Gaiarine News

Accogliamo il disperato appello dell’anonimo di sabato scorso e rendiamo disponibile una scansione della fascicolo/gadget/ depliant «Gaiarine Notizie» anticipandone una nostra personale interpretazione avvalendoci di un profetico monologo del Signor G ideato 40 anni addietro..

mentre per chi vuole provare a leggerlo
qui la prima parte
e qui la seconda parte

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Semo a.. post! (40)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte
come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio,
ma
correggere i (mal)costumi deridendoli !

INAUGURAZIONE MUNICIPIO
ovvero
Panem et circenses

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Panem et circenses (letteralmente, Pane e corse dei cavalli) è una locuzione
in lingua latina molto conosciuta e spesso citata.
Era usata nella Roma antica.
Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma è da attribuirsi ad un autore specifico.
È stata scritta infatti dal poeta latino Giovenale:
(latino) « … duas tantum res anxius optat
panem et circenses »
(italiano) « … [il popolo] due sole cose ansiosamente desidera
pane e i giochi circensi »

Questo poeta fu un grande autore satirico: amava descrivere l’ambiente in cui viveva, in un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati (in questo caso le corse dei carri tirati da cavalli che si svolgevano nei circhi come il Circo Massimo e il Circo di Massenzio).

Per estensione, la locuzione è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l’azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l’organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica
in modo da lasciarla solo alle élite.

L’espressione Panem et Circenses rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico;
un vero strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse,
che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo.

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Referendum 2011: SÌ SÌ SÌ SÌ



Fonte: Ministero degli interni

Sono stanco di vedere le solite facce di politicanti e di direttori
disquisire su chi ha vinto e chi ha perso..
referendum pro o contro il monarca?
Se riuscissimo per un momento a tirarci fuori dalla palude in cui i nostri politicanti
e la nostra ignavia ci hanno condotto capiremmo che semplicemente

Ha vinto il buon senso,
ha vinto il senso comune,
ha vinto la logica,
ha vinto la dignità del buon padre di famiglia,
ha vinto la preoccupazione per il bene comune,
ha vinto l’interesse per le generazioni future,
ha vinto l’orgoglio della ragione anche se piccoli e insignificanti (ai loro occhi),
ha vinto la paura dell’essere considerati merce,
ha vinto il disdegno per chi si vende in cambio di quattro denari,
ha vinto l’amore per il creato,
ha vinto la VITA
perché

di fronte alla scelleratezza di alcuni solo la saggezza dei tanti
può arrestare derive deleterie per il bene della comunità..

A noi questa grave e grande responsabilità di essere vigili, sentinelle attente
e pronte ad intervenire ogni qualvolta qualcuno o qualcosa voglia contrabbandare valori, principi, diritti con pecunia o attraenti sirenette provenienti da burrascosi mari..

È arrivata l’ora di riprenderci la nostra dignità di cittadini
e tutti insieme osare, con determinazione e competenza,
le sfide che il nostro tempo ci pone lungo il cammino.

Buon cammino

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IARC: con i campi elettromagnetici di cellulari e wifi si rischia il cancro

Ambiente & Veleni
di Redazione Il Fatto Quotidiano
31 maggio 2011
Oms: “L’uso dei cellulari
potrebbe causare il cancro”

Secondo gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità, i campi elettromagnetici generati da questi apparati aumentano il rischio per il glioma, un tipo di tumore maligno al cervello. Lo studio, contenuto in una monografia di prossima pubblicazione, si basa su precedenti ricerche epidemiologici sull’uomo. L’uso dei telefoni cellulari e di atri apparati di comunicazioni wireless potrebbero causare il cancro negli essere umani”. Lo ha decretato l’agenzia per la ricerca contro i tumori (IARC) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Un gruppo di 34 esperti ha infatti definito i campi elettromagnetici come ‘possibly carcinogenic’. – QUI il documento -
I campi elettromagnetici delle radio frequenze
generati da questi apparati possono causare il cancro “a causa dell’aumento di rischio per il glioma, un tipo di cancro al cervello maligno”, riferisce l’Oms. La valutazione del panel di esperti, che sarà contenuta in una monografia di prossima pubblicazione, si basa sia sui test sugli animali effettuati finora che sui dati degli studi epidemiologici sull’uomo: “In entrambi i casi le evidenze sono state giudicate ‘limitate’ per quanto riguarda il glioma e il neurinoma acustico (tumore del nervo uditivo, ndr) – ha spiegato Jonathan Samet, che ha coordinato il gruppo di lavoro – mentre per altri tipi di tumore non ci sono dati sufficienti”. Gli esperti hanno sottolineato che serviranno ulteriori ricerche prima di avere conclusioni definitive: “La nostra classificazione implica che ci potrebbe essere qualche rischio – ha aggiunto Samet – e che tuttavia dobbiamo continuare a monitorare con attenzione il link tra i cellulari e il rischio potenziale. Nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l’esposizione, come l’uso di auricolari o il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile”. Sin da quando i cellulari sono apparsi, a metà degli anni Ottanta, si sono diffusi timori che il loro uso possa causare danni al cervello. Alcuni studi hanno confermato questo pericolo. Mentre altri lo hanno escluso. Questa volta è il crisma dell’ufficialità dell’Oms di Ginevra ad attribuire maggior peso al legame tra l’uso dei cellulari e il rischio di sviluppare un tumore.

Allora: questa la notizia.
Che non scopre nulla di nuovo, visto che gli studi dove viene evidenziata la correlazione tra tumori e leucemie (soprattutto infantili) risalgono ufficialmente alla fine degli anni ’70 ( http://www.conacem.it/studi/milham.pdf) .
Personalmente dalla metà degli anni ’90 riportiamo prudenza e diffidenza nei confronti dei tanti, troppi luminari schierati in difesa delle nuove tecnologie (e delle loro tasche).
Certo che lo dica l’OMS non vuol dir quasi nulla (ricordate l’allarme sull’aviaria?) se non che nemmeno loro possono più ignorare un’evidenza sanitaria che emerge negli anni.
E allora perchè continuiamo a dar credito a personaggi così screditati?
Del radioattivo Veronesi abbiamo più volte detto ma qua vicino c’è Tirelli che pontifica!




se volete saperne di più sugli studi scientifici andate QUI alla pagina del CONACEM dedicata

nell’aprile dell’anno scorso si parlò con genitori dell’uso di cellulari in una serie di Incontri formativi per genitori a Villa Altan (QUI il resoconto del blog) e al mio intervento sui rischi sanitari ci fu un generico invito della relatrice alla prudenza e al buonsenso..
che sia il caso di aggiornarci o attendiamo la replica mistificatoria interessata e soporifera dei gestori elettrici e telefonici?

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Veneto al centrodestra grazie alla LegaNord.. e grazie a … ????

da il Fatto Quotidiano
VENETO
I PARENTI DEI LEGHISTI: DAL CARROCCIO ALLA POLTRONA
Spartizioni da Casta per il partito che tra la lotta e il governo ha scelto il potere
di Ferruccio Sansa inviato a Verona

Come popolo leghista ci siamo imborghesiti”.
A dirlo è Leonardo Muraro, e bisogna credergli: è il presidente della Provincia di Treviso, riconfermato con il 57,3%. Uno dei padri della Lega Razza Piave. La Lega in Veneto ha vinto. Però, nonostante i calici alzati, il risultato ha un retrogusto amaro: proprio dalla regione del Carroccio, governata da Luca Zaia, parte il segnale che l’onda lunga si è fermata (a Treviso meno 20% rispetto alle regionali). E tutti a spulciare i risultati, Comune per Comune. Ma il nodo potrebbe essere altrove.
Un consigliere regionale del Pd, Franco Bonfante, in un’interrogazione denuncia una parentopoli: “Nove casi (altri saranno resi pubblici presto) di leghisti di spicco con parenti assunti nelle municipalizzate”.
Forse il male oscuro sta qui, in un partito di lotta diventato fin troppo di governo.
Eccoli i numeri che generavano l’entusiasmo dei piddini:
“Il vento è cambiato”, sostiene Rosanna Filippin, segretario Pd veneto.
Aggiunge: “A Treviso la sfida si è chiusa con un pareggio. In provincia il Pd cresce in 5 anni dal 17,6 al 21,2%. A Vittorio Veneto e Castelfranco ha più voti di Lega e Razza Piave insieme. A Rovigo (ballottaggio per la Provincia, ndr) il centrosinistra conferma 3 amministrazioni su 4
e ne strappa una. Nella provincia di Padova, il Pd vince, direttamente o in liste civiche, in 7 Comuni su 12. A Vicenza, su 11 Comuni abbiamo vinto in 7. La Lega non ha mai vinto”.
Al centrosinistra è andata peggio nel veronese, regno del sindaco Flavio Tosi: 4 vittorie su 20.
Fin qui i dati, i sintomi.
Ma qual è la malattia? Più d’uno punta il dito sulla parentopoli denunciata da Bonfante. Un caso in tribunale, con Mario Giulio Schinaia, procuratore di Verona che promette: “Apriremo un’inchiesta”. Bonfante spiega: “Ci sono casi sempre più numerosi di parenti di dirigenti e amministratori leghisti assunti dalle municipalizzate”. Un reato? “Forse no, la legge fino a un anno fa prevedeva che le società pubbliche potessero assumere in libertà, come i privati”. Allora? “C’è un’evidente questione di opportunità”.
LA LEGA in Veneto fa ormai il bello e il cattivo tempo. Il Pdl, dopo la partenza di Giancarlo Galan per Roma come ministro, è un fantasma: chioschi semivuoti durante la campagna elettorale, ma anche l’avvicinamento di Cl al Carroccio. Ma la Lega non disdegna le poltrone. Un peccato che qui non perdonano, nelle vene scorre sangue del Piave, nella cultura c’è la buona amministrazione asburgica. Non sono piaciuti i posti di Attilio Shneck (presidente della Provincia di Vicenza) e del trevigiano Leonardo Muraro in società che gestiscono strade e autostrade (di cui le Province sono azioniste). Ancora meno la battaglia per i vertici delle Unità sanitarie locali, che significano potere e miliardi da gestire: “Poltrone Usl, 55% alla Lega, 45% al Pdl”, hanno titolato i quotidiani veneti.
Infine lo scandalo parentopoli. Bonfante elenca: “La moglie del sindaco di Sona, nonché assessore provinciale (Gualtiero Mazzi, ndr), assunta da Serit, partecipata Amia (società di igiene ambientale del Comune di Verona) e poi assunta da Amia stessa; una parente stretta dello stesso Mazzi assunta da Serit”. Mazzi replica: “Se pensava a reati, Bonfante doveva rivolgersi alla Procura”. Nessun reato, questione di opportunità: “Quando mia moglie e la mia parente sono state assunte ero già assessore comunale, ma non ero né sindaco, né assessore provinciale. Mia moglie non ha avuto spinte, ha grande professionalità, laureata, sa tre lingue e fa l’impiegata di medio livello”. Bonfante non si ferma: “C’è la figlia di un dirigente provinciale della Lega assunta da Amia. Il fratello del vicesindaco di un comune dell’hinterland, e consigliere provinciale, è in Transeco, società partecipata Amia. A un consigliere comunale della Lega di San Giovanni è stato rinnovato il contratto a termine. La sorella di un assessore regionale, già provinciale, assunta dall’Amt (Azienda Trasporti di Verona). Il nipote di un esponente della lista Tosi
assunto da Amia. La moglie del sindaco di Sommacampagna (Gianluigi Soardi, ndr) assunta come medico da Amia. Soardi, leghista della prima ora, è noto alle cronache: a settembre si è dimesso da presidente dell’azienda di trasporti veronese, indagato per l’uso dell’auto blu: “Non ho nulla da dichiarare. Bonfante dice il falso”, replica. LE SOCIETÀ chiamate in causa annunciano querele: “Le assunzioni rispondono alla legge. Alcune sono state fatte con il centrosinistra”. Bonfante conclude: “Il vicesindaco leghista di Villa Bartolomea, Emanuele Faggion, è stato assunto dall’Atv”. Faggion al Corriere Veneto ave va raccontato: “Sono stato assunto senza spintarelle, faccio il dirigente. Cercavano chi tagliasse l’erba e facesse l’imbianchino, poi ho cambiato mansioni”.
E le accuse alla Lega per le poltrone? “È giusto che chi governa metta referenti in enti e aziende. È sempre stato così”.
Vero, ma forse gli elettori veneti dalla Lega non se lo aspettavano.

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docufilm: FOOD, inc.

Food, Inc. è un film documentario statunitense del 2008 diretto da Robert Kenner
e candidato al premio Oscar nel 2010 come miglior documentario.

Non guarderai più al cibo allo stesso modo
Quanto sappiamo realmente del cibo che arriva sulla nostra tavola?

Robert Kenner svela ciò che avviene nelle grandi industrie alimentari e che ci viene tenuto deliberatamente nascosto, con il consenso delle istituzioni. È una denuncia feroce e impressionante di un sistema votato esclusivamente al profitto, che ignora i rischi per la salute pubblica e che fa della produttività il suo unico credo. Per la prima volta il regista americano è riuscito a documentare questa politica perversa e a raccogliere prove significative e testimonianze di persone che operano nel sistema produttivo alimentare.

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«E, cominciando dai Referendum, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a questi» Lc 24,27

Matteo, 23
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sullo scranno di Palazzo Chigi si sono seduti politici e amministratori.
Ascoltate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno, e se fanno trasgrediscono regole e principii. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro conti correnti e moltiplicano le loro proprietà; si compiacciono dei posti d’onore
nei banchetti, dei primi seggi nelle manifestazioni, dei saluti nelle piazze, delle dirette televisive come anche di essere chiamati «presidente» o «l’eletto del popolo» dalla gente.
Ma una sola sia la vostra Maestra, la Giustizia e voi siete tutti fratelli, e tutti uguali di fronte a Lei. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, che chiudete l’accesso alla giustizia davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete disonesto e ipocrita due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: «Se uno giura per la Carta Costituzionale, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro dell’impresa, resta obbligato». Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro dell’impresa o la Carta che la permette? E dite ancora: «Se uno giura per la Giustizia, non conta nulla; se invece uno giura per imbavagliare la Giustizia, resta obbligato». Stolti! Che cosa è più grande: la Giustizia o il bavaglio che rende cieca la Giustizia? Ebbene, chi giura per la Carta Costituzionale, giura per i Principii da essa proclamati; e chi giura per la Giustizia, giura perché sia uguale e retta per tutti, nessuno escluso.
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, che pagate le escort e gli avvocati e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la Giustizia, la Misericordia e la Lealtà. Queste invece erano le cose da fare, rifuggendo quelle.
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, corruttori di donne abbacinate e minorenni lusingate, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Politico cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti e affabili e giovanili davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, politici disonesti e amministratori ipocriti, che costruite i ponti sullo stretto e celebrate i sepolcri dei fascisti, e dite: «Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei Partigiani». Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i Partigiani. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri. Serpenti, razza di vipere, come potrete sfuggire alla condanna della Giustizia.
Perciò ecco, verranno a voi giudici, sapienti e pensatori: di questi, alcuni li querelerete altri li annienterete, altri ancora li comprerete nelle vostre ville e altri infine li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sulla terra, dal sangue di Matteotti e dei fratelli Rosselli fino al sangue di Falcone e Borsellino, giudici di Sicilia, e di don Pino Puglisi e don Peppe Diana, uccisi tra il santuario e l’altare.
In verità io vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
Ma avete la possibilità di redimere chi di voi non è ancora compromesso: al Referendum sul legittimo impedimento vota e difendi l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge.

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