ForaxFora concreta: cittadinanza attiva al servizio dei cittadini

Rimborso Iva sulla tassa rifiuti

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, dalla Finanziaria non è scaturita alcuna decisione definitiva su questa opportunità.

In attesa di chiarimenti, alcuni Comuni si stanno intando muovendo, ma in direzioni diverse. Una situazione insostenibile.
Per fare chiarezza Altroconsumo ha scritto al Ministro Tremonti chiedendo la modifica del testo unico dell’Iva, che attualmente non include in nessuna parte questo tipo di servizio (in pratica per l’Iva lo smaltimento dei rifiuti non è né imponibile né esente, non c’è…) e, in deroga allo statuto del Contribuente che prevede la non retroattività delle norme, la richiesta di conversione di quanto fin’ora indebitamente pagato in un credito d’imposta da utilizzare in compensazione.


Il modulo per il rimborso

Qualche mese fa la Corte costituzionale aveva stabilito che sia la Tarsu (tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani) sia la Tia (tariffa igiene ambientale) sono imposte e come tali l’Iva non deve essere applicata. Altroconsumo ha predisposto un modulo per chiederne il rimborso, lo trovate qui (invece il modulo con alcune note è qui).
Ma su tutto questo pende ora la spada di Damocle delle decisioni del Governo, che ancora non è intervenuto. Altroconsumo ha chiesto formalmente che la questione venga risolta.

Purtroppo questa situazione di incertezza non aiuta a capire che fare nel caso in cui il Comune respinga la richiesta di rimborso. Il suo suggerimento è di rivolgersi alla commissione tributaria provinciale, con tutte le incognite del caso.

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Consiglio Comunale a Gaiarine del 03/03/2010 : il sunto

1.interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada in merito alla “scuola elementare di Francenigo. edifici pubblici. agibilità”.)
il Sindaco critica il consigliere Rosada per raccogliere informazioni dai giornali e dal blog foraxfora; la consigliera fa notare che il tutto è avvenuto a metà gennaio e se la risposta istituzionale arriva ai primi di marzo è legittimo cercare le informazioni dove disponibili;
da notare che la risposta rassicurante del Sindaco richiama i contenuti del post pubblicato a suo tempo nel blog.
mutatis mutandis?

in coda a questo, e a proposito di fonti di informazione alternative, il consigliere Antoniolli con un’interrogazione urgente chiede se corrisponde al vero la notizia apparsa sulla stampa che Gaiarine è tra i comuni trevisani che non hanno rispettato il patto di stabilità.. Il Sindaco chiede quale sia la fonte autorevole e alla risposta “mi pare il gazzettino” dice prima che non sa, poi invece si ricorda e dice che sì, a lui risulta che sia stato superata la quota prevista dal patto, quindi sì..

2. interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada intesa ad ottenere “chiarimenti su “modus agendi” degli uffici”sulla variante Arcuf;

alla domanda “chi scancella o sbianchetta documentazione ufficiale?” il Sindaco risponde lanciando l’anatema sulla caccia alle streghe e affermando in sequenza che lo sbianchettamento non c’era, se c’era non è stato voluto, se è stato voluto non ha sortito effetto alcuno sull’atto conseguente; ergo essendo inifluente ai fini della corretta pratica amministrativa è superfluo parlarne!

3. approvazione verbali seduta del 28.11.2009 (dal n. 51 al n. 54);
prima dell’approvazione alcuni interventi della minoranza fanno notare come risulti loro difficile approvare pedissequamente verbali a loro dire palesemente stringati, sintetici, ridotti all’osso a tal punto da far quasi perdere significati e cognizione degli interventi verbalizzati;

4. comitato di gestione del centro infanzia Villa Elena di Albina. nomina consigliere comunale di minoranza;finalmente la parte destra dei consiglieri comunali (guardando il tavolo del consiglio disposto a ferro di cavallo la maggioranza occupa tutta la parte destra e quella frontale mentre a sinistra siede la minoranza) si scuote dal torpore e si rianima: c’è da votare dopo una puntualizzazione della minoranza sull’opportunità di procedere ad altrettanta nomina per la scuola materna di francenigo.. eletto il consiglire Ashraf Masih

5. nomina commissione edilizia comunale;

secondo il Sindaco è legittimo e doveroso riproporre i commissari uscenti visto non solo il buon operato ma considerandone anche l’origine risalente all’amministrazione Toso cosa che pare collocarli al disopra di ogni critica e sospetto; per la minoranza invece proprio l’operato è oggetto di critiche per l’evidente incapacità di evidenziare e proporre comportamenti a tutela del territorio e di una rispettosa urbanizzazione; sui candidati proposti dalla minoranza il Sindaco si esprime bollandoli come “persone amiche di antica data”.. altro sommovimento consiliare nell’ala destra del tavolo, tranquilli non è un sisma: c’è invece un nuovo voto (per eleggere i due componenti della commissione integrata, che completeranno la commissione edilizia) e, colpo di scena, risulta un ex aequo (uno della maggioranza vota ”fora schiap”) .. momento di imbarazzo: il regolamento non dice nulla ci si rifarà alla legge elettorale che prevede in caso di parità tra eletti la nomina del più giovane.. forse.. .. franchi tiratori anche a Gaiarine? forse qualche cacciatore (leggi Sindaco) andrà ora a caccia dell’uccellino volato ”fora dal schiap”…

6. “riconoscimento dell’acqua come bene comune e del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica”. richiesta inserimento punto all’ordine del giorno dei consiglieri Poles e Scandolo; lettura della minoranza di un documento che elenca e riassume i molti problematici aspetti collegati alla disponibilità, all’uso e alla gestione dell’acqua, soprattutto in seguito al recente Decreto dell’attuale ministro Ronchi (PDL) che ne toglierà l’erogazione del servizio al controllo pubblico, e l’invito all’intero consiglio comunale ad affermarne e ribadirne il riconoscimento come bene primario.. dovrebbe esser facile condividere questa posizione e aggiungere qualche riflessione su un argomento così importante.. invece il silenzio cala sull’assemblea!
Pare quasi un minuto di raccoglimento a commemorare l’ennesimo servizio pubblico privatizzato.. la maggioranza è tutta zitta … solo su eplicito invito della consigliera Rosada … non potendo fare la figura di non sapere di che si parla (le pause sono reali e anche un po’ imbarazzanti) ………….finalmente ………… un assessore (vedi qui chi parla ai consigli comunali) prende la parola poichè non capisce l’utilità di affermare cose evidenti, scontate e ovvie..

a questo punto si vota: la minoranza a favore, la maggioranza .. si astiene!
ricordiamocene quando saremo chiamati a pagare direttamente gli adeguamenti della rete idrica potabile e anche bollette sempre più salate nell’ottica del profitto..

7. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta campion renzo;
8. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta presotto franco;
9. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via belcorbo – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
10. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via mazzul – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
su questi punti la minoranza non esprime contrarietà assoluta (gli impianti fotovoltaici forniscono energia pulita e rinnovabile) ma fa notare l’opportunità di non sprecare ulteriore territorio utilizzando superfici esistenti e già disponibili ma soprattutto la necessità della certezza dei costi per la collettività di queste operazioni imprenditoriali, che tali appaiono a tutti gli effetti visto che viene più volte rimarcato dal Sindaco come tutta l’operazione sia altamente redditizia per le casse comunali, sottolineando altresì come in mancanza di energia prodotta e quindi di risultato economico non se ne fa più nulla (in barba alla premessa dell’intera operazione ispirata al Protocollo di Kyoto: in questo caso il principio diventa utile) e qui un consigliere comunale di maggioranza supporta e ragguaglia sulle caratteristiche tecniche degli impianti e il loro coefficiente di qualità dopodichè ritorna a smanettare sul proprio notebook (approfondimento tematico/tecnologico? registrazione per la verbalizzazione del consiglio comunale? diretta italia-camerun? non è dato sapere.. rimane il fatto che la parte destra del consiglio sembra assai distratta) scenetta comica quando la minoranza fa notare come sul documento che presenta i termini della cessione del diritto di superficie sarebbe preferibile cancellare tutti riferimenti al comune dal cui sito quel documento è stato scaricato, oltre l’adeguare alcuni punti visto che i terreni non sono di proprietà del comune ma, appunto, di privati che ne concedono il diritto di superficie..
interviene accomodante e bonario il segretario comunale: “niente di grave, è un evidente caso di distratto e maldestro copia/incolla”..
a nessuno viene il sospetto che abbiano finito il bianchetto utilizzato al punto 2!!

11. approvazione criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio delle attivita’ di somministrazione alimenti e bevande e norme procedurali. ipotesi, deduzioni, controdeduzioni, sulla reale necessità di nuovi bar, pizzerie, ristoranti nel comune..
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ForaxFora concreta: cittadinanza attiva al servizio dei cittadini

Come ben sappiamo nel nostro Comune la rete del metano non copre l’intero territorio. I cittadini non raggiunti da questo comodo ed economico (rispetto ad altri combustibili quali gasolio e/o gpl) servizio usufruivano fino al 31.12. 2009 di un’agevolazione che riduceva la differenza di costo tra metano e gasolio/gpl.
Il Governo non ha rinnovato questa agevolazione poichè nella Legge Finanziaria 2010 e nel DL 194/09 “Milleproroghe” non è più stata prorogata (vedi qui).
Per far sì che i cittadini non metanizzati possano continuare a beneficiare di questa agevolazione è necessaria una delibera comunale che definisca le zone del proprio territorio non raggiunte dalla rete metano e abbiano per questo diritto alla riduzione di costo.
Come, ad esempio, ha già fatto il comune di Villorba TV (nel cui sito abbiamo trovato questo documento) o quello di Oderzo TV o quello di Schio VI o quello di Albettone VI o di Pontelongo PD.

Siamo già in attesa della primavera per la riapertura dello svincolo di Godega dell’A28 come promesso dal Sindaco;
ora aspettiamo anche questa delibera poichè le regole prevedono che di questa c’è bisogno (ma riflettiamo su come regole rigide e invalicabili per i cittadini comuni diventino improvvisamente antidemocratiche e illiberali per altri cittadini).
«L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote.»

Ma nel frattempo invitiamo tutti i cittadini non metanizzati a chiedere informazioni agli uffici comunali; ah, per essere compresi nell’area non metanizzata bisogna risiedere in aree non urbane esterne ad una fascia di 80 metri dalla più vicina conduttura gas (dove la distanza di 80 metri deve misurarsi tra la più vicina conduttura gas e l’edificio nel quale il combustibile viene utilizzato, ossia lo stabile dove è ubicato il generatore di calore)

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GiraLivenza

Tre anni fa il regista Daniele Vicari, presentando a Pordenone il suo film “Il mio paese” (interessante documentario su 50 anni di industrializzazione italiana, di cui trovate una sintesi alla pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mio_paese) affermò l’opinione secondo la quale noi, abitanti del Bel Paese, siamo ben coscienti del fatto che il nostro territorio è stato devastato, che l’antica bellezza del nostro paessaggio è andata (colpevolmente) perduta per sempre. E aggiunse un’altra impressione, e cioè che, secondo lui, noi italiani non riusciamo a fare la pace (disse proprio così) con questa nostra stessa consapevolezza. Si tratta di una perdita enorme, con la quale non riusciamo a fare i conti.
Ritengo che questa sia una chiave di lettura molto forte, che può spiegare alcuni nostri disagi quotidiani. Per esempio il senso di dispiacere profondo che proviamo passando davanti all’ennesima area industriale, il più delle volte esteticamente orribile, installata là dove fino a qualche anno prima c’era una angolo di campagna veneta o friulana semplicemente bella.
Diverse volte mi sono chiesto come possa essere stato vivere un paesaggio bellissimo e naturalmente integro come era il nostro prima dell’industrializzazione. Ma devo dire di considerarmi del tutto immune da un certo tipo di nostalgia del passato che porta a considerare migliore solo ciò che non si può più avere.
Però in alcuni casi, per esempio quando ammiro immagini come questa dipinta dal Bellotto attorno al 1740, devo ammettere che quel senso di perdita di cui parla Vicari diventa bruciante.












Non credo che questo “Capriccio veneto” ricordi Portobuffolè solo a me. Ed è straordinario che, pur essendo parte della nostra cultura, questa opera abbia assunto un così forte carattere esotico. Esotico letteralmente significa “che viene da fuori”. Il passato della nostra società per certi versi non ci appartiene più.
Però, per quanto modificati, degradati e “compressi” dallo sviluppo industriale, di quel passato ci restano gli elementi fisici del paesaggio. E uno su tutti, probabilmente il più importante, così forte da permetterci di immaginare una possibile rinascita, il nostro fiume: la Livenza.
Non è un caso se negli ultimi anni molti progetti hanno preso in considerazione la Livenza e gli altri corsi d’acqua veneti e friulani quali possibili assi di rinnovato sviluppo delle nostre comunità. Si tratta di capire se questi progetti siano orientati alla ricerca di nuove occasioni per la creazione di profitto (del quale per definizione godono in pochi), oppure rappresentino reali cambiamenti di rotta (verso la reale condivisione delle ricchezza, sia essa materiale, naturale, psichica, ecc.).
Ultimo progetto in ordine di tempo è quello di cui ha dato conto ieri sulle pagine dell’inserto Nordest del Sole 24 Ore, il nostro caro amico Stefano Pittarello. Si tratta di un progetto che dovrebbe unire turismo e mobilità lenta, si chiama GiraLivenza e prevede che Gaiarine ne sia il centro geografico.
Possiamo considerarlo un’occasione di sviluppo veramente sostenibile? Di questo vogliamo e dobbiamo discutere nel modo più aperto e condiviso possibile, come stiamo cercando di fare oramai da quasi un anno. Aspettiamo i vostri commenti.
;)

Itinerari slow sul fiume Livenza

Il Sole 24 Ore Nordest, 3 marzo 2010

Un unico corridoio fluviale dall’Austria fino al Mare Adriatico. Un progetto di sviluppo turistico legato alla mobilità lenta che assume meno i contorni del sogno con l’avvio della terza ed ultima tranche di lavori in Veneto Orientale per ultimare gli itinerari ciclabili e navigabili lungo il fiume Livenza. La Livenza, come si dice da queste parti. Un terzo circa dei 110 km complessivi di piste ciclopedonali e 9 ore di navigabilità del corso d’acqua, patrimonio comune di Veneto e Friuli, attraverso le province di Pordenone, Treviso e Venezia e 17 municipalità, dalla sorgente a Polcenigo (PN) alla foce di Caorle (Ve).
Il percorso nei 25 km di tratto finale nel veneziano incide solo su terreni demaniali ed è una novità assoluta. Non era mai accaduto che il Genio Civile regionale di concerto con gli altri enti pubblici rilasciasse questo tipo di autorizzazione per l’utilizzo turistico delle servitù demaniali. Una soluzione quindi “economica”, visto che evita spese legate ad espropri di terreni privati.
250mila euro il costo complessivo del progetto GiraLivenza. 90mila euro saranno il fondo per il coordinamento tecnico che la Provincia di Venezia, nominato ente capofila, gestirà per il coordinamento tecnico. Lo stabilisce un protocollo d’intesa firmato a dicembre a Treviso, unitamente alla possibilità di accedere ad ulteriori contributi pubblici e privati, risorse economiche e cofinanziamenti derivanti da fondi comunitari o di altro tipo.
La Livenza è ambito di tre diversi Gruppi di Azione Locale: Montagna Leader per la Provincia di Pordenone, Terre di Marca per Treviso e Veneto Orientale per l’area terminale del corso d’acqua. Spiega Giorgia Andreuzza, Assessore al Turismo della Provincia di Venezia: .
Nella visione complessiva, il centro geografico del Giralivenza diventerà il comune trevigiano di Gaiarine, ubicato nelle immediate vicinanze del futuro ponte ciclopedonale di Villa Varda Morpurgo a Brugnera che dovrà fisicamente unire i percorsi di Friuli e Veneto.
Entro la fine del 2011 dovranno essere completate sia opere di carattere idraulico, come la creazione di pontili ed approdi per consentire ai natanti di attraccare, che i percorsi ciclonaturalistici lungo le alzaie.
Non è comunque l’unico esempio di progettazione per l’area da integrare nel sistema fluviale europeo. Verso Nord le amministrazioni lavoreranno per collegare il GiraLivenza ai percorsi in provincia di Udine, delinando in questo modo l’unione con il corridoio naturalistico dell’Austria. In Veneto sono invece in fase avanzata di progettazione altri tre corridoi naturalistici confluenti nella Litoranea Veneta e legati a fiumi più o meno grandi: il GiraPiave, nei 30 km. verso la foce in territorio veneziano; il GiraLemene a cui sono interessati 4 Comuni in 55 km. di percorso di confine tra Pordenonese e Portogruarese; ed il GiraMonticano, corridoio naturalistico di 40 km., che bagna 7 comuni della provincia di Treviso e potrà venir collegato al GiraLivenza da un ulteriore percorso ciclonaturale da Vallonto a Fontanelle. Il bouquet di questi quattro piani più la pista ciclabile friulana della Noncello-Mare compongono il progetto interregionale “Greenways Boschi e Fiumi della Repubblica di Venezia” coordinato dall’architetto trevigiano Roberto Pescarollo.

Stefano Pittarello

Il progetto è consultabile alla pagina http://www.slideshare.net/netexsrl/presentazione-greenways-boschi-e-fiumi-della-repubblica-di-venezia
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Una serata particolare da non perdere


Un incontro ravvicinato con Margherita Hack è una di quelle cose che ti rimangono “dentro” e che non potrai più dimenticare.
Il suo modo d’essere così semplice pur essendo una astrofisica di fama internazionale, la sua disponibilità, il suo raccontarsi senza mistificazioni, sono doti che puoi trovare solo in rarissime persone.
Ma la cosa che ancor più sorprende è il suo narrare l’universo, questa immensità inconcepibile per i più, con un linguaggio davvero a portata di tutti che ti fa apparire la Via Lattea come la strada davanti a casa tua e il Sole uno dei suoi lampioni.

Io ci sarò.

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