La nuova Legge Urbanistica Regionale e il PATI

All’inizio del 2005 è entrata in vigore la legge della regione Veneto n. 11 del 23 aprile 2004 che porta il titolo “Norme per il governo del territorio”.
E’ la nuova legge urbanistica regionale (LUR). Il riferimento costituzionale al territorio dà la misura degli interessi coinvolti da questo intervento legislativo. La legge urbanistica regionale, infatti, investe gli interessi di una vastissima gamma di soggetti: dai comuni cittadini, ai proprietari delle aree, agli operatori professionali, agli amministratori e funzionari delle amministrazioni locali.
La legge regionale si pone come obiettivo la difesa delle identità storico-culturali, la tutela dell’ambiente, uno sviluppo ordinato e sostenibile, cioè uno sviluppo che “consenta alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro” (Commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo o Commissione Brundtland, 1987).
La nuova legge mantiene i meccanismi della pianificazione a cascata, dal livello regionale (Piano territoriale di coordinamento regionale o PTRC) a quello provinciale (Piano territoriale di coordinamento provinciale o PTCP), mentre innova profondamente a livello comunale.
Sparisce il tradizionale Piano regolatore generale (PRG) che viene sostituito dal Piano regolatore comunale (PRC).
Questo, però, è profondamente diverso dal PRG, essendo costituito a sua volta dal Piano di assetto del territorio (PAT), di durata decennale, e dal Piano degli interventi (PI), che ha validità quinquennale.
Inoltre due o più comuni possono unirsi per realizzare assieme il Piano di assetto territoriale intercomunale (PATI) che va a sostituire il PAT.
Il PATI può anche essere tematico, cioè può trattare solo alcuni dei temi della pianificazione stabiliti dalla legge. Questo PATI tematico dovrà di conseguenza essere integrato a livello comunale da un PAT che elaborerà i temi non trattati dal PATI tematico.
Il PAT è lo strumento della pianificazione che determina le scelte di natura strategica dello sviluppo che si sottolinea ancora una volta deve essere “sostenibile” e quindi individua le zone che devono essere considerate non modificabili (invarianti) per motivi geologici o idrogeologici, ambientali, paesaggistici, storici, architettonici, ecc., le zone già definite dalla pianificazione dei piani regionali e provinciali (o dai PATI tematici), le cosiddette vocazioni alla trasformabilità in funzione delle varie esigenze dello sviluppo (case, attività produttive, servizi, mobilità, ecc.).
Il PAT, a differenza dal PRG, non ha valore operativo immediato, vale dire che in base ad esso non sarà possibile modificare il territorio se non in alcuni casi limitati e ben definiti.
Il Piano degli Interventi (PI) è lo strumento più vicino all’attuale PRG e dà operatività alle scelte strategiche (PAT) e assorbe anche l’attuale programma poliennale di attuazione (PPA) e il piano triennale delle opere pubbliche. Si attua sia con i normali permessi di costruzione, sia attraverso preventivi Piani urbanistici attuativi (PUA) che vanno a sostituire la congerie dei precedenti strumenti attuativi.
Una grande e, si spera, positiva novità introdotta dalla nuova legge è l’obbligo della VAS o Valutazione strategica ambientale che deve accompagnare ogni strumento pianificatorio e le sue varianti.
Oggi conosciamo solo la VIA o Valutazione di impatto ambientale che si applica solo a certe grandi opere che coinvolgono pesantemente l’ambiente (aeroporti, ferrovie, ponti autostrade, grandi industrie, ecc.). La VIA opera solo a posteriori, in pratica solo dopo che il luogo e il tipo di insediamento è stato deciso e svolge sostanzialmente solo un’azione di limitazione o attenuazione del danno ambientale. La VAS, invece, opera a livello preventivo – in rispetto del principio di precauzione – su tutti gli strumenti urbanistici: essa, infatti, deve evidenziare la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità della pianificazione, le possibili alternative, le misure di mitigazione anche in relazione agli altri strumenti di pianificazione con cui vanno ad interagire.
Fin qui la parte veramente apprezzabile della legge.
Va, infatti, ricordato che tutta la strumentazione urbanistica deve veder coinvolte preventivamente tutte le forme organizzate operanti sul territorio: enti istituzionali, organizzazioni sindacali, associazioni, ecc. In buona sostanza i “poteri forti”. Questa è la cosiddetta “concertazione e partecipazione” dalle quali però sono esclusi i cittadini.
Facciamo un esempio. Un Comune avvia le procedure per la stesura del PAT: la Giunta Municipale, prima di adottare il documento programmatico voluto dalla legge deve concertare con enti e associazioni gli obiettivi del documento e, quindi, del PAT.
Questo documento viene solo trasmesso al Consiglio Comunale, l’unico organo di governo democraticamente eletto, per mera informazione e che neppure lo può discutere. Solo al momento dell’adozione del PAT il Consiglio Comunale potrà esprimersi, ma solo attenendosi alle scelte del documento programmatico così come dovranno fare i tecnici.
E i cittadini: come ora potranno, a posteriori e a giochi fatti, fare le loro osservazioni.
I Comuni di Codognè (Capofila), Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior si sono uniti ed hanno adottato nel maggio 2009 il PATI, strumento che è al vaglio della Regione (il 10/03/2009 la regione ne ha rinviato l’approvazione per supplemento di istruttoria).
Quanti cittadini di Gaiarine sanno tutto ciò?
Molto pochi, le decisioni sono state prese “in alto” e solo gli amministratori e i tecnici che sono stati informati.
Ora appare evidente che se un’Amministrazione vuole essere democratica deve attivare tutti i possibili canali per coinvolgere non solo gli organismi costituiti ma anche per dar voce al singolo cittadino già nella fase preliminare per consentire così una maggior partecipazione magari creando un apposito forum sul sito istituzionale del Comune con l’obiettivo di consentire e promuovere la maggior partecipazione possibile: Si potrebbe anche chiedere di aprire un vero e proprio sportello in comune dove ogni cittadino può andare per chiedere informazioni.
Urge che i successivi atti (PAT – Piano regolatore Comunale – Piani di intervento) vengano fatti alla luce del sole e non solo nell’ufficio del Sindaco.

potete trovare qui un interessante documento sulle nuove modifiche della Legge Urbanistica Regionale

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Facciamo servizio pubblico !!!!

Un Anonimo ha scritto:
Vorrei sapere quale cittadino normale mi sa dire di cosa e di dove si discute quanto il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale è: “Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata “C2/1” – approvazione”.

Caro Anonimo, neppure noi in quanto “Cittadini normali” avevamo capito di cosa tratterà il 1° punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 19/05/2009.
Evidentemente la comunicazione esaustiva e la trasparenza, aldilà delle affermazioni preelettorali, latita.

Per capire e poterti rispondere abbiamo dovuto informarci.

Ecco di che cosa si tratta:

E’ l’attuazione di una nuova lottizzazione ( prevista nel .P.R.G. vigente e identificata come C2/1) che si colloca tra il Vicolo dei Sarcinelli e Via Enrico Fermi a Gaiarine, in altre parole si tratta dell’area che sta dietro il Municipio.
In tale area, che ha una superficie di circa 19.000 mq, sono previsti otto lotti a destinazione residenziale per una cubatura totale di circa 19.000 mc.

Per quanto riguarda il dove si discuterà, questo avverrà nell’apposita sala della Casa Comunale di Villa Altan a Campomolino come indicato nel manifesto di convocazione del Consiglio Comunale che puoi trovare sul nostro Blog.

Grazie per il tuo commento e non demordere, fatti vivo ancora.

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Old Style Communication

A pagina 1 del proprio programma elettorale, il movimento politico Continua il Rinnovamento per Gaiarine (che ricandida Loris Sonego alla carica di Sindaco) “si propone di amministrare per la seconda volta il Comune di Gaiarine in continuità con il precedente mandato”. E a proposito della comunicazione istituzionale i suoi candidati affermano di essere “consapevoli che nel rapporto con i cittadini si debbano migliorare le forme di comunicazione ed informazione”. E ancora: “la comunicazione e l’informazione verranno incentivate mediante assemblee pubbliche nelle frazioni, uscite di Gaiarine Notizie e aggiornamento puntuale del sito Internet del Comune”. Bene, se intendono amministrare nel segno della continuità significa che dovrebbero già fare oggi quello che dicono di fare in futuro, giusto?
Per esempio: abbiamo sentito dire che per la prossima settimana è stato convocato un Consiglio comunale. E allora via a vedere il sito del Comune, se non ricordiamo male c’è il collegamento diretto alle convocazioni del Consiglio. Ecco sì, provate a collegarvi oggi alla pagina http://www.comune.gaiarine.tv.it/cms/pagina.php?id=114 e… troverete la convocazione del Consiglio comunale dello scorso 9 ottobre 2008! Parliamo di 6 mesi fa!! E come sapete ci sono stati altri Consigli comunali nel frattempo.
Allora intanto interveniamo noi a fare servizio pubblico, mettendovi a disposizione la copia della convocazione, che potete scaricare ciccando QUI.

Poi però… su questo Consiglio comunale, che si terrà martedì 19 maggio a Villa Altan alle 19, c’è qualcosa da dire.
Cominciamo dagli argomenti trattati, ecco l’ordine del giorno:
1. Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata “C2/1” – approvazione;
2. Piano urbanistico attuativo “Busco 2” – approvazione;
3. Piano di recupero di iniziativa privata denominato “ex –polveriera” – approvazione.

Si tratta dell’approvazione di 3 atti di pianificazione urbanistica! E in piena campagna elettorale!
Non ci serve citare articoli di legge e sentenze (che pure esistono) per ricordare che in campagna elettorale l’Amministrazione cittadina deve limitarsi all’approvazione di atti aventi carattere di urgenza.
Al di là degli aspetti normativi, ci preoccupa un simile stile amministrativo. Nel corso della campagna elettorale ci si deve astenere dalla programmazione futura innanzitutto perché essa diventa strumento scorretto di propaganda. Poi perché spesso si “blindano”, si cerca cioè di rendere immodificabili, decisioni e provvedimenti che hanno suscitato la decisa opposizione dei/delle cittatidni/e, come nel caso dell’ex-polveriera (di cui daremo conto in un prossimo post).
E poi ancora perché convocare un Consiglio comunale alle 19, le sette della sera, di un giorno lavorativo? Come fa la gente che lavora a partecipare? Non deve essere un caso se questo Consiglio comunale era stato convocato una prima volta venerdì 24 aprile alle 13!! Come si può affermare di voler amministrare il nostro Comune (in continuità con quanto si sta facendo oggi) incentivando comunicazione e informazione attraverso assemblee pubbliche, se nello stesso tempo si ostacola (quando non si rende impossibile) la partecipazione delle/dei cittadine/i alla più importante di queste: il Consiglio comunale?! È in questo modo che “Sindaco, Assessori e Consiglieri si impegnano a dare maggiore spazio nella loro attività istituzionale per favorire la partecipazione ed il confronto con i cittadini, singoli o gruppi organizzati”?

A noi non sembra un modo rinnovato di governare questo. Per non dire della
sgradevole abitudine di dar luogo a inaugurazioni e festeggiamenti a ridosso della campagna elettorale, vero esempio di continuità con uno stile amministrativo vecchio e scorretto. Anzi, nel caso del nostro Comune, addirittura nel corso della campagna elettorale!
Invece di essere un momento di festosa condivisione essi diventano meri comizi elettorali di parte che, nella maggior parte dei casi, generano nelle/i cittadine/i sentimenti di derisione e sdegno.

Per terminare in stile propositivo, formuliamo 3 proposte che possono realmente migliorare il rapporto tra ente e cittadine/i, favorendo la comunicazione e la partecipazione democratica:

  • il sito istituzionale del Comune sia reso interattivo e aggiornato quotidianamente rendendo disponibili tutti le informazioni e gli atti amministrativi (e, se opportuno, le istruttorie) che riguardano la vita delle cittadine/i;
  • i Consigli comunali siano convocati in giorni e orari che consentono veramente la partecipazione del più grande numero di persone;
  • si rimandino al dopo elezioni inaugurazioni e festeggiamenti.

(Tutti i virgolettati sono tratti dal programma elettorale della lista Continua il Rinnovamento per Gaiarine, che potete scaricare dal link del precedente post)

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Che programmi hai per il primo week-end di giugno?

Per completezza di informazione rendiamo disponibili i programmi elettorali delle liste Continua il Rinnovamento per Gaiarine (che potete scaricare ciccando QUI) e Genti Venete – Impegno Comune (che potete scaricare ciccando QUI).

Facendo questo riteniamo di dare un significativo contributo all’aumento di trasparenza e partecipazione nella vita politica del nostro Comune, nell’intento di apportare sempre nuova energia al dibattito pubblico.

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“S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo..” ovvero: il progetto "fora par fora!"

Trasparenza e partecipazione democratica
trasparenza per vedere – informazione per conoscere – democrazia per partecipare

La politica è al servizio dei cittadini. Sottrarremo il bilancio e gli investimenti all’assalto dei gruppi di potere, dei centri d’interesse. Garantiremo la concorrenza nel sistema pubblico-privato per l’erogazione dei servizi, reso accessibile a tutti i cittadini, mantenendo nelle mani del Comune “governance”, controllo di qualità e tariffe. Favoriremo l’istituzione del Difensore Civico. Riorganizzeremo il Comune tagliando sprechi ed inefficienze, valorizzando meriti e professionalità, garantiremo i processi di selezione e valutazione del personale. I documenti pubblici saranno accessibili in Internet, installeremo delle bacheche “virtuali” in ogni paese, introdurremo il “question time” rispondendo pubblicamente ai cittadini. Introdurremo la possibilità della ripresa online dei consigli comunali per favorire l’informazione e la partecipazione.

Territorio, pianificazione e vita
per non perdere e disperdere il patrimonio del nostro territorio per progettare il nostro futuro scegliendo per il nostro comune: “parco” o “periferia” per recuperare e migliorare la qualità della nostra vita

Ambiente e salute ispireranno tutte le nostre scelte. Applicheremo il principio che il risparmio di territorio è un investimento, spingendo il recupero, il risanamento e la valorizzazione dell’edificato esistente, ritrovando spazi dimenticati per destinarli alla comunità come luoghi di aggregazione e integrazione, scambio culturale e generazionale; in quest’ottica sarà ristrutturato e valorizzato (musei, e sala riunioni) l’intero comparto del Maglio di Francenigo. Realizzeremo un piano di mobilità comunale che preveda e risolva le criticità degli spostamenti nel territorio come nei centri, dando la priorità alla tutela degli utenti deboli (pedoni, ciclisti, fanciulli, anziani, disabili). Abbasseremo a 30 km/h il limite di velocità nei centri abitati e completeremo e razionalizzeremo il sistema di viabilità esterna ai centri, estendendo a tutte le strade comunali la possibilità di ospitare piste ciclabili sicure e protette.

Energia, risorse e futuro
scegliere senza dubbi l’energia inesauribile e pulita di sole, aria, acqua, capire la differenza e il rischio delle risorse limitate e inquinanti, piccoli impianti = piccoli impatti = responsabilità condivisa e partecipata impegnarsi e scommettere sul cambiamento del nostro presente per rendere possibile e vivibile il nostro futuro

Incentiveremo il risparmio e l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la piccola generazione distribuita, anche con nuovi strumenti urbanistici, a partire dagli edifici pubblici con l’obiettivo dell’autosufficienza energetica della macchina comunale in 5 anni. Realizzeremo uno sportello energia di informazione e indirizzo per i cittadini. Convertiremo impianti e automezzi comunali verso le energie alternative o meno inquinanti. Difenderemo e promuoveremo la tutela e la consapevolezza di un bene pubblico come l’acqua potabile. Spingeremo la riduzione dei rifiuti, ci faremo portavoce affinché la raccolta differenziata porta a porta diventi lo standard di raccolta dei rifiuti all’interno del Consorzio di Gestione dei rifiuti (CIT), insisteremo sul compostaggio dell’umido e sosterremo il recupero e riciclo dei materiali. Realizzeremo un sistema di controllo delle emissioni inquinanti in atmosfera, nel suolo e nell’acqua, coinvolgendo i cittadini.

Agricoltura, salute e alimentazione
scelta del biologico non come moda o tendenza ma come rispetto del territorio e delle sue risorse la consapevolezza che la nostra salute inizia nei nostri campi e nei nostri piatti il recupero dei prodotti locali e tradizionali come ricchezza della nostra storia

Nostro obiettivo primario verso l’agricoltura sarà la salvaguardia del suolo agrario e della sua fertilità, nel rispetto dell’ambiente e della storica vocazione agricola del nostro territorio. Incentiveremo la riconversione della produzione agricola verso prodotti di alta qualità, collaborando con le associazioni e produttori, per la promozione dei prodotti tipici. Favoriremo il recupero di biomassa agricola e biogas per la realizzazione di impianti termici. Proporremo il sostegno delle offerte mercatali in Gaiarine e nelle frazioni con la possibilità ai coltivatori locali di proporre direttamente i loro prodotti. Appoggeremo e diffonderemo la campagna popolare per una legge che riconosca l’agricoltura contadina e liberi il lavoro dei contadini dalla burocrazia. Sosterremo l’introduzione nelle mense comunali di prodotti provenienti dal territorio e da coltivazioni biologiche nell’ottica del “menù a km zero”, coinvolgendo anche le sagre paesane nella proposizione di menù sani, locali e tradizionali.

Attività produttive e commerciali

Il comune risente della situazione nazionale e mondiale, importanti realtà del distretto mobiliero stentano, lavoratori e giovani in cerca di occupazione sono penalizzati. È l’occasione per puntare alla sostenibililità dell’impatto ambientale da loro prodotti. Non vi è contrapposizione tra salute e lavoro. L’inquinamento produce disoccupati, lo sfruttamento di manodopera irregolare ed il mancato risanamento dei siti dismessi. Per contro la tutela dell’ambiente e l’innovazione generano occupazione, stimolano nuove tecnologie e processi produttivi, coinvolgendo scuola ed università e formando nuove professionalità. Predisporremo ed appoggeremo le iniziative paesane e culturali per favorire il lancio delle attività economiche del centro storico ed organizzeremo nuove proposte di itinerari paesaggistici, puntando sulle opportunità commerciali a misura d’uomo e contrastando le logiche dei megacentri e dei megaparcheggi.

Cultura, scuola e società
la conoscenza e il sapere ci permettono di scegliere e decidere il meglio e per il bene di tutti, al quale tutti contribuiscono con i propri mezzi e possibilità, nel rispetto dei diritti e dei doveri partecipati e condivisi, e dove ogni categoria e genere sociale aggiunge il proprio contributo ricevendo quello di tutti.. siamo tanti e diversi : saremo ricchi e forti e migliori!

Valorizzeremo la famiglia garantendo i servizi a sostegno della capacità genitoriale. Aiuteremo i nidi esistenti e ottimizzeremo le concessioni a strutture private riformulando le rette in relazione al reddito familiare. Coinvolgeremo gli anziani e la loro esperienza nella cultura, nello sport, nel volontariato, nel sociale, integrando il welfare pubblico ed abbattendo un costo collettivo. Sosterremo la famiglia nell’assistenza degli anziani, in rapporto al quoziente familiare, abbattendo con contributi ed agevolazioni le rette per case di riposo e protette. Assisteremo gli anziani soli ed indigenti. Proporremo alle imprese la realizzazione di percorsi formativi per giovani diplomati e laureati in cerca di lavoro. Lavoreremo per una società in cui le diverse componenti sociali e generazionali interagiscano, valorizzando le specifiche diversità. Favoriremo la nascita di una “consulta giovanile” formata da giovani che, a partire dalle realtà esistenti, sia capace di aggregare nuovi soggetti al fine di sviluppare anche in autonomia una serie di iniziative gestite direttamente dai giovani e per i giovani e che partecipi fattivamente, con progetti e proposte, alla gestione della cosa pubblica. Promuoveremo il Consiglio Comunale dei ragazzi come momento importante per avvicinare le giovani generazioni al mondo della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica. Potenzieremo l’attività del tempo integrato presso le scuole Primarie, attivandolo in diverse modalità anche presso le Secondarie. Rilanceremo la biblioteca comunale come luogo di scambio e opportunità culturale affidata e gestita da personale preparato e competente, promuovendo la lettura con iniziative mirate, riproponendo orari di apertura serale. L’accoglienza degli immigrati sarà orientata all’integrazione sociale ed al rispetto delle regole, coinvolgendo cittadini, rappresentanze dei migranti, scuola, parti sociali ed economiche, associazionismo e volontariato. Favoriremo l’inserimento scolastico dei figli dei migranti e l’alfabetizzazione degli adulti, la riduzione degli ostacoli sociali ed economici, lo scambio interculturale, per il futuro di una pacifica, coesa e solidale comunità multietnica. Investiremo in integrazione per garantire la sicurezza. Sosterremo la composita realtà delle proloco, associazioni, circoli e club culturali, e la loro produzione di eventi teatrali, musicali, di danza, di letteratura, d’arte, di valorizzazione delle tradizioni locali.

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Le nostre idee sono di tutte/i!

Le idee foraxfora sono libere, limpide, cristalline; così vengono pubblicate sul blog e per questo sono patrimonio di tutti. Il numero di visite dimostra che sono state lette, i commenti postati dimostrano che sono state soprattutto condivise ma anche criticate e sviluppate; e se come patrimonio di tutti figureranno nei programmi delle liste in lizza tra un mese avremo già raggiunto un obiettivo… l’obiettivo successivo è affidato alle persone che dovranno realizzare queste idee: trasparenza, equità, servizi alle persone, cura dell’ambiente e promozione del territorio: futuro! Gli elettori guardando i candidati e riconoscendoli sapranno distinguere i programmi “propaganda” dai programmi “progetto”… perché tante parole si dicono ma poi sono i fatti che contano!

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appunti e spunti per socialit

  • Fare degli ex cinema di Gaiarine e Francenigo due auditorium presso i quali la popolazione possa riunirsi per eventi culturali come concerti, rappresentazioni teatrali, ma anche per dibattiti pubblici e consigli comunali itineranti. In particolare, l’ex cinema di Francenigo potrebbe essere utilizzato anche come Centro di aggregazione giovanile, dove realizzare anche una sala prove musicale.
  • Coinvolgere gli anziani in attività ricreative e socialmente utili, valorizzandone costantemente l’esperienza di vita in favore della collettività.
  • Contributo economico, inferiore alle rette degli istituti, a quelle famiglie che volontariamente preferiscano tenere in casa la persona bisognosa d’assistenza (in questo caso gli anziani); sostenere la permanenza degli anziani non-autosufficienti al proprio domicilio offrendo alle famiglie una rete di servizi complementari quali potenziamento servizio pasti a domicilio, ricovero temporaneo di “sollievo” alle famiglie.
  • Interventi di sostegno di carattere economico per le famiglie che assumano compiti di cura di disabili fisici, psichici e sensoriali.
  • Favorire l’integrazione e la partecipazione alla vita della comunità ai numerosi immigrati comunitari ed extracomunitari sul nostro territorio con progetti per la creazione di punti di incontro, corsi di apprendimento della lingua italiana per adulti, progetti di scambio culturale, opportunità per il tempo libero e per il culto spirituale, creazione di un apposito sportello e potenziamento dell’intervento dei mediatori culturali presso gli uffici pubblici.
  • Favorire la nascita di una “consulta giovanile” formata da giovani che, a partire dalle realtà esistenti, sia capace di aggregare nuovi soggetti al fine di sviluppare anche in autonomia una serie di iniziative gestite direttamente dai giovani e per i giovani e che partecipi fattivamente, con progetti e proposte, alla gestione della cosa pubblica.
  • Promuovere il Consiglio Comunale dei ragazzi, momento importante per avvicinare le giovani generazioni al mondo della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica.
  • Potenziare l’attività del tempo integrato presso le scuole primarie, attivandolo secondo modalità diverse, anche presso le Secondarie, visto che la decurtazione oraria ha colpito entrambi gli ordini di scuola.
  • Mensa: sensibilizzazione e introduzione di prodotti provenienti dalle coltivazioni biologiche.
  • Contenimento delle tariffe per i servizi quali mensa e trasporto scolastico.
  • Contributo economico alle donne che non usufruiscono dei trattamenti di maternità
  • Attività di sostegno per i nuclei familiari in reale difficoltà ed incentivazione alla natalità con supporti alle famiglie.
  • Supporti alla formazione alla “vita quotidiana” della famiglia, attraverso corsi, sportelli e centri di sostegno alle responsabilità genitoriali.
  • Fare ritornare la biblioteca comunale, ormai surrogato di un spazio di aggregazione mancante, luogo di scambio culturale, continuando a promuovere la lettura attraverso operazioni mirate alle diverse fasce d’età, (nati per leggere, incontri con lo scrittore, letture d’autore, anche nelle varie piazze e parchi del comune) riproponendo orari d’apertura serali e affidandola a personale competente
  • Accesso a Internet a banda larga per tutti i cittadini!
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