Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 19/04/2013

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 19/04/2013 alle ore 18.30 (questo non ghe mola)   nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione verbali seduta del 1 marzo 2013 (dal n. 1 al n. 4);
  1. Approvazione di variante parziale al p.r.g. Per “variante innesto p.di l. D1/13 – pianca sulla s.p. 44″ – l.r. N. 61/1985, art. 50 comma 4 lett. F);
  1. Approvazione di variante parziale al p.r.g. – l.r. N. 61/1985, art. 50 comma 4 lett. F) per approvazione vincolo preordinato all’esproprio, relativa
  • Percorso ciclabile lungo la sp. 44 in comune di gaiarine, provincia di traviso, in attuazione dell’accordo di programma del 2.12.2011;
  • Progetto per la realizzazione del nuovo innesto di via moie sulla sp. 44 alla progressiva km7+700;
  1. Art. 14 decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni in legge 22 dicembre 2011, n. 214. Istituzione della tariffa sui rifiuti e del tributo comunale sui servizi, approvazione regolamento ed approvazione convenzione per la gestione associata dei servizi inerenti i rifiuti urbani ed assimilati, ivi compresi i servizi di accertamento e riscossione della tariffa;
     5. Modifiche al regolamento comunale di polizia mortuaria – art. 45 comma  3 lett. B).

 

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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 01/03/2013

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 1/03/2013 alle ore 18.30 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

    1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 (dal n. 23 al n. 30);
    2) PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED IL CAMBIO DI
        DESTINAZIONE D’USO DI DUE MAGAZZINI – DITTA PESSOTTO NILDO E SONEGO
        RITA: APPROVAZIONE;

    3) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA Z.T.O. B39 – EX
        CONSORZIO AGRARIO: APPROVAZIONE;

    4) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. APPROVAZIONE.

    Ancora alle 18.30, questo lo fa proprio apposta.

    Non sono servite le  rimostranze fatte in Consiglio, le lettere inviate al sindaco e al prefetto, le  assenze di protesta fatte dai consiglieri di minoranza, le interrogazioni, la convocazione è sempre alle 18.30.

    Lo fa per dispetto, per dimostrare che lui può.
    Leggetevi in ordine l’ultima interrogazione sull’argomento fatta dalla Consigliera Rosada, la risposta scritta del sindaco e la contro risposta della Consigliera Rosada e poi giudicate Voi.

    ______________________________________________________________ 

    AL SIGNOR SINDACO DI GAIARINE
    e p.c. Al Signor Prefetto di Treviso


    Oggetto: INTERROGAZIONE URGENTE letta in C.C. 21.12.2012 
    La sottoscritta dott. Milena Rosada, Consigliere Comunale,
    preso atto che da settembre 2011 il Sindaco sta convocando il Consiglio Comunale
    sistematicamente alle 18.30, 

    considerato che altrettanto puntualmente per iscritto e a voce alcuni Consiglieri Comunali hanno
    contestato questa nuova abitudine che non è giustificata da motivi eccezionali o d’urgenza mentre rende difficile se non impossibile la loro stessa presenza in quanto la seduta cade per loro in orario di lavoro
    ritenendo che l’esercizio del potere di convocazione non può essere esercitato compromettendo l’esercizio del mandato elettorale di nessun Consigliere,
    richiamato l’esposto all’uopo inviato al Signor Prefetto in data 8 ottobre 2012
    visto l’art.38 comma 7 del TUEL come modificato dal D.L. 13.08.2011 e dalla Legge di conversione 14.9.201 In. 148
    si interroga per sapere
    1) perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’alt. 38 co. 7 che prescrive che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in
    un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti.”
    2) se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?.

    ______________________________________________________________
                                                                        
                                                                              lì.8 Gennaio 2013

    OGGETTO: RISPOSTA AD INTERROGAZIONE URGENTE.
                                              AL CONSIGLIERE COMUNALE  
                                              ROSADA MILENA (Fare il Futuro Federale)
                                                                               
    Con riferimento all’interrogazione urgente da Lei presentata e letta in Consiglio Comunale lo scorso 21 dicembre 2012, si ritiene pienamente rispettata la normativa che prevede che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengano preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti“.

    In ogni caso si rimanda, per ulteriori valutazioni, a quanto contenuto nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dello scorso 5 ottobre 2012.

    Distinti saluti.

                                                                               IL SINDACO
                                                                               Loris Sonego
    ____________________________________________________________

                                                         Gaiarìne, 14 gennaio 2013
                                                         Al Signor Sindaco di Gaiarine

                                                         E p.c. al Signor Prefetto di Treviso

    Oggetto: Riscontro a risposta a mia interrogazione urgente in merito
                  alla convocazione del Consiglio Comunale in orario di lavoro

                  dei consiglieri.

    Prendo atto di quanto Ella “ritiene”.

    Mi chiedo, tuttavia, se Ella abbia compreso appieno la evidente ratio della normativa richiamata.

    Alla luce delle circostanze sono stavolta io a dover ritenere, senza peraltro restarne sorpresa, di no.

    Distinti saluti.

                                                                                 Milena Rosada

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    Al voto, al voto: qualche chiarimento è d’obbligo

    Ricevo da un amico da molti anni presidente di seggio  e doverosamente pubblico anche per sfatare qualche bufala metropolitana.

     http://laspezia.cronaca4.it/upload/immagini/librerie/politica/gall_1360838789-elezioni-20130214_114543.jpg

    Più di qualcuno tra amici e conoscenti (sapendo che sono da un po’ di anni presidente di seggio)  mi ha chiesto chiarimenti sugli appelli online che continuano a circolare sulla possibilità da parte dell’elettore di rifiutare la scheda elettorale e di far mettere a verbale proteste di vario contenuto.

    L’argomento non è complesso ma è composto, provo a mettere ordine.

    Ci sono anche molti blog che spiegano bene la questione (cioè che per vari motivi è una bufala), uno molto chiaro è questo:

    http://acacciadibufale.wordpress.com/2013/02/06/il-rifiuto-della-scheda-elettorale-4/

    NB. Le fonti  (anche se non citate esplicitamente per non appesantire il testo) sono: Circolari esplicative del Ministero Interno per le Elezioni Politiche 2013, Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione (il manualino per presidenti di seggio e scrutatori), Manuale Elettorale dell’Ufficio Studi Camera Deputati, Testo Unico D.P.R. 361/1957 aggiornato ad oggi.

    VOGLIO RIFIUTARE LA SCHEDA E FAR METTERE A VERBALE CHE ‘LA CLASSE POLITICA NON MI RAPPRESENTA’, NON POSSONO IMPEDIRMELO”
    Bisogna partire dall’inizio, i casi che si possono verificare al riguardo sono
    CASO A) - riconsegna immediata della scheda
    L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento, viene identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto, E RITIRA la scheda.
    A questo punto :
    - se entra in cabina, vota all’interno della cabina, esce con la scheda ripiegata, la inserisce nell’urna senza indugio artificioso e riconsegna la matita, IL VOTO E’ VALIDO e l’elettore viene conteggiato tra i votanti .
    - se l’elettore non vota all’interno della cabina (e in questo caso è compresa anche l’eventualità in cui l’elettore riconsegni la scheda senza entrare nella cabina) IL VOTO E’ NULLO (cioè la scheda dovrà essere dichiarata nulla e inserita nella busta apposita come da istruzioni in dotazione ai seggi, quindi verrà computata in fase di scrutinio tra le schede nulle) e l’elettore viene conteggiato tra i votanti .
    CASO B) – il famigerato ‘rifiuto della scheda’ con verbalizzazione del fatto che ‘la classe politica non mi rappresenta’
     L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento, viene identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto, rifiuta la scheda cioè non la tocca nemmeno, manifesta la volontà di astenersi completamente dal voto e di mettere a verbale questa sua volontà.
    Questa eventualità non è è stata prevista ESPLICITAMENTE dal legislatore, ci si rimette al riguardo all’indicazione del Ministero dell’Interno che riporto integralmente e poi commento:
    “si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio -al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni- possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di ricevere la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio. Per quanto attiene la rilevazione del numero degli elettori, appare utile rammentare che coloro che rifiutano la scheda non dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale”.
    Cioè: se l’elettore vuole verbalizzare che rifiuta di votare, che la classe politica non lo rappresenta, purchè non faccia perdere troppo tempo, i componenti del seggio glielo faranno mettere a verbale sotto il paragrafo ‘Proteste e reclami’.
    CONSIDERAZIONI SUL CASO B) E SU QUANTO IMMEDIATAMENTE SOPRANel caso vogliate rifiutare la scheda e far mettere a verbale delle vostre considerazioni, dovete sapere che non le vedrà NESSUNO  a parte i componenti del seggio e forse l’Ufficio Elettorale Comunale (quanto meno, non le vedrà nessuno di quanti voi avreste voluto le vedessero)
    Tutte le comunicazioni alle Prefetture (e da lì al Ministero dell’Interno) sono inviate infatti  come riepiloghi tabellari, ovvero
    ELETTORI AVENTI DIRITTO AL VOTO: TOT (Maschi tot, Femmine tot)
    ELETTORI VOTANTI : TOT (Maschi tot, Femmine tot)
    VOTI VALIDI: TOT
    SCHEDE BIANCHE: TOT
    SCHEDE NULLE: TOT
    Voti validi lista n.1 : TOT, lista n. 2: TOT e così via
    Quindi se il vostro obiettivo è far arrivare il messaggio della disaffezione al voto o della sensazione di non essere rappresentati dalla classe politica:
    - o non andate proprio a votare, e quindi verrete compresi nel numero degli astenuti (ma se posso esprimere una considerazione personale è come stare alla finestra e lasciar decidere gli altri senza battere ciglio, per di più non esercitando quello che è IL diritto del cittadino per antonomasia, il voto in democrazia, che adesso viene dato per scontato ma per il quale nonni, bisavoli e trisavoli hanno sacrificato la vita o la salute)
    - o andate a votare e annullate la scheda, potete ad esempio scrivere all’interno della scheda quelle considerazioni che vorreste far mettere a verbale: in questo modo  risulterete in una statistica precisa, le schede nulle, che sono l’unica espressione possibile di malcontento ‘attivo’, che cioè non sia la mera astensione del punto precedente.
    Di fatto il caso b) del rifiuto della scheda produce le stesse conseguenze pratiche di una astensione (elettore non conteggiato tra i votanti, verbalizzazione che non rientra in nessuna statistica). Cioè è vero che “non possono impedirmi di rifiutare la scheda e di far mettere a verbale etc etc” ma anche se lo faccio all’atto pratico non serve a nulla, è come se fossi rimasto a casa.

    Fate anche attenzione che la legge prevede un apparato sanzionatorio circostanziato da una parte per i componenti del seggio (ad es. il segretario non può rifiutarsi di verbalizzare pena sanzioni varie), ma dall’altra per chiunque ad es. “turbi il regolare svolgimento delle operazioni di voto”; ricordate che all’interno del seggio i componenti del seggio sono pubblici ufficiali, e possono avvalersi della forza di Polizia che presidia il seggio (di solito la Guardia di Finanza). Morale: inutile alzare i toni da una parte e dall’altra, molto meglio usare il buon senso.

     
    “NON VOTO SCHEDA NULLA O BIANCA PERCHE’ ALTRIMENTI IL MIO VOTO VA AL PARTITO CHE NE PRENDE DI PIU’”. NON E’ COSI’.  Tutte le operazioni di attribuzione dei seggi vengono fatte SULLA BASE DEI VOTI VALIDI. Cioè nei prospetti riepilogativi (le somme di tutti i voti a livello nazionale o regionale) vengono presi in considerazione per l’attribuzione dei seggi  SOLO I VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
    Ripeto: per l’attribuzione dei seggi (e questo vale oltre che per le Elezioni Politiche, in qualsiasi altro tipo di Consultazione Elettorale esclusi i referendum dove c’è il quorum ma non ci sono seggi) vengono presi in considerazione SOLO I VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
    Se uno va a cavillare può obiettare
    - che c’è il premio di maggioranza, che cioè la coalizione che prende più voti degli altri ha un premio in seggi che le consentono di avere una maggioranza salda e quindi io non votando non contribuisco a questo premio: la risposta è che, sia che io voti scheda bianca, nulla, rifiuti la scheda o stia a casa (che, abbiamo visto, è lo stesso) il risultato non cambia, perché il premio di maggioranza se lo aggiudica chi prende il maggior numero DI VOTI VALIDI, in cui (come abbiamo visto) non entrano bianche, nulle e (ovviamente) astensione.
    - che ci sono le soglie di sbarramento, cioè se un partito o una coalizione non prende abbastanza voti non viene ammesso alla ripartizione dei seggi: ma anche qui la percentuale minima da superare è di VOTI VALIDI PER QUEL PARTITO O COALIZIONE sul TOTALE VOTI VALIDI, quindi ancora una volta bianche, nulle e astensione non c’entrano.
    “QUANDO FANNO LO SCRUTINIO, PRENDONO LE SCHEDE BIANCHE E LE VOTANO COME VOGLIONO”
    In un seggio elettorale al momento dello scrutinio ci sono le 6 persone del seggio (presidente, segretario,  4 scrutatori), i rappresentanti di lista, e tutti gli elettori della sezione che ne fanno richiesta. Le schede vengono scrutinate dal presidente, il voto viene annotato da due scrutatori in parallelo su due verbali e le schede vengono comunque toccate solo dai componenti del seggio. La faccio breve e mi concedo anche una battuta:  se riesce a prendere una scheda bianca e a votarla  a suo piacimento, il presidente o qualunque componente del seggio è francamente sprecato là dentro, dovrebbe fare  il prestigiatore, o il truffatore internazionale, qualcosa che gli faccia fruttare meglio le sue doti, voglio dire.
    Scherzi a parte, almeno in questo caso c’è una risposta semplice ed efficace: se per quanto riguarda le schede bianche temete brogli elettorali, non votate scheda bianca, rendete la scheda nulla scrivendoci sopra quello che volete e siete a posto.
    PS se trovate inesattezze o errori segnalatemeli

    PPS troverete lo stesso post su feissbucc (destinato al pubblico più ggggiovane, il testo è identico)

    Ciao.

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    Elezioni e cultura

    Faccio mio questo appello, una iniziativa intelligente per far ripartire l’Italia.

    Un voto per promuovere la lettura
    E’stato presentato e discusso a Roma l’appello “E-leggiamo. 
    Un voto per promuovere la lettura” (http://legge-rete.net/e-leggiamo/) promosso dal Forum del Libro, alla cui stesura ha contribuito anche l’AIB e che ho sottoscritto a nome dell’Associazione. Il documento sintetizza alcune delle proposte che da mesi stiamo discutendo con gli editori, i librai, gli insegnanti e gli operatori del libro riuniti nel Forum, nel tentativo di mettere a punto una proposta di legge sulla promozione del libro e della lettura che possa favorire il cambiamento del contesto normativo in cui operiamo.
    In occasione della imminente campagna elettorale, i promotori si sono mobilitati per spingere i candidati alla guida del paese ad assumere impegni concreti a favore delle biblioteche, delle librerie indipendenti, della promozione della lettura a scuola. 

    “E-leggiamo” si pone quindi in linea di continuità con l’appello “Ripartire dalla cultura” (www.ripartiredallacultura.it), che l’AIB ha promosso assieme alle associazioni del MAB (ANAI e ICOM), a Federculture, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Associazione Bianchi Bandinelli e Comitato per la bellezza.

    Per queste ragioni vi invito a leggere, sottoscrivere e diffondere “E-leggiamo”, che l’AIB condivide e sostiene, e a promuovere l’apertura straordinaria delle librerie prevista per il giorno 24 febbraio: è una buona occasione per invitare i cittadini ad andare in libreria a sottoscrivere il testo prima di andare a votare.
    Stefano Parise
    Presidente
    AIB – Associazione Italiana Biblioteche

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    Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 21/12/2012

    Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 21/12/2012 alle ore 18.30 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:
     

    1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2012 (DAL N. 18 AL N. 22);
       
    2.  ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE PER
      “VARIANTE INNESTO P. DI L. D1/13 – PIANCA SULLA SP. 44″ – L.R. N. 61/1985,
      ART 50 COMMA 4 LETT F);

    3. ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
      – PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP.44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA
      DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011
      – PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOlE SULLA
      SP.44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

    4. LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ADEGUAMENTI PROCEDURALI – INDIRIZZI DI PRIMA APPLICAZIONE;

    5. RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 87 DEL 27.11.2012


    Questa ulteriore convocazione del consiglio comunale alle 18.30 è l’ennesimo dispetto fatto alle minoranze. 
    Un ulteriore atto di forza che manifesta una infinita pochezza, una stupida impuntatura fatta da un bambino capriccioso. 
    E’ inqualificabile che tutto questo venga fatto in sfregio alla democrazia, alla condivisione e alla partecipazione.

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