Alla firma! Alla firma! Riprendiamoci le strade, miglioriamoci la vita!

Da oggi sono disponibili i moduli per raccogliere le firme e dimostrare come i cittadini del comune di Gaiarine vogliano affrontare il problema del traffico e migliorare la qualità della propria vita.
Il modulo è questo (fronte/retro). Tutte/i possono scaricarlo e stamparlo in più copie da utilizzare direttamente per raccogliere le firme. I moduli riempiti vanno poi consegnati ai recapiti indicati in fondo al post.


Il testo della petizione è il seguente:

Firma anche tu per risolvere il problema del traffico e per ridare sicurezza e vivibilità al nostro Comune!

1. istituzione e mantenimento di controlli stradali negli orari di punta
2. creazione di un anello a senso unico che alleggerisca il traffico di Via Roma nel centro di Gaiarine

3. installazione dissuasori di velocità e autovelox fisso segnalato nel centro di Francenigo

Il traffico nel Comune di Gaiarine è responsabile di una grave condizione di insicurezza e invivibilità, ecco perché.

Innanzitutto dal 2006 mancano dati conoscitivi sicuri sulla circolazione stradale (numero di veicoli al giorno) e sulle condizioni generali dell’aria che respiriamo!
I dati sull’inquinamento atmosferico del marzo 2006 sono a dir poco allarmanti.

Questi sono i risultati dell’analisi della qualità dell’aria eseguito dall’ARPAV (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto) appunto nel 2006:
«Pertanto, al fine della caratterizzazione dell’area comunale di Gaiarine per il parametro PM10 […], risulta che il Comune si trova in Zona A per il parametro PM10 per il rischio di superamento sia del Valore Limite su 24 ore che del Valore Limite Annuale.» ¹
In parole semplici il nostro Comune è stato inserito nella categoria di maggiore inquinamento da polveri sottili (PM10), i cui limiti massimi di concentrazione nell’aria vengono superati sia nella singola giornata, sia per il numero di giornate di superamento nell’arco dell’anno.

Già nel 2006 la situazione era talmente grave da indurre il Tavolo Tecnico Zonale ² (composto da Provincia di Treviso e Comuni) a dettare norme comportamentali da assumere per la salvaguardia della salute dei cittadini, eccone alcune riportate alla lettera:
« in caso di concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti atmosferici, superiori ai limiti consentiti, è bene che gli individui o i gruppi sensibili come gli anziani, i bambini o i soggetti in
precarie condizioni di salute limitino la loro attività all’aperto ed evitino di trattenersi a lungo in aree con intenso traffico;
in linea generale esiste una serie di comportamenti, di seguito di massima indicati, che se attuati e evitati, permettono di ridurre i rischi per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti atmosferici:

• evitare di tenere i bambini ad un’altezza di 30-50 centimetri dal suolo (livello a cui si propaga la maggior parte delle emissioni dei veicoli a motore), utilizzando invece per il loro trasporto carrozzine, passeggini e zaini di altezza adeguata; evitare inoltre esposizioni all’aria aperta non raccomandabili nelle giornate ad alto inquinamento;
• ricordare che la sussistenza di malattie respiratorie e cardiache (anche lievi come l’influenza e la bronchite) amplifica gli effetti sulla salute di tutti gli inquinanti; in queste situazioni le raccomandazioni sopra elencate dovranno essere osservate con maggiore attenzione;
• in auto azionare gli impianti di ricircolo dell’aria durante il transito in aree urbane inquinate; »

Oggi, tre anni dopo, il peggioramento della nostra situazione è sotto gli occhi di tutti, anche a causa della chiusura del casello autostradale a Godega di Sant’Urbano e del conseguente pesante aumento del traffico che percorre il nostro Comune.

Ogni giorno siamo testimoni dei disagi e dei pericoli continui che i cittadini del Comune vivono:
• ciclisti costretti a saltare sui marciapiedi per evitare automobili troppo veloci;
• mamme che spingono passeggini, costrette a mettersi in salvo di fronte a camion che salgono con le ruote sui marciapiedi per evitare il contatto con altri mezzi pesanti;
• residenti costretti a tenere chiuse le imposte delle proprie case a causa del rumore e dell’aria irrespirabile;

• impossibilità di dormire dalle prime ore del mattino a causa del transito ininterrotto di mezzi pesanti.

È ORA CHE TUTTI I CITTADINI SI ATTIVINO PER METTERE FINE A QUESTA SITUAZIONE!

¹ ARPAV, Il Monitoraggio della qualità dell’aria nella provincia di Treviso – Comune di Gaiarine, 2006.
² Tavolo Tecnico Zonale – Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, Verbale n. 17 Assemblea Generale del 17.11.2006.

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i moduli sono disponibili e possono essere consegnati (una volta completati) presso:

Nadia De Re Via San Liberale, 5E a Gaiarine

Fiorenzo Fantuz Via Cappellari, 17C a Gaiarine
info: 347 3698021

Renzo Rizzon Via Bocca de Cal, 2 a Francenigo
info: 348 9108013

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Ci sarà un banchetto per la raccolta di firme nella dalle 8 alle 13 di sabato 14 al mercato di Gaiarine e domenica 22 a Francenigo.

infine per il popolo del blog non poteva mancare la petizione online: la trovate qui

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FOOD, INC.

In occasione della Settimana Unesco per la sostenibilità, lunedì 9 novembre alle ore 20 a Cinemazero di Pordenone, proiezione di
FOOD, INC.
di Robert Kenner (Usa, 2008)
Miglior documentario allo Slow Food On Film 2009
INGRESSO GRATUITO!
a seguire degustazioni di prodotti selezionati da Slow Food Pordenone
“Il film apporta un forte contributo al discorso sulla disastrosa situazione alimentare del pianeta. Racconta la storia di un sistema internazionale di produzione alimentare molto complesso in modo comprensibile, informativo, ma allo stesso tempo spettacolare.”
Chi vuole venire con noi ci contatti al n. 347 3698021.
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un piccolo monumento, una grande questione (2)

Il monumento ai trevigiani nel mondo di Gaiarine e’ stato inaugurato. L’evento e’ stato anticipato da un dibattito pubblico che ha preso le mosse a partire dalla pubblicazione sul blog di una lettera con la quale, un emigrante di Gaiarine, spiega le ragioni del suo dissenso. L’autore, Silvano Zaccariotto a distanza di poche settimane ci scrive:

Gentili Gaiarinesi.
È stato veramente un’ inaspettata e commovente sorpresa la risposta data sia alla mia prima presa di posizione riguardo del nuovo monumento dedicato agli emigranti, sia alla risposta diciamo per il momento “sembrata involontaria e incompressibile ” che il primo cittadino ha dato alla stessa con mesi di ritardo.
Devo ammettere che mi sono piacevolmente sbagliato quando incoraggiavo di; “Ritornate ad essere più sensibili, più umili.” La reazione data, dimostra che la stragrande maggioranza di noi Gaiarinesi lo siamo ancora.

Con qualche settimana di ritardo, causa una mia assenza da casa, ringrazio sentitamente di cuore tutti coloro che in prima fila si sono esposti sia esprimendo i loro sentimenti nel blog -foraxfora-, le telefonate e le lettere di incoraggiamento ricevute, coloro che durante la cerimonia di inaugurazione sentendo scandire il nome di un noto Gaiarinese lo ha applaudito (nota riportata dallo stesso Gazzettino), tutti coloro che ancora prima della nostra presa di posizione “brontolavano” a riguardo.

Però un ringraziamento veramente di tutto cuore va al nostro fondatore storico e padre spirituale Don Canuto Toso che nel lontano 1975 o 76 ha avuto la sensibilità di capire che noi lontani da casa avevamo bisogno di un movimento, un movimento che avesse lo scopo di tenerci più uniti sia nel paese ospitante ma anche con la nostra Terra d’origine, cioè i “Trevisani nel Mondo”
Don Canuto nel suo commento riportato dal Gazzettino in data del 10/10/09 è stato molto chiaro: Minor evidenza agli sponsor sul monumento, e ancora: Pare che risplendano più loro che i nostri emigranti.
Il suo monito finale è chiaro e lampante: L’importante è che ora non si faccia altrettanto in altri monumenti:

Grazie ancora e saluti a tutti Silvano Zaccariotto

Le questioni che il dibattito ha sollevato sono ancora aperte e il controverso monumento e’ espressione di un cambiamento in atto sul piano dell’etica. Per questo si ritiene questo fatto importante e sollecita i promotori dell’iniziativa, e piu’ in generale la societa’ locale riflettere
sul senso che oggetti che produciamo implicitamente comunicano.

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Venite gente, venite: lo spettacolo sta per iniziare…..

.. e che spettacolo il Consiglio Comunale di giovedì scorso 29 ottobre 2009.

Premessa:
E’ stato approvato il così detto “Piano Casa”, cioè l’applicazione nel Comune di Gaiarine della Legge Regionale a sostegno del settore edilizio.

Sulle “nefandezze” di questa legge si è già detto su questo blog la scorsa settimana. ( vedi articolo ; A proposito del prossimo Consiglio Comunale del 29/10/2009: le nefandezze del Piano Casa)

Ricordiamo, solamente, che essa va in deroga agli strumenti urbanistici esistenti e permette ampliamenti di edifici residenziali, industriali(capannoni) e commerciali anche in zona agricola

Perfino la Provincia di Treviso, a conduzione Leghista, aveva capito che l’applicazione della legge regionale, così come emanata dalla Regione Veneto, sarebbe stata un disastro per il nostro territorio; territorio nel quale ci saranno, entro l’anno 2020, 20 milioni di metri quadrati di capannoni inutilizzati (dati della Provincia di Treviso).

Così, nei mesi scorsi, la Provincia, per ottenere una applicazione omogenea della legge Regionale su tutto il territorio provinciale e per attenuarne il suo impatto, aveva organizzato un tavolo tecnico con i Comuni (presenti 80 su 95) e aveva emanato, alla fine degli incontri, delle linee guida, inserite in una bozza di delibera che i comuni avrebbero dovuto adottare.

Cronaca:
Presentazione della legge Regionale da parte dell’Arch. De Zan, uno dei professionisti incaricati per il Pati e il Pat.
Interventi di Antoniolli per lamentarsi del poco tempo avuto per visionare gli atti e del fatto che l’Amministrazione non ha indetto nessuna riunione per chiarire a tutti i contenuti della legge.
Un intervento “politico” del Consigliere Rosada.
Successivamente, inizio delle richieste di chiarimenti da parte dei Consiglieri Antoniolli, Rosada, Poles; chiarimenti e ancora chiarimenti, e cosi via, per un bel po’, tra spiegazioni del Sindaco e dell’arch. De Zan .
(I chiarimenti richiesti dal Capogruppo di opposizione Antoniolli e del consigliere Poles, sembravano, più che altro, orientati a ricercare, in qualità di professionisti del settore edilizio, le possibilità edificatorie, piuttosto che un contrasto politico alla legge e alla sua applicazione nel Comune di Gaiarine.
Da parte della maggioranza nessun intervento, parla solo il Sindaco (Vedi nostra rubrica “Chi parla ai Consigli Comunali”)

Colpo di scena.
Il Consigliere Poles, dichiara di voler presentare degli emendamenti.
Sguardi sconcertati tra gli altri componenti del gruppo di opposizione.
Si capisce immediatamente che non ne sapevano nulla; che il Capogruppo non era stato informato delle intenzioni del suo Consigliere e che, naturalmente, non era a conoscenza del contenuto degli emendamenti.

Il Consigliere Poles, inizia con la presentazione degli emendamenti, che altro non sono che le prescrizioni (la parte in grassetto) contenute nelle “linee Guida della Provincia” di cui abbiamo detto in premessa.

Di per sé la cosa poteva avere anche un “senso politico”(diciamo noi): Cari Consiglieri di maggioranza che siete iscritti alla Lega e al Popolo delle Libertà, ma soprattutto Voi Leghisti, vediamo se avete il coraggio di votare “contro” anche alle prescrizioni proposte dalla Provincia di Treviso che i Vostri partiti governano?

Il risultato è una situazione paradossale, che chiamare farsa è puro e semplice eufemismo.

Il Consigliere Poles legge ad uno ad uno gli emendamenti.
Il Sindaco da le direttive di voto ai suoi alzando per primo la mano e naturalmente la maggioranza vota compatta, bocciandoli tutti, probabilmente non capendo neppure di che cosa si stia parlando.

L’opposizione non vota compatta a favore degli emendamenti.
Come una “Piccola Armata Brancaleone” (erano presenti in quattro) ogni Consigliere vota esprimendo ora voto favorevole, ora contrario, ora di astensione.

Ma il massimo dello spettacolo si raggiunge quando il proponente gli emendamenti, esprime voto contrario ad uno di essi e voto di astensione su altri. Sì, avete capito bene, ha espresso voto contrario e di astensione ad emendamenti presentati da se medesimo.

Facile la battuta del Sindaco: Marco, un momento, fame capir: mi (notate il “mi”) presenti gli emendamenti e poi voti contro.

Ciliegina finale.
Dopo una serie di battute ed ipotesi tra lo spassoso e l’allegro sul fatto che la legge sia incompleta, contraddittoria, incongruente, fallace (il Sindaco stesso dichiara che «è la legge iniziale sbagliata» giunge l’invito perentorio ed esplicito dello stesso Sindaco «no femo gli spiritosi in consilio comunal!»

Conclusione:
La maggioranza ha espresso parere contrario a tutte le indicazioni della “sua Provincia”.
L’opposizione (sic) ha espresso parere contrario ad alcuni emendamenti presentati da un suo componente, quindi ha votato contro se stessa.
Il proponente gli emendamenti ha votato contro se stesso.
Il territorio che non è “contro” alcuno è pronto per essere saccheggiato.
Non una sola parola di approfondimento e/o di chiarimento sugli aspetti ecosostenibili della legge regionale n. 14 del 8/7/2009 a dimostrazione dei veri obiettivi della legge stessa: tirar su cemento!

Venite gente, venite: lo spettacolo sta per iniziare……

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Ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29/10/2009

Naturalmente se andate nel sito del Comune (http://www.comune.gaiarine.tv.it) non troverete, fino a questo momento, la convocazione del Consiglio Comunale.
Qualcuno ( leggi Sindaco) non aveva promesso di rendere il sito del comune uno strumento per migliorare la comunicazione e l’informazione?
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Un piccolo monumento, una grande questione

La domanda sorge spontanea: su quanti monumenti commemorativi troviamo impressi i nomi degli sponsor che hanno contribuito alla loro costruzione? Verrebbe da dire nessuno. Attenzione però: esiste sempre una lista (più o meno formale) che elenca i nomi dei sottoscrittori e le somme da loro versate per la costruzione o il restauro di un monumento. Nel caso del nuovo monumento ai Trevisani nel mondo di Gaiarine questa lista si trova impressa, in forma di ringraziamento, sul retro del monumento stesso. Un fatto questo che ha suscitato la perplessità in diversi concittadini/e. A dare voce a questa perplessità è stato proprio un emigrante tuttora residente all’estero, il signor Silvano Zaccariotto. Il 30 luglio scorso ha inviato una lettera al presidente della sezione comunale dei Trevisani nel mondo, al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali.
Ecco il testo della lettera.

“Sono Silvano Zaccariotto emigrante dal lontano settembre 1961 salvo una parentesi di due anni per adempiere il servizio militare. Ero nei primi dieci soci nel 1977 quando à stata fondata la Trevisani nel mondo sezione di Sydney e da diversi anni faccio parte del comitato della Trevisani sezione Ticino – Campione con incarico di tesoriere. Ho sempre lodato le squisite iniziative di privati, di giunte municipali, o di vari comitati che per onorare l’emigrazione hanno optato per la costruzione di monumenti, lapidi ricordo, ecc., nella terra natia di tanta gente che per necessità o altro hanno scelto una vita piena di incognite, incomprensioni, sacrifici, duro lavoro e nostalgia. Negli ultimi anni anche nella nostra “Marca” sono molti i Paesi che hanno voluto dotarsi di “segni” di testimonianza come questi pregni di suggestione e del ricordo dei suoi tanti figli che più non torneranno. Altri invece sono ritornati ed è anche a loro che va la gratitudine per qualcuna di queste iniziative. Spero che questi ideali abbiano mosso inizialmente i fautori del monumento ai Trevisani nel Mondo recentemente costruito in luogo pubblico a Gaiarine. Sul suo aspetto estetico non mi pronuncio anche se trovo l’dea del globo appropriata ma il leggere i nomi degli sponsor scolpiti nel marmo a caratteri cubitali mi ha fatto letteralmente sobbalzare! Magari la Loro intenzione originale di collaborare alla realizzazione del monumento era genuina e nobile, ma “il risultato” così fatto lascia intendere fini non altrettanto nobili ed apprezzabili. A dirlo chiaramente è la prima volta che questo accade nella Marca. In tempi più onorevoli del nostro passato di provincia Veneta cose come questa non sarebbero accadute. Pertanto, come figlio della terra Gaiarinense che tanto ama alla quale però difficilmente ritornerà stabilmente, MI DISSOCIO completamente dalla realtà che quel monumento vuole rappresentare, e spero che come me siano tanti altri. Cari concittadini, ritornate ad essere più sensibili, più umili. Gli emigranti sono gli ATTORI PROTAGONISTI e non le COMPARSE e pertanto meritano più rispetto. Mi permetto infine di suggerire un’iscrizione a mio avviso appropriata da apporre sul monumento-testimonio:“DEDICATO AI TREVISANI NEL MONDO DI IERI, DI OGGI E DI DOMANI. I cittadini riconoscenti”.
Distinti saluti.”

Fino a qualche giorno fa il signor Zaccariotto non ha ricevuto risposta. Ma proprio ieri il Gazzettino si è interessato della questione e ha interpellato in merito il nostro sindaco. Ecco le dichiarazioni riportate dal giornale di ieri.

«Una lettera scandalosa e vergognosa» il sindaco Loris Sonego commenta così lo scritto di Zaccariotto. «Si tratta di una persona che ho visto una volta a Gaiarine, che non ama il suo comune e che si permette di criticare quanto noi concittadini abbiamo fatto. Si tratta di un’opera importante, realizzata in marmo e ferro con delle fondamenta profonde». Sonego lancia un invito: «Se tira fuori i soldi lui allora tolgo i nomi degli sponsor. Si tratta di una targhetta apposta per ringraziare chi ha contribuito a realizzare il sogno degli emigranti di Gaiarine. Poter avere un monumento per ricordare le persone emigrate dal nostro comune, che facevano fatica ad arrivare a fine mese e che ricorda duri anni di lavoro all’estero. È un sogno che finalmente siamo riusciti a realizzare grazie al contributo economico e al lavoro di alcune persone. La targa le ringrazia. Questa è una lettera triste e deprimente, scritta da chi non ha fatto nulla per il suo paese e che adesso critica. Non merita nemmeno risposta».

Si tratta di una risposta che a nostro parere lascia esterrefatti. Prima di tutto sorprende lo schiaffo che il sindaco assesta a un emigrante proprio alla vigilia dell’inaugurazione del monumento agli emigranti! Si tratta di una reazione scomposta che palesa la mancanza della necessaria sensibilità istituzionale. Come si permette poi il nostro sindaco di negare l’amore per la propria terra di una persona che da essa si è dovuto, dolorosamente, staccare? Particolarmente priva di senso è l’accusa di non aver fatto niente per il proprio paese. Ogni emigrante fa parte di una rete relazionale che ha mantenuto i contatti con la madrepatria e ha permesso, grazie al sistema delle rimesse, l’arricchimento economico e lo sviluppo materiale della nostra terra. Con i soldi degli emigranti si sono costruite case e fabbriche, creando posti di lavoro qui da noi! La questione sollevata dalla lettera di Zaccariotto è sostanziale. Imprimere i nomi dei benefattori sul monumento li trasforma immediatamente in sponsor. La centralità che le scritte degli sponsor assumono per posizione e dimensione rispetto all’intitolazione agli emigranti modificano il senso dell’oggetto. Si tratta di un piccolo ma significativo cambiamento culturale, le cui conseguenze non devono essere sottovalutate. Il monumento, da mezzo di memoria collettiva, condivisa e inclusiva si trasforma in mezzo di memoria oggettuale, parziale, esclusiva e mercificata a cui si può avere accesso solo attraverso il denaro. Da monumento a strumento pubblicitario. In questo senso vanno intese le parole del sindaco quando afferma: «Se tira fuori i soldi lui allora tolgo i nomi degli sponsor».

Il signor Zaccariotto loda l’iniziativa, ma, con la sua lettera civile e pacata si dissocia dalla ambiguità nella quale si e’ concretizzata e invita a riflettere sulla questione.

Non siamo contrari all’iniziativa dell’Amministrazione ma il risultato lascia perplessi. Forse, in mancanza dei fondi necessari, sarebbe stato più corretto ricorrere a una sottoscrizione pubblica.
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Quando la responsabilit

Quest’anno mio figlio tornando a scuola (3ª media) ha trovato una novità: cancelli chiusi fino a 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Tutti gli studenti; anzi no, non quelli che arrivano col pulmino, loro possono entrare; ah, entrano anche quelli che hanno grossi problemi, giustificati e motivati; e gli altri? Aspettano fuori dal cancello!
E quindi anche nelle scuole del comune di Gaiarine è arrivato il burosauro monolitico della Responsabilità, quella che fissa e assegna punti e virgole, quella che dice chi deve fare cosa, come lo deve fare e fin dove deve e può arrivare perchè proprio in quel punto (non un po’ prima ma nemmeno un po’ dopo) finisce perchè inizia l’altro (e viceversa).. Da un significato positivo (la consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze) per cui la responsabilità rende cosciente ogni persona siamo passati alla Responsabilità regolamentata e normata..
Il Comprensivo di Gaiarine, fino all’anno scorso eccezione felice grazie ad una grande cooperazione tra genitori, personale Ata, docenti e la disponibilità del precedente dirigente scolastico, da quest’anno si adegua alla consuetudine consolidata di tutte le scuole del circondario adottando pedissequamente il Provvedimento Ministeriale, la Direttiva, il Regolamento..
Per cui l’entrata dei ragazzi e dei bambini nelle pertinenze di ciascun plesso scolastico (sia Gaiarine sia Francenigo) è permesso solo 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, fatte salve le eccezioni degli scolari pulminizzati e/o giustificati, previo accordo economico/assicurativo tra personale Ata e amministrazione. Gli scolari che per qualsiasi altro motivo arrivano con mezzi propri (accompagnati dai genitori, oppure a piedi e in bicicletta, studenti questi ultimi che andrebbero premiati per aver scelto l’autonomia e la responsabilità, quella vera) dovranno sostare fuori dai cancelli..
e la custodia di questi? competenza dell’amministrazione comunale che sta valutando nonni/vigile e ripari antipioggia..

Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto. (Jean-Paul Sartre)
La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono. (George Bernard Shaw)

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