è quanto detto dal sindaco nel presentare l’opera e cioè che è ” un tratto impegnativo economicamente“, trascurando del tutto “l’impegno” e “l’aspetto” ambientale.
La ciclabile della via Terraglio se sarà realizzata in continuità con il livello della carreggiata attuale avrà sicuramente un notevolissimo impatto ambientale.Via Terraglio

Se si farà, dovrà, e diciamo dovrà perché non potrà esserci altra alternativa ambientalmente sostenibile, essere realizzata sul lato sinistro andando da Gaiarine a Bibano, aldilà del fosso che costeggia la strada, quindi sul piano campagna, tenendo il più possibile conto della realtà morfologica del terreno e mantenendo l’integrità del fosso di risorgiva, piantumando e in parte ripristinando (è stata tolta) la siepe ripariale tra la ciclabile di progetto ed il fosso esistente.

Solo cosi potrà essere un’opera ad impatto quasi zero e naturalisticamente integrata nel territorio.
Per terminare ci chiediamo con quali cittadini e/o associazioni, l’amministrazione comunale intenderà confrontarsi per redigere le linee guida da sottoporre ai professionisti per la progettazione di queste opere.

Forse con nessuno? O sempre con gli stessi?

Veniamo al Covid19.
Il sindaco ha riferito che i positivi al Covid19 sono 45/50 (al 13 gennaio) e che dall’inizio di ottobre i contagiati sono stati 540.

In poche parole, in questa seconda ondata, non sappiamo quanti nella prima, circa un cittadino su undici nel nostro comune si è preso il Covid19.
Questo numero ci da tutta la gravità della situazione.

E bene ha fatto la consigliera Capuzzo a chiedere dati più precisi, ritenendo che solo la conoscenza numerica dell’andamento della pandemia possa stimolare nei cittadini comportamenti più responsabili.
Noi non vogliamo entrare nella polemica di questi giorni, relativa ai denari eventualmente spesi per la “vela” che invitava all’uso della mascherina e al rispetto delle regole anti Covid19.
Per noi vale la risposta pepata del sindaco su facebook con la quale smentisce categoricamente l’uso di denaro pubblico.
Non abbiamo niente contro la bella vista del sindaco, anzi ci fa piacere che sia sempre in “mezzo” a noi.

Ma dal punto di vista politico non condividiamo questa sua “strategia”.
Quella “vela” anche se gratis, comunque non serve e non è servita a nulla.
L’unica strategia lungimirante, come ha giustamente sottolineato la consigliera Capuzzo e come da noi messo in evidenza nella “non cronaca del 28 dicembre” per convincere i cittadini a comportarsi in modo appropriato è quella di renderli costantemente informati dell’andamento della pandemia:

1. quanti i contagiati da inizio pandemia;
2. quanti gli attualmente positivi;
3. quanti i deceduti;
4. quanti i positivi in isolamento domiciliare;
5. quanti i positivi ospedalizzati;
6. quanti i positivi in terapia intensiva.

Questi dati il sindaco ha ammesso di riceverli quotidianamente, ma non vuole renderli pubblici.
E si nasconde die
tro, non si capisce a cosa, se ad una disposizione,una lefoto-capopiccolo-2018-7ttera, una direttiva dell’Usll, o ad una “indicazione” sussurrata magari dalla regione (chiediamo che se qualcosa di scritto esiste venga reso pubblico).
Si dimentica però che la salute dei cittadini del comune di Gaiarine, prima che in capo all’Usll, è in capo al sindaco.

È in capo a lui la responsabilità della condizione di salute della popolazione del suo territorio insieme al consiglio comunale che condivide questa responsabilità.

Il nostro sindaco quando si èdepositphotos_147437653-stock-video-flag-of-the-european-union trattato di ammainare la bandiera europea non ci ha pensato due volte ad andare contro una legge nazionale, e a resistere per un po’, alla fine ha ceduto, ai richiami del prefetto.
Ora che la legge è dalla sua parte e che quei dati li può tranquillamente rendere pubblici  facendo solo il bene dei suoi cittadini, si trincera dietro a che cosa?

Lasciamo perdere la nostra Usll o chi per essa.
Andate a questo indirizzo dell’Azienda Usl di Bologna (Emilia Romagna e non Veneto)

https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/rcps/andamento-casi-nei-comuni
troverete tutti i da
ti comune per comune del bolognese, aggiornati giorno per giorno.

Questo è servizio pubblico, trasparenza e responsabilizzazione dei cittadini.

Ma in Veneto, lo sappiamo,  i cittadini sono trattati da sudditi, altro che autonomia.

O no?

 

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Consiglio comunale lunedì 28 Dicembre 2020: La non Cronaca

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Un consiglio comunale super veloce.
D’altra parte è l’ultimo dell’anno.
Di questo 2020 che tutti vogliono archiviare il più in fretta possibile.
Di un 2020 che ne ha sentite di tutti i colori.
Ma che forse andrebbe rivalutato.
Come dice Michele Serra nella sua rubrica l’Amaca, pubblicata ieri su La Repubblica;
E’ stato un anno duro, ma rispettabile. Implacabile, ma onesto. Ci ha fatto memoria della nostra vulnerabilità … Ci ha scaricato davanti alla porta di casa, in disordine, molte delle nostre omissioni: nei confronti della salute pubblica, dell’ambiente, della scienza, della scuola. Ci ha costretto a valutare seriamente il nesso tra il nostro respiro e l’aria di cui si nutre, specie sotto il cielo stantio del Nord, discarica permanente di un benessere che ci presenta i suoi costi…”
Biani_2021
Parole che fanno il paio con quelle contenute in un  messaggio di auguri che abbiamo ricevuto ieri:  Il più sincero augurio per un 2021 di vera serenità e salute vivendolo senza mai dimenticare quel che ci ha insegnato il 2020
Augurio che vi rigiriamo..

Rivalutato il 2020, passiamo alla non cronaca di questo consiglio comunale.
La cronaca (video registrazione) la trovate qui o sul sito del comune.
I presenti
qui.

L’ordine del giorno lo potete leggere a questo link.

Video registrazione ancora abbastanza lacunosa.
A tratti con mancanza totale dell’audio e/o sovrapposizione di voci. Tecnologie da affinare.
Per la parte visiva, a parte la scarsa qualità, è davvero incomprensibile – lo potete vedere anche voi – come si sia voluto relegare i consiglieri in un quarto del video, rendendone alcuni “invisibili”.

I tre quarti del video sono stati occupati, per l’intera durata del consiglio, da una slide statica riportante il punto in discussione.
A che pro?
Ci piacerebbe sapere chi é il “regista” di questo “sceneggiato

Suggerite  le dritte per “gustarvi” in differita questo Consiglio Comunale, noi partiamo dalla fine.

Dalla comunicazione del sindaco sui malati Covid19 nel nostro comune.
Nella precedente “cronaca”, quella del consiglio del 28 Novembre 2020, avevamo chiesto che, almeno ogni due giorni, venissero resi noti, sui canali istituzionali, i dati relativi al Covid19 del nostro comune.
E questo perché crediamo che un modo per tenere sotto controllo il virus sia proprio quello di rappresentare ai cittadini la situazione del contagio.
Avevamo pubblicato la nostra cronaca nella notte del 13 dicembre.
Il 14 dicembre alle 7.30, nella pagina facebook del comune è comparso un post che indicava in 45 il numero dei contagiati.
Coincidenza? Forse.
Ora, in questo consiglio, il sindaco ci dà qualche “ulteriore” indicazione.
Comunica che abbiamo sempre navigato intorno ai 50/60 positivi e che  i malati di Covid19 attualmente sono 48 di cui 8 si trovano in ospedale.
Bene.
Lo ringraziamo, anche perchè notiamo che le nostre sollecitazioni servono a qualcosa.
Ma non basta.
Da cittadini chiediamo dati precisi e costanti
Chiediamo quindi che vengano pubblicati, con un cadGruppo Consiliare dati Covid19enza periodica di due giorni:

1. Numero contagiati da inizio pandemia;
2. Numero degli attualmente positivi;
3. Numero dei deceduti;
4. Numero positivi in isolamento domiciliare;
5. Numero positivi ospedalizzati;
6. Numero positivi in terapia intensiva.

Vorremo che questi dati fossero pubblici non per mera curiosità, ma, come già detto, per far in modo di rendere coscienti i cittadini della gravità o meno della situazione e agevolare così comportamenti corretti e coerenti..
Poi, e non da ultimo, perché riteniamo che i cittadini debbano essere trattati da “adultie non da bambini, ai quali si nascondono le cose.
È necessario. Lo richiediamo.
Di fronte ad una pandemia di questa portata  e alla terribile emergenza causata dalla “fase due”,  ci vuole massima trasparenza, dati e non parole.

Non comprendiamo, però,  come mai non siano anche le minoranze a chiedere i dati di  questa pandemia ed eventualmente a renderli pubblici.
In qualità di consiglieri, e rappresentanti della maggioranza dei cittadini di Gaiarine – i voti ottenuti dalle due minoranze sono superiori a quelli ottenuti dalla attuale maggioranza consigliare – hanno tutti i diritti, se non addirittura il dovere, di chiederli.
Nessuno glieli può negare e nessuno può impedire loro di renderli pubblici.

San Patrignano.
Non abbiamo mai affrontato questo argomento, sapendolo molto, molto delicato.
Siamo felici che una ragazza, non del nostro comune, provi una percorso per un uscita dal tunnel della droga.

Questo è merito del fatto che il comune è diventatoAmico di San Patrignano“?
Forse.
Ma non è che dobbiamo per forza farci sempre vedere “belli e bravi”.
Il problema droga è talmente “grande”  che va oltre le nostre esperienze personali.
Non è, a nostra avviso, con le politiche di “destra” che si combatte questo fenomeno.
Non con la Fini-Giovanardi di antica memoria, inconstituzionale e che tanti danni ha causato.
Né con le crociate dell’ex Ministro dell’Interno  Salvini, scagliatosi perfino contro la Cannabis terapeutica.
Il dibattito di una regolamentazione e depenalizzazione  delle droghe è riaperto, sempre troppo tardi, in Italia (vedi qui se vuoi) e nel mondo.
Il proibizionismo ha portato e porta ad un incremento costante dell’uso di droghe facendo crescere isan-patrignano ricavi del commercio illecito a livello mondiale e il crimine organizzato.
Su San Patrignanostorie e valutazioni controverse – consigliamo di vedere, per chi può, su Netflix, il film SanPa, serie in cinque episodi in onda da giovedì scorso.

 

Comunicazione del sindaco sui Gaiarine Fund.
Tutti zitti.
L’amministraziFundone di Gaiarine continua imperterrita la sua strada, come se non avesse approvato una mozione che la costringe a fare tutt’altra cosa che iGaiarine Fundo perlomeno a fare anche molto di più in favore degli artigiani e delle piccole e medie imprese del nostro comune.
Vogliamo chiedere al sindaco i motivi per cui non fa quanto è stato deliberato?.
Glielo chiediamo ufficialmente, per quel che vale.

E questi sbandierati “Gaiarine Fund” (qui il protocollo d’intesa), cosa sono?
Forse semplicemente dei prestiti, con un tasso dello 0,70, in parte garantiti dai due comuni, Gaiarine e Godega?.
Chiediamo.

Qual’è la differenza con i prestiti garantiti dallo stato tramite ildecreto liquidità” e prorogati fino al 30 giugno 2021?
Hanno condizioni più vantaggiose? Quali?  
Comunque rimaniamo in attesa di sapere ufficilamente, tra un po’,  i dati sulla riuscita di questa operazione finanziaria e cioè quanti  artigiani e/o piccole e medie imprese del nostro comune avranno usufruito di questi “Gaiarine Fund“.

Piave Servizi.
Alla domanda della Consigliera Capuzzo sulla presenza e sulla posizione dell’amministrazione nell’ambito dell’assemblea  della nostra partecipata Piave Servizi, il sindaco feudoassicurando la costante presenza, ha sostanzialmente chiarito la totale sintonia con quanto proposto e deliberato dall’assemblea stessa.
Non poteva essere altrimenti dato  che Piave Servizi è da anni un “feudo” della Lega.

Ma quello che sarebbe interessante sapere, invece, è  la data anche approssimativa dell’attivazione del depuratore di Campomolino e dell’inizio degli allacciamenti delle abitazioni del nostro comune alla rete fognaria.
Sono ormai più di diciassette anni che il depuratore è stato ultimato, e da allora, sotto l’egida di ben quattro (compresa questa) amministrazioni di centro de
servi-della-glebastra, risulta ancora inattivo ed è ancora fermo pur se in quest’ultimi anni (forse cinque) la Piave Servizi lo ha preso in gestione.
Difficoltà? Tratte fognarie da terminare? Forse si.
Ma noi,  possiamo “battere i pugni” o siamo i “servi della gleba” di questo “feudo?

 

Servizio convenzionato di polizia locale tra i comuni di Cimadolmo, Vazzola e Gaiarine. approvazione convenzione e atti regolamentari.
Ormai è chiaro anche alle minoranze che questa convenzione non ha portato e non porterà nessun miglioramento dei servizi.
Il 22 ottobre 2019 avevano votato a favore ma questa sera si sono astenute.
Con motivazioni diverse.
Ma si sono astenute. Bene. Molto Bene.
Al prossimo rinnovo, siamo sicuri, voteranno contrarie.
L’avevamo scritto un anno fa ( cronaca del 22 ottobre 2019) che l’adesione del Comune di Gaiarine a una convenzione con altri comuni (cinque) non avrebbe portato nessun beneficio, ma avrebbe solo creato problemi.
Ma si sa che la propaganda serve sempre.
Soprattutto se l’obbiettivo era quello di armare i vigili, come hanno fatto molti comuni amministrati dalla lega (ordini superiori?), con l’unico scopo di far sentire, si fa per dire,   la gente più sicura. Pura propaganda.

tre asiniAlcuni dei comuni hanno litigato
per i “schei”.

 Adesso siamo rimasti in tre.
 

Lo ribadiamo. Questa nuova convenzione è “un buco nell’acqua”, anche aldilà delle parole dette dal sindaco – ma se ascoltate attentamente qualche scricchiolio lo sentirete anche voi – che continua ad elogiarla.
Sperare che qualcuno ti gestisca i vigili, perché tu non sei in grado di gestirli è semplicemente un suicidio.

Ma rimaniamo fiduciosi “solo gli stupidi non cambiano idea”.

Mozione presentata dai consiglieri della lista “Alternativa per Gaiarine – sindaco Lazzaro Giuseppe” avente ad oggetto “nuovo programma triennale delle opere pubbliche – inserimento opere pubbliche”.
Dalla registrazione potete ascoltare il contenuto della mozione, il dibattito conseguente, e la votazione.
Ci interessa sottolineare solo l’affermazione del sindaco con la quale annuncia di aver iniziato un “ragionamento” per la realizzazione del ponte che congiungerà Albina a Villa Varda.

Bene. Ottimo. Sperando che i “ragionamenti” non siano troppo complessi e lunghi, prendiamo comunque atto di questo “inizio”.
Da troppo tempo questo “ponte” sta nei programmi elettorali solo come “specchietto per le allodole”.

vignetta-diano-2021

Ora vi lasciamo a questo nuovo anno, che speriamo sia per tutti voi  “portatore di vera serenità e salute vivendolo senza mai dimenticare quel che ci ha insegnato il 2020″

 

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Consiglio comunale giovedì 28 Novembre 2020: La Cronaca differita o finta cronaca

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Finalmente la registrazione.
Trasmessa non in diretta ma in differita.
Registrazione scadente. Con un audio difficoltoso. Per buoni tratti non comprensibile.
Non è davvero il massimo. Forse il minimo.
Ma come si dice “pitost che nient mejo pitost”.
E’ un primo passo. primo passo
Da cui bisognerà partire per poter dare un servizio “vero” ai cittadini. C’è moltissimo margine di miglioramento. Basta volere e attrezzarsi.

Esistendo la registrazione la nostra sarà “una finta cronaca” e quindi andremo a scrivere solo quello che ci passa per la “crapa“, le nostre sensazioni.  

Consiglio comunale con tre soli punti all’ordine del giorno.
Lo potete vedere qui o sul sito del comune.
In ogni caso qui trovate  i presenti e gli “oratori“.
Da un po’ di tempo è diventato di moda far parlare qualche consigliere dopo la conclusione del consiglio.
E ben venga.
Così si possono sentire anche le loro voci. allieva-che-alza-la-mano-18734
Ma a noi interessa sapere cosa pensano davvero delle decisioni che vengono prese durante il Consiglio quando alzano la “manina” per votare si.
Chiediamo per sfizio, sapendo che non otterremo mai una risposta:
Sono tutti favorevoli alla spesa di 680.000,00 (così risulta dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche) per la sistemazione del Campo di Calcio di Gaiarine?
Cosa pensano della non applicazione a bilancio dei 78.000 euro di aiuti alle attività produttive, che anche loro hanno contribuito, con la loro astensione, ad approvare?

Cosa pensano dei soldi stanziati per “il progetto”rotonde?
Non ce ne sono anche troppe nel Comune? Anche dove non servono?
Perché buttare il soldi in questa maniera?

Ma su questi argomenti il silenzio regna sovrano.

Attendiamo pazienti.

Per il solo consigliere De Martin. Boh, forse anche per altri.
Che cos’è un verbale?

Il processo verbale (spesso semplicemente verbale), è un documento ovvero atto giuridico, consistente nella narrazione per iscritto, di un fatto in maniera sintetica ma fedele, fatta dalla persona incaricata, di dichiarazioni, operazioni o altri avvenuti in sua presenza, allo scopo di ricordarli e costituirne prova …. A volte è prescritto che il processo verbale sia formato in contraddittorio con altri soggetti; costoro, allora, hanno diritto di far inserire nel verbale le loro dichiarazioni (cosiddette dichiarazioni a verbale), che possono anche essere in contrasto con quelle del verbalizzante, sicché il verbale stesso svolge anche una funzione di garanzia reciproca.
(Da wikipedia).

Un verbale è quindi un sunto fedele che può contenere delle dichiarazioni puntuali.
Se in un verbale viene riportata in modo fedele e preciso una frase effettivamente detta da qualcuno, io  non posso chiedere di cambiarla aggiungendo, togliendo o modificando parole. Se è stata proferita ed è stata riportata fedelmente tale deve rimanere.
Se l’estensore, in questo caso il segretario, cambiasse quella frase, con un’altra potrebbe, forse, essere accusato di falso in atto pubblico.
Questo è chiaro?.
Posso, “in contraddittorio” far inserire o modificare una mia frase se ritengo che essa non sia stata riportata o riportata in modo non corretto, ma non quelle degli altri.
Posso altresì chiedere la modifica del senso di parti della verbalizzazione se ritengo che non corrispondano a quanto dichiarato da me o da altri. Ma sempre in contraddittorio.

Ma in questo caso la frase « … quando vi è stata anticipata la bozza il 7 febbraio … ci siamo lasciati dicendo che se c’era qualche spunto eravamo disponibili … e da allora non abbiamo avuto notizie quindi abbiamo ritenuto che fosse da voi condivisa … » é stata effettivamente pronunciata dal sindaco che ha voluto con essa togliersi i sassolini dalle scarpe (nostra cronaca del 18/10/2020)

E naturalmente il segretario, con compiacente solerzia o magari imbeccato dallo stesso sindaco, l’ha riportata testualmente, dato che rappresentava uno smacco per quella minoranza che dopo non aver detto nulla per nove mesi presentava anche una interrogazione per conoscere lo stato dell’arte, potendo così “buttare la palla nel campo avversario” (ahi questo linguaggio calcistico) per nascondere il fatto che per nove mesi anche il sindaco e i componenti della sua “squadra” non avevano fatto assolutamente nulla per dotare il Comune di un Regolamento di Polizia RuSpecchi_1rale.
Si lo sappiamo, non serve che ce lo diciate voi:
l
a sola colpa è del COVID.
Oh, questo COVID!!!!!
Comunque brucia, ma è cosi.
Quella frase è stata detta dal sindaco.
È stata riportata fedelmente.
Tutto il resto sono chiacchiere e stridore di unghie sugli specchi.

 L’avevamo già scritto (nostra cronaca del 18/10/2020) e ne abbiamo accennato anche prima.
Davvero non capiamo come mai le minoranze stiano zitte, di fronte ad un’altra variazione di bilancio che non dà attuazione al dispositivo della mozione sugli Interventi dell’amministrazione comunale di Gaiarine a favore degli artigiani e delle piccole e medie imprese nel proprio territorio a seguito del blocco delle attività produttive imposto dall’emergenza sanitaria da corona-virus Covid-19″

La mozione obbligava, oltre ad altro, ad aprire un capitolo ad hoc e di “rimpinguarlo” con 78.000 euro derivanti dall’avanzo di amministrazione.
Ora (audio pessimo), se abbiamo capito bene, 78.000 euro saranno invece “devoluti” al progetto rotonde anziché destinarli ad aiutare gli artigiani e piccole e medie imprese del comune.
Chiediamo: la mozione approvata il 6 di Agosto è stata presentata per far cosa?
E può la maggioranza “sbattersi” altamente della volontà espressa dal Consiglio Comunale?

Usciamo da questa “finta cronaca” ed entriamo nella attualità, e facendolo non possiamo esimerci dal concludere questo nostro post con una fortissima critica politica a chi dovrebbe, nella pandemia in cui ci troviamo, se avesse davvero a cuore la salute dei propri cittadini, indurli a comportamenti ancora più corretti e ristrettivi di quelli imposti per legge, anche se costano ulteriori e più grandi sacrifici.

E così non possiamo non parlare della montagna di retorica da quaArticolo 11122020ttro soldi “galleggiante” nella pagina che il Gazzettino di Venerdì (vedi qui), non avendo forse nulla di meglio da scrivere, ha dedicato alle “rimostranze” del nostro sindaco relativamente alle regole anti COVID imposte sugli spostamenti tra regioni e/o tra comuni, tirando in ballo il fatto che la parrocchia di Francenigo comprende anche San Giovanni di Livenza che sta in un altro comune e in un altra regione.

Cosa non si fa per avere un po’ di visibilità.
Non era lui che durante il lockdown ci invitava quotidianamente a stare in casa?

Ma forse il nostro sindaco ha perso contatto con la realtà, forse non è più al corrente della situazione che sta vivendo la nostra Regione, il Veneto.
Siamo costretti a metterlo al corrente noi.

La Regione Veneto oggi (13 dicembre) sfonda la soglia dei 190.000 contagi, con 4.092 nuovi positivi nelle ultime 24 ore ( ieri i nuovi contagiati erano 5.098) che portano il totale dall’inizio della pandemia a 190.641 malati.
Oggi si registrano 32 nuovi decessi ieri erano 110 con il totale che sale a 4.801, quindi più di un sesto dei deceduti di ieri che a livello nazionale erano 649, sono del Veneto.
I ricoverati in area non critica sono 2.858, quelli in terapia intensiva 369.
Dall’8 dicembre siamo la regione che ogni giorno registra il più alto numero di contagiati.
E allora di cosa stiamo parlando?
E allora di cosa sta parlando?
Del fatto che non si ci potrà spostare dal comune durante le feste, tirando in ballo la religione?
Che non si potrà andare a trovare un parente, se abita fuori comune?

Ci pare una brutta imitazione del “cazzaro verde”, colui che da oltre una settimana sproloquia su social, e non solo, gli stessi argomenti, e che non ha sicuramente la stessa “statura” delCazzaro verdela Merkel, la quale  per le festività farà un lockdown generale.
Che differenza!!!.

Il nostro sindaco per dare “spessore” a questa messinscena populista si è fatto addirittura fotografare davanti alla chiesa di Francenigo, con la fascia tricolore.
Gli mancava solo il “famoso” rosario, ma forse lo aveva in tasca.

Ci dia invece, tramite strumenti istituzionali, albo pretorio, sito del comune o avvisi pubblici, giorno per giorno, o ogni due giorni, la statistica della situazione COVID del comune: il numero dei contagiati, dei ricoverati, dei ricoverati in terapia intensiva, dei deceduti, dei guariti.
E questo permetterebbe, forse, a tutti i cittadini del Comune di avere comportamente più consoni alla gravità della situazione.

Annotatelo: quando arriverà la terza ondata la colpa sarà sicuramente ancora una volta del governo che non avrà fatto tutto quello che doveva, non di questi quattro “chiaccheroni” che con le loro rimostranze hanno cercato in tutti i modi di far allentare le regole solo per farsi vedere ed avere visibilità, dando fiato a chi, ed è sotto gli occhi di tutti, le regole non le rispettano davvero.

Si, forse si capisce.
Siamo particolarmente “i…….i” per questi sconsiderati atteggiamenti populisti.

Di questi tempi la forma più alta di amore per i nostri figli, genitori e nonni sta nel non andare a far loro visita se non  é proprio necessario.
Ci sono molti mezzi tecnologici che ci permettono di stare comunque vicini.
Ai credenti, per stare vicino al fulcro della loro fede e agli  altri fedeli non serve neppure la tecnologia.

Comunque Buone Feste a tutti anche se le dobbiamo passare da “soli”.

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