Trevisani nel mondo, Australiani a Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Occasione sprecata o mancanza di sensibilità?
In occasione della recente inaugurazione del restaurato palazzo Municipale e della Piazza Vittorio Emanuele, l`ospite più prestigioso e gradito è stato nientemeno che l’Onorevole Ron Hoening, dal 1981 Sindaco della città di Botany Bay e pertanto già presente a Gaiarine in occasione del gemellaggio fra il nostro Comune con quella città nell’estate del 1983.
Il gemellaggio tra Gaiarine e Botany è stato un capolavoro diplomatico che ha realiz
zato il sogno di perpetuare la memoria degli emigranti, cittadini di due mondi.
Il recente monumento dedicato ai Trevisani nel Mondo non è stato meta di visita ufficiale da questi signori ospiti!
Dimenticato? Non è forse paradossale?
E ora ci si può benissimo chiedere: ma per quale motivo, si é voluto, costruito, il monumento ai Trevisani nel Mondo? E in pompa magna con ben due cerimonie inaugurato?
Onestamente e senza dubbio verrebbe da rispondere che, coscienziosi e volenterosi Gaiarinesi hanno voluto dimostrare la loro gratitudine verso coloro i quali, coinvolti nella drammatica situazione economica del dopoguerra, con senso di responsabilità e sacrificio hanno scelto la dura e incognita via dell’emigrazione. Questi cittadini, stabilitisi in diversi e spesso remoti paesi, hanno contribuito al passaggio dalla stentata economia agricola a quella che diventerà una fiorente economia industriale in Veneto e a Gaiarine nei decenni a venire.
Avere dato lustro al nome del nostro Comune nel Mondo è stato per loro motivo di onore ed orgoglio così come per noi che li ricordiamo. Purtroppo una vera occasione per concretizzare ufficialmente questo riconoscimento, le autorità Comunali (poco lungimiranti e ancor meno diplomatiche) non l’hanno tenuta e chissà per quale motivo!
Laggiù a Sydney nella grande baia di Botany, un parco è intitolato al nostro Comune.
“Gaiarine Gardens”, distante non più di un chilometro e mezzo si distende l`immenso cimitero, nel quale riposano nostri concittadini, illustri e meno illustri, ma creditori di ugual onore e preghiera. Altri hanno voluto e ottenuto accoglienza dopo la morte nella sospirata e indimenticata Terra Natia.

Tutti, chi più chi meno, sono artefici nel realizzare il grande sogno e capolavoro diplomatico che è stato il gemellaggio delle due municipalità.
Chi crede che tutto sia stato come “oro colato”, grossolanamente si sbaglia. Senz’altro non immagina cosa vuol dire, per un emigrante Italiano, conquistare la fiducia da parte degli indigeni Australiani. Non dimentichiamo che fino pochi anni prima, noi eravamo bollati come “traditori”. Pertanto quei nostri paesani hanno dovuto sudare le sette proverbiali camice, ma alla fine ce l’hanno fatta. Dopo pochi anni se ci chiedevano: Where are you from? Se rispondevamo: Near Venice: eravamo già Loro Friends “mate in gergo Australiano.”
Dunque quale migliore occasione sarebbe stato per onorare tutti questi nostri defunti!
L’Onorevole Ron Honing si sarebbe senz’altro commosso nel soffermarsi ufficialmente di fronte al monumento che ricorda quei suoi cari amici, perché tali essi erano.
Non avrebbe senz’altro perso l’occasione per ringraziare ancora una volta ufficialmente questa piccola parte del mondo, che così tanto ha fatto per fare progredire, materialmente, spiritualmente e culturalmente il Suo ma anche Nostro nuovo Mondo.
Silvano Zaccariotto

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Cultura etica nella Pubblica Amministrazione

La cultura organizzativa del servizio pubblico è il sistema di significati condivisi da parte di individui che cooperano. Essi si incarnano in simboli, miti, linguaggi, rituali, metafore, attraverso cui si traccia il discrimine tra lecito e illecito.
Il servizio pubblico ha un’etica che risponde a propri codici morali e norme derivate; in essa sono vigenti standard più restrittivi e intransigenti, rispetto sia all’etica privata sia a quelle proprie delle altre professioni.
Trattando dei costi della corruzione si possono utilizzare due modelli etici riguardo gli standard valoriali e normativi che connotano l’identità morale del funzionario pubblico nel suo ambiente organizzativo: l’ethos burocratico e l’ethos democratico.
Il primo è improntato ai seguenti principi: competenza, imparzialità, disinteresse, neutralità politica, lealtà e obbedienza. Questo modello considera corretto il comportamento amministrativo che si conforma a questi standard formali a prescindere dai concreti obiettivi perseguiti. Il secondo, invece, è orientato alla responsabilità e ai risultati che devono consistere nel perseguimento dell’interesse collettivo.
L’ethos burocratico e quello democratico costituiscono la “moralità burocratica” che richiede un uso responsabile della discrezionalità e prudenza nel perseguimento dell’interesse collettivo.
Nella pubblica amministrazione è però presente un terzo tipo di ethos che si allontana da questa sintesi virtuosa: quello corporativo. Esso è caratterizzato dall’eterogenesi dei fini e dal perseguimento degli interessi organizzativi dei burocrati.
I deprecati fenomeni di autoconservazione, autotutela, autoreferenzialità delle burocrazie pubbliche rafforzano le tendenze al malcomportamento e alla corruzione.

E allora..
Le opere pubbliche per esempio

Ristrutturazione Sede municipale di Gaiarine
circa 1.600.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset,ing. Giulia Croattini, ing. Davide Porcedda

Centro Sociale a Gaiarine (ex-ENAL o ex-Casa del Fascio)
650.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, ing. Davide Porcedda, Arch. Eleonora Zanardo, Geom. Lara Marcon

Sistemazione incrocio tra Via San Liberale e Via Salvatoizza Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
97.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Realizzazione di un tratto di pista ciclo/pedonale su Via San Liberala Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
86.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Nuova palestra nell’ambito “Campus Sportivo” in località Calderano di Gaiarine
1.050.000,00 €
Progetto definitivo – IN SERVICE –
progettista architettonico geom. Grando, tutto il resto allo studio Carniel e socio

Ampliamento e recupero funzionale locali plesso scolastico di Francenigo – Progetto Mensa e locale attività motoria
670.000 €
Studio di fattibilità, progetto preliminare e definitivo
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, Arch. Chiara Carniel

Progetto di fatibilità realizzazione Auditorium presso ExCinema di Gaiarine (2011)
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Percorso ciclo-pedonale lungo la S.P.126 da Gaiarine a Campomolino
Studio di fattibilità
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset

Sistemazione di Via del Palù e Via Molino
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Stralcio impianto di illuminazione
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

inoltre anche la variante delle zone produttive con l’iter che si è concluso, con le risposte della regione, all’incirca nel 2005/2006

Informazione tecnica (ovvero degli usi e dei costumi)
Anche per la progettazione l’amministrazione di solito fa fare tre o cinque preventivi da professionisti diversi, e poi sceglie quello più economico a parità di tempo per la stesura del progetto.
Ma si può fare anche così:
l’amministrazione chiama il tecnico di fiducia e gli chiede di fornirgli 4 nomi a suo piacimento. Il tecnico di fiducia contatta i suoi “4 amici tecnici” e con loro concorda l’offerta che ovviamente sarà peggiore della sua. In questo modo è sicuro di prendere il lavoro.
L’amministrazione dovrebbe però ruotare i nomi da invitare alla gara.
Il service è un’altro modo per by-passare gare d’appalto.

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Consiglio Comunale del 28/11/2011: cronaca

Premessa (doverosa)
L’attesa è quella di un Consiglio Comunale importante, in primo luogo perché richiesto dalla minoranza consiliare per far luce sul destino del Centro Infanzia di Villa Elena in quel di Albina, vicenda che ha tenuto banco nel nostro blog e sulla stampa locale negli ultimi venti giorni e che ha coinvolto in vario modo Amministrazione, Cooperative, genitori, ex amministratori e semplici cittadini, in secondo luogo perché devono essere approvati i verbali della seduta del 29 settembre, stesi dall’ormai famigerato segretario 33%, che verbalizza creativamente le sedute del Consiglio (vedi post Cronaca del Consiglio del 29 settembre e Verbale 33% – Cronaca 100%). Tutti si aspettano e vorrebbero finalmente un confronto, democratico, vivace e di grande interesse per i cittadini, tra la maggioranza, ovvero sempre solo e soltanto il Megalosindaco (vedi Chi Parla ai Consigli Comunali) e la minoranza, un confronto che chiarisca finalmente i due punti sopracitati.
Ma non è così, l’argomento dei verbali pur segnalato dalla minoranza viene ignorato dal Megalosindaco, mentre sull’altro argomento che meriterebbe pacatezza e precisione, solo un battibecco continuo, insistito, reiterato, soprattutto grazie alla capacità villana e rissaiola di un sindaco maestro nell’arte della provocazione da bottega: pronto, quando in difficoltà, a buttarla in “rissa” (finora fortunatamente verbale), mescolando richiami formali ai regolamenti e all’autorità del Sindaco, battute offensive e boriosamente ammiccanti ai consiglieri di minoranza (magari scivolando nel dialetto paternalistico: te gò pena spiegà, l’età nò te fà capir, ecc.), interruzioni irritanti con battute da osteria, frasi ripetute con sarcastica arroganza.
Il tentativo più che evidente all’attonito pubblico che assiste è quello di trascinare l’interlocutore allo stesso basso livello in modo che, alterato da questa tattica, non riesca più a porre domande precise che vorrebbero risposte precise. Alla fine i ruoli istituzionali sono ridotti a macchietta in una farsa che arriva a comprendere i cittadini, impossibilitati a godere del diritto di capire e giudicare l’operato dei propri eletti.

Appello
Si inizia.. e male.. due consiglieri di minoranza non ci sono, a causa dell’orario di convocazione del Consiglio.. uno di questi telefona al sindaco, poi arriva e dopo una ventina di minuti di presenza e costretto ad andarsene, l’altro è assente giustificato.
C’è un assente anche tra la maggioranza.

Il consigliere Marco Poles (non Alvaro Poles che in 8 anni di Consiglio
Comunale non ha mai aperto bocca) chiede se il sindaco ritiene consono l’orario (le 18.30) di convocazione del Consiglio, facendo presente che i consiglieri lavorano, magari fuori dal comune, e che quindi questo orario crea loro dei problemi.
Chiarit
o che istituzionalmente è prerogativa del Sindaco fissare data e ora di convocazione del consiglio comunale, basterebbe il buon senso per capire dalle assenze più o meno giustificate dei consiglieri che sarebbe opportuno rivedere l’orario di convocazione, ripristinando lo storico (per Gaiarine) appuntamento delle 20.30.
Il sindaco ascolta (almeno sembra) e risponde che poiché tutti i consiglieri lavorano e hanno difficoltà, anche il prossimo consiglio di dicembre sarà convocato alle 18.30.

Si passa al primo punto all’ordine del giorno
1.Approvazione verbali seduta del 29 settembre 2011 (dal n.14 al n.25) Nella nostra cronaca del 29 Settembre avevamo invitato la minoranza a leggere molto attentamente i verbali stesi dal segretario 33%, e …. suggerimento accolto …. il consigliere Marco Poles chiede il voto disgiunto dei verbali della seduta precedente..
e cos
ì si faranno 6 votazioni: verbali dal n.14 al 18, dal 19-21, il 22, il 23, il 24, il 25, questo per poter evidenziare e chiarire come la maggior parte dei verbali non riportano fedelmente quanto detto in Consiglio comunale..
ovvero questo significa che il segretario 33%, pagato anche dalla comunità di Gaiarine, rivede per necessità o per virtù il suo ruolo e verbalizza come e quanto vuole, sintetizzando, reinterpretando, omettendo, falsando..

verbali dal 14 al 18, Marco Poles fa una dichiarazione, in sunto:
i consiglieri Poles e Scandalo, gli unici della minoranza presenti nel precedente consiglio, esprimeranno un voto contrario all’approvazione di questi verbali perché riportano in modo limitat
o e non esaustivo quanto da loro dichiarato nella seduta in esame e chiedono che i prossimi consigli comunali vengano registrati in modo che non ci possano essere contestazioni su quanto espresso.
Si vota
Maggioranza favorevole, Poles e Scandolo e Antoniolli contrari, astenu
ti gli assenti al consiglio del 29 settembre
verbali dal 19 al 21 Si vota
astenuti gli assenti al consiglio del 29 settembre, gli altri favorevoli
verbal
e 22 arriva il Consigliere Masih Ashraf, Marco Poles nel dichiarare il voto contrario suo e del consigliere Scandolo, dà lettura della lettera inviata al segretario comunale il 3 ottobre 2011..
il sindaco subito lo interrompe «basta che non sia un poema, te sa anca ti che il regolamento..»
il consigliere rassicura il sindaco sulla sua velocità di lettura, poi continua e dice concludendo: «Ribadiamo che l’approvazione della delibera inizialmente iscritta al punto 9 dell’ordine del giorno, ove si è svolta tutta la discussione riguardante sia le osservazioni che il Piano di Recupero e la votazione al punto 11 solo per la parte riguardante l’approvazione e senza alcuna preventiva discussione non possano assolutamente essere considerate valide anche alla luce delle normative vigenti e pacifica giurisprudenza.”
Si vota

Maggio
ranza favorevole, Poles e Scandolo contrari, astenuti gli assenti al consiglio del 29 settembre
verbale 23
Marco Poles fa la medesima dichiarazione, fatta per i verbali dal 14 al 18
Si vota

Maggioranza favorevole, Poles e Scandolo contrari, astenuti gli assenti al consiglio del 29 settembre
verbale 24

Si vota
astenuti gli a
ssenti al consiglio del 29 settembre, gli altri favorevoli
verba
le 25
Marco Poles ripete la medesima dichiarazione fatta per i verbali dal 14 al 18

Si vota
Maggioranza favorevole, Poles e Scandolo contrari, astenuti gli assenti al consiglio del 29
settembre
Sugli interventi del consigliere Poles e i voti contrari sui verbali non una parola del segretario o del sindaco, silenzio totale, indifferenza assoluta.. Sui loro volti si può quasi leggere ciò che pensano: Ma che importanza ha se i consiglieri hanno detto una cosa e non è stata scritta o ne è stata scritta un’altra.. Ma chi se ne frega (di onorata memoria), ma chi sono questi?.. Ma cosa vogliono?.. Dai, che andiamo a casa..
Ma il nostro statuto comunale (Art 43 comma c) esplicita in modo chiaro il ruolo del segretario: il segretario comunale partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta e ne cura la verbalizzazione. Però è vero che non specifica se la verbalizzazione deve essere precisa o imprecisa, vera o falsa.

2. Relazione della giunta su Villa Elena, sulla sua destinazione attuale e futura, sull’individuazione delle esigenze, dei bisogni, dei costi nonché del quadro di sostenibilità finanziaria posti a base della scelta contenuta nella delibera giuntale n.95 del 18 ottobre 2011 dal titolo “Istituzione sezione di Scuola Materna. Disposizioni della giunta comunale”
Si inizia con il Sindaco che, furbescamente, aspetta in silenzio..

tutti si guardano.. il silenzio continua..
Allora con aria sorniona il Sindaco invita le minoranze ad intervenire.. «Ma come? Avete chiesto un Consiglio comunale e ora nessuno parla, mi aspettavo che aveste qualcosa da dire..» (il sindaco ignora astutamente il titolo del punto all’ordine del giorno: 2. Relazione della giunta su Villa Elena..)
L’occasione era d’oro ma si è persa. Se avesse insistito nel suo silenzio poteva accadere ‘ommiracolo: un suo Assessore, magari quello con delega alla Pubblica Istruzione, avrebbe profferito parola dimostrandosi addirittura in grado di relazionare..
Il consigliere Antoniolli inizia a dire come s
ia compito della giunta illustrare l’intricata situazione di Villa Elena, ma il megalosindaco non ci sta e ribatte come non senta alcuna necessità di relazionare su una normalissima vicenda ormai risolta, seguono agitati e rabbiosi botta e risposta.. poi il Sindaco legge la lettera del Consigliere Rosada (la trovi qui) ricevuta in mattinata e indirizzata a lui, ai capogruppo e agli ex amministratori.. finita la lettura non la commenta, stacca la spina e si colloca in standby..
Allora Antoniolli fa p
resente che vorrebbe sapere cosa è successo e che con la richiesta di collocare il centro infanzia nell’istituto comprensivo si è modificato lo stato del centro infanzia.
Il Sindaco risponde «non si è modificato un bel niente, chiedete un Consiglio.. e tu come capogruppo non sai neppure di cosa si stia parlando..» signori, a tavola: ecco servita la rissa!
Spizzicando qua e là:
Antoniolli «ma come ti permetti, basta con questo atteggiamento arrogante.. con i richiami al regolamento come hai fatto prima con Poles solo quando ti fa comodo, basta con questi atti terroristici.. tu non sei qui per dare i voti ai consiglieri ma per rispondere»…
e il Sindaco risponde subdolo e mellifluo che voleva solo restituire dignità al suo ruolo di capogruppo di un
a minoranza che lo ignora, proponendo argomenti dei quali lui nulla sa..
Interviene il consigliere Marco Poles (non Alvaro Poles che in otto anni di Consiglio comunale non ha mai detto una parola) chiedendo in tono pacato ma fermo se si possono avere dei chiarimenti in merito alla vicenda Villa Elena.

Il Sindaco
si calma e propone la seguente cronistoria:

  • maggio 2011 richiesta a varie cooperative di una manifestazione di interesse per la gestione del Centro Infanzia; due cooperative tra cui “Insieme Si Può” rispondono manifestando interesse (attenzione: il consigliere Marco Poles chiede se tutte e due avessero i requisiti richiesti, il Sindaco risponde che erano due, ignorando volutamente il merito della domanda
  • “Insieme Si Può” dichiara una perdita nella gestione del Centro Infanzia di 5.000 euro al mese
  • la gara va deserta e una nuova gara per cercare altre cooperative diventava difficile
  • si è cercata una strada alternativa: è del 15 settembre la richiesta alla Provincia per inserire Villa Elena nell’istituto comprensivo
  • si è cercata una soluzione, per proseguire il servizio, con una proroga a “Insieme Si Può“ fino a novembre e il successivo affidamento provvisorio ad una cooperativa di Treviso fino al 31 dicembre
  • è stata indetta una nuova gara, invitando 5 cooperative, per la gestione dei prossimi 6 anni, scadenza della gara fine dicembre 2011;
  • quindi tutto è come prima, nessun cambiamento, stesso personale, stesse insegnanti.
  • per i genitori e per i bambini non cambia nulla.

Tutto qua.

Il consigliere Masih Ashraf esce, non prima di essersi lamentato, sobriamente, con il Sindaco per l’orario di convocazione del Consiglio. Nessun chiarimento sul bando di gara, sul perché la Cooperativa “Insieme Si Può”, dopo aver assicurato la partecipazione alla gara estiva non si è presentata, nessun chiarimento sulla mancata partecipazione dell’altra cooperativa, niente di niente di niente (il consigliere Alvaro Poles si rinfranca: è la sua posizione da 8 anni).
Prende la pa
rola il Consigliere Marco Poles… legge la lettera degli ex amministratori (la trovi qui) e fa presente che nel precedente consiglio aveva chiesto chiarimenti sulla gara, sulla durata del Contratto con “Insieme Si Può” e aveva espresso la sua preoccupazione per l’evoluzione della situazione del Centro Infanzia, ricorda che il sindaco non aveva dato nessun chiarimento (ricordiamo noi che l’unica cosa detta dal Sindaco fu “Insieme Si Può” gestirà il Centro infanzia sino al 30 novembre 2011»).. Per tutto questo conclude chiedendo si apra un dibattito pubblico per rendere partecipi i cittadini della situazione e capirne l’orientamento.
Il consigliere Antoniolli chiede a sua volta cosa succederà se anche la nuova gara non dovesse andare a
buon fine?
Il sindaco minimizza e ci viene un sospetto: cosa sa che noi non sappiamo?
Sempre
Antoniolli ipotizza che ..”se la gara andrà deserta Villa Elena passerà in Gestione all’istituto comprensivo e il nido non ci sarà più”
Il sindaco minimizza ancora, poi se ne esce con “la richiesta fo
rmulata alla provincia per il passaggio all’Istituto comprensivo è un escamotage, che preparasse ad ogni evenienza”
Quindi:
si fanno delibere, si inoltra formale richiesta di istituzione di una sezione di scuola materna alla Provincia di Treviso ed alla Regione Veneto, si ottiene l’approvazione dalla commissione preposta e tutto questo è un escamotage (parola testuale: il sindaco sa anche le lingue!). Se la cosa non fosse seria per l’implicazione che tutto questo ha sulla vita dei bimbi, sulle loro famiglie, sul venir meno di un servizio qualificato come quello offerto dal Centro Infanzia, verrebbe da ridere stupefatti, ma una riflessione incombe: ci meritiamo davvero come cittadini del comune di Gaiarine, un Sindaco, una Giunta, una amministrazione di tal fatta? Sì, evidentemente, se democraticamente si elegge un ornitorinco (nel rispetto delle regole) democraticamente è giusto che un ornitorinco governi un paese e ne rappresenti i cittadini (ovviamente lo stesso vale per asini, trote, mafiosi, puttanieri, cerebrolesi).
Ma torniamo alla cronaca.
Antoniolli continua: «vista la situazione che già si era delineata in estate alcuni bambini se ne sono già andati dal Centro Infanzia » … altri battibecchi cosa ne sai tu? non sai di cosa parli.. mi hanno detto.. non conosci nemmeno i numeri.. dammeli tu se li conosci.. sono scritti e non li hai nemmeno letti.. ecc..ecc..
Il co
nsigliere Scandolo chiede allora quanti sono ora i bimbi del nido e quanti fossero in precedenza..
Il Sindaco risponde «adesso sono sei (6) ma in precedenza non so.. non ho qui i numeri.. dovre
i sapere tutto a memoria»
Antoniolli al Sindaco «ma guarda che sei tu che devi relazionare, i numeri li dovresti conoscere e darceli» ancora battibecchi
Si percepisce Antoniolli: «sicuramente tutto questo dimostra una carenza dell’amministrazione nella gestione della vicenda».

Il consigliere Scandolo interviene facendo riferimento alla determinazione (avuta in mattinata) del 23 Novembre 2011 della responsabile dell’area amministrativa riguardante l’incarico temporaneo alla “Cooperativa Provinciale Servizi” (incarico fino al 31 dicembre) chiedendo come mai a fronte del prolungamento dell’orario giornaliero, su richiesta dei genitori, non sia stata fissata una retta e si sia lasciata libertà alla cooperativa di determinare l’importo aggiunto da applicare e chiede quali siano gli importi che verranno erogati come contributi dal Comune alle famiglie che hanno subito un innalzamento della retta. Si aggiunge il Consigliere Marco Poles chiedendo,come aveva già fatto nel precedente consiglio, «perché invece di investire nella nuova palestra, non si investe nei servizi alle persone e alle famiglie?»
Poi fa notare che nel 2010 l’asilo di Francenigo ha ricevuto gli stessi contributi che hanno ricevuto “le attività sportive del comune” pur essendo diminuiti i contributi regionali a favore degli asili. Il Sindaco dice qualcosa sostenendo che si tratta di attività sportive giovanili e ritorna invece sulla domanda del consigliere Scandolo, che attende una risposta sui contributi comunali alle famiglie e lo prega di leggere la determinazione di cui sopra, cosa che non fa e dice «non c’è nessun impegno formale», smentendo di fatto l’anticipazione (velina fornita?) comparsa sulla stampa quella stessa mattina.
Aggiunge «oggi è partito l’invito alla gara a 5 Cooperative e le rette a base d’asta sono di 520 euro per i bambini del nido e 210 euro per i bambini delle scuola materna».
Dalla minoranza viene chiesto al Sindaco con quali criteri si siano fissate le rette della gara andata deserta..
Il Sindaco risponde «con quelli che la Cooperativa “Insieme Si Può” applicava agli altri asili che aveva in gestione» (sarebbe interessante sapere da “Insieme Si Può” se ciò corrisponde al vero).
Antoniolli: «a me pare fosse indispensabile un maggior dialogo con questa cooperativa, che servisse
a capire meglio le difficoltà economiche relative alla gestione di Villa Elena, concordare le rette..si doveva parlare.. dialogare..»
Sindaco in modo lapidario: «Tutto quello che lei dice è stato fatto»
Antoniolli: «quindi “Insieme Si Può” era d’accordo sulle rette e poi non ha partecipato alla gara?»
Sindaco in modo lapidario e canzonatorio: «Tutto quello che le dice è stato fatto»
Fine dell’attesissimo chiarimento sul Centro Infanzia.
Tutto chiaro n
o? Gentili e pazienti lettori, vi siete chiariti?
Avete quindi determinato fatti, responsabilità e/o corresponsabilità. Forse no..
Ma forse è colpa del nostro modo di scrivere fazioso, rancoroso, apocalittico..
o forse il “piccione viaggiatore” disorientato dalle correnti in quota è disperso tra Filicudi e Lipari.

3. Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 – “intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16 in materia di barriere architettoniche”, modificata e integrata con legge regionale 9.10.2009 n. 26 e l.r. 8.07.2011, n. 13. approvazione modalita’ applicative “Piano Casa”.
E’ la riapprovazione del Piano Casa con l’unica variazione che rende possibile l’ampliamento anche in centro storico. Marco Poles si complimenta per la modifica, accennando al famigerato “federalismo” sbandierato a parole ma nei fatti, vedi Piano Casa, smentito clamorosamente quando i comuni subiscono completamente le decisioni della regione.
Si vota
tutti favorevoli.

19.30 il consiglio è finito, e sembra (sembra?) che l’assessore Peruch sia rimasto sempre vigile, mai uno sbadiglio, mai un umanissimo momento di stanchezza..

Come scoglio immoto resta
Contro i venti e la tempesta
Così ognor quest’alma è forte
Nella fede e nell’amor.
..
Rispettate, anime ingrate,
Quest’esempio di costanza;
E una barbara speranza
Non vi renda audaci ancor!

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Verbale 33% – Cronaca 100%

A proposito del Consiglio Comunale del 29 settembre 2011, questo il confronto tra verbale e cronaca

Verbale del segretario comunale al 33%
(qui il verbale)

Il consigliere Poles Marco dichiara di astenersi dalla votazione del presente ordine del giorno in quanto ritiene che per togliere il grado di protezione sia necessario una variante urbanistica e non un semplice piano attuativo, pur condividendo l’esigenza dell’associazione ed i pareri espressi dallasovrintendenza;
A questo punto si passa alla votazione del provvedimento ed il sindaco constatato che i due membri della minoranza pur presenti sui banchi non votano, prende atto della mancanza del numero legale e sospende la trattazione del presente punto per passare al successivo;
Esaurito l’ordine del giorno successivo si riprende il presente ordine del giorno dando atto che nel frattempo è sopraggiunto il consigliere Busetto Angelo;

A questo punto il sindaco mette in votazione il provvedimento;

Con voti nove favorevoli su nove presenti e votanti

DELIBERA

Cronaca di cittadini al 100%
(qui la cronaca)

Si arriva quindi al voto conclusivo sul piano. Il consigliere Poles contesta la procedura scorretta ma non la finalità dell’opera riconoscendo come legittime le aspirazioni dell’ARCuF.Al momento della votazione la minoranza dichiara di non partecipare al voto, dopodiché si vota, il Segretario conta le mani alzate e .. colpo di scena!

Si sente distintamente il Segretario contare a voce alta «..quattro cinque sei sette otto.. due non partecipano.. otto!»

E conferma «Otto.. Non abbiamo il numero legale..»

Sguardi sorpresi e allibiti nella maggioranza, «Ah, non importa» sentenzia il MegaloSindaco «posticipiamo il voto in chiusura del Consiglio, l’Assessore Busetto sta per arrivare».

La scorretta e irregolare mossa non sfugge al pubblico che fa notare ad alta voce come in realtà la votazione sia stata già eseguita e invalidata dall’insufficienza dei presenti.

ora: dati i fatti, visti gli interventi, ascoltate le dichiarazioni
nel consiglio comunale del 29 settembre 2011;
considerate le percentuali dei due trascrittori; valutate le inconciliabili differenze;
determinare:
1° la corrispondenza al vero dei due testi
2° l’attendibilità dei due testi
ipotizzando come la percentuale possa rispecchiare il rapporto tra verità e finzione
ovvero
dice la verità, solo la verità, tutta la verità
chi è cittadino al 100% o chi è segretario al 33%?

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Mensa Biologica – Mensa Speciale?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Cari amici foraxfora
Siamo due genitori di bambini iscritti alle Scuole dell’Istituto Comprensivo di Gaiarine, e abbiamo deciso di scrivervi anche ripensando al vostro post sull’iniziativa di Amica Terra della scorsa
primavera con la proiezione del film sul cibo americano che abbiamo visto alla Scuola Elementare di Gaiarine.
Quest’anno, come tutti gli anni, ci è stata recapitata a casa la scheda per la scelta della mensa scolastica. A differenza degli altri anni tuttavia abbiamo notato che c’è un’opzione che prevede la mensa biologica.
In un primo momento siamo stati contenti che l’amministrazione avesse recepito la crescente sensibilità ormai diffusa fra i genitori dei ragazzi frequentanti le scuole del comune, e quindi abbiamo scelto per i nostri figli la mensa biologica. Notiamo subito che questa opzione è inserita fra le diete “speciali” e ci chiediamo perché venga così definita, visto che è ormai “normale” non solo in tante scuole limitrofe ma anche nelle case di tante famiglie.
Poi capiamo: il modello utilizzato dall’ufficio comunale è pari pari quello dello scorso anno nel quale come noto la mensa biologica non c’era. Era invece presente l’opzione per due diete “speciali”: una per motivi religiosi, l’altra per ragioni di salute. La responsabile del procedimento, evidentemente ligia alle consuetudini evidenziate in altre occasioni dagli uffici comunali, con un rapido e maldestro copia/incolla ha combinato il pasticcio. È rimasta l’opzione “per motivi di salute” e l’opzione biologica ha preso il posto della scelta religiosa. (i moduli erano disponibili sul sito del comune)
Con molta perplessità ci siamo recati all’ufficio preposto a chiedere spiegazioni, cosa che numerosi altri genitori ha pensato di fare.
E di seguito riportiamo testualmente la conversazione:
D – Cosa vuol dire biologico?

R – Vuol dire che una pietanza è biologica.
D – Una pietanza.. una sola?
R – Sì.
D – Ma nella scheda non si capisce, non è specificato.
R – E ben, ma insoma, voialtri genitori che sé inteligenti..
D – Ma il costo è uguale?
R – No se sa ancora!
D – Come scusi? Cosa vuol dire non si sa..
R – Le offerte della gara d’appalto non sono state ancora aperte.
D – Ma molti genitori hanno già scelto..
R – E ma insoma, l’è ora de finirla co ‘ste polemiche..
Ecc. ecc.. ecc..
Per farla breve: la mensa biologica prevede che solo il primo piatto abbia sempre l’opzione biologica; e il piatto biologico è sempre lo stesso: pasta all’olio. Quindi i nostri figli che fanno tempo pieno o tempo integrato dovranno mangiare tutti i giorni pasta all’olio?
Speriamo che i nutrizionisti della ditta aggiudicataria dell’appalto abbiano valutato anche questo. Certo che, come avete ben scritto voi nella lettera all’Azione, a pensar male si fa peccato ma
Grazie per l’attenzione, continuate così
Due genitori pasta e oio

Per saperne di più e capirne di più sulle mense scolastiche qui un test/inchiesta di Altroconsumo (associazione consumatori) sulle mense di scuola primaria di cinque grandi città italiane.

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