Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (2ª parte)

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… riprende
4. Esame ed approvazione del conto del bilancio dell’esercizio 2015;

ritardoLa presentazione del punto viene lasciata all’assessore De Zan, che, però non illustra un bel nulla, mettendosi bellamente a disposizione per le eventuali domande, che subito “partono” ma indirizzate al Revisore del Conto dott. Citron, Non entriamo nel dettaglio ma alcune di esse, poste soprattutto dal consigliere Bressan, sono orientate a mettere in luce il ritardo con cui si arriva all’approvazione di questo consuntivo e conseguentemente viene stigmatizzato non solo il comportamento dell’amministrazione che presenta il bilancio con un tale ritardo da essere ripreso da una nota ufficiale del Prefetto, ma anche la successiva comunicazione con la quale si giustifica il ritardo a causa del software, del bilancio armonizzato e del comitato no piro. Vengono riproposte le ormai consuete e risapute critiche di superficialità e approssimazione sul bilancio, l’incapacità di fare delle previsioni “normalmente” corrette. Ad una osservazione del consigliere Bressan che indirizza un sonoro “vergogna” a Sindaco e maggioranza per la incredibile lettera di risposta al Prefetto il Sindacotto reagisce con veemenza arrivando a minacciare di querela il consigliere di minoranza decidendo poi di leggere personalmente la lettera; e sono minuti di sofferenza e passione che già la forma della missiva è precaria se poi chi legge arranca e inciampa ….
… ma la sofferenza viene ricompensata da un moto di ilarità che appare sulle facce dei presenti quando il Sindacotto legge una delle ultime frasi con la quale assicura il prefetto «…. considerato anche che è presente in comune una maggioranza coesa… ». Incredibile e paradossale: coeso è qualcosa di unito, compatto, concorde e una maggioranza che perde pezzi si dimostra tutt’altro.
La contesa tra Bressan e il Sindacotto si chiude con i due antagonisti convinti e fermi nelle proprie posizioni.
L’approvazione di questo consuntivo, doveva essere il momento topico del consiglio. Qualcuno aveva previsto la possibilità che “l’andata” delle due consigliere potesse avere un effetto domino con qualcuno, sempre della maggioranza, in via di accodamento (circolavano anche i nomi), rendendo possibile, con le minoranze pronte ad andarsene, il non determinarsi del numero legale, così da rendere impossibile l’approvazione del conto consuntivo, che avrebbe causato, come scritto dal Prefetto, il commissariamento dell’ente. Manovra non riuscita.
somaripE’ evidente a tutti che questa amministrazione nei due anni, appena trascorsi, ne ha combinate di cotte e di crude. Un’amministrazione che va definita incapace per una infinità di motivazioni: mancanza di senso delle istituzioni, arroganza nei confronti dei cittadini, assoluta mancanza di trasparenza (pirogassificatore insegna), incapacità di gestire il patrimonio comunale con svendite di beni fatte in palese illegittimità, appalti “spezzati” per non sottostare alla regole e poterli così “gestire”, soluzione dei problemi avvalendosi di rapporti interpersonali e non istituzionali … insomma un gran casino.
Ma di fronte a tutto questo, a cosa ci si attacca e quando? Lo si fa adesso con la questione pirogassificatore aperta, e non prima, e lo si fa attaccandosi al ritardo nella approvazione del consuntivo, cosa di una certa gravità sotto il profilo formale, ma quasi ininfluente per la vita della comunità, mentre non si è fatto nulla in altre circostanze molto più gravi. Non si è, per esempio, fatto un esposto alla Corte dei Conti per la “svendita” all’Ater di ben quattro appartamenti di via Leonardo da Vinci a Gaiarine perché fatiscenti, esistendo però una convenzione che obbligava proprio l’Ater a eseguire la manutenzione straordinaria e a mantenerli abitabili. Quindi la “lotta” è tutta di parole, di discorsi, di lettere, e non di sostanza, non di una vera difesa degli interessi, anche economici, della comunità.
Si ascoltano le dichiarazioni di voto delle minoranze e ci si avvia al voto con una distinzione. Mentre i consiglieri Bressan e Andreetta dichiarano di non partecipare al voto, la consigliera Capuzzo dichiara il suo voto contrario.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan non partecipano al voto
Capuzzo contraria

5. Bilancio di previsione finanziario 2016/2018. Salvaguardia degli equilibri (art. 193
TUEL) e variazione di assestamento generale (art. 175, comma 8, TUEL). Approvazione;
la Consigliera Capuzzo dichiara la sua astensione non essendo stata presente all’approvazione del bilancio.
Non ci sono altri interventi.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan contrari
Capuzzo astenuta.

6. Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta comunale unica – I.U.C.;
Vi sono un paio di domande da parte di Bressan e Andreetta, alle quali danno risposta l’assessore De Zan e il Sindacotto.
Andreetta nella sua dichiarazione di voto ricorda come un anno fa, su analogo punto all’ordine del giorno, invitava l’amministrazione a non far propri, in modo acritico, i regolamenti stesi da altri ed la invitava a non subire passivamente ma di farsi portatrice di istanze migliorative… fa riferimento all’asporto rifiuti, Tari, che è compresa nella I.U.C. Mette in luce come sia stata ridotta la tariffa sugli svuotamenti ma in contemporanea sia stato ridotto anche lo sconto, portandolo dal 70% al 30%, per coloro che praticavano il compostaggio domestico, causando in questo modo un aumento della tariffa e proprio per coloro che conferiscono minor rifiuti.
$(KGrHqV,!lsE3JS5tQmUBN1nf4yphg~~_35Una cosa indecorosa, affermiamo noi. Non si può penalizzare in questo modo i cittadini più bravi, che si gestiscono in proprio il rifiuto umido. La riduzione dello sconto naturalmente è stato deciso dal CIT (Consorzio di Igiene TV1) e dalla Savno, suo braccio “armato” per fare cassa. Per avere più “soldini”. Per farne cosa?. Per finanziare, con i soldi sottratti ai bravi cittadini, impianti a biomassa nei vari comuni e quindi peggiorare la qualità dell’aria, che gli stessi cittadini respireranno. Davvero una situazione kafkiana.
Sia a Colle Umberto che a Follina, l’operazione pirogassificatore si farà, così affermano i due sindaci, con il finanziamento della Savno, cioè con i nostri soldi.
Questa si è davvero una cosa vergognosa, che se dovrebbero far sollevare tutti i cittadini della sinistra piave, pretendendo che le loro amministrazioni, essendo presenti nell’assemblea del CIT, contrastino con tutti i mezzi operazioni del genere.
Qualcuno dovrà pur fermare questo De Luca, ex sindaco di Fregona, e ora presidente della Savno, che pensa di fare i soldi, incentivi sulla produzione di energia, sulla pelle dei cittadini dell’intero bacino.  
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta contrario
Bressan e Capuzzo astenuti

7. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2017/219;
Interviene la consigliera Capuzzo affermando che … «… è abbastanza triste vedere come uno strumento così importante e così strutturato viene utilizzato…. lo si usa come un “copia incolla” …. senza un minimo di programmazione con numeri buttati da un anno all’altro…. questi sono strumenti che la normativa mette a disposizione e che servono per obbligare le amministrazioni a fare pianificazione …. vuol dire guardare oltre all’oggi … dire cosa succederà a questo comune … il prossimo anno .. nel 2017 .. 2018 …2019 … questi sono strumenti che non devono essere solo compilati ma servono a fare pianificazione … »
Contabilità-e-bilancio-1024x567-3141taeoy57xyxgy7ewlqiBressan ribadisce, condividendo quanto affermato dalla consigliera Capuzzo, che questa amministrazione manca di visione strategica e che il DUP è uno strumento di grande potenzialità, come già detto quando si è approvata la bozza in un consiglio precedente. Prende atto che molti errori ortografici, non tutti, sono stati corretti.
Andreetta afferma che «… gli scappa da ridere se la situazione non fosse seria … la situazione è talmente seria che gli scappa da ridere … fra un po’ servirà solo un registratore … non servirà più venire in consiglio … si mette un nastro … ». Legge la parte finale della relazione del Revisore del Conto che invita l’amministrazione ad una maggiore precisione nel fare le previsioni.
Dichiara che attenderà il prossimo bilancio di previsione per verificare se le parole del Revisore avranno avuto un seguito o se si assisterà al solito balletto di cifre.
Ribadisce quello che ha già detto in più di un’occasione e cioè che questi bilanci sono carta che si lascia scrivere. Spera che la cittadinanza venga a sapere che questa amministrazione ha accumulato nel 2015 un avanzo da ripartire di 859.666, 21 euro, che si spenderà sulla seconda palestra, raccontando alla gente che non ci saranno soldi per i servizi aggiuntivi e per aiutare le famiglie in difficoltà.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo contrari

9. Approvazione dell’aggiornamento al piano cimiteriale di Francenigo ai sensi del D.P.R. 10.09.1990, N. 285;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che c’è la necessità di costruire alcuni loculi nel cimitero di Francenigo in quanto non ce ne sono più di disponibili. Si tratta di un primo stralcio di 45.
Andretta fa presente che il piano cimiteriale porta la data del 5 Aprile e che le minoranze lo hanno avuto qualche giorno prima.
Si vota.
approvato all’unanimità

10. Approvazione schema di convenzione per la costituzione di un organismo unico intercomunale per la gestione della “videosorveglianza in rete nel trevigiano – VI.SO.RE.”;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che è una convenzione che è stata già approvata da vari comuni.
La consigliera Capuzzo chiede quanto costa, Sindacotto risponde che è gratis per 5 anni e che alla fine dei 5 anni si può disdire.
Bressan fa alcune domande alle quali risponde sempre il Sindacotto
.. « .. quante telecamere sono dislocate nel comune? ..»
.. « .. 5 ..» .

.. « dove sono dislocate ? ..»
.. « .. non si può dire ..»

.. « sono già in funzione ? ..»
.. « .. si…»

Evvai, Orwell si dimostra sempre più profetico e dopo la Fattoria degli animali è 1984 a diventare realtà. Abbiamo ciò che meritiamo? Probabilmente sì. Fino a prova contraria.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo astenuti

indexSono quasi le ventidue e siamo così giunti alla fine di questo consiglio che potremmo definire “turco” per assonanze di cronaca …. Turchia … golpe …. fallito …
Aspettando il prossimo … chissà ….

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Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (1ª parte)

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Premessa.
E’ venuto da lontano. E’ venuto piano, piano.
Camminando radente ai muri. Cercando il buio. Curvo. In silenzio. Senza una parola.
Poi all’improvviso un lampo. La luce.
Impaurito si è ancora più nascosto. Ancora luce.
Mai avrebbe voluto essere visto. Balbetta. E’ costretto. Manifesta la sua presenza.
Si erge. Prende forza. Arrabbiato si muove. Irrompe. Coinvolge persone.
Scuote. Contrappone. Fa notizia. Toglie certezze.
Trascina Consiglieri. Amministratori. Sindaco.
Obbliga pensieri. Prese di posizione.  Inconsciamente muove impegno.
Tante persone. Donne. Uomini. Cittadini qualunque.
Crea fatica. Sacrificio. Riunisce. Informa. Sensibilizza.
Dà una meta. La sua distruzione.
indexIl Pirogassificatore.
Ma è proprio così? Tutti vogliono la sua “distruzione”? Tutti contrari alla sua costruzione?
Intanto il suo “vento impetuoso” è arrivato di nuovo nell’ultimo consiglio comunale di Gaiarine di cui tenteremo la cronaca, scuotendo, questa volta, persino la maggioranza.
Come vedremo più avanti, due delle consigliere, in forza Lega (Gava e Daniel), appartenenti alla maggioranza, dopo che il sindaco aveva comunicato la revoca delle loro deleghe se ne sono andate dal consiglio comunale.
La giustificazione adotta sta, secondo la Gava, nel venir meno del confronto e del coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nelle decisioni del Sindaco e Giunta.
Ma le cose non stanno proprio così.
Qui si sta giocando una partita molto più “grossa” sulle pelle dei cittadini di Gaiarine. La partita si chiama, guarda un po’,  pirogassificatore.
Quello che si vuol far credere è che la dichiarazione resa dal Sindaco, nel consiglio comunale del 3 giugno dedicato esclusivamente al pirogassificatore, che rendeva noto come l’assenza della Gava fosse da ritenersi un assenza ingiustificata, sia sostanzialmente una bugia. Infatti la Gava contesta quanto affermato dal Sindaco sottolineando  di avergli inviato il 3 giugno un mail nella quale comunicava la sua assenza per motivi personali.
La mail, inviata alla casella dell’ufficio segreteria, c’è, ma quello che lascia stupiti è la data, 3 giugno, stesso giorno del consiglio, e soprattutto l’ora: le 13.19.
E’ vero, quindi, che la mail per giustificare l’assenza è stata inviata venerdì 3 giugno, giorno però lavorativo all’interno del ponte del 2 giugno, che vede il municipio probabilmente con personale ridotto, e alle 13.19, con gli uffici in fase di chiusura (13.30).
Non è da escludere, anzi è quasi sicuro, che quella mail non sia stata vista da nessuno e tanto meno dal Sindacotto, se non il lunedì successivo.
E’ del tutto evidente, che siamo di fronte ad una strano “tempismo” attuato per potersi defilare dal voto contro il pirogassificatore e trovare un motivo per l’avvio di uno scontro con il Sindaco, giunta e maggioranza, scaricandone su questi la responsabilità.
A conforto di queste supposizioni, ci sono i strani “mormorii dispersi” per il comune, nei giorni precedenti quel consiglio comunale, da qualche notabile (che forse, questo momento, non va per la maggiore) della lega che andava dicendo come fosse del tutto incomprensibile che maggioranza e minoranze potessero, sulla questione pirogassificatore, stendere e condividere delibere e posizioni. Come se il problema dell’inquinamento atmosferico e della salvaguardia della salute non fossero argomenti di tutti, ma solo di alcuni.
Si sa che le “potenze” in gioco sono tante, che gli interessi e i rapporti di chi “possiede serre” sono molti e intrecciati, si potrebbe dire “interessi trapiantati”.
Dietro queste fantomatiche prese di posizioni “politiche” si potrebbero nascondere grandi tornaconti personali.
Così, mentre, improvvisamente, tutti sono venuti a conoscenza delle diatribe interne tra le consigliere Gava e Daniel e la maggioranza, a tutt’oggi, i cittadini di Gaiarine non conoscono la loro posizione sul pirogassificatore, come d’altra parte non è sconosciuta la posizione ufficiale della Lega di Gaiarine.
Tutti fanno finta di aspettare, ma nel frattempo attaccano il Sindacotto perché ha preso, sì lo sappiamo con molta fatica, una posizione chiara, almeno ufficialmente, di contrarietà al pirogassificatore.
Anzi si tentano complotti, si alimentano insofferenze, si regolano conti all’interno della Lega, si cerca di conquistare posizioni, si coinvolgono le due malcapitate o coscientemente capitate, in un vortice più grande di loro.
E chi gestisce questo pseudo complotto? chi sobilla? chi sta tentando riposizionamenti vari? Forse più d’uno.
Uno, di sicuro, è colui che sul pirogassificatore ha mantenuto per mesi (ma guarda un po’), una posizione defilata, fino ad un “NO” postato su Facebook, dopo aver “visto le carte”, come se per sapere che nei pressi del bosco Zacchi, il pirogassificatore non si poteva fare, bisognava “vedere” le carte. E’ vero che la sua posizione espressa nel consiglio del 3 giugno è un “NO”, pubblico e ufficiale, ma va anche notato che anche nel suo gruppo vi era una assenza, ancorché giustificata, e che i “suoi” non si sono quasi mai visti nelle varie iniziative e attività poste in essere, in questi mesi, dal Comitato NO Pirogassificatore a Gaiarine.
Si sente dire che forze oscure si stanno già muovendo, stanno mettendo in fila nomi, componendo liste, si stanno preparando alle elezioni, pronti, in attesa del momento in cui il Sindacotto cadrà, defenestrato da una parte della sua maggioranza e da una parte della Lega.
Ma attenzione, i cittadini di Gaiarine, questa volta, non dimenticheranno coloro che hanno giocato la partita del pirogassificatore in modo sporco ed oscuro, e sapranno, anche,  chieder conto a coloro che hanno permesso la ristrutturazione delle serre nei pressi del bosco Zacchi.

Entriamo in cronaca.
Appello vedi qui.
1. Comunicazioni del Sindaco
calcio_in_culoIl consiglio si apre con la comunicazione del Sindaco che revoca le deleghe alla consigliera Gava; tale comunicazione avviene con la lettura della delibera dalla quale non è dato sapere motivi e giustificazioni di una tale importante decisione.
La consigliera ascolta senza battere ciglio.
La vendetta, forse, è un piatto che va consumato freddo.
Tutti in attesa, ma non succede nulla.

2. Approvazione verbali seduta del 26 Aprile 2016 (dal n. 2 al n. 12);
imagesInterviene il consigliere Andretta proponendo l’approvazione per singolo verbale altrimenti dovrà astenersi in quanto ne contesta alcuni, ancora una volta incompleti e privi della doverosa puntualità di trascrizione (nel prossimo consiglio il segredefenestratum% non ci sarà, vedremo se la verbalizzazione migliorerà) renda senso e valore degli interventi verbali delle minoranze, in particolare il verbale contesta il numero 8, riferito al completamento della nuova palestra e ad una serie di opere minori.
Si decide di fare due votazioni separate, la prima relativa ai tutti i verbali tranne il verbale n. 8, la seconda relativa al verbale n. 8.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.
Si vota il verbale n. 8
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione,
Andreetta contrario.

3. Approvazione verbale seduta del 3 Giugno 2016 (dal n. 13 al n. 14);
imagesPrende la parola il Vicesindaco Fellet, chiedendo lo stralcio dal verbale delle affermazioni fatte dal consigliere Bressan nei suoi confronti « ….affermazioni non corrispondenti al vero … palesamenti inconcludenti e tendenziose … non era quello il momento … anzi si doveva fare coesione ….. affermo che sono sempre parte della soluzione e non del problema.. » . Prende la parola il consigliere Bressan facendo notare che quanto contestato da Fellet, é parte della sua dichiarazione di voto del 12 febbraio, da lui riletta nel consiglio in questione, e che, essendo agli atti, non può essere stralciata, in poche parole doveva essere contestata allora e non adesso. Poi chiede a Fellet a quali frasi in particolare si riferisce la sua contestazione.. Fellet risponde, leggendo parte del verbale, ne nasce un battibecco che ha per oggetto la presenza più o meno attiva di Fellet alla conferenza di servizi provvisoria tenutasi in regione con all’ordine il pirogassificatore.
Bressan ribatte che Fellet è andato impreparato, quest’ultimo ribadisce che non è vero.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Daniel e Gava, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.

Ecco la vendetta. Prima di passare al punto precedente la consigliera Gava chiede la parola e legge una dichiarazione nella quale esprime tutto il proprio rammarico per un atteggiamento via via maturato all’interno della maggioranza che l’ha vista sempre più accantonata e tenuta all’oscuro di attività e discussioni ma anche la totale incredulità per una decisione della quale non ha avuto alcuna giustificazione, né verbale né scritta essendo stata del tutto ignorata dal Sindaco che le ha rifiutato anche udienza. Anche per questo abbandonerà il consiglio, e con lei la consigliera Daniel che ne condivide solidale la posizione.
imagesIl Sindacotto, un po’ in…..to, ricorda alla consigliera Gava, che il sabato precedente, andando in insieme ad un compleanno di una centenaria, in macchina, alla domanda «… partecipi al consiglio del giorno 3 … lei proprio lei consigliera Gava mi ha risposto no … non partecipo perché lei non ha informato me ma ha informato solo le minoranze che ci sarà consiglio il giorno 3 ».
Ecco davvero una “buona scusa” per non esprimersi sul pirogassificatore.
Sembrerebbero questioni da bambini … tu mi hai fatto un dispetto e ora io te ne faccio uno a te. Ma non è così. Tutti possono capire che altri sono i motivi, gli interessi e le sollecitazioni avvenute per prendere queste posizioni, in questo particolare momento..
La Gava tenta di ribattere ma il Sindacotto non la lascia replicare e le ricorda che ha già parlato abbastanza e la invita ad andarsene … «.. prego, prego, prego consigliera .. grazie… »
Con queste due uscite la maggioranza, bizzarra espressione politica che vede assieme i rimasugli nostalgici di forzitalia e correnti diverse leghiste, è al limite della sostenibilità, e “qualcuno” soffierà sul fuoco (pirogassificatore) per tentare il golpe.
Il Sindacotto chiede se è possibile modificare l’ordine dei lavori affrontando prima del punto 4 il punto 8, vista la presenza dell’ing. Ghizzo. non essendoci obiezioni, viene cambiato l’ordine del giorno e si discute, quindi, il punto 8.

8. APPROVAZIONE PIANO DI PROTEZIONE CIVILE. AGGIORNAMENTO, INFORMATIZZAZIONE E SCAMBIO INFORMATICO;
Viene anticipato il punto 8 e invitato l’ingegnere a relazionare, compito che prende molto sul serio con un intervento prolisso e pesante che sfinisce un po’ tutti.
indexLa sensazione è quella di un meticoloso lavoro digitale che mette assieme visioni tecniche, demografiche, statistiche in unico contenitore con l’ambizioso auspicio che l’incrocio di tutti questi dati permetta un quadro aggiornato e completo in ogni momento di qualsiasi eventuale emergenza. È però evidente come sia indispensabile una consistente, puntuale e costante raccolta di dati che diano senso e fondatezza all’intero quadro generale. Certamente d’effetto la panoramica del territorio supportata da Google Maps che permette non solo di evidenziare i dati raccolti e significativi del comune ma anche quelli dei comuni circostanti. Insomma quella che viene presentata come approvazione del Piano di Protezione Civile in realtà è l’avvio di un grosso lavoro tutto da definire e portare avanti da parte dell’amministrazione e degli uffici comunali. Le minoranze colgono quest’aspetto, lo segnalano.
Il consigliere Bressan pone delle domande tecniche, e puntualizza come, secondo lui, fosse corretto introdurre anche un indicatore sulla qualità dei dati memorizzati. Tale indicatore permetterebbe di valutarne l’attendibilità e quindi prendere delle decisioni più mirate. L’ing. Ghizzo risponde e prende atto della puntualizzazione.
Il consigliere Andreetta chiarisce che i consiglieri sono chiamati in consiglio a votare e non per assistere a delle presentazioni. Pensa che si stia facendo un po’ di confusione e che in piano andava presentato in altra sede.
E’ evidente che un piano di Protezione Civile di circa 450 pagine, non possa essere presentato in un consiglio comunale con all’ordine del giorno dieci punti. Ma è altrettanto vero che i consiglieri per poter votare dovrebbero conoscere e quindi anche la presentazione fatta contribuisce ad aumentare la loro cultura e rendere quindi il loro voto più consapevole. Allora dove sta l’inghippo? Sta nel fatto che per questo piano doveva essere convocato un consiglio ad hoc, facendo, anche, una pubblicità adeguata, in modo da coinvolgere maggiormente la cittadinanza. Ma siccome il Sindacotto e la sua maggioranza hanno una evidente idiosincrasia con le “carte”, pensano che il riassunto, di un piano del genere, che dovrebbe garantire l’incolumità dei cittadini di Gaiarine, si possa fare in cinque minuti.
Il consigliere Andreetta dichiara la sua astensione.
indexLa consigliera Capuzzo fa presente che il Piano di Protezione civile andava presentato alla cittadinanza, e che doveva essere, nella sua stesura, coinvolto anche il Gruppo di Protezione Civile Comunale. Anche lei dichiara la sua astensione.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo astenuti

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Cronaca Consiglio Straordinario del 3 giugno 2016

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melting-clock-with-silver-frame-[2]-15062-pSiamo al momento della verità.
Il Consiglio Comunale straordinario di Gaiarine questa sera rappresenta la fine di un percorso iniziato ufficialmente più di tre mesi addietro quando il 12 febbraio scorso un altro Consiglio Comunale straordinario rivelò alla comunità le colpevoli mancanze dell’amministrazione Cappellotto. È stato un percorso intenso, di sacrifici e impegno, nel quale iniziative, ricerche, incontri, riunioni, discussioni, contatti, si sono intrecciati e moltiplicati coinvolgendo amministratori, tecnici, ma soprattutto cittadini volontari che hanno dato vita ad un’attività di formazione e informazione che rappresenta ora un tesoro per la nostra comunità, forse piccolo ma importante e significativo.
A dimostrazione di questo i numerosi incontri pubblici di informazione a Campomolino, Albina, Vallonto, Roverbasso, Francenigo, Fontanelle, Mansuè, Maron di Brugnera, Oderzo, con la straordinaria serata di Gaiarine dove alla relazione illustrativa curata dal Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine si è affiancata una sapiente relazione del dottor hqdefaultMazzi dell’ISDE – Medici per l’Ambiente sull’aspetto sanitario, Sporchi-da-morire-il-film_article_linediventata poi riferimento scientifico integrante nelle successive presentazioni; ma anche due appuntamenti a Francenigo e Gaiarine dove è stato proiettato il docufilm “Sporchi da morire” di Marco Carlucci.
In questo percorso anche l’amministrazione è stata coinvolta, con una disponibilità esitante e diffidente, contribuendo alla nomina della commissione tecnico/scientifica (che ha bocciato in ogni ambito – urbanistico, tecni-co/impiantistico, naturalistico, sanitario – il progetto del pirogassificatore), condividendo con le minoranze le conclusioni, e arrivando al Consiglio Comunale di questa sera.
Contrariamente alla precedente occasione e contraddicendo se stesso («La sala consiliare è questa e qui si fa il Consiglio Comunale» disse in febbraio rivolto ai tanti che dovettero rimanere sulle scale di accesso alla Sala Consiliare o nell’atrio sottostante), il Sindaco indice questo Consiglio straordinario nella palestra comunale (quella originale) dove spazi e gradinate permettono la presenza del prevedibile numeroso pubblico cons2(saranno oltre 300.. attendiamo i dati della questura)
Il tavolo è posizionato al centro del parquet, di fronte due file di sedie sono riservate alle autorità invitate, e sulle gradinate prendono posto i cittadini, centinaia, tra i quali spiccano le decine di magliette bianche col logo del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine.
Sono presenti anche le forze dell’ordine, a garanzia di uno svolgimento tranquillo che mai nel corso della serata sarà messo in dubbio. Su questo la vicinanza e la solidarietà vanno ai membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine maltrattati mercoledì scorso da un preoc-cupatissimo Sindaco a Portobuffolè che, paventando chissà quali azioni eclatanti, ha richiesto addirittura l’intervento dei Carabinieri i quali, con qualche imbarazzo, si son limitati ad un formale riconoscimento. Vabbeh..
Si comincia.

Fatto l’appello (vedi qui). il Sindaco,  prende la parola, ringrazia le istituzioni presenti (tra le quali la senatrice De Pin e i sindaci Susana di Portobuffolè, Bonet di Godega Sant’Urbano e la vicesindaco Busiol di Codognè.. poche rispetto a quelle invitate; la speranza è che l’esito di questo Consiglio diventi riferimento forte e chiaro per tutti quei Sindaci e amministratori che, imbrigliati dai veti di partito o indifferenti per interessi ristretti o personali, hanno atteso per mesi di vedere cosa succedeva a Gaiarine) e i tanti cittadini, e chiede ai rappresentanti indeppxdel Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine di farsi avanti per la consegna del secondo blocco di firme da loro raccolte, che unite alle prime tremila già nelle sue mani porta il totale a 5868 sottoscrizioni alla petizione popolare: un risultato straordinario e anche il Sindaco lo riconosce unitamente all’applauso convinto dell’intera platea.
Si passa poi all’appello che segnala le consigliere Daniel e Fracassi assenti giustificate e la consigliera Gava ingiustificata (?!?!?! Doverosa la riflessione: in un Consiglio Comunale, tanto atteso dai suoi cittadini presenti a centinaia e tanto importante per il comune da chiamarsi Straordinario, nella maggioranza mancano due consigliere di cui una, la Gava, manco si degna di dare motivazione ed è proprio quella che nel precedente ultimo Consiglio veniva indicata come riferimento e promoter della “Fondazione di comunità della Sinistra Piave per la qualità di vita Onlus”! Perdonateci quindi il francesismo: ma che figura di m…! Vien da chiedersi poi se, giustificate o meno, le due assenze nella maggioranza sian frutto di ordini dall’alto di una scuderia scalcinata, interessata, compromessa).

Quindi dà lettura del primo punto all’ordine del giorno.
1. POSIZIONE E DETERMINAZIONI INERENTI LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI PIROGASSIFICAZIONE ALIMENTATO A BIOMASSA PRESSO IL SITO PRODUTTIVO “PADANA ORTOFLORICOLTURA” (EX RESTEYA) IN VIA RESTEIUZZA;
Parte con le premesse del deposito del 25 maggio 2015 del progetto dell’impianto proposto dalla ditta “Cortus Energy ltaly S.r.l.”, il successivo esame che evidenzia come l’impianto in progetto sia un prototipo sperimentale e la nomina della Commissione per la Consulenza Tecnica Ambientale del 15 marzo 2016 la Giunta Comunale;
continua con le considerazioni sui risultati datati 19 aprile 2016 illustrati dai tecnici della commissione, con forti motivazioni contrarie all’impianto, anche legate ai possibili effetti generati sull’ambiente e sulla salute pubblica, e a ridosso di un’area di particolare valenza ambientale, tutelata dalla Comunità Europea, denominata “SIC IT 3240016 – Bosco di Particolare del boscoGaiarine” (meglio conosciuto come “Bosco Zacchi”); e che non si conoscano gli effetti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sul clima locale delle emissioni; che vede il suo ritorno economico incentrato sugli incentivi per la produzione d’energia da fonti alternative; con emissioni che potranno solo peggiorare la qualità dell’aria della zona, già sottoposta a notevoli criticità come dimostrato dai dati ARPAV;
richiama il Principio di Precauzione previsto all’Articolo 191 del Trattato UE di Roma che garantisce un alto livello di protezione dell’ambiente grazie a misure preventive in caso di rischi alla biosfera; la sensibilità e l’attenzione della popolazione del comune di Gaiarine e dei territori limitrofi, al tema delle fonti rinnovabili e alle loro ricadute sul territorio;
quindi conclude richiedendo la delibera per dare mandato al Sindaco di rappresentare la ferma contrarietà della Comunità di Gaiarine alla realizzazione dell’impianto, sia in sede di Commissione Tecnica Regionale Ambiente (CTRA) che di eventuale successiva Conferenza di Servizi; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché la Regione e gli Enti competenti non autorizzino l’impianto; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi ulteriormente, nel caso l’impianto venga autorizzato, per mettere in essere le azioni necessarie per contrastare la realizzazione dell’opera e per dichiararla immediatamente eseguibile.
Dà quindi parola alle minoranze.

Il consigliere Bressan interviene rimarcando i troppi mesi persi nel silenzio e rivolgendo pesanti accuse di incapacità amministrativa e politica, arrivando a chiedere dimissioni (richiesta quanto mai allucinata e intempestiva: viene deliberato il sostegno all’am-ministrazione comunale a contrastare il progetto Pirogassificatore con ogni mezzo, ordine e grado istituzionale e chiediamo allo stesso organo di dimettersi? ci saranno tempi e modi per una resa dei conti che la comunità saprà operare), ringraziando infine cittadini e membri del Comitato per l’impegno profuso e conclude ricordando il No al progetto del proprio gruppo e dichiarando per questo il voto favorevole.

È poi la volta del consigliere Andreetta che esordisce ricordando l’anno trascorso per i primi sette mesi del tutto ignari di quanto depositato presso gli uffici comunali e il resto nel rincorrere informazioni e dati nel costante dubbio che la maggioranza procedesse con remissione nei confronti del progetto. Ricorda come la comunità abbia espresso, anche attraverso le iniziative del Comitato, sempre con fermezza, preparazione e civiltà la propria contrarietà all’impianto.
Constata come, dopo il Consiglio Straordinario di febbraio richiesto e quasi imposto dalle minoranze, il Sindaco abbia accettato dialogo e confronto che ha condotto ad un tavolo tecnico, le cui cinque relazioni vedono tutte bocciato senza appello il progetto, cosa che porta a chiedersi come potesse essere concepito una così raffazzonato impresa. Riporta poi una riflessione mirata sul solo aspetto urbanistico/naturalistico che da solo avrebbe dovuto costituire impedimento sostanziale all’iniziativa proposta.
Infatti proprio negli strumenti urbanistici sono presenti indirizzi e prescrizioni volte alla valorizzazione, al sostegno e alla tutela dell’area, addirittura subordinando qualsiasi intervento a specifici piani d’intervento.
Conclude dichiarando il proprio voto a favore della delibera che esprime una posizione contraria attesa dalla comunità ma anche dai cittadini e dalle amministrazioni dei comuni limitrofi, ricordando che la partita vede compiersi un momento importante ma continua in provincia e soprattutto in regione. E per questo auspica e raccomanda energia, convinzione e determinazione da parte del Sindaco e della Giunta.

Infine interviene la consigliera Capuzzo che ricorda come quanto viene proposto in delibera sia il risultato del lavoro di una squadra composta da sensibilità diverse ma con un obiettivo unico: il NO alla realizzazione dell’opera, con una posizione finalmente chiara da parte di tutti. E sottolinea giustamente come per alcuni questa posizione sia stata indiscutibile da subito mentre per altri, tra cui la maggioranza, c’è voluto tanto, troppo tempo perché lo diventasse auspicando per il voto successivo l’unanimità di questa posizione.
referendum1Rammenta come la vicenda abbia visto l’impegno di tutti portando con sé la gemma preziosa e bella della partecipazione della cittadinanza, che ha dimostrato sensibilità e attenzione ai temi che riguardano la salute e il rispetto delle leggi. Sottolinea anche come la comunità di Gaiarine ma anche quelle circostanti abbiano dato prova che parlando di ambiente non esistono confini territoriali o tessere di partito. Analizza poi brevemente il percorso di oltre un anno dividendolo in due momenti, un primo periodo ricompreso dal maggio 2015 al Consiglio Comunale straor-dinario del 12 febbraio 2016 richiesto dalle minoranze e un secondo periodo dal 12 febbraio 2016 a questa sera.
Ricorda come il primo periodo fosse già stato commentato in quel Consiglio Comunale, ancora vivo nella memoria di tutti i presenti, che vide emergere il silenzio e la super-ficialità dell’amministrazione in carica, che lo ritenne un affare della Regione. Mentre nel secondo periodo ci sia stata finalmente l’apertura e la collaborazione della Giunta alle richieste delle minoranze, ma anche e soprattutto di decine e decine di cittadini. Dà poi atto alla Giunta di aver accettato subito il tavolo di lavoro allargato a più tecnici, proposto e voluto dalle minoranze, il cui studio ha validato le pesanti contraddizioni urbanistiche e tecniche, oltre che sanitarie, dell’opera in progetto convincendo la Giunta che quell’impianto non si poteva fare. Ribadisce il concetto di validazione perché con legittimo orgoglio e fuori da qualsiasi volontà polemica, i concetti espressi sono gli stessi dichiarati dal gruppo Esserci più di tre mesi addietro.
La consigliera Capuzzo riprende per questo il proprio intervento del 12 febbraio, rileggendo i motivi di quel No al Pirogassificatore:
- Mancato rispetto del principio di precauzione
- Prossimità zona SIC
- Prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico
e manifesta la propria giustificata soddisfazione per la lettura della delibera odierna e per le motivazioni collegate, a dimostrazione della correttezza e delle verità dichiarate tre mesi prima, la cui analisi unita al buonsenso, aveva portato il gruppo alle conclusioni evidenziate oggi. Si rammarica poi, come capogruppo di Esserci, che questa Giunta non si fosse fidata fin d’allora di quel giudizio ma si rivolge al Sindaco, constatando la sua colla-borazione, per affidargli il mandato unitamente alla sua Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché Regione e enti competenti non autorizzino la costruzione dell’impianto o, nel caso di autorizzazione, di fare qualsiasi cosa per contrastarne la realizzazione. Sottolinea che con quel mandato affida al Sindaco fiducia aspettandosi che egli e la sua Giunta faccia e agisca in maniera rapida chiara e trasparente per dire No e consenta ai cittadini in maniera chiara e trasparente l’accesso alle informazioni, senza omissioni o sotterfugi, senza usare le norme come mezzo per nascondere loro quello che è un diritto sapere.
Infine rivolge un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno reso possibile giungere a amicaterraquesto No e a tutte le associazioni che hanno supportato il fronte del No, su tutte Amica Terra capace di un importante supporto tecnico, e dedica un grazie particolare al lgopirobimbiComitato “No Pirogassificatore a Gaiarine” per la fondamentale attività di sensibilizzazione sia nel Comune che in quelli confinanti, concre-tizzato nella raccolta di quasi 6000 No al pirogassificatore.
Dichiara quindi il proprio voto favorevole.

Tra questi interventi il Sindaco tenta di replicare dichiarandosi tutt’altro che disposto a dimettersi, ritenendosi a posto con la coscienza, essendosi mosso personalmente in Provincia e in Regione, garantendo quanto da lui fatto come ininterrotto impegno nella costante ricerca di supporti e contributi che colmassero la propria incompetenza su una materia così tecnica, ringraziando alla fine il buon Dio per averli trovati (ringraziando chi???? L’Onnipotente può toccare nella sua misericordia i cuori e le menti ma chi si rimbocca le maniche sono stati Cittadini con la C maiuscola!).

Tocca al capogruppo della maggioranza consigliere Dardengo intervenire. Riassume la vicenda, giustifica le scelte e i comportamenti adottati da Sindaco, Giunta e maggioranza come legittimi e conseguenti alla specificità e al tecnicismo del caso, in un continuo complicato esercizio di equilibrismo politico e verbale che per non cercare ragioni inesistenti tenta di non assumersi torti palesi, tralasciando anche la manifesta incoerenza di firme alla petizione sottoscritte anche da membri della sua maggioranza.  Ma come pure le minoranze hanno sottolineato nei loro interventi è la conclusione che sta per essere deliberata ciò che conta di più e quando chiudendo conferma il No del gruppo di maggioranza il sollievo è generale.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il primo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

2 POSIZIONE ED ISTANZE VERSO GLI ENTI SOVRA-ORDINATI INERENTI LA NORMATIVA SUGLI IMPIANTI ENERGETICI A COGENERAZIONE TERMI-CA/ELETTRICA.
Il Sindaco passa poi alla lettura del secondo punto con il quale dopo aver premesso che la Comunità Europea promuove obbiettivi di risparmio energetico, la diminuzione di emissioni cosiddette “clima alteranti” e l’abbattimento degli agenti inquinanti, che la legislazione nazionale vigente prevede non solo un iter autorizzativo agevolato per impianti di produzione combinata di energia termica ed elettrica (cogenerazione), dispensando gli impianti inferiori ai 50 MW termici dall’obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ma anche forti incentivi economici (i più alti in Europa) sull’energia elettrica prodotta in cogenerazione ricorda come un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente attesta la Pianura Padano-Veneta come la zona più inquinata d’Europa e tra le più inquinate del pianeta; come i dati sulle patologie collegate all’inquinamento ambientale 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_21sono molto preoccupanti (fonte lSDE – Medici per l’ambiente), segnatamente quella giovanile con un’incidenza delle patologie collegate all’in-quinamento doppia rispetto alla media europea, alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti e in aumento nell’ultimo decennio; che è ampiamente dimostrata la pericolosità per la salute umana delle cosiddette “polveri sottili” prodotte dai processi di combu-stione, le cui soglie minime previste dalle leggi non corrispondono a soglie di sicurezza sanitaria, perché una singola molecola nociva può scatenare una patologia con latenza di anni; come venga poco considerato il fenomeno del “bioaccumulo“, per cui l’uomo assume gli inquinanti ricaduti nel territorio non solo attraverso l’inalazione e il contatto fisico ma anche attraverso la catena alimentare, nutrendosi di vegetali e prodotti di derivazione animale già contaminati; che in altre parti d’Italia la sensibilità politica ha sortito in questo ambito regolamenti molto stringenti, citiamo l’esempio della regione Emilia Romagna e della Provincia Autonoma di Trento.
Propone quindi la deliberazione di trasmettere al Consiglio Regionale del Veneto la richiesta di intervento sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termi-ca/elettrica che permetta l’utilizzo delle biomasse solo in contesti di filiera corta o cortissima, di valutare l’effetto cumulo che deriva dalla concentrazione di più impianti sullo stesso territorio, di autorizzare un impianto solo se presente la contestuale riduzione di inquinamento sul territorio (cogenerazione e trigenerazione, utilizzo del calore, teleri-scaldamento, ecc.) sull’esempio della Regione Emilia Romagna, e come in vari comuni dell’Alto Adige che si sono dotati di impianti di teleriscaldamento diffuso, di pretendere che l’efficienza energetica (cioè il rapporto tra l’energia prodotta in uscita e quella consumata in entrata) delle centrali a combustione sia molto alta, sull’esempio della provincia autonoma di Trento che fissa parametri molto esigenti anche in termini tecnico/impiantistici dei sistemi di cogenerazione, in coerenza con le direttive della Comunità Europea, e di regolare la materia attenendosi al Principio di Precauzione, vigente anche a livello europeo.
Ma anche di trasmettere al Consiglio dei Ministri e alle Commissioni Parlamentari competenti la richiesta di intervenire sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termica/elettrica per modificare l’approccio alle fonti cosiddette “rinnovabili”, differenziandolo per le trasformazioni che consumano materia rispetto a quelle che non la consumano, sfruttando la sola forza dell’elemento utilizzato (es. il vento, la luce, l’acqua dei fiumi, le maree, il calore del sole, ecc.), perché trattasi di tipologie di produzione energetica che hanno effetti collaterali completamente diversi e determinanti, favorendo quindi maggiormente le “rinnovabili” che non consumano materia, di modificare radicalmente la normativa degli incentivi pubblici sull’energia elettrica prodotta dalle fonti definite “rinnovabili”, eliminando le condizioni che inducono ad un approccio eminentemente speculativo da parte degli investitori anche quando esistono effetti collaterali che ricadono negativamente sulle comunità e/o sull’ambiente, di considerare maggiormente il coinvolgimento delle comunità e dei portatori di interessi nei processi autorizzativi, in particolare prescrivendo la procedura di V.I.A. anche per impianti di potenza inferiore ai limiti sopra i quali viene richiesta attualmente, di regolare la materia attenendosi al principio di precauzione, vigente anche a livello europeo.
Terminata la lettura il Sindaco dà spazio agli interventi.

Il consigliere Andreetta accoglie con favore il secondo punto trovandolo opportuno e coraggioso per le motivazioni etiche e le considerazioni fondate sull’argomento dell’energia da biomasse in generale. Coraggioso anche per l’ambizione di stimolare alla riflessione proprio su quest’argomento il governo regionale e nazionale. Denuncia una legislazione scandalosa sugli impianti di produzione di energia da biomasse, che incentiva impianti e cicli produttivi di per sé in perdita sia dal punto di vista economico/finanziario che da quello energetico. Sottolinea l’assurdità di impianti dove la somma dell’energia elettrica e di quella termica disponibili a valle è inferiore, a volte molto inferiore, di tutte le energie consumate lungo il ciclo a monte. Ricorda come sia necessario invece favorire l’efficientamento energetico e i sistemi sostenibili, invece di ricorrere ipocritamente ad impianti che possono essere definiti “smaltitori di rifiuti” benchè vegetali, la cui logica giustifica rendimenti davvero infimi.
Si dichiara disposto invece disponibile a discutere della problematica dello smaltimento dei sarmenti di vite ma in presenza di tutti i portatori di interessi della comunità.
Conclude auspicando un futuro che utilizzi meno energia, che la produca senza danni per la salute e per l’ambiente, un futuro dove i nostri figli vivano della felicità che solo le relazioni possono dare, in un contesto di pace e solidarietà, in un ambiente sano e bello.
Ribadisce per questo il suo voto favorevole.

Tocca a poi alla consigliera Capuzzo sottolineare il quadro di valori che emerge dalla delibera riempiendo di contenuti il No al pirogassificatore a Gaiarine, inquadrando le scelte dell’Amministrazione come parti integranti di un disegno ampio ed elevato che ha come riferimento il Principio di Precauzione e l’esempio di altre esperienze vicine. Evidenzia come le richieste rivolte alla Regione e al Governo centrale ribadiscono come necessaria l’azione a tutti i livelli con priorità e responsabilità decisionali, evitando possibili rischi e pericoli per la nostra salute e soprattutto quella dei nostri bambini, mettendola a repentaglio e compromettendo un territorio solo perché su di esso gravitano settori che muovono soldi. Ricorda come la Comunità europea promuove il risparmio energetico consapevole delle particolarità ambientali di ogni singola regione dell’Europa sempre 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_05subordinando qualsiasi agire al Principio della Precauzione. Ci sono regioni, come la nostra, in cui la produzione di energia da combustione peggiora la qualità dell’aria e quindi è necessario prendere le dovute precauzioni ogni qualvolta si vuole costruire un impianto. Anche se esso produce energia assimilata a rinnovabile, devono essere analizzati gli effetti cumulativi con quanto già esistente.
Continua evidenziando come reale la problematica dei tralci di vite ma suggerendo una soluzione che non sia banalmente bruciare e intascare incentivi, ma trovare la strada giusta per tutelare agricoltura, impresa e cittadino, dichiarando come grave l’assenza di soluzioni sostenibili, che corrisponderebbe al fallimento della tecnica e della scienza.
Per la consigliera Capuzzo la salute deve essere tutelata e le bellezze della nostra terra, della nostra Regione, della nostra Provincia, devono essere conservate e tutelate, passando anche per la disamina degli interessi di tutti gli stakeholder, cioè i portatori di interesse (comunità, imprese, istituzioni), non bastando l’aggettivo “verde” o “biologico” o la definizione “risparmio energico” per legittimare scelte tutt’altro che verdi, biologiche o di risparmio energetico ma è importante analizzare ogni progetto nel contesto in cui esso viene calato e in caso di fragilità, adottare tutte le dovute cautele. Ricorda come lo sviluppo sostenibile sia un processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale.
Risponde poi a chi critica queste considerazioni come contrarie al progresso tecnologico ribadendo come l’evoluzione della tecnica debba portare l’umanità a vivere meglio, essendo la tecnica al nostro servizio e non il contrario.
Chiude ricordando che la politica, a tutti i livelli, ha la responsabilità di trovare la soluzione migliore e impegnandosi, assieme al suo Gruppo, in questa responsabilità facendo di tutto per rendere vivo il principio della sostenibilità, credendo che “l’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”.

Interviene il consigliere Bressan che riprende l’accusa al sistema degli incentivi che permettono la proposizione di impianti discutibili tecnicamente come quello in progetto, proponendo tutta una serie di motivazioni che ne dimostrano criticità e lacune.
Ogni intervento delle minoranze viene accolto con un applauso convinto.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il secondo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

E l’applauso finale copre i ringraziamenti del Sindaco e accomuna nell’entusiasmo anche il breve intervento della senatrice De Pin, che in materia di qualità dell’aria a tutela della salute e dell’ambiente nella Pianura Padana ha presentato un disegno di legge dove chiede una moratoria quinquennale su nuovi impianti a biomassa.
Tutto è bene quel che finisce bene?
No, naturalmente. Nel senso che un primo importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno straordinario di cittadini tra i quali è stata lodevole l’attività del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine e dell’associazione Amica Terra e delle minoranze consiliari che hanno saputo raccogliere singolarmente e unitariamente l’appello accorato della comunità. Ora la partita continua ad altri livelli.
Ma non ci fermeremo e continueremo anche lì.

Rimane la soddisfazione per la comunità di Gaiarine di aver realizzato qualcosa di portata eccezionale, tutto iniziato un martedì 17 novembre del 2015, quando quattro cittadini del comune parteciparono increduli a una conferenza pubblica in quel di Paese dove il tema sarebbe stato Il Pirogassificatore di Via Olimpia (il piroche???), spinti laggiù da una mail che li avvertiva della costruzione di un impianto simile a Gaiarine.
Il resto è storia.

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Consiglio comunale Martedì 26 Aprile 2016: Cronaca

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Si torna in Consiglio Comunale dopo l’ultimo straordinario e tempestoso dello scorso febbraio, che aveva visto all’ordine del giorno la discussione e la posizione dell’amministrazione sul pirogassificatore che si vorrebbe costruire nel nostro comune nei pressi del bosco Zacchi.
lgopirobimbiDa allora è nato un comitato dal nome “NO Pirogassificatore a Gaiarine“, che attraverso numerose attività (serate informative, proiezioni di film, raccolte firme, ecc), ha informato e sensibilizzato i cittadini di Gaiarine e dei comuni limitrofi, supplendo all’inaudito silenzio durato ben nove mesi di un’amministrazione comunale che ha mostrato e mostra tutti i suoi limiti. Non solo perché se ne è infischiata dei suoi cittadini, ma anche perché culturalmente impreparata ad affrontare qualsiasi problematica ambientale, come la salute o la salvaguardia di beni naturalistici. Una non-cultura inammissibile in amministratori pubblici, ancora più grave perché questa vicenda ha dimostrato e dimostra che non conoscono neppure il loro territorio: le sue bellezze e le sue criticità.
Una vergogna.
Andiamo in cronaca.
m0_tml1239821563649_457360823509_1438616749729214Ecco allora che al consiglio sono presenti membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine già delusi dall’assenza nell’Ordine del Giorno dell’argomento che li riguarda e sul quale immaginavano uscisse finalmente la posizione negativa dell’amministrazione comunale. Non è così..
Tra i numerosi presenti anche un paio di responsabili degli uffici, visti i punti di Bilancio in esame (e vista l’incapacità della maggioranza, già ampiamente dimostrata in passato, di rispondere adeguatamente alle domande di chiarimento e spiegazione delle opposizioni), il Revisore dei Conti, il dottor Fantinel della Fondazione oggetto del punto 3.
Mancano all’appello (vedi qui) le consigliere Daniel nella maggioranza, Fracassi e Capuzzo nella minoranza.
Viene letta dal Sindaco una memoria della consigliera Capuzzo che giustifica la propria assenza e puntualizza come:
•    l’orario sia ancora una volta inadeguato
•    alla stesura dei vari punti di carattere economico siano mancati completamente condivisione e collaborazione
•    manchi inoltre qualsiasi proposizione sul pirogassificatore per il quale anzi, si riscontrano dal programma elettorale del Sindacotto puntualizzazioni sull’argomento energia tanto precise quanto sospette alla luce di quanto poi accaduto
276648_287910103_disperato_H092109_Lil Sindacotto risponde come:
•    l’orario sia consono visto che tutti lavorano e non si può chiedere di prolungare l’impegno oltre il sopportabile
•    la programmazione economica è affare dell’amministrazione in carica
•    sia perplesso dalle insinuazioni alle quali nemmeno vuol rispondere
e così devia da un argomento che è però attuale e che, noi ne siamo sicuri, prima o dopo vedrà le opportune risposte alle domande che ormai tanti cittadini di Gaiarine si stanno facendo e cioè: da dove derivano le resistenze dimostrate nel non voler vedere che questo pirogassificatore nei pressi del bosco Zacchi non poteva essere fatto? Quali assicurazioni questa o la passata amministrazione ha fornito a coloro che hanno acquisito le serre ex Resteja? Sono state applicate le norme o si sono poste in atto agevolazioni?
Noi siamo convinti che il Pirogassificatore arrivi da lontano. Nessuno avvia un progetto del genere senza aver avuto “abboccamenti” con le amministrazioni pubbliche interessate. La storia dirà come si sono svolte effettivamente le cose e chi dovrà assumersi le responsabilità.
quindi si inizia.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2015 (DAL N. 33 AL N. 36);
Si vota.
approvato all’unanimità

2. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 12 FEBBRAIO 2016 (N. l);
20121027_verbaleAncora errori nella verbalizzazione del segretrentun% ( anzi segrezero% come scopriremo più avanti).
Il consigliere Bressan fa presente che alla votazione (farsa, aggiungiamo noi) che ha permesso all’ing. Maset di illustrare  in consiglio comunale il progetto del pirogassificatore, lui e la consigliera Fracassi non avevano votato favorevolmente come, come erroneamente indicato nel verbale, ma si erano astenuti.
Dando per accolta la rettifica si vota.
Si vota.
approvato all’unanimità

3. PROGETTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL’ULSS N. 7 DENOMINATO “FONDAZIONE DI COMUNITA’ DELLA SINISTRA PIAVE PER LA QUALITA’ DI VITA ONLUS”. CONFERMA ADESIONE AL PERCORSO PROPOSTO E PRESA D’ATTO FAVOREVOLE PIANO D’AZIONE 2015/2018;
indexViene fatto intervenire il dr. Fantinel che presenta la Fondazione della quale è presidente, gli obiettivi e l’operato, auspicando ancor più partecipazione e coinvolgimento da parte del comune di Gaiarine, già presente con la promoter consigliera Gava per vendere noci e altre cose.
Intervengono alla fine sia il consigliere Andreetta che Bressan dicendosi interessati da quanto proposto ma delusi per la modalità adottata che li vede coinvolti alla fine e solo per confermare un’adesione sulla fiducia e già decisa. Il consigliere Bressan sottolinea come alcuni aspetti letti nella brochure di presentazione e presentati come ispirazione filosofica dell’attività della Fondazione siano puntualmente ignorati dall’amministrazione di Gaiarine.
Ovviamente su questo il relatore non si esprime.
Viene infine asupicata l’organizzazione di un pubblico incontro per la cittadinanza allo scopo di presentare e divulgare le attività della Fondazione.
Si vota.
approvato all’unanimità

4. DESTINAZIONE CONTRIBUTO PER LE OPERE DI CULTO. APPROVAZIONE PROGRAMMA PER L’ANNO 2016;
ospitalitareligioseSi tratta del contributo alle parrocchie che per rotazione capita stavolta a Gaiarine.
Si vota.
approvato all’unanimità

5. DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2016;
aliquote-irpef-2011Presenta il Sindacotto mettendo in luce che le aliquote sono rimaste invariate, confermando quelle dello scorso anno.
«…»
Prende la parola il consigliere Andreetta, «siamo alle solite.. potrei fare un copia incolla di quanto detto l’anno scorso.. questa amministrazione è convinta di fare molto perché mantiene ferme le aliquote.. ma a Gaiarine si può fare di più, ci sarebbero margini di manovra basta volerlo fare.. » e dichiara quindi il suo voto contrario.
Altrettanto fa il consigliere Bressan dicendo sostanzialmente che la delibera sottoposta a votazione è uguale a quella di due e tre anni fa. Sottolinea come sia il terzo bilancio di previsione di questa amministrazione e non si vede nulla di nuovo. Chiude per questo invitando a fare «un piccolo sforzo..». Contrario.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

6. DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L ‘APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASl) PER L’ANN0 2016;
aliquote-irpef-2011Tutto resta invariato rispetto al 2015. Sia il consigliere Andreetta che Bressan, ripetendo in parte quanto detto nel punto precedente, sottolineano come ci sia poco da vantarsi se si mantengono invariate aliquote che potrebbero invece essere abbassate vista da una parte le permanenti difficoltà di cittadini dall’altra una situazione di cassa inutilmente attiva.
Il Sindacotto tace per cui il consigliere Andreetta chiede se vista anche la presenza del pubblico non debba almeno a loro una risposta.
Il Sindacotto fa la battuta dicendo che lui risponde con le carte.
Fin troppo immediato il pensiero che possa riferirsi alla carte da briscola.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

7. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2016-2018 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2016;
opere-pubblicheSugli spogliatoi per la bispalestra e la pista ciclabile il consigliere Bressan fa notare come già a suo tempo avesse segnalato come infondato contare su inesistenti fondi regionali per il loro completamento e quindi il ricorso a risorse comunali diventasse necessario, togliendole così a sempre più trascurati interventi nel sociale. Segnala inoltre come non ci sia accenno alcuno alla situazione del depuratore ricordando come Gaiarine sia passibile di sanzione per l’inadempienza fognaria.
Risponde il Sindacotto (toh?!?): il depuratore non è più di competenza comunale e quindi non è più in carico al Comune ma del SISP.
Il Consorzio è in piedi senza più alcun costo solo per una questione di IVA.
La messa in moto (?!?!? brum brum) del depuratore è prevista entro l’ottobre del 2017.
Sia il consigliere Bressan che Andreetta chiedono ovviamente a che punto sia la rete comunale e la questione degli allacciamenti.
La risposta del Sindacotto è che ci stanno lavorando.
C’è poi una questione posta dal consigliere Andreetta su alcuni importi tra esercizi 2015 e 2016 ma sia l’assessore De Zan prima e la responsabile Perino poi chiariscono.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

8. DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2016-2018-AGGIORNAMENTO;
Saluta e se ne va l’assessore Presotto, privando così il pubblico dei suoi illuminati interventi.
Dopo di che il consigliere Bressan apprezza il migliore italiano della stesura del documento, poi critica i dati sbagliati riportati sulla raccolta dei rifiuti, sul numero dei veicoli in dotazione, e chiede spiegazioni sulle concessionarie Abaco/Gesap/Italgas/Equitalia.
Dalla sala si fa notare come tono basso e microfono spento rendano inascoltabili gli interventi da parte del pubblico presente.
sindacoIl Sindacotto sbotta: “E cosa vuole il pubblico?”
“Sentire!”
Ovviamente.
A una domanda del consigliere Andreetta la responsabile Perino risponde come ci siano spese inevitabili e altre orientate politicamente.
Il consigliere Bressan chiede cosa riguarda un importo riferito come energetico che viene spiegato essere il contributo GSE ricevuto dal Comune che girerà al CIT che ha costruito l’impianto.
Ricorda quindi come il documento contabile rifletta le scelte dell’amministrazione e sia un indicatore di strategie che ancora una volta risultano assenti o tutt’al più tarate al presente e all’immediato. Si dichiara scontento della scelta di privilegiare sostanziosi attivi di cassa che potrebbero e dovrebbero essere girati nel sociale.
Il consigliere Andreetta chiede lumi su una serie di generici traffico_incolonnamenti_150appunti, poi chiede che ne sia stato della promessa elettorale di completare la bretella con l’A28 per deviare il traffico di percorrenza dal centro di Francenigo. Poi invita a sua volta a riflettere sulla dichiarazione programmatica riferita avventatamente (o subdolamente) alle fonti energetiche da biomassa.
Chiede infine da cosa derivi il corposo attivo che rimpingua inutilmente le casse comunali, scoprendo poi come risalga alla vendita dell’ex polveriera (suggerimento che arriva, sommessamente, dal pubblico). Conclude dichiarando il suo voto contrario.
Il Sindacotto si sente di replicare.
Sulla viabilità dice di aver fatto un giro per le strade di Francenigo con l’assessore regionale De Berti illustrando personalmente la situazione critica del traffico; dice poi che è stato predisposto un progetto in Provincia che prevede l’adeguamento della viabilità esistente in modo da permettere alternative di percorso che eviterebbero il transito per il centro di Francenigo ma come da suo slogan abituale lo dichiara inattuabile perché “no ghe xè pì schei”.
Poi dice testualmente sul pirogassificatore «… che questo progetto da parte della Padana sia su una posizione inidonea posso essere d’accordo con voi …» ma quasi pentito da tanta ardita concessione aggiunge ingloriosamente e confusamente che proprio la scorsa settimana anche l’Italia ha firmato con Renzi l’accordo sulle energie rinnovabili e, aggiunge, da biomassa per cui quella è la direzione da percorrere.
Fare-Verde-InceneritoriE l’essere d’accordo col fuochista Renzi non è proprio motivo di vanto.
Dimostra quindi ancora una volta come nel suo caso le scelte son due: o c’è o ci fa:
O non ha ancora capito di cosa sta parlando
O lo sa fin troppo bene e non vuole farlo capire
Nel primo caso siamo disponibili a spiegarglielo in modo da poter condividere obiettivi e risultati. Nel secondo caso non merita alcuna pietà (politica ovviamente, la pietà umana va sempre coltivata).
Per quanto riguarda la fase pratica dell’attivazione del depuratore sarà discussa a tempo opportuno.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

9. APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018;
Dopo tut80bilanciota una serie di precisazioni e chiarimenti tra i consiglieri Andreetta e Bressan da una parte a chiedere e la responsabile Perino e il revisore Centron a rispondere (la maggioranza assiste tra il muto assorto e il catatonico assente), tra le quali si apprende come, sulle tariffe di contributo trasporto mezzi comunali, Calderano sia zona “ibrida” (così definita dal Sindacotto) si capisce che il nuovo regime armonizzato complichi i confronti con esercizi precedenti avendo operato modifiche e suddivisioni tra e nei capitoli di spesa.
In tutto questo le singole voci di spesa riferite tra i vari capitoli annoverano curiosità e sorprese per le quali il costo del taglio di una siepe di pregio naturalistico può ritrovarsi nello sviluppo sostenibile!
Viene colta una contraddizione tra la variazione in aumento delle tariffe per la palestra e la prevista entrata totale annua che rimane invariata, che copre come noto e più volte evidenziato meno della metà delle spese, il che è preoccupante in vista della disponibilità di una seconda palestra che potrà solo far lievitare i costi a fronte di una diminuita richiesta? L’assessore De Zan taglia corto rispondendo che avendo abbandonato il consiglio l’assessore competente Presotto non è possibile avanzare ipotesi su quanto da lui certamente conosciuto, previsto e giustificato.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

10. VARIANTI VERDI L.R. N4 DEL 16.03.2015- ADOZIONE;
Su questo pAREA-VERDEEEEEEunto che accoglie la richiesta di riportare a zona agricola/verde aree precedentemente indicate e destinate a edificabile il Sindacotto esce lasciando il timone al vice nonchè assessore Fellet il quale, compìto e formale, ne illustra il punto. Si tratta in realtà di sensibilità “verde” assai interessata visto che tale mossa permette di risparmiare sulle tasse derivanti dalla proprietà.
Su alcune richieste di precisazione e individuazione delle varianti interviene la responsabile d’area Andreetta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

11. RECESSO UNILATERALE DALLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA SEGRETERIA COMUNALE TRA I COMUNI DI TARZO, ORSAGO E GAIARINE.
A ques20074784-immagine-di-uomo-mani-strappare-la-carta-contrattoto punto se ne va anche la consigliera Gava (ed anche lei, purtroppo, non potremo sentire).
Si riduce a sette il numero dei presenti: e il numero legale?
La minoranza poteva andarsene e far rinviare il punto. Ma, o non se ne sono accorti o l’occasione di liberarsi del segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%) pareva davvero essere troppo ghiotta per farsela sfuggire, e così si continua.
Rimane, per ora, un mistero il fatto del perché l’amministrazione improvvisamente si voglia liberare dell’ex parlamentare leghista. Viene da chiedersi cosa abbia fatto di grave nell’ultimo periodo che non avesse già fatto in precedenza?
E anche gli interventi dei consiglieri di maggioranza sostanziano questa domanda.
È il consigliere Bressan a chiedere quali siano le motivazioni che portano alla risoluzione contrattuale con il segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%), proprio ora, a suo dire, che dopo la segnalazione al prefetto e all’agenzia dei segretari comunali delle irregolarità di verbalizzazione, pareva essersi messo di buzzo buono a far ciò che il suo ruolo prevede: verbali corretti e completi.
calcio_in_culoIl Sindacotto risponde dando, in qualche modo, la colpa alle minoranze dicendo «..siete stati voi.. a scrivere al prefetto che non registrava.. i vostri interventi» poi aggiunge che «..parlando con il segretario abbiamo deciso di lasciarci in armonia..».
Allora, ribatte il consigliere Bressan, ci troviamo di fronte ad un licenziamento senza giusta causa.
Poi il consigliere Andreetta approfitta per chiedere quale sia il motivo che ha spinto ad affidare la gestione dell’ufficio di assistenza sociale direttamente al segretario comunale.
Risponde laconico il Sindacotto: “Per una decisione amministrativa”.
“Bene, ho capito” replica Andreetta “ma per quali motivi?”
“Per motivi amministrativi” insiste il Sindacotto.
Sarebbe da chiedersi, senza voler entrare nella sua vita privata ma riferendosi invece a quella “politica”, quali impegni improrogabili avessero costretto la consigliera Gava ad assentarsi prima della discussione di quest’ultimo punto, durato solo pochi minuti come tutti potevano immaginare.
E se fosse andata via per non votare in accordo con la sua maggioranza?
E se fosse andata via per non manifestare il suo dissenso politico?
Anche a queste domande prima o poi avremo risposta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

booking-engine-scappare-clientiE fu così che l’ex parlamentare leghista Rolando Fontan da segretrentun% si ritrovò segrezero% ovvero per dirla con linguaggio colorito alla Camilleri, messo fuori dai cabasisi. La speranza è che il sostituto abbia una sua competenza, capacità e dignità professionale, e che ci faccia dimenticare il prima possibile questi indecorosi anni. Abbiamo però una spiacevole sensazione e un timore latente, essendo il Segretario Comunale scelto dal Sindaco.

Vabbeh, qui si chiude giungendo alla fine anche di questo consiglio comunale.
Siamo poveri, poveri di idee. Di strategie. Di cultura amministrativa.
Siamo poveri, poveri di cultura ambientale. Di conoscenze del territorio. Di salute.
Siamo poveri, poveri di democrazia. Di confronto. Di discussione.
treSiamo tutti poveri, l’intera comunità di Gaiarine è povera perché rappresentata da questa amministrazione.
La comunità di Gaiarine è povera perché per nove mesi non ha avuto una sola informazione sul progetto del Pirogassificatore.
La comunità di Gaiarine è povera perché ora, con il Sindacotto che se ne va in ferie (diritto sacrosanto), rimane lì sospesa e nell’attesa forzata di una presa di posizione sul Pirogassificatore, in affamata attesa di un “tozzo di pane” gettato dalla tavola imbandita di potenti e politicanti.

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Cronaca Consiglio Straordinario del 12 febbraio 2016

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cenere-di-legna-fertilizzanteCerchiamo di proporre una cronaca sintetica del Consiglio Comunale Straordinario di venerdì 12 scorso, a beneficio dei tanti presenti ma anche e soprattutto dei troppi che si sono dovuti accontentare dell’ingresso della sala consiliare o delle scale se non addirittura tornati a casa per l’incapacità (voluta?) del Sindaco e dei suoi accoliti di prevedere una presenza così massiccia e partecipata sull’argomento del piromostro da parte della comunità di Gaiarine, improvvisamente informati solo grazie all’iniziativa delle minoranze sollecitate da alcuni cittadini (ambientalisti fanatici?!?!?) entrati in contatto con quanto di analogo sta accadendo a Paese di Treviso.
La sala è piena di gente e molti sono in piedi (di quanto accade fuori già abbiamo detto), imageSindaco, Assessori e Consiglieri sono schierati ma stranamente numerosi: si capisce il motivo quando le presentazioni spiegano che al banco consiliare siedono tecnici di una ditta privata che illustreranno un progetto privato che arricchirà un’azienda privata.
Tutto chiaro.
Anzi no. Capiremo ben presto il perché.
Il brusio è forte, si cerca un po’ di silenzio e il Sindaco apre la seduta presentandone motivi e scaletta. Subito qualcosa non torna quando parlando dei tecnici della Cortus (la piroditta) li presenta come nostri..
Nostri di chi? Per conto di chi? A libro paga di chi?
Si parte col primo punto all’ordine del giorno con il quale la giunta presenterà il progetto che declina subito (impropriamente) l’incombenza all’ingegner Maset, pirotecnico della piroditta. La parola passa al consigliere Andreetta che chiede subito in che veste sia presente e parli il piroingegnere.
È forse incaricato dal Comune?
No, risponde il Sindaco.
Andreetta chiede di verbalizzare (con tutti i rischi che questa richiesta comporta per le storicamente svagate sintesi del Segretario Comunale) questa risposta e richiama Statuto Comunale e Regolamento Consiliare che permettono interventi di tecnici e consulenti solo come professionisti incaricati. Conclude chiedendo perciò che l’intervento del pirotecnico proprio perché illegittimo sia rapido e circoscritto.
La parola passa alla consigliera Capuzzo che sottolinea l’indecoroso silenzio di otto mesi tenuto dal Sindaco e richiama a sua volta l’anomalia della presenza del pirotecnico che tutto può rappresentare ma non l’interesse pubblico e della comunità. Anomalia che è tale perché non consentita dal Regolamento Consiliare.
Il consigliere Bressan non interviene.
Nel concitato momento il Segretario suggerisce al Sindaco di inventarsi una votazione per poter ammettere in consiglio il  pirotecnico. Votazione che avviene con risultato scontato. Il pirotecnico può parlare.
Sconsolante vedere come vengono trattati i regolamenti e come si applicano le regole in questo consiglio comunale.
Ma tant’è.
Inizia quindi la pausa pubblicitaria.
Del tutto inutile riproporre qui l’intervento promozionale che può essere recuperato sul sito istituzionale della piroazienda. Ci sono invece proteste dei cittadini appena fuori la sala consiliare che faticano a sentire e nulla vedono. Il Sindaco replica che quella è la Sala Consiliare e quelli i posti disponibili e di fare silenzio se no manderà fuori chi non sta zitto.
Continua lo spot: il sito bla bla le serre bla bla il traffico bla bla l’urbanistica bla bla le leggi bla bla
Lo interrompe Andreetta segnalando una prima contraddizione ma gli risponde il piroimportatore (altro intervento privato).
Poi il Sindaco fa riprendere la pubblicità che illustra la tecnologia bla bla e qui il pirotecnico butta giù quelli che crede essere due assi riferendosi ad un documento ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e un altro del WWF svedese, il primo confutato da altro documento ISPRA e il secondo sconfessato da WWF Terre del Piave TV – BL: assi scartine, dunque.
È poi ancora spot.
Syngas pulito bla bla energia kw bla bla potenza mw bla bla rendimento bla bla.
Altre puntualizzazioni di Andreetta e Capuzzo ignorate dal Sindaco che manda avanti.
Gas bla bla turbine bla bla energia innovazione bla bla.
Il pirotecnico tenta un altro ricorso agli assi: cita indicazioni tratte dal sito WWF e le piega a proprio uso e consumo, poi torna alla tecnologia rimandando gli approfondimenti al sito richiamato.
Proteste di Andreetta e Capuzzo che pretendono spiegazioni in Consiglio.
Il Sindaco ignora ancora e manda avanti.
Evvai con lo spot bacini bla bla sistemi bla bla torce di sicurezza bla bla spegnimenti poi butta lì una domanda a se stesso “perché si fanno queste cose?”
La risposta corretta e onesta sarebbe: per far soldi.
No, sbagliato, si fanno queste cose per salvare il pianeta in ossequio all’obiettivo mondiale 20-20-20 per la riduzione della CO2.
Tenta poi ancora di usare altri assi: è stavolta la volta di uno studio di Veneto Agricoltura e questo dimostra quanto si è preparata la piroazienda per trovare giustificazione e appoggio perché il loro investimento risulti legalmente accettabile e sicuro.
Siamo già a 40 minuti di intervento, e poi ci lamentiamo della pubblicità in televisione.
Continua il pirotecnico con sarmenti bla bla norme bla bla combustione bla bla ceneri bla bla. Viene tirata in ballo l’ARPAV e uno studio sulle ricadute delle emissioni in atmosfera.
Andreetta contesta la millantata collaborazione del Vicesindaco Fellet che tenta di replicare.
Andiamo avanti, dice il Sindaco.
E lo spot continua etichettando i risultati come contributo non significativo.
Ad un certo butta lì una perla segnalando come la presenza di microparticelle dieci anni fa non sarebbero state nemmeno rilevate cosa che dovrebbe dimostrarne l’insignificanza. Peccato che questo dimostri, al contrario, quanto siamo indietro nel comprendere l’impatto reale di queste nuovissime tecnologie sull’ambiente e sulle nostre vite. Ma il pirotecnico fa il suo lavoro ed è pagato per farlo al meglio.
E con questo conclude lo spot.
Allora il Sindaco riprende la parola e tenta di giustificare l’intervento del pirotecnico non perché sia rappresentante della piroazienda ma perché lui non sapendo che dire e rivolgendosi agli uffici della regione che non ne hanno voluto sapere di immischiarsi ha pensato che tutto potesse essere ben spiegato dal pirotecnico stesso.
Una risata generale e gli applausi (ironici) del pubblico accompagnano quest’affermazione.
Facciamo le domande, dice il Sindaco.
La consigliera Capuzzo dice allora che nessuno chiede al Sindaco di sapere tutto (richiesta assai impegnativa) ma che questi avesse avuto l’accortezza di ricorrere all’ausilio di un tecnico super-partes sarebbe stato rispettoso, rassicurante e certo a maggior garanzia dei cittadini.
Prende la parola il consigliere Bressan fino allora silenzioso, con una premessa politica e una successiva dichiarazione più tecnica.
Riprendendo le critiche già avanzate da Andreetta e Capuzzo accusa di sconcertante oscurantismo una Giunta che tiene nascosto per otto mesi alle minoranze e ai cittadini un progetto così importante per il Comune e la comunità che meritava ben altro rispetto, sbagliando clamorosamente scelte comunicative e strategie politiche. Ribadisce quindi il suo approccio tecnicoscientifico al progetto dichiarando di non essere contrario a priori ma di cercare più informazioni tecniche possibili che gli permettano una valutazione.
Sottolinea però a questo punto la sua differenza da posizioni contrarie a suo dire pregiudiziali e malinformate. E si lancia in una disquisizione semantica tra ecologi ed ecologisti citando i suoi trascorsi, le sue conoscenze e le sue frequentazioni accademiche (che comunque rappresenta quello che è il suo personale vissuto che non è esattamente esperienza universalmente rappresentativa).
Passa poi a spiegare la dieta (ovvero ciò che questo piromostro mangerà, ovvero brucerà, ovvero gassificherà, ovvero….) di questo impianto che per sua natura rende le emissioni diverse, più controllabili e per questo meglio . Parla di limiti: anche qui ne ha per tutti visto che ci sono limiti ambientali e limiti sanitari e quindi rispettare i più restrittivi limiti ambientali significa tutelare la salute per la cui tutela la presenza di inquinanti deve tendere allo zero per cui se tutelano questi figuriamoci quelli ambientali, vanno sottozero?
Dal pirofuoco si sposta poi per esemplificare all’acqua potabile e pure qui gli inquinanti devono rispettano limiti ambientali che cautelano più dei limiti sanitari che non vuol dire che questi tutelino di meno, anzi.
Bontà sua passa quindi alle domande tecniche e comincia con la garanzia degli ingredienti della dieta. Nella risposta si parla di materiali equivalenti in percentuale minoritaria.
Si inserisce anche Capuzzo chiedendo cosa significa minoritaria e che garanzie si hanno su questa e viene rassicurata da.. Bressan (?!?!?).
Che continua sui sistemi di abbattimento.
Su questi il pirotecnico risponde in linea di principio escludendo che l’impianto emetta polveri in quanto l’impianto non brucia. Allora Bressan gongolando integra e risponde per il pirotecnico e rilancia con ulteriori domande alle quali il pirotecnico, impreparato, si riserva di rispondere.
La domanda successiva riguarda il fatto di disporre di sole simulazioni sull’attività di questo impianto e quindi della necessità di controlli a posteriori e le loro modalità.
Tenta di inserirsi Andreetta ma viene zittito dal Sindaco e da Bressan che ricorda al Segretario di verbalizzare. Poi Bressan continua a rispondersi visto che il pirotecnico non lo fa.
Quindi chiede lumi sulla posizione del sito, poi sull’approvvigionamento di materiali che potranno arrivare da altre province, poi sul rendimento e sull’efficienza e sul diverso rapporto produzione/consumo termico nel corso dell’anno.
E dopo un’ora chiude con il ringraziamento del Sindaco che forse si rende conto solo ora che il tecnico ce l’aveva in casa e pure accondiscendente.
A questo punto prende la parola il consigliere Andreetta che evidenzia una netta differenza del fabbisogno termico estate/inverno a fronte di una produzione annua costante. Ricorda l’enorme consumo di acqua potabile necessaria al funzionamento ma anche il fatto singolare che impianti simili non siano stati a tutt’oggi realizzati.
Poi elenca la scansione cronologica dell’iter partendo dal maggio dello scorso anno e accusando la giunta di aver taciuto pur sapendo che a Paese non solo la contestazione era forte ma che un’amministrazione di colore assimilabile a quello di Gaiarine aveva preso una posizione nettamente contraria.
Riporta quindi le perplessità avanzate dall’Arpav che ha chiesto di rifare studi su un più ampio periodo di tempo ricevendo risposta negativa poiché non previsto dalla legge. Inoltre essendo un impianto prototipo privo di dati storici viene richiesta una perizia giurata che è stata rilasciata da professionista in età avanzatissima e perciò aldilà di un’eventuale responsabilità penale. Chiede al Sindaco se ne fosse a conoscenza.
Il pubblico sbalordisce, ne capisce il significato e applaude.
Tra l’altro costui è padre dell’amministratrice di un’impresa che partecipa all’affare.
Conclude ricordando che aldilà delle competenze tecnico/scientifiche basta leggere le carte stesse della piroazienda per capire come il progetto sia una scommessa economica e industriale che sta in piedi solo grazie agli incentivi statali sull’energia prodotta con una tecnica arbitrariamente assimilata a rinnovabile.
E chiede al Sindaco quale sia la sua posizione e cosa volesse fare.
Il Sindaco risponde sorpreso che si aspettava domande tecniche.
Prende la parola a questo punto la consigliera Capuzzo.
Presentandosi come non esperto né tecnico ambientale dice come cittadina di buon senso di credere nell’evoluzione tecnologica ma ancora non ha capito come non possa far male questo impianto.
Dichiara quindi il suo no all’impianto per tre motivi:
- nessun accenno al Principio di precauzione, principio sovraordinato a qualsiasi legge, principio sancito dall’Europa e che ha lo scopo di garantire la protezione dell’ambiente quando ci sono potenziali rischi ambientali, anche non definitivamente accertati.
- la poca trasparenza nell’intero processo e una prevalenza assoluta dell’interesse privato rispetto all’interesse pubblico, dove per pubblico si intende la comunità locale.
- la prossimità al Bosco Zacchi, bosco planiziale SIC ovvero Sito di Interesse Comunitario e ZPS ovvero Zona Protezione Speciale, appartenente a Rete Natura 2000.
Sul primo motivo rispetto alla possibilità che l’utilizzo di biomassa pesantemente intriso di fitofarmaci non abbia ricadute poi nel territorio e negli esseri viventi sotto forma di polveri sottili e nanopolveri viene prospettata come possibilità preoccupante da medici, biologi e chimici e a questa sera non avendo alcuna rassicurazione in merito. Inoltre il Principio di precauzione indica che un inquinante può e deve essere tolto ma non sostituito o aumentato in un ambiente già abbondantemente compromesso per la qualità dell’aria , come i continui allarmi sulle polveri sottili hanno ripetutamente testimoniato quest’inverno.
In questo senso vede anche la richiesta di integrazione dei dati fatta dall’ARPAV rimanendo basita dalla risposta arrogante della piroazienda che schermandosi dietro alla legge risponde di accontentarsi. Inoltre non c’è alcuna considerazione per l’accumulo con altri impianti a biomassa vicini cosa che impedisce una valutazione complessiva che però territorio ed esseri viventi subiscono. Ricorda ancora la sperimentalità dell’impianto e l’ipoteticità dei dati basati su simulazioni.
Sul secondo motivo ricorda gli otto mesi nei quali nulla è stato detto in sede istituzionale e alla comunità, limitandosi ad una isolata partecipazione ad una prima conferenza dei servizi dove di fronte allo spiegamento di ben otto pirotecnici il vicesindaco non ha sentito la necessità di farsi accompagnare da un tecnico di fiducia. Si dice stupita dalla mancanza della VINCA analisi di incidenza ambientale vista la prossimità del bosco SIC. Ricorda poi come gli adottati strumenti urbanistici comunali impediscano la costruzione di un simile impianto in quel luogo. Ricorda l’impatto visivo di camini alti quindici metri dal punto di vista paesaggistico. Fa cenno all’impatto sulla viabilità.
Si sarebbe aspettata una partecipazione più attiva del Comune di Gaiarine in sede di conferenza dei servizi che riconoscendo la propria incompetenza avrebbe dovuto avvalersi della consulenza di un tecnico. Si dice sorpresa dal fatto che nei mesi successivi nulla sia stato fatto e prodotto dall’amministrazione e dagli uffici tanto che per l’occasione è stato fatto intervenire il pirotecnico Maset per illustrare il progetto e ne sottolinea la tendenziosità nel citare fonti come ISPRA e WWF solo nei casi favorevoli tacendo quelli negativi, cosa che dovrebbe dirla lunga sulla capacità obiettiva di questa illustrazione.
Il terzo motivo attiene alla protezione e alla salvaguardia di un patrimonio naturale come il bosco Zacchi, sito protetto in tutti i modi e a tutti i livelli e per le sue caratteristiche estremamente fragile, che può davvero esser messo in pericolo dalla vicinanza del piromostro.
Conclude chiedendo più attenzione, più sensibilità, più capacità, più rispetto ricordando che ruolo del Sindaco è anche quello di autorità sanitaria locale, ed in questo senso aspettandosi azioni conseguenti.
E quanto fatto dall’amministrazione di Paese deve essere di esempio.
Il Sindaco risponde citando una legge regionale e poi ridà la parola al pirotecnico.
La sala rumoreggia chiedendo che sia lui a rispondere.
La Capuzzo insiste nel voler sentire il Sindaco e non più il pirotecnico perché le sue risposte essendo di parte le lasceranno sempre il dubbio.
Il Sindaco ribatte di tenersi il dubbio.
Ed è ancora il pirotecnico che tenta di parlare cercando giustificazioni in piani e obiettivi regionali e nazionali.
Ma la consigliera Capuzzo  ribatte che lei ha fatto delle affermazioni e che non ha bisogno di nessuna risposta. Al che il pirotecnico dice “che le affermazioni possono far più male delle domande“.
Grande. Finalmente ha capito che a Gaiarine ha trovato pane o per meglio dire  tralci avvelenati per i suoi denti.
Il Sindaco a questo punto è costretto a congedarlo  e il pirotecnico e i suoi colleghi se ne vanno, non proprio soddisfatti.
Prende però la parola il Vicesindaco Fellet e tenta di giustificare il comportamento suo e della Giunta ricostruendo la vicenda cronologica e spiegando come non abbiano potuto materialmente fare di più visto che dopo giugno c’è luglio e si sa come vanno queste cose in agosto non si può far nulla per cui poi settembre vola e siamo arrivati in dicembre che come tutti sappiamo ci sono le feste di natale ed eccoci qua, siamo a questa sera ma vi posso garantire che noi, io personalmente e il Sindaco che è il mio capo di governo ci siamo mossi e interessati con la massima attenzione.
Andreetta lo inchioda sulle date ricordando come a Paese entro luglio abbiano prodotto pagine e pagine di relazione e osservazioni e ai primi di agosto abbiano deliberato sulla cosa in base alla relazione della propria commissione.
Il Sindaco è in affanno, cerca nelle carte e risponde come può e riesce, giustificando il proprio operato come legittimo e doveroso ma il pubblico capisce che la verità è un’altra e rumoreggia ancora.
Allora Il Sindaco, incalzato ancora da Andreetta e Capuzzo, promette la nomina di un tecnico imparziale e super-partes che relazionerà sul progetto senza dare giudizi.
Il pubblico chiede che sia un medico o che almeno ci sia una collaborazione con una figura di tutela sanitaria. Le opposizioni offrono la massima collaborazione e suggeriscono e auspicano una commissione, un gruppo di lavoro apposito.
Il Sindaco conclude dicendo di chiudere la seduta ma dimentica che ci sono altri due punti.
La Capuzzo allora offre la propria disponibilità e quella delle minoranze ad un gruppo di lavoro ricordando come il Sindaco in quanto tale ma anche come consigliere provinciale abbia voce e capacità in sede decisionale pregandolo di prendere assieme a cuore la vicenda e tralasciando gli atteggiamenti rassegnati apparsi sui media.
Il Sindaco li rinnega prontamente.
Riprende la parola il Vicesindaco Fellet che legge un sua dichiarazione dove parla di democrazia, di verità, di Pascal, di sensibilità, accusando anche la malafede di chi parla di inceneritori per allarmare mentre il piromostro è altra cosa, continuando citando pregiudizi, parametri, legalità, il proprio impegno e la propria attenzione e la propria preoccupazione, crescita stabile e sostenibile.
Il pubblico sente ma non ascolta cercando di capirci qualcosa.
Ad un certo punto si sente terra dei fuochi e il pubblico si rianima.
Ma lui continua con il terrorismo psicologico, con il paesaggio circostante, energia ecocompatibile, bla bla bla. E termina.
Interviene il consigliere Bressan annunciando il suicidio politico di questa amministrazione ricordando come se è vero che sia la Regione a dire l’ultima parola è anche vero che riferirsi esclusivamente agli strumenti urbanistici diventa inutile se come ha detto il pirotecnico l’autorizzazione diventa variante urbanistica a tutti gli effetti. Poi segue tutta una serie di riflessioni e considerazioni su chi vota e quanto pesa il suo voto.
Infine rivolgendosi al capogruppo della maggioranza sottolinea l’indifferente atteggiamento di Sindaco, Vicesindaco e forse giunta nei confronti dei consiglieri della propria maggioranza aggiornati sugli esiti della conferenza dei servizi non due giorni dopo ma dopo forse una settimana.
Siamo agli sgoccioli.
Punto tre.
Bressan chiede da oggi come prosegue l’iter autorizzativo.
Un Sindaco ormai allo stremo riepiloga e all’auspicio della Capuzzo che questa volta vada il Sindaco in persona alla prossima Conferenza dei Servizi, lui risponde che sicuramente, questa volta ci andrà lui.
Sostanzialmente si chiude qui dopo un altro invito da Andreetta e Capuzzo e Bressan a condividere un percorso di conoscenza, informazione e preparazione.
Il Sindaco prende atto e Bressan auspica che anche il Segretario abbia preso non solo atto ma anche giusta nota.
Il Sindaco chiude il Consiglio e un cittadino chiede di intervenire.
Legge, dichiarandosi autorizzato a farlo dallo stesso autore, una relazione di un  ricercatore, Federico Valerio, il cui curriculum nulla ha da invidiare agli accademici ecologi citati da Bressan, che smonta totalmente lo spot propagandistico della piroditta.
Partendo dall’affermazione per cui le centrali a biomasse sono tutte illegali spiega che l’illegalità è dovuta al peggioramento della qualità dell’aria dei territori che le ospitano con l’immissione in atmosfera di importanti quantità di ossidi d’azoto, polveri sottili e ultra sottili, idrocarburi policiclici aromatici, diossine…
La legge violata è il  Decreto Legislativo 155/2010 che, tra le sue finalità, prevede di  “mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona e migliorarla negli altri casi”.
Cita l’esempio di come, a parità di energia prodotta (elettricità+calore), una centrale alimentata a biomasse legnose emette 42 volte più polveri sottili (PM10) di una centrale di pari potenza, alimentata con gas naturale. Sottolinea che in assenza di impianti di teleriscaldamento e senza il contemporaneo spegnimento di impianti termici poco efficienti,  alimentati con combustibili con fattori di emissioni superiore a quello delle biomasse utilizzate, sia inevitabile che tutti questi inquinanti provochino un sicuro peggioramento della qualità dell’aria e un proporzionale aumento di rischio sanitario per la popolazione esposta.
Questo significa che il rispetto delle concentrazioni di inquinanti nei fumi, ammessi dalla Legge è una condizione necessaria, ma non sufficiente, al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e l’entrata in servizio di questi impianti.
Segnalando poi come una delibera della Regione Emilia Romagna faccia proprie queste indicazioni cautelative conclude evidenziando che, dati alla mano, in tutte le aree servite da gas naturale, il più pulito combustibile di cui possiamo disporre, sarà impossibile che l’uso energetico di biomasse al posto del gas naturale, possa lasciare inalterata, e tantomeno migliorare, la qualità dell’aria del territorio interessato alle ricadute dei fumi prodotti dal nuovo impianto.
L’autorizzazione ha valore solo se il progetto dimostra anche che l’entrata in funzione dell’impianto  “mantiene la qualità dell’aria ambiente, laddove buona e la migliora negli altri casi”.
L’intervento viene applaudito dai  presenti che fino all’ultimo sono rimasti e sono passate da poco le 23.
Il documento è reperibile integralmente al seguente link

Questa è la sintesi di oltre quattro ore di seduta, intensa e partecipata, comprensibilmente incompleta e imperfetta. Ce ne scusiamo ma pensiamo di aver reso fedelmente i concetti e le posizioni.
Crediamo infine che una nostra considerazione possa riguardare la responsabilità.
Nel corso degli anni della nostra Repubblica ci siamo convinti che l’essere cittadini in una democrazia rappresentativa esaurisca la nostra partecipazione con un voto che demanda a chi eleggiamo il compito di decidere per noi. Di fronte ad un progetto così controverso e rischioso ciascuno di noi è chiamato invece a portare il suo contributo sia tra i cittadini sia, e a maggior ragione, tra i loro rappresentanti istituzionali.
Quindi il nostro non agire e a maggior ragione il non agire dei nostri rappresentanti  comporterà una responsabilità diretta non solo per un via libera rassegnato o indifferente senza dimostrazione provata di garanzie, ma anche quella, assai più pesante e gravosa, di possibili conseguenze funeste per l’ambiente circostante, per gli esseri viventi che lo abitano, e per l’intera comunità.
Dio non voglia.
E nemmeno noi.

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Consiglio Comunale del 22 Dicembre 2015: Cronaca

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Si inizia con l’appello (vedi qui).
ora-legale-257x300Il Sindacotto legge la comunicazione (eccola) inviata dalla consigliera Capuzzo impossibilitata, per motivi di lavoro, a partecipare al consiglio. Due sono gli argomenti annosi affrontati dalla consigliera nella sua comunicazione. La prima riguarda l’orario di convocazione del consiglio.
Tanto tempo fa un Sindaco megalomane dall’ego inversamente proprozionale alla statura (appunto, megalosindaco) per fare un dispetto alle minoranze aveva convocato un consiglio comunale alle 18.30. Viste le proteste delle minoranze di allora per questa inusuale convocazione temporale, e avendo intuito che la cosa dava particolarmente fastidio, per ripicca, continuò a convocare i consigli alle 18.30.
Il Sindacotto appena insediatosi spostò l’orario dalle 18.30 alle 19.00, come a voler dimostrare, verso le minoranze, un po’ di “apertura”. La cosa ha però, sostanzialmente, il sapore di una  presa in giro in quanto lo spostamento di mezz’ora non risolve il problema di chi lavora fino a tardi. Inutili sono state le ripetute richieste delle attuali minoranze per ottenere uno spostamento della convocazione alle 20.30. L’arroganza insita anche in questo sindaco come nel precedente, se ne fa un baffo, anzi mortifica le minoranze rendendo vane ed inascoltate le loro richieste.

Il politico, per definizione, non conosce vergogna;
la conoscesse, non farebbe il politico.
(Giovanni Soriano)

verbali_piccLa seconda questione, sollevata dalla consigliera Capuzzo riguarda le  verbalizzazioni  del segretrentun%. Siamo di fronte all’ennesima e ormai acclarata verbalizzazione fantasma di quello che le minoranze dicono in consiglio.
La misura è talmente colma che il consigliere Bressan, come vedremo in seguito, ha minacciato di segnalare la cosa all’agenzia dei segretari comunali.
Ma chi lo smuove questo ex parlamentare leghista… il Sindacotto no per evidenti affinità “elettive” (e la citazione latina “canis canem non est” è quanto mai appropriata).

1.  Approvazione verbali seduta del 30 ottobre 2015 (dal N. 22 al N.32)
Prende la parola il consigliere Bressan chiedendo che la votazione avvenga verbale per MarvinMartianverbale essendovi nelle verbalizzazioni del segretrentun%  molte “mancanze”, non venendo riportate «le precisazioni fatte da me e dai colleghi della minoranza.. come non ci sono le dichiarazioni fatte dal vicesindaco nonchè assessore nonchè ecc.. ecc.. Fellet sulla vendita della casa di via S.Pio X.. nè quelle sul piano degli interventi.. per quanto riguarda il regolamento del Maglio, benchè poi ritirato, manca il testo modificato come da me proposto..» e prosegue dicendo che i verbali dovrebbero almeno riportare la traccia del dibattito avvenuto.. ma quello che avviene nel comune di Gaiarine è una cosa grave.. continua dicendo che scriverà al responsabile dell’Albo Nazionale dei Segretari per segnalare questa continua inadempienza.
Ricorda come il segretrentun% gli abbia confidato che in un comune doveva aveva svolto l’attività di segretario avesse sempre steso i verbali in modo preciso e conforme al dibattito avvenuto, ma che dopo l’elezioni, vinte dalle minoranze, abbia deciso di non verbalizzare più in quel modo in quanto convintosi che anche la sua verbalizzazione (puntuale, corretta, esaustiva, precisa e obiettiva: come dev’essere, vivaddio) avesse avvantaggiato proprio le minoranze (magari non leghiste).
Se è vero quanto riferito dal consigliere Bressan, del quale non abbiamo motivo di dubitare anche per il fatto che  segretrentun%   non lo ha smentito pur facendo faccine perplesse di circostanza (chi?? io??), quanto messo in atto dal segretrentun%  in quel comune e quanto sta facendo a Gaiarine, dato che usa lo stesso metodo, lo pone  fuori da qualsiasi comportamento deontologico, come d’altra parte da noi  affermato ormai da anni. croppedimage318436-gambadilegnointera2Questo “signore” dimentica che dovrebbe essere il garante di tutti i consiglieri in quanto pagato dall’intera comunità di Gaiarine e non solo da quella parte che ha eletto l’attuale maggioranza e dimentica, altresì, che non spetta a lui determinare l’esito delle prossime elezioni amministrative nel nostro comune. Il suo comportamento, se conforme a quanto detto dal consigliere Bressan, è semplicemente scandaloso. È davvero ora che intervenga l’agenzia o il prefetto.
Il consigliere Andretta si associa alle considerazioni di Bressan, auspicando addirittura che le sedute del consiglio comunale di Gaiarine vengano tele riprese come avviene in tanti altri comuni anche perché ci sono i mezzi tecnologici per farlo, e mettendo così a disposizione della cittadinanza la diretta streaming dei consigli come anche un successivo podcast.
Il Sindacotto non parla perchè non vuole rovinarsi una palese condiscendenza nat921689197d019280d5cc62514742f01ealizia e si passa al voto dei singoli verbali.
Undici votazioni in sequenza, con voti contrari delle minoranze quando il verbale votato è incompleto e viziato. Diventa qui del tutto superfluo riportarne il dettaglio.

I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie:
gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.

(George Orwell)

2. Ratifica deliberazione di giunta comunale N. 121 del 24/11/201
Il Sindacotto cede la parola all’assessore De Zan che chiede se dare per letta l’intera delibera o se deve leggere la parte delle entrate e uscite. Ci si accorda per una lettura pulcino-uovoparziale. La De Zan legge. (pio pio pio) Il tono di voce è così basso che i presenti non capiscono quasi nulla mentre il ritmo della lettura dà la sensazione di una litania, biascicata in fretta con la convinzione di perder tempo e finir il prima possibile.
Andreetta la invita a leggere anche la parte della delibera dove è riportato l’avanzo di amministrazione  (€ 887.335,91). Si passa alle domande.
Prende la parola il consigliere Bressan mettendo in luce una lunga  serie di incongruenze tra la delibera ed il dispositivo allegato. Si discute. Si guardano le carte. Alla fine la De Zan in palese difficoltà ammette che nella delibera alcuni dati sono sbagliati.
Ma ecchessarà mai..
Bressan chiede come mai una delibera  approvata dalla Giunta il 24 novembre possa avere un allegato che è datato 10 dicembre, cioè ben 16 giorni dopo.
La  De Zan  tergiversa (pio pio pio) e allora Andreetta le chiede se ha una risposta.
Quale può essere secondo voi la risposta?..
provate a indovinare .. naturalmente che è colpa degli uffici..
pinoccioBugia, bugia. Il termine di legge per le variazioni di bilancio era il 30 novembre. La nostra super efficiente amministrazione le ha invece approvate, sicuramente non prima del 10 di  dicembre, probabilmente dopo. Poi come molto spesso succede in Italia, si aggiustano date, importi e così via. Proprio un bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Bressan chiede come mai l’acquisto del nuovo scavatore sia stato imputato al capitolo _vyr_22498265dello smaltimento rifiuti. Nasce un battibecco col Sindacotto, che alla fine arrabbiato se ne esce dicendo che «.. serve anche per la piazzola ecologica».
Bugia, bugia. O meglio, una dichiarazione bugiarda con una parte di verità.
E’ vero che lo scavatore (15/20 volte all’anno) viene usato anche nella piazzola ecologia per  comprimere i rifiuti ingombranti all’interno dei cassoni, o per spostare e caricare la ramaglia, ma la verità è che lo scavatore doveva essere imputato ad altri capitoli inerenti la manutenzione del territorio ma su quei capitoli non c’erano i soldi. Un altro bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Andreetta chiede spiegazioni su una serie di spostamenti di cifre relativi ai capitoli riguardanti il sociale. La De Zan (pio pio pio) dà alcune risposte. Andreetta fatica a seguirne il ragionamento, De Zan (pio pio pio) tenta di spiegarlo meglio.. Dopo un po’ i due si chiariscono.
zoomIl consigliere Andretta  chiede come mai ci sia una variazione di bilancio che raddoppia la spesa per gli spogliatoi della bispalestra. A luglio, cioè appena 4 mesi fa, con il bilancio di previsione era stata prevista una spesa di 150.000€ ora diventata di 300.000€.
Il Sindacotto dice che avevano pensato di «..portarli al grezzo..» mentre ora hanno deciso di «..completarli..». Andreetta insiste per sapere come mai una spesa così alta per degli spogliatoi. Nasce un altro battibecco che porta Andreetta  a chiedere «..cosa sono questi spogliatoi? se ne può sapere di più?», intendendo cosa avranno di così prezioso per giustificare una spesa di 300.000 euro.pièces-dor-qui-tombent-2
La risposta del Sindacotto è una di quelle lapalissiane risposte che fa grande un sindaco e la sua amministrazione  «cosa vuoi sapere?.. che è compreso di IVA.. secondo te cosa sono gli spogliatoi.. dove la gente si cambia..».
Quindi se noi portiamo lì il segretrentun% ce lo cambiano? Magari fosse così..
Bressan a braccio fa la dichiarazione di voto per il suo gruppo,  annunciando  voto contrario.. perché le scelte di questa amministrazione (vedi spogliatoi) confermano una volta di più la certezza che non vi sia  nessuna visione strategica.
La dichiarazione di voto del consigliere Andreetta, che potete leggere integralmente qui, mette in luce la poca trasparenza (trattasi di un benevolo eufemismo) dell’amministrazione e il trattamento indecoroso che ricevono le minoranze.. «..continua sistematicamente una modalità per cui le opposizioni devono sapere il minimo possibile di qualsiasi cosa, e, ovviamente, il più tardi possibile; in buona sostanza si continua a non rispettare il ruolo delle opposizioni, in qualche modo prendendosi gioco delle stesse..». tasche-vuote4Prosegue criticando quel piagnisteo continuo dell’amministrazione che dice di non avere soldi.. «.. e infatti “non ci sono schei”, soprattutto per i servizi e magari l’aiuto a famiglie ed imprese, ma si attinge da questo “tesoretto” per alimentare capitoli di spesa che non piangono mai, perché a Gaiarine – ormai lo sappiamo – ci sono capitoli che non piangono mai, e anche stavolta ne abbiamo la chiara evidenza; sono quelli per la nuova palestra.». Fa presente come la documentazione prodotta, il bilancio di previsione, ecc. «… E’ l’ennesima reiterata evidenza che piani di investimento, programmi di spesa, schemi di bilancio in questo comune non sono altro che “carta che si lascia scrivere”!»
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Fracassi contrari

Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata.
La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita.
E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico.
È un affarista, un disonesto.

(Sandro Pertini)

3. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2016/2018;
La De Zan (pio pio pio) legge. Il pubblico rischia la sonnolenza. Solita litania.
Prende la parola il consigliere Bressan  ricordando che nel precedente consiglio comunale aveva fatto i complimenti per la chiarezza e il corretto italiano che aveva contraddistinto la stesura del documento riguardante la Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2015, ma che ora è costretto a ricredersi poiché il  DUP è pieno Cuneiform_scriptdi errori e strafalcioni, alcune frasi sono illeggibili (ne legge una e non si capisce proprio nulla). Continua  affermando che la cosa più grave sta nel fatto che questo documento che avrebbe in sè grandi potenzialità, in quanto può aiutare un’amministrazione a pianificare  le cose da fare nei successivi tre anni, sia invece assimilabile ad un contenitore dove predominano sia negli obiettivi che nella parte operativa i vuoti, evidenziando una volta ancora, una volta di più, la mancanza assoluta di una vera programmazione, di una visione strategica pianificata in un percorso coerente e organizzato.
Mette in evidenza tutta una serie di incongruenze.. i dati sul “ciclo ecologico” (rifiuti) non coincidono con quelli pubblicati dall’ARPAV.. la tabella riportante i consorzi a quali il comune di Gaiarine partecipa porta dei dati errati.. così come è errato l’importo delle opere pubbliche in fase di realizzazione.. interviene la De Zan che (pio pio pio) dice che in effetti c’è un errore..
Bressan continua dicendo che forse l’amministrazione doveva sapere che la Tasi sarà abolita e quindi si doveva fare uno sforzo per tenere conto di questa novità e non ragionare come se nel 2016 tutte le entrate fossero uguali al 2015. La De Zan (pio pio pio) risponde che il DUP sarà riproposto come prevede la legge entro il prossimo febbraio e allora con la legge di stabilità approvata e definitiva si potrà ragionare su cifre reali.
Bressan aggiunge che spera che il bilancio di previsione del prossimo anno sia approvato entro il 31 marzo.. che i contributi per lo sport non vadano ad esclusivo beneficio  del calcio.. che venga aumentato il contributo per la protezione civile.. che i 300.000 euro di spesa programmati per il sociale non siano come biglie gettate nella sabbia..
Passa poi ad una provocazione chiedendo al Sindacotto se avesse già applicato il Jobs imageAct di Renzi dato che la forza lavoro indicata in pianta organica corrisponde a zero unità?
Bofonchiamento del primo cittadino su deprecabili errori e sviste nella stesura.
Nella sua dichiarazione di voto Bressan ribadisce come il documento presentato sia pieno di errori, e invita, a tal proposito, i consiglieri di maggioranza a leggere (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?)  i documenti che vengono presentati in consiglio non solo per correggere gli errori ma anche per dare consigli (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?), ripete che il documento è approssimativo e completamente mancante di visione strategica (vabbeh, questa cosa della visione strategica ormai è come la faccia nascosta della luna: tutti sanno che c’è ma nessuno l’ha mai vista).
piccola-ragazza-dolce-della-scuola-che-tira-i-suoi-capelli-biondi-nello-sforzo-che-ottiene-pazzo-mentre-studiando-44860017Interviene quindi il consigliere Andreetta che ribadendo la presenza degli errori nel documento proposto con aria paterna e condiscendente si rivolge alla De Zan..  «si vede che l’assessore si sta sforzando..» lo rimbrotta il Sindacotto «consigliere non giudichi!» e continua Andreetta «ma la invito a non sottovalutare questi aspetti formali.. non è assolutamente giustificabile il fatto che si porti in consiglio un documento così..».
La De Zan perdendo un po’ della sua fanciullesca innocenza chiede (co co co cooo) «ma lei cosa avrebbe fatto.. cosa potevamo fare noi senza il riferimento della legge di stabilità..» come se errori di calcolo e ortografici dipendessero dalla legge di stabilità..
Andreetta risponde «..dovevate lavorare di più.. si capisce che non sapete che pesci pigliare.. ». Passa poi alla lettura della sua dichiarazione di voto che potete leggere integralmente qui.
Nella sostanza ribadisce che i soldi vengono spesi solo per completare la palestra che alla 7017814-battenti-sacco-di-denaro-in-euro-con-ali-illustrazionefine costerà ai cittadini di Gaiarine 2.000.000 di euro (diconsi due milioni di euro!!!!), che questa amministrazione non ha nessuna voglia di abbassare i tributi locali e che tutto quello che viene presentato dall’amministrazione in termini di importi sono solo cifre buttate a caso dato che  poi saranno aggiustate strada facendo secondo le contingenze e non ispirate ad una programmazione pluriennale.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Fracassi contrari

Penso che, in politica, sia ragionevole adottare il principio di essere pronti al peggio, nella misura del possibile, anche se, naturalmente, dobbiamo, nello stesso tempo, cercare di ottenere il meglio. Mi sembra stolto basare tutti i nostri sforzi politici sull’incerta speranza che avremo la fortuna di disporre di governanti eccellenti o anche competenti.
(Karl Popper)

imagesiiiii4. Nomina comitato di gestione della biblioteca per il triennio 2016/2018.
Illustra il Sindacotto. Sono da eleggere cinque  membri del comitato di gestione della biblioteca. Tre  spettano alla maggioranza, due alle minoranze. Se c’è accordo sui nomi si può votare in modo palese.
La minoranza fa il nome di Benardetta Dardengo e di Kety Liset; la maggioranza quelli di Pilan Ada, Roberta Dardengo e Maria Grazia Carrer.
Per cui si decide di votare in modo palese.
Si vota.
Approvato all’unanimità.

Il Sindacotto ringrazia i componenti uscenti del Comitato Biblioteca e fa gli auguri di buone feste e di un prospero 2016.
Naturalmente contraccambiamo gli auguri ma per un 2016 che porti nel Comune di Gaiarine happy-new-year-resolutions-1

più rispetto per le minoranze
meno arroganza
più partecipazione dei silenti consiglieri di maggioranza
meno ignoranza di fronte ai problemi della comunità
più solidarietà
meno soldi spesi per opere insensate: la palestra
più rispetto delle norme
meno intrallazzi    
più trasparenza
meno gestione personalistica della cosa pubblica

Auguri a tutti

toto1_01“..ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
(Leonardo Sciascia)

Condivi
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Consiglio Comunale del 30 Ottobre 2015: Cronaca

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Si va ad iniziare. Per i presenti vedi qui .

1. Approvazione verbali seduta 23 Luglio 2015 (dal n°13 al n°21);
Si va veloci.
OLYMPUS DIGITAL CAMERALa minoranza probabilmente questa volta, pensa che sia una perdita di tempo insistere nel contestare i verbali; inutile fatica far capire che compito del segretrentun% è quello di garante per tutti i consiglieri e proprio per questo ha per dovere verbalizzare gli interventi in modo corretto. Così questa volta, rassegnata, tace.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo e Fracassi astenuti 

2. Nomina commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari;
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210Illustra il Sindacotto. Sono da eleggere due membri della commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari. Uno spetta alla maggioranza l’altro alle minoranze. Se c’è accordo sui nomi si può votare il modo palese.
La minoranza fa il nome della consigliera Fracassi; la maggioranza quello del vicesindaco Fellet. Per cui si decide di votare in modo palese.
Un doveroso inciso. Ecco qui un’altra nomina per l’accappiaincarichi: Vicesindaco, Assessore all’Urbanistica, Assessore all’Ambiente, membro del consiglio del Pio Istituto, articolista del foglio parrocchiale Il Ponte, e … forse altri che ora ci sfuggono. Ma se da Assessore all’Ambiente ha nel cassetto una bozza del Regolamento di Polizia Rurale da quasi un anno, da Assessore all’Urbanistica lo vedremo all’opera anche nel proseguo di questo Consiglio millantando affermazioni, arrampicandosi sugli specchi, distribuendo responsabilità e incombenze. Ciò che sa far bene è vendere (la trattativa privata l’ha fatta lui, a quanto dirà il Sindacotto) o, per meglio dire, “svendere” la casa di via S.Pio X, ma anche questo vedremo più avanti.
Si vota:
approvato all’unanimità

 

 

3. Gestione Maglio Tonet. Approvazione regolamento;
regolamentoIllustra il Sindacotto, anzi, non illustra proprio niente , nel senso che esordendo con «è da approvare il regolamento del maglio Tonet.. lo avete letto..» dà inizio ad una discussione sul caso di leggerlo o darlo per letto. Alla fine si dà per letto. Prende la parola con durezza il consigliere Bressan presentando un emendamento all’articolo 3. Ricorda come il Sindacotto abbia sempre detto di essere contrario alla formazione di commissioni.. fa presente che quando è stata chiesta dalle minoranze l’istituzione della commissione per il sociale, egli stesso (il Sindacotto), abbia affermato che le commissioni non funzionano portando come esempio, (senti, senti) le commissioni provinciali.. Ora invece propone un Comitato di Gestione composto da nove (9!?) membri e tutti nominati dal Sindacotto. Aggiunge Bressan che tale gestione poteva essere affidata al Comitato Biblioteca e che neppure gli Uffizi hanno un Comitato di Gestione così numeroso (lo sguardo del Sindacotto è perplesso: Uffizi, Uffizi.. ha già sentito questo nome).. insiste Bressan immaginando come sia possibile immaginare ispiratore di tutto questo nientepopodimenoche  il presidente Muraro che nella sua personalissima allegra gestione della cosa pubblica ha generato commissioni itineranti (di cui anche il Sindacotto fa parte) che vanno in giro per il territorio a cantine, valorizzando le eccellenze del territorio e la gradazione alcolica degli intelletti.. Propone quindi l’emendamento che contempla un comitato di sei (6) membri, di cui uno di diritto, l’Assessore alla Cultura (che ha un sussulto nel suo catatonico torpore: io? cosa? come?), e gli altri cinque eletti dal Consiglio Comunale, dando rappresentanza anche alle minoranze, evitando così che il Sindacotto agisca anche in questo caso da “burattinaio” del Maglio e della sua gestione.
Il Sindacotto tenta di spiegare che il numero nove dei membri del comitato non è stato messo a caso (ma và?!?).. ma per garantire un numero di persone sufficientemente ampio in grado di effettuare visite e dimostrazioni, e che comunque possono anche essere ridotti, ma sei, secondo lui, sono pochi.. e che però non può accettare che vengano nominati dal Consiglio Comunale in quanto devono essere persone in grado di far funzionare il Maglio, dopodichè tenta di mettere in votazione l’emendamento.. ma interviene la consigliera Capuzzo osservando che probabilmente verrebbero nominate le stesse persone sia dalla maggioranza che dalla minoranza, essendo poche, in Comune, le persone che hanno le conoscenze e le esperienze necessarie al funzionamento del Maglio, ma l’atto elettivo del Consiglio Comunale non sarebbe altro che un atto democratico al contrario dell’ennesima nomina diretta e insindacabile del Sindacotto.
A riprova di ciò, cita un articolo dello Statuto Comunale nel quale si stabilisce l’obbligo di dare rappresentanza a tutti i gruppi consiliari.. riprende poi il suggerimento di Bressan di affidare la gestione al Comitato Biblioteca o anche, perché no, alla nascente Pro Loco di Francenigo (ipotesi che vede cenni di assenso tra il pubblico).. infine osserva come il regolamento potesse esser steso in un italiano migliore e privo di banali errori ortografici.
Il Sindacotto si scuote e tentenna, bofonchiando come ci siano osservazioni giuste sulle quali si può discutere mentre altre invece.. altre.. e finalmente pronuncia una delle sue frasi che faranno la storia, al ribasso, del nostro Comune:
«lo sai che tante idee non fai mai niente»..
240_F_71963576_uCxAoxsQ8idrTYtR07blX2YMtm4ZrGHbAllora: tutto il mondo è in cerca di “idee”, idee nuove, innovative, originali, propositive, creative, giuste. Chi ha idee, anzi, chi ha più idee è vincente, potendo scegliere la migliore. Si realizzano addirittura “brainstorming” (vabbè, tempesta di cervelli..)  per far nascere idee e trovare soluzioni, ma per l’amministrazione comunale di Gaiarine se c’è un’idea basta e avanza, perché raramente si manifesta e quando questo raro evento accade.. si partorisce (abortisce?!?) il Regolamento per il Comitato di Gestione del Maglio, che per storia e significato meriterebbe ben altro.
Il Sindacotto comunque, alla fine, è propenso al ritiro del punto ma con la sola modifica dell’articolo 3 (quello sulla composizione, per capirsi).. interviene a questo punto la consigliera Fracassi con tutta una serie di osservazioni e incongruenze relative alla sede, all’inventario dei beni, alle competenze del Segretario del Comitato, alla pubblicazione delle decisioni, alle eventuali dimissioni di qualche suo membro (se un membro si dimette, o muore, lo si rimpiazza? e come? e chi lo nomina?).. infine propone che la Presidenza sia data all’Assessore alla Cultura (che ha un sussulto nel suo catatonico torpore: io? cosa? come?) e non al Sindaco.. il Sindacotto cerca di spiegare che la nomina nel Comitato di Gestione ed il Regolamento relativo sono una specie di riconoscimento per le persone che già adesso fanno funzionare il Maglio.. la consigliera Fracassi ribatte che se un regolamento nasce fatto bene funzionerà adesso ed in futuro.
Diciamo noi che è proprio dal confronto delle idee che nascono le cose che potranno avere un futuro.
Alla fine viene deciso di ritirare il punto.
illustrazione-del-fumetto-di-amleto-del-bassotto-tedesco-del-cane-45229285Dobbiamo qui proporre una considerazione, da sempre attanagliati da una sorta di dubbio amletico: “in quanto commissione provinciale.. esistere o non esistere?!?.. bere o non bere?!?.. mangiare o non mangiare?!?.. è più sollazzevole nella panza soffrire i gorgogli di gola e i crampi dell’oltraggioso appetito o prender le posate contro un mare di pietanze e, ingurgitandole, porre loro fine? questi sono i veri dilemmi della vita”.
Ora, finalmente, ci par di intuire la risposta e lo scoramento ci piglia e scuote nel profondo.
Si vota per il ritiro del punto:
approvato all’unanimità

 

4. Acquisto di particella per l’allargamento e messa in sicurezza della rotatoria tra la strada provinciale SP 44 di via Calderano e la strada comunale di via Gerardo da Camino;
2000px-Italian_traffic_signs_-_rotatoria.svgIllustra il Sindacotto.. per poter allargare l’incrocio della rotonda di Calderano si acquisteranno 186 mq ad un prezzo di 10.000 euro.. l’opera di allargamento dell’incrocio sarà finanziata anche dalla Provincia (ma allora, esiste ancora?) con un contributo di 30.000 euro..
Interviene la consigliera Capuzzo mettendo in evidenza che si fa ora quello che si doveva fare prima, quando si è realizzata una rotatoria costata qualche centinaio di migliaia di euro e che ha accentuato i problemi invece di risolverli.. dichiara quindi di essere sempre più favorevole a soluzioni che tutelino e agevolino l’utenza debole di ciclisti e pedoni e che naturalmente è a favore di tutto quanto viene fatto per la sicurezza dei cittadini.
Si vota:
approvato all’unanimità

 

5. Presa d’atto della dichiarazione dei tecnici redattori del piano di lottizzazione “Le Siepi” relativamente al limite di inviluppo;
73017Illustra il Sindacotto facendo presente che c’è la richiesta dei lottizzanti di poter spostare l’edificazione all’interno della lottizzazione ed in tal senso è pervenuta una dichiarazione dei loro tecnici che afferma che il tutto viene fatto in rispetto delle norme (ma dai?!? e cosa dovevano dichiarare? il contrario?).
Interviene il consigliere Bressan mettendo in evidenza due questioni: la prima riguarda la sagoma di inviluppo, la seconda riguarda le distanze.. i lottizzanti chiedono di uscire dalla sagoma di inviluppo andando in deroga alle distanze.. Bressan si dichiara favorevole alla proposta però giudica scorretto e pericoloso prendere atto di una dichiarazione di un professionista da allegare alle norme tecniche tanto più che esiste già l’articolo 78 del Regolamento Edilizio Comunale che dà indicazioni per le deroghe sulle distanze.. la procedura corretta è quella di aggiungere un articolo alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Lottizzazione che riportando quanto richiesto faccia poi riferimento all’articolo 78 del Regolamento Edilizio.
Il consigliere Andreetta propone la propria dichiarazione di voto..  non è riuscito a capire perché sia stata portata in Consiglio Comunale questa presa d’atto.. ha capito che un privato si è trovato di fronte ad un problema normativo.. ha capito che gli uffici comunali (il cosiddetto Ufficio Tecnico che di tecnico da anni non ha più nulla) non sono stati in grado di proporre una soluzione.. quindi due sono le cose: negli uffici c’è qualcosa che non va (ma noooooo!!!!).. oppure c’è un vuoto normativo che non permette di rispondere puntualmente.. ma se è vera la seconda ipotesi (non dimenticando la prima) allora in Consiglio Comunale doveva essere portata una modifica delle norme che permettesse di sanare questa lacuna in modo di dare una soluzione a questo caso ma anche simili a venire.. se così si fosse operato non avrebbe avuto niente da dire ma è inconcepibile che il Consiglio Comunale prenda atto di una sorta di autocertificazione proveniente da un tecnico professionista privato.. siamo di fronte ad un soluzione “particolare” per una richiesta “particolare“, quindi mai avrebbe dovuto “arrivare” in Consiglio Comunale.. e per questo dichiara, chiedendo al segretrentun% di verbalizzare correttamente, che non parteciperà al voto.
La consigliera Capuzzo mette in luce che non essendo stata allegata neppure una planimetria è abbastanza difficile capire di che cosa si tratti e fare una valutazione corretta della faccenda. Ascoltando l’intervento del consigliere Andretta ne deduce la ragionevolezza convenendo quindi che il Consiglio Comunale viene chiamato a deliberare su una richiesta particolare, legittimando così in futuro analoghe richieste perché il vuoto normativo ora presente non viene sanato.
Al Sindacotto non frega nulla di tutto questo e forse l’unico vuoto che paventa è quello della propria panza, e vorrebbe votare. Addirittura la sua maggioranza silenziosa alza già lesta la manina ma interviene il consigliere Bressan chiedendo la possibilità di modificare il deliberato in modo tale che siano modificate le norme tecniche del piano di lottizzazione.. Segue un serrato confabulìo tra Sindacotto, segretrentun% e Assessore all’Urbanistica.. la richiesta viene accolta e il consigliere Bressan detta la modifica al segretrentun% che prende nota.
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210e il nostro super “caregaro”, cioè colui che occupa più careghe, cioè l’Assessore all’urbanistica, nonché Vicesindaco nonché Assessore all’ambiente, nonché.. nonché.. cosa fa? essendo Assessore all’urbanistica non propone una modifica alle norme in modo tale da sanare la lacuna evidenziata una volta per tutte e per tutti.
No, non lo fa. Per quale motivo non lo fa? Lanciamo il domandone della settimana:
perchè non fa?
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa
Bressan e Fracassi favorevoli
Capuzzo astenuta

 

 

6. Piano di recupero di iniziativa privata denominato “Ex Polveriera”.
Approvazione schema convenzione per costituzione servitù;
imagesIllustra il Sindacotto.. poche parole ma ben confuse, dalle quali non si capisce proprio di cosa si debba trattare e allora ve lo spieghiamo noi.
La proprietà chiede lo spostamento della servitù di passaggio a servizio dell’impianto di telefonia mobile, costituita a suo tempo per permetter la manutenzione dell’impianto stesso, dall’attuale posizione ad altra particella, adiacente al nuovo parcheggio, questo per far in modo che si possa accedere in modo più diretto all’impianto di telefonia.
Interviene la consigliera Capuzzo dicendosi favorevole, ma facendo presente che sono stati pochi i giorni a disposizione per leggersi gli atti e capire nel merito di che cosa si tratti.
Il consigliere Andreetta legge la sua dichiarazione di voto facendo presente che la convenzione in esame è sul tavolo della maggioranza da mesi, mentre lui l’ha ricevuta martedì scorso.. denuncia come chiara la strategia dell’amministrazione che mira a far in modo che le minoranze arrivino in consiglio impreparate non potendo così far perdere tempo e di conseguenza, avendo capito questo, lui non farà perdere tempo a nessuno e chiede al segretrentun% di verbalizzare che non parteciperà al voto.
Il consigliere Bressan annuncia il voto favorevole del suo gruppo.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa al voto
Bressan, Capuzzo, Fracassi favorevoli

 

 

7. Approvazione regolamento parco boscato “Bonaventura Maschio”;
Illustra sempre lui, il Sindacotto (attenti, attenti).. è un regolamento (bene, bene) che era già nella convenzione (quale? dove?).. messi gli orari di apertura (orari? di cosa? e quali?) e conclude.. «lo dobbiamo leggere?»
Ci guardiamo attorno: si notano le facce soddisfatte del pubblico in sala per aver capito di cosa si discuterà.
k7141027Interviene la consigliera Capuzzo dicendo che le sembra un regolamento buttato lì.. si parla di parco boscato, di oasi naturalistica ma non si capisce di cosa si tratti.. si parla di manutenzione ma non si sa chi fa che cosa.. si ha così la dimostrazione (ennesima e lampante) che il nostro comune non sappia gestire il “verde“… porta l’esempio di una bellissima siepe, che si trovava nel parco pubblico vicino a casa sua, che essendosi ammalata è stata tagliata, rasa al suolo pur essendo patrimonio pubblico e aggiunge l’ovvia considerazione che anche le piante si possono curare.. continua dicendo che viene il dubbio che si abbia paura di gestire “il verde“.. e dichiara il suo voto di astensione.
Il consigliere Bressan preannuncia anche per il suo gruppo un voto di astensione in quanto nel regolamento mancano alcuni ruoli chiave limitandosi ad enunciare solo regole comportamentali.. e dichiara di condividere l’intervento della consigliera Capuzzo.
Interviene il consigliere Andretta «..sicuramente questo regolamento è sul tavolo della maggioranza da settimane o mesi..» e ripete esattamente l’intervento fatto al punto precedente sulla considerazione che questa maggioranza ha della minoranza.. poi aggiunge che la stesura di questo regolamento poteva essere occasione per coinvolgere altre persone e per fare un “lavoro” fatto bene che avrebbe generato interesse verso quest’area che si spera non venga dimenticata dai cittadini.. invece si è preferito agire come sempre tenendo tutti all’oscuro.. e quindi per non far perdere alla maggioranza ulteriore tempo chiede al segretrentun% di verbalizzare che non parteciperà al voto.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa al voto
Bressan, Capuzzo, Fracassi astenuti

 

 

8. Esame osservazioni, controdeduzioni ed approvazione della Iª variante al piano degli interventi (P.I.);
Come sempre illustra (vabbè, illustra è parola grossa) il Sindacotto.. dicendo che sono arrivate due osservazioni: una di Amica Terra Onlus (mentendo spudoratamente perché le osservazioni di Amica Terra sono nove (9!!!)  come potete leggere nel documento originale).. poi legge il riassunto, steso dal professionista incaricato della variante, di questa fantomatica unica osservazione di Amica Terra Onlus e la controdeduzione (potete leggere qui come hanno di fatto non tenuto conto delle osservazioni e risposto lucciole per lanterne).. continua dicendo che la seconda osservazione presentata da un cittadino chiede un cambio di destinazione d’uso in commerciale con la possibilità di costruire 16.000 mc.. e prosegue leggendo il diniego proposto dallo stesso tecnico di cui poc’anzi.
downloadInterviene la consigliera Capuzzo mettendo in evidenza che le osservazioni presentate da Amica Terra sono nove (9?!?) e che vi è agli atti una generica controdeduzione.. e questo rende illegittimo l’atto citando l’art 3 della legge 241 che obbliga le amministrazioni pubbliche a motivare punto per punto i dinieghi.. quindi nove (9?!?) sono le osservazioni e nove (9?!?) devono essere le controdeduzioni.. per cui chiede il ritiro del punto essendo l’unica cosa sensata da fare.. fa presente, proseguendo, che le osservazioni dovevano essere pubblicate nel sito del comune nella sezione trasparenza, come d’altra parte prevede la legge, che il Comune di Gaiarine continua a non rispettare (per chi non lo sapesse vi informiamo che l’(ir)responsabile della “trasparenza” è il segretrentun% ).. propone, anche per questa seconda motivazione, il ritiro del punto..
Aggiunge che l’osservazione numero uno (1) di Amica Terra mette in luce come una zona oggetto della Variante sia una zona sottoposta a tutela in quanto interessata da un corridoio ecologico secondario.. corridoio ecologico presente nel Rapporto Ambientale della VAS, Valutazione Ambientale Strategica, (un estratto lo potete leggere qui, sottolineate in giallo trovate le parti di interesse)… prosegue leggendo le parti salienti del Rapporto Ambientale indicando le pagine e facendo riferimento alla cartografia in esso presente.. inoltre legge l’art. 50 delle Norme Tecniche di Attuazione «Le suddette variazioni in sede di PI dovranno avvenire in ogni caso nel rispetto degli obiettivi generali di limitazione del consumo di suolo, del dimensionamento complessivo del P.A.T., impedendo e/o controllando la costruzione a nastro lungo le direttrici di traffico di interconnessione tra aggregati insediativi, e avuto cura di verificare che non siano alterati l’equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità evidenziate nella Valutazione  Ambientale Strategica. »«.. di conseguenza state trasgredendo non solo la forma ma anche la sostanza..»  prosegue Capuzzo facendo presente che vi sono altre lacune messe in evidenza da Amica Terra, come ad esempio la cartografia non aggiornata del PAT presente nel sito del comune.. e che se queste cose fossero state prese in considerazione si sarebbe potuto migliorare la variante; chiede di nuovo il ritiro del punto e se così non fosse il suo voto non potrà che essere contrario.
imbroglio-embrouille-demeler_articleSi innesca quindi una discussione tra il Sindacotto, il consigliere Andretta e la consigliera Capuzzo … il Sindacotto insiste nel dire (contro ogni evidenza) che l’osservazione è una sola equiparando l’osservante alle osservazioni mentre i consiglieri di opposizione non possono che ribadire come queste siano indubbiamente 9 (nove!).. il Sindacotto insiste concludendo che il punto in discussione non verrà ritirato.
Interviene il consigliere Bressan allineandosi con quanto detto dalla consigliera Capuzzo.. ripete come sia evidente che le osservazioni sono 9 (nove!) e come solo quando simili tra loro sia possibile accorparle e riassumerle, condizione del tutto assente in questo caso, poi chiede all’Assessore all’Urbanistica (a chi? al “caregaro”?) di rispondere con le controdeduzioni punto per punto, osservazione per osservazione.
Il “caregaro” e il Sindacotto scuotono la testa .. soprattutto il “caregaro” pare in difficoltà e tenta di dire che non risponderà.
Il consigliere Bressan fa presente che è suo diritto avere risposta poiché sulla questione dovrà esprimere un voto e quindi necessita di tutti i chiarimenti possibili per poterlo esprimere in modo consapevole.. legge quindi la prima osservazione di Amica Terra «La variante in oggetto va ad interessare, come ambito agricolo da sottoporre a riordino, parte della via Mazzul a Francenigo. Parte di tale ambito è sottoposto a tutela in quanto interessato da un corridoio ecologico secondario e da un “varco” localizzato individuato nella tavola 3.1.A Sistema Ambientale Naturale- reti ecologiche del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1137 del 23 marzo 2010.»e si dice perfettamente d’accordo con quanto detto dalla collega Capuzzo sulla relazione inscindibile tra le Norme tecniche di attuazione e la VAS e chiede dove sia stato controdedotto tutto ciò.
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210Di solito il “caregaro” quando ha occasione di parlare non la molla più … parla … parla … parla o addirittura pontifica … ma questa volta è in palese difficoltà e ribadisce che l’osservazione è una però composta da 9 punti (magico caregaro!) e si lancia in un excursus sull’iter di adozione della variante che non c’entra nulla con quanto chiesto dal consigliere Bressan.. dice che caso mai la risposta dovrebbe essere data dal «..competente in materia e quindi l’estensore della variante del piano..».
Ci chiediamo  per quale motivo dobbiamo dare  un’indennità economica (schei) ad un Assessore all’Urbanistica che non sa nulla, che non si prende alcuna responsabilità e demanda al tecnico la competenza e la responsabilità di queste scelte “abominevoli”, un piano di interventi insignificante, miope, inadeguato, brutta copia del “Piano Casa” Regionale, questi amministratori, Sindacotto e “caregaro” in primis, sono ancora fermi al vecchio P.R.G. dei primi anni duemila, mentre il mondo attorno a loro in questi ultimi anni è cambiato, e non è che non se ne siano accorti, è che non lo accettano; questo loro modo di procedere ha qualcosa di penoso, ma per loro fortuna li soccorre l’anno straordinario giubilare che invitando alla misericordia ci richiama ad averne nei loro confronti.

Insomma, alla fine il “caregaro” rivolto al consigliere Bressan chiede con un senso di sfida  «.. o dobbiamo rifare il PAT ?..»  … Bressan non si scompone e risponde che nessuno vuole rifare il PAT e che comunque già una volta il Consiglio Comunale è intervenuto a sanare parti del PAT sbagliate come sulla questione degli usi civici.. ribadisce in modo molto chiaro e anche con tono perentorio che «..le norme tecniche dicono che le varianti ai piani di interventi devono essere fatte nel rispetto delle indicazioni contenute nella  VAS..».
Chiede poi al segretrentun% di verbalizzare come l’Assessore all’Urbanistica non intenda rispondere.. si innesca un’altra accesa discussione sulla verbalizzazione, sulle frasi che spariscono dai verbali, sul numero delle osservazioni..  alla fine il Sindacotto dice «.. andiamo avanti e tu fai la tua bella denuncia..».
Il consigliere Andreetta in premessa fa presente che il pubblico può rendersi conto di quale sia la situazione.. da una parte (minoranze) vengono esposte argomentazioni sensate e puntuali, dall’altra (maggioranza, o per meglio dire, il Sindacotto e in questo caso anche il “caregaro) ci sono risposte non all’altezza delle domande e di questo non si capacita.. passa alla dichiarazione di voto … già in fase di adozione di questa variante aveva espresso le sue perplessità … ma la maggioranza ha proseguito imperterrita e le minoranze sono presenti in Consiglio solo perché non se può far a meno.. «al mancato ascolto, in questa sede, io mi sono ormai abituato..» .. e prosegue dicendo che però  la cosa  più grave è la mancanza di ascolto e rispetto per i cittadini singoli o associati … cittadini che «si impegnano gratuitamente a migliorare la convivenza di noi tutti..».. gratuitamente e in buona fede.. e aggiunge che non essendo un tecnico non sa dire quanto corrette siano le osservazioni di Amica Terra ma quello che gli da fastidio è il modo in cui si risponde.. un modo sbrigativo a fronte di osservazioni articolate e documentate.. che meriterebbero ben altre risposte mentre la risposta in delibera non aiuta a capire niente.. e definendo «..questa modalità di agire palesemente scorretta..» dichiara infine il suo voto contrario.
C’è a questo punto la dichiarazione di voto del consigliere Bressan che evidenzia come la maggioranza si vota la prima variante al piano degli interventi, una variante poco utile al territorio ma forse molto utile a qualche cittadino… ricorda poi che l’iter della variante è iniziata con l’esposizione in Consiglio del  documento del Sindaco (lo potete leggere qui) riportante i criteri generali a cui la variante avrebbe dovuto ispirarsi che legge integralmente .. «Il Piano degli Interventi dovrà fare attenzione ad aspetti di coerenza dello sviluppo con le indicazioni contenute nel Piano di Assetto del Territorio ed inoltre porre particolare attenzione a tematismi di valenza ambientale quali: 1. promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole; 2. tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti attraverso le operazioni di recupero e riqualificazione; 3.salvaguardia e valorizzazione del paesaggio rurale e delle aree naturalistiche;4  difesa dai rischi idrogeologici. »prosegue sottolineando come da questi principi poteva nascere una variante che avesse effettivamente a cuore il riordino equilibrato ma invece questa variante non riordina proprio nulla e su questo concorda con quanto affermato da Amica Terra nelle osservazioni presentate.. ma si sa che prima di fare scelte pianificatorie bisogna riordinare le idee (averne di idee!!!) e che come già detto in passato questa maggioranza ha poche e oltre che confuse idee su cosa sia necessario al  nostro territorio.
images (1)Sulle osservazioni si dice favorevolmente sorpreso dal diniego alla richiesta pervenuta di costruire 16.000 mc ma si dice anche sicuro che qualche pensierino sull’accettarla o meno sia stato fatto non fosse altro per incassare qualche tributo in più.. afferma che non è stupito invece della bocciatura totale delle osservazioni di Amica Terra in quanto ben risaputo che l’amministrazione attuale non abbia particolare simpatia per la stessa associazione.. invita però a guardare ai contenuti, costituiti da osservazioni condivisibili, piuttosto che fermarsi al contenitore ovvero chi quelle osservazioni ha formulato.. spera inoltre che questo invito venga in casi analoghi accolto perché tale atteggiamento diverrebbe una vittoria per i cittadini di Gaiarine e per il territorio oltre a far vincere la democrazia.. in conclusione richiama quanto detto al momento dell’adozione di questa variante e cioè che non si deve procedere per singole varianti ma che è necessario superare il vecchio PRG con un piano degli interventi globale.. però nel momento stesso in cui afferma questo prova brividi per tale eventualità visto come procede questa amministrazione e vista la totale mancanza di una visione strategica quindi invita piuttosto a non fare nulla, evitando così almeno danni peggiori.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

 

 

9. Alienazione del fabbricato di Francenigo in via S. Pio X;
Illustra il Sindacotto quella che è l’alienazione di una abitazione in via S.Pio X a Francenigo.. sono state fatte varie aste (due per la precisione) andate deserte, poi è stata proposta la vendita «.. a destra e a sinistra» e non si è capito se da destra o da sinistra è arrivata una offerta (forse caduta dal cielo?) di 25.000€ ed è stato deciso di accettarla.
vendita-di-immobile-locato-e-diritto-di-prelazione_59084Il consigliere Andretta chiede che gli venga spiegato come da un’asta partita a 45.000 € si sia arrivati il giorno dopo a 25.000 € .. forse qualcuno attendeva una ulteriore gara per aggiudicarsela ad un prezzo più basso e chiede che gli venga data una spiegazione..
il Sindacotto afferma che è stata proposta prima a 35.000 €, poi a 30.000 € ma alla fine l’unico interessato è risultato essere il confinante che ha offerto 25.000 €.
Queste trattative, stando alle parole del Sindacotto almeno tre (35.000, 30.000, 25.000), quando sono avvenute? Naturalmente la notte tra il 13 ottobre, giorno di chiusura dell’asta e il 14 ottobre, giorno di datazione della lettera di offerta di 25.000 €, e questo ci fa proprio dire che siamo di fronte ad una amministrazione efficientissima.
Il Sindacotto viste le facce dubbiose delle minoranze contrattacca dicendo «se qualcuno di voi riesce..» ma non riesce a concludere la frase perché il consigliere Andretta che ha capito dove volesse andar a parare, subito ribatte «eh, no.. non siamo dei mercanti, ci vuole il rispetto dei ruoli in questo Consiglio».
Casa-pignorata-come-bloccare-la-venditaInterviene il consigliere Bressan facendo un po’ di storia.. l’anno scorso una prima asta a 55.000€ andata deserta, poi l’altro giorno una seconda asta per 45.000€.. le due perizie di stima fatte a distanza di cinque mesi sono state predisposte dal tecnico comunale.. ora nella delibera si scrive che l’offerta di 25.000€ è congrua.. ma si sarebbe dovuto fare una ulteriore perizia di stima.. ricorda poi che non c’è urgenza di vendere perché come è stato anche scritto in delibera il mercato immobiliare è fermo quindi chi vende in questo momento in effetti svende.. poi chiede come sia avvenuta questa trattativa dato che dagli atti non si riesce a comprenderne lo svolgimento..e che desta molta perplessità il fatto che viene steso il verbale di gara il 13 ottobre e il 14 arriva un’offerta…
Il Sindacotto tenta una spiegazione.. andata deserta la gara, l’amministrazione si è chiesta se l’immobile poteva interessare al confinante e incaricando il Vicesindaco di trattare la cosa..«in via del tutto eccezionale..» il confinante ha offerto 25.000€.
Povero questo confinante costretto a prendersi in carico questo “osso”, povero questo confinante che ha “dovuto” fare questo gran regalo al comune, peccato, però, che fosse l’unico a conoscenza come la gara fosse andata deserta. Povero ma tanto tanto generoso, talmente tanto che non ha aspettato neppure un giorno per fare questo gran regalo al comune di Gaiarine. Insomma: povero ma generoso.
Il consigliere Bressan chiede se si sia interpellato qualche altro possibile compratore..  il Sindacotto risponde «se non si è fatto vedere nessuno io cosa devo fare»Bressan dice che probabilmente nessuno sapeva che c’era la possibilità di acquistare questo immobile ad un prezzo sempre più conveniente.
La consigliera Capuzzo mette in evidenza che da qualche parte il verbale della gara andata deserta doveva essere pubblicato altrimenti come avrebbero potuto i cittadini essere a conoscenza che quel bene era ancora in vendita (anzi, in svendita?).. il regolamento delle alienazioni parla proprio di pubblicità necessaria per ottenere la massima partecipazione alla procedura di vendita e obbliga alla pubblicazione degli avvisi sull’albo pretorio e sul sito del comune.. se fosse stata fatta tutta la pubblicità dovuta e l’unica offerta pervenuta fosse stata di 25.000€, a parte il fatto che si sarebbe potuto aspettare di vendere in attesa di tempi più favorevoli, non ci sarebbe stato quasi nulla da dire.. .. chiede poi al segretrentun% se il verbale di asta andata deserta dovesse essere pubblicato sul sito del comune … il segretrentun% risponde « no » e dà spiegazioni assurde sul fatto che ogni cittadino poteva andare il giorno dopo a fare una offerta … ma la consigliera chiede « come faceva un cittadino a sapere che l’asta era andata deserta?».
La decenza e una certa stanchezza ci suggerisce di tralasciare le reiterate pseudo quale-e-il-numero-per-inviare-un-telegrammaspiegazioni del segretrentun%.
Potremmo allora immaginare di inviargli un telegramma:
il verbale andava pubblicato stop
i cittadini di Gaiarine non hanno saputo nulla della gara andata deserta stop
gli accordi per la vendita erano già stati fatti prima stop
l’atto è illegittimo stop
il vicesindaco afferma che la responsabilità non sarà sua stop
il consigliere Bressan ribadisce che i cittadini non potevano sapere nulla e si rivolge al capogruppo della maggioranza tale Dardengo (quello che chiude le imposte della sala a fine Consiglio) chiedendogli se lui fosse al corrente di una trattativa privata per la vendita di questo immobile, e dopo un esitante tentennamento il Dardengo risponde « sì ».
bue-incazzatoA questo punto il Sindacotto oltremodo irritato sfida Bressan dicendogli « facciamo così, io ritiro il punto e voi vendete la casa ad un prezzo maggiore di 25.000 se ci riuscite »; si accende la bagarre, con le stridule urla del Sindacotto che baldanzoso insiste con questo atteggiamento di sfida.. sembra di essere al Foro Boario di Oderzo, l’unico mercato delle vacche rimasto nel Veneto come probabilmente Gaiarine rischia di essere l’unico comune del Veneto con una amministrazione simile e con un Sindacotto così mercantile.
C’è la dichiarazione di voto del consigliere Bressan che mette in evidenza sostanzialmente le lacune procedurali già evidenziate in precedenza.. la valutazione fatta di 55.000 € al solo scopo di non sforare il patto di stabilità.. le perizie fatte ad uso e consumo dal solito geometra comunale (le cui prodezze meriterebbero di suo attenzione e approfondimento)… iter scorretto.. la trattativa privata fatta in modo oscuro.. le coincidenze delle date tra gara e lettera di offerta.. la fretta a vendere forse per motivi di bilancio.. per tutto ciò alla fine dichiara inevitabilmente il suo voto contrario.
Il consigliere Andreetta opera, con ragione, la paternale al Sindacotto e alla sua maggioranza invitandoli a non considerare il Comune come loro proprietà ed invita a smettere questi ragionamenti mercantili e ad evitare provocazioni che sono fuori luogo in una sala consiliare comunale.. perfino il Sindacotto si rende conto del rimprovero e lo richiama ad esporre la dichiarazione di voto.
Andretta invita il segretrentun%, a verbalizzare parola per parola la provocazione del Sindacotto quando ha invitato i consiglieri di minoranza a trovare chi potesse acquistare l’immobile e nasce una nuova discussione.
La dichiarazione di voto del consigliere Andretta opera l’excursus delle aste, delle perizie, delle coincidenze di date tra asta andata deserta e offerta del confinante.. qualsiasi persona sa cosa si può comprare con 25.000€.. forse un garage.. doveva essere fatta una nuova asta e invece nessuno poteva sapere che tra il 13 e 14 ottobre ci sarebbe stata questa svendita promozionale.. se l’acquirente non ristrutturerà subito l’immobile si avrà un doppio danno: un incasso misero e un immobile in perenne stato di abbandono così come ci sono altri immobili nel comune in stato di degrado come l’ex Consorzio di Gaiarine con le coperture in eternit dove non si interviene.. le perplessità su questa trattativa come su quella precedente con l’Ater sono molto forti … e conclude dichiarando il proprio voto contrario.
La consigliera Capuzzo nella sua dichiarazione condivide quanto detto dagli altri download (1)consiglieri e fa sua la frase «a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca» per cui è portata a pensare che tutta questa fretta, come già per l’immobile venduto all’Ater, serva per potersi disfare degli immobili dove potrebbero alloggiare particolari categorie di persone (magari migranti).. non vuole dilungarsi ma tutta questa fretta e la mancanza di trasparenza rende tutta la procedura oscura.. per di più il bando non era pubblicato nella sezione bandi ma nella sezione pianificazione e governo del territorio.. si chiede come poteva un cittadino venire a conoscenza del bando se non viene pubblicato nella sezione giusta.. e anche lei mette in luce le coincidenze delle date 13/14 ottobre.. e riafferma che il tutto porta ragionevolmente a pensare che ci sia stata la volontà ben precisa mantenere il più basso profilo possibile e quasi nascosto allo scopo di favorire qualcuno.
Dichiara perciò il suo voto contrario
progetti-boxInterviene il “caregaro” con una precisazione che precisazione non è visto che chiede e si chiede cosa vuol dire pubblicità arrivando perfino a chiedere «dovevamo andare casa per casa?» e a rallegrare l’uditorio con altre amenità del genere fino a giustificare la trattativa privata e i 25.000€, facendo astrusi calcoli di valore al mc cosa che innesca una discussione sul valore dell’immobile indicato nelle due perizie, l’ultima solo di qualche mese addietro la cui stima era pari 45.000€ … discussione che porta sia il Sindacotto che il “caregaro” ad affermare che il “tecnicozzo(connubio doveroso tra tecnico e scagnozzo) ha sbagliato la perizia.
Così siamo arrivati alla fine di questa brutta storia con la seguente morale: il “tecnicozzo” sbaglia, il “caregaro” convince il confinante a fare un regalo al comune e il Sindacotto visse felice e contento, naturalmente chi la prende sempre in quel posto sono i sudditi, cioè la comunità di Gaiarine che vede svendere, per “oscure” ragioni tutte da chiarire, il proprio patrimonio immobiliare.
C’è ancora un piccolo particolare che mette in evidenza la consigliera Capuzzo … si è parlato durante la discussione di una trattativa con il confinante ma l’offerta di acquisto è di una società di Trieste: come mai questa contraddizione? Poiché anche la geografia non è un’opinione appare paradossale definire una società triestina confinante in Gaiarine. Il “caregaro” è proprio in difficoltà e annaspa con le sue spiegazioni .. vicinante.. confinante.. società.. che non chiariscono proprio nulla anzi servono a rendere ancora più fumosa questa vicenda.
Allora gli spieghiamo noi con chi ha parlato il “caregaro”: non ha parlato con il confinante, non ha parlato con il vicinante ma ha parlato con il padre della confinante, padre che – guarda caso – ha per moglie l’amministratore della società che ha inviato l’offerta d’acquisto.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

10.Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2015;
Siamo alla solita illustrazione del Sindacotto nel senso che guardando con sofferenza i banchi delle minoranze recita il rituale «dobbiamo leggerlo, l’avete letto?».
Non ci sono nè domande nè richieste di chiarimento, si passa subito alle dichiarazioni di voto.
Il consigliere Andretta.. fa riferimento al consiglio di approvazione del bilancio previsionale riportante le previsioni di entrata e di uscita che sono richiamate nei quadri riassuntivi del documento.. mette in evidenza come in quella sede si era lamentato del ritardo con cui veniva approvato il bilancio di previsione anche se non erano intervenute modifiche di legge.. le entrate di voci come IMU e TASI erano certe, e fatte pagare alla cittadinanza prima di determinare le aliquote, talmente certe che la riscossione è avvenuta per il 99,12% e tutto fa prevedere che a dicembre non ci saranno scostamenti.. passando alle uscite si nota come al 15 ottobre gli impegni per la spesa corrente siano al 60% dell’ammontare previsto come spesa per l’intero anno.. come si pensa di spendere oltre un milione di euro entro dicembre?.. la risposta è fin troppo ovvia: le cifre di spesa sono messe lì a caso per far quadrare il bilancio (assessore De Zan? Ci sei? Seeeeeee, buonanotte!) quindi senza alcuna pianificazione.. e così non si riducono le tasse dicendo che non ci sono soldi (no ghe sé pì schei) non si implementano servizi ma si continua a ad accumulare un tesoretto che servirà a pagare le opere pubbliche (faraoniche) cominciate nel passato (megalopassato).. continua dicendo che questo viene fatto evitando accuratamente di dire la verità alla cittadinanza.. dichiara infine il suo voto contrario in quanto chiamato a votare un programma che non condivide.
non-ci-posso-credereAnche la consigliera Capuzzo dichiara il suo voto contrario, l’analisi di un documento così tecnico richiede più tempo e avendolo ricevuto solo martedì ha potuto solo leggerlo velocemente.. le pare comunque una relazione vaga dove non si cita il MEPA, non si fa alcun cenno al contratto nuovo per l’illuminazione e così via.. tutto fa pensare che non si sia fatto un buon lavoro.
Il consigliere Bressan dà atto che il documento è scritto in buon italiano, al contrario di tanti altri atti approssimativi e linguisticamente scorretti, e che illustra chiaramente l’operato degli uffici.. ma molte delle cose fatte non sono altro che obblighi di legge che poco hanno a che fare con la realizzazione di un mandato amministrativo.
Poche delle cose promesse in campagna elettorale sono state fatte (e chissà se è davvero un male).. qualche patrocinio, qualcosa per i giovani, quello che non manca mai sono le spese per la bispalestra e questo accadrà finché non sarà terminata e purtroppo anche successivamente al suo completamento per i costi di gestione che avrà.. chiede dove sia finito l’impegno per il sociale sbandierato in campagna elettorale.. afferma che la responsabilità di questo mancato impegno non è della consigliera Gava, che si dà da fare per svolgere al meglio il suo compito ma di chi taglia le risorse per il sociale cioè di colui che in Consiglio Comunale ha dichiarato (Sindacotto) che non investe un euro in cose che non danno un tornaconto economico al Comune.
The_ScreamRibadisce che la colpa non è della consigliera Gava e nel dirlo le rivolge direttamente lo sguardo, ma di colui che nega un minimo di sostegno sociale alle persone che ne hanno bisogno dopo il tanto lavoro fatto dai medici di base e dall’assistente sociale per risolvere situazioni di disagio.. ripete che la colpa è del Sindacotto e di tutti quei consiglieri a cui manca il coraggio di esprimere la loro idea e alzano invece la mano a prescindere.. invita a fare di più e ricorda al Sindacotto e alla maggioranza che non stanno gestendo una azienda privata ma la cosa pubblica e la cosa più importante della cosa pubblica è il benessere sociale.. conclude annunciando il suo voto contrario.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

 

11. Concessione esterna servizio di pubbliche affissioni, di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, del diritto sulle pubbliche affissioni nonché la riscossione coattiva delle entrate comunali.
Illustra il Sindacotto alla sua maniera.. la gestione fino adesso l’aveva la società Abaco.. ora viene demandata alla stazione unica appaltante il compito per indire la gara
Si vota:
approvato all’unanimità 

Si chiude, ma una volta di più e a maggior ragione si potrebbe dire: cala il sipario.

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