ESITO RIUNIONE ASILO ALBINA

Breve resoconto della riunione del 4/09 all’asilo di Albina
Il sindaco non si è visto e si è parlato SOLO della scuola materna, NESSUN accenno alle sorti del nido.
La preside e le insegnanti Miriam e Carmen provenienti da Gaiarine e destinate alla classe di medi e grandi hanno spiegato che l’asilo sarà strutturato pari pari alla gestione della materna di Gaiarine.
Ci saranno due classi da 27 e 28 bambini. Nella classe di piccoli e piccolissimi ci saranno anche dei medi nati verso fine 2009.
Preside ed insegnanti hanno dimostrato estrema disponibilità ad accogliere suggerimenti e richieste da parte dei genitori di bimbi che già avevano frequentato ad Albina l’asilo gestito dalla cooperativa (uso di calzini antiscivolo/ciabatte nei locali interni; uso di spazzolino; fotografia di riconoscimento da mettere sugli armadietti…) e si sono rivelate abilissime nell’integrare queste esigenze nella già collaudata ed efficiente organizzazione della materna.
Tuttavia alcuni dettagli hanno lasciato i genitori un pò perplessi perchè ad una settimana dall’apertura non si sapeva ancora come sarebbe stata gestita la mensa; hanno garantito nanna pomeridiana per piccoli e piccolissimi (che sono 22), ma i lettini a disposizione (dopo sopralluogo alla sezione nido che era inspiegabilmente chiusa a chiave..)erano solo 19; gli insegnanti per la classe di piccoli e piccolissimi non erano ancora noti….(aggiornamenti di oggi: un’insegnante c’è e siamo in attesa della nomina del sostituto per seconda insegnante che è stata nominata ma è in maternità).
Sono state anche presentate due proposte per l’EXTRA-TIME (7.30-7.45 e 16-18, nonchè copertura ponti e festività):
- una gestita dall’associazione TIK TAK di Francenigo che punta all’utilizzo di risorse e persone residenti nel comune (nobile proposito) con eventuali laboratori (un paio a settimana) di inglese, ludo-danza, etc. con personale più o meno qualificato e volontari a costo FISSO mensile
- una promossa dall’associazione MUCCA GIALLA (che già collabora con asilo di Mansuè) che permette adesione a “gettone” a tariffa oraria e che dovrebbe essere presentata direttamente ai genitori in un incontro previsto per il 17 settembre e di cui sarà affisso avviso presso l’asilo nei primi giorni di attività.

In teoria gli spazi che erano riservati al nido dovrebbero essere destinati all’extra-time della materna.

Purtroppo per quanto riguarda il NIDO, la questione per quest’anno è chiusa e non c’è soluzione!c’è solo da sperare che se ne riparli e ci si riorganizzi per l’anno prossimo. Sarebbe davvero un peccato che la questione venisse definitivamente abbandonata.

Serena

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BICICLETTIAMOCI!!!!!!!!!!

Oggi è parte la campagna del Ministero dell’Ambiente per incentivare, anche quest’anno, l’utilizzo della bicicletta rispetto alla macchina in nome della mobilità sostenibile. L’obiettivo è superare i numeri dell’anno scorso, ventimila biciclette vendute in 10 giorni. Ma come funziona questa agevolazione, esattamente?
L’incentivo per la bici è pari al 30% del suo costo fino a un massimo di €200 nel caso di una bicicletta comune. Se invece parliamo di una bicicletta a pedalata assistita, l’incentivo è valido fino a un tetto massimo di €450. Per avere lo sconto, basta presentarsi con la carta d’identità presso il rivenditore. Ogni cittadino dotato di codice fiscale (quindi anche il cittadino immigrato regolare) può comprare solo una bicicletta usufruendo dello sconto. L’elenco dei rivenditori, il modulo della richiesta (che comunque fornisce anche il venditore) e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.incentivibiciclette.minambiente.it La settimana prossima invece scatterà il click-day per ciclomotori e moto.
Sempre più comuni si stanno dotando di piste ciclabili e il cicloturismo accoglie ogni anno nuovi proseliti. Potete consultare www.piste-ciclabili.com un sito estremamente accurato dove gli amanti della bici segnalano essi stessi gli itinerari più interessanti, con tanto di indicazioni sul traffico, la presenza di fontanelle, la qualità dell’asfalto, eventuali ponti e difficoltà.

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Vuoi un computer (usato) gratis?

Dal Corriere della Sera:

Volete un computer (usato) gratis? Rivolgetevi all’Agenzia delle Entrate. Non è uno scherzo. Un bando, pubblicato sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it (Agenzia/Bandi di gara), (Procedura per la cessione a titolo gratuito di personal computer portatili dismessi) mette gratuitamente a disposizione un primo lotto di pc e spiega tempi e modalità per fare richiesta. Si tratta di «apparecchiature informatiche non più idonee per il proprio utilizzo istituzionale, ma che possono essere ancora utili a scuole ed enti di volontariato». La richiesta può essere al massimo di 10 PC portatili per ogni ente richiedente. Le richieste dovranno essere inviate alla casella di posta elettronica ufficiotlc@pce.agenziaentrate.it dell’Agenzia delle Entrate a partire dalle ore 11:00 del giorno 5 ottobre 2009 e non oltre le ore 11:00 del giorno 16 ottobre 2009 esclusivamente a mezzo Posta Elettronica Certificata, l’equivalente telematico della raccomandata con ricevuta di ritorno. Oltre al nome e al codice fiscale (o partita Iva) dell’ente, nella richiesta dovranno essere specificati anche l’indirizzo Pec per la comunicazione dell’esito da parte dell’Agenzia e il numero e il tipo di computer desiderati, sulla base dell’elenco dettagliato riportato sul bando.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE – L’assegnazione dei pc avverrà dando priorità agli organismi di volontariato di protezione civile iscritti negli appositi registri, che operano in Italia e all’estero a fini umanitari, nonché agli istituti scolastici pubblici. A seguire avranno spazio gli altri enti pubblici, come ad esempio le strutture sanitarie o le forze dell’ordine. Infine, gli enti non-profit che rientrano nelle categorie delle associazioni, delle fondazioni e delle altre istituzioni pubbliche o private con personalità giuridica, senza scopo di lucro, delle associazioni non riconosciute dotate di un proprio statuto da cui emerga chiaramente l’assenza di finalità lucrative, degli altri enti e organismi che svolgono attività di pubblica utilità. A parità di condizioni, i pc verranno assegnati seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle richieste. Ins0mma anche la rapidità ha la sua importanza, grazie al sistema Pec, che permette di certificare, oltre al mittente, anche l’ora dell’invio via e-mail della domanda.

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Pannolini lavabili

Dalla delibera di Giunta Comunale n. 42 del 17/02/2005
Relazione dell’Assessore all’ambiente:
“Nel Comune di Rosà ormai da dieci anni viene svolta la raccolta differenziata spinta. ….
I rifiuti, dal 1995 ad oggi, sono riciclati per oltre il 50% del loro peso. Se esaminiamo le quantità di rifiuti che ancor oggi vengono avviati a smaltimento definitivo (i così detti rifiuti secchi ed indifferenziati) noteremo come la quantità sia comunque ancora molto alta…
Prevenire la produzione dei rifiuti è un’azione che può essere attuata e che costa poco in termini economici, ma un po’ di più in termini d’impegno almeno fintantoché le nostre abitudine non si saranno conformate a nuovi modi di comportamento.
Per ridurre la quantità di rifiuti, di imballaggi e di beni durevoli si può agire “dal basso”, decidendo di acquistare e consumare in modo critico.

L’uso di pannolini “usa e getta” si rivela fonte importante di rifiuti di origine urbana e sanitaria.

I pannolini usa e getta sono altamente inquinanti. Non solo sono difficilmente smaltibili (in natura necessitano di circa 500 anni per decomporsi), ma hanno una grande impronta ecologica perché già all’atto della produzione consumano molte risorse naturali (energia, acqua, polpa di legno). Inoltre la loro produzione necessita di ingenti quantità di prodotti chimici (plastica, idrogel, ecc).
Nonostante le apparenze, i pannolini usa e getta usano oltre 1/3 in più d’acqua rispetto ai pannolini lavabili, inoltre, mentre l’acqua di scarto derivante dal lavaggio dei pannolini in stoffa è relativamente innocua, le acque di scarico provenienti dalla produzione di cellulosa, plastica e idrogel contengono solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani.
L’impatto ambientale derivante dallo smaltimento di tali materiali è considerevole. Anche la
produzione di pannolini in stoffa ha il suo impatto ambientale ma è di gran lunga inferiore a quello dei pannolini monouso proprio perché la vita dei pannolini lavabili è superiore a quella degli usa e getta (un pannolino lavabile è progettato per resistere ad oltre 250 lavaggi). Per queste ragioni sono da preferire i pannolini riutilizzabili che si comprano una sola volta, si riutilizzano per tutto il tempo necessario, eventualmente anche per un altro figlio, risparmiando alla mamma lo stress di dover sempre inseguire le offerte promozionali dei vari punti vendita. Inoltre questi, rispetto ai vecchi panni usati sino agli anni ’70, sono pratici e comodi come gli altri pannolini, hanno lo stesso potere assorbente, ma si lavano in lavatrice come il bucato bianco e non si stirano.
Sono fatti, per la parte a contatto con la pelle del bambino, con tessuti naturali come il cotone, non trattati con sostanze chimiche, mentre per l’imbottitura interna, che ha il compito di trattenere la pipì vengono utilizzate le più moderne fibre ad alto potere assorbente, traspirante ed idrorepellente.
Questi pannolini lasciano respirare la pelle garantendo allo stesso tempo una temperatura fisiologica naturale della pelle.
Ma a parte gli aspetti etici ed ambientali, i vantaggi dal punto di vista economico sono ancora più evidenti.
Si consideri che una famiglia nella quale entra a far parte un bambino spende all’anno per l’acquisto di pannolini monouso fra i 600 e i di 1000 euro [costo minimo una confezione 20 pezzi 9 euro (utilizzo medio/minimo nei primi due anni 6 pannolini al giorno) x 9 pacchi al mese x 12 mesi = 972 euro], a questo si deve aggiungere una quota di spesa della bolletta dei rifiuti che è relativo alla raccolta e smaltimento…
A fronte di una spesa minima di circa 2000 euro (per alcune marche il costo può arrivare sino a 2700 euro) nei primi 2 anni e mezzo di vita del bambino con i pannolini usa e getta, abbiamo infatti un costo di acquisto per pannolini lavabili di circa 400 euro. In questo modo una famiglia può risparmiare sino a 1600 euro.
Si opinerà però che sussiste un costo per la famiglia dovuto al lavaggio dei pannolini. Questo è vero ma quattro conti dimostrano come risulti ancora conveniente la scelta dei pannolini lavabili su quelli usa e getta.
Una famiglia in genere utilizza la lavatrice per lavare i panni bianchi almeno una volta alla
settimana, più spesso due. Possiamo aggiungere ai panni bianchi anche i pannolini dei nostri bambini impostando la temperatura dell’acqua a non più di 60° C (per una questione di risparmio) anche se tutti i pannolini lavabili in commercio tollerano temperature di lavaggio sino a 90-95 °C.
Se vogliamo fare dei lavaggi aggiuntivi consideriamo il fatto che con 1 m3 d’acqua sono possibili 20 lavaggi e che il costo di 1 m3 d’acqua è inferiore a 1 euro, a questo va aggiunto il costo del detersivo che ammonta a circa 20 centesimi a lavaggio ed il costo dell’energia elettrica. Con 40-50 centesimi possiamo lavare sino a 5 chili di pannolini che corrispondono a circa 15 pannolini bagnati di pipì mentre ogni volta che usiamo un pannolino usa e getta spendiamo da 30 a 45 centesimi.
Ma non abbiamo ancora affrontato la questione del risparmio per la collettività che è altrettanto grande: un bambino infatti produce sino a una tonnellata di rifiuti nel periodo che va dalla nascita all’uso del vasino. 1000 chili per ogni bambino costano 139,86 euro che moliplicati per i circa 400 bambini in età da pannolino (nel comune di Rosà) portano i costi di smaltimento attorno a 55.000,00 euro all’anno.
Come dimostrato l’abitudine di acquistare acqua in bottiglia di plastica e pannolini usa e getta per i propri bimbi è ormai consolidata, ma è una tendenza dispendiosa e altamente inquinante che andrebbe corretta così come l’uso di stoviglie a perdere e l’abitudine a buttare tutto ciò che all’apparenza non serve più.
Per questo motivo il Comune dovrebbe attivare un’attività di sensibilizzazione all’utilizzo dell’acqua del rubinetto e all’uso dei pannolini in tessuto lavabili ed a consigliare l’uso di prodotti con piccola impronta ecologica.……”

I pannolini lavabili risultano ad oggi quindi una valida alternativa per almeno 3 aspetti:

- per il BENESSERE dei nostri bambini:
I pannolini lavabili sono costituiti da fibre naturalmente assorbenti che garantiscono la traspirazione. Il sederino dei nostri bimbi non resta a contatto con la plastica e con i componenti chimici utilizzati negli usa e getta per garantire la massima assorbenza; questo porta ad una diminuzione dei casi di irritazione da pannolino, ed allo stesso tempo ad un più precoce svezzamento dal pannolino in quanto la sensazione di essere “pulito” con i pannolini tradizionali non stimola la autosufficienza.
I genitori che hanno già avuto figli e chiunque si sia mai trovato a dover cambiare un pannolino sa, che quando si apre, al suo interno, si è sviluppato un grande calore di 1,1°C superiore a quello della pelle. Questa situazione si può paragonare ad uno stato febbrile costante in cui gli organi genitali dei nostri bambini si sviluppano per i primi 3 anni. Ancora non sono note le conseguenze che questo “effetto serra” provoca sul sistema immunitario. È stato però riconosciuto che questo calore innaturale è una concausa della sterilità del maschio occidentale moderno (università Christian – Albrecht di Kiel). Anche le bambine possono riportare gravi conseguenze: si rileva infatti un aumento delle vaginiti croniche in età pediatrica
Il mantenimento della temperatura fisiologica della pelle con i pannolini lavabili è quindi un fattore molto rilevante.

- per la TUTELA DELL’AMBIENTE:
Ogni bambino cambia in media 6000 pannolini usa e getta nei suoi primi 3 anni di vita. Questi si trasformano in una tonnellata di rifiuti non differenziabili, il 10 % di tutti i rifiuti urbani, che necessitano di 500 anni per decomporsi.

- per il notevole RISPARMIO ECONOMICO che ne deriva dall’utilizzo:
I circa 6000 pannolini che usiamo nei primi tre anni di vita per i nostri bimbi ci fanno spendere dai1500 ai 2000 euro. Con i lavabili la spesa varia dai 200 agli 800 euro a seconda del modello che scegliamo. E se poi decidessimo di avere un altro bimbo? Allora la spesa sarà uguale a zero!!! Non vi sembra un bel risparmio?

Se volete saperne di più, visitate il sito, è un sito gestito dal gruppo “non solo ciripà”, che è composto da genitori di tutta Italia che intendono, senza scopo di lucro, diffondere la conoscenza dell’uso dei moderni pannolini lavabili. In esso vengono fornite tutte le informazioni circa le tipologie esistenti in commercio, testimonianze e consigli da parte di chi li ha usati, nonché notizie circa gli incentivi forniti nei vari comuni in Italia (si va dalla fornitura di un kit prova gratuito, al rimborso per parte della spesa sostenuta per l’acquisto, alla riduzione della tassa sui rifiuti, all’impiego di questi pannolini negli asili comunali).

PENSATECI
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La voce dei giovani

La nuova legge regionale sulle politiche giovanili (L.R. 17/2008) ha istituito il Forum Regionale dei Giovani, finalmente un organo consultivo di rappresentanza con lo scopo preciso di creare uno spazio di confronto tra le istituzioni regionali ed i giovani per una compartecipazione alla formazione delle politiche giovanili.
Per chi ha dai 15 ai 29 e non si sente rappresentato dalla propria Regione, o semplicemente pensa si possa agire meglio o ritiene comunque che troppo poco venga fatto pensando ai bisogni e alle necessità di questa fascia d’età che sempre più sembra allontanarsi dalla politica perchè disillusa e assuefatta dal “tanto no cambia gnent” pensiero, è finalmente arrivata l’opportunità di far sentire la propria voce e contribuire affinchè le politiche giovanili diventino specchio reale del mondo reale che c’è fuori.

C’è un gruppo aperto a tutti i giovani dell’area coneglianese, in cui rientra anche Gaiarine, che ha istituito un forum di sperimentazione su invito dell’Ulss 7 per lavorare alla costituzione del Forum dei Giovani dell’ULSS 7.
Se avete qualcosa da dire o volete anche solo ascoltare, il prossimo incontro è mercoledì 17 giugno a Conegliano, sopra la stazione dei treni (sede del Progetto Giovani Conegliano) alle ore 20.45.

Date un’occhiata anche al sito www.faceproject.tk.

L’iniziativa è davvero positiva, non lasciamola cadere nel vuoto.
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AUNG SAN SUU KYI

Da www.rainews24.rai.it
“Mi dichiaro innocente perché non ho commesso alcun reato”. Sono state queste le parole proferite dalla leader dell’opposizione in Myanmar, e premio Nobel per la pace 1991, Aung San Suu Kyi al tribunale che la processa da lunedì a porte chiuse nella prigione di Insein, a nord di Yangoon. Lo ha fatto sapere uno degli avvocati dell’imputata, nonché portavoce del partito d’opposizione della lega nazionale per la democrazia, Nyan Win.
Aung San Suu Kyi è accusata di aver violato gli arresti domiciliari – che terminano il 27 maggio prossimo – per aver ospitato per due giorni un attivista mormone americano, John William Yettaw, arrivato nella casa del premio Nobel nottetempo e attraversando il lago a nuoto. L’uomo ha dichiarato ai giudici di aver sognato che Aung San Suu Kyi sarebbe stata uccisa e ha così deciso di raggiungerla nella sua dimora con l’intenzione di avvisarla. Il giudice del tribunale della prigione di Insein, Thaung Nyunt, ha accettato oggi la richiesta di incriminazione per San Suu Kyi. La sentenza potrebbe arrivare anche prima della scadenza dei termini dei domiciliari. Se giudicato colpevole, il premio Nobel rischia fino a cinque anni di carcere che, a detta di uno dei suoi avvocati, l’americano Jared Genser, potrebbero essere fatali per Suu Kyi. Le condizioni di salute della donna, infatti, sono da tempo precarie. Secondo alcuni osservatori internazionali, la giunta militare birmana mira a sfruttare questa situazione così da mantenere Suu Kyi sotto regime detentivo in vista delle elezioni del prossimo anno.

Questa donna è il simbolo della lotta per la democrazia.
Per maggiori informazioni su di lei potete visitare il link
http://it.wikipedia.org/wiki/Aung_San_Suu_Kyi
Oppure basta digitare anche solo il suo nome in qualsiasi motore di ricerca e vi si aprirà una lista infinita circa la sua incredibile vita.
DOBBIAMO fare qualcosa.

Ho appena firmato una petizione che chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon di dare priorità al loro rilascio. Più siamo a firmare, più sarà chiaro che il rilascio di tutti i prigionieri è importante per i cittadini di tutto il mondo. Puoi firmare in basso e dirlo ai tuoi amici!
http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners/98.php/?CLICK_TF_TRACK
Grazie infinite per il vostro aiuto!
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