Consiglio Comunale del 26 novembre 2013: la Cronaca

Interessante. Aldilà dei dettagli, possiamo proprio dire che è stato  un consiglio interessante.
Tre fatti eclatanti sono emersi.
Il primo potrebbe essere definito una novità, gli altri due solo delle conferme.
Primo fatto.
Si vede, si sente, si respira aria di elezioni. Anche fisicamente si nota. Il “dottor” Mashif è finito nella maggioranza. È finito seduto tra la maggioranza e la minoranza, è l’ultimo della maggioranza ma sempre maggioranza è. Non sbaglia un voto, al di là delle astensioni sui verbali. E’ diventato il tredicesimo uomo. Forse nobile riserva?
Si può capire. Stufo di stare all’opposizione (sono quasi dieci anni), gioca le sue “carte” per poter finalmente approdare tra quelli che contano. Basta mozioni, interrogazioni, contrapposizioni (assai poche per dir la verità) che tanta fatica e poche soddisfazioni gli hanno riservato questi anni. Anche lui vuole arrivare a “contare”  (uno, due, tre, .. ) di più.
Legittime aspirazioni. Tra l’altro lui che è di “Forza (froda) Italia” si è trovato a Gaiarine all’opposizione dei suoi stessi compagni di partito.
Ci sentiamo di dare un consiglio, non a lui, ma a chi se lo “prenderà in coste”, attenti all’abbraccio mortale, non c’è il due senza il tre, per cui dopo due elezioni perse..
Si sente proprio aria di elezioni difatti tra il pubblico (7 persone), erano presenti  più di un candidato sindaco: uno ufficiale e riconoscibile, uno non sicuro , ma il cui nome circola da mesi, e uno in incognito il cui nome non circola affatto.
Verrebbe da dire: finalmente aria di elezioni.
Secondo fatto.
Una triste conferma. Come abbiamo più volte riportato nelle nostre cronache, raccontando le lamentele e le arrabbiature delle minoranze, e testimoniando le imprecisioni e le manchevolezze delle sue verbalizzazioni, ancora una volta emerge la “non verbalizzazione” di questo ex deputato leghista, finito a “non” fare il segretario a Gaiarine, o a fare il segretario sui generis alla faccia dell’imparzialità e dimenticando che è pagato da tutta la comunità di Gaiarine e non solo dalla parte che ha votato la maggioranza attuale. Possiamo dire che è ora che cominci a fare il suo lavoro da segretario e non da supporter di partito.
Terzo fatto.
La solita arroganza di un Megalosindaco sempre più caricaturale e sempre più simile a se stesso, aldisopra ormai di qualsiasi critica e commento.
Ma lasciamo parlare la cronaca.
Si fa l’appello (vedi qui): assenti Alvaro Poles, Venturin.
Masih arriverà successivamente.

Prima di iniziare, il Megalosindaco, vedendo quasi tutta la minoranza presente, con fare spiritoso e sornione attacca «..vedo che si è risolto il problema dell’orario.. »
Subito prende la parola la consigliera Rosada che annuncia due comunicazioni la prima
«..per manifestare, ancora un volta un  profondo dissenso per l’orario di convocazione .. che dimostra come il Sindaco non tenga in nessun conto l’istituzione democratica rappresentata dal consiglio comunale .. la sua è una evidente inciviltà..»
La seconda per fare un apprezzamento sulla serata che ha visto la presenza del giornalista Paolo Barnard, serata organizzata anche con il patrocinio del comune «..iniziativa lodevolissima di informazione per i cittadini .. mi auguro che ne verranno fatte altre..»
Il Megalosindaco tace, probabilmente chiedendosi se sia stato bene o male concederlo quel patrocinio.

Prende la parola il consigliere Poles con una dichiarazione sull’orario di convocazione «..ancora una volta la convocazione alle 18.30 crea difficoltà ai consiglieri nel lavoro .. si ostacola in questo modo la partecipazione dei cittadini .. questo dimostra la scarsa considerazione che il sindaco ha per questa assemblea.. »
Anche in questo caso il Megalosindaco fa finta di niente, probabilmente gongolando in cuor suo per aver fatto un dispetto alla minoranza.
Si passa oltre.
Ah, ovviamente pleonastico sottolineare come l’ultimo intervento fosse del consigliere Marco Poles e non del taciturno Alvaro Poles che in nove anni e mezzo non ha mai aperto bocca.
I più attenti tra voi potrebbero ora rinfacciare al cronista come l’Alvaro sia assente questa sera, il che gli permetterebbe di ribattere che un corpo fa numero ma è la testa a far presenza! Il che fa calare assai il numero dei presenti..

Continuiamo.
Vengono presentate due interrogazioni.
Il consigliere Marco Poles legge la prima che riguarda la restituzione del contributo di 3.000 euro alla Regione, contributo ottenuto per la stesura del Piano di Protezione Civile.
Il Megalosindaco fa la cronistoria dell’approvazione del Piano in questione, delle sue integrazioni e delle approvazioni, mettendo in evidenza che il contributo è stato tolto perché l’approvazione delle variazioni al piano sono state deliberate in ottobre mentre la Regione dava come scadenza il 30 giugno. Afferma però che solo il 5 di ottobre la provincia aveva preso in considerazione le modifiche al Piano di Gaiarine e solo successivamente si era scoperto che queste modifiche dovevano essere approvate dal Consiglio Comunale, non potendo così rispettare la scadenza imposta dalla Regione. Insomma il Comune di Gaiarine non ha colpe e sta richiedendo l’assegnazione del contributo.
Il consigliere Marco Poles, dichiarandosi insoddisfatto della risposta, legge la delibera regionale dalla quale emergono chiare tempi e modalità imposte dalla Regione per poter ottenere il contributo.
Sicchè il comune da quanto abbiamo sentito, checchè ne dica il Megalosindaco, fa proprio la figura di quello che non legge (male) e che se legge non capisce (peggio), in poche parole proprio una figurina di cacca..
A questo punto il consigliere Marco Poles legge la seconda interrogazione con la quale pone domande relative alla situazione economico/finanziaria del comune. Ne riportiamo alcune:
Esistono polizze fideiussorie verso terzi?
Se sì quali sono gli importi?
Ci sono azioni legali in corso tra comune e terzi e viceversa?
Esistono debiti fuori bilancio?
Il locale dell’ex posta di Albina è stato venduto?

Il Megalosindaco dichiara che risponderà solo alle ultime quattro domande, mentre le rimanenti avranno una risposta scritta in quanto gli uffici non hanno avuto sufficiente tempo per predisporre la documentazione. Così ci mette al corrente (vediamo le cose salienti) che non ci sono debiti fuori bilancio, che l’asta per vendere l’ex posta di Albina è andata deserta.
Il consigliere Marco Poles si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Megalosindaco.

Si passa quindi al primo punto all’ordine del giorno.

1. Approvazione verbale n. 21 seduta del 31.08.2013 e verbali seduta del 18.10.2013 (dal n. 30 al n. 33);
(entra il tredicesimo uomo della maggioranza Ashraf Masih)
Vi ricordate del famoso verbale n. 21 non messo in votazione nello scorso consiglio e ritirato dal Megalosindaco perché palesemente incompleto mancando numerosi interventi dell’opposizione?
Quel verbale doveva essere, dal segretario 32%, integrato, sistemato, corretto, messo a posto insomma reso conforme a quanto si era detto in consiglio.

Il consigliere Marco Poles fa presente che la data della  richiesta di convocazione della commissione regolamenti, formulata da lui e dal consigliere Scandolo, non è il 13 maggio, come riportato nel verbale, ma bensì il 13 giugno.
Il Megalosindaco guarda il segretario, il quale guarda le carte, non alza gli occhi, scarabocchia qualcosa, bofonchia e biascica non si capisce cosa.
Interviene la consigliera Rosada, la cui dichiarazione potete leggere qui. Interviene il Megalosindaco «..il mio intervento è stato riportato dal segretario perché era un intervento scritto.. il segretario non può verbalizzare tutto.. faccia gli interventi scritti..»
Risponde la consigliera «..non contesto il fatto che sia stato riportato l’intervento del sindaco.. ma il fatto che il segretario dovrebbe essere imparziale e riportare anche gli interventi della minoranza..»
Il consigliere Marco Poles dichiara «..ancora una volta siamo di fronte ad una verbalizzazione parziale.. non sono riportati gli interventi delle minoranze.. abbiamo chiesto la registrazione delle sedute anche per permetter una verbalizzazione corretta..»
Si vota: 13 favorevoli, astenuti Masih e Modanese perché assente al consiglio in questione, Rosada contraria.
Si passa al verbale n.30
Si vota: 13 favorevoli, astenuti Masih e Rosada
Si passa al verbale n.31
Il consigliere Marco Poles fa presente che «..il verbale riporta una verbalizzazione parziale e partigiana .. non riporta gli interventi delle minoranze .. e che era stata richiesta la registrazione .. »
Si vota: 10 favorevoli, astenuti Antoniolli, Masih, Poles, Rosada e Scandolo
Si passa al verbale n.32
Il consigliere Marco Poles interviene dichiarando «..che nel verbale in questione non vengono riportate domande e interventi suoi e di altri consiglieri sui fondi per le famiglie, sui mutui, sulle fognature, sull’illuminazione .. il verbale è una cronaca parziale e partigiana che non riporta le repliche delle minoranze ..»
Si vota: 10 favorevoli, contrari Antoniolli, Pole e Scandolo, astenuti Masih e Rosada.
Si passa al verbale n.33
Si vota: 14 favorevoli, astenuta Rosada

C’è da chiedersi, davvero, per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare funzionari statali strapagati che agiscono da funzionari di partito quando invece sarebbero chiamati all’imparzialità e al rispetto democratico di tutte le componenti rappresentanti la comunità, ma pare che alcuni di loro dedichino più attenzione all’abbinamento dei colori del loro abbigliamento piuttosto che all’attività per cui vengono pagati.

2. Variazioni al bilancio di previsione 2013;
Inizia il Megasindaco dicendo che si tratta di un assestamento di bilancio dovuto soprattutto all’entrata IMU; viene subito interrotto dalla consigliera Rosada, la quale chiede se all’ordine del giorno non doveva essere posto prima il punto “Approvazione 1° variazione al programma triennale OO.PP. 2013/2015 e all’elenco annuale lavori pubblici 2013” e poi la variazione del bilancio.
Il Megalosindaco afferma che i due punti sono collegati e quindi è lo stesso discutere prima l’uno o l’altro.
Il Megalosindaco propone un emendamento per modificare il finanziamento dell’opera relativa alla sistemazione di due incroci a Francenigo. L’emendamento prevede di finanziare una parte dell’opera, 63.000 euro, non più con la vendita dell’ex posta di Albina (asta andata deserta), ma con avanzo di amministrazione.
Si mette al voto l’emendamento.
Si vota:
11 favorevoli (maggioranza + tredicesimo uomo);  Marco Poles e Scandolo contrari; Antoniolli astenuto; Rosada non partecipa al voto.

La consigliera Rosada legge una dichiarazione scritta, che poi sarà passata al segretario, (chissà se questa verrà verbalizzata o sarà persa in mezzo ai copiosi appunti che di solito il nostro solerte verbalizzatore annota durante le sedute) nella quale fa presente che in data 4 settembre scorso aveva posto due domande agli uffici comunali e che da allora attende ancora le risposte, come attende un’altra risposta dall’estate 2011, e quindi formula  direttamente all’assessore al bilancio e al sindaco: «..visto che il Bilancio Previsione 2013 è stato approvato il 30 agosto 2013, dal 1 gennaio al 30 agosto 2013 è stata compiutamente applicata la normativa prevista per l’esercizio provvisorio di bilancio?»
IL Megalosindaco risponde: «Sì»
Un semplice “Sì”. Cos’è meglio di un semplice “Sì”. “Sì” è un’affermazione sintetica e definitiva.. Oppure potrebbe essere fin troppo definitiva. Un semplice “Sì”potrebbe voler dir tagliar corto, chiudere la partita, una bugia per passar avanti.
Chissà quale dei due significati viene ad assumere quel semplice “Sì” del Megasindaco.

Si fanno numerose domande sull’entrata IMU, sulle variazioni di bilancio riguardanti maggiori entrate relative a servizi, sul cambiamento delle cifre, rispetto al bilancio di previsione, per la chiusura dei mutui, sulle maggior entrate per sanzioni e concessioni edilizie, sui 250.000 euro destinati alla sistemazione degli incroci, di via Molino/via Benedetti e via Sacile/via Palù a Francenigo.
Ci sono domande e spiegazioni non sempre chiare.
Tant’è che il Consigliere Scandolo nella sua dichiarazione di voto fa presente che non si possono al 26 novembre, cioè quasi fine anno, avere ancora incertezze su come e dove verranno reperiti i soldi per finanziare le opere previste.
La consigliera Rosada nella sua dichiarazione di voto fa presente che è un assurdo giuridico e logico votare prima le variazioni di bilancio e dopo le variazioni al programma triennale delle opere pubbliche. Prima si determina cosa si vuol fare e dove trovare i finanziamenti e poi si spendono i soldi, si varia, cioè il bilancio di conseguenza. Per questo motivo non parteciperà al voto.
Si vota:
11 favorevoli (maggioranza + tredicesimo uomo); Antoniolli, Marco Poles e Scandolo contrari, Rosada non partecipa al voto.

3. Approvazione 1° variazione al programma triennale OO.PP. 2013/2015 e all’elenco annuale lavori pubblici 2013;
Illustra il Megalosindaco. «..la variazione prevede la sistemazione degli incroci di via Molino/via Benedetti e via Palù/via Sacile a Francenigo, per 250.000 euro .. si tratta di un’opera doppia , perché è previsto un accordo con la provincia di Treviso che realizzerà la rotonda in via Benedetti e Via Molino..»
Il consigliere Marco Poles chiede se la sistemazione dell’incrocio sia così importante.
Risponde il Megalosindaco chiarendo come si tratti di due incroci vicinissimi l’uno all’altro e che nei pressi vi è un’azienda importante.
La consigliera Modanese fa presente che la rotonda che si andrà a fare insiste sulla strada principale (via Benedetti) vicino all’Osteria alla Pesa, dove nel corso degli anni si sono verififcati incidenti.
Il consigliere Antoniolli fa presente che per sistemare l’incrocio via Palù/Via Sacile bisognerebbe acquistare la proprietà Carrer, ma 250.000 euro non bastano.
Il Megalosindaco lo rimprovera «..vedi che non mi ascolti, ho appena detto che i 250.000 euro sono messi dal comune e che poi ci sono quelli della provincia..»
La consigliera Rosada fa presente «.. che prima l’opera  non era finanziata .. ora si modifica l’opera, la si finanzia, dimenticando che la legge sugli appalti prevede uno studio di fattibilità, che lei, sindaco, ha detto che non c’è..»
Il Megalosindaco «..non è un progetto del comune..»
Consigliere Rosada «..come non è un progetto del comune.. è la legge che prevede lo studio di fattibilità!»
Consigliere Marco Poles «.. ci hai appena detto che i soldi stanziati dal comune non bastano..»
Consigliere Antoniolli «..quest’opera sembra tanto solo  parole da bar.. è tutto così incerto..»
La consigliera Rosada, nella sua dichiarazione di voto, afferma come sia gravissimo approvare un’opera senza lo studio di fattibilità, in contrasto con quanto prevede la legge sugli appalti.
Il Consigliere Marco Poles afferma di condividere la sistemazione degli incroci, ma non le procedure adottate condividendo perciò le osservazioni della consigliera Rosada.

Noi siamo oggettivamente contrari alle sistemazioni stradali che ne prevedano l’allargamento, lo scorrimento, il flusso perchè profondamente convinti che ogni agevolazione e miglioria fatta a motociclisti, automobilisti, camionisti li spinga solo ad aumentare la velocità, fattore responsabile del 99,99% cento degli incidenti stradali. Così come siamo oggettivamente contrari alle rotonde quando diventano mostruose circumnavigazioni in ettari di prati e campi.
In questo caso oggettivamente uscire da via Molino verso il vicinissimo incrocio via Benedetti/via Fracassi è pericoloso per la demenziale velocità con la quale molti automobilisti entrano in Via Mazzul arrivando da via Fracassi.
Una soluzione va certamente trovata che imponga e costringa al rallentamento chi imbocca via Mazzul.
Potrebbe già migliorare le cose il limite 30 urbano (ma siamo già incapaci di rispettare i 50 attuali), ma una piccola rotonda ben studiata potrebbe servire, trovando contemporaneamente il modo di far ridurre la velocità senza per questo penalizzare oltre il necessario i mezzi più pesanti.
A questo dovrebbero pensare amministratori e urbanisti/progettisti; se pensassero.

Così non è, o non lo è quasi mai.
Si vota:
11 favorevoli (maggioranza + tredicesimo uomo); Antoniolli, Marco Poles e Scandolo astenuti, Rosada non partecipa al voto.

4. Estinzione anticipata mutui cassa depositi e prestiti;
Il Megalosindco illustra: «..si tratta come riportato nella previsione di bilancio della cancellazione di alcuni mutui per un totale di circa 483.000 euro di cui 460.000 in quota capitale e circa 20.000 in quota interesse .. le cifre e alcuni mutui sono diversi da quelli indicati nel bilancio di previsione..»
La consigliera Rosada chiede «..per due mutui recentissimi che ora si vanno a chiudere, a quanto ammonta l’importo del capitale ricevuto e a quanto ammontano gli interessi pagati al 31.12.2013.. trovando come estinguere questi due mutui sia assurdo..».
Il Megalosindaco risponde «..che non so, anche perché non posso ricordare tutte le cifre e che comunque non è importante l’ammontare di interessi pagati.. quello che è fondamentale è il tasso di interesse del mutuo e la penale per la sua estinzione.. e che comunque si devono fare affermazioni giuste in consiglio..»
La consigliera Rosada ribatte che non deve essere il sindaco a decidere quali sono le affermazioni  giuste o sbagliate che devono fare i consiglieri.
Il tredicesimo uomo biascica qualcosa che non riusciamo a comprendere e alla quale nessuno presta attenzione e si va avanti con il consigliere Marco Poles che chiede come mai nel precedente consiglio, sempre in relazione all’estinzione dei mutui, il sindaco aveva affermato che bisognava estinguere i mutui con il tasso di interesse più alto, e ora si è cambiato idea. Il Megalosindaco dice che è importante verificare la penale da pagare, e che quindi, in certi casi, può essere più conveniente, in base alle cifre imposte per l’estinzione dalla Cassa Depositi e prestiti, estinguere quelli con tassi più bassi. Il consigliere Antoniolli osserva che la valutazione della convenienza economica non può essere fatta in due minuti, ma per una valutazione complessiva bisogna vedere quali sono i programmi dell’amministrazione. Allora la consigliera Rosada chiede quale sia la convenienza economica.
Il Megalosindaco riprende «..non la chiamerei convenienza economica ma piuttosto vantaggi (distinzione semantica incomprensibile?!?!?!?).. il comune non avrà vantaggi nel 2013 ma dal 2014 avrà un “vantaggio” di 38.000/40.000 euro che potranno essere spesi per … i servizi… per il sociale..»
Ovvero le elezioni si avvicinano e allora bisogna usare parole diverse da piazze, magazzini, strade, edilizia, urbanistica, ecc. 

La consigliera Rosada legge la dichiarazione di voto che potete vedere qui.
Anche il consigliere Scandolo fa una dichiarazione di voto «..si estinguono mutui aperti nel 2009 e 2011 .. il ragioniere (leggi Megalosindaco) cerca con abilità di farci credere che risparmierà .. ma non ci dice quanti interessi abbia pagato questo comune in questi anni per mutui aperti per opere inutili..»
Anche il Megalosindaco fa una dichiarazione di voto «..se fossi come la Rosada che non legge i verbali per non arrabbiarsi.. se fosse verbalizzato tutto quello che si dice in Consiglio.. scapperebbe un sorriso nel leggere quello che viene detto in consiglio..»
Proviamo a interpretare il pensiero (parola grossa!) del primo cittadino: il verbalizzatore lo paghiamo anche se non verbalizza anzi è meglio che non verbalizzi così nei verbali non compaiono tutte le “fregnacce” che i consiglieri di minoranza dicono.
Ergo: il verbalizzatore lo paghiamo solo per scrivere le grandi assolute verità che “emergono” dalla bocca di questo sindaco megalomane e arrogante e presuntuoso e vanitoso.

Si vota:
11 favorevoli (maggioranza + tredicesimo uomo); Antoniolli, Marco Poles e Scandolo astenuti, Rosada non partecipa al voto.

5. Approvazione variante parziale al P.R.G. L.R.V. N. 61/1985, art. 50, comma 4 lett. F per apposizione vincolo preordinato all’esproprio, relativa alla realizzazione di una pista ciclabile lungo la SP. 44 in comune di Gaiarine in collegamento con la SP. 15 in comune di Sacile in attuazione del protocollo d’intesa del 16.03.2011;
Il Megalosindaco illustra, dicendo che si tratta dell’approvazione del protocollo di intesa per il tratto di pista ciclabile che collega via Sacile con la rotonda della bretella e la pista ciclabile che andrà a fino a Cavolano .. che non essendoci state osservazioni si può procedere..
Domande e risposte da cui emerge come i cittadini a cui verrà espropriato il terreno siano già stati avvisati, che non ci sono oneri per il comune di Gaiarine, che l’opera sarà eseguita totalmente dalla provincia di Pordenone e che la provincia di Treviso metterà a disposizione 50.000 euro.
Si vota:
favorevoli all’unanimità

6. Regolamento per la disciplina dell’imposta municipale propria (imu). Integrazione art.  10.
Come sempre illustra il Megalosindaco.
Si tratta di introdurre due modifiche al regolamento IMU: la prima modifica obbligatoria per legge   prevede l’abolizione della seconda rata per gli immobili invenduti di proprietà delle imprese immobiliari  a partire dal 1 luglio; la seconda, che può essere applicata a discrezione del comune, prevede l’equiparazione  a prima casa delle case date in comodato ai figli e parenti di primo grado.
Sulla prima proposta non c’è discussione. Sulla seconda interviene il consigliere Marco Poles, che fa presente che la non equiparazione era stata introdotta per evitare fenomeni di elusione fiscale.
E qui inizia una digressione  su ipotetiche case a Cortina che vi risparmiamo.
Interviene la consigliera Rosada affermando che è sacrosanto introdurre questa equiparazione e chiede da quando va in vigore. Il Megalosindaco risponde che va in vigore in modo retroattivo dal 1 luglio, ma che probabilmente quelli che hanno già pagato non vedranno indietro neppure un euro.
Si vota:
favorevoli all’unanimità

Termina così alle 20 e 2 minuti anche questo consiglio.
Breve nella sua durata, lungo da raccontare.
Rimandiamo l’epilogo di questa cronaca alla nostra nuova rubrica: le grandi domande di foraperfora

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 18 ottobre 2013: la Cronaca

Convocazione del consiglio ancora una volta alle 18.30. Quindi non c’è davvero speranza nè illusione: il MegaloSindaco è lui e fa quel che gli pare. Punto!
La convocazione del precedente consiglio di un sabato mattina alle ore 9.00 è stata quindi soltanto una svista se non addirittura una benevola concessione all’insegna del “potrei.. ma non voglio!”.
Si comincia.  
Si fa l’appello, assenti Rosada (vedi qui), mentre Antoniolli e Masih arriveranno  successivamente.

1. Approvazione verbali seduta del 31 agosto 2013 (dal N.16 al n. 29)
Apre il MegaloSindaco«Primo punto..»
Lo interrompe il consigliere Marco Poles (non Alvaro Poles che in nove anni e mezzo di consiglio comunale non ha mai aperto bocca) che chiede la parola.. «.. per stigmatizzare la reiterata convocazione preserale del consiglio e ribadire la nostra contrarietà..»
Chissenefrega, pensa il MegaloSindaco e continua: «Primo punto all’ordine del giorno verbali dal 16 al 29»
Il consigliere Marco Poles chiede di escludere dalla votazione il verbale 21, il Sindaco accetta la proposta e mette in votazione i verbali escluso il 21. Il consigliere Marco Poles dichiara che lui e il consigliere Scandolo daranno un voto di astensione in quanto le verbalizzazioni eseguite dal segretario (sì, quello al 32%) sono così scarne che non rispecchiano l’andamento della discussione e fa presente, inoltre, che più volte era stata chiesta dalla minoranza la registrazione dei consigli questo anche per poter realizzare una verbalizzazione più completa e perciò più corretta.
Chissenefrega pensa il MegaloSindaco (ovviamente non lo dice ma si legge in faccia).
Chissenefrega pensa il Segretario al 32% nonché Verbalizzante Ultrasintetico (ovviamente non lo dice ma si legge in faccia, tanto il rimborso spese di viaggio – non dovuto – che scriva tanto o poco lo prende lo stesso).
Si vota: 10 (maggioranza) favorevoli, Poles, Scandolo, Presotto e Modanese astenuti (quest’ultimi due perché assenti al consiglio comunale precedente).
Si passa al verbale n. 21. Il consigliere Marco Poles fa presente che degli emendamenti e delle osservazioni  riguardanti il Regolamento per la disciplina della concessione in uso delle sale e dei locali comunali da lui presentati, viene riportato a verbale solo il voto, e per dimostrare quanto afferma rilegge un emendamento da lui proposto che era stato consegnato in forma scritta al Segretario e che nel verbale non compare.
Il MegaloSindaco borbotta qualcosa al Segretario al 32% nonché Verbalizzante Distratto e in evidente imbarazzo (il MegaloSindaco non il Segretario, il che sorprende visto che l’imbarazzo è atteggiamento che deriva da un disagio: sotto l’arrogante scorza residuano brandelli di coscienza?) propone di rinviare la votazione di questo verbale al prossimo consiglio comunale naturalmente a correzione ed integrazioni avvenute.
E un richiamo ufficiale per il Segretario al 32% nonché Verbalizzante svagato no? A scuola quando un alunno non riporta ciò che l’insegnante detta c’è la punizione, questo soggetto lo paghiamo al 32% e gli diamo pure un rimborso spese non dovuto.
Comunque il consigliere Marco Poles accetta e si passa oltre.

Quindi nulla di nuovo sotto il sole.. da quando c’è questo Segretario al 32% le minoranze, con ragione, contestano le approssimative o addirittura errate verbalizzazioni, astenendosi o dando voto contrario all’approvazione dei verbali. È invece la prima volta, che un verbale di questo Segretario al 32% Verbalizzante sventato, per ordine del MegaloSindaco, verrà integrato. Meglio tardi che mai.
Ci chiediamo come farà il Segretario al 32% Verbalizzante condensato, non avendo preso alcuna nota della discussione sul punto in questione, a stendere un verbale esauriente ed esaustivo? Come farà a ricordare la discussione delle decine di osservazioni presentate e della dozzina di emendamenti proposti? Forse possiede doti mnemoniche inimmaginabili, forse ricorrerà a pratiche autoipnotiche subliminali, forse tenterà la strada della divinazione e della lettura dei visceri.. mah, staremo a vedere.
Nel frattempo il comune di Gaiarine ovvero i cittadini del comune di Gaiarine ovvero noi, gli passano il rimborso spese di viaggio..

Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno.. il MegaloSindaco propone al consiglio, vista la presenza in sala dell’ing. Ghizzo, estensore del piano di protezione civile, di trattare prima il punto 3 e successivamente il punto 2.
Il consiglio accetta.

3. Piano comunale di Protezione Civile: aggiornamento ed adeguamento alle prescrizioni del comitato provinciale di protezione civile
Il MegaloSindaco illustra «.. dobbiamo approvare il Piano di Protezione Civile steso nel 2008 e approvato nel 2011 .. anche la provincia chiede delle revisioni semestrali ..»
(entra il consigliere Masih)
«.. per avere il contributo per la revisione del piano è stato necessario dare un incarico ad una ditta esterna … l’esercitazione fatta 20 giorni fa ha evidenziato il problema dei campi sportivi previsti come punti di raccolta della popolazione in caso di emergenza, che potrebbero essere rovinati nel caso di accoglienza prolungata della cittadinanza alloggiata in tende .. è stata quindi individuata una nuova area per l’emergenza all’interno della zona industriale di Gaiarine»
Consigliere Marco Poles: «Come punti di raccolta non potrebbero essere utilizzate le strutture delle pro loco?»
MegaloSindaco: «Sì, per un’accoglienza breve, mentre nel caso l’emergenza durasse a lungo, sono necessarie le tende in quanto le famiglie hanno diritto alla loro privacy..»
Il MegaloSindaco dà la parola all’ing. Ghizzo, ma interviene il consigliere Masih chiedendo con quale criterio è stato steso il piano.. il MegaloSindaco risponde che questa domanda doveva essere fatta nel 2008 quando è stato fatto il piano, visto che ora si è in una fase di semplice revisione. Ghizzo prende la parola.
«Si è passati, nella stesura dei piani di protezione civile, “dal fai da te” ad un approccio sistematico.. piani identici in tutta Italia tenendo conto, naturalmente, delle specificità territoriali.. questo ne garantisce l’efficacia perché tutti i comuni hanno un piano quindi una struttura di emergenza e possono così parlare un linguaggio comune.. il piano è stato approvato dalla competente commissione con prescrizioni per questo stasera si rende necessaria la ratifica del consiglio comunale di Gaiarine..»
(Entra il consigliere Antoniolli)
«.. il piano è comunque sempre in itinere.. dovrebbe adeguarsi ai cambiamenti del territorio.. dovrebbe essere rivisto ogni 6 mesi e non deve più essere un piano cartaceo ma eseguito e disponibile in formato digitale..»

Ci sono a questo punto domande dei consiglieri Masih, Marco Poles e Antoniolli, alle quali l’ing. Ghizzo risponde con esempi precisi e composta pacatezza, ma il MegaloSindaco inizia a fremere perché le cose si dilungano. Per tagliar corto tenta addirittura più volte di rispondere personalmente.. qualche volta anche ci riesce ma per lo più risponde l’ing. Ghizzo che imperturbabile fornisce spiegazioni chiare e dettagliate.. d’altra parte a questo serviva la sua presenza in Consiglio.
Il MegaloSindaco freme, la sua maggioranza no, e sa già tutto sull’argomento poiché non pone una domanda che sia una, e ribadisce la propria inerzia.. a volte pare esserci un sussulto, un fremito, un rotear d’occhi, un accenno di attenzione; ma poi il torpore riprende.
Alla fine si arriva al voto: approvato all’unanimità.
E si congeda l’ing. Ghizzo.

2. Verifica dello stato di attuazione dei programmi e verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio 2013
Illustra il punto il MegaloSindaco facendo presente che è stato approvato da poco più di un mese il bilancio di previsione e si è obbligati a fare la verifica dello stato di attuazione dei programmi.. un’assurdità ancora più evidente se si pensa che era possibile approvare il bilancio di previsione addirittura entro il 31 novembre ma la data massima per verifica è rimasta comunque il 30 settembre.
Il MegaloSindaco cita il parere del revisore dei conti che conferma come raggiungibile l’obbiettivo del rispetto del patto di stabilità, raccomandando anche di tener controllati i pagamenti.
Il consigliere Marco Poles chiede quali siano i pagamenti che potrebbero non far rispettare il patto di stabilità.
Il MegaloSindaco risponde «.. per esempio se pagassimo i 900.000 euro della palestra (L’INUTILE palestra double face) allora si sforerebbe il patto.. ma ad oggi non ci sono opere pubbliche da pagare che superino i 100.000 euro, quindi siamo tranquilli..»..
ah, beh, allora..
Ancora il Consigliere Marco Poles: «I fondi di sostegno all’occupazione e alle famiglie approvati nel precedente consiglio, al di là delle date di pubblicazione, come sono andati?»
Andate a leggere questo commento nel nostro blog e capirete cosa intendesse il Consigliere Marco Poles quando parla di date.
Capireste come questa amministrazione abbia stabilito di mettere a disposizione dei soldi (30.000 euro) per aiutare cittadini e famiglie in difficoltà, ma come poi non abbia dato pubblicità ai bandi relativi lasciando pochissimo tempo per poter presentare le domande ai fortunati che ne avessero avuto conoscenza e bisogno.

Il MegaloSindaco risponde: «.. si stanno valutando le domande, la scadenza dei bandi è di pochi giorni fa..».
Il consigliere Marco Poles continua «.. da quello che mi risulta sono state presentate 7 domande..».. poi passa ad un altro argomento «.. per la chiusura dei mutui ci sono novità con la Cassa depositi e prestiti?».
Il MegaloSindaco risponde: «No, stiamo ancora verificando l’ammontare dell’eventuale penale per la chiusura dei mutui».
A questo punto il consigliere Masih legge un passo della relazione del Revisore dei conti e chiede cosa significa .. il MegaloSindaco chiarisce che si riferisce al rispetto del patto di stabilità già chiarito precedentemente.
Si continua con domande sulla spesa anomala dell’illuminazione pubblica (consigliere Marco Poles), sul cambio del gestore dell’energia elettrica(consigliere Marco Poles), sul fatto che l’anomalia della spesa potrebbe essere dovuta all’energia elettrica consumata per le casette di natale (consiglieri Masih e Antoniolli), sul mancato collaudo di un tratto di fognatura ad Albina(consigliere Marco Poles).
Su quest’ultimo punto il MegaloSindaco fa presente che l’avvocato Zanchettin sta valutando a chi compete il pagamento del danno: polizza di assicurazione, impresa o progettista.
Il consigliere Marco Poles chiede da quanti anni va avanti questo contenzioso , il MegaloSindaco risponde «4 anni».
Noi prendiamo atto che sono passati 4 anni. Quattro anni che il comune è alle prese con un’opera pubblica che non può essere collaudata perché non eseguita correttamente e in consiglio comunale non se n’è mai parlato. Se non fosse stato per un articolo di stampa apparso qualche giorno prima (sarebbe interessante sapere chi ha passato la notizia al giornalista) nessuno saprebbe nulla.
Questa sì che è trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
Si riparla di allacciamenti alla fognatura (consigliere Antoniolli), degli allacciamenti che inizieranno a Codognè a fine anno (così afferma il MegaloSindaco), allacciamenti che a Codognè partiranno tra un anno o due (ribatte il consigliere Antoniolli), sulla partenza del depuratore di Campomolino (continua il consigliere Antoniolli), sulla vasca Imhoff di Calderano (insiste il consigliere Antoniolli).
Il consigliere Marco Poles chiede se siano pervenuti i soldi dell’Imu, il MegaloSindaco risponde che sono “arrivati” dallo Stato 326.000 euro ma non si sa se a fronte della prima rata o del saldo.
Si passa alle dichiarazioni di voto delle minoranze poiché come al solito la maggioranza non dichiara un bel niente; è già tanto espletino le minime funzioni vitali.
Dall’intervento del consigliere Scandolo: «.. stando alle dichiarazioni di questa amministrazione tutto funziona al meglio. .. noi siamo convinti che così non è.. in questi anni si è pensato solo a ristrutturare immobili.. contenitori vuoti come l’ex magazzino.. per non parlare di Villa Altan ridotta da questa amministrazione a magazzino di vecchi libri e riviste.. i nostri cittadini devono trovare gli strumenti culturali di cui abbisognano nei comuni limitrofi.. siamo preoccupati, visto come questa amministrazione spende i soldi, che anche nel 2013 venga sforato il patto di stabilità o che riesca a rispettarlo non pagando le ditte creditrici.. in questo periodo di crisi non si dovrebbe sprecare denaro per interventi non richiesti dalla cittadinanza..»
La bispalestra è l’ennesima dimostrazione, aggiungiamo noi.
Si vota: 12 (maggioranza) favorevoli, Antoniolli, Masih, Poles, e Scandolo contrari.

4. Mozione dei consiglieri Scandolo Severino e Poles Marco per promuovere una riflessione politica e pubblica sulla prospettiva di istituire una unione di comuni
Il consigliere Marco Poles legge una articolata mozione che invita l’amministrazione comunale di Gaiarine ad avviare un dibattito pubblico sulla possibilità di unire il nostro comune con quelli limitrofi (ovvero Orsago, Godega, Codognè, Cordignano), o anche di dar vita ad una unione di servizi, tutto questo in un’ottica di riduzione delle spese.
Terminata la lettura il consigliere Marco Poles fa presente che questa mozione è nata all’interno del Partito Democratico Provinciale e che è stata già proposta in alcuni comuni della Provincia.
Prende la parola il MegaloSindaco, che mentre il consigliere Marco Poles leggeva scriveva freneticamente sogghignando tra sé e sé.
Poi risponde leggendo «Sono ancora una volta deluso da questa minoranza .. perchè questa mozione si dimostra un copia incolla di altre mozioni presentate nei comuni vicini (o è sordo o cosa ha capito delle parole appena pronunciate da Marco Poles?).. ma vista la necessità di discutere della cosa, tra l’altro sono stato invitato a Godega per discutere proprio di questo argomento.. propongo il voto favorevole».
Coup de théâtre!!Sguardi sbalorditi tra le minoranze, i più anziani annaspano increduli, mentre la maggioranza è impassibile e solo tra i meno catatonici affiora la parvenza di un risolino; ma chissà, forse è uno spasmo di fame.
Si vota: approvato all’unanimità.

Si conclude alle 19.40 circa anche questo Consiglio: – 1 (cioè uno in meno con questo sindaco megalomane e questa maggioranza soporifera).
Se non fosse stato per l’ing. Ghizzo e i suoi precisi interventi probabilmente alle 19.00 la maggioranza poteva già avviarsi a bere l’aperitivo.
Ah: i cittadini presenti erano 4!

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 31 agosto 2013: la Cronaca

Si torna alla quasi normalità con una convocazione del consiglio di sabato mattina ore 9.00.
I consiglieri di minoranza finalmente tutti presenti e senza criticare l’ora di convocazione.
Invece normalità assoluta nella gestione del Consiglio da parte del Sindaco. Solita arroganza, maleducazione e faccia tosta. Normalità assoluta anche da parte dei consiglieri di maggioranza. Tutti muti, tranne qualche illuminata esortazione (‘ndemo ‘vanti, ‘ndemo ‘vanti). Alcuni beatamente appisolati, altri, verso mezzogiorno, vittime della fame.
Così si comincia.

Si fa l’appello, assenti Modenese, Presotto (vedi qui). Antoniolli arriverà successivamente.

Si parte con le comunicazioni e interrogazioni.

Il consigliere Marco Poles fa presente al Sindaco che il 16 luglio, con mail certificata, aveva richiesto agli uffici copia di una convenzione e che a distanza di un mese e mezzo non ha ancora ricevuto nessuna risposta.
Non c’è da meravigliarsi, del tutto normale che in questo comune non si risponda alle lettere dei cittadini: è una vecchia abitudine del Sindaco, diventata prassi anche per gli uffici. Si sa che chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Il consigliere Marco Poles presenta anche una interrogazione urgente sulla situazione dell’ormai ex Centro Infanzia di Albina (leggi qui). L’interrogazione fa presente che le assemblee, richieste due anni fa per determinare con i cittadini possibili soluzioni ai problemi del centro infanzia, non sono mai state fatte e interroga per sapere come verranno gestite le due scuole materne pubbliche, quali saranno gli aspetti economici, quali saranno i servizi per l’infanzia che questa amministrazione erogherà e come si integrerà la scuola materna privata con quella pubblica.

Si passa all’ordine del giorno

1.    Approvazione verbali seduta del 31 maggio 2013 (dal N. 9 al n. 15);
Si vota: astenuti Alvaro Poles e Rosada perché assenti al precedente consiglio.
I consiglieri Marco Poles e Severino Scandolo pur presenti al precedente consiglio si astengono senza motivare la loro astensione. Siamo propensi a pensare che i (non) verbali stesi dal segretario 31% non incontrino la loro approvazione e neppure (per quel che conta) la nostra.
2.    Destinazione contributo per le opere di culto . Approvazione per l’anno 2013;
Il Sindaco fa presente che nel 2013 il contributo di 10.000 euro per le opere di culto, vista la rotazione annuale, spetta alla parrocchia di Albina.
Fa altresì presente, che avendo la parrocchia di Francenigo chiesto di poter usufruire già quest’anno del contributo 2014, richiesta motivata dalle spese sostenute per la sistemazione dell’ex cinema Damiano Chiesa, si è deciso di concedere un contributo di 10.000 euro anche alla parrocchia di Francenigo.
La Consigliera Rosada chiede come mai l’importo assegnato come contributo sia tutti gli anni uguale (10.000 euro). Il Sindaco risponde «perché diecimila euro è la cifra minima prevista»
Ma non è così.
Le delibere del 2012 e del 2011, che siamo andati a rivedere, riportano fedelmente quanto segue: “Dato atto che la somma di € 10.000 si presume superiore all’8% e va considerata quale contributo per la realizzazione degli interventi edilizi a favore degli edifici di culto”
Sono 10.000 euro perché è così da anni. La cifra del contributo è diventata prassi e non ha niente a vedere con l’8% previsto dalla legge regionale 44/87, anche perché siamo sicuri che non viene fatto il conguaglio triennale previsto dalla legge stessa.
 
Si vota: approvato all’unanimità

3.    Approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2013/2015 ed elenco annuale 2013 OO.PP.;
Il Sindaco legge l’elenco delle opere pubbliche previste nel triennio 2013/2015 (vedi qui) ma precisa che «.. l’incertezza politica e finanziaria non permette di avere sicurezze .. pertanto la giunta non intende finanziare le opere 2013 ..»,
Interviene la Rosada «questa presentazione è fuorviante .. non sono previsti finanziamenti per opere sopra i 100.000 euro perché non ci sono i soldi ..»
Il sindaco tenta una replica arrampicandosi sugli specchi  « ..sono le norme.. abbiamo 480.000 euro di avanzo, il problema non è dei soldi ..»
Ribatte la Rosada: «Il comune non può fare le opere pubbliche per via dei mutui, degli interessi passivi ..»
Sindaco: «È più complesso di come la presenta Lei ..»
(entra Antoniolli)
Continua la Rosada: «.. il dato di fatto è che non ci sono opere pubbliche finanziate per il 2013 .. il comune non spende soldi per opere quindi il cittadino comune si aspetterebbe delle riduzioni fiscali. Invece no. Anzi c’è ancora l’IMU .. facciamo un mutuo per la palestra di Calderano, mutui per la piazza di Francenigo, per la piazza di Gaiarine. Soprattutto la nuova palestra di Calderano dimostra l’incapacità di capire le vere esigenze della comunità.. se aveste soldi, cosa fareste? Sistemereste l’ex cinema di Gaiarine, fareste ancora piazze e magari anche riprendendo e completando la piazza di Gaiarine.. bisogna invece capire i veri bisogni della gente, in questo momento di crisi, non si possono “cavalcare” le piazze per i voti. .. abbiamo settori in difficoltà che andrebbero aiutati, come l’agricoltura..»
Interviene Marco Poles (non Alvaro Poles che in nove anni di consiglio comunale non ha mai aperto bocca) facendo presente che sono stati tolti i soldi per le fognature.
Ne approfitta il Sindaco (così non risponde alla Rosada): «.. i soldi delle fognature sono stati tolti perché stiamo per concludere il passaggio completo della gestione al Consorzio.. e quindi sarà tutto a carico di quest’ente..»
Marco Poles: «Non c’è una rete fognaria.. questa amministrazione fa solo quello che si vede non quello che serve.. è di interesse generale far partire l’impianto di depurazione purtroppo però non è stato fatto nulla per avviare gli allacciamenti.»
Il Sindaco afferma che da gennaio 2014 probabilmente sarà possibile iniziare la procedura per richiedere gli allacciamenti.
Fatto sta che forse, ma forse, ma forse, a gennaio 2014 si comincerà a parlare di allacciamenti e forse nel 2015 o nel 2016 o nel 2017 o forse.. mai partirà il depuratore di Campomolino, che nel frattempo sta andando in malora (vedi post).
Dichiarazione di voto di Severino Scandolo che critica il programma di opere pubbliche, e chi pensa, in questo momento di crisi, ancora a piazze e all’ex cinema, e si dimentica per esempio le piste ciclabili rese pericolose dalle nuove rotonde. Dichiara perciò il voto contrario del suo gruppo.
Il sindaco sta per indire la votazione, ma viene stoppato dal consigliere Antoniolli con la sua dichiarazione di voto.
Antoniolli: «..dopo quattro anni di Consiglio comunale sono particolarmente deluso, anni fa..»
Sindaco: «Ci racconti la tua storia?»
Antoniolli: «.. sono stato chiamato ad amministrare la comunità per dare servizi.. con degli amici, perché non si governa senza amici, avevamo l’obiettivo di far diventare Gaiarine un punto di riferimento come Oderzo o come Conegliano. Abbiamo iniziato con la modifica della pianta organica.. poi dopo anni di immobilità è stata costruita la scuola media a Calderano.. erano previsti due stralci, il primo l’ho fatto io ma il secondo dopo 35 anni nessuno l’ha ancora messo in cantiere.. abbiamo avviato la meccanizzazione del comune.. abbiamo iniziato la fognatura comunale ma dopo trent’anni il depuratore non è in funzione, in attesa dell’avvio del depuratore potevano essere sfruttate la vasche Imhof fatte da me a Calderano, e quindi tratti di fognatura potevano essere in funzione già da anni.. ma niente. Avevamo dato un assetto urbanistico con l’obiettivo di costruire case ai lavoratori che dai comuni limitrofi venivano a lavorare  nel nostro comune, questo per farlo crescere, ma dopo trent’anni tutti i comuni limitrofi sono cresciuti e Gaiarine ha ridotto la sua popolazione.. per valorizzare le risorse naturali che possediamo, come il Livenza, non è stato fatto nulla in questi ultimi anni.. quando ho governato io la sala consiliare era sempre piena, ora non c’è nessuno che assiste ai consigli comunali (grazie consigliere antoniolli, siamo stati più presenti noi di te) sono particolarmente deluso niente è cambiato Francenigo è rimasto uguale a quando ho governato io.”
Rinviene dal torpore l’assessore Peruch che chiede ad Antoniolli di farla breve.
Interviene il Sindaco ironicamente: «Sei stato così bravo, ma ti è mancata la capacità comunicativa, hai perso l’elezioni del 2009 e del 1994.. ».
Rosada: «Nel 2009 e nel 1994 la sconfitta è stata di soli trecento voti.. sappiamo quali sono.. ».
Si vota: 10 (la maggioranza) favorevoli, contrari Antoniolli, Mashif, Poles, Rosada e Scandolo.

4.    Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2013, della relazione previsionale programmatica e del bilancio pluriennale 2013/2015;
Il Sindaco illustra, (eufemismo: sono quattro parole in croce): «Non abbiamo ridotto la pressione fiscale ma al contrario dei comuni vicini noi siamo riusciti a non aumentarla.. con tutta probabilità rispetteremo il patto di stabilità e abbiamo una certa disponibilità per chiudere alcuni mutui, come consigliato anche dal Revisore dei Conti.»
Prende la parola il Revisore che fa presente come dal punto di vista tecnico il bilancio sia in equilibrio economico, aggiunge che per gli amministratori è sempre più difficile governare perché da un lato si deve tener conto dei patti di stabilità (rigore finanziario) ma dall’altro, poi, ci sono leggi come “il decreto del fare” che danno la possibilità di incrementare l’indebitamento. Indicazioni contrastanti che non facilitano i comuni.
Rosada chiede come verrà finanziata la palestra, (argomento che ritornerà anche in seguito) ma le spiegazioni date dal Revisore e dal Sindaco non sono per niente chiare e comprensibili. Fondi propri, contributi per i comuni disagiati, mutuo per una certa cifra. Una grande confusione che fa pensare a manovre strane, forse a debiti fuori bilancio.
Rosada riprendendo il discorso del Revisore sulle difficoltà dei comuni, dice che tutto questo è frutto della “finanza allegra” di questi anni.
Su questo concordano. Inizia così una conversazione sulle normative statali, sulle autonomie, sulle difficoltà dei comuni, sulla crisi, sulle esigenze dei cittadini.
Dopo un po’ si ritorna al concreto con la Rosada che afferma come il discorso etico sia quello che fa scegliere opere pubbliche veramente necessarie.
E qui si inserisce Mashif: «..i servizi e i contributi per le persone disabili, per gli anziani e per tutti i soggetti deboli sono stati mantenuti come l’anno scorso, mi chiedo se non si possa, vista la crisi, fare di più per aiutare queste persone. Si trovano i soldi per pagare i rimborsi chilometrici al segretario (non dovuti, diciamo noi), non si poteva mettere a bilancio qualche soldo in più per il trasporto delle persone in difficoltà? »
Sindaco: «Pur nella crisi e nelle difficoltà abbiamo mantenuto i servizi e non abbiamo aumentato le tariffe. Per quanto riguarda le spese chilometriche del segretario è la normativa che le prevede.» (falso, falso, falso ideologico).
Marco Poles chiede delucidazioni sulle alienazioni ed in particolare sull’ex ufficio postale di Albina, sul Peep di Campomolino. Si parla di emergenza abitativa che sarà risolta, dice il Sindaco, con la costruzione di 18 appartamenti a Francenigo nella lottizzazione Sabbioni in collaborazione con l’Auser, con la quale c’è già un accordo … e poi del trasporto scolastico che è aumentato ma solo per la tratta Campomolino-Gaiarine.
Il consigliere Scandolo chiede come mai sono stati aumentati i prezzi dei loculi di 150 euro, il Sindaco spiega che in questi anni è aumentato il costo di costruzione e quindi è giusto adeguare il prezzo della concessione, e che in ogni caso questo aumento vale solo per i non residenti nel comune, giustamente penalizzati perché tutte le spese di manutenzione dei cimiteri sono a carico dei cittadini del comune.
Discorso che non fa una grinza, ma noi ci chiediamo come mai nel 2012 questo Sindaco ha concesso un contributo per le rette del centro infanzia di Albina anche a  genitori di bimbi non residenti nel comune. La gestione e manutenzione del Centro Infanzia di Albina non era forse tutta a carico dei contribuenti di Gaiarine?
Ma molto spesso funziona così con questi pseudo-amministratori: fanno e dicono tutto e il contrario di tutto secondo l’opportunità politica e la convenienza clientelare, che normalmente non coincide con l’interesse dei cittadini.

In ogni caso le concessioni per le tombe di famiglia non sono state aumentate.
Si sa che i ricchi non si toccano mai.

Si continua parlando di pianta organica, di mutui, ancora di alienazioni, si passa in rassegna la relazione del Revisore dei Conti, dove non mancano sviste (anche lui è in linea con l’andazzo del comune) come quella che parla di “presunto avanzo di amministrazione”, con il consuntivo già approvato. C’è di buono che il Revisore ammette il suo errore, giustificandolo con la stesura della relazione prima dell’approvazione del consuntivo.
Il Megalosindaco invece non ammette mai i suoi errori.
Si parla di Imu, di recupero dell’evasione, degli arretrati Imu da incassare (circa 100.000 euro).
Antoniolli chiede se la Jesse paga l’Imu il Sindaco risponde che non sa ma presume di sì. Si riparla delle difficoltà dei comuni, del fatto, dice il Sindaco, che ci sono comuni dove l’entrata Imu rappresenta unica fonte di sussistenza, la cui mancanza ridurrà sul lastrico. Si continua con gli alti interessi che dovrà pagare il comune, del fatto che non si può far uso di consulenze e di tante altre cose.
Rosada, sempre dalla relazione del revisore,chiede qualche ragguaglio sull’anticipazione di cassa .. pagina 6 .. pagina 11 ..  il Revisore in palese difficoltà non è in grado di dare spiegazioni.
La Rosada non infierisce e passa oltre.
Si scuote dal suo “non verbalizzare” il Segretario 31% quando qualcuno afferma che la quota del comune di Gaiarine per le sue prestazioni è di 80.000 euro all’anno e si permette la battuta: «Se fosse vero potrei abbonare il rimborso spese!».
Ma non erano previste per legge?
Il Revisore accenna al fatto che ci si avvierà verso una responsabilità economica delle comunità rispetto a quanto fatto dai loro amministratori.
Il Sindaco afferma che secondo lui nel 2015 cioè tra due anni non ci sarà per i comuni nessuna possibilità di spesa per investimenti, i comuni saranno ridotti a gestire solo la normale amministrazione.
Per fortuna, diciamo noi. Sarebbe così scongiurato il pericolo di trovarsi il comune in mano ai “talebani” delle piazze e delle palestre, che hanno fatto debiti per opere inutili, incrementando la spesa pubblica. Si eviterebbe il sicuro incremento della pressione fiscale e alla fine la comunità eviterebbe di pagare i debiti fatti da “scriteriati assoluti”.
Il consigliere Mashif accenna al fatto che sui giornali è comparsa la notizia che Gaiarine è uno dei comuni del trevigiano dove l’Imu è più alta. Il Sindaco risponde che non è vero ed invita il consigliere a portargli i giornali nei quali è comparsa questa notizia.
Si passa alle dichiarazioni di voto.
Rosada: «.. tutto ciò dimostra il fallimento di questa amministrazione.. 2 palestre.. piazze.. mancata visione di sviluppo sociale e culturale dei nostri quattro paesi.. non parteciperò al voto.»
Marco Poles: «.. il bilancio – documento più importante del comune – è ritenuto dalla giunta un puro atto amministrativo.. spendiamo un 1.050.000 euro per una palestra di cui non c’è necessità, questi soldi potevano essere spesi in modo diverso.. siamo di fronte a 5 milioni di debito.. a una povertà sociale e culturale.. erano stati promessi incontri con i cittadini, mai fatti, anzi si sono fatti i consigli in orari tali da ridurre la partecipazione.» Voto contrario.
Il Consigliere Mashif fa suo l’intervento di Poles e dichiara voto contrario.
Consigliere Antoniolli: «.. è triste constatare la situazione del comune in ogni caso bisogna dire che ognuno ha l’amministrazione che si merita.»
Si vota: 10 (la maggioranza) favorevoli, Antoniolli, Mashif, Poles e Scandolo contrari, Rosada non partecipa al voto.

5.    Estinzione anticipata mutui cassa deposi e prestiti;
Il  Sindaco spiega che una parte dell’avanzo di amministrazione sarà usata per estinguere tre mutui, per un totale di circa 459.000 euro.
Marco Poles chiede se l’estinzione dei mutui è un obbligo di legge o si fa solo per averne un vantaggio economico.
Il Sindaco: «Ambedue.. dobbiamo rientrare nell’8% (l’importo annuale degli interessi sommato con quello di mutui contratti precedentemente).. e il vantaggio è che si chiudono mutui con tassi alti e alla fine c’è un risparmio.»
Marco Poles: «.. paghiamo una penale per chiudere il mutuo della palestra di Francenigo aperto l’anno scorso.. assurdo.. 100.000 euro di penale!»
Il Sindaco insiste sul fatto che si chiudono questi mutui che hanno tassi del 5-6 % e si possono riaprirne altri con tassi più bassi, e che alla fine si risparmiano 120.000 euro (da qui al 2031) ed informa che in ogni caso c’è tempo fino al 31/12 per fare l’operazione e che se nel frattempo cambiasse la normativa si potrà cambiare strategia.
Si vota: 11 favorevoli, 10 (la maggioranza) più Mashif; mentre Antoniolli, Poles, Rosada e Scandolo votano contrari.

6.    Regolamento per la disciplina della concessione in uso delle sale e dei locali comunali. Approvazione;
Illustra il Sindaco: «Con l’ultimazione dei lavori dell’Ex casa del fascio abbiamo predisposto il regolamento per l’utilizzo delle sale da parte delle associazioni e abbiamo approfittato per regolamentare l’utilizzo anche delle altre le sale del comune, sala consiliare, villa Altan, ecc.».
Naturalmente le cose non stanno come le rappresenta, stravolgendole, il Sindaco: terminata l’opera ecco, come per incanto, il regolamento. Attenti alle date.
La ristrutturazione dell’ex casa del fascio che è costata alla nostra comunità ben 640.000 euro, è terminata il 18/05/2011, il collaudo è stato eseguito quasi un anno dopo cioè il 23 aprile del 2012, il regolamento è arrivato in consiglio comunale il 31/08/2013. Sono passati dal termine dei lavori 2 anni e tre mesi e dal collaudo 1 anno e quattro mesi. In tutto questo tempo questa struttura, costata 640.000, è stata utilizzata per qualche mostra fotografica.
A questa, si fa per dire, efficientissima amministrazione non viene naturalmente in mente che il regolamento poteva essere steso durante i lavori e che ad opera terminata tutto sarebbe stato pronto per l’immediato utilizzo. C’è da chiedersi, se l’obiettivo sia quello di spendere i soldi della comunità per “posare la prima pietra” o per dare risposte concrete e servizi ai cittadini.

Rosada: «Perché si fa un regolamento?»
Sindaco: «Per dare dei criteri generali per l’utilizzo.»
Le minoranze chiedono, avendo parecchi emendamenti da presentare, se conviene leggere prima tutto il regolamento e poi presentare gli emendamenti o presentare gli emendamenti per ogni articolo dopo averlo letto. Si inizia un siparietto che dura almeno dieci minuti. Il Sindaco che capisce che ci saranno molte richieste di modifica, si inalbera e fa presente che il regolamento era stato consegnato per le osservazioni il 23 maggio e che nessuna osservazione è pervenuta agli uffici.
Marco Poles risponde che il 13 giugno, assieme al consigliere Scandolo, avevano inviato al Sindaco una richiesta di convocazione della commissione regolamenti proprio per discutere e mettere appunto tutti assieme un regolamento condiviso. Fa altresì presente che la commissione non è mai stata convocata.
Il Sindaco adirato rinfaccia alle minoranze di non aver letto il regolamento e di essere stati capaci di produrre solo una richiesta. Rosada fa presente che il regolamento è arrivato ai capogruppo non prima del 24 maggio forse addirittura il 27 e che il 12 giugno, come indicato in delibera, il regolamento aveva ottenuto già i pareri (del responsabile dell’istruttoria e di regolarità tecnica) quindi le accuse del Sindaco sono infondate e pretestuose e comunque, non avendo convocato la commissione regolamenti, dato che non c’era nessuna volontà dell’amministrazione di discutere con le minoranze, è questo il momento, in consiglio comunale, di discutere, modificare ed approvare e che quindi le minoranze hanno tutto il diritto di presentare in questa sede le loro osservazioni.
In mezzo a questa infervorata discussione per ben tre volte si sente  la voce del consigliere Giovanni Fantuz, fantomatico consigliere e fantomatico capogruppo di maggioranza (nel senso che non parla mai probabilmente perché non ha niente da dire) che forse preoccupato per il piatto di pastasciutta che lo sta aspettando e scuocendo (è da un po’ passato mezzogiorno), rende manifesto il probabile brontolio del suo stomaco ripetendo più volte «’ndemo ‘vanti».
Molto più signorile il sindaco rivela di aver tutto il tempo necessario avendo appena inviato un sms con il quale ha avvisato la famiglia che non sarebbe andato a pranzo. Si legge tutto il regolamento, inizia la consigliere Rosada, prosegue da metà in poi il consigliere Marco Poles.
Terminata la lettura, le minoranze, propongono gli emendamenti, le osservazioni.
Ci sono vari interventi di tutti i consiglieri di minoranza. Non riportiamo la cronaca dettagliata perché sarebbero necessarie parecchie pagine. Vi diamo solo alcuni numeri: sono state presentate una trentina di osservazioni e 12 emendamenti che sono stati votati.
Indovinate l’esito delle votazioni. Quanti emendamenti, secondo voi,  sono stati fatti propri dalla maggioranza?
Nessuno. Ribadiamo: nessuno.
Questa è la prova di come funziona il confronto democratico nel nostro comune.
Nemmeno un’osservazione delle minoranze poteva essere credibile, costruttiva, condivisa?
Naturalmente no.
Il Megalosindaco è il megalosindaco e lui fa tutte le cose giuste. Gli altri tutte sbagliate.
Il nostro parere su questo regolamento è che non è un regolamento.
Non vengono stabiliti criteri oggettivi per assegnare i locali alle associazioni e/o a gruppi.
È un regolamento dove la giunta si riserva tutti i poteri e quindi la discrezionalità di concedere ad associazioni compiacenti o gruppi di amici l’utilizzo di sale e ambienti del comune e di far loro pagare o meno.
Come ha ben chiarito la consigliere Rosada è un regolamento che discrimina le associazioni di tutela cioè quelle che tutelano i consumatori, i diritti, i lavoratori, l’ambiente in quanto se queste avessero in corso un contenzioso con il comune non potrebbero beneficiare dell’uso dei locali.
Assurdo e incostituzionale.
Una vera vergogna.

Si passa alle dichiarazioni di voto.
Rosada: «Voto contrario per tre motivi. 1° Perché assegna poteri non propri alla giunta e togliendoli agli uffici. 2°Perché non vengono fissati criteri generali e oggettivi. 3° Perché è incostituzionale la discriminazione verso le associazioni di tutela. Voto contrario.»
Marco Poles: «Questo non è un regolamento.. I poteri decisionali sono tutti in capo alla giunta.. voto contrario.»
Mashif: «.. le assegnazioni e le revoche sono ad insindacabile giudizio della giunta  questa è una cosa improponibile..»
Antoniolli: «.. questo regolamento dimostra una grande superficialità ed è pieno di contraddizioni.. voto contrario.»
Anche il Sindaco fa una dichiarazione di voto:  «Mi rammarico per la mancata collaborazione e per la ripetuta polemica… (Mashif esclama «no, io collaboro! non faccio polemica») … le minoranze non hanno a cuore le associazioni.»
Che faccia tosta.
Rosada interviene per fatto personale e ribadisce che il procedimento era stato chiuso il 12 giugno e che le affermazioni del sindaco sono false.
Si vota: 10 (la maggioranza) favorevoli, Antoniolli, Mashif, Poles, Rosada e Scandolo contrari.

7.    Progetto straordinario a sostegno dell’occupazione anno 2013;
Esce la Rosada.
Il Sindaco informa che a bilancio sono stati stanziati 30.000 euro per questo progetto straordinario di sostegno all’occupazione, 30.000 euro che potranno servire ad aiutare persone senza lavoro.
Il consigliere Mashif chiede con quale criterio si procederà alle assunzioni. Il Sindaco risponde che sarà compito dell’assistente sociale stendere la graduatoria degli aventi diritto, secondo i criteri stabiliti.
Viene da chiedersi come mai qui i criteri sono fissati e se ne dovrà giustamente occupare l’assistente sociale, mentre nel regolamento approvato nel punto precedente i criteri non ci sono e se ne dovrà occupare la giunta? Chissà come mai?
Si vota: approvato all’unanimità

8.    Interventi economici straordinari a sostegno delle famiglie gaiarinesi anno 2013;
Il Sindaco fa presente che con questi interventi economici straordinari si potranno aiutare le famiglie di Gaiarine in difficoltà. Gli interventi prevedono il pagamento di bollette o tasse. Per accedere a questi benefici i richiedenti dovranno essere in possesso dei requisiti indicati in delibera.
Marco Poles fa presente che sono stati discriminati coloro che risiedono da poco nel nostro comune. Propone di portare il punteggio da uno (ora previsto) per  coloro che risiedono nel comune da meno di tre anni, a tre.
L’indicazione viene accettata.
Si vota: approvato all’unanimità

9.    Aggiornamento ed approvazione regolamento comunale per la disciplina delle attività di barbiere acconciatore, estetista, tatuaggio e piercing;
Il Sindaco spiega che l’approvazione di questo regolamento è a tutti gli effetti una presa d’atto. Il regolamento in questione è predisposto dalla Regione.
Scandolo chiede se vi sono attualmente richieste di nuove aperture di qualcuna di queste attività.
Il sindaco risponde di no.
Si vota: approvato all’unanimità

10.    Adozione variante parziale al P.R.G. L.R.V. N. 61/1985, art. 50 comma 4 lett. F) per apposizione vincolo preordinato all’esproprio relativa: – realizzazione di una pista ciclabile lungo la SP. 44 in comune di Gaiarine in collegamento con la S.P. 15 in comune di Sacile in attuazione del protocollo d’intesa del 16/03/2011;
Il Sindaco illustra il progetto di questa pista ciclabile che interessa in gran parte il comune di Sacile, il comune di Gaiarine è interessato solo per una piccola parte la parte terminale di via per Sacile.
Marco Poles chiede, non essendo in progetto, come e dove avviene l’attraversamento della statale.
Il Sindaco risponde che l’attraversamento sarà all’interno della rotonda.
Si vota: approvato all’unanimità

11.    Mozione dei consiglieri Poles Marco, Scandolo Severino, Rosada MIlena e Masih Ashraf in merito alla modifica al regolamento comunale per la registrazione audio delle sedute del consiglio comunale;
Il consigliere Marco Poles legge la mozione che chiede la registrazione audio dei consigli comunali. Il Sindaco, con una faccia tosta inverosimile, risponde che pur condividendo quanto previsto nella mozione, la mozione stessa dimostra la visione ristretta dell’opposizione perché bisognerebbe riscrivere l’intero regolamento del consiglio comunale, e non solo l’aspetto richiesto. Invita l’opposizione a guardare avanti.
Cosicché mentre tutti guardano avanti le registrazioni non si fanno, il segretario non verbalizza, o verbalizza a modo suo, i consigli comunali sono senza pubblico, nessuno può così conoscere l’arroganza di questo Sindaco prepotente e presuntuoso. Ai cittadini di Gaiarine per conoscere un po’ di verità, per capire cosa succede veramente in consiglio comunale non resta altro che leggere le nostre cronache.
Si vota: 10 (la maggioranza) contrari, Antoniolli, Mashif, Poles, e Scandolo favorevoli

12.     Mozione dei consiglieri Poles Marco, Scandolo Severino, Rosada MIlena e Masih Ashraf per non alienare i locali dell’ex ufficio postale di Albina;
Il Consigliere Poles legge la mozione che prevede in buona sostanza la non alienazione dell’ex ufficio postale di Albina, e il suo utilizzo a scopo sociale.
Il Sindaco fa presente che l’alienazione è già prevista nel bilancio di previsione 2013 e che gli utilizzi proposti non sono comunque da prendere in considerazione.
Si vota: 10 (la maggioranza) contrari , Mashif, Poles, e Scandolo favorevoli, Antoniolli astenuto

13.    Mozione dei consiglieri Poles Marco, Scandolo Severino, Rosada Milena e Masih Ashraf per adesione al protocollo “RIFIUTI ZERO” e l’attivazione della raccolta “PORTA A PORTA”;
Il Consigliere Marco Poles legge la mozione.
Il Sindaco si meraviglia del fatto che venga presentata una mozione per il porta a porta quando nell’ultimo consiglio comunale, con la presenza del direttore della Savno, si è detto in tutte le salse che il porta a porta sarebbe partito a fine anno.
Sindaco: «.. e ti te me fa una mozion così!»
Marco Poles: «.. sono cinque anni che chiedo il porta a porta e comunque il concetto di “rifiuti zero” è altra cosa (basta sapere che cos’è diciamo noi, ma il Sindaco forse non sa che cosa sia, infatti replica dicendo “è impossibile ridurre i rifiuti, ci si sveglia la mattina e già produciamo rifiuti”).. in ogni caso si può votare favorevoli se si condivide lo spirito di questa mozione, cioè il fatto che vanno avviate politiche per la riduzione della produzione dei rifiuti..»
Il Sindaco comunque dichiara il voto contrario della maggioranza (non sia mai detto che si vota favorevoli ad una richiesta delle minoranze, non esiste proprio), ma facendo la figura proprio del bambino che si impunta propone di scrivere una lettera alla Savno perché cerchi di attuare un porta a porta più spinto. Marco Poles fa presente che l’adesione alla mozione diventa un impegno per la giunta ad affrontare il problema della riduzione della produzione di rifiuti, mentre così tutto rimane nel vago.
Si vota: 10 (la maggioranza) contrari, Antoniolli, Mashif, Poles, e Scandolo favorevoli. Isola forse scosso dalla discussione oppure uscito dal dormiveglia alza la mano d’istinto per poi ritirarla adeguandosi alla maggioranza.

14.    Mozione dei consiglieri Poles Marco, Scandolo Severino, Rosada Milena e Masih Ashraf per l’istituzione di un “FONDO A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ ECONOMICA RESIDENTI NEL COMUNE DI GAIARINE”.
Marco Poles legge la mozione.
Il Sindaco fa presente che sono stati appena approvati due regolamenti che vanno proprio nel senso della mozione. E che questi regolamenti erano stati inviati ai capogruppo e che nessuno ha risposto.
Marco Poles: «.. non abbiamo risposto perché eravamo d’accordo e comunque i bisogni sociali di questo comune non li abbiamo scoperti in campagna elettorale ma sono alla nostra attenzione dall’inizio di mandato».
Si vota: approvata all’unanimità

E così si chiude anche questo Consiglio comunale, sono circa le 13.30.
L’unica cosa positiva è che un altro consiglio comunale con questo sindaco e con questa maggioranza  “se ne è andato”. Ne rimangono ormai pochi, probabilmente 4 o 5 e poi si voterà e finalmente si cambierà.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Centro Infanzia di Albina – epilogo

Arrivati all’epilogo della vicenda del Centro Infanzia di Villa Elena siamo andati a rileggerci quanto pubblicato e documentato circa due anni addietro, ripercorrendo i problemi, le difficoltà e i commenti di allora
(questi i link di riferimento: post1, post2, post3, post4).

Al nostro tentativo di mettere a disposizione della comunità spazi, visibilità e informazioni risposero diversi cittadini ma anche genitori (i più diretti interessati), contribuendo a rendere pubblico e forse più diffuso un problema e una difficoltà che interessando la parte più importante della comunità stessa (l’infanzia) si proiettava nel futuro di noi tutti.
Nel far questo la nostra critica verso le scelte amministrative e politiche, il confronto e la proposizione di altri esempi, di altri modelli, di altri comportamenti, di altre sensibilità diventava quasi inevitabile e, crediamo, più che legittimo.
Tutto questo non per utilizzare strumentalmente la vicenda a scopi propagandistici, politici o elettorali, ma per evidenziare che scelte diverse erano (e sono) possibili, risposte migliori erano (e sono) disponibili se volontà, coraggio e lungimiranza non mancano.
I genitori due anni addietro ottennero in qualche modo la continuità di un servizio che ora si trovano improvvisamente, drasticamente e irrimediabilmente ridotto.
Un genitore due anni addietro scrisse testuale “noi genitori vogliamo fortissimamente che l’asilo continui la sua attività non solo per l’anno scolastico in corso, ma anche per quelli futuri“; ma allora oggi possiamo trarre qualche conclusione senza per questo passare per “opportunisti“, “faziosi, rancorosi, apocalittici“?
Come possiamo evitare di mettere a confronto il denaro buttato sulle piazze e sulla bis-palestra e quello destinato ai servizi per la comunità, per asili e centri infanzia, per la scuola, per disabili e anziani, per le famiglie in difficoltà?
Nell’ultimo consiglio comunale sono state previste somme destinate al sostegno dell’occupazione e delle famiglie gaiarinesi x un totale di 30.000 €.
Per la bis-palestra (incompleta: leggere qui) la spesa prevista è, ad oggi, 1.800.000 €.
Sembra una facile provocazione;
lo è davvero?

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Dall’Azione dell’11 agosto 2013

In seguito alla pubblicazione sull’Azione di un articolo del’amministrazione comunale di Gaiarine che presentava il Campus Sportivo di Calderano abbiamo scritto anche noi al settimanale che ci ha dato spazio tra le lettere dei lettori.
Questo il testo inviato.


Gentilissimo Direttore, cortese Redazione dell’Azione,
scriviamo in seguito all’articolo pubblicato sul vostro settimanale n°27 del 30 giugno 2013 riguardante il Campus Sportivo a Calderano nel comune di Gaiarine.
L’abbiamo visto e letto sbigottiti: la sensazione che l’amministrazione comunale avesse preso la vostra pagina e ci avesse scritto direttamente presentando il proprio progetto senza alcun filtro, senza il minimo contraddittorio, senza alcuna verifica, senza nessuna analisi critica è stata davvero forte e sconsolante.
Cerchiamo allora di capire, da lettori, la coesistenza di tanti editoriali forti, critici, coerenti, attenti nel comparare il messaggio evangelico con la quotidianità e un articolo pubblicato in siffatta maniera: l’Azione non è un bollettino dell’amministrazione comunale di Gaiarine dove viene presentato acriticamente tutto (e solo) il bello e il buono che la stessa opera (perpetra??) nel proprio comune nell’esercizio del proprio mandato.
Eppure proprio l’Azione sa dare spazio e visibilità ad iniziative di ben altro spirito e spessore, nelle quali partecipazione, condivisione, solidarietà e sobrietà seminano e coltivano valori importanti e necessari alla vita della comunità, a maggior ragione quando questa stessa comunità si riconosce negli insegnamenti del vangelo cristiano (ricordiamo la visibilità data agli incontri tenuti proprio a Gaiarine lo scorso autunno proprio sulla biodiversità e sui nuovi stili di vita).
Vi saremmo perciò grati se vorrete pubblicare con altrettanto spazio e risalto le ragioni di quanti si oppongono alla follia di una amministrazione megalomane di un primo cittadino ansiosa di lasciare ai posteri il suo “segno”, sprecando quel denaro pubblico che, tanto più in questo momento così economicamente problematico e spiritualmente faticoso, deve rappresentare risorsa preziosa da centellinare e destinare alle reali difficoltà.
Il progetto è assurdamente sbagliato nei tempi e nei modi: non è più tempo di grandi nuove opere ma di oculato e parsimonioso adeguamento e recupero dell’esistente.
Non è più tempo di prospettive di crescita esponenziale e indefinita ma di ragionevoli e ponderate aspettative di mantenimento.
Non è più tempo di visionarie allucinate manie di protagonismo e grandezza senza confronto e partecipazione della comunità.
Entrando nello specifico del progetto si nota la clamorosa mancanza, nel primo (e unico, aggiungiamo noi, perché non potremmo permettercene altri) stralcio, di spogliatoi, centrale termica, allacciamenti tecnici, insonorizzazione, tribune, nella speranza che il ribasso d’asta permetta di includerli e completare l’intervento.
Gli accorgimenti architettonici, le scelte dei materiali, lo studio volto a ridurre l’impatto dell’opera in piena zona agricola, che pur qualificano il progetto in sé, non hanno la seppur minima copertura economica. Non ce l’hanno nel primo stralcio, e non ce l’avranno nel secondo, visto che con il questo si dovranno finanziare opere determinanti per l’agibilità della palestra.
È evidente la volontà di fare comunque un’opera sapendola già incompiuta solo per poter dire “abbiamo fatto la palestra nuova”.
In poche parole, in questo momento storico, costruire una nuova palestra praticamente attaccata a quella esistente, ancora funzionante, ancora funzionale, è uno spreco folle!
In questo momento storico, pensare che sia prioritario per la comunità del comune di Gaiarine l’attività sportiva, è un’idea irreale!
Ebbene, non solo la palestra non costerà 1 milione e 50 mila euro, ma almeno il doppio, con la sistemazione del campus sportivo che ne costerà altri 844mila!!
E se per la palestra 812.186,11 euro arrivano dal “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale” mentre i rimanenti 237.813,89 euro escono dalle casse comunali, la somma per la sistemazione del campus “non trova ora piena copertura economica ma è funzionale a consentire l’accesso a forme di finanziamento pubblico” come la stessa giunta dichiara nero su bianco nella propria delibera n°64 dell’11 giugno 2013.
Non trova piena copertura economica????
Non ci sono soldi!!!!
Siamo in crisi economica di sistema, si perdono posti di lavoro, si tagliano i servizi all’infanzia, allo studio, alle persone, e si cercano finanziamenti per sistemare un campus sportivo dove una nuova palestra – incompleta – affiancherà quella esistente che funziona?
Siamo al paradosso: pare l’orchestrina che continua a suonare mentre il Titanic affonda!
O non è piuttosto vero che gli oltre 800 mila euro del “Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale” potevano finanziare altri servizi per il territorio e la sua comunità?
Per non parlare dei 237 mila euro delle casse comunali!
Quante rette, quanti libri di testo, quanti trasporti, quanti servizi qualificati a disabili, anziani, indigenti si potrebbero garantire con quel denaro?
Quanto poteva essere fatto per le persone, per gli uomini e le donne della nostra comunità partendo proprio da chi più ha bisogno?
Ma questo Sindaco e la sua giunta vogliono passare alla storia per i metri cubi di cemento e di asfalto e non per la qualità della vita dei propri concittadini.
Questo Sindaco e la sua giunta sono ancora fermi al PIL del secolo e del millennio scorso, mentre per il nostro futuro, per la nostra sopravvivenza da questo secolo, da questo millennio dobbiamo pensare al BES (Benessere Economico Sostenibile) e al FIL (Felicità Interna Lorda).
Non possiamo non chiudere con le parole di Papa Francesco: “San Pietro non aveva un conto in banca”.(?)
ForaxFora
Gruppo di Cittadinanza Attiva di Gaiarine

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

La palestra fotocopia di Calderano (2)

Mese di luglio, giorno 2, la “pazzia” continua.

Con la delibera 74 (vedi qui) la giunta comunale di Gaiarine approva il progetto esecutivo  di una seconda  palestra presso la scuola media di Calderano, spesa 1.050.000,00.

Sembra proprio che non abbiano intenzione di fermarsi.
Vuoi vedere che alla fine li spenderanno per davvero i nostri soldi!!!!!

1.050.000,00 +              palestra
   844.000,00 =              sistemazione di quello che sta intorno alla palestra
——————
1.894.000,00   euro      (unmilioneottocentonovantaquattromilaeuro)

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

La palestra fotocopia di Calderano

Stesso mese, 4 e 11 Giugno 2013, due delibere che dimostrano la “pazzia” della giunta comunale di Gaiarine.

Con la  n. 63 (vedi qui) la Giunta di Gaiarine approva il progetto definitivo di una seconda  palestra presso la scuola media di Calderano, spesa 1.050.000,00 (unmilionecinquantamilaeuro), e con la  n. 64 (vedi qui) approva  un progetto preliminare di sistemazione del cosiddetto campus sportivo  per una spesa ipotizzata di 844.000,00 (ottocentoquarantaquattromilaeuro).

1.050.000,00 +
   844.000,00 =
——————
1.894.000,00   euro      (unmilioneottocentonovantaquattromilaeuro)

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF