Consiglio Comunale del 28/11/2009: Cronaca

La Quinta seduta del Consiglio Comunale è durata meno di un’ora, quindi è stato un Consiglio super veloce pur avendo nell’ordine del giorno anche l’assestamento del bilancio di previsione, che è sempre un argomento di grande importanza e che comprende anche le opere pubbliche programmate per il triennio (2009/2011).

Il Consiglio è iniziato con la presenza di un foltissimo pubblico, due (diconsi 2) cittadini all’inizio, tre e poi 4 durante, tre alla fine.
Viene spontaneo chiedersi se questa numerosa e folta partecipazione sia solo merito dell’infausto giorno di convocazione(Sabato) o se, passata la sbornia elettorale, siamo ormai entrati nella più completa apatia e disinteresse per quello che succede nel Comune.

Dall’altra parte, forse, non vi è neppure un grande interesse da parte dei Consiglieri che hanno sempre poco da dire, soprattutto quelli di maggioranza, come si può vedere nella nostra rubrica “Chi parla ai Consigli Comunali

Entriamo nel merito.

Estinzione dei muti (terzo punto all’ordine del giorno):
il Consigliere Antoniolli fa presente che invece di estinguere mutui per quasi 540mila euro, utilizzando l’avanzo di amministrazione, quei soldi possono e devono essere utilizzati per «fare opere pubbliche» in particolare mettere mano finalmente alla scuola elementare di Francenigo, dotandola di una nuova mensa e palestra, cosa che invece l’Amministrazione posticipa a data da destinarsi.
Qualche scambio di battute con il Sindaco; il Consigliere però insiste e afferma che in tutte le possibili occasioni ribadirà la necessità di adeguare la scuola elementare e invita tutti Consiglieri di maggioranza di Francenigo a battersi per questo obbiettivo.
Viene subito, dal Sindaco, accusato di essere campanilista.
Battute e contro battute
Alcune domande del Consigliere Poles e si passa ai voti.
La maggioranza compatta vota a favore, la minoranza si astiene tranne uno che vota a favore.

Assestamento di Bilancio di previsione 2009:
molte domande e richieste di chiarimenti da parte del Consigliere Poles.
Sull’ampliamento dell’illuminazione pubblica, il Consigliere fa presente che in una via, sono previsti quattro nuovi punti luce (pali) a fronte di quattro case, il Sindaco conferma: «quattro pali»
Il consigliere Poles, pensando che il sindaco non lo abbia capito, ribatte: «guarda che ci sono quattro case e sono previsti quattro pali»; il Sindaco ripete: «quattro pali».
Se la matematica non è un’opinione quattro case diviso quattro pali fa un palo per ogni casa. Matematico!

Il Consigliere Antoniolli ripete che le vere necessità sono la mensa e la palestra nella scuola elementare di Francenigo.
Il Sindaco, rispondendo, dichiara tra l’altro, «che nessuno ha messo mano alla scuola da trent’anni», usando quel ritornello stantio col quale tenta sempre di colpevolizzare le precedenti amministrazioni e salvare la sua (le sue).
Si vota: maggioranza a favore, minoranza contraria.
Fine del Consiglio.

Considerazioni:
Viviamo in una comunità nazionale e locale dove l’informazione “spot” la fa da padrone, dove nessuno ricorda più cosa è successo ieri, dove la memoria storica è stata annichilita, dove ad avere valore e determinare il nostro futuro è quello che viene affermato in questo preciso istante, anche se in contrasto con quello che si è affermato e magari fatto ieri.
Naturalmente questo “valore” varrà solo fino a domani, quando si affermerà e si farà qualcosa di diverso; e così via.
Per una comunità nazionale e locale invece “avere” e “mantenere” la memoria storica è fondamentale perché essa aiuta in modo oggettivo a giudicare se stessa e a giudicare i propri governanti ed amministratori.

Veniamo al dunque.
Il Sindaco ha affermato che: « … da trent’anni non si è fatto nulla per la scuola elementare di Francenigo»; quella del sindaco è un’affermazione falsa.

Nelle due amministrazioni che lo hanno preceduto, sono stati spesi centinaia di migliaia di Euro per mettere in sicurezza tutte le scuole del Comune, compresa la scuola elementare di Francenigo; lavori che sono serviti per mettere a norma impianti elettrici, uscite e scale di sicurezza, ecc., con l’obiettivo primario di ridurre al minimo i pericoli per scolari e studenti frequentanti le scuole.
Quindi non è vero che non si è fatto nulla per la scuola di Francenigo.

Quello che ancora più stupisce, è il fatto che il Sindaco non ricordi neppure gli interventi eseguiti, non più di quattro anni fa nella scuola elementare di Francenigo dalla sua amministrazione: cioè la mensa.
Si proprio la mensa, quella che ora manca e che il Consigliere Antoniolli continua a chiedere insistentemente insieme alla palestra. .
Ma come: la mensa è già stata fatta,.. e allora perché richiederne un’altra?

Ricordiamo come l’intervento di sistemazione della mensa, costato ben 40.000,00 Euro, sia stata fatto nel 2005 e sbandierato in Consiglio comunale dalla maggioranza come “soluzione” di tutti i problemi della refezione scolastica in quel di Francenigo.

Quella mensa che “non c’è”, come è dimostrato dalla situazione attuale, era stata contestata duramente dalle opposizioni di allora che la ritenevano inutile così come pensata e quindi solo uno sperpero di denaro pubblico.

La memoria storica, che per fortuna “manteniamo”, ci ha fatto ricordare che quella mensa era stata contestata tanto duramente che ne era seguita una polemica sui giornali, e che una parte dell’ opposizione aveva perfino distribuito un volantino alla cittadinanza.

L’abbiamo ritrovato ed eccolo qui, se lo volete leggere.

Ora, i nostri soldi (40.000 euro) sono stati spesi e buttati al vento, i genitori e il corpo insegnante continuano a chiedere una mensa e la palestra, ma questa amministrazione rimanda a chi sa quando la loro realizzazione, in compenso ha in progetto di sistemare tante piazze, tra il 2009 e il 2011, per un costo totale di ben 1.200.000,00 Euro, diconsi un milione e duecentomila Euro.

Ecco l’elenco:
Rifacimento della piazza antistante la sede municipale, per un costo previsto 380.000,00 Euro, i lavori sono già stati appaltati
Sistemazione della piazza Damino Chiesa di Francenigo, per un costo previsto 200.000,00 Euro, anno di realizzazione 2010, il progetto preliminare è stato già approvato
Ampliamento ripavimentazione Piazza Vittori Emanuele II a Gaiarine (sempre quella del Municipio), per un costo previsto 280.000,00 Euro, intervento previsto nell’anno 2011
Rifacimento del sagrato della chiesa di Albina, per un costo previsto 150.000,00 Euro intervento previsto nell’anno 2011
Rifacimento della Piazza antistante la scuola elementare di Francenigo, per un costo previsto 190.000,00 euro intervento previsto nell’anno 2011 .

Non abbiamo parole, soprattutto noi che proponiamo l’adozione del Bilancio Partecipativo.
Viene spontaneo chiedersi: chi stabilisce quali sono le vere esigenze della Comunità che devono essere soddisfatte per prime?
e … giunge dall’interno del nostro Municipio una forte singola voce che risponde…
naturalmente non quelle rilevate dai genitori e dal corpo docente di Francenigo;
naturalmente non quelle rilevate dalle “mamme antitraffico;
naturalmente non quelle, non quelle, non quelle, …
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Il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Sempre di più assistiamo ad un generale disinteressamento dei giovani alla vita politica sia a livello locale che nazionale. Questo aspetto è confermato dalla scarsa partecipazione registrata alle recenti elezioni amministrative nel nostro Comune. È necessario chiedersi il perché, considerando che le scelte politiche dei nostri amministratori si ripercuotono in gran parte delle nostre azioni quotidiane.
Noi giovani forse ci sentiamo distanti dal mondo della politica o forse non abbiamo voglia di impegnarci concretamente per il bene comune. Il benessere in cui viviamo ha fatto sì che abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve, e per di più a portata di mano. Dobbiamo stare attenti invece che, se in apparenza tutto è “disponibile”, ci sono aspetti che spesso vengono meno (e noi gaiarinesi ne sappiamo qualcosa) come la possibilità di essere interpellati per questioni di nostro interesse.

Gli istituti di democrazia diretta in Italia ci sono. Quelli normati sono due e cioè il referendum e l’
iniziativa popolare, ma l’influenza di tali strumenti è piuttosto marginale. Nuove forme di democrazia diretta stanno emergendo come il Bilancio partecipativo e l’e-democracy che sfrutta le moderne tecnologie informatiche (a tal proposito è interessante il progetto della Regione Veneto chiamato “Veneto e-democracy”).

Un’altra possibilità, che negli ultimi anni si sta diffondendo, è l’istituzione dei Consigli Comunali dei Ragazzi. La L. 28 agosto 1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha posto le basi per l’istituzione di questo nuovo organismo, quale importante esperienza educativa per coinvolgere i bambini e i ragazzi al funzionamento dell’attività amministrativa del Comune, per sensibilizzarli sui temi della politica cittadina. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi favorisce il loro sviluppo come giovani cittadini protagonisti consapevoli e attenti custodi della salvaguardia dei tesori locali. La loro attività si traduce in proposte e pareri da sottoporre al Consiglio Comunale (dei Senior) il quale dovrà poi formulare risposte scritte e soluzioni sui problemi posti all’attenzione.
Ne possono far parte i bambini delle classi IV e V della Scuola Primaria e i ragazzi delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’elettorato passivo è costituito da tutti i ragazzi della stessa fascia d’età residenti nel Comune. Il funzionamento è simile a quello dei Senior, con l’elezione dei Sindaco e la nomina di consiglieri e assessori che formeranno la Giunta.
È auspicabile che anche a Gaiarine si possa realizzare tale progetto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo, per la formazione di futuri “cittadini attivi”.
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E dopo aver vinto le elezioni, caro Sindaco, senza il personale che fai? … meglio pensarci prima che dopo … consigli …

Nel nuovo scenario in cui si trovano ad operare le Pubbliche Amministrazioni, si impone un approccio innovativo alla gestione delle risorse umane, il cui pilastro è la riscoperta della soggettività.
È in questa ottica che nel contesto lavorativo è necessario mirare al benessere inteso come positiva interfaccia tra il personale dipendente e gli organi politici.
“La cultura” del lavoro che va attuata è quella di valorizzazione e stimolo e non quella di diffidenza e controllo.
Una corretta percezione del clima all’interno del Municipio è indispensabile per migliorare la qualità del lavoro, per investire su relazioni interne più solide e capaci di produrre significati e valori condivisi, per conoscere ed agire sulla percezione delle persone che all’interno dell’Amministrazione vi operano quotidianamente, nella consapevolezza che si ottiene in ragione di ciò che si sa dare.
Investire nelle risorse umane è assolutamente strategico per migliorare il servizio reso ai cittadini.
Bisogna far acquisire la coscienza che il “saper essere” è presupposto per il “saper fare”.
Nel “Lavorare meglio” è celato un grande segreto: la disponibilità di tutti a mettersi in gioco e di collaborare con gli altri al fine di raggiungere un obiettivo comune.
Il personale del Comune, se viene seriamente motivato a progredire (anche economicamente), accetta la sfida di imparare qualcosa di nuovo. Sono necessari però un progetto ben strutturato, un programma e degli obiettivi definiti e condivisi, di cui tutti possano vedere i vantaggi.
Solo se coinvolti nelle attività di programmazione e gestione del servizio pubblico, i dipendenti diventano collaboratori, partecipi, secondo i rispettivi ruoli, di un processo.
Non pensiamo di abolire la divisione in settori, aree ecc.: la divisione delle competenze è necessaria così come la graduazione delle responsabilità.
Quello che non è più rimandabile é la messa in rete di tali competenze, in modo che tutti siano a conoscenza delle risorse a disposizione del Comune.
E’ tempo di superare il monito biblico “Non sappia la destra ciò che fa la sinistra”. Perché un’Amministrazione Pubblica sia in grado di comunicare alla pari con il cittadino (soggetto portatore di diritti/doveri) bisogna che essa sappia comunicare al suo interno.
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Bilancio Partecipativo

Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico.
Benjamin Constant

Bilancio partecipativo
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Il Bilancio Partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città (democrazia diretta).
L’esperienza più celebre di bilancio partecipativo si è avuta a Porto Alegre (Brasile), città di 1,3 milioni di abitanti. L’esperienza di Porto Alegre ha avuto inizio nel 1989. Il fine era quello di permettere ai cittadini di partecipare attivamente allo sviluppo ed alla elaborazione della politica municipale.
La partecipazione si realizza innanzitutto su base territoriale: la città è divisa in circoscrizioni o quartieri. Nel corso di riunioni pubbliche la popolazione di ciascuna circoscrizione è invitata a precisare i suoi bisogni e a stabilire delle priorita’ in vari campi o settori (ambiente, educazione, salute…). A questo si aggiunge una partecipazione complementare organizzata su base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie professionali o lavorative (sindacati, imprenditori, studenti..). Ciò permette di avere una visione più completa della città, attraverso il coinvolgimento dei c.d. settori produttivi della città. La municipalità o comune è presente a tutte le riunioni circoscrizionali e a quelle tematiche, attraverso un proprio rappresentante, che ha il computo di fornire le informazioni tecniche, legali, finanziarie e per fare delle proposte, attento, però, a non influenzare le decisioni dei partecipanti alle riunioni.
Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenta le sue priorità all’Ufficio di pianificazione, che stila un progetto di bilancio, che tenga conto delle priorità indicate dai gruppi territoriali o tematici. Il Bilancio viene alla fine approvato dal Consiglio comunale.
Nel corso dell’anno, attraverso apposite riunioni la cittadinanza, valuta la realizzazione dei lavori e dei servizi decisi nel bilancio partecipativo dell’anno precedente.
Di solito le amministrazioni comunali, visti anche i vincoli di bilancio cui sono tenuti per legge, riconoscono alle proposte avanzate dai gruppi di cittadini la possibilità di incidere su una certa percentuale del Bilancio comunale. Nel caso di Porto Alegre si è partiti dal 10% del bilancio comunale, fino ad arrivare, lentamente, al 25%.

http://www.nuovomunicipio.org/
http://www.partecipa.org/bergamo/
http://www.comune.colorno.pr.it/page.asp?IDCategoria=762&IDSezione=12744

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Carta di Firenze.. programma ideale?

CARTA DI FIRENZE
Comuni a Cinque Stelle

I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a fare politica con le liste civiche per Acqua, Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.

  1. Acqua pubblica
  2. Impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile a un impianto fognario, contributi/finanziamenti comunali per impianti di depurazione privati
  3. Espansione del verde urbano
  4. Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse
  5. Piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di piste ciclabili cittadine
  6. Piano di mobilità per i disabili
  7. Connettività gratuita per i residenti nel Comune
  8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
  9. Rifiuti zero
  10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti comunali
  11. Efficienza energetica
  12. Favorire le produzioni locali

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/la-carta-di-firenze.html

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Comuni virtuosi: incontro con Marco Boschini

Ieri sera sono riuscito a partecipare all’incontro con Marco Boschini organizzato dai Grillini di Pordenone.. per chi non lo conoscesse è il ccordinatore dell’associazione dei comuni virtuosi (http://www.comunivirtuosi.org/index.php/home) e lo avevo già conosciuto virtualmente in rete per le sue idee e iniziative.. sentirlo è stato interessante e coinvolgente per la sua esposizione ricca di spunti, esperienze ed esempi concreti.. essendo presenti diversi amministratori locali nel dibattito ho chiesto loro che intervenissero non fosse altro per criticare quanto detto da Marco, al quale ho chiesto di spiegare quanto fosse importante la convinzione nel perseguire gli obiettivi e proporre i progetti presentati.. ma solo il sindaco di Sacile si è sentito in dovere di replicare con un intervento spot di stampo propagandistico.. mentre un altro mi ha confidato poi come sia altrettanto necessaria la convinzione dei cittadini, spesso difficili da coinvolgere.. ovvero due facce della stessa medaglia! tra i temi presentati:
- stop al consumo del suolo
- efficienza energetica
- mobilità intelligente
- acqua oroblu
- rifiuti zero
- stili di vita
..
per finire con parole non mie:
“vogliamo lasciare ai nostri figli un comune, una regione, un pianeta migliore di quello che abbiamo ricevuto dai nostri padri..

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