Consiglio Comunale del 31/05/2013: cronaca

Questa cronaca del consiglio comunale del 31 Maggio scorso arriva indubbiamente in ritardo, ma nello svolgere quello che consideriamo un servizio di informazione e comunicazione alla comunità di Gaiarine, portato avanti tenacemente in modo volontario e gratuito da quattro anni ormai, ci è sempre più difficile trattenere la nausea per la disgustosa rappresentazione consiliare allestita e riproposta da questo sindaco, unico vero arrogante e megalomane protagonista di una scena che ripete se stessa.

Ci proviamo: appello (vedi qui)

Si parte con le comunicazioni e interrogazioni.
La prima è la solita (già letta in precedenti consigli comunali) comunicazione (vedi qui) del consigliere Marco Poles sull’orario di convocazione del consiglio comunale, con la quale spiega per l’ennesima volta al Megalosindaco, come la convocazione alle 18,30 crei particolari disagi anche lavorativi e chiede che il prossimo sia convocato alle 20,30.

Seconda comunicazione sempre del consigliere Marco Poles che segnala la mancata risposta alla sua richiesta del 23 aprile di un chiarimento in forma scritta sulla registrazione dei consigli comunali, e più precisamente sul fatto che il Megalosindaco aveva dichiarato .. « che non possono essere effettuate nessun tipo di registrazioni e che in caso contrario procederò con una denuncia alla Procura della Repubblica .. ».
Il Megalosindaco, come se il caso non fosse suo, se ne frega e passa oltre.

Sarebbe molto molto interessante conoscere quante risposte scritte date da questa amministrazione alle richieste dei cittadini.
Ma sarebbe anche interessante conoscere quante domande scritte i cittadini hanno rivolto a questa amministrazione.

Interrogazione urgente a risposta scritta su Centri estivi presentata da Marco Poles e Severino Scandolo (leggetela qui). Il sunto è che l’amministrazione comunale ha tolto per l’estate 2013 il servizio dei  Centri estivi, mettendo i genitori che lavorano nelle condizioni di trovare, ammesso che ci siano, privati o parrocchie che forniscano questo servizio, magari ad un costo maggiore e con probabilmente con una copertura oraria meno ampia.
Significativo ci pare questo passaggio dell’interrogazione … « Ribadiamo la nostra contrarietà nel constatare che, in un momento di grave crisi economica che interessa oramai gran parte della popolazione, le scarse risorse a disposizione di questa amministrazione vengano utilizzate per sostenere iniziative come le casette di Natale, la gita per gli anziani, gli investimenti in opere pubbliche di dubbia utilità (palestra) invece di indirizzarle in proposte e progetti a sostegno della cittadinanza e dei nostri giovani che rappresentano il futuro della società nonché del Comune stesso.»
Il Megalosindaco bofonchia che «sarà data risposta scritta».
E cosa risponderà? Risponderà, ne siamo sicuri … che “son cavoli” dei genitori. Poi con la consueta faccia tosta si continuerà, ogni anno, a fare il manifesto dei nuovi nati e a quelle belle faccine che compaiono appese nelle vetrine dei negozi del comune la nostra amministrazione comunale continuerà a dire “grazie di essere venuti al mondo”
Questo è vero marketing politico altrimenti chiamata caccia al consenso … riduzione dei servizi al cittadino, chiusura dei centri estivi, futuro indefinito per il centro infanzia di Albina (come vedremo più avanti) … ma sarà sempre realizzato un manifesto all’anno per dimostrare sensibilità verso i “piccoli”…
IlMegalosindaco propone, di trattare il punto 1 dell’ordine del giorno, quindi le interrogazioni e di invertire in punto 4, data la presenza  in consiglio comunale dell’amministratore delegato di Savno, l’azienda che raccoglie i rifiuti comunali, con il punto 2 dell’ordine del giorno.
Non ci sono obiezioni e così si stabilisce.

1)    Approvazione verbali seduta del 19 aprile 2013 ( Dal n. 5 al n.8);
Si vota: astenuti Fantuz Giorgio, Mashif, Poles Marco, Scandolo

Interrogazione dei consiglieri di minoranza letta dal Consigliere Mashif sulle casette di Natale.
L’interrogazione, abbastanza articolata, chiede se sia stato giusto che in periodo di crisi l’amministrazione comunale abbia speso dei soldi per questa manifestazione invece di spenderli per il sociale e chiede chiarimenti sulla cifre effettivamente spese, dato che a preventivo, la spesa prevista era di 7.500,00 euro.
Naturalmente la risposta è che tutto quello che fa questa amministrazione è ben fatto, e che il Consigliere Mashif non ha capito la finalità dell’iniziativa .. e che la spesa per gas, Siae, luminarie, è pari a euro 2.605,68.
Il consigliere Mashif si dichiara insoddisfatto in quanto la risposta non chiarisce nulla.

Interrogazione dei consiglieri di minoranza illustrata dal Consigliere Marco Poles sul patto di stabilità.
Viene richiesto di conoscere l’importo delle sanzioni subite dal comune per non aver rispettato il patto di stabilità nel 2011.
Anche questa volta il Megalosindaco si sorprende della richiesta e risponde … « e se non ricordo male sei stato proprio tu qualche consiglio fa ha comunicare la cifra che oggi mi chiedi …  euro 84.551,52 ..»
Marco Poles, ironicamente risponde  «si, certo, ma l’altra volta eravate voi a non sapere la cifra….. mi ritengo … soddisfatto della risposta ».
Chissà se il Megalosindaco ha capito il vero senso dell’interrogazione.

Interrogazione dei consiglieri di minoranza illustrata dal Consigliere Marco Poles sulla statalizzazione del centro infanzia di Villa Elena (leggi qui)
L’interrogazione chiede spiegazioni sulla delibera di giunta del 30.04.2013 n. 48 con la quale l’amministrazione chiede all’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la “STATALIZZAZIONE CENTRO INFANZIA DI ALBINA.
Il Megalosindaco risponde propinando la solita filastrocca  “dell’amministrazione migliore del mondo” e mettendo in luce le difficoltà della cooperativa che gestisce attualmente il Centro Infanzia, comunque assicurando che per l’anno scolastico 2013/2014 nulla cambierà.
Ma aldilà delle parole una cosa si capisce chiaramente che questa amministrazione vuole liberarsi della gestione del centro infanzia, ma non sa bene come, sicuramente l’inserimento della scuola materna nell’istituto comprensivo è un primo passo, ma poi resta da risolvere il problema dell’asilo nido. E allora si parla, nel contraddittorio con il Consigliere Poles, a cui partecipa anche l’assessore Luisotto (era circa quattro anni che non parlava in Consiglio Comunale), di sezione primavera e di varie possibilità di gestione.
Poles «in che modo verrà gestito?»
Megalosindaco «ci sono molte possibilità»
Poles «quali? »
Alla fine messo alle strette e arrossendo sbotta «perché non un asilo parrocchiale?»
Ora è quasi tutto chiaro: il comune si vorrebbe liberare del servizio cedendo una parte all’istituto comprensivo e una parte alla parrocchia.
Tolti di mezzo i centri estivi .. liberi anche dalla gestione del centro infanzia … potranno, se rieletti, dedicarsi al loro sport preferito rifare piazze e dispensare porchetta.

2)    Art. 14 decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni in legge 22 dicembre 2011, n. 214. Istituzione della tariffa sui rifiuti e del tributo comunale sui servizi, approvazione regolamento ed approvazione convenzione per la gestione associata dei servizi inerenti i rifiuti urbani ed assimilati, ivi compresi i servizi di accertamento e riscossione della tariffa
Si parla di TARES, la famigerata tassa di 0,30 centesimi al mq introdotta dal governo Monti e del fatto che la legge della sua istituzione comporta automaticamente anche la soppressione degli enti di bacino e delle autorità d’ambito esistenti, rendendo necessario individuare nuovi soggetti in grado di svolgere il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti.
Individuando nel nostro bacino il CIT come soggetto in grado di svolgere tale servizio, si rende necessario approvare una convenzione con tale ente.
Cester (SAVNO) spiega tutta una serie di dettagli tecnici.
Si parla di porta a porta e del fatto che il nostro comune non abbia ancora aderito (ultimo comune del nostro bacino) a questo tipo di raccolta.
Dichiarazione di voto del consigliere Scandolo (leggi qui)
Quello che alla fine si può registrare è che fino a fine anno non passeremo alla raccolta porta porta dei rifiuti e che quindi continueremo ad avere rifiuti attorno alle campane e che non vi è stata da parte dell’attuale amministrazione  una presa di posizione politica di forte contrarietà alla TARES, questa odiosa e iniqua nuova tassa
Si vota: 10 (maggioranza) favorevoli, Scandolo e Poles contrari , Mashif astenuto

3)    Esame ed approvazione conto del bilancio dell’esercizio 2012;
Illustra il Megalosindaco (due parole): il patto di stabilità è stato rispettato e anche gli indici indicatori della situazione finanziaria. Uno solo sfora: quello sul valore dei mutui.
Inizia un contraddittorio tra il Consigliere Marco Poles e il Revisore del Conto, fatto di parecchie domande, richieste di delucidazioni. Interviene qualche volta anche il Sindaco. L’assessore al bilancio (S)Venturin, naturalmente non ha niente da dire o da chiarire. Chissà se le ha viste le “carte”. Ma non c’è da meravigliarsi, perché perfino il Revisore del Conto “casca come un pero”.
Il consigliere Poles chiede delucidazioni su una tabella riepilogativa presente nella relazione del Revisore dicendo …  «c’è qualcosa che mi sfugge, che non capisco ».  Si cerca la tabella incriminata …  pagina … il revisore … scartabella …. vede … e naturalmente….. è sempre colpa dei programmi informatici … è questa volta è colpa di  “excel” … dati 2012  … descrizioni 2011.
Certo che un Revisore che non controlla la propria relazione non ci fa una gran bella figura.
Spontanea sorge una domanda: a prescindere dall’assessore (S)Venturin c’è qualcun altro che le ha lette queste benedette carte? 
Domande … risposte. Il Consigliere Poles chiede se il trasferimento al consorzio acquedotto del depuratore e relative fognature è fermo per la questione iva. (lo stato chiede di pagare l’iva sulla cessione di opere da un ente ad altro ente, qualche centinaia di miglia di euro).
Il Megalosindaco risponde « si, … ed è una cosa assurda che lo stato chi chieda questo ».
Anche per noi è una cosa assurda, ma è altrettanto assurdo che si spendano milioni di euro per le piazze e non si possa risolvere questo problema. Anche perché, come documentato in questo blog, il depuratore terminato quasi dieci anni fa sta lentamente andando in rovina. Se mai si metterà in funzione, quanti migliaia di euro saranno necessari per il suo ripristino e avvio? Tanti quanti questa famigerata Iva da pagare o molti di più?
Ma si sa mettere in funzione le fognature è cosa buona e giusta per l’ambiente, per il risanamento del sottosuolo, delle falde acquifere, si tutte cose buone e giuste ma che non si vedono. Le piazze sono lì a dimostrare la “grandezza” dei nostri amministratori e la loro improvvida supponenza.
Si innesca anche una diatriba tra il Consigliere Scadolo ed il Megalosindaco in merito ad una richiesta del Consigliere sulle spese sostenute dal Comune per l’energia elettrica negli ultimi tre anni. Dalla discussione non si capisce se la richiesta avesse richiesto tali e tante elaborazioni da comportare giorni di lavoro degli uffici per poter rispondere, o se gli uffici siano stati in difficoltà a rispondere (cosa assai grave), o semplicemente se è stato il Megalosindaco ad ordinare di non rispondere.

Dichiarazione di voto letta dal consigliere Scandalo (vedi qui), fatta propria anche dal consigliere Mashif.
Si vota: 10 (maggioranza) favorevoli, Mashif, Poles e Scandolo contrari.

4) Ampliamento attività produttiva ai sensi art. 3 L.r. 55/2012 ed Art. 7 d.p.r. 160/2010. Approvazione progetto in deroga ai sensi Art. 3 l.r. 55/2012. Ditta Bignucolo s.r.l.;
Illustra il Megalosindaco. Le solite due parole, questa volta forse meno.
«si tratta di un ampliamento di circa 700 mq., oggi sono pochissime le aziende che chiedono di ampliarsi, quindi si concede».
Il consigliere Poles « tutte qui le spiegazioni? Non citi nemmeno la legge regionale del dicembre 2012 che permette questo ampliamento in deroga…»
Il Megalosindaco legge l’articolo di legge indicato.
Il Consigliere Poles chiede se il comune si sia dotato di criteri normativi che permettano di trattare le eventuali richieste di ampliamento in deroga con metodi oggettivi e se invece vengono tratte “ad personam”. Il Megalosindaco risponde che in questo momento di crisi non sono stati previsti dei criteri.
Anche questo è un buon segno di vera democrazia. Decide il Megalosindaco secondo i suoi criteri. Chissà quali sono?

Il Consigliere Poles legge (leggetela anche voi, merita) una dichiarazione con la quale critica la gestione urbanistica di questi anni e con la quale dichiara che né lui né il consigliere Scandolo parteciperanno al voto.

In effetti come si fa a partecipare al voto di una mostruosità del genere con la quale si richiede il pagamento di 30.000 € senza l’applicazione di un criterio oggettivo.
Si vota: 10 (maggioranza) favorevoli più Mashif, Poles e Scandolo non partecipano al voto.

Il consiglio termina qui, sono da poco passate le 21.00.
Un altro consiglio tristemente in linea con i precedenti, dove compare l’ennesimo segnale della gestione “personalizzata” dell’urbanistica di questo comune, portata avanti dal Megalosindaco che non per niente è anche assessore all’urbanistica.
I criteri per concedere, non concedere, sono i suoi e solo i suoi.
Tutto quello che rappresenta questa giunta e questa amministrazione: una gestione vergognosa di tutto, anni e anni di sprechi, di favoritismi, di riduzione di servizi e di gestione personalistica della cosa pubblica dovrà essere spazzato via e con loro i partiti che sostengono una tale maggioranza.
Gaiarine ha bisogno di un vero “rinnovamento”.
Amen

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Consiglio Comunale del 19/04/2013: cronaca

Un due e tre e voilà il consiglio è finito, un cittadino della moltitudine di cittadini sempre presenti (quattro) arrivato, vista l’ora di convocazione, purtroppo con dieci minuti di ritardo, ha fatto appena in tempo a sedersi, guardarsi attorno, riprendere fiato e come d’incanto .. tutto finito.
è andata in onda l’ennesima farsa, anzi, una Bühne Blitz, un teatrino-lampo della durata di 18 minuti, con una manciata di votazioni (5), la lettura dei punti all’ordine del giorno, gli interventi rassegnati della minoranza, le repliche stizzite e insolenti del megalosindaco, il cellulare del dottore che squilla (più vitale del suo possessore) a più riprese fino al richiamo del collega antoniolli.. e poco altro..
18 minuti di Consiglio, un record.
E se non fosse stato per il Consigliere Poles che ha contribuito a far “perdere” una decina di minuti, il nostro povero cittadino avrebbe trovato anche la porta della sala Consigliare chiusa.
Questa è la vera efficienza amministrativa.
Non perdere tempo e soprattutto non farlo perdere ai cittadini.
I cittadini non hanno proprio bisogno di capire, comprendere, rendersi conto di che cosa succede nella “loro” casa.
Hanno già tanti e tali problemi, come ad esempio arrivare alla fine del mese, pagare le tasse e le prebende a questi amministratori, che ci mancherebbe altro che fossero costretti perdere tempo in Consiglio comunale.
Eppure il Consiglio Comunale è l’assemblea pubblica rappresentativa di ogni Comune posto in una regione a statuto ordinario, ente locale previsto dall’art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune.
Ebbene non c’è nulla di collegiale nel Consiglio Comunale di Gaiarine dove manca il confronto, la discussione, la competenza, la responsabilità, addirittura l’educazione e il rispetto..

Si comincia: appello (vedi qui)
Gli assenti sono tutti giustificati. E l’orario di convocazione è talmente consono (ore 18.30) che mancano addirittura tre consiglieri della maggioranza. Numero legale a rischio.
Prima di passare al primo punto all’ordine del giorno il sindaco legge una comunicazione (vedi qui).
Si tratta di una comunicazione firmata dai consiglieri Marco Poles e Severino Scandolo con la quale si avvisa il sindaco che verrà eseguita la registrazione audio del consiglio e dei prossimi consigli comunali.
Già nel 2009 il gruppo ForaparFora aveva chiesto al sindaco, in un incontro, di poter procedere alla registrazione dei consigli comunali. Vi fu da parte del sindaco il rifiuto di concederla con la giustificazione che la registrazione sarebbe stata effettuata d’ufficio a partire dalla prima seduta di consiglio comunale tenuta nella nuova sala consigliare del municipio restaurato (allora i consigli comunali si tenevano a Villa Altan a Campomolino)
Quindi, il sindaco applicando la massima trasparenza e mantenendo anche la parola data al gruppo ForaparFora , indovinate cosa ha detto …. NO!
… «non esiste il regolamento … non vi autorizzo a registrare, e se qualcuno lo farà procederò con una denuncia alla Procura della Repubblica»
A uno di noi (foraparfora) che a fine consiglio gli faceva notare la promessa non mantenuta …. ha risposto …. « Non l’ho promesso mica a te» … in effetti la persona che gli stava ricordando la sua promessa non era presente all’incontro avvenuto con i ForaxFora … peccato che fossero presenti a quel incontro ben 2 persone del nostro gruppo.
Ci vengono in mente quegli atteggiamenti tenuti dai bambini bugiardi che non vogliono ammettere di aver promesso delle cose che non hanno poi mantenuto e trovano delle scuse puerili per salvarsi. Forse è il timore di ritrovare documentati su video i suoi interventi villani e gli sbadigli e il mutismo dei suoi assessori/consiglieri.
Il fatto certo è che la promessa è stata fatta e il consiglio di cui stiamo facendo la cronaca è il quarto Consiglio che si tiene nella nuova sala consigliare.
Giudicate un po’ voi.

Primo punto.
No.
Interviene di nuovo il consigliere Marco Poles.
Legge un’altra comunicazione (vedi qui).
Si tratta di una nuova censura su l’orario di convocazione.
Termina la lettura. Il sindaco non dice una parola e passa al primo punto all’ordine del giorno.

1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 1 MARZO 2013 (DAL N. 1 AL N. 4);
Si vota:
astenuti Antoniolli, PERUCH, Poles Marco, Scandolo in quanto assenti al precedente consiglio.

2) APPROVAZIONE DI VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. PER “VARIANTE INNESTO P.DI L. D1/13 – PIANCA SULLA S.P. 44″ – L.R. N. 61/1985, ART. 50 COMMA 4 LETT. F);
Il sindaco illustra. Quattro parole in croce …
Variante adottata il 21/12/2012, non ci sono state osservazioni quindi si passa all’approvazione.
Il consigliere Marco Poles interviene dichiarando .. «che aveva già detto, in fase di adozione, che secondo la normativa vigente la variante non era necessaria … ora, a maggior ragione, è davvero inutile approvarla in quanto i lavori sono già stati eseguiti.
Il sindaco.. « trattasi di un accesso provvisorio»
accesso provvisorio? …. o forse un’altra bugia del sindaco? …. giudicate voi

                             FOTO DEL 16_04_2013  NUOVO INNESTO ALLA LOTTIZZAZIONE

Il consigliere Marco Poles legge una dichiarazione (vedi qui)
Antoniolli richiama quando detto in fase di adozione e cioè che a certi cittadini viene fatto e concesso di tutto.
Si vota: 9 (maggioranza) + Mashif favorevoli, Scandolo e Poles contrari, Antoniolli astenuto.

3) APPROVAZIONE DI VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. – L.R. N. 61/1985, ART. 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPROVAZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
•    PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP. 44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011;
•    PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOIE SULLA SP. 44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

Il sindaco illustra per modo di dire … si approva la variante .. adottata … percorso ciclabile…
Basta anche troppo

Il consigliere Antoniolli chiede come avesse votato in fase di adozione … risponde il segretario «astenuto».
Si vota:
9 (Maggioranza) + Mashif Favorevoli, Scandolo e Poles Contrari, Antoniolli Astenuto

4) ART. 14 DECRETO LEGGE 6 DICEMBRE 2011, N. 201, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI IN LEGGE 22 DICEMBRE 2011, N. 214. ISTITUZIONE DELLA TARIFFA SUI RIFIUTI E DEL TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI, APPROVAZIONE REGOLAMENTO ED APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI INERENTI I RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI, IVI COMPRESI I SERVIZI DI ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE DELLA TARIFFA 
Doveva essere il punto cruciale del Consiglio … la famosa Tares che tutti i cittadini aspettano con gioia, così finalmente potranno devolvere qualche altro soldino al comune e allo stato.
Punto ostico e non risolvibile in qualche minuto.
Tant’è che è stato ritirato . Si discuterà nel prossimo consiglio comunale.
Si mormora che un consigliere (Mario Cappellotto che è sempre così loquace in consiglio comunale) dovesse per forza, a causa di un impegno improrogabile, andarsene prima delle 19.00.
Se il consiglio si fosse prorogato oltre quell’ora la maggioranza non avrebbe avuto il numero legale e la minoranza avrebbe potuto andandosene far “saltare” il consiglio.
Così sembra..

5. MODIFICHE AL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA – ART. 45 COMMA 3 LETT. B).
Si parla di urne cinerarie. Una modifica al regolamento di polizia mortuaria per permettere l’interramento di dette urne.
Il sindaco fa presente che ci sarà anche l’individuazione tra i cimiteri comunali di quelli che avranno uno spazio cinerario comune da destinare allo scopo.
Il consigliere Scandolo chiede se sarà possibile disperdere le ceneri.
Il sindaco risponde che sarà individuato uno spazio all’interno dei cimiteri dove poterle disperdere.
Si vota:
13 favorevoli, all’unanimità.

Il Sindaco saluta. Antoniolli prende la parola è dice «l’unico record di questo consiglio comunale è la velocità .. i consiglieri di maggioranza penseranno che nei comuni limitrofi i consigli comunali funzionino tutti così … nessuno della maggioranza che parla … li inviterei ad andare ad assistere a qualche consiglio a Sacile, Brugnera Prata.. »
Grande Romeo. Finalmente un sobbalzo dei consiglieri di maggioranza. Un brusio indistinto si solleva da quella parte dell’emiciclo. Si sono svegliati. Grande.
Si coglie una battuta a mezza voce da questi consiglieri: “non parliamo, facciamo..”
Eccolo qua, finalmente smascherato e dichiarato questo mito del “fare”: cominciò un disgustoso miliardario pelato qualche anno fa, quando a colpi di decreto cominciò la demolizione dello stato sociale e dei diritti.. “Fatto!” spottavano le sue televisioni, quelle che “vietato vietare”..
Ma fatto cosa? Rabbia? Schifo? Sgomento? mah.. giudicate voi..
Però subito interviene lui… chi? il Megalosindaco con una frase storica, molto educata e rispettosa del consigliere Antoniolli .. «forse è qualche consigliere datato che è rimasto a tanto tempo fa»

Insomma, a questo punto è proprio ora di andarsene contenti.

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Depuratore di Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un piccolo reportage sul fantomatico depuratore comunale costruito ormai nello scorso millennio e tuttora inutilizzato e abbandonato..

   le foto si commentano da sole..

ma il video seguente, che mostra acqua sgorgare con evidente pressione da un pozzetto della presumibile rete della fognatura “nera”,
suscita qualche domanda preoccupata e sollecita risposte pertinenti:

 
Se il depuratore serve una fognatura nera, allora l’acqua che sgorga e finisce nel suolo, dovrebbe essere uno scarico a cielo aperto.
E sarebbe grave.
Non ci risulta tuttavia che scarichi civili e/o industriali siano stati autorizzati allo scarico. Questo da un lato ci conforta perchè sarebbe scongiurato il pericolo di inquinamento. ma dall’altro ci preoccupa.
Da dove arriva tutta quell’acqua?
Non è che la fognatura, che dovrebbe essere a tenuta stagna, è piena di infiltrazioni di acqua di falda? Come potrà funzionare correttamente un depuratore di fognature nere se gli arriva così tanta acqua di falda?
E allora:
i 4 comuni del Consorzio Fognature (Gaiarine, Orsago, Godega e Codognè) hanno completato il passaggio della gestione dell’impianto al Consorzio Piave come previsto 4 anni fa dal programma elettorale dell’attuale giunta di Gaiarine?
è consapevole il Consorzio Piave del pessimo affare concluso acquisendo la gestione di un impianto nelle condizioni sopra illustrate?
a chi spettava il collaudo della rete consortile?
è stato fatto questo collaudo prima della cessione?
oppure il MegaloSindaco ha trovato per tempo altri responsabili per le future prevedibili disfunzioni e ulteriori ritardi?
 
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Consiglio Comunale del 01/03/2013: cronaca


Un altro consiglio di vera democrazia: dibattito intenso, chiarimenti, delucidazioni, spiegazioni, planimetrie, diapositive, filmati, un vero concentrato di trasparenza.

Non c’è bisogno di Grillo: il comune di Gaiarine è l’unico in Italia dove tutto è fatto alla luce del sole, o per meglio dire (finché non arriverà l’orario legale) all’imbrunire.

 Invece no, non è così e lo sapete benissimo ma non vi interessa affatto.

Si tratta infatti dell’ennesimo consiglio “spot” 18.33-18.54 ovvero 21 minuti netti: il Sindaco che illustra i punti all’ordine del giorno con poche frettolose parole, alcuni interventi del Consigliere Antoniolli, e poi … basta .. anche troppo.
Si comincia: appello (vedi qui)
Il sindaco informa che tramite fax il consigliere Rosada ha comunicato che, a causa dell’orario di convocazione, non sarà presente in Consiglio. Altro fax da parte del consigliere Marco Poles per il quale impegni di lavoro improrogabili ne rendono impossibile la presenza.
Il consigliere Scandolo è assente non a causa dell’orario di convocazione ma per l’influenza.
Sarà vero?
Del dottor” (Mashif) non si sa nulla. Boh, dove sarà? Assente per protesta oppure no?
E se del consigliere Giorgio Fantuz si viene a sapere che è all’estero, di Silvano Peruch (assente anche lui) non abbiamo capito se sia giustificato o abbia ritenuto inutile interrompere la pennichella pomeridiana solo per proseguirla in Consiglio Comunale.
Sindaco: « 1° primo punto all’ordine del giorno».
Alt. Fermi tutti. Il consigliere Antoniolli lo interrompe facendo presente che mancano, tranne lui, tutti i consiglieri di minoranza e questo a causa dell’orario di convocazione e chiede al Sindaco se esiste, come gli hanno riferito (chi?, quando?, come?), una legge che stabilisce che i consigli comunali debbano essere convocati al di fuori dell’orario di lavoro.
Il Sindaco risponde « Avete già fatto un’interrogazione sull’argomento .. l’orario è consono … non c’è nessuna legge”
In sequenza: tre affermazioni e due bugie.
Oh eccolo… entra il Consigliere Mashif.
1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 (dal n. 23 al n. 30)
Si vota:
astenuti Consigliere Antoniolli, Mashif, Modanese in quanto assenti al precedente consiglio.
2) PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED IL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DI DUE MAGAZZINI – DITTA PESSOTTO NILDO E SONEGO RITA: APPROVAZIONE;
Il Sindaco illustra: «trattasi di una ristrutturazione, in via dei Sarcinelli, che darà luogo a due negozi al piano terra e due appartamenti al piano superiore senza ampliamento della volumetria… viene rifatto, a carico dei proprietari, il marciapiede lungo la via … gli standard verranno monetizzati.»
Mentre parla apre una planimetria e la rivolge verso il pubblico per far vedere nel dettaglio il progetto dell’intervento; premura lodevole nelle intenzioni ma del tutto plateale quanto inutile, visto che, sprovvisti di binocolo o altro strumento analogo, da una decina di metri sia assolutamente impossibile non solo leggere ma perlomeno distinguere alcunchè.
Il “dottor” Mashif fa presente che aveva richiesto agli uffici la documentazione relativa a questo piano di recupero, ma naturalmente non ha ricevuto nulla.
Stupore impassibile del Sindaco che manco si scusa, probabilmente chiedendosi «ma che cosa se ne faceva “il dottor” delle planimetrie… chissà?»
Il Consigliere Antoniolli interviene facendo presente che i cittadini non sono trattati tutti allo stesso modo poiché «alcuni cittadini devono pagare immediatamente la “monetizzazione degli standard”, mentre ad altri, in alternativa al pagare tutto e subito, viene concesso di “fare le opere” e di farle ad intervento quasi ultimato e poi, come tutto questo non bastasse, concedendo loro anche qualche proroga…. Perché questo trattamento diverso?»
Nessuna risposta dal Sindaco tra il distratto e l’insofferente.
Si vota:
12 favorevoli, all’unanimità.
3) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA Z.T.O. B39 – EX CONSORZIO AGRARIO: APPROVAZIONE;
Il Sindaco illustra: «trattasi dell’intervento sull’area dell’ex consorzio agrario … un intervento importante (una curiosità: andate a rileggervi le precedenti cronache o se avete l’infausta occasione di presenziare un intervento del MegaloSindaco prestate attenzione a quante volte e in quali circostanze utilizzi l’aggettivo importante) per la superficie che occupa 10.000 mq. e per la volumetria 16.000 mc. … l’edificazione sarà quasi esclusivamente residenziale, solo una piccola parte sarà destinata al commercio .. saranno edifici a tre piani … e in fondo all’area ci saranno delle villette a schiera .. gli oneri di urbanizzazione vengono tramutati in opere .. dovrà essere fatto l’allargamento della via…»
Anche qui planimetria rivolta verso il pubblico con medesimo significativo risultato.
Interviene il consigliere Antoniolli «Nel centro di Francenigo c’è l’edificio Jesse non terminato e così le opere previste, parcheggio, ecc. che sono tra l’altro al sevizio dei cittadini e necessarie non sono ancora state fatte, per di più gli si è dato anche una proroga (due anni? tre anni!)».
Il Sindaco risponde «stanno terminando».
Consigliere Antoniolli «non è vero.. e comunque è uno schifo… pieno di rifiuti.. che intralcia anche il defluire delle acque, come è accaduto con l’ultima piena .. i cittadini, la domenica mattina quando vanno a messa vedono questo schifo in centro al paese .. è anche una questione di decoro»
Sindaco «sono gli stessi cittadini che hanno visto per trent’anni la fabbrica con le “pantegane”»
Commenta il “dottor” Mashif, forte e chiaro (non è nel suo stile) «non è la stessa cosa”
Sindaco «votiamo»
NO… perché? … perché NO.
Interviene il consigliere Antoniolli «mi chiedo se le prescrizioni del tipo fare i parcheggi con superfici non impermeabilizzate, come è sacrosanto che sia dopo tutta la cementificazione che abbiamo fatto in questi anni, devono essere rispettate oppure no? Perché so che nel comune qualcuno le ha rispettate ma altri no»
Sindaco «…stiamo parlando di questo piano, se il consigliere è al corrente di un abuso lo denunci».
Consigliere Antoniolli «.. diciamo che il Sindaco si prende carico di verificare se sono state rispettate..”
Sindaco «non so di cosa si parli».
Consigliere Antoniolli «del parcheggio Jesse dove non sono state rispettate le prescrizioni: impermeabilizzazione e pensiline».
Sindaco preso dalla fregola «votiamo»
NO… perché? perché NO.
Interviene il “dottor” Mashif «ma mi chiedo… per informazione.. è forse stato spostato il corso del fosso .. (dove? ci si interroga) il corso del fosso alle scuole elementari …»
Sindaco «no, è tutto regolare»
Finalmente…
si vota: 12 favorevoli, all’unanimità.
4) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. APPROVAZIONE.
Il Sindaco relaziona: «Andiamo ad approvare un regolamento dei controlli interni predisposto dall’Associazione dei comuni e già adottato da vari comuni»
Stop.
Non dice che per essere in regola con la legge questo regolamento doveva essere approvato entro il 10 di gennaio e che per i comuni in ritardo viene avviata dal prefetto una procedura che può portare allo scioglimento del Consiglio Comunale se tale regolamento non viene approvato entro i sessanta giorni successivi, cioè entro il 10 marzo.
Ma che bravi. Approvato nove giorni prima dell’ultima scadenza.
Interviene il consigliere Antoniolli «questo regolamento è una cosa ridicola… il controllato diventa controllore… abbiamo visto come funzionano i controlli interni.. basta vedere lo sforamento del patto di stabilità… si è fatto finta di controllare … anche la cosa pubblica deve essere gestita in modo trasparente»
Ha ragione il consigliere Antoniolli: davvero una cosa ridicola questa legge che obbliga i comuni a dotarsi di un “regolamento per i Controlli Interni”.

Soprattutto a causa della battaglia fatta a suo tempo dalla Lega sono stati negli ultimi 20 anni tolti man mano quasi tutti gli organi di controllo: per tutti il Coreco e il declassamento delle funzioni di controllo del Segretario Comunale che da funzionario dello Stato con responsabilità e potere di controllare l’amministrazione comunale, è diventato, nel tempo (la Lega non voleva la presenza dello Stato nelle comunità locali) il cortigiano del Sindaco, essendo nominato da quest’ultimo.

Ora i nostri legislatori accortisi che le amministrazioni comunali, fuori controllo, possono fare quello che vogliono (vedi i buchi di bilancio di Catania, Pavia, Parma, ecc., ecc. ), cosa fanno?

Invece di ricreare organi e meccanismi di controllo esterni alle amministrazioni, (p. es. inserire i segretari comunali come funzionari della Corte dei Conti) li obbligano ad adottare un regolamento dove il controllato diviene di fatto controllore. Una cosa assurda, altra burocrazia che non porterà a nessun risultato. Ma lasciamo perdere.
Si vota: 11 favorevoli, consigliere Antoniolli astenuto.
E qui termina l’ennesimo consiglio spot.

Dimenticavamo: 5 persone presenti.

Un gran successo di partecipazione dopo le votazioni nazionali.

Questo dimostra, forse, chissà, che il 25% del Movimento 5 Stelle nel Comune di Gaiarine è l’ennesimo voto in bianco, destinato alla prossima occasione a premiare chi saprà raccontarla più bella, più divertente, più forte.

Non c’è che dire: abbiamo i politici che ci meritiamo.
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Consiglio Comunale del 21/12/2012: cronaca

Ancora una convocazione alle 18.30.
Neppure l’assenza in massa della minoranza dal precedente consiglio in segno di protesta ha dato i suoi frutti.

Si comincia: appello (vedi qui) e l’ora di convocazione dimostra una volta di più la difficoltà dei consiglieri ad essere presenti.
Così, per la maggioranza, sarà assente Modenese, arriverà in ritardo Cappellotto e se ne andrà a 3/4 del consiglio Luisotto.
Per la minoranza all’inizio sarà presente solo Scandolo mentre dopo circa 5 minuti arriveranno Antoniolli e Poles, dopo 10 minuti la Rosada (che aveva preannunciato il suo ritardo con una lettera) e quasi a fine consiglio arriverà Masif, che farà appena in tempo a prender posto e sedersi: 1.. 2.. 3.. Consiglio finito.
D’altra parte per un medico la convocazione delle 18.30 è la meno adatta a permettere di svolgere il compito istituzionale di consigliere nel modo migliore.
Tutto questo in perfetta sintonia con l’immenso bagaglio democratico di questo megalosindaco e della sua silenziosa comitiva.

Prima di passare al primo punto dell’ordine del giorno il Megalosindaco fa presente che sono state presentate da parte della minoranza 7 interrogazioni.
Dato che la consigliera Rosada, con la lettera che preannunciava il ritardo, chiedeva anche di essere presente al loro esame, il Sindaco avvisa che le interrogazioni saranno discusse alla fine della trattazione dei punti all’ordine del giorno.

 
1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2012 (DAL N. 18 AL N. 22);
Pronti, via, si vota.
No. Alt. Fermi tutti.
Il Consigliere Scandolo chiede la votazione dei verbali uno per uno.
Si vota il verbale 18 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 19 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 20 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 21 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
Si vota il verbale 22 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.

Il Consigliere Scandolo non motiva i suoi voti contrari e quindi non ci è dato sapere cosa ci fosse da contestare nei verbali stesi dal nostro precisissimo scrivano al secolo Segretario 31%.
Possiamo solo immaginare: verbali così lunghi, dettagliati, meticolosi e precisi nel riportare argomenti e voti espressi che davvero non se ne può più.
Se fosse un Segretario 31% serio dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, un sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, trasformando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa. Questo farebbe un bravo Segretario 31%. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita, neppure chiedendolo a Babbo Natale.

 
2) ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE PER “VARIANTE INNESTO P. DI L. D1/13 – PIANCA SULLA SP. 44″ – L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT.F);
Il Megasindaco illustra la variante che permette l’innesto dell’area industriale “Pianca” (comune di Codognè) nella rotonda che si trova in via Calderozze in quel di Gaiarine.
Entrano Antoniolli e Marco Poles.
Marco Poles (non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo non ha mai detto una parola) appena seduto dichiara il suo voto contrario perché la variante non serve.. nelle tavole c’è già il tratteggio che individua il vincolo..  il Comune non riceverà nessun beneficio da questa operazione, anzi deriveranno solo oneri come la manutenzione a carico del Comune di Gaiarine.
Il Megalosindaco si meraviglia che un ex assessore ai lavori pubblici (all’urbanistica, lo corregge Marco Poles) sia contrario, d’altra parte egli si meraviglia sempre quando qualcuno è contrario alle sue “operazioni”, che aiutano qualche privato e costano al Comune denaro di tutti (potete rinfrescarvi la memoria andando alla cronaca del Consiglio Comunale del 3 febbraio 2012 punto 3 all’ordine del giorno).
Si vota:
maggioranza favorevoli 10
minoranza contrari 2 (Poles e Scandolo)
astenuto 1 (Antoniolli)

3. ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
- PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP.44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011
- PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOlE SULLA SP.44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

Il MegaSindaco espone il punto: trattasi di una variante per la nuova pista ciclabile che da Gaiarine, via Calderozze, va verso Codognè fino alla rotonda di cui si è discusso nel punto precedente.
Entra la Rosada. Per realizzare questa pista ciclabile sarà tombinato una parte del fosso di via Calderozze e abbattuta una porzione di casa. Una parte della pista ciclabile correrà quindi sopra il tombinamento che verrà realizzato mentre una parte correrà ad li là del fosso.
Si vota:
maggioranza favorevoli 10
minoranza astenuti 3
Rosada non vota essendo appena entrata

4. LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ADEGUAMENTI PROCEDURALI – INDIRIZZI DI PRIMA APPLICAZIONE
Il Megalosindaco espone il punto. Si tratta di  recepire le disposizioni normative inerenti la liberalizzazione di alcune attività economiche.
Intanto entra Cappellotto..
Con questa norma si possono aprire bar, ristoranti senza più limitazioni del numero di licenze a livello comunale; viene tolta la distanza minima tra i distributori di carburanti; libertà di aprire edicole; e così via.
Poles ( Marco Poles non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo di consiglio comunale non ha mai aperto bocca) chiede se l’approvazione di queste nuove norme è un atto dovuto. Il Megalosindaco risponde di sì.
Si vota:
maggioranza favorevoli 11
minoranza favorevoli 3
Rosada astenuta

5. RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 87 DEL 27.11.2012
Espone il Megalosindaco. Variazioni di bilancio approvate dalla giunta. Le variazioni in entrata pareggiano con le uscite. Tutto ok.
Il consigliere Marco Poles chiede se sono state erogati allo stato i soldi della sanzione inflitta al nostro Comune per non aver rispettato il patto di stabilità del 2010. Il Megalosindaco risponde «NO».
Il consigliere chiede se corrisponde al vero che esiste questa sanzione a carico del comune di Gaiarine e il Megalosindaco risponde «non ne so nulla».
Il consigliere rimane sbigottito (e anche noi) e insiste «è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto.. ».
il Megalosindaco stizzito ribadisce «io non ne so nulla».
Ma come è possibile che a fronte di un decreto (che potete leggere qui) del 26 luglio 2012 il Comune di Gaiarine non sappia a dicembre che deve pagare una sanzione di € 17.360,12??
Noi speriamo che il Megalosindaco menta (ed è già cosa gravissima) sapendo di mentire altrimenti significa che questo nostro comune è davvero allo sfascio e questo è ancora più grave di un’eventuale menzogna. In ogni caso il mancato rispetto del patto di stabilità del 2010 ci costerà tra ridotti trasferimenti e sanzioni la modica cifra di € 98.366,00, bazzecole con i tempi che corrono.
Ma oltre l’inganno la beffa; il Megalosindaco si vanta di aver governato bene!!

Marco Poles chiede quali siano le variazioni di bilancio, il Megalosindaco dice che sono dei giroconti per  polizze, per le mense, per acquisti di tende, e 15.000 euro per la progettazione del cinema.
La consigliera Rosada fa presente che ci sono 13.000 euro di minori trasferimenti da parte dello Stato e il Megalosindaco risponde che «nel previsionale si era previsto una maggior entrata, che non si è realizzata».
Antoniolli chiede di «…. 9.000 euro …» e non riusciamo a capire se questa spesa corrisponda all’acquisto di tende o di qualcos’altro, anche perché sono nel capitolo “acquisti di beni immobili”.
Il consigliere Scandolo fa una dichiarazione di voto affermando che anche queste variazioni di bilancio dimostrano la poca sensibilità dell’amministrazione nei confronti dei cittadini colpiti dalla crisi, «.. si poteva creare un fondo di solidarietà.. abbiamo votato contro il bilancio di previsione e voteremo contro anche a queste variazioni.»
Si vota:
maggioranza favorevoli 11
minoranza contrari 4

Esauriti i punti all’ordine del giorno, come stabilito all’inizio del Consiglio si passa ad alle interrogazioni. Le interrogazioni presentate sono 7. Tre saranno lette ed avranno una  risposta immediata, le altre quattro verranno lette ma avranno una risposta scritta nei giorni che verranno.

Prima interrogazione presentata dal consigliere Antoniolli sull’esondazione avvenuta il 12 Novembre scorso. Chiede in buona sostanza se è stata fatta dagli organi competenti (Comune, Consorzio di Bonifica, ecc.) un’analisi per individuare le cause dell’esondazione.
Il Megalosindaco legge un documento pervenuto dal Consorzio riportante i dati della  piovosità del 12 novembre che viene dichiarata come piovosità eccezionale, per cui per il Consorzio non c’è dubbio alcuno che la causa sia da ascriversi ad evento eccezionale. Il Consigliere Antoniolli, non soddisfatto della risposta, afferma invece che quella che si è verificata è stata una esondazione anomala che non può essere ascritta ad eventi eccezionali ma bensì ad un intervento fatto nel fiume Aralt, presso le case Carli dove, per far affluire più acqua nei fossi circostanti, è stato alzato il letto naturale con dei massi riducendo così la  capacità precedente del corso d’acqua.
Il Megalosindaco annoiato prende atto e verificherà.
A noi pare che ci sia ancora una volta una scriteriata e approssimativa visione del fenomeno particolare accaduto quel giorno che fa il paio con una colpevole visione strategica.
È fuori di dubbio che la portata dell’evento è stato “eccezionale” ma se non si tiene conto dello scenario e delle prospettive ci troveremo sempre più spesso a giustificare tragedie e catastrofi con l’eccezionalità di quanto accaduto.
Ma prospettive e proiezioni scientificamente dimostrate ci dicono che gli scenari stanno cambiando e l’eccezionalità degli eventi fa riferimento al passato mentre nel futuro diventeranno “normalità”.

Cambiamento climatico vuol dire anche questo: eventi climatici mediamente più estremi, piogge meno frequenti ma più intense e abbondanti in un tempo minore.
Questo significa quantità d’acqua alla quale il nostro territorio e le nostre infrastrutture sono impreparate, rese tali da decenni di colpevole e interessata cecità pianificatoria.
Non capire questo, non prepararsi a questo significa indicare la luna e guardarsi il dito, cosa nella quale gli stolti riescono benissimo ma anche gli avidi visto che quel dito l’hanno appena adoperato per contar banconote.
Dal quinto rapporto sul cambiamento climatico dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change): “È praticamente certo, dicono gli esperti, che aumenteranno le ondate di gelo e di calore estremo, le inondazioni, i cicloni tropicali ed extratropicali. E a pagare lo scotto maggiore saranno i tropici e l’artico, ma anche le aree temperate più vicine alla fascia in forte riscaldamento.”

Cantava Fabrizio quarant’anni fa:
“E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.”

 
Seconda interrogazione(vedi qui)  sull’IMU, presentata dalla consigliera Rosada, che chiede per quali motivi: “.. non si è diminuita l’aliquota abitazione principale? .. si è scartata la possibilità di elevare l’importo della detrazione per abitazione principale fino a concorrenza dell’imposta dovuta? .. si è scartata la possibilità di diminuire l’aliquota di base? .. si è scartata la possibilità di dimezzare l’aliquota sui fabbricati rurali?”.
Alle quattro domande il Megalosindaco risponde, anzi non risponde.. meglio ancora risponde con una domanda, ovvero si autoinventa l’interrogazione giusta che avrebbero dovuto fare i consiglieri di minoranza e che avrebbe  dovuto pressapoco suonare così: “noi piccoli e insignificanti consiglieri di minoranza che non capiamo nulla di finanza locale, di economia, di tasse umilmente ti preghiamo di dirci come sei riuscito tu, bravissimo, meraviglioso, super ragioniere «.. a non aumentare le aliquote dell’IMU e mantenere il livello dei servizi offerti ai cittadini?».
In effetti questa è una nostra libera interpretazione della risposta data dal Megasindaco, ma il senso di quello che secondo lui i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto chiedere è proprio questo..
La consigliera Rosada, per dir la verità non più di tanto irretita dall’atteggiamento del Megalosindaco, (ormai tutti lo conoscono)  ribatte «lei ad una domanda seria risponde con “va là che la va ben” .. anzi non risponde affatto.. questa amministrazione dimostra una insensibilità verso le sofferenze economiche dei suoi cittadini.. ci sono anziani che sono in casa di riposo e che devono pagare l’IMU sulla loro casa.. mi dichiaro insoddisfatta».
Noi, che pure capiamo poco o nulla di finanza locale, ci permettiamo di affermare che nel 2012 il comune avrebbe avuto 98.366,00 di euro in più  provenienti dai trasferimenti dello Stato se solo nel 2010 avesse rispettato il patto di stabilità. E questi soldi potevano essere usati per ridurre l’imposizione fiscale dei cittadini del nostro comune.
Invece negli anni scorsi si sono fatte opere faraoniche, che niente avevano a che vedere con le vere necessità della comunità, si è sforato il patto di stabilità e adesso “pantalon paga”.

Terza interrogazione(vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada che interroga  per sapere:
“se alla data odierna (21.12.2012) sono mantenuti gli obiettivi di finanza pubblica, se sì, con quale saldo e con quali manovre tra quelle indicate dal Revisore medesimo e quali misure organizzative sono state assunte per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, e se dette misure sono pubblicate sul sito internet del Comune”.
La consigliera nel presentare la sua interrogazione fa presente che aveva cercato sul sito del comune queste misure organizzative, ma che non era riuscita  a trovarle. Ricorda che la legge prevede la loro pubblicazione nei siti comunali e quindi chiede se sono presenti nel sito del comune di Gaiarine oppure no.
Il Megalosindaco risponde che gli obbiettivi sono mantenuti, che il saldo è positivo e in equilibrio, che la giunta ha adottato le misure organizzative per garantire i pagamenti dei fornitori e che tali misure sono pubblicate sul sito del comune.
La consigliera Rosada fa presente che le misure dovevano essere adottate nel 2009.
Fine dell’interrogazione.
Vediamo di chiarire ai nostri lettori alcuni aspetti.
A luglio del  2009 visto le difficoltà con le quali le amministrazioni pubbliche pagavano i loro fornitori viene emesso un decreto legge che obbliga le amministrazioni statali e quindi anche i comuni  ad adottare entro il 31 dicembre del 2009 “misure organizzative per garantire i pagamenti”. I comuni sono obbligati a pubblicare sui propri siti le misure adottate e annualmente la relazione dell’andamento dei pagamenti.
Orbene il nostro efficentissimo comune, adotta queste misure quasi 2 anni dopo cioè il 6 dicembre 2011 anziché entro il 31 dicembre 2009. Questo a dimostrazione di come questa amministrazione si è  “sbattuta” delle difficoltà attraversate dalle aziende creditrici del comune. I consiglieri di maggioranza rappresentano in consiglio comunale i partiti PDL e Lega, che soprattutto a livello regionale più di una volta hanno cavalcato a scopi politici i suicidi di imprenditori in difficoltà. Alla faccia della coerenza. Ci sarebbe proprio di che sprofondare sottoterra.
Non solo non hanno adottato le “misure” entro i termini di legge, ma non hanno pubblicato nemmeno la relativa delibera, come prescriveva la legge, o per meglio dire l’hanno pubblicata il 18 dicembre 2012 dopo che era arrivata in comune l’interrogazione della consigliera Rosada.
La relazione annuale dei pagamenti è stata pubblicata venerdì 21 dicembre 2012 ovvero il giorno stesso del consiglio comunale.
La consigliera Rosada poteva ben cercarli questi documenti sul sito del comune ma non li avrebbe mai trovati perché non c’erano.

Per mezzo dei poteri sopranaturali del Megalosindaco sono comparsi giusto in tempo per il Consiglio.
Oplà!! e la magia è fatta.
Una amministrazione seria e degli uffici efficienti non possono e non devono comportarsi in questo modo.
Tutti “i personaggini” coinvolti in questa faccenda dovrebbero vergognarsi.
I citati documenti si trovano nel sito del comune a questo indirizzo in fondo alla pagina  http://www.comune.gaiarine.tv.it/it/Informazioni/OperazioneTrasparenza.html  

 
Quarta interrogazione/dichiarazione (vedi qui presentata dal consigliere Poles.
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta.
Interroga sull’orario di convocazione del Consiglio.
Esce Luisotto.

Quinta interrogazione presentata dal consigliere Scandolo
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. Si tratta del contenzioso legale tra l’ex segretaria Bondoni e il comune. In buona sostanza viene chiesto chi risponderà, in caso di soccombenza del comune, gli amministratori o il comune, cioè noi.

Sesta interrogazione (vedi qui) presentata dal consigliere Poles
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione affronta il  tema del  rinnovo della convenzione con il segretario 31% , approvata nel consiglio comunale del13/07/2012, con la quale gli vengono riconosciuti dei rimborsi spesa – non dovuti – come chiarito sia dalla Corte dei conti che dall’Ufficio Territoriale di Governo di Venezia che ha giurisdizione su tutto il Veneto.
Chiede come mai nel verbale del consiglio comunale del 13/07/2012 non venga riportata la domanda fatta dal consigliere Marco Poles sui rimborsi delle spese di viaggio e come mai nel medesimo verbale non sia stato riportato il voto contrario dei Consiglieri Marco Poles e Severino Scandolo.
Fine della lettura.

Sarebbe molto interessante leggere la risposta, vedere come, questi acrobati delle istituzioni, riusciranno a fare i salti mortali necessari per potersi giustificare.
Noi ci accontentiamo di avere un segretario 31%  che fa esattamente il suo dovere secondo le regole canoniche del cosiddetto “segretario serio”.. egli dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, tramutando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa..
Poi certo, come direbbe un immarcescibile protagonista della vita politica italiana, “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca” e pensare che chi stende i verbali è colui al quale viene contestato un rimborso spese illegittimo diventa un peccato davvero inevitabile.

Settima interrogazione (vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada.
Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione riprende il problema della convocazione alle ore 18.30 e chiede:
- perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’art. 38 comma 7 che prescrive che “nei comuni inferiori ai 15.000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro”
- se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?
Entra Masih.
La risposta sarà sicuramente un altro pistolotto del Megalosindaco ai Consiglieri, rei di chiedere il rispetto della legge.
Ma c’è di più. Sembra che il Prefetto, che tra i suoi compiti ha anche quello di assicurare il regolare funzionamento dei consigli comunali, a fronte dell’esposto presentatogli dai Consiglieri sul problema dell’orario, non abbia nessuna intenzione di intervenire, nè di richiamare il Megalosindaco affinché convochi il Consiglio, come dice la legge, in un “orario preferibilmente non coincidente con l’orario di lavoro”.
Poi ci si meraviglia se i cittadini perdono la fiducia nelle istituzioni, se si allontano dalla politica, se non vanno più a votare.
La decadenza dell’Italia non nasce solo dalla difficoltà economico/finanziaria, ma anche dallo scollamento profondo tra istituzioni e società civile.
In questo frangente le vittime di questo stato di cose sono i consiglieri di minoranza, ma a ben guardare siamo vittime anche noi cittadini, ed in ultima analisi la vera vittima è il nostro paese, l’Italia.

Qui si chiude il teatrino con gli auguri del sindaco.
Alle ore 19.20 finisce il Consiglio Comunale.

P.S.
Anche il Prefetto vorrà sapere quanti cittadini erano presenti al consiglio comunale.
Conta che ti riconta. Cinque.
Compresa una presenza sempre più ricorrente.

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