La settimana dell’emigrante: un pensierino al giorno toglie l’intolleranza di torno!

In occasione della giornata dei Trevisani del Mondo della sezione di Gaiarine abbiamo ricevuto da Silvano Zaccariotto e pubblichiamo questa sua lettera e tutte le riflessioni che seguiranno; tutti i testi sono pubblicati nella stesura originale avendone noi curata solo la veste grafica editoriale; sua anche l’idea dei pensierini quotidiani che riproponiamo tale e quale pubblicandoli, uno alla settimana, nel giorno corrispondente.

Silvano Zaccariotto 6984
Pura, Svizzera tel. n° 0041 916064649

Al Sig. Presidente dei Trevisani nel Mondo Sezione di Gaiarine
Al Sig. Sindaco e Sig.ri Municipali del Comune di Gaiarine
Ai Sig.ri Sponsor (Donatori) del monumento agli Emigranti Gaiarinesi


[…] L’Italia può esportare dei lavoratori, ma non degli schiavi. Se il contegno dei datori di lavoro stranieri e l’atteggiamento egoistico degli stessi sindacati operai di quei Paesi costringono i nostri uomini a lavorare in condizioni di estremo e continuo pericolo, è doveroso intervenire in loro difesa anche sul piano politico e diplomatico, perché gli eccellenti rapporti che intercorrono tra l’Italia e il Belgio non finiscano col soffrirne. Editoriale Corriere della Sera 9 agosto 1946

Il tricolore andrebbe posato sulla tomba di tutti quegli emigrati che hanno sudato lacrime e sangue all’estero. Saluti da Tokyo.
Apparso recentemente sul Corriere della sera!

In seguito all’inaugurazione del monumento ai Gaiarinesi nel Mondo: Anche per questo meritano più rispetto. Destino volle che una percentuale di emigranti alla fine ce l’abbiano fatta a crearsi una famiglia e mettere da parte modeste o più consistenti fortune, per altri ancora il destino è stato meno generoso. Tutti meritano più rispetto, ma ancora di più questi ultimi.

In concomitanza con feste, cerimonie pubbliche e articoli di stampa, resoconti, biografie ecc., tutte nobili iniziative pensate per onorare gli emigranti. Si ricordano eventuali successi o sogni realizzati, date, avvenimenti, ecc., e si termina dicendo: “Hanno fatto grossi sacrifici”. Ma questo non è sufficiente, bisogna parlare anche dello spirito, di cosa si prova dentro ad essere “emigrante”. Vorrei mettere in evidenza i loro drammi vissuti, con corrispondenti sentimenti ed emozioni e soprattutto cosa si prova personalmente nella condizione di “emigrante”.
Da diverso tempo pensavo di mettere nero su bianco esperienze, sentimenti, stati d’animo, passioni, realtà, storie che, specialmente nei primi tempi del mio peregrinare, avevo conosciuto o parzialmente vissute. Pensavo di annotare aneddoti abbastanza toccanti e significativi, di vite vissute lontane da casa, “vite di Religiosi del lavoro” (noi Veneti ne
sappiamo qualcosa), vite pionieristiche per un mondo che nel bene o nel male avremmo aiutato a globalizzare. Prima che la memoria mi facesse delle “bizze”, volevo prendermi degli appunti che mi sarebbero venuti di aiuto nel raccontare ai nipotini di un mondo che più non esiste, e che però loro sono la diretta continuità. Oltre alle origini della loro provenienza, dovrebbero apprendere fatti, aneddoti, esperienze altrui, da usare eventualmente come stimoli in un loro futuro.
Ora devo ammettere di essere stato al quanto disorientato dalla risposta avuta dal Sindaco di Gaiarine, alle mie osservazioni a riguardo del Monumento in onore degli emigrati Gaiarinesi.
Mi sono stati comunque di incoraggiamento i commenti di solidarietà espressi tramite “foraxfora”, la stampa, le lettere e telefonate ricevute. Mi hanno ancora più convinto che ero sulla strada giusta e che dovevo perseguire (non per niente Monsignor don Canuto Toso il fondatore dell’associazione dei Trevisani a livello mondiale, mi aveva dato il suo consenso per prendere posizione a riguardo). Al fine di superare quanto è
accaduto, mi sono convinto che il Dialogo sia la via migliore: per rientrare in collaborazione con quanti sono interessati alla meritata storia dei nostri emigranti in particolare dei Gaiarinesi nel mondo. Sommariamente tutti sanno quanto sia stata dura e faticosa la vita dell’emigrante, ma pochi, se non l’hanno realmente provata, ne sanno leggere l’anima.
Dunque, tramutiamo questi appunti con “pensierini”. Sono sicuro
che Quelli lassù non si arrabbierebbero! Anzi, sarebbero ben contenti se per una settimana leggessimo questi pensierini al posto delle preghierine serali (dovrebbero approfittarne specialmente coloro che fanno fatica a preferire i sani sentimenti e le nobili iniziative all’avidità del potere o al succube materialismo di questi tempi).
Usiamo quel minutino di raccoglimento per ricordare momenti di un passato che certi Gaiarinesi e non hanno dovuto sobbarcarsi in Terre lontane, via dal proprio focolare. Tutte le famiglie del Comune hanno o hanno avuto qualche loro caro che é passato attraverso simili esperienze!
(Quanto segue sono fatti che riguardano generazioni di emigranti nati attorno alla seconda guerra, al massimo quelli nati attorno la prima guerra mondiale. Non parliamo di quelli nati dopo la metà del 19° secolo, dove per emigrare anche in Europa, dalle nostre contrade partivano a piedi!
Più di ogni altro anche Loro meritano rispetto)

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Adsl a Gaiarine: non se ne può davvero più….

Riceviamo e pubblichiamo.

Gentile comitato foraxfora,
Apprezzo molto il vs blog e la dovuta attività di denun
cia che state facendo quando il fine ultimo è migliorare la vivibilità del nostro comune.
Vivo prevalentemente all’estero e questo blog mi serve molto anche per tenere in piedi i ponti con il mio amato comune natio e rimanere informato sulle ultime news!

E in realtà è proprio di questo che voglio parlarvi.
Capite che vivendo all’estero una delle cose basilari per mantenermi in contatto con i miei familiari è avere la connessione internet ad alta velocità per poter parlare con loro a basso costo tramite Skype.
E qui sorgono i problemi dato che Gaiarine ahimè (seppure nel
2010!) appartiene a quel fortunato gruppo di comuni non ancora coperti da rete adsl.
A complicare le cose sembrerebbe che per motivi di costo nemmeno in futuro la Telecom abbia intenzione di ampliare la sua rete e inglobare
il ns comune.

So per sentito dire che l’amministrazione ha ovviato a questo problema permettendo a delle compagnie di telecomunicazioni della zona di installare dei ripetitori
e che il servizio ora è in mano a queste aziende
private quali ASCO, POPWifi..che utilizzano tali ripetitori piazzati qui e là!
Ebbene è proprio ad una di queste aziende che mi sono affidato per ovviare al
mio problema e qui nasce la mia Odissea..

Alcune di loro sono state oneste e mi hanno detto subito che la mia casa era schermata (che c’erano delle barriere architettoniche fra me e i ripetitori), altre invece si sono offerte di vendermi il loro servizio perchè vi erano le condizioni sufficienti per l’installazione e una buona ricezione.

Così ho fatto spendendo non pochi soldi: predisposizione all’installazione, installazione piatto, pagamento tecnico esterno, pagamento canone mensile (molto caro)… tutto pur di avere internet.
Il risultato?
Internet è andato a tratti principalmente per scarsità di segnale. A distanza di qualche mese invece proprio niente.Insomma per farla breve un flop!

Ora mi ritrovo senza internet, con la società in questione che ha scaricato il barile sul primo tecnico installatore che nel frattempo si è volatilizzato.. e con un contratto da onorare fino a fine anno con penali incluse nel caso cessassi il pagamento.. Vi sembra giusto?
Soprattutto, vi sembra giusto che nel 2010 un comune come il ns sia senza internet e che dobbiamo rivolgerci a queste compagnie che ci offrono uno pseudo-servizio?
Vi scrivo dunque per conoscere se avete già affrontato l’argomento nel vs blog, se sapete darmi delle dritte su come affrontare il problema, se sapete qual’è lo stato attuale delle cose e se sono previsti dei cambiamenti in futuro per ovviare al
problema.
Penso che molti Gaiarinesi siano stati o siano tuttora alle prese con un problema così importante.. non penso quindi di essere l’unica sfortunata vittima di un tale disservizio!
Anzi so di sicuro che quello che sta succedendo a me è successo a molti altri miei concittadini!

Dunque volevo denunciarvi questa poca professionalità da parte di alcune compagnie della zona e presentare un’eventuale rimostranza nei confronti della Telecom o di chi dovrebbe farsi carico nel comune di risolvere tale problema basilare.

Forse magari è il caso di rispolverare questa vecchia questione e dargli maggiore risonanza, non trovate?

Vorrei conoscere l’opinione dei miei concittadini e come loro hanno risolto tale problema.
Avete postato qualcosa in passato?

E’ vero che prossimamente verrà installato un nuovo ripetitore sopra la cantina di Calderano?

Grazie mille, rimanete solo voi ad ascoltarmi! non deludetemi! Se volete postare questa mail no problem! Gradirei ad ogni modo non essere citato (nome e cognome) perchè sto valutando la possibilità di aprire contenzioso con questa azienda che sta mancando nei miei confronti.. ok?

Grazie mille!

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Circonvallazione di Gaiarine: dimenticata la mobilit

I lavori per la realizzazione della circonvallazione di Gaiarine sono iniziati e tutti i cittadini, anche quelli che non sono soliti frequentare “gli uffici tecnici” stanno, sul campo e quindi in modo tangibile, rendendosi conto del suo tracciato.

La sua vera utilità, anche in relazione alla definitiva apertura della A28, la sua dimensione, il suo tracciato che cancella ulteriore buon terreno agricolo e crea, con tagli di poderi, problemi ad alcuni agricoltori, sono ormai argomenti inutili e che non possono più trovare soluzione.

Soluzione, invece, può e deve essere data, in fase di realizzazione, ad alcuni problemi che la miope progettazione di questa arteria non ha per nulla considerato, problemi legati alla “mobilità lenta”.

In effetti questa circonvallazione è stata pensata come un’opera che tiene conto solo delle esigenze dei veicoli a motore ed è calata nel territorio senza le dovute connessioni con le piste ciclabili esistenti e con le piste campestri.

Rendendoci conto di questa miopia progettuale abbiamo inviato all’Amministrazione Comunale di Gaiarine, al Presidente della Provincia di Treviso, alla società Veneto Strade e al Progettista ing. Antonio Martini, una richiesta, sottoscritta da ottanta cittadini, per chiedere il “ripristino delle mobilità lenta” (la puoi leggere qui), attraverso alcuni interventi semplici e di poco costo, come:

- la realizzazione di un Sottopasso ciclabile su strada delle Pere, per permettere il collegamento con Via Ravanei, collegamento interrotto dalla nuova strada;


- la realizzazione di un sottopasso ciclabile sulla via Bosco, per permettere l’intera percorrenza di questa strada campestre da Gaiarine a Campomolino, ora interrotta dalla circonvallazione; strada ultimamente molto utilizzata da ciclisti e anche da cittadini di Gaiarine per una corsa a piedi o semplicemente per una passeggiata;


- la realizzazione di un sottopasso sulla pista ciclabile da Gaiarine a Calderano in corrispondenza della rotonda (curva Micelante) che, ora, con la circonvallazione sarebbe senza continuità

- l’inserimento di un nuovo tratto di pista ciclabile per collegare la pista ciclabile Francenigo-Gaiarine con la zona industriale di Gaiarine.




Ci sembra inutile ricordare che la mobilità lenta si lega in modo indissolubile con il miglioramento della qualità di vita per chi abita il territorio e soprattutto per gli anziani e per i bambini.

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L’acqua non si vende: Campagna Referendaria! I banchetti

Dalle parole ai fatti..

Abbiamo informato dell’avvio della campagna referandaria “l’acqua non si vende: si difende”.


Abbiamo partecipato al coordinamento provinciale dei promotori della campagna.

Abbiamo consegnato i moduli per le firme nei comuni di Gaiarine, Orsago, Codogè e Cordignano.

Abbiamo partecipato all’incontro ierisera a Treviso sui motivi di questo referendum.

E ora mettiamo a disposizione dei cittadini del comune di Gaiarine i banchetti per poter informarsi e firmare: domattina, sabato 19 giugno, saremo nella piazza del mercato a Gaiarine dove replicheremo sabato 19 giugno, mentre domenica 20 saremo nella piazza della chiesa a Francenigo.

L’acqua è vita.
È limpida, trasparente, non ha colore, non è di nessuno perchè è di tutti e da tutti va difesa.
Difendiamola.
Firmiamo in tanti.

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Consiglio Comunale a Gaiarine del 25/05/2010 : il sunto

Cosa c’è di nuovo sotto il sole, anzi dentro la notte dei Consigli Comunali in quel di Gaiarine?
Verrebbe da dire niente, tutto continua come sempre e come si sa.
Ma invece qualcosa di nuovo c’è: si sta probabilmente toccando il fondo, il fondo della democrazia, della trasparenza, dell’educazione, del rispetto di istituzioni e persone.
Siamo in presenza di un Consiglio Comunale e di conseguenza dell’intero Comune Gaiarine, in balia di una sola persona: il Sindaco.
Un Consiglio Comunale svuotato di ogni potere e non più in grado partecipare e incidere su alcuna decisione. Decide tutto
il «Sindaco», ormai autoproclamato «MegaloSindaco». I Consiglieri di maggioranza ridotti ad ectoplasmi è come non ci fossero: quando la minoranza presenta emendamenti, il «MegaloSindaco» decide come si deve votare, incurante perchè sicuro del parere ossequiante della sua coalizione, il «MegaloSindaco» alza la mano per primo o non la alza e i Consiglieri della “sua” maggioranza lo seguono come le pecorelle.
Alcune perle d’esempio:
si scopre che spenderemo (e anzi, una parte sono già stati spesi) 1.200.0000 euro per rifare quasi tutte le piazze comunali, perché quelle attuali al «MegaloSindaco» non piacciono (e speriamo che sia solo un fatto estetico..);
la minoranza fa una domanda al Revisore dei Conti, obbligato per legge a rispondere a tutti i quesiti che gli vengono sottoposti: il Revisore non riesce a rispondere perché il «MegaloSindaco» ha deciso che non deve farlo: punto e basta;
un Consigliere di minoranza chiede a che punto è la gara sugli impianti fotovoltaici comunali, il «MegaloSindaco» risponde bofonchiando in un sussulto di sussurrato pudore: annullata. In che senso annullata? Annullata! Non un spiegazione, non una motivazione; e l’espressione di lesa maestà dipinge il suo volto, che par significare: “Ma chi è questo Consigliere di minoranza che si permette di chiedermi qualcosa?” Per il «MegaloSindaco», per il suo modo di intendere la comunità, per il suo egocentrismo smisurato, questo Consigliere (come gli altri, che “questo o quello, per Lui pari sono”) son niente e nessuno, dimenticando che invece rappresentano una parte dei cittadini del Comune di Gaiarine che li ha votati ed eletti.
La minoranza chiede come opererà l’amministrazione per la tutela dell’ambiente e il
«MegaloSindaco» (che già ha considerato inutile l’assessorato all’ambiente) risponde presentando l’ormai prossima apertura dell’autostrada e l’imminente realizzazione della circonvallazione; mentre sul tema dei rifiuti ha già deciso che Gaiarine non aderirà alla raccolta “porta a porta”.
Si scopre anche come a suo giudizio i Consiglieri non conoscono Gaiarine (vi ricordate come fu apostrofato Silvano Zaccariotto sui giornali per la vicenda del Monumento ai Trevisani nel Mondo?), non capiscono nulla di edilizia (così disse il ragioniere al geometra!) e non capiscono le necessità dei proprietari di case sfitte, mentre lui sì dall’alto della sua onnipotenza capisce e abbassa loro le aliquote Ici, e così via.
Uno squallore istituzionale, un crescendo di maleducazione.

Qui ci vorrebbe insieme un sussulto etico e politico, ma i partiti presenti nella maggioranza non sono in grado di produrlo: non la Lega ridotta a comparsa incapace di scuoterselo da dosso per la pochezza dei suoi rappresentanti, non gli/le ex AlleanzaNazionale forse intimoriti/e dagli equilibri/squilibri nazionali, non gli ex di ForzaItalia che pur di stare al potere sono disposti a tutto, anche alla poltrona dell’invisibilità, tutta apparenza niente sostanza.
E la minoranza: oh, la minoranza!!!!
Non ha forza, non ha capacità; non ha nè visione nè strategia politica, troppo distanti e diversi i modus operandi e le sensibilità dei suoi componenti, troppo diversi gli obiettivi che si propongono di perseguire, quando se ne propongono, e diverse anche le modalità di azione. Qualcuno di loro cerca visibilità, qualcun altro è il capogruppo e non lo sa o dimentica d’esserlo, altri ancora pare lì per caso, apatico, abulico, tanto indifferente quanto pronto alla sintonia compromettente con la maggioranza.
E questa minoranza eterogenea dopo un anno (solo!!!) giunge alla scissione! Così inizierà il Consiglio Comunale del 25 maggio 2010; con una comunicazione del Consigliere Rosada che interviene sulla grave crisi economica che stiamo attraversando e conclude con l’annuncio della sua personale fuoriuscita dal Gruppo Impegno Comune Genti Venete per formare un suo personale Gruppo Fare Futuro Federale.

La cronaca
punti 1 e 2
Approvazioni Verbali

punto 3
Viene deliberata (notate: a fine maggio!) l’individuazione delle zone non metanizzate del comune e la relativa agevolazione fiscale per l’acquisto di gasolio e/o gpl. Dai Consiglieri di minoranza viene fatto notare che da inizio anno i cittadini delle vie non metanizzate hanno acquistato il gasolio, (tra l’altro in presenza di un inverno tra i più freddi degli ultimi anni) senza l’agevolazione, perché il Comune non aveva ancora deliberato in merito. Il Sindaco si nasconde dietro al fatto che si era in attesa di una modifica di legge e che comunque da domani i cittadini possono richiedere il rimborso. Gli viene fatto notare che, alla faccia della semplificazione burocratica, il cittadino sarà costretto a compilare carte e perder del tempo per ottenere ciò che gli era dovuto sin dall’inizio dell’anno. Non risponde nemmeno. (il che significa: “Ma che cosa vogliono questi cittadini, chiedano il rimborso e basta.”). Noi riteniamo che questa delibera poteva essere fatta tempestivamente a gennaio 2010 (come hanno fatto tanti altri comuni), a prescindere dalle eventuali modifiche di legge, e anche convocando un Consiglio comunale ad hoc. In questo modo si sarebbe fatto l’interesse dei propri cittadini e si sarebbe evitato esborsi di denaro e disagi burocratici. (vedi post)

punto 4 e 5
Scivolati via.

punto 6
Alla presentazione del bilancio consuntivo 2009 nocciolo del dibattito è il mancato rispetto del patto di stabilità, infrazione che penalizzerà la possibilità di investimenti dell’amministrazione negli esercizi a venire. nello scambio anche acceso di chiarimenti, distinguo, spiegazioni viene fuori addirittura come in realtà il Comune di Gaiarine non ha speso più di quel che doveva e gli era consentito per la correttezza del suo bilancio: ma ha onorato i pagamenti che doveva ai propri fornitori (come dire che un ubriaco non ha bevuto troppo: ma ha diligentemente pagato all’oste tutte le bottiglie svuotate!).
Commovente l’invito del Revisore dei conti (al quale si possono rivolgere SOLO domande inerenti al punto in questione – ovvero nessuna domanda sgradita o imbarazzante, please!) all’applauso per il comune di Gaiarine, che in questi frangenti economicamente difficili e perigliosi, ha scelto di pagare i propri fornitori.. (nessuno che chiedesse come mai ben conoscendo a priori il limite di spesa imposto dal patto di stabilità, si è scelto di spendere ugualmente: un buon amministratore – ovvero il toccante buon padre di famiglia richiamato sapientemente più avanti nella relazione di presentazione del bilancio 2010/2012 – decide le spese che si può permettere.. o no?); altra curiosa coincidenza riguarda la recente scadenza elettorale amministrativa del 2009: le spese giungono a ridosso delle elezioni (opere pubbliche, inaugurazioni, cerimonie), si fa campagna elettorale su ciò che si è fatto (infrangendo il patto di stabilità: si sa ma non si dice!) e nella stessa campagna elettorale si promettono nuove spese e nuove opere pur sapendo che prima conseguenza dell’infrazione sarà una serie di sanzioni che ridurrà la possibilità dei nuovi investimenti promessi.
E dunque?
Si mente sapendo di mentire?
Revisore, ciò dovremmo applaudire?
Infine «son d’accordo»: questa l’inaspettata risposta del Sindaco ad una critica della minoranza riferita alla fatto sconveniente di venir a sapere con grande ritardo del mancato rispetto del patto di stabilità.. chissà perchè ma ci sovvi
ene quel celebre e orgoglioso motto dannunziano «me ne fr..»!

punto 7
Sulle aliquote ICI contestata la riduzione dell’aliquota dal 7 al 5,5 per mille sui locali sfitti; riduzione vista dall’amministrazione come misura premiante in questo momento di crisi economica verso chi si trova proprietario di immobili (case, negozi, capannoni) e non riesce ad affittarlo; la minoranza, tramite un emendamento presentato dal Consigliere Poles, propone invece di favorire in altro modo (e con uguale impegno economico) i cittadini con una più generalizzata riduzione delle aliquote ICI; sprezzante e ironico il commento del Sindaco: “la minoranza non vive la realtà del comune di Gaiarine”..
Si vota, 5 favorevoli e 11 contrari (10 le pecorelle); possibile che nessuna di quest’ultime abbia ritenuto che fosse più giusto in questo momento di crisi ridurre l’aliquota ICI di un po’ a tutti piuttosto che ai soli signorotti, immobiliaristi, ecc? Ma fa così anche il governo nazionale.

punto 8
L’unica opera pubblica del 2010, sarà il raddoppio della palestra di Calderano (abracadabra: vedi la palestra? voilà! Ora sono due!). Vediamo un po’.
Era prevista, per l’intero campus sportivo di Calderano (palestra, campi da tennis, percorso vita) una spesa totale di 750.000 euro, ora per la costruzione della sola palestra si prevede una spesa di 905.000 Euro. Alla faccia della deflazione e della crisi… La minoranza fa notare che alla Scuola Elementare di Francenigo c’è una palestra in cattive condizioni (vi ricordate il cedimento rovinoso di gennaio?) ed è anche senza una mensa adeguata da tempo immemore. Il «MegaloSindaco» attiva i suoi poteri speciali e si lancia contro il Consigliere Antoniolli in una filippica che parte dal secolo scorso (1994), con la progettazione e realizzazione di quella che lui chiama la “giostra” (ovvero il padiglione d’attesa davanti alla scuola) rinfacciandogli che se palestra e mensa fossero state davvero necessarie le doveva far costruire lui stesso quando in quel tempo era consigliere anziano.

Ahilui, Il «MegaloSindaco» dimentica che nel 1994 i bambini non mangiavano a scuola e quindi la mensa allora non era necessaria e soprattutto dimentica, cosa che noi invece ricordiamo non fosse altro perchè più vicina nel tempo, che lui ha speso, nella passata legislatura, ben 40.000 euro (dei nostri) per ri-adattare due aule come mensa, sbandierandola come il rimedio migliore a tutti i disagi legati al pranzo degli scolari, rimedio invece che nulla ha risolto anzi “pezo il tacòn del sbrego”.
Il buon senso dovrebbe far dire al Sindaco: “ho buttato via 40.000 euro della comunità e chiedo scusa a tutti: cittadini, scolari, genitori, insegnati, e per questo realizzo prima di ogni altra opera pubblica una mensa vera.”
No, non è così. Invece poichè pare ci siano molte richieste da parte di squadre di calcetto, di pallavolo, di pallacanestro, di ginnastica (e qui par seguire l’intero campionario di sport olimpici escluso forse il canottaggio e il tiro con l’arco) per l’uso della palestra e non riuscendo ad accontentare tutti, la nostra comunità spenderà 905.000 euro per soddisfare queste richieste e introitare qualche migliaio di euro di affitto equo e popolare.
Siamo tutti d’accordo, proprio un gran affare, ma per chi?

punto 9
Scivola via senza particolari discussioni (d’altra parte l’ora si fa tarda); quando all’improvviso dalla minoranza, visto l’argomento ecclesiastico, giunge una domanda fondamentale e di vitale importanza per la vita democratica e politica del Comune di Gaiarine: come mai nella Sala Consiliare non ci sono nè la foto del Presidente della Repubblica Eccellentissimo Giorgio Napolitano nè il Crocifisso del Salvatore Gesù Cristo? Repentino rotear di teste consiliari e scrutar d’occhi sorpresi sulle pareti circostanti: ohibò, è vero!
Per non scontentar nessuno (o in ossequio alla par condicio) manca sia il sacro che il profano!
Forse perchè l’essenzialità è laica?

punto 10
Nella relazione viene riproposta tutta la mielosa propaganda elettorale, zeppa di interventi ed opere, di articoli 6, di palestrepavimentazionipisteciclabilipiazzelottizzazioni.. si ripresenta il raddoppio della palestra di Calderano, si ridiscute animatamente su quale sia la priorità nel Comune, se la seconda palestra a Calderano o la realizzazione di un locale mensa adeguato e di una palestra a Francenigo, riesumando posizioni e scelte del secolo scorso sulle priorità di un paese;
viene presentato dalla minoranza un emendamento che si può battezzare “impegno a valutare il quoziente familiare”; e poichè si tratta di valutare e quindi la valutazione potrà essere fatta ma anche no, il Sindaco decide di approvarlo e alza la mano magnanimo al che, rivelando un’inaspettata attenzione (non all’emendamento: ma alla Sua mano) tutti i Consiglieri di maggioranza reagiscono all’unisono: emendamento approvato! La democrazia è salva!
Infine qualche altra discussione, anche animata ma fine a se stessa poichè al momento della votazione l’intera maggioranza (10 pecorelle) esce dal torpore che l’ora, il postcena, il primo caldo estivo causa e vota compattamente a favore o contro seguendo l’indicazione della mano augusta.

Ite missa est!

parrebbe inutile ma potete verificare qui l’aggiornamento su “chi parla nei consigli comunali”

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