Archivio dell'autore: Renzo Rizzon
L’amministrazione non risponde
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Al sindaco pro Tempore
del Comune di Gaiarine
Piazza Vittorio Emanuele II, 9
31018 Gaiarine
Francenigo, 17 Agosto 2014
Oggetto: Bando di gara per la intitolazione, progettazione e realizzazione della piazzetta di Francenigo
Premesso che noi sottoscritti Renzo Rizzon e Giuseppe Panontin abbiamo presentato in data 21.05.2014 prot. 3175 istanza di partecipazione alla gara secondo le modalità previste dal bando in oggetto ed in particolare
. dichiarando la nostra disponibilità alla progettazione e realizzazione di tale piazzetta
. proponendo che tale piazzetta forse intitolata all’artista e maestro Tarcisio Busetto di cui vogliamo qui ricordare brevemente la figura:
Nato nel 1934 a Francenigo, Tarcisio Busetto comincia a dipingere nei primi anni Cinquanta e, dopo la maturità magistrale, conduce sperimentazioni di decorazione ceramica per l’arredamento d’interni, accostandosi nel contempo alla fotografia e alla serigrafia. Nei primi anni Sessanta alla pittura affianca lo studio delle tecniche calcografiche e litografiche, per le quali si specializza tra il 1967 e il 1968 con Renato Bruscaglia e Carlo Ceci alla Scuola del Libro di Urbino.
L’attività pittorica di Busetto, ininterrotta, pur nella continuità della ricerca sperimentale e l’addensarsi di esperienze – notevole, negli anni Settanta e Ottanta la produzione di progetti tipografici e di grafica pubblicitaria – si concentra in un ristretto numero di dipinti da cavalletto, ma anche in grandi opere di carattere religioso, come i due grandi ‘teleri’ per la chiesa di Albina di Gaiarine o le pale di S. Lorenzo di Vittorio Veneto, condotte con un linguaggio che compendia l’esegesi del testo evangelico con un clima di forte tensione simbolica, che nulla lascia ad intenti didascalici.
Un nucleo fondante che caratterizza anche l’opera grafica, dalle serigrafie degli anni Sessanta, dove solo un piatto colore nero può delineare in immagini scheggiate e claustrofobiche una varia umanità che aspira ad una dissoluzione fisica ed etica, sino alle raffinate incisioni all’acquaforte e all’acquatinta degli anni Settanta e Ottanta, ai progetti di stampa d’arte condivisi con amici come il poeta Leonardo Sinisgalli (che nella stamperia sacilese eseguirà la cartella Fiumi come specchi) o Remi de Cnodder, critico d’arte e poeta fiammingo, con il quale Busetto realizzerà nel 1979 in cinquanta esemplari Open Poort, cartella presentata all’Istituto Italiano di Cultura di Anversa.
Interessanti le incisioni e i disegni preparatori della Parabola di Pulcinella (1978), maschera assunta come metafora per la proiezione di un lungo sogno in otto scene, e le Sei acqueforti su testi latini, raccolta a commento di testi della classicità latina eseguita in collaborazione con la moglie Mariateresa Gerbino e l’amico Fregonese.
Con loro, insieme a Giorgio Igne, Busetto aveva in precedenza predisposto le incisioni della cartella Vuei cjantà inmò une volte su testi in friulano di Riedo Puppo, raccolta dedicata agli eventi del sisma del 1976, il cui ricavato contribuì al restauro delle opere d’arte ricoverate presso i musei civici di Pordenone e Udine.
La sua attività artistica ha lasciato il segno nei territori liventini e non solo, ma anche la sua attività lavorativa “maestro di scuola elementare” non viene dimenticata.
Il suo impegno nell’insegnamento fa di lui, per molti anni un maestro “impegnato”, apprezzato e amato della scuola elementare di Francenigo
Maestro è stato davvero: di vita, di scuola e d’arte
Orbene dalla stampa (articolo sulla Tribuna di Treviso di domenica 10 Agosto c.m.) e solo dalla stampa, nessuna comunicazione in tal senso ci è pervenuta dal comune, apprendiamo con stupore che tale bando è stato annullato.
Verificando la veridicità di tale informazione abbiamo scoperto che, in effetti, con delibera di giunta del 24 giugno c.a. e pubblicata all’albo pretorio solamente il 1 agosto c.a. il bando è stato annullato con motivazioni del tutto infondate.
Abbiamo altresì scoperto che i sottoscritti erano i soli partecipanti alla gara, situazione questa che non poteva però inficiarla in quanto prevista dall’articolo 2 del bando.
Viene, allora, da chiedersi se la giunta comunale, a cui spettava secondo l’articolo 5 comma 3 del bando (Sarà facoltà insindacabile della Giunta comunale, dichiarando non gradita la denominazione proposta, non ammettere il soggetto istante alla seconda fase della gara di cui al presente bando), trovandosi di fronte ad una sola possibile intitolazione, abbia ritirato il bando per non esprimersi sulla figura dell’artista e maestro Tarcisio Busetto non ritenendola meritevole o se non fosse, alla giunta medesima, gradita la disponibilità dei sottoscritti a progettare e realizzare la piazzetta di Francenigo o se tale piazzetta doveva per forza essere intitolata ad altra “stabilita” persona.
Distinti saluti.
Renzo Rizzon Giuseppe Panontin
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L’amministrazione comunale snobba il suo compaesano “Tarcisio Busetto, Maestro e Pittore”
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L’amministrazione comunale snobba il suo compaesano “Tarcisio Busetto, Maestro e Pittore”.
Revocando la delibera con la quale invitava i privati a presentare la proposta di titolazione, con successivo progetto di sistemazione l’amministrazione Cappellotto snobba il suo illustre cittadino Tarcisio Busetto e se ne frega della proposta di due cittadini che legittimamente avevano avanzato la loro proposta.
Come mai questo “dietro front”?
Chi sistemerà ora la piazzetta?
L’amministrazione con i soldi pubblici, quando dei privati si erano offerti di realizzarla di tasca propria?
Un caso nato male e finito peggio.
Forse l’amministrazione aveva in mente altri proponenti?
Forse aveva in mente altra titolazione?
Perché allora non essere più chiara e trasparente fin dall’inizio?
A pensar male a volte…….
scritto da Giuseppe Panontin e Renzo Rizzon
Convocazione consiglio comunale Martedì 29 Luglio 2014
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Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 29 Luglio 2014 alle ore 19.00 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:
1. Approvazione verbali seduta del 13 Giugno 2014 (dal N. 13 al N. 17)
2. Nomina commissione edilizia comunale preriodo 2014-2018;
3. Adesione alla stazione unica appaltante della provincia di Treviso;
4. Presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
L’accordo c’è … è qui e si vede
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Convocazione consiglio comunale Venerdì 13 Giugno 2014
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Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 13 Giugno 2014 alle ore 19.00 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:
1. Convalida degli eletti alla carica di sindaco e consigliere comunale;
2. Giuramento del sindaco;
3. Nomina della commissione elettorale comunale;
4. Esame ed approvazione verbali seduta precedente;
5. Comunicazione da parte del sindaco della composizione della giunta comunale e dell’assessore incaricato a svolgere le funzioni di vicesindaco.
Si è solo demolito
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Ho letto su FB (Insieme per il bene comune) il vostro commento (del candidato sindaco Stefano Andreetta?) relativo all’articolo apparso sulla Tribuna di Treviso dell’8 c.m..
Sono rimasto allibito dalla frase” L’idea di sistemare i due incroci non è comunque sbagliata di per se (non c’è ancora il progetto, si è solo demolito)”
Con quell’inciso “si è solo demolito” voi avvallate l’operato dell’amministrazione in carica, cioè la demolizione di due fabbricati, che se pur disabitati da anni, erano identificativi di quel poco di centro storico che ancora rimane a Francenigo.
La logica, da voi accettata, che sta alla base di queste due demolizioni magari mascherate dalla scusa di realizzare un marciapiede o una piazzetta, è quella di “far posto” al traffico veicolare.
Noi abbiamo un’altra visione dei centri storici. Per noi debbono conservare la loro identità e le loro peculiarità urbanistiche, debbono diventare dei luoghi vivibili, possibilmente con poco traffico costretto, magari, a diminuire la velocità (basterebbe girare l’Europa per capirne qualcosa di più).
Noi siamo per la difesa ad oltranza dei più deboli, anziani e bambini, che debbono diventare pedoni rassicurati, e se saremo noi a governare questo comune, non avremo sicuramente bisogno, per difendere la loro incolumità, di demolire degli edifici e metterci al posto di uno una rotonda e al posto dell’altro il vuoto.
Mi chiedo se il non prendere posizione netta e contraria a queste due demolizioni non sia esattamente uguale all’obbiettivo evidente che l’amministrazione uscente voleva perseguire demolendo gli edifici venti giorni prima delle elezioni: inseguire il consenso a tutti i costi anche distruggendo un paese.