Consiglio Comunale del 29/09/2011: cronaca

Premessa: dispiace dar ragione (dispiace perché è tanto legittima quanto tardiva) al cardinal Bagnasco ma davvero nella politica italiana “c’è da purificare l’aria, perché le nuove generazioni – crescendo – non restino avvelenate” e Gaiarine non sfugge a questa pesantezza.
Giovedì sera l’ennesima dimostrazione: convocazione di un Consiglio Comunale alle 18.30 nel quale gli stessi consiglieri di maggioranza ammettevano che “manco mal che gò butà l’ocio su l’orario che se nò vignie ae otto e meza” e se lo dice il collezionista di poltrone – consigliere comunale nonché provinciale Cappellotto – c’è da crederci!
Le assenze erano numerose e distribuite, raggiungendo a malapena il numero legale per la regolarità del Consiglio (presenti 10 su 17, 8 della maggioranza 2 della minoranza).
Al momento dell’appello la scusa infantile del MegaloSindaco rassicura che i suoi consiglieri arriveranno in seguito e proprio in questo momento c’è una prima ansiosa telefonata dell’assessore Peruch: «
Pronto, dove situ? A l’è consiglio stasera!» «No, no, ades ades, l’è pena scominzià!» «Sì, sì, dài!».
Eh sì, è proprio così: il Meg
aloSindaco convoca un Consiglio Comunale di grande importanza per la maggioranza comprendente l’approvazione Consuntivo 2010 (in ritardo di 5 mesi rispetto al 30 aprile previsto per legge), la verifica dello stato di attuazione dei programmi relativo al 2011 (per legge da fare entro il 30 settembre e siamo al 29), una variazione di bilancio che serve a coprire il buco e a rimettere a posto (si fa per dire) il bilancio 2011 manifestamente falso approvato a luglio, più un paio di varianti, tra cui quella relativa alla palestra “double face” di Calderano, il piano attuativo ARCuF ed alcune altre questioni;
lo conv
oca, dicevamo, alle 18.30 senza nemmeno avvisare la sua maggioranza dell’orario anticipato, senza nemmeno verificare prima la disponibilità dei suoi consiglieri.
Ma il Consiglio s’ha da fare, incomb
e la scadenza del 30 settembre, e quindi si gioca d’azzardo, «speren che ‘a minoransa la sia se no salta el Consilio»..
E la speranza si avvera.
I due consiglieri di minoranza che con la loro presenza determinano il numero legale, invece di contare i presenti e andarsene rimangono permettendo di fatto lo svolgimento del Consiglio e quindi l’approvazione successiva di tutta una serie di atti ai quali nei mesi precedenti si era opposta con dura e ostinata battaglia.
Senso di responsabilità o ingenuità colossale?

Ma che opposizione è quella che salva in questo modo una maggioranza in grave difficoltà? Che salva un Sindaco da una Megagalattica figuraccia, un Sindaco che in questi anni ha dimostrato continuamente disprezzo per qualsiasi proposta, osservazione, suggerimento o richiesta della minoranza? Forse il consigliere Poles, che la notte prima aveva lavorato allo studio di una passerella sul Livenza poi proposta al Sindaco al punto 11 dell’OdG, autocensurava il proprio legittimo e auspicabile atteggiamento preoccupandosi che le ritorsioni vendicative di questo MegaloSindaco millantatore ignorassero la sua proposta progettuale (peraltro in questo caso interessante).
È presente anche il Revisore dei Conti, alias Megarevisore Galattico, che potrà fornire adeguato e
compente supporto nelle questioni di bilancio, così “creativamente” stilati da questa amministrazione e dagli uffici preposti.
Prim
a di passare al primo punto all’Ordine del Giorno il consigliere Poles legge una .. interrogazione? dichiarazione? comunicazione? Non si è capito.. relativa alla situazione preoccupante del centro infanzia di Albina, perché sembra sia scaduta la convenzione con la cooperativa che gestisce il servizio.. Ma il MegaloSindaco tranquillizza confermando la scadenza al 30 Novembre.
Ma che
vorrà dire? Il servizio continuerà?
Boh! Vedremo gli sviluppi.


Si inizia:

1. Approvazione verbali seduta del 3 maggio 2011 (dal n.4 al n.9);
Il consigliere Poles dichiara che la minoranza voterà astenendosi sul verbale n.7. Ai pochi presenti del pubblico non è dato sapere il perché.
Per chiarire: i verbali delle se
dute del Consiglio sono stesi dal Segretario Comunale, che deve verbalizzare gli interventi di tutti i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Il Segretario Comunale è notoriamente “super partes”, è il garante dei diritti di tutti i Consiglieri e per ruolo e competenza si presume sappia fare il suo lavoro e che lo svolga con diligenza e spirito di servizio. L’astensione o il voto contrario su un verbale steso dal Segretario Comunale, funzionario dello stato, deve essere motivata e circostanziata.
Le motivazioni per le quali non si vota un verbale sono:

  • il verbale riporta cose non vere e quindi falsa il senso degli interventi;
  • il verbale riporta il vero ma in modo impreciso, falsando ugualmente gli interventi;
  • il verbale non riporta quanto realmente ed effettivamente detto, omettendo in tutto o in parte gli interventi dei consiglieri.

Bene: a noi “comuni” cittadini non è dato sapere sul verbale n.7, quale delle tre sia la mancanza del Segretario Comunale 33% nonchè “ex deputato”, anche perchè al consigliere Poles manca il dono della “comunicazione”. Noi sappiamo però (vedendolo con i nostri occhi) che il Segretario Comunale nonché “ex deputato”, pagato – ricordiamolo – con i nostri soldi, in Consiglio Comunale non annota quasi nulla. Ci chiediamo perciò con ingenua curiosità: come può riuscire a stendere dei verbali corretti ed esaurienti? Ricordiamo quasi con nostalgia l’arrancare bolso del precedente Segretario, quando stremato chiedeva di rallentare gli interventi se non addirittura di ripeterli perché non riusciva a starci dietro!
Ci rispondiamo ipotizzando che chi va col Megalozoppo impara a Megalozoppicare, per cui un MegaloSindaco clona un MegaloSegretario, oppure forse si hanno super doti “di ex-parlamentare”, (e poi vogliono dimezzarli) oppure furbescamente ci si affida alla tecnologia registrando di nascosto la seduta o..

2. Approvazione verbali seduta del 12 luglio 2011 (dal n.10 al n.13);

Il consigliere Poles dichiara che la minoranza voterà astenuta sul verbale n.13.
Anch
e qui ai pochi presenti in Consiglio Comunale Comunale non è dato sapere il perché..
e quasi abbiamo una sensazione di deja vù..

Improvviso suona il cellulare all’assessore Peruch, che risponde.
Quasi simultaneo vibra il cellulare al MegaloSindaco che risponde pure lui per non esser da meno.

3. Esame ed approvazione conto del Bilancio dell’Esercizio 2010;

bla bla bla..
Il consigliere Poles s
foglia il bilancio e la maggioranza attende le domande..
Alcune sono molto pertinenti e contribuiscono a meglio definire il quadro della cris
i economica che vive anche il Comune di Gaiarine del tutto in linea con la crisi Italiana.
Nel 2010:
- 40.000 € in meno di entrata ICI relativamente ai capannoni sfitti (così spiega il MegaloSindaco)..
ah, ci sono capannoni sfitti, magari aziende che hanno chiuso? Ma và?!?
- 25.000 € in meno di entrate di addizionali IRPEF..

ah, sono calati i redditi di famiglie ed imprese? Ma va?!?
- entrate minori per 8.000 € dovute al calo del consumo di energia elettrica..

ah, ci sono famiglie e aziende che hanno ridotto i consumi di energia? Ma và?!?
- 75% di entrate in meno del 5xmille, ovvero quella parte di IRPEF che il cittadino contribuente può devolv
ere a enti che svolgono attività socialmente utili.
Non ci è data la possibilità di conoscere la cifra, ma i casi ci sembrano due: in fase di stesura del bilancio di previsione 2010 era stata “buttata” là una cifra nel 2010 o il 75% dei cittadini che avevano dato il 5xmille al comune di Gaiarine nell’anno precedente si sono ricreduti e hanno finanziato altri enti, forse ritenendoli più seri e meritevoli.
- Più che dimezzate anche le entrate per infrazioni, multe, contravvenzioni.. Il
MegaloSindaco spiega che il valore fino all’anno prima comprendeva anche altre voci, ma che effettivamente si è di molto ridotto quella cifra..
Tutti più on
esti e osservanti delle regole? O meno controlli e presenza? Propendiamo per la seconda ipotesi, ripensando ai commenti ripetuti e arrabbiati sul nostro blog relativi al traffico illecito e alle velocità probite nelle strade dei centri abitati comunali.
- difficoltà di incasso dei residui attivi.
Ma tutti questi “meno” non contano nulla per la nostra Amministrazione che non sente crisi e continua imperterrita a spendere in opere come piazze e palestre “double face”.
In effetti pare voglia intervenire più volte il Megarevisore Galattico dei Conti ma il MegaloSindaco gli lascia spazio pressochè nullo, lo sovrasta e lo anticipa nelle risposte nonostante lo avesse presentato dichiarandolo «a disposizione dei consiglieri»!
Si vota: m
aggioranza (8) favorevole, minoranza (2) contraria.

4. Verifica dello stato di attuazione dei programmi e verifica della salvaguardia degli equilibri di Bilancio Esercizio 2011;
E qui si apprende che finalmente si
è tenuta aperta la biblioteca una sera, ma anche che ci si è resi conto della ripetuta richiesta di riviste, che il Comune non comperava più ritenendo forse l’emeroteca una brutta malattia da debellare. Ma và?!?
Ma ecco, suona il cellulare all’assessore Peruch, che stavolta, in un soprassalto di educazione, esce per rispondere.
Bla bla bla.
.
Il consigliere
Poles chiede ragguagli sul Piano Casa, sul trasferimento degli uffici comunali all’interno del Municipio (trasferimento già previsto per agosto ma poi inattuato) che si farà a dicembre, anzi no, più probabilmente, quasi sicuramente a gennaio 2012 (la scansione delle possibili date è del MegaloSindaco), eppoi ne esce che sono stati stanziati nel 2011 40.000 € per arredi e trasloco mentre erano 90.000 € per arredi nel 2010, però poi quei soldi sono finiti in interventi edilizi all’interno della struttura, e così la sensazione, viste anche le risposte evasive del MegaloSindaco, è che probabilmente non ci siano soldi per acquistare “’ste quattro pareti attrezzate, scrivanie e armadi”.
Si parla poi
della excasa del fascio (bisogna davvero cambiarci nome! O forse basta togliere l’ex?) ed è emozionante sapere che il gruppo giovani (ma và?!?) sta predisponendo un Regolamento che poi sarà presentato ai diciottenni e alle associazioni.
Il consigliere Scandolo chiede e auspica che all’interno di questa struttura ci sia spazio per i gruppi
consiliari e per quegli uffici di sindacati o associazioni che svolgono ruolo sociale per esempio aiutando gli anziani a sbrigare pratiche, denunce dei redditi ecc. Si cade dalle nuvole. Ma và?!?
Il MegaloSindaco prende atto dichiarando che c’è il gruppo giovani che sta predisp
onendo un Regolamento che poi sarà presentato ai diciottenni e alle associazioni..
Si capisce quindi che le automobili parcheggiano sulla nuova Piazza del Municipio, che la vettura per il trasporto degli anziani è sporca e senz’aria condizionata, che c’è un contributo di 270.000 € per la ristrutturazione del cinema di Gaiarine e che l’ing. Carniel (udite! udite!) ne ha fatto il progetto preliminare gratis (strabiliante! Un professionista aggratis? E.. se fosse stato un progetto a rendere?), e che i soldi per la risistemazione delle fognature esistenti non sono ancora stati spesi. Si parla (sempre Poles) dell’ormai famoso contributo regionale per la palestra “double face”, messo a bilancio 2011 sapendo che non c’era (bilancio falso) e della lettera (potete leggerla qui) di chiarimenti in merito sia a questo contributo sia al bilancio 2011 che al consuntivo 2010, firmata da tutti i consiglieri di minoranza e inviata al Revisore dei Conti.. che stavolta si impone e riesce a rispondere.. dicendo che la sua risposta è stata formalizzata e protocollata in Comune il 27 settembre e dichiarandosi sorpreso per la mancata conoscenza da parte dei consiglieri di minoranza che invece ribadivano di non averla mai ricevuta.
Chissà in quale cassetto o tasca si è fermata?
Ma la minoranza invece di leggere o riassumere la lettera inviata e pretendere dal Revisore che riferisse a voce il contenuto della lettera di risposta (quale occasione migliore per rendere partecipi i cittadini presenti al consiglio ma forse anche i consiglieri di maggioranza, che magari per la prima volta sentirebbero di lettere e di risposte) passa avanti senza colpo ferire.
E allora ci chiediamo e soprattutto chiediamo loro: ma per che cosa le scrivete queste lettere? Forse per leggere le risposte meditando in religiosa solitudine sulla tavoletta? A che cosa serve tutto ciò se non si approfitta del Consiglio e della presenza del Revisore (occasione unica) per rendere pubbliche le vostre battaglie? Siete convinti di essere di fronte al paradosso “della finanza creativa” imbastita dal nostro MegaloRagioniere … Beh! Approfittare delle rare occasioni di contrasto visibile ci sembra la prima cosa da fare, o no?
Alla fin fine il Revisore dei Conti dice una cosa importante.. che nel 2011 il patto di stabilità è sforato ma prima della fine dell’anno si possono ancora fare le opp
ortune azioni correttive per rientrare.
In poche parole, per la cattiva gestione di questa amministrazione, i fornitori del Comune, ovvero coloro che hanno svolto opere e prestato servizi e che dovrebbero essere pagati nell’anno in corso 2011 potranno ricevere i loro soldi solo nel 2012.
Bene, molto bene, chi glielo dice ai fornitori del Comune?
Si passa alle dichiarazioni di voto, anzi alla dichiarazione di voto, perché la maggioranza è da un be
l po’ che non fa una dichiarazione e che non ha un capogruppo che parla. Poveraccia, ‘sta maggioranza, è annichilita, stritolata dalla figura del MegaloSindaco e, si mormora, anche sotto scacco delle «paventate, possibili dimissioni del Sindaco». Ma và?!?
Il consigliere Scandolo con un vibrato intervento sostanzialmente dice che il MegaloSindaco fa le piazze e i cittadin
i soffrono.
Ma và?!? Sarà mica vero?!?

Si vota maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) contraria.

5. Variazioni al Bilancio di previsione 2011;
Bla bla bla..
Ecco, è il momento dello spazio campanilista e si riparla della mensa presso la Scuola Elementare di Francenigo, costo 670.000 € (contributo di 400.000 €).
E proprio ora vibra il cellulare all’assessore Peruch che si sveglia e risponde.
Dunque: s
arà costruita una nuova struttura sull’attuale cortile per la ricreazione, che prevede al primo piano la mensa e al secondo piano una sala polifunzionale (riunioni, spettacoli, attività motorie, e poi chissà sfilate, mostre, raduni, magari esibizioni delle frecce tricolori) e così dell’ambito dietro le scuole non resterà più nulla, solo cemento e un parcheggio inghiaiato.
Ci chiediamo: non era possibile una soluzione più semplice, meno costosa, magari sopraelevando l’attuale palestra? Ma và?!? Bisogna fare le “grandi opere” tanto siamo pieni di soldi, contributi, finanziamenti, sovvenzioni, sussidi.. debiti????
Si scopre (lo
ammette lo stesso MegaloSindaco) che il quadro riassuntivo del finanziamento della nuova mensa di Francenigo è sbagliato e le voci Mutuo e Avanzo vanno invertite.
E ancora ci chiediamo: c’è un Assessore al Bilancio che si legge le
carte?
C’è un responsabile amministrativo che delle questioni amministrative è responsabile di qualcosa?
Perché il bilancio del 2011 era pieno sia di trucchi contabili sia di errori madornali.
Poi capiamo: al Bilancio c’è l’Assessore S.Venturin, un nome un programma! E ha anche la Cultura! E la Biblioteca! Bingo!!!
Si vota
: maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) contraria, ma puntualizzando la contrarietà relativamente alla variazione di bilancio che aggiusta il “casino” della palestra “double face” di Calderano, che altrimenti sarebbe favorevole.

6. Concessione del diritto di superficie all’Associazione ARCuF di Francenigo dell’area per la costruzione di un edificio associativo;
Un altro passo avanti per il “buon” affare Giuditta spa, Comune, ARCuF. L’area comperata per 68.500 € dalla Giuditta Spa e ceduta al comune per un controvalore di aree edificabili di 129.500 € ora potrà essere utilizzata per 50 anni dall’ARCuF e poi per altri 30, con un canone annuo di 260 € per il diritto di superficie. Se l’avesse comperata direttamente l’ARCuF..
Boh!
Si passa
alle dichiarazioni di voto, anzi alla dichiarazione di voto, perché la maggioranza è da un bel po’ che non fa una dichiarazione, che non ha un capogruppo che parla. Povera è zittita, è stritolata dalla figura del Megasindaco e, si mormora, anche sotto scacco dalle “paventate, possibili dimissioni del Sindaco”. Ma và?!?
Il consigliere Poles dichiara il voto favorevole della minoranza, concesso per non precludere ad una associazione come l’ARCuF la possibilità di avere una struttur
a fissa come già per altre analoghe realtà comunali, ma specificando che per modalità di procedura e comportamenti dell’amministrazione il voto avrebbe dovuto essere contrario.
Si vota: favorevoli (10) all’unanimità

Il MegaloSindaco congeda il Revisore dei Conti, ringraziandolo per la presenza e disponibilità anche se ci sembra tutt’altro che affaticato e provato dalla mole dei suoi interventi.
A questo punto assistiamo ad un siparietto sull’orario di convocazione.
Consiglie
re Poles «Ma.. Come mai alle 18.30? Per favorire la presenza del Revisore?» MegaloSindaco «Mi pare che a quest’ora si è tutti meno stanchi!» (vallo a spiegare all’Assessore Peruch svegliato solo dalla vibrazione del suo telefono? E ovviamente dalle votazioni a comando) ma aggiunge poi sorridendo sornione «Così abbiamo un consiglio comunale più cordiale» volgendo lo sguardo compiaciuto ai posti vuoti della minoranza.
Chissà, si riferiva all’assenza del consigliere Rosada e alla ridotta capacità di contrasto oppure al fatto che fino al quel momento l’aveva scampata bella sul numero legale?

7. Variante al Piano di Lottizzazione “Terre Verdi” – Approvazione;
bla bla..

Si vota: favorevoli (10) all’unanimità

8. Variante al Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata “C2/1” – Approvazione;
Nella lottizzazione dietro il Municipio viene data la possibilità di costru
ire a confine anche con lotti residenziali esterni alla lottizzazione, se c’è accordo tra i confinanti.
bla bla..
Si vota: favorevoli (10) all’unanimità

9. Piano di recupero dell’area F2 n°26 di Francenigo e progetto per la realizzazione della sala festeggiamenti e uffici ARCuF – Approvazione;
Si capisce subito che sarà questo il punto cruciale del consiglio. Il MegaloSi
ndaco ora è teso, ci sono le osservazioni di un cittadino (le potete leggere qui) da controdedurre, propone di soprassedere alla lettura integrale, volendo piuttosto leggerne un sunto, ma il consigliere Poles insiste e alla fine il MagaloSindaco lo delega stizzito:«Ma leggile tu!».
Prima osservazione:
viene letta per intero e il
MagaloSindaco risponde con la controdeduzione (che potete leggere qui).
Si vota per il non accoglimento dell’osservazione: maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) as
tenuta;
Seconda osservazione: il consigliere Poles invita il consigliere Scandolo a leggerla, ma questi tentenna e il MegaloSindaco ne approfitta leggendo il sunto dell’osservazione (dal pubblico non se ne capisce niente) e la controdeduzione che conclude polemico e risentito verso l’osservante. Il consigliere Poles fa presente che le polemiche sono cosa indecorosa e sterile soprattutto nei riguardi di un cittadino, ma il MegaloSindaco è fatto così, tutti quelli che non la pensano come Lui sono incoerenti, insensati, campanilisti, fantasiosi, ecc. ecc..
In ogni caso la controdeduzione mostra un inganno urbanistico in piena regola, consapevolmente attuato, che il Consigliere Poles smaschera ben chiarendo i termini dell’inganno nel seguente modo «per togliere il grado di protezione esistente richiamate un comma dell’articolo 19 delle Norme Tecniche di Attuazione (qui per chi vuole verificare sul sito del Comune) che è relativo alle zone agricole e che non è applicabile a quest’ambito; dal 1998 al 2011 nel comune di Gaiarine non è mai stato tolto un grado di protezione tramite un Piano attuativo, ma sempre con una variante, come è già stato fatto dalla precedente amministrazione Sonego per una casa a Campomolino.. non capisco perché in questo caso non sia stata fatta la variante.. con l’articolo 19 relativo alle zone agricole non si può togliere questo grado di protezione..»
Il MegaloSindaco bofonchia qualcosa, parla, dichiara, tergiversa, alla fine dice che col grado di protezione attuale non si può demolire la casa. Ma va?!?
E allora ci chiediamo: con quali criteri applichi le norme la responsabile dell’area tecnica, dirigente comunale, pagata con i soldi dei cittadini di Gaiarine, e benchè sappiamo che ha firmato il parere di regolarità tecnica le chiediamo ugualmente «Ma davvero in questo caso si può applicare l’art.19 delle Norme tecniche di Attuazione che è relativo alle zone Agrico
le?».
Si vota per il non accoglimento dell’osservazione maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) contraria.

Terza osservazione:
Lettura (da qui in poi per rassegnazione) del sunto e della controdeduzi
one
Si vota per il non accoglimento dell’osservazione maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) astenuta.
Quarta osservazione:
Lettura del sunto e della controdeduzione
Si vota per il non accoglimento dell’osservazione maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) astenuta.

Quinta osservazione:
Lettura del sunto e della controdeduzione Si vota per il non accoglimento dell’osservazione maggioranza (8) favorevole, minoranza (2) contraria.
Sesta osservazione:

Lettura del sunto e della controdeduzione.
Il MegaSindaco vuole votare per il non accoglimento, ma il Consigliere Poles fa presente che non si può votare contro un obbligo di legge. La relazione obbligatoria relativa all’abbattimento delle
barriere architettoniche è stata fatta non tenendo conto della nuova Legge Regionale. Stavolta il MegaSindaco fa davvero una figuraccia e si rende conto che effettivamente non si può.. e allora repentina marcia indietro.. la maggioranza, già pronta a votare per il non accoglimento, ha un attimo di smarrimento e confusione ma.. si riprende al contrordine e, bovinamente, si adegua.
Si vota quindi per l’accoglimento dell’osservazione: favorevoli (10) all’unanimità.
E ancora ci chiediamo: come ha potuto la responsabile dell’area tecnica d
are un parere di regolarità tecnica a una controdeduzione (agli atti e letta dal Sindaco) che demanda al rilascio del permesso di costruire la formalizzazione della relazione incriminata, quando tutti sanno che è obbligatoria per legge alla presentazione e approvazione del piano attuativo? E a maggior ragione ci chiediamo come mai non si è accorta che la relazione presentata non era conforme alla legge regionale? Bisogna dare atto al MegaloSindaco capacità di improvvisazione e intuizione, fatto sta che in un battibaleno ha capito e rettificato la propria rischiosa posizione.
Si arriva quindi al voto conclusivo sul piano.
Il consigliere Poles contesta la procedura scorretta ma non la finalità dell’opera riconoscendo come legittime le aspirazioni dell’ARCuF.
Al momento della votazione la m
inoranza dichiara di non partecipare al voto, dopodiché si vota, il Segretario conta le mani alzate e .. colpo di scena! Si sente distintamente il Segretario contare a voce alta «..quattro cinque sei sette otto.. due non partecipano.. otto!» E conferma «Otto.. Non abbiamo il numero legale..»
Sguardi sorpresi e allibiti nella maggioranza, «Ah, non importa» sentenzia il MegaloSindaco «posticipiamo il voto in chiusura del Consiglio, l’Assessore Busetto sta per arrivare».
La scorretta e irregolare mossa non sfugge al pubblico che fa notare ad alta voce come in realtà la votazione sia st
ata già eseguita e invalidata dall’insufficienza dei presenti.
La reazione rabbiosa, scomposta, arrogante, insolente del MegaloSindaco è im
mediata: «Il pubblico non può intervenire e parlare, fuori! Fuori! Un ex assessore dovrebbe saperlo!» Cardinal Bagnasco, dove sei? E, molto più terra terra e laicamente: educazione e rispetto, dove siete? Ma qualcun altro aggiunge: «Non potremo parlare, ma abbiamo occhi per vedere e orecchie per sentire!».
Il così definito ex-assessore ovviamente non si muove di un millimetro dalla sala e al MegaloSindaco manca
il coraggio di attuare la minaccia, chissà perché..
E allora si continua e i consiglieri di minoranza presenti una volta di più acce
ttano supinamente l’illegittima soluzione quando avrebbero potuto e dovuto abbandonare l’aula, provocando così l’interruzione del Consiglio. Certo, si potrebbe discutere sulla convenienza e sulle conseguenze di una decisione simile, ma sicuramente il punto successivo, che la minoranza e anche noi e gran parte dei cittadini del Comune contestano, non sarebbe stato votato quella sera. Ma avviene quel che la maggioranza decide e quel che la minoranza lascia fare.

10. Approvazione di variante allo strumento urbanistico per “nuova palestra nel contesto campus sportivo località Calderano” ai sensi dell’art.50 comma 4° lett. h) della L.R. n.61/85;
Vengono letti i sunti delle osservazioni del consigliere Poles e del cittadino Flavio dal Cin e le rispettive controdeduzioni..
bla bla..
Quindi contro ogni evidenza, contro ogni esigenza, contro ogni intelligenza il raddoppio della palestra continua ad essere perseguito. Ah, maldestra minoranza.
Arriva l’assessore Busetto e la maggioranza tira un sospiro di sollievo, la votazione per il punto 9
ora si potrà rifare.
Si vota quindi per il non accoglimento: maggioranza (9) favorevole, minoranza (2) contraria.

E a questo punto non si passa al punto 11, eh no, signori, si rifà la votazione del punto 9, votazione già fatta e conclusasi poco prima con la mancanza del numero legale.
E qui sarà
molto, molto interessante, vedere cosa avrà il coraggio di scrivere nei verbali il Segretario 33%, “l’ex-deputato”, scriverà che la votazione non è stata fatta (falso)? O riuscirà a trovare un marchingegno per far uscire il MegaloSindaco da questo bel ginepraio? O correttamente, in un sussulto di deontologia professionale, annullerà la delibera?
Speriamo abbia preso qualche appunto o che il registratore – se c’era – sia stato acceso e con le batterie cariche. Così non fosse potrà rinfrescarsi la memoria con questa nostra modesta ma sincera cronaca!
Il consigliere Scandolo fa mettere a verbale che la votazione era già stata fatta e che tantomeno è stata votata l’inversione dell’Ordine del Giorno che permettesse di posticiparne o anticiparne i punti. Consigliamo la minoranza di leggere i prossimi verbali con molta attenzione.
Si vota di nuovo il punto 9: favorevoli (9) all’unanimità, la minoranza (2) non partecipa al voto.


11. Metanodotto Flaibano-Istrana DN 1400 (56″) – Autorizzazione alla costruzione con accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ex DPR 08/06/2001 n°327;

bla bla..
Il consigliere Poles presenta un’idea per il riutilizzo della struttura attuale del metanodotto che attraversa la Livenza immaginandola come passerella di collegamento tra la zona di San Pio a Campomolino e il Comune di Portobuffolè, che onestamente ci sembra
veramente una bella idea. Dopo lo scampato pericolo il buonumore è tornato al MegaloSindaco che bonariamente promette il proprio interessamento presso la Snam, ma conoscendone difetti e virtù e ben sapendo che questo Sindaco con le belle idee ci azzecca poco, tanto più se pensate da altri, avvertiamo il consigliere Poles di non farsi troppe illusioni.. poi chissà, magari stavolta ci sbagliamo.
Si vota: favorevoli (10) all’unanimità.

12. Ratifica “protocollo d’intesa” siglato tra la provincia di Treviso, la Provincia di Pordenone ed i comuni di Sacile e Gaiarine per la realizzazione di una “pista ciclabile di collegamento tra le frazioni di Francenigo e Cavolano”.
bla bla..

Si vota: favorevoli (10) all’unanimità.
Sono le 20.30: finisce il Consiglio e si va tutti a casa.
Chissà se l’assessore Peruch è meno stanco delle altre volte?

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Consiglio Comunale del 12/07/2011: cronaca

È indubbiamente una calda serata quella del Consiglio Comunale di martedì 12 luglio ma d’altra parte è una sera di metà luglio..

Un boccheggiante Consiglio Comunale inizia puntualmente alle 20.30 con alcuni consiglieri assenti, altri che arrivano alla spicciolata, facendosi largo a fatica tra la numerosa folla presente del pubblico in sala, accaldato e impaziente (8 persone tra cui sorprende la presenza di un baldo ragazzotto under 16)..

Consiglio Comunale che inizia con la presentazione da parte del Sindaco del nuovo consigliere di magg…

ooooops, chiediamo scusa per il lapsus: si tratta del nuovo Segretario Comunale, dott. Rolando FONTAN, che spicca nel gruppo con un civettuolo occhiale bianco, ben altra cosa rispetto alla paciosa figura del precedente segretario..

ma naturalmente non ci facciamo condizionare dall’aspetto, ben consapevoli che l’abito non fa il monaco! ..

e allora per capire chi sia documentiamoci (ecco una biografia a disposizione di tutti)..

dopodiché prepariamoci a seguire la sua “prima” d’esordio nel Comune di Gaiarine..

e sarà una stecca clamorosa!
Infatti, una volta visto all’opera, a questo Segretario (ex parlamentare con relativo vitalizio)

gli si dovrebbe ricordare che ci costerà (lo dice il bilancio 2011), ben 69.083,42 euro all’anno per un terzo circa (così sembra) delle sue prestazioni che si aggiunge ai due terzi corrisposti tra Tarzo e Zoldo Alto..

e una “figura”così pagata (con i nostri soldi, direbbero quelli del “paroni a casa nostra”), che dovrebbe essere garante delle prerogative di tutti i consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, si permette, mentre il Consigliere Rosada leggerà la propria dichiarazione di voto sul bilancio, di confabulare a più riprese col MegaloSindaco e pure con l’obnubilato assessore Peruch fino alla fine dell’intervento.. che evidentemente non ascoltano, creando brusio fastidioso e irriguardoso.. il MegaloSindaco lo conosciamo, essendo manifesta da tempo la sua capacità di ascolto prossima allo zero ma da questo nuovo “signore” comparso sulla scena del Comune di Gaiarine, pagato dalla nostra Comunità pretendiamo più rispetto ed educazione verso tutti..

Assenti nella maggioranza Poles e Modanese, nella minoranza Antoniolli e Rosada

Si aprono le danze..

Appello (qui per vedere chi c’è e chi interviene)

Il Consigliere Scandolo chiede lumi sulla mancata esposizione degli avvisi di convocazione del Consiglio Comunale nelle apposite bacheche..

Il MegaloSindaco risponde che non gli risulta e che sicuramente ci sono.. ha però un tentennamento: forse opera una rapida scansione delle bacheche comunali con la super-vista? “comunque verificheremo” conclude.

In realtà già sappiamo che non verificherà un bel niente, mentre invece confermiamo che gli avvisi non sono stati esposti poiché sono stati semplicemente dimenticati, impegnati prima ad attaccare manifesti ovunque per pubblicizzare il banchetto “ristorante via Roma”, e successivamente ad attaccare ovunque i ringraziamenti per gli affamati partecipanti del banchetto del medesimo “ristorante”. Come nella migliore tradizione monarchica i sudditi devono essere avvisati delle inaugurazioni, delle feste e dei banchetti “agratis”, tralasciando ogni possibile sollecitazione alla partecipazione di un Consiglio Comunale, dove rischierebbero di capire da chi sono amministrati..
Il Consigliere Scandolo tenta quindi di formulare un’altra domanda ma il MegaloSindaco lo ferma subito invitandolo a rispettare il Regolamento, che non prevede domande o richieste al di fuori dell’ordine del giorno.


E Ordine del Giorno fu:

1. IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI DETERMINAZIONE ALIQUOTE ANNO 2011;

L’ICI e tutte le altre imposte sono confermate uguali al 2010.

Il consigliere Marco Poles ricorda che per i terreni edificabili non ancora edificati e per le case sfitte, in anni passati l’aliquota ICI fu portata al massimo e cioè al 7 per mille per incentivare l’edificazione e l’affitto e fa presente come queste due aliquote dovrebbero essere uguali mentre l’anno scorso è stata portata al 5,5 per mille solo quella delle case sfitte; perciò propone di riportarla al 7 per mille..

il MegaloSindaco risponde che l’aliquota sulle case sfitte va bene così mentre a quella sui terreni “stiamo lavorando sul Piano di Assetto del Territorio e poi vedremo”…

parole che suscitano brividi di preoccupazione: che c’entra il PAT?

Noi diciamo che è l’ennesima occasione persa: non riportare al 7 per mille l’aliquota ICI per le case sfitte rinuncia a recuperare denaro da destinare alle sempre più numerose famiglie del nostro comune in difficoltà… a che servono altrimenti i comunicati stampa dell’assessore Busetto che richiamano le difficoltà del settore del mobile se contemporaneamente non ci si adopera per sostenere le famiglie che quelle difficoltà vivono?

entra il consigliere Rosada

2. APPROVAZIONE SCHEMI DEL PROGRAMMA TRIENNALE 2011/2013 E DELL’ELENCO ANNUALE 2011 DELLE OO.PP. A NORMA DEL DECRETO LEGISLATIVO 163/2006 E D.M. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 9 GIUGNO 2005;

… iniziano le schermaglie..

tra le opere pubbliche spicca il milione e 50mila euro della nuova palestra di Calderano (no, n

o, sono 935mila euro, ma no il totale è di 1 milione e 50mila)..

l’unico giovane presente nel sentirlo ci chiede:

d. “ah, ristrutturano la palestra delle scuole medie?”

r. “no la fanno nuova.”

d. “come la rifanno nuova? ma.. è bella, è ancora messa bene!”

r. “no, no, ne fanno una nuova.”

d. “ma dove? al posto dell’altra?”

r. “no, ne fanno una nuova, speculare all’altra.”

d. “come speculare, due palestre attaccate e uguali l’una all’altra? ma perchè non la fanno a Francenigo che non c’è?”

r. “perchè vogliono fare il campus”

d. “il cheeee ??? ma è stu#%#do!”

r. “il campus, anche se palestrus andrebbe meglio!”

poi dicono che i giovani non si interessano alla politica: e se fosse la politica che non interessa di loro?

..

nel frattempo il caldo opprime, e mentre l’opposizione si tien sveglia con domande e critiche, il consueto protagonismo del MegaloSindaco toglie definitivamente qualsiasi capacità di elaborazione mentale alla maggioranza che 

silenziosamente (e come se no?) si

abbandona ad un torpore sonnacchioso e costellato di sbadigli (si distinguono in questa performance i catatonici Cappellotto, Fantuz, Isola e Peruch: la classifica finale vedrà prevalere per distacco Silvano Peruch) torpore al quale resistono cipigliosamente Venturin, Presotto, Luisotto e Busetto..

entra il consigliere Antoniolli

Ad un tratto il gran parlare secca le fauci ma una provvidenziale buonanima soccorrerà i consiglieri con una cassetta di fresca acqua minerale (continua a mancare un assessore ai servizi sociali, che altrimenti avrebbe pensato al pubblico che assiste assetato e allibito)..

A questo punto ci rendiamo conto di quanto ci sia difficile riportare la cronaca puntuale riguardante le domande della minoranza e le risposte del MegaloSindaco sulla nuova palestra di Calderano, non per repentina e contagiosa “peruch-onite” ma perché iter, progetto e schede in bilancio rappresentano un ginepraio labirintico e inestricabile, sul quale la Corte dei Conti potrebbe davvero divertirsi!

Ma ligi al nostro compito ci proviamo:

(Rosada, Poles) nel 2009 è stato approvato un progetto preliminare della palestra per 935mila euro

(Rosada) il 3 maggio 2011 è stato approvato un altro progetto preliminare per 1 milione e 50mila euro che incontestabilmente cancella il precedente

(Rosada) ora però troviamo in bilancio la vecchia cifra cioè 935mila euro

(Poles) il quadro economico del progetto a bilancio non coincide con il piano economico del progetto Il MegaloSindaco sfodera i suoi super-poteri, si arrampica sugli specchi, ribadisce che è tutto regolare, che verificherà le imprecisioni, adeguerà le inesattezze, bla, bla, bla..

Finalmente il Segretario ammette che la delibera è sbagliata ma non si fa niente per correggere..

E si continua:

(Rosada) l’inizio dell’opera è previsto nell’aprile 2011 (sì, avete letto bene, aprile 2011 ovvero tre mesi fa!)

(Poles) le motivazioni dell’opera fanno ridere

(Poles) manca addirittura la variante urbanistica

..

potremmo ma non aggiungiamo oltre, ci pare fin troppo esemplarmente evidente.

Si passa ad altri argomenti

Sono previsti 100mila euro di spesa per risistemare tratti di fognatura, ma non si capisce (noi 

almeno non l’abbiamo capito, ma immaginiamo i consiglieri di maggioranza pronti e disponibili a spiegarlo se interpellati) se questi soldi saranno spesi su tratti di rete fognaria di proprietà del Comune o del Consorzio..

non è cosa di poco conto saperlo poiché farebbe capire se si metton soldi nostri su opere altrui..

Si conclude il punto con le dichiarazione di voto di Rosada e Scandolo e con la votazione: maggioranza favorevole, minoranza contraria.

3. DESTINAZIONE CONTRIBUTO PER LE OPERE DI CULTO. APPROVAZIONE PROGRAMMA PER L’ANNO 2011;

Commovente, e significativo una volta di più, come lo storico motto “Dio, Patria e Famiglia” mantenga e perpetui l’ossequio riverente e trasversale al solo primo elemento della triade, essendo ormai la patria discussa e discutibile e la famiglia ridotta a modello di facciata buona solo per bucolici mulini.

Si vota: tutti favorevoli

4. ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2011, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2011/2013;

È quest’ultimo il punto focale della serata..
si deve esaminare il bilancio preventivo del 2011: avete letto bene, il preventivo dell’anno futuro viene proposto, esaminato e approvato il 12 luglio dello stesso anno..

Pomposamente presentato come bilancio di previsione con relazione previsionale e programmatica si rivela ben presto essere la raffazzonata fotocopia di un anno precedente con modifiche volanti e improvvisate sulle voci e sui riferimenti normativi, sugli atti di riferimento, sui capitoli di spesa..

un clamoroso e vergognoso esempio di incapacità amministrativa, che chiama in causa gli uffici incaricati della preparazione ma riversa responsabilità e colpa sugli amministratori della 

maggioranza, poiché si sa “quando il pesce è marcio puzza dalla testa”..

e servono a ben poco gli aromi e i profumi culinari dei recenti banchetti: il fetore rimane, e pensando al comune come alla “casa nostra” che dovrebbe essere ci coglie rabbia e imbarazzo nel constatarlo..

I ripetuti richiami e le numerose segnalazioni della minoranza vengono accolte con fastidio dal

MegaloSindaco e con sbalorditiva sufficienza dal neo Segretario Comunale, che invece di preoccuparsi per le ripetute motivate contestazioni a più riprese minimizza, dribbla, sottovaluta, ridimensiona, finendo per sbuffare quasi infastidito dalle legittime richieste di precisione della documentazione presentata..

inconcepibile per chi, come il Segretario Comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente, in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività, partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta comunale, curandone la verbalizzazione; può rogare tutti i contratti nei quali l’ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell’interesse dell’ente; esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco.
L’inciso è preso pari pari dal sito internet comunale ma come insegna il signor Pasquale, si predica bene si razzola male!

Addirittura risultano a bilancio voci di spesa relative a personale che non è più parte dell’organico, o ha cambiato funzioni e area, mentre altre appaiono e scompaiono da un anno all’altro, da un capitolo all’altro..
Nel continuo botta e risposta tra maggioranza e minoranza trovano posto anche le reciproche considerazioni su essenza e concetto di matematica, nozioni e funzioni di percentuali, grandezze, valori, somme e addizioni!

Si parla anche dell’ennesimo rifacimento di una piazza: è quella della scuola elementare di Francenigo, che richiama la caratteristica conformazione di un anfiteatro; per il MegaloSindaco è “bassa, profonda e scomoda” e ne progetta il riempimento per livellarla alla quota stradale..

il consigliere Antoniolli cerca di giustificare la scelta fatta anni addietro di mantenerla intatta per storia e omogeneità architettonica ma il MegaloSindaco si riscopre showman e taccia di incompetenza i professionisti che così valutarono..

replica Antoniolli come sia strano sentire un ragioniere criticare competenze e valutazioni di un geometra proprio mentre presenta un bilancio zeppo di errori e omissioni..
È a questo punto che il MegaloSindaco ha il deja-vu e ripropone quella che par essere una sua fissazione maniaca, ovvero la storiella della “giostra“: così chiama il porticato delle scuol

e elementari di Francenigo (bello? brutto? de gustibus..), e strepita, accusa, inveisce contro chi progettò, approvò, eseguì quell’opera..

Ci sorge un dubbio compassionevole: quale trauma infantile ha subito il poveretto, perché un semplice porticato scateni in lui questa razione anomala ed esagitata? Quale carosello, quale luna park, quale altalena lo videro fanciullo desideroso di salirci felice mentre essendone stato privato sviluppò quella tara che riemerge oggi, petulante e dolorosa e funesta?

Ma torniamo al torrido Consiglio..


Rosada chiede a questo punto se siano previsti in bilancio accantonamenti per fa

r fronte alla eventuale soccombenza nella causa intentata al Comune e al MegaloSindaco dall’ex Segretaria Comunale Bondoni, con la richiesta di un risarcimento pari a 200mila euro: la risposta è negativa, accompagnata da una fugace preoccupazione sulla faccia del Megalosindaco; sta forse pensando: speriamo che me la cavi”? o “speriamo vada a sentenza il più tardi possibile quando sarò già fuori dall’amministrazione che potrei dover tirare fuori qualche soldino pure io!”.

Già: se non si andrà a sentenza in fretta, il nostro MegaloSindaco lascerà in eredità al Comune, oltre alle piazze, anche questa causa e forse si dovranno pagare 200mila euro con i soldi della comunità.. Che festeggerà brindando e pasteggiando “agratis”?

Rosada chiede lumi anche sull’annoso problema della famiglia di Francenigo costretta a vivere da anni con la m#%#a in casa dopo maldestri lavori di sistemazione dei marciapiedi eseguiti per conto del Comune da una ditta evidentemente inetta.
Il MegaloSindaco invece di cercare una veloce soluzione ha costretto questa famiglia alle vie legali.. i giudici hanno riconosciuto il danno e costretto il comune al risarcimento ma si è arrivati fino alla Corte d’Appello di Venezia nel tentativo di negare le sacrosante ragioni di questi cittadini; la quale Corte ha riconosciuto il procurato danno e negato la sospensiva richiesta dal Comune costringendolo di fatto a pagare 60mila euro..

Quindi Rosada chiede se anche in questo caso non siano stati previsti accantonamenti a bilancio..
la risposta del MegaloSindaco è che il Comune non deve pagare nulla, e pagherà tutto l’assicurazione..

Staremo a vedere: non vorremmo trovarci, oltre alle ormai famose piazze, con un’altra eredità del nostro MegaloSindaco: forse si dovranno pagare 60mila euro con i soldi della comunità.. Che festeggerà brindando e pasteggiando “agratis”?

A questo punto il consigliere Rosada propone la votazione di un 

emendamento che considerando la difficile situazione economica, la necessità di ridurre gli sprechi e stringere all’osso le spese, l’obbligo morale di risparmiare le risorse, preveda la riduzione del 50% del gettone di presenza di consiglieri, assessori e sindaco..

L’emendamento registra il sì della minoranza e il no della maggioranza tra risolini sarcastici, ammiccamenti ironici e i commenti acidi che possiamo immaginare..

Il giovincello tra il pubblico ci fa presente che “avremmo potuto alzare la mano per il sì anche noi..

già – gli rispondiamo – avremmo potuto..

Insomma, tanto sconclusionata è la stesura di questo bilancio preventivo da risvegliare addirittura l’intervento del buon dottor Masih il quale chiede spiegazioni sul significato della voce di spesa interventi per lo sviluppo economico.. mal gliene incolse visto che sorpreso prima il MegaloSindaco borbotta: “Cosa ci fa a bilancio una voce di spesa per interventi per lo sviluppo economico?”.. Poi si accorge che la voce pur presente è a zero e risponde velocemente che tanto per quella voce non è prevista alcuna spesa, la colonna è a zero..

Si ride per non piangere!
Nel frattempo caldo e torpore dilagano tra la maggioranza e anche Presotto e Venturin danno segnali di cedimento, benché a tratti diano parvenze di attenzione agli interventi della minoranza, distinguendosi in questo soprattutto l’assessore Luisotto (forse nel tentativo di giustificare la propria carica) che addirittura talvolta bofonchia qualche sillaba, benchè non ci sia dato sapere se di spiegazione, assenso o dissenso essendo il bofonchìo inintelleggibile per natura..

È il momento delle dichiarazioni di voto..

Legge Rosada la sua, una precisa e pesante accusa di incapacità amministrativa e miopia politica e programmatica nella quale emerge più volte il richiamo alle difficoltà di un sistema economico iniquo e crudele, di una classe politica incapace e corrotta, di una società spaesata e disorientata ..
Tocca quindi a Scandolo che nel rassicurare: “Sarò più breve della Rosada” raccoglie un distinto ironico disperato e villano “Speren!” dall’ala della maggioranza (segretario compreso), non ci è dato cogliere esattamente da chi..

Ed inizia con un ringraziamento a Muraro (sì, proprio al Presidente della Provincia di Treviso nonché leghista come Mario Cappellotto che oltre a sedere nel Consiglio Comunale di Gaiarine senza mai aver proferito parola in sette anni ora siede anche nel consiglio provinciale, dove immaginiamo perpetuerà il suo voto di silenzio) che ad un mese dalla rielezione, applicando immediatamente le possibilità del tanto decantato federalismo fiscale ha aumentato del 3,5 % le tasse sulle assicurazioni auto (automobili, motocicli, camion, ..) portandole nella provincia di Treviso dal 22, 5 al 26%..

Ma il consigliere Scandolo non può continuare perché viene interrotto dal MegaloSindaco che ironizza: “Non vorremmo star qui ad ascoltare anche i ringraziamenti alla Regione!” provocando una risata diffusa che scuote pericolosamente l’equilibrio sonnacchioso di qu

alche consigliere della maggioranza. Con ironico stupore il consigliere Marco Poles chiede al MegaloSindaco se per caso stia censurando la dichiarazione di voto ma il Sommo risponde fintamente scandalizzato “ma per carità!” con la faccia di uno che sta pensando “faccio ben di peggio”.

In realtà il Regolamento richiamato dallo stesso MegaloSindaco all’inizio della seduta prevede l’impossibilità di interrompere l’intervento di un Consigliere.. ma si sa che il MegaloSindaco pensa che il Regolamento vale solo per la minoranza..

Scandolo riprende la lettura..

Il MegaloSindaco giocherella col suo cellulare, poi confabula con il suo Segretario..

Infine si vota la delibera maggioranza favorevole, minoranza contraria.. e tutti a casa.

.
E par essere degna e rappresentativa chiusura di questa seduta che ci lascia in bocca come un retrogusto di.. di.. Sindaco di Parma?

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Consiglio Comunale del 03/05/2011: cronaca

Il Consiglio si apre con una comunicazione del Sindaco: finalmente anche i comuni mortali e i Consiglieri di minoranza (forse anche quelli di maggioranza?) sanno dell’uscita di scena dell’Assessore Modanese (dimissionario perchè, parole testuali, «Qualsiasi consigliere credo abbia capito che era impossibile continuare a lavorare in queste condizioni») e dell’entrata in scena di due novelli assessori, il “Dormiente Convinto” (in Consiglio comunale ogni tanto gli prende l’Abbiocco Catatonico) e il “Crisauro Bivalente” da una parte disperato per la crisi nel settore del mobile, dall’altra disponibile allo sperpero di denaro pubblico attuato dal Sindaco nel moltiplicare non pani e pesci, ma piazze e palestre.
Il consigliere Poles ringrazia l’assessore Modanese per quanto fatto (frase di circostanza, immaginiamo, non ricordando alcunchè di significativo) in questi due anni per il Comune, al che la consigliere Modanese risponde con un laconico «Grazie.»

Punto 1. Approvazione Verbali del 30/11/2010
Neppure i verbali sono al di sopra delle parti.
Mero errore di trascrizione o goliardica presa in giro? Non si sa, bisognerebbe rileggere i verbali, che non abbiamo, fatto sta che al consigliere Poles viene attribuito un «concorda» invece di un «non concorda».. un non perso tra le righe, tre letterine, un palindromo cortissimo che però ribalta il senso di una frase, trasformandola da negazione in affermazione.. e non è cosa da poco..

Punto 2. Approvazione Verbali del 04/02/2011
Niente da annotare.

Punto 3
. Metanodotto Flaibano-Istrana
Il Sindaco farfuglia qualcosa e ritira il punto.
Il consigliere Antoniolli fa presente che gli atti in suo possesso evidenziano delle incongruenze.. e il Sindaco risponde quasi seccato: «per questo lo ritiro»..
Di che tipo siano le incongruenze e quali errori presentino questi atti non è dato sapere, una volta di più il
Sindaco parafrasando impropriamente il sommo Poeta (che ci perdoni magnanimo) dimostra come per lui i sudditi «fatti furon a viver come bruti e non per seguir virtute e canoscenza»: dimostrazione lampante di come un “non” faccia la differenza..

Punto 4. Integrazione delibera consiliare n.42
Un titolo lunghissimo che serve a dire come la delibera del luglio 2009 fosse sbagliata perché qualcuno si dimenticò di dichiarare che il Comune è socio anche della Piave Servizi.
E qui si è capito il livello di professionale at
tenzione dei funzionari comunali nello scrivere le delibere e la minuziosa accuratezza con la quale queste vengono controllate da Segretario e Amministratori.

Punto 5. Approvazione del progetto preliminare per “nuova palestra…
È a questo punto, una volta aperto il dibattito, che l’assemblea si anima: chiede la parola il consigliere Poles che rivolge all’Assessore dei Lavori Pubblici, per ruolo e competenza, una serie di puntuali e articolate domande sulla necessità, sui costi, sulle ricadute di un’opera così impegnativa per il Comune di Gaiarine.. e par quasi profetico l’improvviso spegnersi della luce alla destra del Sindaco che lascia la minoranza pressochè al buio..
L’atmosfera si fa pesante, il folto pubblico (6 persone) trattiene il respiro, gli occhi di tutti fissi sul giovane e delicato volto dell’Assessore nonché Vicesindaco, nella spasmodica attesa di qualcosa di “epocale” che i presenti tra qualche anno potranno con orgoglio e commozione raccontare ai nipotini dicendo «c’ero anch’io quando al Consiglio Comunale del 3 maggio 2011 l’Assessore e ViceSindaco Presotto parlò!»..
e i posteri ne conserveranno imperitura memoria grazie all’indefessa mano del Se
gretario Comunale che rincorre trafelata parole, interventi e dichiarazioni, lanciando di quando in quando supplichevoli e accorate occhiate verso chi parla poichè “porello, gnaa fà“..
ecco, é il momento, e per un irragionevole istante persino i massimi simboli sulla parete alle sue spalle (sono stati appesi appesi un Crocefisso
e un Napolitano) paiono rivolgere uno sguardo curioso e indulgente al pargolo che quasi incoscientemente spavaldo apre la bocca e..
«A queste domande posso rispondere io» interviene il Sindaco che al primo suonar della squilla fedel, diventa MegaloSindaco.. (vedi qui chi parla ai Consigli Comunali)
La delusion
e serpeggia tra le file degli astanti, ciò che poteva essere non è stato, e si coglie quasi la muta (e come potrebbe essere altrimenti?) gratitudine negli occhi placidi e ovini del giovine Assessore..
nel frattempo le f
arneticanti risposte del MegaloSindaco imperversano, dicendo e contraddicendo, smentendo e bofonchiando, dalle quali si capisce che

  • il raddoppio della palestra si rende necessario a causa delle numerose e reiterate richieste (di chi? per che cosa? con che frequenza? per quanti utenti?) ma non è stato fatto nè uno studio nè una verifica delle esigenze sportive comunali
  • che l’esistente palestra scolastica non disponendo di adeguato deposito per le attrezzature sportive rende obbligatoria la costruzione di una nuova palestra (cervellotico: quindi se ho bisogno di un portafogli nuovo compro il montedeipaschidisiena?)
  • che il costo previsto di 905mila euro è in realtà di 1 milione e 50mila euro forse sì, forse no, non si sa, ma non è importante trattandosi di un stima preliminare preventiva
  • che è previsto un grosso contributo della regione di 400mila euro per cui la spesa per le casse comunali si riduce a soli (soli???) 500/600mila euro
  • che quest’impegno di spesa rientrerà nel tempo che sarà previsto dal mutuo che sarà stipulato e del quale nulla è dato sapere poichè nulla è stato ipotizzato, previsto, deciso
  • che l’importante è localizzare la nuova palestra in posizione frontestrada, visibile e fruibile da chiunque passi e che, sebbene diretto al lavoro (chi ce l’avrà) o al supermercato, sentirà l’irrefrenabile desiderio di entrare in quella palestra e fare attività sportiva
  • che la nuova palestra potrà ospitare le attività sportive correntemente svolte dalla vecchia (solo che – come fa notare il Consigliere Poles – secondo il progetto di massima fin qui presentato, non sarà omologata per le gare di basket)
  • che rappresenta opera prioritaria per il comune e rispettosa del programma elettorale sul quale la corrente amministrazione è stata eletta, falso palese poichè la sola palestra citata nel programma di Rinnovamento per Gaiarine (ebbene sì, l’abbiamo conservato poichè sono troppo facili le promesse elettorali che si trasformano opportunamente nel tempo grazie alla ingenua credulità degli elettori) è quella ipotizzata a Francenigo, mentre citando testualmente «A Calderano presso l’area della scuola media sarà invece realizzata una “Cittadella dello sport” con nuovi e diversi impianti (campi da tennis, percorso vita, campo di calcetto, campo da bocce, pallavolo e basket ecc.).» o forse «A tal fine è pertanto nostra volontà realizzare in apposita area attrezzata in vicinanza del plesso delle Scuole Medie a Calderano, un campo scuola per l’educazione stradale in cui i ragazzi potranno far svolgere corsi teorici e pratici.»

Quindi al consigliere Rosada, che ricorda come sarebbe preferibile e prioritario risolvere l’annoso problema della mancanza di una mensa e di una palestra nella scuola elementare di Francenigo, soprattutto in tempi di crisi che consiglia una gestione parsimoniosa e oculata del denaro di tutti (almeno dei contribuenti) vorrebbe replicare la consigliere Modanese ma d‘imperio il MegaloSindaco sproloquiando con velenoso puntiglio polemico («Scriva!» ordina al Segretario Comunale boccheggiante e dalla mano ormai rattrappita) prima la taccia di campanilismo filosofico e retorico per favorire Francenigo ai danni della comunità, poi ricorda che ci sono già contributi che minimizzeranno la spesa (soli??? 500/600mila euro) e infine, coup de theatre, sorprende l’intero Consiglio Comunale e la popolazione intervenuta (6 persone) dichiarando che anche la palestra e la mensa a Francenigo saranno realizzate con un altro contributo di 400mila euro, poichè mentre la consigliere Rosada filosofeggia questa amministrazione comunale lavora.
La minoranza sbalordisce disorientata, la maggioranza gongola con qualche incredula perplessità:
forse anche tra di loro qualcuno non sapeva..
in tutto questo bailamme di dichiarazioni e controdichiarazioni, accuse, offese, ripicche, in uno schiamazzo strategicamente riproposto dal MegaloSindaco ogni qualvolta che, colto impreparato, la butta sempre in rissa, nessuno pare accorgersi del dramma umano e scrivano vissuto dal Segretario Comunale, che, in fin di vita, stenta ad annotare quel torrente di parole, e poi magari dimentica qualche “non” o ne aggiunge qualcuno, stravolto e disorientato ormai dall’impeto della discussione..

e su questo clamoroso annuncio, che lascia immaginare il Comune di Gaiarine terra di palestre e contributi elargiti chissà a quale prezzo (e la postura improvvisamente sospetta, quas
i a fil di sedia, del MegaloSindaco sembra suggerire boccaceschi retroscena: ma bando alle malizie, probabilmente è solo per toccar terra coi piedi!) si transita velocemente attraverso un quasi inosservato punto 5 per giungere all’ultimo punto all’ordine del giorno.

Punto 6. Approvazione convenzione per il servizio di Segreteria Comunale…
il MegaloSindaco, riappacificato in un’assemblea sedata, propone la convenzione per il servizio di segreteria comunale in forma associata con – citiamo testuale – «alcuni comuni vicini: Tarzo e Zoldo Alto».. forse ci sarà anche qui un contributo elargito per copiosi buoni benzina! …
o forse questo nuovo Segretario, sempre che si tratti del dr. Rolando Fontan – come vox populi suggerisce, essendo un ex deputato leghista con due legislature alle spalle, non ne ha bisogno..
quindi un terzo di Segretario (gli altri due terzi sono di Tarzo e Zoldo Alto) per Gaiarine con lusinghiere e attagliate caratteristiche per l’amministrazione in carica, dimodochè rispettando la percentuali potremmo suddividerlo così

a Gaiarine il dr. RolF

a Tarzo (capofila, quindi una lettera in più) il dr. OntAn

a Zoldo Alto il dr. AnDo

ed infine due link di approfondimento

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Consiglio Comunale del 04/02/2011: cronaca

È un venerdì pomeriggio di febbraio..
Sono le 17.30 e si potrebbe pensare al momento migliore per un gradevole tè all’inglese.. no no no,
c’è il Consiglio Comunale, l’ordine del giorno prevede un unico punto:
Piano di recupero di iniziativa privata deno
minato “Ex polveriera” riapprovazione a seguito di annullamento giurisdizionale della delibera consiliare 19 Maggio 2009, n°28.
Si parte però con due interrogazioni urgenti presentate dal Consigliere Rosada.
La prima interrogazione mettendo in luce come l’alluvione del 2 novembre 2010, che ha colpito la zona del Saccon di Albina, sia dovuta ad interventi non congrui fatti sugli argini, alla mancata pulizia di fossi e a tombinamenti non adeguati a garantire un deflusso regolare dell’acqua, motivo in qualche caso di vere e proprie strozzature, chiede all’amministrazione che cosa intenda fare per rimediare alla situazione creatasi.
Risponde il sindaco dichiarando che sono stati fatti dei sopralluoghi da parte dei tecnici comunali e che si provvederà al più presto a togliere le strozzature ad eseguire degli interventi sia di sistemazione degli argini sia di pulizia dei fossi.
La seconda interrogazione chiede come mai l’amministrazione invece di trovare un accordo bonario con una famiglia di Francenigo costretta dal 2004 a vivere, a causa di lavori commissionati dal comune e non eseguiti a regola d’arte, con lo scantinato impregnato di liquami, si sia invece costituita in giudizio contro di essa!
Il sindaco risponde che è quasi un atto do
vuto, perché «non s’è capito molto bene.. sembra ci sia di mezzo già una sentenza di condanna della ditta esecutrice, dei progettisti.. ma la loro assicurazione si è appellata .. e allora il comune .. bla, bla, bla..»
Quasi sicuramente sono tutte giustificazioni motivate e condivisibili..
ma dal 2004 questa famiglia vive con i liquami in casa e purtroppo anche con gli avvocati, che deve e dovrà pagare per avere giustizia.

Il consigliere Rosada rivolgendosi ai consigl
ieri di maggioranza chiede se fossero loro a vivere in prima persona la stessa situazione, cosa penserebbero del comune?
Nessuna reazione, nessuno scatto di partecipazione e dignità.. solo un silenzio ottuso e ostinato, un silenzio che sembra dichiarare la loro presenza funz
ionale agli argomenti trattati: del tutto ornamentale nel caso di semplici cittadini e servilmente proni nel regalare metri cubi a gogò ai potenti..
Ed infatti si arriva al clou.. ai metri cubi a gogò… alla Ex polveriera.
E attenzione, cortesi e
pazienti lettori:
da qui entriamo in una dimensione dove concetti quali Spazio e Tempo si perdono e si confondono, e dove tu
tto quel che è stato ed è potrebbe non essere e sarebbe non possibile per tutti gli umani tranne che per chi fu uomo ma ora è.. MegaloSindaco!
In seguito alla decisione del TAR che ha annullato una delibera per un vizio di procedura – essendo stata approvata in periodo elettorale – si ripresenta pari pari la stessa delibera venti mesi dopo per legittimare l’intero procedimento.

Che, nel frattempo, e nonostante l’
evidente irregolarità, è andata avanti creando così una situazione paradossale.
Lavori iniziati sulla base di un atto amministrativo annullato che a sua volta ne ha generati altri.
.
tutti illegittimi e viziati?

o legittimi formalmente?

o ufficialmente viziati?
o viziosamente formali?
o legittimamente viziati?
… Non è dato sapere..
Per il MegaloSindaco – manco a dirlo – è solo una questione di forma, sanata la quale tutto s’aggiusta..

In realtà si deliberò allora nel 2009 fregandosene delle regole, e si aggiusta oggi nel 2011 fregandosene dell’etica..

Tanto le regole sono i lacci e lacciuoli che limitano la libertà di fare ciò che si vuole: questo ormai è il messaggio trasversale dilagante nel nostro paese..

.. qui si regalano metri cubi a gogò a qualcuno ..

.. là si regalano banconote a qualcun’altra ..

Un primo intervento del consigliere Rosada mette in luce come nella seduta del 19 maggio 2009, in piena campagna elettorale, fossero stati tre i piani urbanistici approvati, e conseguentemente, se il Tar ne ha annullato uno perché su questo dei cittadini avevano fatto ricorso, anche gli altri due, che non sono stati impugnati, sono parallelamente illegittimi.
Per cui siamo di fronte ad un’Amministrazione che durante la campagna elettorale ha fatto qualche bel regalo a chi ha voluto, sbattendosi allegramente le sfere della legge.

Su richiesta del consigliere Poles, vengono rilette le sintesi delle osservazioni, e quindi messe
ai voti. Grazie a questa richiesta abbiamo il privilegio straordinario di ascoltare la viva voce del giovane assessore alla viabilità e lavori pubblici Presotto: è un evento straordinario e negli anni a venire sarà ricordato e celebrato.
Ma qui accade l’impossibile, l’inarrivabile, l’inattuabile: il MegaloSindaco sfodera i suoi poteri, attiva la sua CronoForza, annulla spazio e tempo (la ragione è venuta meno da molto ormai), e incurante dei paradossi spazio-temporali, fa votare nel 2011 consiglieri diversi dal 2009 su un argomento che tratta e presenta luoghi e situazioni del 2009 ma modificate proprio in seguito a quell’atto del 2009 e non più corrispondenti per questo ora, nel 2011, a quel che nel 2009 si presentava per la delibera..
Suspence..

Si è posta il problema la maggioranza?

Oh, è vero, la ragione latita, i metri cubi premono, il potente scalpita (mica ha la me..da in casa, lui)..

Ovviamente la maggioranza vota come due anni fa..

Spiaccicato spiaccicato..

Visto il taglio scientifico di questa cronaca derivato dalle riflessioni su Spazio e Tempo, potremmo quindi formulare la novella proprietà Confermativa/Sostitutiva che così potrebbe recitare:
Confermando un Sindaco e sostituendo i Consiglieri il risultato non cambia!

La minoranza non partecipa al voto: refrattaria al potere della CronoForza non può votare nel 2011 fingendo di essere nel 2009.

Addirittura comica l’ottava votazione, ripetuta poichè l’occasionale distrazione di due consiglieri di maggioranza ne aveva impedito la partecipazione al voto.. e non sia mai che il MegaloSindaco, novello Mangiafuoco, non abbia l’unanimità dei suoi buratt.. pardòn, consiglieri.
Intervengono sia il consigliere Poles sia Antoniolli sottolineando l’odierna modifica dei luoghi e come le tavole allegate alla delibera non riportino lo stato di fatto dei luoghi così come sono ora, ma quello di due anni fa. Si insinua anche la possibilità che a causa di un esproprio per la costruzione della circonvallazione, anche la proprietà non corrisponda appieno a quella riportata nelle tavole.

Interviene finalmente in modo pregnante e significativo anche l’indecifrabile consigliere Ashraf Masih che si rivolge cortese e mellifluo al Presidente del Consiglio – precisiamo si tratti del MegaloSindaco anche se per un momento il parallelo all’analoga carica nazionale vien spontaneo – e chiede il permesso di andarsene, impegni urgenti concomitanti e indifferibili lo richiedono altrove (nello spazio? nel tempo? chissà..).
C’è quindi un secondo intervento del consigliere Rosada che chiede, tra l’altro, l’invio del fascicolo della Ex Polveriera alla Procura della Repubblica.
Toccante il Segretario Comunale quando interviene per sottolineare come non fosse lui «il segretario comunale quale 13° consigliere di maggioranza» definito dal consigliere Rosada nella sua
memoria formulata quasi due anni addietro..
Interviene anche il Consigliere Scandolo che mette in evidenza i danni provocati alla comunità dai casini causati dal sindaco e chiede anche lui l’invio del fascicolo alla Procura della Repubblica.

Ma come accade anche nelle migliori famiglie politiche dove commedia e tragedia si intrecciano, all’interno della maggioranza si stava consumando il dramma pietoso e straziante del consigliere Modanese, in evidente silenzioso disagio in mezzo a quello che fu il suo schieramento di maggioranza..
E tanto disperato imbarazzo quasi ci muove a compassione, spronandoci ad una parola di conforto ma anche di benevolo rimprovero verso quelle sue scelte del 2009 tanto convinte e consapevoli, rivelatesi nel 2011 altrettanto critiche e negative.

Si chiude a quel punto il Consiglio.

Ma il fuori programma incombe..

Il consigliere Rosada chiede al sindaco se avesse da comunicare qualcosa ai consiglieri.

MegaloSindaco
: «No.. nulla da comunicare.»

Rosada
: «Ma le dimissioni della Modanese da Assessore?»

MegaloSindaco
: «Ah, le dimissioni..»

Rosada
: «Ma sono state accettate?»

Modanese
: «Irrevocabili!»

Rosada
: «Ma la giunta non può deliberare mancando un Assessore..»

Segretario
: «Ma si vota a maggioranza..»

Rosada
: «Non c’entra, deve essere nominato un altro assessore..»

Segretario
: «..» forse si stava chiedendo chi fosse il 5° assessore.. di minoranza!

MegaloSindaco
: «Provvederemo.»

Qui termina anche il dietro le quinte, anzi il fuori Consiglio.

E così finiscono i cittadini di Gaiarine in balia di un MegaloSindaco che fa del fregarsene di tutti e di tutto la sua qualità migliore, anzi rimanendo in tema, il suo miglior superpotere: la ChisseneForza.

In quale comune il Sindaco non mette al corrente delle dimissioni di un suo Assessore il Consiglio Comunale?

Nel comune di Gaiarine accade..
Forse sta pensando di rifare le elezioni del 2009 presentando la sua lista del 2011?
Certo, quel «Provvederemo» pronunciato dal MegaloSindaco ci inquieta non poco..

Mangiafuoco aveva la cruenta abitudine di destinare i suoi burattini usati a ravvivare il fuoco necessario a cuocersi la cena..
ExAssessore Modanese.. stia all’erta e, possibilmente, vesta ignifugo!

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Pensieri, riflessioni e.. conclusioni

Fatti questi pensierini, si potrebbe proseguire con altre preghierine, come:

  • L’inferno vissuto da un gruppo di Veneti della “Little Italy” Australiana e la loro drammatica fine.
  • L’inizio del made in Italy.
  • Quelle valigie di cartone dall’acuto odore, avvolte con lo spago.
  • La piccola valigia di cartone dai profumi paradisiaci, ma portatrice di morte.
  • Il sofferto destino dello stagionale.
  • L’esperienza lavorativa di un 18enne trevisano appena diplomato che sapendo abbastanza il fatto suo si è trovato a fronteggiare la vistosa gelosia/concorrenza di due super tecnici, uno Austriaco e l’altro Tedesco. Ambientata in una grande fabbrica di Zurigo, agli inizi degli anni sessanta.
  • La guerra segreta dei prezzi fra i “concrete contrattors ” paesani a Sydney.
  • Dalla lettera bimensile, ai messaggini SMS.

Questi significativi esempi non sono che un’infinitesima parte di una verità che (sinceramente con fatica “di stesura”) abbiamo cercato di documentare: sono energia necessaria per alimentare una grande fiamma, fiamma di luce e calore che costantemente non solo aiuti a illuminare la via di future generazioni, ma, con il suo tepore, allenti questi nostri cuori un po’ incalliti, e aiuti a rimpossessarci di quelle qualità necessarie che attorno a noi più non abbondano.
A
nche se nel Trevigiano già ne esistevano diversi, l’idea di onorare l’emigrazione di tutti i Gaiarinesi tramite la realizzazione di un monumento, è stata veramente gradita (e qui va dato atto e ringraziato il Presidente anche per la volontà avuta di, come si dice, “smuovere le acque”).
Bella è l’idea del “globo e il suo anello”: esso, con i materiali usati, le sue forme e colori, si presta ad interpretare il senso, lo spirito Globale dell’emigrazione.
Indiscutibilmente importante è stata la volontà politica. Niente non si realizza, o meglio ancora; niente si muova se.…la politica non voglia!
Ma determinanti sono stati i mezzi necessari donati perché il tutto si concretizzasse.

È per questo che ora vorrei rivolgermi a Voi cari Sponsor (e qui viene la parte difficile) volendo esprimere il mio giudizio a riguardo. A priori però vorrei ribadire che assolutamente non è mia intenzione o volontà infastidire alcuno! Se nel procedere, questo mio scritto venisse interpretato negativamente, anticipatamente e sinceramente chiedo scusa!
Il vortice forsennato che é questa nostra società dei consumi è composto da diversi elementi. Uno molto importante è la Pubblicità (qualche volta necessaria, ma per il resto solo portatrice di insofferenza e instabilità); a sua volta, essa perché abbia effetto deve essere costantemente stimolata da una comunicazione basata sull’attrazione dell’oggetto: suoni rombanti, visioni effimere, effetti speciali, apparire. Recenti tendenze invogliano pure la volgarità, il denigrare, l’opportunismo, il cinismo , l’indifferenza, l’arroganza, ecc..

La sponsorizzazione finanzia o “può essere” tutto questo.
Per fortuna resiste molto bene un secondo elemento che aiuta a stabilizzare a equilibrare tutto ciò, e che con esso parallelamente si muove. Ha diverse sfaccettature, fra le quali (e per rimanere in tema): la sensibilità, la generosità, l’altruismo, l’aiuto, la collaborazione, il sostegno, l’etica nel riconoscere certi valori, la discrezione. La maggioranza della comunità auspicherebbe che coloro i quali, con le loro donazioni, hanno potuto accendere la fiamma della luce, siano parte del secondo elemento.
Voi non più sponsor ma Donatori: avete acceso la fiamma della luce!
Se ciò si avverasse, sarebbe pronto a partire il primo esempio di metamorfosi mai riscontrata prima a livello mondiale: dove il freddo marmo si trasformerebbe da “piedistallo statico” in una viva piattaforma di conoscenza storica, di scambio e di confronto personale.
Mi spiego: con competenza municipale si dovrebbe estendere a tutti i nuclei famigliari del Comune (perché tutte le famiglie hanno avuto a che fare con l’emigrazione), una campagna di informazione e di sensibilità, per:

  1. Una raccolta di dati riguardanti coloro che hanno emigrato.
    ( ipotesi partendo dagli ultimi cento anni, raccogliere i Loro nomi, l’esito della loro iniziativa e del loro lavoro, discendenze varie, se e quando sono rientrati, ecc..)
  2. Una raccolta di offerte.
  3. Queste offerte servirebbero per finanziare un lavoro (affidato magari a studenti in statistica, interessati della materia o da esperti del ramo) per il riordino delle informazioni, il completamento, la catalogazione, e infine la creazione di un “sito o un blog” realizzando un “cd”, a disposizione di tutti su richiesta.
  4. Sempre con discrezione dei responsabili, modificare l’attuale dicitura-ricordo del monumento pressapoco in:
    L’Asso
    ciazione Trevisani Nel Mondo Sezione di Gaiarine ringrazia per la Collaborazione: La Provincia di Treviso, il Comune e la popolazione di Gaiarine, i grandi Donatori.

Inoltre (molto importante) scolpire nel marmo l’indirizzo del “sito o blog” e il nome del “cd”. Ai Signori donatori, a titolo di riconoscenza si dovrebbe consegnare una targa ricordo dei Trevisani nel Mondo singolarmente intestata.

Fiducioso in una Vostra eventuale positiva collaborazione, sentitamente ringrazio e buon lavoro a tutti.

Silvano Zaccariotto

Parte di coloro che hanno vissuto queste esperienze,
alla fine verranno sepolti in luoghi mai stati veramente “Loro”.
Saranno Terre anche ospitali, o Terre dei loro figli;
ma per loro rimarranno sempre “Terre Straniere”.
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Domenica 2: Un altro indimenticabile capitolo dell’emigrazione anche locale è quella verso il Belgio.

Se vuoi venir ricco vai in Belgio a lavorare!” (Così proclamava la propaganda di Stato, ma non specificava a far cosa.)
Fateli andare a far carbone all’estero”.(Fanfani 1946)
Il governo De Gasperi (sempre nel ‘46) sottoscrive una convenzione con quello Belga per spedire lassù 50.000 italiani senza lavoro,
per lavorare specialmente nelle miniere.
Purtroppo queste erano le necessità di un’Europa uscita distrutta anche dal II° conflitto mondiale: ch
i (purtroppo) aveva braccia ma non lavoro, e chi aveva la materia prima come energia a buon prezzo, necessaria per far partire l’industria, appunto il carbone, ma non braccia!
Ma che rovescio della medaglia: dal 1946 al 1956 i lavoratori, provenienti dall’Italia, morti nelle miniere belghe e in altri incidenti sul lavoro, sono stati oltre seicento, inclusa l’ecatombe di Marcinelle dove nell’agosto del 1956 in una galleria a più di mille metri di profondità, dei 262 minatori morti ben 136 erano Italiani. Strazio,smarrimento fra i parenti delle vittime e tutto il più: dei riconoscimenti onorifici da parte delle autorità civili.
Anni dopo, con termine quasi “glaciale” viene spiegata la condizione in cui si trovava la nostra emigrazione:
L’emigrazione era una componente strutturale dell’economia italiana e in quanto tale dov
eva continuare ed essere incoraggiata. Il che non significava, pur dopo la catastrofe di Marcinelle, che fu meglio assistita, che i contratti bilaterali furono effettivamente rispettati, che i sindacati dei paesi d’immigrazione seppero elevarsi al di sopra della difesa degli interessi ristretti della classe operaia dei paesi indigeni. Pasquino CRUPI – La tonnellata umana, l’emigrazione calabrese 1870-1980 – Nuove Edizioni Barbaro, Bologna 1994
Ma chi ha lavorato in galleria e specialmente con il carbone le conseguenze sulla salute se le porta appresso per tutto il resto della vita. Per molti il destino é la “silicosi” o altro ancora.
Anche dai nostri paesi molti sono partiti per il Belgio e francamente per il momento non sono al corrente se qualcuno si trovava a Marcinelle (ma se tutto va come spero, e si av
via il dialogo, in futuro lo sapremo), ma sappiamo che diversi hanno lavorato in galleria, perché conosciamo concittadini che sono ritornati con la silicosi.
Anche per questo meritano più rispetto.

Dobbiamo dar atto che la sezione dei “Trevisani” di Gaiarine è stata voluta e tutt’ora diretta da Gaiarinesi colà emigrati.
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Domenica 1: Il tormentato orgoglio dell’emigrante che scrive a casa: “Qui va tutto bene”

L’uomo, lo sappiamo, è il più portato fra le “creature” ad integrarsi in nuove realtà, il migliore è senz’altro l’emigrante, o meglio è il migrante, se quest’ultimo già parte con l’idea di stabilirsi nella nuova e per di più sconosciuta realtà! Le possibilità di trovar lavoro vicino casa erano scarse, dunque per far campare la famiglia qualcuno doveva decidere di partire a cercare fortuna lontano.
In coscienza eravamo preparati al “sacrificio della lontananza” perché questo era l’amaro dovere che il destino ci serbava ai quei tempi. Dunque ogni famiglia aveva uno o più membri dedicato a questa nobile causa, pertanto sotto certi aspetti “a partire” appariva normale.
Ora pensiamo a questa gente che, essendo lontana da casa, vuole e qualche volta “deve dar notizie” ai propri famigliari di come “vanno le cose”.

Abbiamo evidenziato dei casi in cui molti di noi hanno battagliato con un destino avaro di soddisfazioni e pieno di incognite. Ti aggrappi all’esperienza di qualche paesano ma senti che non é sufficiente.
Per “riuscirci” prima o poi ci si deve arrangiare: ma come si fa? Si spera che con il tempo tutto si risolva.
Prima viene l’handicap della lingua da superare, la maledetta lingua che non ti dà tregua, non la parli e non la capisci. All’inizio quando tutto è un “buco nero”, tu non parli e i tuoi interlocutori capiscono che se anche ti bestemmiassero addosso sarebbe fiato sprecato, quello ironicamente risulta di essere il miglior periodo. Il problema stressante viene più tardi, quando passi la notte insonne per cercare di comporre delle frasi che il giorno dopo ti potrebbero aiutare a comunicare qualcosa che ti sta a cuore.
Purtroppo l’interlocutore ti risponde incomprensibilmente, e allora non ti resta che chiudere con il solito imbarazzante: ja o yes o oui di turno, sperando che la tua risposta sia positiva.
Poi c’è il cibo: l’alimentazione è un fattore determinante sulla qualità della vita quotidiana dell’emigrante. Un piatto che si possa cucinare con degli ingredienti che assomigliano a quelli abituali può veramente fare da collante con usi e costumi lasciati al paese, farti sentire un po’ a casa. Una spaghettata condita con un sugo veramente al ragù con sopra un formaggio veramente parmigiano, un buon bicchiere di vino rosso, il profumo del caffè fatto con la moka, tutto ciò alla fine è il massimo che ci si possa aspettare.
Se poi c’è la possibilità di consumare sì un pasto frugale, ma di così alto valore simbolico, in compagnia di amici o paesani o di qualche parente, allora davvero il tutto non solo mette di buon umore ma trasmette messaggi di benessere molto positivi e durevoli al corpo, ma più importante ancora, rafforza psicologicamente lo spirito e lo stato d’animo.
Fattori importantissimi che aiutano ad affrontare le avversità che specialmente nei primi anni abbondano. Purtroppo non era così facile trovare quel minimo di prodotti desiderati. Chi rimaneva in Europa, specialmente in Svizzera, non se la passava poi così male, anche negli anni ’50–’60 si potevano trovare dei negozi forniti di derrate abbastanza compiacenti ai nostri usi. Per il resto d’Europa non ne parliamo, il rifornimento si faceva solamente quando si tornava al Paese.
Per chi invece sceglieva l’Oceania, o prima ancora le “Americhe”, era un vero e proprio disastro. No pasta, no pelati, no olio d’oliva, il burro era solo salato, no macinato che non sia quello dell’hamburger, no carne di maiale, no coniglio, no carne bovina venduta con taglio conosciuto, no vino, no grappa, no acqua minerale, no insalate nostrane, figuriamoci il radicchio, ecc. ecc.
In più c’era il fattore “lavoro” con i suoi alti e bassi che sappiamo. E poi c’era l’abituarsi ad usi, costumi e ambiente” così differenti da come eravamo abituati: no caffè espresso, pochissimi ristoranti (anche se le condizioni finanziarie non ci permettevano di frequentarli), no bar, no accoglienti osterie, sì ai “pub” dai grandi saloni con le pareti spoglie rivestite solo da lucide piastrelle di smalto giallo, dove tracannavi birra appoggiato al bancone centrale, facendo sempre ben attenzione al tuo comportamento di circostanza verso gli altri acquirenti, specialmente se fra loro c’erano delle ragazze.
Poche le Chiese da frequentare, e quelle esistenti erano di un’architettura che non attirava. Ecc. Tutto ciò era abbastanza frustrante, ma questo non doveva apparire sulle lettere indirizzate a casa! Loro ricevevano le rimesse che si spediva e dovevano stare tranquilli! Pensierosi per il loro caro lontano da casa sì, ma tranquilli.
Solo le cose positive venivano loro accennate, ma non cosa c’era dietro quel traguardo momentaneamente raggiunto. Sentimenti, sacrifici, esperienze, stati d’animo, nostalgia, solitudine: tutto veniva sacrificato sull’altare della continuità, “del tirar avanti” ma specialmente dell’insensato orgoglio.
Pertanto quelle benedette lettere iniziavano sempre con: “Miei cari qui stiamo tutti bene……
.
Anche per questo meritano più rispetto.

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