Consiglio Comunale del 19 Dicembre 2014: la Cronaca

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si parte
Appello (vedi qui) manca solo la consigliera Aurora Fracassi, assente giustificata

1) Approvazione verbali seduta del 6 novembre 2014 (dal N.35 al N. 36);
Questa volta sembra che il segretrentun% se la sia “cavata”.
Nessuna obiezione sui verbali, anzi sull’unico verbale del precedente consiglio.amanuense
In effetti sarebbe stato davvero troppo se dovendone stendere uno solo – e pure stringato – fosse riuscito ad omettere, dimenticare, stravolgere come sua abitudine.
Egli stesso abbozza incredulità mista a soddisfazione, non riscontrando obiezioni alla stesura; dopo anni di contestazioni e critiche anche lui per una volta è stato promosso.
Chissà se ?!?!?!
Si vota: favorevoli all’unanimità

2) Approvazione schema di convenzione con i comuni dell’ambito territoriale di Pordenone per la gestione associata del servizio di distribuzione del gas naturale;
Il Sindacotto rivolgendosi ai consiglieri di minoranza chiede se abbiano letto la convenzione e se abbiano da muovere osservazioni.
Prende la parola la consigliera Capuzzo segnalando come nella delibera sia presente un refuso, ovvero dove si legge “sentita la relazione di ..” la frase rimane tronca non venendo indicato il nome di chi ha relazionato.
Il Sindacotto, colto alla sprovvista e ancora perplesso su chi potesse mai essere il refuso nominato, non coglie il suggerimento del segretrentun% che gli suggerisce ..”il sindaco”-

in effetti quella frase ” sentita la relazione di ..” non si riferiva nel dispositivo della
delibera a chissà quale intervento ma faceva semplicemente riferimento a colui che
in consiglio avrebbe relazionato questo punto all’ordine del giorno cioè, in questo
caso, il sindaco,ovvero proprio lui che stava relazionando in quel momento.

tant’è che il Sindacotto, ignaro, non si adegua ai suggerimenti, rovista tra le carte, trova una relazione del Revisore di Conto e si mette a leggere quella;
Allora il consigliere Bressan chiede in riferimento all’art.4 «..come mai la durata è incerta.. va dalla stipula della convenzione alla scadenza del primo affidamento al gestore unico..»
il Sindacotto legge l’articolo e poi dice «..non so risponderti anche perché te lo dico sinceramente non ho letto tutta la convenzione.. d’altra parte è una convenzione standard valida per 48 comuni..»

com’è possibile che il Sindaco non abbia letto la convenzione che impegna il
Comune   per un numero imprecisato di anni? .. e come è possibile che né gli Assessori né i Consiglieri di maggioranza l’abbiano letta (lo dimostra il fatto che nessuno di loro interviene in suo aiuto con spiegazioni e/o precisazioni)?

Bell’esempio di amministrazione informata e competente!

Il Sindacotto chiede il supporto del segretrentun% . che tra un “non sono certo”, “se non sbaglio” e “mi par di ricordare” alla fine anche grazie all’aiuto della consigliera Capuzzo riesce (forse) a chiarire che la scadenza di cui si parla è agosto del 2016 e si riferisce al procedimento per l’affidamento

chissà..

prende la parola il consigliere Andretta il quale fa presente che pur avendo ricevuto la documentazione nei termini previsti e cioè lunedì, il tempo per approfondire gli argomenti e per poter dare un fattivo contributo sono troppo stretti, mentre non è così per giunta e maggioranza che hanno le questioni sul tavolo da molto più tempo

che poi le questioni sul tavolo, lì rimangano intonse e inutilizzate tanto che persino il Sindaco si permette di ammettere di non averle lette e approfondite, dimostra come sia pia illusione pretendere che la varia assessoraglia e consiglieria di maggioranza si pre-occupi di capire cosa andranno a votare..
questa è la dimostrazione di continuità con la precedente amministrazione:
l’amministratore marionetta
alza la mano a bacchetta.

Entrando nel merito del punto in discussione il consigliere Andreetta fa presente che ..«..questa convenzione si inserisce in un “concetto di area vasta di servizi alla comunità” e proprio per questo assumono valenza sociale.. siamo certamente favorevoli a consorziarsi ma manca all’interno di questa convenzione la difesa degli interessi della popolazione più bisognosa.. ci sono dei richiami però sono blandi.. abbiamo tuttora nel comune intere vie non metanizzate e non c’è nulla che obblighi il consorzio a metterci del suo per metanizzare.. sappiamo che i gestori delle reti si muovono solo se ci sono dei forti interessi (e certezza di largo profitto, aggiungeremmo noi).. siamo di fronte all’ennesima ratifica di qualcosa calato dall’alto e quindi non posso condividere la responsabilità della sua approvazione.. quindi darò un voto di astensione.. invito comunque il sindaco, giunta e maggioranza a partecipare a questo consorzio a testa alta perseguendo le finalità di servizio pubblico..»
Risponde il Sindacotto..«hai avuto la documentazione lunedì se avevi dubbi.. gli uffici comunali sono a vostra disposizione per darvi tutte le informazioni, e se uno vuole il tempo lo trova..»
Andreetta ribatte che «lavoriamo anche»
Chiude il Sindacotto «penso tutti»

In questo siparietto c’è del divertente e del paradossale: c’è un consigliere che con abnegazione e diligenza si è letto i documenti in questione ma recrimina sui pochi giorni a disposizione, mentre se avesse potuto averli con qualche giorno di anticipo avrebbe ancor meglio approfondito gli argomenti in modo da svolgere il proprio compito di consigliere nel miglior modo possibile; orbene, questo consigliere viene ripreso e rimproverato e invitato da un sindaco (che ha appena ammesso di non aver letto quelle stesse carte) ad impegnarsi di più andando presso gli uffici per aver informazioni.. Proprio come ha fatto lui!
“Prima di tutto il buon esempio. Chi guida deve comportarsi meglio degli altri, altrimenti perde ogni autorevolezza.”

Si vota.
Maggioranza ovviamente favorevole.
Minoranze: favorevole Bressan, 2 astenuti (consiglieri Andreetta e Capuzzo).

3) Modifiche al regolamento di polizia mortuaria – art. 27, comma 4;
Relaziona il Sindacotto facendo presente che la modifica proposta al regolamento di polizia mortuaria scaturisce dalla richiesta di una famiglia, nella quale un figlio con grave disabilità è mancata la mamma, che ha chiesto l’assegnazione di un loculo nelle file più basse in deroga ai criteri vigenti di attribuzione che lo avrebbe invece aggiudicato nelle file più alte, impedendo così al figlio disabile di pregare e accudire agevolmente la tomba della madre.
Il Sindacotto aggiunge anche di essersi preso la responsabilità di assicurare la famiglia che la richiesta sarebbe stata esaudita, per qui la modifica del regolamento.
Nulla avendo da eccepire sulle motivazioni della richiesta, umanamente condivisibile, inizia un contraddittorio tra i consiglieri Capuzzo e Bressan e il Sindacotto per mettere a punto il testo della modifica che come formulata non avrebbe ancora dato la possibilità di soddisfare la richiesta appena illustrata.

Assistiamo a svariati minuti nei quali la norma viene letta e riletta più volte, a dimostrazione di come, benché l’Italia sia stata fatta più di 150 anni addietro, l’italiano sia ancora patrimonio linguistico non di tutti, a maggior ragione quando deve essere espresso e riportato in idioma amministrativo/burocratico. Non bastasse questo a complicar la cosa si aggiunge la scarsa dimestichezza di chi legge che riesce ad improvvisare uno scioglilingua per il quale un “disabile non può diventare inagibile”, davvero degno di miglior sorte, non fosse altro per il rispetto dovuto all’inconsapevole origine.

Alla fine la formulazione dei due consiglieri di opposizione viene accettata anche con l’avallo brontolato del segretrentun% (evidentemente estensore della confusa formulazione precedente); la consigliera Capuzzo chiede a questo punto se sia possibile la retrodatazione, come previsto in delibera, dell’applicazione del regolamento modificato.
Si scopre che la clausola di retroattività è stata inserita dal segretrentun% proprio per dar modo di soddisfare la richiesta pervenuta al Sindaco, ma sia il consigliere Bressan che Capuzzo fanno presente che tutto può essere gestito in modo corretto da parte degli uffici anche senza retrodatare l’efficacia del regolamento, e su questo la consigliera Capuzzo sottolinea come, pur condividendo le ragioni della modifica, non darà il suo voto favorevole se non sarà tolta l’efficacia retroattiva della modifica stessa al regolamento.
Si giunge di comune accordo ad eliminare dal dispositivo della delibera la retroattività, dopo di che c’è un intervento del consigliere Andreetta che tenta di riassumere la modifica come l’ha capita lui, ma cercando di chiarire poco ci manca che il dibattito si riapra..
Si vota: unanimità favorevole.
Si vota anche l’immediata eseguibilità della delibera per permettere l’esito favorevole della richiesta pervenuta al sindaco.

4) Riordino delle terre di uso civico del comune di Gaiarine e istanza di sclassificazione dei terreni – L.R. N. 31 del 22.07.1994 art. 4 e 7;

Il Sindacotto legge l’intera delibera in uno slancio di spirito di servizio, anche se nessuno glielo ha chiesto, ma è lettura che mette a dura prova tutti i presenti.. usando un magnanimo eufemismo potremmo dire, senza tema di smentita,

che la lettura per il sindaco è cosa dura
esta lingua selvaggia e aspra e forte
che nel favellar rinova la paura!

Sono quindici minuti di sofferenza, sua e di quella parte del pubblico che resiste all’incombente sonnolenza.
L’argomento così faticosamente introdotto tratta degli usi civici, cioè di quei terreni (o immobili) che a prescindere dalla proprietà (alcuni attualmente sono proprietà di privati, altri del comune) sarebbero comunque della comunità, essendo ancora gravati appunto dal vincolo di “usi civici”.Usi civici
Il consigliere Bressan, chiede « se per questi beni il cambio di destinazione d’uso o l’alienazione è già stata fatta.. o stiamo facendo una sanatoria oppure stiamo facendo solamente una declassificazione ..perché ormai tutto è accaduto e ..quindi siamo in presenza di una dimenticanza, che tale sembra essere, non emersa nel 2013 durante la stesura del PAT .. »
..chiede inoltre « ai sensi del codice Urbani del 2004 i terreni sottoposti ad uso civico presentano un vincolo paesaggistico? …e le case costruite su quei terreni hanno avuto le necessarie autorizzazioni? ..la declassificazione di questi beni darà luogo all’estinzione di un vincolo sul PAT? E se si chiedo come si procederà nel merito ..»
Il Sindacotto dichiara che per i terreni dei privati esistono gli atti di compravendita e che il Comune a suo tempo ha introitato i relativi soldi e che tocca a lui, adesso, sistemare questa cosa che è rimasta lì per troppo tempo.
Bressan insiste a chiedere una risposta precisa alla sua domanda sul vincolo paesaggistico, ma il sindaco risponde « io non lo posso sapere che cosa è successo prima .. »
Bressan continua « e relativamente al PAT».
Qui interviene anche l’assessore Fellet dichiarando che si sta facendo a ritroso quello che si sarebbe dovuto fare prima, e all’incalzare delle domande di Bressan, ma in evidente contrasto con quello che tenta di chiarire il Sindacotto, Fellet afferma che il PAT è stato approvato senza la presenza dei vincoli di uso civico.
Al che Bressan chiede se si sta sanando il PAT..
la risposta è titubante ma chiaramente affermativa.
Bressan successivamente chiederà che questa risposta sia messa a verbale.
La consigliera Capuzzo, anticipando che si asterrà dal voto per motivi di consanguineità con alcuni dei proprietari dei terreni in questione, chiede come mai si usi per la sclassificazione un articolo della legge regionale che fa riferimento ad abusi edilizi e sanatorie.
Fellet risponde non escludendo che ci possano essere su questi terreni degli abusi, ma aggiunge pilatescamente che non può saperlo..
Capuzzo però insiste nel dire che se non siamo di fronte ad abusi edilizi, la sclassificazione non dovrebbe essere fatta con l’art.7 che fa esplicitamente riferimento proprio agli abusi, bensì con l’art.2 ..si discute a lungo, con botta e risposta che non aggiunge nulla alle rispettive posizioni e con l’assessore Fellet che cerca di accomodare alla propria ragione quanto affermato dalla consigliera Capuzzo, che però restituisce perentoriamente al mittente il tentativo rifiutando di farsi attribuire affermazioni che non ha affatto espresso.

Sentendo questo l’assessore De Zan ha un sussulto, sorride e guarda verso noi del pubblico: ella ricorda, ma anche noi ricordiamo; déjà vu.. ma con ben altro stile!

Alla fine si va al voto.

Nessuno ha chiesto però se in qualcuno degli atti di compravendita dei terreni in questione fosse citato il vincolo di uso civico,perché in quel caso gli acquirenti avrebbero comperato essendo a conoscenza che sul quel terreno esisteva un uso civico. Se fosse così,ipotesi probabilmente remota, la sclassificazione dovrebbe,  forse,  essere a titolo oneroso.

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 astenuti (consiglieri Andreetta, Bressan e Capuzzo).

5) Piano degli interventi (P.I.) – Illustrazione del “documento del sindaco” ai sensi dell’art. 18, comma 1 della L.R. n. 11 del 24.04.2004;
Illustra il Sindacotto anticipando che in data 25 luglio del 2014 è stato pubblicato un avviso nel quale si invitavano i residenti rientranti nelle zone agricole lungo una serie di vie (Terraglio, Mazul, Prese, ecc.) a fare delle richieste per cambiare la destinazione di queste aree, poi legge la delibera e il punto 4 del “documento del sindaco” che è in approvazione.
Il consigliere Andreetta chiede con esitante perplessità se sia previsto il voto a questo punto dell’OdG, e avuta risposta negativa prosegue dicendo che siamo in presenza di una dichiarazione di intenti in quanto il contenuto di questa prima variante è del tutto generico.
A questo punto apprendiamo dallo stesso sindaco che sono giunte 9 richieste da parte dei cittadini e che l’amministrazione le prenderà in considerazione.
La consigliera Capuzzo mette l’accento sul fatto che si dovrebbe fare un piano degli interventi generale e non rispondere con varianti successive e puntuali ad esigenze singole e interessate.
A quesPatto risponde l’assessore  Fellet  « .. siamo qui per i cittadini .. ci sono casi particolari .. »
Riprende Capuzzo « sì, certo per tutti i cittadini però e mi par strano che debba esser sempre considerato prima il caso particolare e poi magari anche quello più generale; in realtà dovrebbe prima essere preso in considerazione il generale e poi il particolare… ».

Parole al vento. Come può agire chi non ha una “visione di governo” del territorio, non sente la fragilità e l’insostenibilità dei luoghi in cui vive, se non procedendo secondo le richieste che gli arrivano?Richieste che se verranno soddisfatte, potrebbero essere, oltre che in antitesi tra di loro, in contraddizione con il PATI ed il PAT approvati e pagati dalla comunità una montagna di soldi. Se si ha una visione di governo comanda il “generale” se non si ha visione di “governo” comanda il particolare.

Anche il consigliere Andreetta auspica una visone di insieme.
Il Sindacotto ribadisce che « .. attualmente sono prese in considerazione queste richieste successivamente chi vuol costruire .. ben venga .. naturalmente secondo le leggi »

dimenticandosi di dire però che se le leggi non corrispondono alle esigenze e richieste espresse loro le modificheranno, come l’assessore Fellet ci ha appena ricordato dicendo che sono lì per questo.

Andreetta insiste e fa presente che attuando i citati interventi particolari e individuali si possono compromettere altri tipi di intervento di interesse pubblico e generale.
Bressan aggiunge « .. abbiamo capito che risolviamo delle esigenze.. comunque auspico che dopo questa variante.. risolte queste richieste particolari venga presa in considerazione la stesura di un piano degli interventi globale che riconsideri tutto il territorio e accantoni definitivamente il vecchio PRG.. è vero che c’è stato un avviso pubblico, ma come diceva la collega, quell’avviso non è per esso stesso un atto di partecipazione.. come dice la legge il Sindaco presenta il suo documento ma poi ci sono tre frasi successive.. c’è la presentazione al pubblico del piano.. c’è l’adozione e infine l’approvazione.. non è con l’avviso che si attua e risolve la partecipazione.. se non si procede in modo corretto c’è il rischio di inficiare il tutto.. e magari di non soddisfare le esigenze di chi sta aspettando da anni una soluzione».
Il Sindacotto garantisce che sarà fatto tutto secondo legge.
Amen
Quindi, non si vota
Esce il consigliere Andreetta facendo gli auguri a tutti, seguita subito dopo dalla consigliere Carnelos che formula a sua volta gli auguri.

6) Ratifica delibera di giunta comunale N. 114 del 25.11.2014 avente ad oggetto “variazioni al bilancio esercizio finanziario 2014″.
Relaziona l’assessore De Zan che dopo la figuraccia col Bilancio, pare essersi letta prima ciò che sta leggendo e addirittura azzarda alcune precisazioni ritenendole di conforto all’opposizione.
Che con il consigliere Bressan chiede « ..la maggior entrata per credito compensativo è recente?»
De Zan « .. è recente»
Bressan « ..la maggior entrata ascritta come contributo regionale di €49.511,52 di cos’è ?»
De Zan « .. della pista ciclabile di Albina/Campomolino..»
Bressan chiede se è un vecchio contributo che è stato liquidato adesso ma anche se, per caso (?!?!) non sia stato già inserito per competenza in Bilancio di anni precedenti .. De Zan e Sindacotto assicurano di “no, no, che discorsi!”
Rompe il silenzio l’assessore Presotto che afferma con decisione che il contributo è del 2008 ma è stato liquidato ora.
Con i chiarimenti chiesti dalla consigliera Capuzzo si capisce che le minori entrate delle alienazioni vengono solo in parte coperte dal contributo appena citato.
La consigliera Capuzzo chiede lumi sulle minori entrate di concessioni cimiteriali per 32.000 euro, non arrivano risposte.Var bilancio
Capuzzo insiste «..siccome abbiamo approvato il bilancio solo due mesi fa.. abbiamo sbagliato di 32.000 euro la previsione? »

non si sentono risposte, ma si vedono. La risposta eloquente la leggiamo nel sorriso tirato e appena imbarazzato dell’assessore De Zan che significa:” ma cosa mi chiedi, davvero non capisci che quella cifra è stata messa a bilancio solo e esclusivamente per farlo quadrare?”.
Beh, l’avevamo capito sì, e anche per questo ancora due mesi le minoranze avevano contestato decisamente un bilancio visibilmente accomodato e raffazzonato. Ma con poco o nullo risultato, purtroppo, e ora si vedono i risultati.

Il Sindacotto taglia corto e si affretta al voto.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 2 contrari (consiglieri Bressan e Capuzzo).

Si chiude così il consiglio con gli auguri del Sindaco.
a cui aggiungiamo anche i nostri
Sono le 20 e 20.

Che dire? Col finir dell’anno si fanno bilanci e si possono tirar le prime somme di questa nuova amministrazione, ci pare di poter dire che sta dimostrando di essere l’altra faccia di quella stessa medaglia che ne costituisce l’anima.
Ovvero, amministrazione cieca e sorda, unita e raccolta nel perseguire pochi, selezionati interessi, incapace di reagire con fantasia e idee alle difficoltà innegabili ed intrinseche, nel lavoro, nel sociale, nell’ambiente.
Una faccia che si presenta bonaria, paternalistica, che chiede collaborazione e contributi alle minoranze ma che si guarda bene dal concederle, anche nelle forme già previste dallo statuto. Non si parla più, in effetti, ne di “conferenza dei capogruppo” ne di commissioni e neppure, naturalmente, di cambio dell’orario di convocazione del consiglio comunale, portato per far vedere la “faccia buona” dalle 18.30 alle 19.00, ma che rimane tuttora ad un’ora inaccettabile per tutti, sopratutto per i cittadini.
Lo stile palesato è certamente un altro, più educato e corretto, ma se consolazione può essere, è ben magra.
Questo Comune, i nostri concittadini hanno, e avranno, bisogno di ben altro.

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Consiglio Comunale del 6 Novembre 2014: la Cronaca

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Eccoci qui. In grande ritardo causa “avvenimenti” della vita. Ancora presenti, però, per questo compito che ci siamo assunti: la cronaca dei consigli comunali.
Consiglio comunale breve. Anzi brevissimo. 15 minuti. Comunque interessante.
Convocazione alle 19.30. Chi sa se passo dopo passo non si arrivi ad una convocazione canonica.
Ancora un segretrentun% rimandato nella verbalizzazione. Migliora ma ha ancora “debiti formativi”.
Vedremo se recupera o se sarà di nuovo da bocciare.
Un sindacotto “buonista” che avendo trovato la parola (dopo dieci anni di silenzio da consigliere) tranquillizza, rassicura, promette.

entriamo nel merito

Appello (vedi qui)

Chiede la parola la consigliera Capuzzo. Presenta un’interrogazione urgente. Interrogazione già annunciata al sindaco nell’incontro avuto due giorni prima.
Si tratta del monumento ai caduti di Albina. Sparito da tre anni e più.
albina18La consigliera Capuzzo la legge:
Premesso
che nel 1914, cent’anni fa, iniziò la Prima Guerra Mondiale, il più grande conflitto mai visto, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle Nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino;
che il 24 maggio del 1915 anche l’Italia entrò in guerra;
che l’Italia come altre nazioni ebbe spaventose perdite militari e civili;
che in tutta Italia dal finire della guerra sorsero monumenti per commemorarne i caduti;
che anche nel comune di Gaiarine in tutte e quattro le sue frazioni furono innalzati monumenti per ricordare i nostri paesani caduti o dispersi in guerra;
che in occasione dei lavori di sistemazione del sagrato di Albina, avvenuti nel 2011, cioè più di tre anni e mezzo fa, il monumento ai caduti della “Grande Guerra” che li si trovava è stato smontato e rimosso per poterlo restaurare, almeno così si disse;
che da allora, più di tre anni e mezzo fa, c’è una piazzola vuota al posto del monumento;
che nel consiglio comunale del 23 settembre scorso, a fronte della nostra richiesta di un’immediata ricollocazione del monumento, il Sindaco ci ha assicurato che l’intervento verrà eseguito il più in fretta possibile non dandoci però nessuna data certa;
Interroga per sapere
1) a quanto ammonta la spesa per il restauro del monumento ai caduti di Albina e per la sua ricollacazione nel luogo originario;
2) se l’intervento verrà eseguito entro la fine del corrente anno;
3) se il restauro e la ricollocazione del monumento ai caduti di Albina, nel caso l’intervento non venisse eseguito entro la fine del corrente anno, avverrà almeno entro il 24 maggio del 2015, data del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia

Il sindaco può rispondere subito a voce o entro dieci giorni per iscritto.
Uno sguardo con il segretrentun%. Siccome “verba volant, scripta manent” risponde subito.
Atteggiamento accondiscendente. Per nulla scocciato.
«come ti ho già detto a voce ….. non sono in grado di quantificare l’importo necessario … l’intenzione è quella di celebrare la festività del 4 novembre 2015 presso il monumento di Albina restaurato … naturalmente non è che sarà finito il 3 di novembre (sorridendo) …..ho dato disposizioni agli uffici da tanto tempo di procedere …. »
Disposizioni? Per procedere a fare che? Da tanto tempo?
Siamo davvero all’assurdo.
Per rifare un basamento “con quattro piere”, attaccare “quattro” lastre di marmo, ci vuole un anno? Scusate: un anno meno qualche giorno, forse. E ne sono passati già tre e mezzo. E poi ci si lamenta di Roma.
La ricollocazione del monumento non era per caso prevista nel programma elettorale di questa maggioranza?
Ma certo. . Come d’altra parte la ristrutturazione dell’ex cinema di Gaiarine, dell’ex cinema di Campom01-Gaiarine-Ex-cinema-011.jpgolino, il completamento della palestra di Calderano. Parole elettorali.

 

La consigliera Capuzzo, prende atto. Ribadisce che il restauro dovrebbe essere completato prima, entro il 24 maggio. Ma tant’è.

1) Approvazione verbali seduta del 23 settembre 2014 (dal N.27 al N. 34)
Prende la parola il consigliere Bressan « ..pur capendo la difficoltà di riassumere ore di consiglio comunale …. anche se il segretario ha le registrazioni delle sedute .. pur constatando un miglioramento nella stesura dei verbali .. notiamo che manca ancora gran parte del dibattito … non chiediamo le integrazioni delle parti mancanti poiché sarebbe un lavoro troppo lungo… però non si può non far notare un errore macroscopico: l’intervento con cui ci si impegnava a terminare la palestra è stato attribuito a Fellet e non a Presotto…. pertanto daremo un voto di astensione »

Prende la parola il consigliere Andreetta « .. … ho constatato la buona volontà e il miglioramento nella stesura dei verbali… dico però che come minoranze non abbiamo molte armi per contrastare la maggioranza se non le cose che possiamo dire e proporre in consiglio comunale … se poi quanto viene detto dalle minoranze non viene neppure riportato .. allora tanto vale …. »
La consigliera Capuzzo … « concordo con quanto detto dagli altri consiglieri … il lavoro delle minoranze dovrebbe essere valorizzato e non sottaciuto … »

Sindaco (buonista) «.. nessuno della maggioranza vuole togliere la parola alle minoranze, … se ci sono degli errori siamo qui per correggerli … e comunque ognuno è libero di votare come meglio crede…. … »

Dimentica però di dire che la responsabilità del lavoro del segretario è sua e solo sua.
Da sindaco nuovo eletto aveva l’opportunità di scegliersi un segretario diverso. Ha preferito tenersi questo.
Domanda pleonastica: Scelta dettata per l’alta professionalità dimostrata dal segretrentun% in questi anni a Gaiarine o per il fatto che il segretrentun% è leghista (ex parlamentare del carroccio)?
Si vota: maggioranza favorevole, minoranze astenute

2) Affidamento servizio tesoreria comunale, approvazione schema di convenzione.
Illustra il sindaco.
Si tratta dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio tesoreria.
Si concorda di dare la convenzione per letta.
La consigliera Capuzzo chiede se, avendo il comune di Gaiarine aderito alla stazione unica appaltante, può autonomamente indire questa gara e se non è il caso di chiedere alla banca vincitrice anche l’installazione gratuita di POS negli uffici comunali che incassano denaro.
Il sindaco risponde che « .. l’obbligo di aderire alla stazione unica appaltante è stata prorogata al 31 dicembre … i pos li chiederemo alle banche… ».

Vediamo se riusciamo a chiarire ai nostri lettori qualcosa.
Nel consiglio del 29 Luglio scorso., l’attuale maggioranza, approvava l’adesione alla stazione unica appaltante della provincia di Treviso, pur non essendoci più l’obbligo di legge dato che l’obbligo imposto dal legislatore nazionale era già stato prorogato.
Per capirci l’adesione alla stazione unica appaltante implica che il comune, per qualsiasi gara d’appalto, deve appoggiarsi all’ente individuato, in questo caso la provincia di Treviso.

Ci chiediamo: per quale motivo il 29 luglio il comune di Gaiarine ha scelto, pur non essendoci l’obbligo, la provincia di Treviso come ente a cui demandare le proprie gare d’appalto?images

Risposta: “cane non mangia cane” sopratutto se il cane da mangiare è leghista.

A livello nazionale si discute di abolizione delle province. La lega si sa è contraria. Attraverso le province gestisce potere e quindi voti. Bisogna, allora, trovare il modo di dare alle province nuove e tali competenze da rendere più difficile la loro abolizione.
Così il nostro sindaco, consigliere provinciale leghista, sollecitato probabilmente dal suo presidente, non avendone l’obbligo e non avendo ancora modificato i regolamenti comunali interni aderisce all’invito della provincia.
Il comma 1 dell’art. 4 della convenzione approvata con la delibera del 29 luglio, (vedi qui) recita testualmente ” la presente convenzione, ai sensi della legge ha la durata di cinque anni, e entra in vigore a decorrere dalla data della sua sottoscrizione. E’ rinnovabile
Orbene due sono le ipotesi:
1) o la convenzione è stata sottoscritta e di conseguenza il comune non può più indire in proprio gare, e quindi sarebbe illegittima la gara indetta per la tesoreria che doveva invece essere affidata alla provincia di Treviso..
2) o la convenzione approvata il 29 luglio non è stata ancora sottoscritta dalla provincia (sono passati tre mesi) e allora il comune può indire direttamente le gare e quindi la gara della tesoreria risulta essere legittima.

In ogni caso la risposta del sindaco sulla proroga al 31 dicembre non c’entra nulla.
Anzi è una risposta fuorviante se non addirittura ingannevole.

Ma se fosse vera la seconda ipotesi e quindi se la convenzione con la provincia dopo tre mesi non fosse ancora sottoscritta di chi sarebbe la responsabilità di tale ritardo?
La delibera del 29 luglio recita “.. di demandare al Responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzione del Territorio a porre in essere tutti gli opportuni e necessari atti per dare attuazione al presente provvedimento“.
Un’altra domanda pleonastica.
Non si tratta forse e sempre dello stesso ufficio che si deve occupare del monumento di Albina e a cui il sindaco “ha dato disposizioni agli uffici da tanto tempo di procedere”?

Si vota: all’unanimità

Il sindaco sta per chiudere il consiglio, ma la consigliera Fracassi fa presente che forse è necessaria “l’immediata eseguibilità” di questa delibera.
Il sindaco ringrazia la consigliera per averlo ricordato.
Si vota: all’unanimità

Il sindaco chiude il consiglio con i ringraziamenti ai consiglieri per la loro presenza, e avvisa che sarà assente per un periodo dovendo sottoporsi ad un intervento chirurgico.
I consiglieri gli fanno gli auguri.
Naturalmente anche noi.

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Consiglio Comunale del 23 Settembre 2014: la Cronaca

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Premessa doverosa.
Come nostra consuetudine pubblichiamo la cronaca del consiglio comunale del 23 settembre 2014. Come nostra abitudine non stiliamo un verbale oggettivo (che è compito, trascurato, del segretrentun%) ma descriviamo fedelmente ciò che ci ha più colpito aggiungendo nostre considerazioni e commenti.

Per questo, ma solo per questo, non è, e non può essere, obiettivo sulle opinioni.
Ma per questo, proprio per questo, è indiscutibilmente obiettivo sui fatti.
La cronaca seguente pur cercando di dare notizie e senso di questo Consiglio Comunale, non potrà forse trasferirvi completamente le impressioni e le sensazioni politiche emerse.
Ci proviamo in questa premessa.
I nodi della gestione decennale dell’amministrazione Sonego (alias MegaloSindaco) sono giunti o stanno per giungere tutti al pettine. Debiti per 4 milioni di euro, sforamenti del patto di stabilità che non permettono al comune di assumere personale e di contrarre mutui, struttura interna con necessità di adeguamenti formativi, un segretario nonché direttore generale da cambiare (non è stato fatto, ma come risaputo è un ex deputato leghista, canis canem non est).
Ci troviamo con grandiose opere e una montagna di soldi spesi che non hanno per nulla modificato o migliorato la vita dei cittadini di Gaiarine che si trovano ancora con un depuratore inattivo, con pezzi di paesi abbattuti, monumenti tolti e mai rimessi.
L’amministrazione che si è insediata si trova ingabbiata in questa situazione ed essendo priva di una “visione strategica” sembra non cambiare passo, insegue con “pezzetti di opere pubbliche” il consenso. Sembra addirittura timorosa ed in attesa dell’unica cosa che, secondo lei, la può salvare, ovvero contributi provinciali e regionali per fare altri “pezzetti” e così non naufragare, nel frattempo però aumenta le tasse di circa 500.000 ma forse 700.000 euro (bisogna fare bene i conti) ai cittadini di Gaiarine.
Le minoranze presenti in consiglio invece, pur con sfaccettature e modi di porsi diversi, hanno tutte tre messo in luce un capacità di leggere il futuro di questo comune e anche una buona capacità dialettica tale mettere in difficoltà questa maggioranza, costretta, in più occasioni, ad annaspare giustificandosi con mezzucci ed espedienti.
Noi che naturalmente stiamo dalla parte delle minoranze dovremmo essere felici di queste manifeste difficoltà della maggioranza, ma come cittadini di Gaiarine sensibili ai destini del bene collettivo della nostra comunità siamo tragicamente preoccupati.
Se la megalomania del precedente sindaco ci ha portato allo sfascio, cosa potrà accadere ora con una amministrazione che appare incapace di cambiare rotta?

Iniziamo.
Consiglio Comunale importante questa sera.
Tra i punti all’ODG la presentazione del bilancio previsionale 2014 (un anno dopo) e anche la cittadinanza dimostra con una numerosa presenza la volontà di partecipare, ascoltare e capire cosa succede e cosa succederà nel suo comune. Si conferma il sostegno compatto dei gruppi di opposizione tra i quali ci distinguiamo nell’Esserci.
Si comincia tutti presenti (vedi qui)  tranne, inopinatamente, il consigliere Andretta, che arriverà con qualche minuto di ritardo.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 29 LUGLIO 2014 (DAL N. 18 AL N.21);
Viene richiesta una minima rettifica al verbale, concessa.
Si vota: 11 favorevoli, astenuto il consigliere Bressan perché assente al consiglio in questione.

2. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 SETTEMBRE 2014 (DAL N. 22 AL N. 26);
Viene richiesto dal consigliere Bressan, anche a nome del consigliere Capuzzo, non essendoci traccia nel verbale numero 26, l’integrazione della richiesta che gli stessi consiglieri avevano fatto di rinuncia del gettone di presenza e della conseguente destinazione alla disponibilità in ambito sociale e culturale, nell’attesa di capire dal bilancio come e dove.

Siamo di fronte all’ennesimo “super lavoro” di verbalizzazione del segretrentun%.. Essendo quest’uomo oberato di lavoro dovendo, povero lui, anche occuparsi, in qualità di Direttore Generale dell’AATO (Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veneto Orientale per il servizio idrico e fognature), purtroppo non ha il tempo di riportare nei verbali le parole e le volontà espresse dai consiglieri tanto più quelli di minoranza che ritiene, evidentemente, non degni della sua illuminata attenzione.

Si prende atto della richiesta dei consiglieri Bressan e Capuzzo.
Si vota: all’unanimità

3. NOMINA DI QUATTRO CONSIGLIERI QUALI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL PIO ISTITUTO ELEMOSINIERE DI FRANCENIGO;
Intervento del consigliere Bressan che ritiene doveroso e utile ricordare, al Consiglio e alla cittadinanza, origine e finalità di questo ente.
Nel mentre arriva, trafelato, il consigliere Andreetta.
Alla fine dz_votazioneell’esposizione e prima di passare al voto lo stesso consigliere Andreetta (che nel frattempo ha ripreso fiato) ritiene di sollecitare al Sindaco la possibilità di avere maggiori informazioni, anche in via informale e prima dell’emanazione dell’Ordine del Giorno, sugli argomenti che verranno trattati per potersi preparare meglio ai consigli comunali.
Il Sindaco non capisce e un po’ scocciato replica “..ti abbiamo inviato l’ordine del giorno nei tempi previsti» ribadendo così come siano stati rispettati tempi e modalità di comunicazione.
Il consigliere Andreetta scuotendo la testa (come per dire nò te à capì nient) ribatte
«..non è per fare polemica ma dicevo questo perché venga preso come spunto.. mi hai pur detto a voce, in un incontro casuale, che il consiglio era il 23 settembre .. potevi anche dirmi che c’era da eleggere il consiglio di amministrazione del Pio Istituto Elemosiniere..»

Al consigliere Andreetta ci permettiamo di ricordare che tutte le forme di comunicazione anche quelle informali e anche quelle ricevute al bar hanno naturalmente un loro valore, e che non sono da negare neppure i rapporti interpersonali, ma dovrebbero esserci, se un’amministrazione fosse trasparente e volesse collaborare con le minoranze, canali comunicativi “istituzionali” formali, tali da aiutare il lavoro dei consiglieri, di tutti i consiglieri. Se il consigliere Andreetta si riferiva a quest’ultima possibilità, l’esempio da lui portato non è granché pertinente in quanto lui avrebbe avuto l’informazione da parte del Sindaco ma altri consiglieri no.

Si va al voto con il quale risultano eletti Eugenio Piovesana, Ermanno Fellet, Mariagrazia Carrer e Ivano Bressan.

4. ART. 58, CO. 1 DELLA L. 133/2008: RICOGNIZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELL’ENTE ATTRAVERSO LA REDAZIONE DI APPOSITO ELENCO E REDAZIONE DEL PIANO DELLE ALIENZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI;
z_asteDato per letto il documento, la parola è al consigliere Fracassi che si dice assai perplessa sulla reale possibilità non solo di concretizzare le cifre stimate ma anche di realizzare valori inferiori, stante la difficile situazione economica generale e le caratteristiche degli edifici stessi. In alternativa ipotizza il recupero pubblico degli immobili per destinarli poi ad uffici distaccati o anche edilizia popolare, convenzionata, agevolata, o con formule che potrebbero intercettare e sollevare situazioni familiari o individuali di difficoltà economica. Segnala inoltre come sia forte il sospetto che la voce alienazioni stia in piedi solo per puntellare e supportare un bilancio altrimenti deficitario. Chiede infine come mai lo stabile di via San Pio X° sia così degradato.
Il Sindaco non ravvisa la necessità di altri uffici e osserva come il secondo edificio, sito in via San Pio X°, sia in condizioni talmente disastrate da sconsigliare possibili ristrutturazioni e recuperi.
Il consigliere Fracassi insiste nel chiedere come sia possibile che una proprietà comunale sia ridotta in uno stato degrado così totale.
Risponde il Sindaco «..l’abbiamo preso in carico in queste condizioni.. bisognerebbe chiedere alle amministrazioni precedenti..»
Consigliera Fracassi «..appunto, lei c’era..»
Il Sindaco chiude con «..tu non sai se ho contestato la gestione..»

Noi pensiamo che non abbia contestato proprio nulla e che la sua sia una puerile giustificazione. Dall’altra parte, pur essendo consigliere di maggioranza (dal 2004 al 2014), la sua voce, in consiglio comunale, non si è mai sentita e poi si sa che in Italia le colpe sono sempre di “quelli” precedenti e che vale sempre il motto «Io non c’ero, se c’ero dormivo» letargica presenza condivisa da numerosi precedenti consiglieri.

Riparte un ulteriore siparietto, quando il Sindaco si rivolge di nuovo al consigliere Fracassi:
«La ringrazio, consigliere Rosada»
E lei «Fracassi!»
Sindaco «Oh, mi scusi!» arrossendo teneramente..
E lei «Ma si figuri.. Lo considero un onore!»
Tocca quindi al consigliere Bressan prendere parola e, bilancio alla mano, si rivolge direttamente e per competenza all’assessore al Bilancio De Zan osservando come svariati importi siano indefiniti, non congrui e soprattutto paiano non tornare per impostazione e totale.
L’assessore sfoglia il documento, rincorre le cifre indicate, annaspa, ribatte e giustifica con tono dimesso, rendendoci vita difficile nel percepire la flebile voce, non si capisce se tale per timidezza o insicurezza, alterna smorfie di fastidio stizzito («ma è scritto lì!») ad altre di sbalordita sorpresa («ma è scritto lì???»); insomma non ci fa gran figura e il Sindaco interviene una prima volta per far notare come non sia possibile rincorrere le voci euro per euro, essendoci poi anche gli uffici a disposizione dove le porte sono sempre aperte per i consiglieri.

Ci coglie a questo punto il fuggevole sospetto che la maggioranza non abbia letto il bilancio con molta attenzione.

Interviene anche il consigliere Andreetta che ribadisce e sottolinea il concetto già espresso per il quale se le aste che dovrebbero realizzare le alienazioni previste sono già più volte andate deserte perché dovrebbero andare a buon fine proprio nei tre mesi restanti da qui a fine anno (ricordiamo che stiamo parlando di bilancio previsionale 2014!)? Forse questa speranza è sostenuta da richieste e trattative ancora informali e silenti? E aggiunge come piuttosto potrebbero gli stessi edifici essere recuperati e destinati a startup d’imprenditoria giovanile e infine contesta le spese condominiali delle ex scuole di Albina.
Proprio a queste si attacca il Sindaco nel ribattere come sia fuori luogo contestare 1400€ di spese e allo stesso tempo voler rimettere in circolo stanze, locali, unità abitative che comportano ulteriori successivi costi. Conferma inoltre come rimanga invariata la destinazione urbanistica. E ammette che sì, c’è del movimento e qualcosa si sta muovendo.

Auguriamoci non siano smottamenti e assestamenti tellurici, ma nemmeno i maneggiamenti e le manfrine immobiliari già viste nel passato.

È la volta del consigliere Capuzzo, (il cui intervento integrale potete leggere qui) che esprime le stesse perplessità già esposte dai colleghi e sottolineando come il programma delle alienazioni avrebbe dovuto essere intrapreso almeno 5/10 anni fa, quando l’amministrazione avrebbe potuto realizzare le opere pubbliche con fondi propri senza indebitarsi per milioni di euro in mutui. Preannuncia quindi voto di astensione.
Prima del voto si reinserisce ancora il consigliere Andreetta osservando come ulteriori possibilità possano essere offerte da interessanti progetti di housing sociale e concludendo con l’auspicio che senso e valore degli interventi fatti sia stato trascritto dall’ineffabile segretrentun%.
Risponde bonariamente il Sindaco di sentirsi in una botte di ferro.

Che, notoriamente, in mezzo al mar.. affonda!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 2 contrari (consiglieri Bressan e Fracassi), 2 astenuti (consiglieri Andreetta e Capuzzo).

5. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2014-2016 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2014;
C’è la premessa del Sindaco con la quale segnala come l’intento e il fine del programma triennale delle opere voluto della maggioranza sia quello di non gravare e vessare vieppiù (questa l’abbiamo aggiunta noi) i concittadini con tasse, tributi e imposte mantenendo allo stesso tempo i servizi essenziali fin qui garantiti. Tutto questo nel rispetto del patto di stabilità.

A cui gli sforamenti scellerati degli anni precedenti ci costringono, aggiungiamo noi.

Il primo intervento è del consigliere Capuzzo (intervento integrale qui) che contesta l’impostazione miope e sorpassata del programma presentato, dove mancano completamente visioni strategiche capaci di cogliere opportunità e alternative presenti nonostante la crisi complicata che vede il nostro territorio soffrire. Opportunità da cogliere e sviluppare nell’efficienza di servizi e prestazioni, nel residuo patrimonio che territorio e natura ancora offrono, nella storia delle nostre tradizioni e della nostra cultura chiamata a confrontarsi ed arricchirsi con quelle negli ultimi anni sopraggiunte. Invece troviamo ancora riproposta l’opera spot, quasi fine a se stessa o chissà quale altro, che sarebbe pensar male, quasi sempre peccato ma spesso azzeccandoci (Andreotti docet), e infatti ritroviamo costosissime piste ciclabili e piazze da rifare.
Perché invece non pensare seriamente alla valorizzazione dei corsi d’acqua di cui è ricco il nostro comune con la realizzazione di un “contratto di fiume“?
Perché invece nel centenario della prima guerra mondiale non ripristinare da subito il monumento ai caduti di Albina, rimosso oltre tre anni fa e ora abbandonato?
Prima di realizzare delle opere occorre avere una visione strategica di come esse, oltre a come vengono finanziate, si integrano al territorio e come sanno rispondere ai reali bisogni della collettività.
E termina per tutto quantto esposto annunciando il voto contrario.
Risponde il Sindaco sul monumento ai caduti di Albina che si sta operando per ultimare il ripristino che non figura a bilancio per l’esiguità dell’intervento.

E per un intervento esiguo ci son voluti più di tre anni?!?!?!?!?!

Il Sindaco aggiunge poi che una consistente parte dei costi della pista ciclabile saranno coperti da contributi GAL, mentre l’intervento sulla piazza delle scuole elementari di Francenigo si rende assolutamente necessario per motivi di sicurezza, in quanto le scalinate presenti rappresentano un pericolo per i bambini della scuola. Infine contesta z_pista ciclabilel’accusa di ignorare le visioni d’insieme delle opere proposte, poichè la progettata pista ciclabile si inserirà nel chiusura di un anello di percorsi ciclabili che permetteranno di arrivare almeno fino.. fino.. fino a..

Il pubblico freme nell’attesa, azzarda qualche nome.. Chioggia? Cortina? Feltre? Redipuglia? Brunico?

Il Sindaco pronuncia alfine «Cimadolmo! Almeno fino a Cimadolmo!».

Il pubblico trattiene a stento l’ovazione!

È ora il turno del consigliere Andreetta, che apre subito considerando come per l’adeguamento architettonico di una piazza e la sua accessibilità ci si possa limitare ad una rampa senza alzare di livello la piazza intera. Esaminando poi i costi della pista ciclabile ravvisa come i costi stimati, datati all’ormai lontano 2008, possano oggigiorno scendere sensibilmente, cosa sempre positiva per le casse comunali. Il Sindaco conviene e rassicura dicendosi sicuro che gli importi saranno certamente ridimensionati, aggiungendo di confidare in questo poichè finché c’è vita c’è speranza.
Replica il consigliere Andreetta prendendo atto dell’affermazione e sollecitando al tempo stesso il segretrentun% a verbalizzare.
Il Sindaco reagisce invitando Andreetta a evitare queste repliche, poichè il segretrentun% sta registrando e quindi non perde nulla di quanto viene detto.

Registrando????

Sorpresa dei consiglieri di opposizione che allora non si spiegano davvero le ripetute omissioni (dobbiamo pensar male? dobbiamolo!).

Tra l’altro sarebbe stato dovuto il comunicare l’effettuazione della registrazione al consiglio e al pubblico. Registrazione da anni chiesta anche da noi, disponibili ad effettuarla pur di avere una verbalizzazione attendibile, all’allora MegaloSindaco e da questi sempre sdegnosamente rifiutata.

Riprende quindi il Sindaco annunciando che la pista ciclabile verrà appaltata entro fine anno.
Tocca quindi al consigliere Bressan che apre l’intervento dichiarando come i conti riportati a bilancio analizzati e messi in colonna proprio non tornano.
Il segretrentun% è perplesso, abbozza una reazione ma muto interroga il Sindaco.
z_BilanciIl Sindaco rivolge a sua volta lo sguardo verso il Revisore dei Conti dottor Peserico come a dire “come non tornano?”.
Il consigliere Bressan insiste e incalza il Sindaco ma soprattutto l’assessore al Bilancio De Zan con una sequenza di cifre e conseguenti domande che chiedono conferme e chiarimenti.
Ogni membro della maggioranza inizia a questo punto uno sfogliare frenetico e ansioso dei fascicoli del Bilancio, mentre l’assessore De Zan, impallidita e affranta, chiede a sua volta:
«Dove?»
«Scusi, a che pagina?»
e sussurra timidissime risposte
«Dovrebbero essere..»
«Sarebbero..»
Nel frattempo il consigliere Bressan continua imperterrito e cogliamo tra le cifre che oggi come oggi, grazie alle opere che l’in(d)egno continua ha fatto e sono sotto gli occhi di tutti, il debito di ogni cittadino di Gaiarine ammonta a 670€. Sottolinea per questo come la sbandierata volontà di non aumentare tasse e tariffe, sia tutt’altro che vera venendo smentita dai fatti e dai conti. Ricorda anche come dall’intervista rilasciata all’Azione lo stesso Sindaco abbia ammesso candidamente come, dopo tre mesi, debba ancora capire come funziona. Il che, conclude, è preoccupante. Si chiede come mai non vi sia accenno nel piano triennale al recupero ex cinema di Gaiarine, facendo riferimento ad un parere negativo della commissione edilizia su questo edificio, e all’ex asilo di Campomolino, e tantomeno accenni alle presumibili sistemazioni per le rotonde di Francenigo.
Il Sindaco risponde sulle rotonde che la spesa spetterà integralmente alla provincia.
Continua ancora chiedendo a cosa si riferisca la spesa di 150mila euro e l’assessore al Bilancio De Zan sfoglia pagine, cerca cifre, arranca frastornata, ed è il consigliere Capuzzo che suggerisce: “Consigliere Bressan quell’importo è il rimborso dei mutui.”
Il pubblico in sala coglie immediatamente la paradossale situazione, apprezza e sorride divertito.
z_fognaA questo punto il consigliere Bressan piazza la stoccata, non prima di aver ricordato come, nonostante i tentativi di isolarlo politicamente, chi lavora bene e si comporta in modo corretto può contare sempre sulla considerazione di dirigenti e vertici, contrariamente a chi controfirma accordi elettorali che poi ignora; ebbene, il comune di Gaiarine figura dal 31 marzo 2014 in una procedura di infrazione http://www.capholding.it/Portals/0/gli-investimenti/infrazione/Infrazione_2014-2059.pdf notificata dalla Commissione Europea poichè “Non è stato dimostrato che tutto il carico generato in questo agglomerato è raccolto dal sistema fognario e/o è gestito tramite IAS (violazione art. 3 e 4). Inoltre, questo agglomerato risulta non conforme all’articolo 4 in quanto non è stato dimostrato che tutto il carico prodotto (a.e.) riceve un adeguato trattamento secondario.”

Ovvero non abbiamo una fognatura che funziona e abbiamo un depuratore che non funziona.
Ergo, multa!

Il panico si diffonde tra la maggioranza, mentre l’opposizione non gode ovviamente essendo una tegola per tutto il Comune ed è quindi estremamente preoccupata da questa rivelazione.
L’assessore all’Ambiente Fellet, novello consigliere del Pio Istituto Elemosiniere, chiede e si fa dettare gli estremi della comunicazione, poi tenta una reazione chiedendo dove fosse il consigliere Bressan nel marzo 2014.
Sorpreso quest’ultimo risponde che trovavasi in campagna elettorale al che l’assessore all’Ambiente Fellet replica che lui non c’era in Consiglio Comunale mentre Bressan sì.
Sbalordito il consigliere Bressan ammette che effettivamente c’era in Consiglio Comunale ma nel 2004!!!

Semplicemente vergognoso il tentativo dell’assessore Fellet di ribaltare sul consigliere Bressan colpe e responsabilità che sono in capo all’assessore all’Ambiente, cioè a se medesimo . Egli avrebbe dovuto chiedere, a muso duro, chiarimenti sulla questione al segretrentun%, seduto al suo fianco, che guarda caso in qualità di direttore dell’AATO Veneto Orientale (acqua e fognature della nostra zona) tutto avrebbe dovuto sapere su questa procedura di infrazione. Il Comune di Gaiarine non può essere rappresentato da persone che usano metodi così meschini per salvare se stessi. Il Comune di Gaiarine avrebbe bisogno di ben altri amministratori, persone in grado di assumersi le proprie responsabilità e di avere comportamenti trasparenti. Ma questi sono stati votati e il meno che possiamo fare è braccarli costringendoli a fare il loro lavoro nel modo meno dannoso possibile. E poi c’è da chiedersi dove abbia vissuto finora per non sapere la composizione del precedente consiglio comunale? Ma l’assessore Fellet non è lo stesso che “pontifica” sul Ponte (giornalino parrocchiale di Francenigo), dandoci lezioni di urbanistica, ambiente, etica, morale, ecc.? E’ forse la stessa persona?

Tocca quindi ancora al consigliere Andreetta che cerca di coinvolgere il Revisore dei Conti dottor Peserico, fino a quel momento impassibile e placido spettatore accomodato a fianco del Sindaco, esprimendo la sua preoccupazione per un bilancio previsionale dall’equilibrio molto rischioso e assai provvisorio, ma senza molto risultato visto che senza scomporsi più di tanto lo stesso Revisore, chiamando in causa la frammentarietà della legislazione e la continua evoluzione della stessa, giustifica e assolve i conti presentati (e vorremmo ben vedere non facesse così). Insomma un intervento clemente (omen nomen!) verso la maggioranza responsabile del Bilancio.
Il consigliere Andreetta segnala l’evidente disparità di copertura nei costi dei servizi mensa scolastici e della palestra delle scuole medie, dove le mense sono coperte per l’80% dall’utenza che invece nel caso della palestra copre nemmeno la metà dei costi. Per questo chiede ragguagli sulla totale assenza di voci di spesa riguardante la famigerata bispalestra di Calderano, che a tutti gli effetti se e quando sarà completata in questa fase d’appalto lo sarà in modo parziale, senza ad esempio gli spogliatoi. E qui accade l’incredibile: interviene l’assessore allo Sport e Associazioni Presotto, che si sente chiamato in causa essendosi speso molto nella precedente amministrazione per il progetto bispalestra ribadendo le proprie convinzioni tra le quali figura l’obiettivo di completare anche gli spogliatoi entro il prossimo anno.

E qui si percepisce la visione strategica di quest’altro assessore, si capisce il perchè dello sperpero di denaro della seconda palestra, del campus, ecc. .
Visione che così recita: io sono di Calderano, quindi Calderano è il centro del mondo.

Il consigliere  Andreetta  Bressan ricorda come dal piano triennale siano spariti anche gli interventi all’ex cinema di Gaiarine e all’ex asilo di Campomolino, ricordando come per esempio a Francenigo si sia riusciti a recuperare la sala Damiano Chiesa con un intervento di restauro conservativo di costo contenuto ipotizzando come si possano valutare interventi analoghi per il recupero degli edifici.
Prende la parola l’assessore all’Urbanistica e alle Attività Produttive Fellet, facendo notare come la sala Damiano Chiesa sia stata recuperata con un intervento di restauro conservativo, a suo parere non replicabile nel caso del ex cinema di Gaiarine. Interpellata ancora una volta l’assessore De Zan si limita ad un laconico «non c’è nulla da dire».
Riprende la parola il consigliere Bressan e chiede espressamente come sia computato il gettito derivante dalla TASI non riuscendo a trovare la copertura di 220.000€.
L’assessore De Zan sembra voler intervenire, ma tentano di rispondere prima il Sindaco poi il segretrentun% mentre anche il Revisore dei Conti si perde per qualche minuto a sfogliar pagine.
Alla fine l’assessore De Zan sbotta: «Non dovreste neanche farmele certe domande!».
Riprende il consigliere Bressan chiedendo conto dell’allucinante dato riguardante l’illuminazione pubblica che vede un impegno nel triennio di oltre 300.000€ per anno.
Su questo è preparato il Sindaco che giustifica la spesa con un conguaglio del vecchio gestore Edison e di un pagamento del 2013 slittato nel 2014 che farebbe lievitare occasionalmente e impropriamente la cifra.

Ma allora perché ripeterla nei successivi due anni, diciamo noi?

Il Sindaco a questo punto quasi supplica:
«Ora non possiamo metterci a spulciare i 50 euro!»
Il consigliere Bressan chiude prendendo atto.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo)

6. ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 20 14, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2014-2016;
Altro punto forte dell’ODG.
Prende la parola il consigliere Fracassi che si rivolge direttamente al Revisore dei Conti poichè a lui spetta alla fine certificare la quadratura del bilancio in esame.
Il Sindaco conferma e tenta di accelerare i tempi:
«Abbiamo qui il controllore dei nostri conti e nostro organo di controllo, andiamo avanti.»
Riprende l’intervento il consigliere Fracassi evidenziando come sia una scelta politica (perlomeno discutibile se non deprecabile) il privilegiare l’utente sportivo rispetto l’utente delle mense scolastiche, considerando i prima citati costi. Chiede poi all’assessore al Bilancio De Zan come mai non risultino entrate dalla disponibilità e utilizzo delle sale e strutture comunali.
L’assessore De Zan risponde come sia stato scelto di favorire le associazioni.
Non soddisfatta da questa come dalle altre risposte (quando ci sono state) il consigliere Fracassi annuncia il voto contrario suo e del collega Bressan.
Propone ora il suo intervento il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) che parla di un documento inadeguato, incapace di progettualità, insensibile alle aspettative delle giovani generazioni, incurante del futuro e rannicchiato sul presente. Nel dettaglio, manca un fondo per il sostegno al lavoro, manca un fondo per il sostegno delle famiglie in difficoltà, per contro colpisce il milione di euro previsto nei tre anni per la pubblica illuminazione, a fronte di leggi regionali che prevedono la riduzione dell’inquinamento luminoso. Si chiede se l’amministrazione ha intenzione di accedere ai fondi della regione Veneto per questo tipi di investimento, se ha intenzione di aderire al PAES nel momento in cui i fondi della Regione Veneto pare diano una priorità alle amministrazioni che abbiano aderito. Cita z_lampionil’esistenza del progetto Lumiere, finanziato dalla Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico e rivolto in primo luogo ai Comuni italiani e ai loro amministratori (questo progetto, http://www.progettolumiere.enea.it/it/lumiere_it.html lo abbiamo scoperto ancora un anno e mezzo fa ma nel regno megalosindachesco del tutto improponibile, nel frattempo a Roncade, per esempio, lo si applica http://www.comune.roncade.tv.it/index.php?area=3&menu=232&page=754&idnotizia=1406&lingua=4&np=&#.VCUSLhbNrrc).
Chiede infine, constatando la gestione della palestra esistente con una copertura economica al 45%, come si sia potuti arrivare alla decisione di farne un’altra, non riuscendo a capire quali siano le strategie per mettere a reddito quell’investimento. Sull’argomento fognatura e depuratore chiede dove siano previsti i fondi per il collaudo e la eventuale sistemazione dei tratti fognari non ancora collaudati.
Per tutto questo annuncia voto contrario.
Tocca quindi al consigliere Andreetta chiedere chiarimenti e inizia una serie di domande che analizzano le voci di bilancio più oscure e sibilline. Ma dopo la risposta per il trasferimento previsto dal decreto Scuole belle, sulla conferma di una spesa sulla viabilità giustificata per asfaltature al consigliere Andreetta sfugge un «l’avea rasòn Grando quando i mea dìta» e qui il Sindaco perde pazienza, staffe, controllo accusando il z_arrabbiatoconsigliere stesso di prendere in giro con questo atteggiamento la maggioranza e di non poterlo tollerare, visto che par chiedere conferma di risposte già avute dagli uffici comunali (che come già detto dal Sindaco ha sempre le porte aperte). Lo invita quindi a chiudere avendo abbondantemente esaurito il tempo a disposizione e addirittura indice la votazione, alzando subitamente la mano.
Intervengono prontamente il consigliere Bressan, dichiarando illegittima la procedura, dovendo comunque prima passare per le dichiarazioni di voto, subito appoggiato dal consigliere Capuzzo, mentre il consigliere Andreetta tenta di giustificarsi.
Ma il Sindaco gli concede solamente la dichiarazione di voto con la quale il consigliere Andreetta smaschera con un elaborato esame una differenza clamorosa nelle entrate TASI e uscite, una differenza di oltre 500.000€, sulla quale convengono i colleghi di opposizione e naufraga definitivamente confusa tutta la maggioranza, Revisore dei Conti compreso che candidamente disquisisce su libri dei sogni e calendario dei desideri, ipotizzati dai poveri amministratori che poi li svaniscono nelle lande desolate delle leggi centrali e delle perverse logiche contabili.
La maggioranza è ormai allo sbando e quando l’opposizione si riferisce ad una affermazione appena prima mormorata dall’assessore al Bilancio De Zan questa ribatte con residua stizza:
«Non mi dica cose che non ho detto!»

forse meglio dicesse: “non mi attribuisca parole che non ho detto!” ma tant’è..

Dichiarazione di voto del consigliere Capuzzo che conclude: contrario.

Conclude quindi il consigliere Bressan con la propria dichiarazione di voto, nella quale sollecita più volte l’amministrazione all’adesione al PAES, adesione che permetterebbe accesso a consistenti contributi, ribadendo le motivazioni già ampiamente espresse che possono concludersi solo esprimendo voto contrario.
A questo punto il Sindaco, nel prendere la parola per porre ai voti il punto esaminato, esprime il proprio rammarico e chiede scusa per la reazione esasperata di poco prima.

Ebbene, va dato atto al Sindaco di aver avuto il coraggio e l’umiltà di averlo fatto, un gesto impensabile e inimmaginabile solo l’anno scorso quando in quella stessa poltrona sedeva nem altra figura, di spiccata arroganza e notevole presunzione.

Tenta anche una giustificazione collettiva, dichiarando come fosse impossibile per i membri della maggioranza trovarsi pronti e preparati su ogni singolo punto del bilancio e su questi ricorrere all’aiuto degli uffici quando incerti, al che il consigliere Capuzzo replica sottolineando come essa stessa e i colleghi consiglieri d’opposizione proprio così abbiano fatto, aspettandosi che pure la maggioranza avrebbe fatto altrettanto se non di più e meglio in quanto proponenti e sostenitori del bilancio.
Ma il Sindaco chiude dichiarando come questo sia più difficile per la maggioranza obbligata a sapere e seguire tutto, mentre sia più facile per l’opposizione che può concentrarsi solo sui punti che reputa interessanti.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo

7. VERIFICA DELLA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ESERCIZIO 2014;
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) auspica che l’amministrazione avvii repentinamente ogni manovra atta ad evitare lo sforamento del patto di stabilità, auspicio doveroso in quanto, per la miopia dell’amministrazione precedente, che questo patto ha sforato non è stato possibile procedere all’assunzione di nuove risorse, in aggiunta alle attuali, reintegrando le uscite del personale andato in pensione, inserendole nelle aree amministrative e culturali. In quest’ottica di rigorosa ed oculata gestione contabile chiede se sia attivo lo strumento del Controllo di Gestione.
Il Sindaco guarda il segretrentun% il quale risponde che
«Beh, sì, un certo controllo della gestione già viene fatto..»

Un certo in che senso?..

Il segretrentun% continua
«si può sempre far meglio..»

Sì, ma cosa?

E conclude:
«..non vedo cos’altro aggiungere..»

Aggiungere? Ma se non ha detto nulla! Sconcertante!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta), 1 astenuto (consigliere Capuzzo)

8. APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI BACINO AFFERENTE IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI NEL BACINO TERRITORIALE “SINISTRA PIAVE”.
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale si auspica una presenza partecipata e rappresentativa di rappresentanti del Comune di Gaiarine
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 favorevoli (consiglieri Bressan, Fracassi e Capuzzo) 1 astenuto ( consigliere Andretta)

Conclusione
Che dire: la maggioranza si è presentata in consiglio comunale per discutere di un bilancio con una impreparazione che ha rasentato l’incoscienza, mancando di rispetto verso il loro ruolo e proprio per questo mancando di rispetto verso i loro concittadini, tanto più quelli che li hanno votati; contrariamente a rappresentanti dell’opposizione che con diligenza e capacità hanno svolto il loro ruolo.
Certo che se il buongiorno si vede dal mattino.. per questa maggioranza, dove l’unico a prendere sul serio il proprio ruolo è parso il Sindaco (ancorché dopo tre mesi non abbia ancora ben capito cosa fare) è ancora notte fonda!

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Consiglio Comunale del 5 Settembre 2014: la Cronaca

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Consiglio comunale importante, all’ordine del giorno ci sono anche aliquote IMU,TASI e TARI, ovvero ciò che il Comune intascherà dai suoi cittadini per restituirlo sotto forma di servizi.

Non ci sono i verbali precedenti, che il segretrentun% non ha fatto ancora in tempo a correggere, integrare, redarre (ma non è importante dirà più avanti il Sindacotto) la nota positiva è rappresentata dal pubblico presente, 30/40 persone e abbiamo il soddisfatto sospetto che la nostra compatta rappresentanza che vuole ESSERCI trascini e motivi anche altri in un afflato emulatore che non può che far bene alla vita civica del nostro comune.

Si comincia con l’appello, tutti presenti (vedi).

1. SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE SEGRETARILE TRA I COMUNI DI GAIARINE – ZOLDO ALTO – TARZO. APPROVAZIONE DELLA NUOVA CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA CONVENZIONATO TRA I COMUNI DI TARZO – ORSAGO – GAIARINE;

Quindi nel terzetto di comuni Orsago sostituisce Zoldo Alto; bene, pensiamo noi, è la volta buona che sostituiamo anche il segretrentun% con figura più capace, attenta, rispettosa e garante, considerando le numerose mancanze e sviste di questo figuro che dalla scorsa amministrazione ripete ostinatamente nell’attuale.

Data per letta presentazione del punto e delibera, la parola al consigliere Fracassi dell’opposizione nel cui intervento viene evidenziata la forma non chiara di chiusura di una convenzione sostituita dall’altra, viene sottolineata l’inopportunità di rinnovare una convenzione di gruppo e, facendolo, riconfermare lo stesso discutibile personaggio, oltre che ricordare come i rimborsi per i viaggi di trasferimento siano pesanti e discutibilmente dovuti.

Il Sindaco risponde che la riconferma di siffatta convenzione coniuga le esigenze del comune con quelle di evitare spese maggiori dovute all’aumento di presenza e orBastaari, ribattendo che a suo avviso l’attuale segretario svolga in modo soddisfacente il suo lavoro e che una maggiore presenza comporterebbe maggiore spesa per i cittadini, concludendo a domanda diretta che l’attuale impegno prevede 38/40 ore mensili presso il municipio di Gaiarine e che un dirigente non ha l’obbligo di  “timbrare il cartellino”.

L’intera opposizione sottolinea come siano evidentemente insufficienti a garantirne un lavoro esauriente visto che non si riescono ad avere verbali completi, aggiornati e tempestivi.

Il Sindacotto risponde come non siano dovuti così sollecitamente.

Diciamo noi: mentre le ore di presenza sono forse indeterminabili, sicuro e determinato è il costo a carico del comune di Gaiarine:  per due mesi (maggio e giugno 2014) € 6.030,19 che diviso lo stimato impegno mensile di 40 ore dà circa 75/80 €/ora.

Però…..

E non riesce a buttar giù un verbale decente!

Anche il consigliere Bressan interviene ricordando il ruolo  della figura Segretariale per un Comune e le sue funzioni di controllo, di garanzia e di supporto anche dei consiglieri di minoranza.

Rammenta come, proprio in questo momento in cui le leggi cambiano giorno dopo giorno il ruolo del segretario sia ancor più delicato ed importante.

Si aggiungono gli interventi dei consiglieri Andreetta e Capuzzo chiedendo chiarimenti e rettifiche sulla formulazione di un passaggio della convenzione che, talmente malscritto, sembra dovere il rimborso/viaggio ad ogni accensione di motore dal garage di casa sua.

Il consigliere Capuzzo ne chiede e propone quindi la riformulazione in italiano corretto, causando un curioso e movimentato conciliabolo ortografico/semantico nel quale si nota più volte il capoccione del segretrentun% scuotere perplesso mentre alla sua sinistra, l’assessore Presotto inizia una rassegna di facce ed espressioni fisionomiche degne del miglior avanspettacolo.

A lui fa degno contraltare la frenetica attività mandibolo/mascellare del consigliere Daniel che nell’attesa di sorprenderci con attività e iniziative a favore del Commercio Comunale, rumina ininterrottamente e con stupefacente tenacia.

Rimane invece purtroppo sulla carta la richiesta di un Segretario Comunale a km zero.

Inoltre con sorpresa cogliamo lo sguardo interrogativo dell’assessore De Zan verso il Sindaco, quasi a chiedere facoltà di parola, stupefacente novità rispetto al silenzio catatonico di consiglieri e assessori della giunta di MegaloSindaca memoria.

Alla fine Sindaco concede la riformulazione segnalando come però sia lo stesso, e che sia più che soddisfatto del servizio fornito dal segretrentun% che sbuffa ma si adegua.

Chi si accontenta gode!

Si vota: maggioranza compatta favorevole, opposizione astenuta.

Il Sindaco chiede quindi se possa essere possibile affrontare congiuntamente i successivi 3 punti trattandosi di argomenti simili, l’opposizione preferisce affrontarli uno per volta.

 2.     REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE “I.U.C.”- APPROVAZIONE

Dando per letto , anche con il consenso delle minoranze, il Sindaco presenta il punto leggendo parte della delibera.

  A questo punto accade l’inaspettato: il Sindaco dà parola all’assessore De Zan che svolge il suo compitino con scolastica e tenera diligenza spiegando, a Singhiozzo-IUC-300x266magnanimo beneficio del pubblico presente evidentemente ritenuto incolto e trogolodita, cosa sono la IUC, l’IMU, la TASI e la TARI.. che spetta al consiglio comunale la loro determinazione (ma davvero?)…, che le aliquote sono tenute basse tenendo conto dell’equilibrio di bilancio (ma no!) e via dicendo.

La parola viene poi data al consigliere Andreetta che genericamente raccomanda di non subire e adottare passivamente regolamenti standard ma intervenire ad esempio introducendo un parametro come il quoziente familiare che permette di calibrare più equamente sulle famiglie tariffe e tributi. Segnala anche, e ne chiede lumi, come alcuni passaggi siano poco chiari, se non ambigui, definendo le categorie degli immobili senza la precisione necessaria e costringendo a ipotesi deduttive.

Poi è la volta del consigliere Fracassi che analizza e puntualizza tutti i passaggi non chiari del regolamento, chiedendo spiegazioni e chiarimenti concludendo con il rammarico di non aver potuto partecipare attivamente in sede di conferenza dei capigruppo alla stesura dello stesso e chiedendo per tutto ciò il ritiro del regolamento presentato per poterlo rivedere collegialmente.

Anche il consigliere Capuzzo prendendo la parola sottolinea come la declamata collaborazione dichiarata, promessa e richiesta dallo stesso Sindaco nei precedenti consigli abbia già perso un’occasione per realizzarsi, venendo clamorosamente ignorata proprio su argomenti dove invece il contributo e la partecipazione di tutti avrebbe potuto contribuire all’interesse di tutti i cittadini del comune.

Segnala inoltre come pur constatando come le aliquote raffrontate nel circondario risultino tra le più basse, non sia data alcuna possibilità di valutazione a fronte di quali servizi e spese debbano contribuire, mancando del tutto un bilancio previsionale a cui fare riferimento, e questo a prescindere dal fatto che la legge lo abbia permesso slittandone l’approvazione al 30 settembre ma dimostrando una preoccupante indifferenza alle necessarie stime di spesa per l’anno in corso. Infine come segno tangibile di servizio al cittadino richiede la possibilità di preparare appositi bollettini precompilati e personalizzati alle famiglie, sollevandole così dall’onere del calcolo e/o del ricorso a professionisti, patronati, sindacati per la compilazione.

Noi dagli interventi e dalle parole della  De Zan e del Sindacotto, scopriamo però che il regolamento è tale e quale a quello adottato da altri comuni, limitrofi e non solo, e che quindi nessun sforzo è stato fatto per adeguarlo alle esigenze dei cittadini di Gaiarine o per renderlo più chiaro e leggibile.

Ma quelli della maggioranza non militano e si riconoscono in partiti che sono contro ogni forma di burocratizzazione? Che sono dalla parte dei cittadini? Quelli contro i lacci e lacciuoli?

Ci sono a questo punto le risposte di circostanza del  Sindaco « .. il regolamento l’abbiamo letto e riletto..» e dell’ assessore De Zan, che non vanno oltre la riproposizione formale e giustificatoria di quanto presentato.

Anche la richiesta (in linea con la difficile situazione economica attuale e quindi concreto atto per aiutare i concittadini in difficoltà) del consigliere Fracassi di abbassare da 500€ a 100€ la soglia sotto la quale non è possibile rateizzare il pagamento di queste imposte non viene presa in considerazione.

Nulla quindi viene modificato tantomeno si pensa al ritiro come richiesto.
Regolamento Così si va alla  votazione di questo regolamento che parafrasando le parole del senatore Calderoli (il beota leghista delle legge elettorale porcata!) usate nel definire la riforma del Senato appena approvata “la riforma era una m…a ma con il mio contributo è diventata una merdina”.

Si potrebbe dire allora che “questo regolamento poteva diventare una merdina (con l’aiuto delle minoranze) ma invece è rimasto una m…a”.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo contrari, Andreetta astenuto.

3.     DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) PER L’ANNO 2014;

Viene letta dal Sindaco la delibera con le aliquote proposte;
interviene il consigliere Bressan e chiede una volta di più e perentoriamente dove sia il bilancio previsionale dal quale sembrano derivare le stime di spesa riportate in delibera (stime riportate al centesimo!!!) e che a loro volta paiono giustificare i valori delle aliquote, in modo che all’apparenza tutto si tenga: si fissano aliquote basse che garantiranno un gettito comunque sufficiente a coprire quasi tutte le spese.. Quasi? Come quasi??? Eh, sì, perché a fronte di spese per 800mila € ci sono entrate per 600mila €.. e la differenza? mah.. sarà previsto a bilancio..

magari riducendo o tagliando qualche servizio..

Nel mentre seguiamo la straordinaria performance dell’assessore Presotto che mette in scena una metamorfosi facciale/espressiva che rappresenta, in serie, sbigottimento, sconcerto, noia, stanchezza, costernazione, panico, sgomento, smarrimento, stupore, confusione, meraviglia.. il che ricordando la stolida e beota maschera che ha proposto imperterrito negli scorsi 5 anni rappresenta certo un salto di qualità non da poco.. magari le prossime volte parlerà anche!!

Contemporaneamente notiamo anche insistenti accorati sguardi dell’assessorTasi_1e De Zan verso il Sindaco, in una muta reiterata richiesta di intervento.. ma non c’è niente da fare, il Sindaco taglia corto e risponde come a tutte le puntuali e precise domande fatte dall’opposizione verrà data risposta in sede di approvazione del bilancio di previsione.

Un modo questo per non dare nessuna risposta, forse perché:

1. Aveva realizzato con improvvisa intuizione che il Consiglio sarebbe andato per le lunghe e quindi avrebbe dovuto rinunciare a successivi luculliani appuntamenti?

2. Oppure non era in grado di rispondere a nessuna delle domande?

Chissà.
Noi non vogliamo infierire e propendiamo per la prima ipotesi.

Non perde però l’occasione di far notare come il cittadino chieda di pagare il meno possibile e avere più servizi.

Interviene anche il consigliere Andreetta che ricorda e ribadisce la necessità di introdurre un ulteriore parametro che faccia riferimento al quoziente familiare, a garanzia di una maggiore equità contributiva.

Infine il consigliere Capuzzo ritorna sulla inaudita mancanza di un bilancio previsionale, tanto più che leggendo la delibera salta subito agli occhi la discrepanza di oltre 200mila€..

Anche in questo caso nulla viene modificato.

Quindi si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.

4.     DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2014.

Viene letta dal Sindaco la delibera;

Interviene quindi il consigliere Fracassi segnalando scorrettezze lessicali e confusionarie che e ponendo quesiti ai quali, approfittando della distrazione del Sindaco, amabilmente in chiacchiera col segretrentun%, risponde finalmente l’assessore De Zan.. non soddisfa però il consigliere Fracassi che insiste rivolgendosi personalmente al Sindaco richiamandone l’attenzione..

Candidamente ammette la propria distrazione e riascoltando le domande, ha un sussulto, perde leggermente il controllo e accusa bonariamente l’opposizione di voler far pagare di più i cittaimudini, facendo notare come sia solo l’opposizione a reiterare critiche e scontentezza a fronte della benevolenza e della soddisfazione di tutta la cittadinanza.

Interviene il consigliere Andreetta stigmatizzando l’atteggiamento del Sindaco e invitandolo al rispetto per il ruolo dell’opposizione che opera nell’interesse e per il bene della collettività e non merita gli atteggiamenti irriverenti e irrispettosi che rischiano di far rivivere tirannie già vissute.

Si associa il consigliere Capuzzo che a sua volta trova equivoco e scorretto il testo e oltremodo discutibile la battuta.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.

 5.     DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO DEI GETTONI DI PRESENZA DA CORRISPONDERE AI CONSIGLIERI COMUNALI.

Il consiglio volge alla conclusione e un Sindaco sollevato dà lettura dell’ultimo punto, aggiungendo come debba essere noto ai cittadini per quale somma (intendendola misera!) un consigliere comunale presti il proprio servizio..

Il consGettone di presenzaigliere Bressan interviene dicendo come si riservi di conoscere i capitoli dibilancio per decidere dove destinare il gettone di presenza.

Analogamente il consigliere Capuzzo dichiara di rinunciare al proprio gettone non sapendo bene dove destinarlo, vista la mancanza di un bilancio.

Disorientato il Sindaco riesce a borbottare come non sia sicuro che la rinuncia sia possibile, aggiungendo dubbi sulla capacità di risolvere problemi con cifre così esigue.

E finalmente dopo tanta mimica interviene anche l’assessore Presotto  segnalando (quattro parole)  come, se nella precedente amministrazione il consigliere Rosada propose una rinuncia collettiva del gettone di presenza, questo fosse sicuramente possibile.

Quindi il Sindaco prende atto e mette ai voti.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo favorevoli, Andreetta astenuto.

Insomma..

Al primo Consiglio vero la pax cappellottiana sfuma e pare delinearsi quella che potrebbe essere la linea di questa amministrazione: una maschera paciosa e disponibile, che arriva addirittura a cedere a suggerimenti e concedere riformulazioni, salvo poi ignorare critiche, rettifiche, proposte sulle cose importanti..

Anche l’assessore De Zan, pur giovane e perciò antonomasticamente mente fresca e aperta, appare già inserita in una prassi di contrapposizione tale da non farle capire il ruolo dei consiglieri comunali e il contributo che essi possono dare, soprattutto i consiglieri di minoranza che, siamo sicuri, almeno gli atti del consiglio se  li sono letti e studiati.
Forse non altrettanto si può dire dei consiglieri di maggioranza suoi attuali compagni di viaggio.

Quindi dopo l’arroganza prepotente e superba di Sonego il sussiego bonario di Cappellotto?

Forse si.

Si applica quindi la proprietà sostitutiva: mutando le caratteristiche dei fattori il prodotto non cambia.

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Consiglio Comunale del 29 Luglio 2014: la Cronaca

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Il consiglio comunale inizia puntualmente alle 19.00;
tutti presenti assente giustificato il consigliere Bressan

Da segnalare la presenza confortante di un buon pubblico, oltre una ventina di presenti, gran parte sostenitori dei gruppi di opposizione ma anche cittadini liberi e sparuti supporter della maggioranza (compresa anche una discutibile e presenza).

Il 1° punto all’ODG riguarda i verbali della precedente (e prima) seduta.

Il Sindaco ne chiede l’approvazione e attende eventuali interventi della minoranza che non si fanno attendere poichè tutti e tre chiedono il ritiro e l’integrazione dell’ultimo, il 17, poichè del tutto mancante degli interventi (verbali ma forniti anche su carta) dei consiglieri Bressan, Andreetta e Capuzzo (intervento che alleghiamo).

Il Segretario 33% tenta una giustificazione definendo non pertinenti quegli interventi e quindi non soggetti alla verbalizzazione, ma viene richiamato all’osservanza del regolamento sul concetto di verbalizzazione, che deve riportare integralmente e significativamente tutti gli interventi, a maggior ragione delle opposizioni, tanto più se forniti in copia scritta.

Il Sindaco propone quindi la votazione e l’approvazione dei verbali con le integrazioni richieste, con soddisfazione di tutti.

Al 2° punto c’è la nomina della commissione edilizia  e quella integrata..

il Sindaco dà per conosciute le nomine proposte dalla maggioranza e le opposizioni propongono le loro (Mauro Baccichet UnitixGaiarine -d’ora in poi UxG- e Flavio Dal Cin Insiemexbenecomune -d’ora in po IxBC) e si procede alla votazione.

A scrutinio avvenuto risultano 7 nominativi (ne servono 6) e ci sono momenti di confusione nei quali non è ben chiaro dei 3 accomunati da 1 voto chi deve restare escluso.. c’è un voto ciascuno su due nominativi segnalati dalla maggioranza.. il Segretario 33% bofonchia e opta per uno dei due.. l’opposizione chiede su che base effettui questa scelta ma lui non ne ha idea sembrando andare a “simpatia”.. la consigliera Fracassi fa presente che in analoga e precedente circostanza si sia adottato altro criterio (in presenza dei requisiti vale il più anziano) ma per il segretario non è importante, poichè la prassi non fa testo.. la stessa consigliera fa notare come ciò non sia vero, e pur risultandole del tutto indifferente la scelta di uno o dell’altro, invita a fissare e seguire criteri prima delle votazioni.. .. continuando l’incertezza e il bofonchiamento al segretario scappa una chicca divertente affermando testuale: “..il problema è la maggioranza”..

Appunto!

la lettura del regolamento chiarisce come siano previsti almeno 2 eletti proposti dall’opposizione per cui la cosa si risolve, con il Sindaco che invita il segretario ad adeguare la decisione..

Per la commissione integrata la maggioranza propone De Zan (già coinvolto nella stesura del PAT, e non è certo bell’esempio di terzietà) mentre l’opposizione indica Lisa De Gasper (proposta da Esserci).

Al voto maggioranza compatta su De Zan , 2 voti a De Gasper e 1 astensione.

 

Al 3° punto l’adesione alla Stazione Unica Appaltante

Si tratta del tentativo del legislatore di rivedere e adeguare modalità e obiettivi nell’acquisto di beni e servizi da parte degli enti locali.

    (sull’argomento queste le nostre considerazioni)

il Sindaco presenta il punto invitando ad approvarlo dandone quasi per scontata conoscenza e ineluttabilità.

La consigliera Fracassi prima e Capuzzo poi chiede invece di approfondirlo fornendo spiegazioni sulla scelta fatta della Provincia di Treviso (anche pensando alla prospettata abolizione delle Province) mentre Andreetta chiede rassicurazioni sulle già prossime forniture di servizi nel Comune.

Il Sindaco motiva la scelta col fatto di avere, come Consigliere Provinciale, già contatti e dialoghi avviati.

Capuzzo sottolinea come questa scelta non sia in sintonia con l’assenza del Comune di Gaiarine al recentissimo incontro con la Provincia rivolto proprio ai comuni interessati, e insiste evidenziando la perplessità sul precipitarsi a sottoscrivere un’adesione quando lo stesso legislatore, constatando le difficoltà diffuse nell’applicazione, ne ha prorogato i termini, chiedendo infine se si sia proceduto all’adeguamento dei regolamenti che disciplinano l’acquisizione di beni e servizi; su questo Il Sindaco risponde di non aver ancora messo mano, visto il poco tempo avuto.

La consigliera Fracassi sottolinea poi nel suo intervento come nella convenzione figuri un punto del tutto illegittimo sulle competenze del consiglio e invita a ritirarlo senza indugio, condizionando a questo il proprio voto favorevole. Il segretario 33% anche stavolta tenta di giustificare quanto proposto ma il Sindaco taglia corto e gli chiede di togliere il terzo punto contestato.

Nella votazione la maggioranza approva, Capuzzo si astiene.

 

Al 4° punto infine giunge la presentazione del documento programmatico, nel quale la nuova amministrazione presenta cosa farà, come lo farà, quando lo farà e con quali risorse, definendo quindi la propria linea d’azione e la propria strategia esecutiva.

Prende la parola il Sindaco e avuta conferma (non entusiasta, invero) dalle opposizioni procede con la lettura.

Con sorpresa ascoltiamo leggere ciò che altro non è che il programma elettorale, con tutte le promesse e i buoni (per la parte politica che ha vinto, ovviamente) propositi in esso contenuti.

E su questo al termine della (faticosa) lettura le opposizioni chiedono merito.

Partendo dal mancato rispetto dei tempi previsti (ovvero 60 gg dalle elezioni) continuando nella totale mancanza oggettiva della strategia, per finire con l’errata proposizione di un documento che anziché essere sottoscritto dagli assessori che “faranno” è ancora firmato dai candidati consiglieri che “vorrebbero fare”.

Viene inoltre evidenziato dalla consigliera Capuzzo (vedi qui) come, nonostante la rassicurante affermazione del Sindaco di voler essere “il Sindaco di tutti i cittadini di Gaiarine”, nel documento di presentazione delle linee programmatiche sia presente un perentorio e laconico “il programma ha ottenuto l’approvazione dei cittadini e che quindi non sono possibili altri programmi”.

Doverosamente e per utilità di tutti ricorda quindi come il Sindaco sia stato eletto dal 43% degli elettori del Comune mentre il 57% ha espresso altra scelta.

Questo dovrebbe quindi consigliare una maggiore apertura e disponibilità al dialogo e al confronto.

Il Sindaco con qualche imbarazzo giustifica il documento presentato con il poco tempo a disposizione, ma ribadendo la propria disponibilità a proposte e suggerimenti, auspicando a sua volta una collaborazione “costruttiva” con le opposizioni, senza pregiudizi o preclusioni.

Chiosa finale con Andreetta, appoggiato da Fracassi e Capuzzo che auspica un’ulteriore sforzo sull’orario di convocazione dei Consigli Comunali, sul quale il Sindaco, pur contrario alla convocazione serale 20,00/20,30 promette attenzione. Il sindaco ha anche detto che ha scelto come orario del consiglio le 19 perché dopo una giornata di lavoro è stanco e non può sostenere sedute fino a tarda serata.

Inoltre sempre Andreetta segnala come considerando la particolare e ormai insistita situazione di crisi e difficoltà per molti cittadini e le loro famiglie, sarebbe stato più significativo che le Politiche sociali e socio assistenziali – Famiglia avessero avuto un assessorato di riferimento piuttosto che un consigliere, senza che questo nulla tolga alla persona scelta, ovvero la consigliera Gava, sulla quale però il Sindaco conferma soddisfazione e bontà dell’operato (del quale sa solo lui, però).

In risposta a puntuali richieste di Fracassi, Capuzzo e Andreetta si colgono le bonarie e rassicuranti risposte del Sindaco espresse con “no cambia niente”, “non è importante”, mentre in merito al mancato rispetto della data ne ammette la colpa ma la qualifica come “trascurabile” e “veniale”..

Insomma, finora, (finora), talmente abituati alla tracotante arroganza del precedente MegaloSindaco, il Sindaco Cappellotto si manifesta altrimenti, evidenziando bonarietà e ascolto.

Un punto in continuità è finora il silenzio assoluto dei consiglieri di maggioranza.

Vedremo la continuazione.

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Consiglio Comunale del 13 Giugno 2014: la Cronaca

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Dopo le elezioni del 25 maggio, è il momento del primo consiglio comunale.
C’è un nuovo Sindaco, ci sono 10 consiglieri nuovi e 2 confermati.
Purtroppo c’è ancora il segretario al 32%.
Quello che verbalizza solo se c’è un testo scritto da allegare.

Vabbeh..

Si apre puntualmente e la sala è straordinariamente gremita, grazie alla presenza dei sostenitori delle 4 liste ma è certamente un bel vedere..

L’auspicio è che sia, se non sempre così, almeno la metà presente nei prossimi appuntamenti, quando quotidianità e ordinaria amministrazione (che sarebbe già un bel passo avanti, rispetto agli anni bui del MegaloSindaco) renderanno più faticosa e impegnativa la presenza.

C’è un bel gesto iniziale introdotto dalla voce del Sindaco (beh, una novità pure questa): viene cantato “live” l’inno d’Italia e qui vogliamo cogliere solo l’encomiabile volontà di rendere questo momento solenne e significativo.

Il primo punto è presto fatto, ufficializzando i nominativi del Sindaco e gli eletti nel Consiglio Comunale.

MARIO CAPPELLOTTO SINDACO

Consiglieri eletti per la maggioranza:

ELISA DE ZAN

CLAUDIO DARDENGO

PAOLO PRESOTTO

STEFANIA VENTURIN

ERMANNO FELLET

GRAZIELLA GAVA

ELISABETTA DANIEL

MARTINA CARNELOS

Poi per la minoranza:

ENRICO BRESSAN

AURORA FRACASSI

STEFANO ANDREETTA

FEDERICA CAPUZZO

È il momento quindi del giuramento che il Sindaco (che si scusa per l’emozione) pronuncia sulla Costituzione, giurando solennemente di rispettarla.

Vi è poi la formalità delle nomina della commissione elettorale, espletata con la consueta nomina di scrutatori e supplenti, dalla quale esce un Presidente (….) e altre figure di contorno.

Quindi al punto 4 si procede con l’approvazione dei verbali dell’ultima seduta pre-elettorale e benchè ne sia previsto l’esame i superstiti tre allora presenti si guardano bene dal farlo..

ovviamente solo quelli presenti li approvano.

Chiede la parola Andreetta e con qualche perplessità il Sindaco concede: avendo assistito a quella seduta, proprio nel merito di quei verbali che contenevano ripetute critiche alle modalità di verbalizzazione, verbalizzazioni che quasi mai hanno riportato correttamente l’andamento dei consigli comunali, avanza una richiesta esplicita benché informale di trascrizione meccanica e/o digitale dei consigli comunali, con l’obiettivo non solo di avere verbali finalmente fedeli ed esaurienti, ma anche di rendere gli stessi Consigli fruibili alla popolazione, magari in streaming, magari da casa.

Il Sindaco taglia corto ricordando come non sia punto all’ordine del giorno (la modalità è ancora educata ma il risultato ci ricorda qualcosa).

Si passa infine al punto 5 che prevede le nomine e gli incarichi.

Il Sindaco ricoprirà le deleghe per Opere Pubbliche …

Sarà Fellet il vicesindaco oltre ad essere assessore all’urbanistica, alle attività produttive, all’ambiente, all’immigrazione ed emigrazione;

Gli altri assessori saranno

DeZAn (bilancio e tributi, politiche giovanili, rapporto con il cittadino, qualità dei servizi)

Presotto (protezione civilee vigili del fuoco volontari, associazioni, sport)

Venturin (scuola, cultura ed eventi.)

verranno poi assegnate deleghe a

Gava (sociale – famiglia)

Daniel (commercio)

Carnelos (sito web ed informatica – biblioteca)

forse non tutte le deleghe sono riportate in modo corretto ma la velocità nel nominarle ci ha reso difficile la trascrizione.

confidiamo nel fatto che essendo state scritte nero su bianco il segretario32 saprà riportarle mettendole così a disposizione della collettività.

A questo l’ordine del giorno si esaurisce.

Chiedono a questo punto la parola prima Bressan, poi Federica (qui il suo intervento) e infine Andretta e ciascuno legge una propria dichiarazione nella quale si promette confronto serrato ma leale, collaborazione su argomenti condivisi e contrapposizione quando le scelte lo renderanno necessario, sempre nella considerazione primaria del bene comune e nell’interesse della comunità, ma su tutto garantendo e chiedendo rispetto istituzionale e personale, cosa che dovrà per forza segnare una discontinuità con l’amministrazione precedente.

Si ritiene in dovere di rispondere il Sindaco Cappellotto dichiarando testuale:

“Sarò il Sindaco di tutti i cittadini.. di tutta la cittadinanza, e sarò pronto ad ascoltare le richieste, le.. gli.. iiii… osservazioni di tutti.”

Bene.. l’intera assemblea lo ha sentito, noi l’abbiamo scritto, noi ci contiamo.

E se così sarà davvero potrebbe essere meglio per tutti.

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