Consiglio Comunale 16 maggio 2017: La Cronaca

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Premessa.

Qual’è la verità?verita-inganno
Quella raccontata dalle
migrantes daniel e gava nel consiglio comunale del 27 dicembre scorso quando imputavano alla maggioranza, dalla quale erano da poco uscite, una serie di nefandezze, quali attacchi personali, comportamenti eticamente scorretti, ecc. o quella rappresentata dall’assessore venturin in risposta proprio alle richieste fatte in quel consiglio dalle migrantes?
Sicuramente le malignità contenute nel documento che ha letto, scritto da chi non si sa, hanno pochi riscontri nella storia del comune di Gaiarine, ma ancor di più ha impressionato, mettendoci del suo, l’acidità e l’acredine con cui le ha snocciolate.
Si sa, essendo maschilisti, che non c’è nulla di peggio di due donne che diventano “nemiche”.
Tutto diventa imprevedibile e incontenibile.
L’Orlando Furioso in confronto sembrerebbe un agnellino e a nulla servirà far loro”odorare l’ampolla di Astolfo”. Non rinsaviranno.

Qual’é la verità?
Quella rappresentata dal segreventi%, che è costretto a parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, parlare, talmente tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto per riuscire a
convincere se stesso che quella che sta raccontando è la verità?
O quelle raccontata dai consiglieri di minoranza sulle demolizioni a Francenigo eseguite a ridosso della scorsa campagna elettorale ?

Qual’è la verità?
Quella che noi abbiamo intravisto emergere in questo consiglio e cioè che il sindacotto é di fatto “commissariato” dal “suo” segreventi%, che in questo consiglio comunale della durata di poco meno di quattro ore ha parlato per circa un’ora, minuto più minuto meno?
O quella che crede il sindacotto cioè di essere l’indiscusso capo del vapore anche se con una maggioranza striminzita, risicata e forse con qualche possibile ulteriore migrantes e per di più abbandonato dalla Lega Nord?

Qual’è la verità?
 Quella che vorrebbe far intendere che chi realizzerà la piazzetta in centro a Francenigo, ex macelleria Carrer (Avviso Pubblico bando approvato in questo consiglio) sarà da considerarsi un benefattore della comunità perché spenderà 60.000 euro?
O quella che intende invece considerare costui in altro modo dato che riuscirà a spendere solo un terzo della cifra che alla fine costerà “sta famosa piazzetta” circa 200.000 euro di cui 135.000 spesi dal comune (soldi nostri) per acquisto fabbricati demoliti e acquisto dei terreni.

Nel prosieguo della cronaca speriamo di riuscire a raccontarvi qualche verità vera.

Appello, assente la consigliera fracassi (vedi qui), la consigliera capuzzo ha comunicato che arriverà con una decina di minutidi idi ritardo.

1. COMUNICAZIONI IN MERITO ALLE RICHIESTE FORMULATE DALLA CONSIGLIERA GAVA

Parte la venturin, come detto, con acidità e acredine:imagescac4j5jq
– problema del polimbulatorio di Roverbasso: colpa della consigliera gava, che avendo la delega ha aderito lo stesso pur sapendo che la maggioranza era contraria. Ora i cittadini di Gaiarine se lo tengono a Roverbasso dato che non è possibile più tornare indietro.
– è stata la consigliera gava, a dare l’incarico della consegna, per il natale 2015, dei pacchi doni all’associazione di cui il marito era vicepresidente, ora critica perché si è continuato su quella strada …   « … cose da matti … siamo al ridicolo».
– il servizio ” nonni vigili”, esistendo nel comune già il servizio piedibus, non è un servizio necessario, anzi in molti comuni stanno riutilizzando la figura del vigile smettendo l’utilizzo dei nonni.
– progetto solidarietà per la famiglia, la giunta ha dato l’incarico di coordinarlo all’assistente sociale che si è trovata per problemi di orario però nell’impossibilita di gestirlo… anche perché l’assistente sociale aveva accumulato “sotto la gestione” della consigliera gava molte ore di straordinario e ferie non godute forse anche per la continua presenza della consigliera nell’ufficio dell’assistente durante l’orario di lavoro e perfino il sabato
facciamo noi la traduzione simultanea delle parole della venturin per chi non avesse capito …. la consigliera gava era sempre nell’ufficio dell’assistente sociale a farle perdere tempo
quindi l’amministrazione ha preso atto che l’assistente sociale non poteva sobbarcarsi anche questo onere e così ha deciso di avviare il progetto avvalendosi di una cooperativa e fa specie che « …i problemi creati proprio da lei siano ora ritenuti causati da altri...
continua mettendo in luce che i comportamenti della consigliera hanno creato problemi all’interno degli uffici e danni all’immagine dell’amministrazione.
La gava tenta di ribattere dicendo « …non è la verità …»
(ma guarda un po’ sempre di verità si parla)
e chiede la parola per rispondere ad una lettera che ha ricevuto in giornata dall’amministrazione ma viene stoppata dal sindacotto dicendole che la questione non è all’ordine del giorno
ma guarda un po’ dopo quasi tre anni si scopre che c’era una migrante, che senza permesso di soggiorno, si era stabilita in pianta stabile nell’ufficio dell’assistente sociale, e che a nulla sono valse le ruspe, se mai sono state messe in funzione, per rimuoverla, e si scopre che la povera assistente sociale non era più padrona “a causa sua“, avendo l’ufficio occupato e che a causa di questa presenza continua non era stata più in grado di svolgere in modo soddisfacente il proprio lavoro ….. la storia finisce, altro che ruspe, quando la migrante decide di andarsene dalla maggioranza a causa del Pirogassificatorenon c’è più religione, questi arrivano, si stabiliscono e poi se ne vanno quando decidono loro.
Il sindacotto si rivolge alla daniel dicendole che non corrisponde al vero quanto va dicendo e cioè che è stato lui a toglierle le deleghe…  le fa presente che è stata lei a dare dimissioni e si avventura in discorso del quale dobbiamo ammettere non abbiamo capito il senso … la daniel un po’ imbarazzata mormora « … o seguito graziella ...» il sindacotto con soddisfazione e chiamandola per nome calca dolcemente la mano  « .. sei stata tu elisabetta a dare le dimissioni …»
tutto questo politicamente significa una rottura completa con la gava e la parte della lega da lei rappresentata ammesso che rappresenti qualcuno e non i quattro soliti notabili, e un tentativo di mantenere i rapporti con la daniel, sperando in un suo rientro in maggioranza, cosa forse ancora possibile.
I commenti su come questa amministrazione abbia gestito i servizi nell’ambito del sociale li lasciamo, a questo punto, ai nostri lettori, che possono tranquillamente arrivare alla verità.

2. INTERROGAZIONE PRESENTATA IN DATA 4 APRILE 2017 ASSUNTA AL PROT. N. 2671 DAL CONSIGLIERECOMUNALE STEFANO ANDREETTA DEL GRUPPO “INSIEME PER IL BENE COMUNE” IN MERITO AL REGOLAMENTO DI POLIZIA RURALE;

Il sindacotto legge l’interrogazione sul regolamento di Polizia Rurale …
« .. se l’amministrazione comunale abbia intenzione di riaprire il tavole di lavoro, … se si quando …e nel caso chi i partecipanti? …»
il regolamento del funzionamento del consiglio comunale prevede che sia l’interrogante a leggere ed illustrare la propria interrogazione, ma si vede che il sindacotto aveva necessità di fare esercizio di lettura
la risposta del sindacotto è breve, sintetica ed ermetica« l’amministrazione comunale sta già lavorando al regolamento di polizia rurale e quando sarà pronto … sarà presentato in consiglio comunale …»
Entra la consigliera capuzzo
Il consigliere andreetta mette in evidenza che dalla risposta data si evince che l’amministrazione intende fare da sola senza coinvolgere alcuno … prende atto ma non è d’accordo sul metodo adottato che continua ad essere un metodo di esclusione ….
sono due anni e mezzo che è iniziata la maleodorante storia del regolamento di polizia rurale, storia nata su iniziativa dell’assessore fellet, suo malgrado però dato che gli serviva per prendere un finanziamento regionale , e per far questo in modo celere aveva coinvolto un po’ di persone, le minoranze ed anche l’associazione Amica Terra. Quando il Farra_-_Trattamenti_fitosanitari2sindacotto intuì che si poteva con questo regolamento (una bozza era stata inviata all’amministrazione da Amica Terra) regolamentare anche l’uso dei pesticidi ha bloccato tutto, compreso il tavolo di lavoro….. e a fellet non è rimasto che stare attaccato alla sua poltrona di assessore all’ambiente (quale ambiente) in rispettoso silenzio
così è da due anni e mezzo che “stanno lavorando”, cioè non stanno facendo nulla lasciando i cittadini in balia di un uso indiscriminato di pesticidi, incapaci di adottare anche il regolamento proposto dalla regione veneto che regolamenta l’uso dei pesticidi nelle aree sensibili, (scuole, strade, piste ciclabili, ecc.) e lasciando quel po’ di territorio che ancora abbiamo in balia di una distruzione che è sotto gli occhi di tutti, abbattimento di alberi, distruzioni di siepi, vigneti piantumati a filo strada, ecc., in poche parole un comune senza regole.
Una vera e propria vergogna di cui tutta la maggioranza e una parte delle minoranze prima o poi dovranno rendere conto alla cittadinanza. E pensare che un sindaco, essendo, autorità sanitaria locale, dovrebbe difendere e proteggere la salute dei suoi cittadini.

Ora a breve porteranno in consiglio comunale (così dicono) un regolamento … ma se lo porteranno sarà solo perché il comune di Orsago ha proposto ai comuni limitrofi di mettersi assieme per stendere un regolamento sull’uso dei fitofarmaci… ecco forse tra qualche mese, nel frattempo sarà passata anche quest’altra stagione di trattamenti dei vigneti, e se l’iniziativa di Orsago avrà successo si comincerà a discutere di pesticidi … cioè qualche comune stenderà il regolamento che i nostri “stacanovisti” adotteranno.

3. INTERROGAZIONE PRESENTATA IN DATA 4 APRILE 2017 ASSUNTA AL PROT. N. 2672 DAL CONSIGLIERE COMUNALE STEFANO ANDREETTA DEL GRUPPO “INSIEME PER IL BENE COMUNE” IN MERITO ALL’AMBITO SOCIALE

Il sindacotto lascia la parola al segreventi%…. il quale la prende e precisa che risponderà in quanto responsabile “dell’area sociale” … « … nel sito è presente l’espressione di interesse per contributi europei … l’ufficio è investito da una serie di problematiche …. se si toglie la cultura si paga anche in termini sociali …»
o perbacco… ci chiediamo se “il casino” che abbiamo nel sociale, aldilà della presenza a suo tempo della gava negli uffici,  non sia proprio da attribuire al fatto che forse per questa amministrazione e, come per quelle due precedenti, la cultura sia e sia stata un “optional da non comprare mai”
continua … « ..abbiamo mantenuto la biblioteca …»
o perbacco … lo stabile si, è vero, esiste ancora ed è ancora un bel contenitore per il resto… aldilà delle attività portate avanti a fatica, con molta fatica, dal comitato di gestione, … il resto un disastro…
prosegue … « …abbiamo rinforzato l’ufficio con 8 ore alla settimana, questo per due mesi, tramite una cooperativa … partecipiamo al progetto di lotta alla disoccupazione che è un progetto intercomunale … le risorse sono scarse … bisogna lasciare l’assistente sociale sul territorio togliendole la parte burocratica … fondi europei per ammortizzatori … se c’è da parte vostra qualche proposta ben venga … i progetti devono essere di area vasta quindi in sinergia con altri … passare dai corsi … a sostegno vero … abbiamo obblighi di legge di sostenere i bisognosi … avrà visto la delibera per i nostri disoccupati … ma bisogna fare anche segnalazioni alle ditte … sono forme per cercare di uscire dalla crisi … collaborazioni istituzionali con ASL … ad hoc con gli altri comuni … ogni giovedì abbiamo un incontro di coordinamento  … negli ultimi anni passaggio da un assistenza pura a ad un azione propositiva … non abbiamo lesinato risorse … il recupero delle rette un impegno notevole … guardando ad altre realtà siamo un’isola felice … forse entro lugliblao avremo 40.000 euro da spendere per la manutenzione del verde per una decina di persone … se il consigliere ha qualcosa da proporre ben venga …»
15 minuti circa per dire cosa? tante parole… ma sentiamo andreetta che intanto parte con un
« ..posso…..»
la nostra consueta traduzione simultanea è questa: « … scusi se mi intrometto, ma ne se ne può proprio più di tutte queste ciancie …»
continua facendo anche lo spiritoso « ..spero verbalizzi se stesso … perché su quello che ha detto ci sarebbe molto lavoro da fare … comunque spero non se la prenda … non dovrebbe essere lei a rispondermi ma l’amministrazione … lei dice la sua porta è sempre a aperta … ma qui siamo su un piano politico … iniziativa politica che manca in questo comune … la porta aperta dovrebbe essere quella del sindaco ma abbiamo visto con il regolamento di polizia rurale che di fatto è chiusa … l’assistente sociale ha chiesto la mobilità … ma non è ancora detto che sia una mobilità in uscita … sarei preoccupato se si intende sostituire una risorsa interna con una in outsourcing … sarebbe bene pensarci …. spero si possa ricostruire la situazione dell’ufficio … serve progettualità politica…»
interviene il sindacotto dicendo che ha risposto il segretario perché è il referente
« … potevo risponderti tranquillamente io …»
perbacco sarebbe stato davvero interessante ascoltare il sindacotto parlare per 15 minuti di “sociale”… non disperiamoci, sarà per la prossima volta.

4. INTERROGAZIONE PRESENTATA IN DATA 4 APRILE 2017 ASSUNTA AL PROT. N. 2673 DAL CONSIGLIERE
COMUNALE STEFANO ANDREETTA DEL GRUPPO “INSIEME PER IL BENE COMUNE” IN MERITO ALLA CONNETTIVITA’ INTERNET “BANDA LARGA”;

Il sindacotto legge l’interrogazione…
« … nel nostro territorio esistono zone non servite dalla banda larga creando problemi alla aziende e alle famigli chiede cosa fa l’amministrazione comunale per risolvere il problema? … quali pressioni vengono fatte sulle aziende del settore? … in che modo viene concesso l’uso delle reti di proprietà comunale calibratura in fibra che sfrutta la rete di illuminazione? … quali sono le contropartite chieste alle aziende private ..?.»
il regolamento del funzionamento del consiglio comunale prevede che sia l’interrogante a leggere ed illustrare la propria interrogazione, ma si vede che il sindacotto aveva necessità di fare ancora qualche esercizio di lettura
risponde fellet
esperto ambientale non lo é di sicuro vista la vicenda del regolamento di polizia rurale ma esperto di reti e di banda larga sicuramente sibanda_larga« la regione ha chiesto la collaborazione dei comuni per realizzare la banda ultra larga in tutta la regione entro il 2020 il comune ha aderito e firmato la convenzione e nominato il responsabile geom. Grando ….»
come tutti lo sanno: “noto esperto” di banda ultra larga
continua fellet « … si tratta di fare il bene della comunità sapendo che la nuova connettività sarà a disposizione di tutti da 30 megabit a 100 megabit (al secondo aggiungiamo noi… va beh che lui dice di averli sempre chiamati megabyte …ma forse non ha capito la differenza) il progetto sarà completato entro il 2020 e quindi non serve nessuna pressione sulle aziende del settore … potremmo avere qualche problema, qualche ritardo, essendo zona di confine … lo sfruttamento della rete dell’illuminazione pubblica sarà soggetta a convenzione con Intratel e …»
interviene il sindacotto per comunicare che la convenzione è stata trasmessa all’organo competente il 18 aprile 2017, firmata dal sindaco
il consigliere andreetta fa notare che sulla strada di Bibano verso Gariarine ci sono dei scavi … la fibra è a 100 metri dal confine comunale … si vede un pozzetto dell’illuminazione da cui esce il cavo… continua dicendo che se si potesse farsi dare qualche contropartita dai privati … interviene il sindacotto dicendo che non è possibile.

5. INTERROGAZIONE PRESENTATA IN DATA 4 APRILE 2017 ASSUNTA AL PROT. N. 2674 DAL CONSIGLIERE COMUNALE STEFANO ANDREETTA DEL GRUPPO “INSIEME PER IL BENE COMUNE” IN MERITO ALLA NUOVA PALESTRA PRESSO IL “CAMPUS” DI CALDERANO;

Il sindacotto legge l’interrogazione …
« … essendo le palestre non coperte dagli introiti provenienti dall’uso delle stesse … quali impatti avranno nei bilanci futuri del nostro comune … quanti soldi sono stati spesi ad oggi? quali le forme di finanziamento?  ecc …? »
un’altra decina domande di cui non siamo riusciti a prendere nota….
il regolamento del funzionamento del consiglio comunale prevede che sia l’interrogante a leggere ed illustrare la propria interrogazione, ma si vede che il sindacotto aveva necessità di fare un ulteriore esercizio di lettura

il sindacotto risponde: « .. sono stati spesi la bellezza di 812 mila euro (fondo dei comuni di confine degli scheianni 2008, 2009, 2010, 2011) + 237 mila euro (fondi propri) + 290 mila euro per gli spogliatoi … in totale la palestra è costata un milione 331.244,15 euro e rimane da fare, se si vuol fare, l’illuminazione esterna … la palestra è funzionante e verrà inaugurata sabato, anche se non è ancora deciso quando verrà messa in funzione … abbiamo richieste che coprirebbero tutte le ore disponibili …»
il consigliere Andretta chiede cosa offre di diverso da quella vecchia e mette in evidenza che la palestra è più piccola dell’altra e a spanne risulta che non si può fare nulla di più di quello che si poteva fare nella vecchia
c’è un po’ di discussione ma se ci consentite vi riassumiamo noi, anche ripetendo cose già dette, che cos’è questa nuova palestra: è costata quasi € 1.500.000,00 (unmilioneemezzodieuro), le aree esterne non sono terminate, non ci sono le tribune, è più piccola di quella vecchia, è stata fatta per le associazioni sportive di Brugnera Orsago Pianzano, da dove arrivano le richieste di utilizzo, con un decimo della spesa si poteva sistemare la palestra esistente, con gli stessi soldi si poteva sistemare l’asilo di Gaiarine e/o realizzare un tratto di circonvallazione di Francenigo.

6. Interrogazione presentata in data 4 aprile 2017 assunta al prot. n. 2675 dal consigliere comunale Stefano Andreetta del gruppo “Insieme per il Bene Comune” in merito alla “bretella” stradale alternativa al centro di Francenigo;

Il sindacotto legge l’interrogazione …
« .. visti i disagi del traffico pesante a Francenigo … c’è uno studio di fattibilità della provincia che prevede la sistemazione della via Bruna … studio che prevede una spesa di 10 milioni chiedo se avete intenzione di promuovere come da vostro programma elettorale la proseguzione della circonvallazione di Gaiarine …. ecc …? »

il regolamento del funzionamento del consiglio comunale prevede che sia l’interrogante a leggere ed illustrare la propria interrogazione, ma si vede che il sindacotto aveva necessità di fare ancora un esercizio di lettura, l’ultimo.
Il sindacotto risponde « .. da consigliere provinciale avevo chiesto ai tecnici provinciali di studiare un’alternativa al precedente progetto, dato che 13 milioni di euro che costerebbe la nuova circonvallazione sarebbe stato impossibile trovarli … questo nuovo progetto di 4.265 metri costerebbe 9 milioni 900 mila euro … l’anno scorso con l’assessore regionale e i sindaci di Cordignano e Orsago abbiamo percorso questo tracciato … il cavalcavia di via Palù è una cattedrale nel deserto … io avevo la volontà di portare a termine questo tratto di strada … ma è quasi impossibile … guardate la Pedemontana … devo ammettere che è quasi un mio fallimento personale …?»
interviene il consigliere andreetta chiedendo se la riqualificazione di via Bruna sia la scelta dell’amministrazione per risolvere i problemi di traffico di Francenigo … il sindacotto risponde di si dato che sarebbe impensabile qualsiasi altra soluzione… andreetta chiede che cosa impedisce di sistemare l’ultimo tratto quello in prossimità del cavalcavia di via palù .. che risulta costare, lo dice il sindaco 950 mila euro, che poi sarebbero meno dei soldi spesi per la palestra
orbene in questo comune non ci sono mai i soldi per fare qualcosa di utile e necessario per i cittadini: non ci sono i soldi per sistemare gli infissi dell’asilo, non sono stati in grado di gestire il centro infanzia e adesso non si vuole neppure la sezione primavera, non ci sono soldi per la cultura, per il sociale aspettiamo i contributi europei, e così via… però i soldi arrivati come contributo per essere comune di confine di una regione a statuto speciale e quindi riconosciuto come comune svantaggiaimages-3-3to  li abbiamo usati tutti per fare una nuova palestra (vedi sopra) …
… ma mandiamoli a casa questi che sono in  continuità con l’amministrazione precedente, quella  che ha avuto questa bella idea, tra l’altro alcuni di essi  siedono ancora in consiglio e sono anche in giunta.

 

7. Approvazione verbali seduta del 27 dicembre 2016 (dal n. 33 al n. 43);

il consigliere andreetta esordisce affermando che c’è stato un miglioramento nella stesura dei verbali ma invita il segreventi% … a porre più attenzione ai concetti espressi dai consiglieri e di prendere nota in modo corretto perché in un verbale è stato cambiato il senso di quanto da lui detto …. il segreventi% … prende atto dicendo che qualche errore ci può stare … se fatto in buona fede  … e comunque bisogna cercare sempre di migliorare
andreetta invita segreventi% … a proporre la registrazione
finirebbe così anche questa nostra fatica di raccontarvi i consigli comunali
Si vota:
all’unanimità

8. Approvazione verbale seduta del 10 gennaio 2017 (n. 1);

Si vota:
11 favorevoli
1 astenuta, Daniel in quanto assente al consiglio comunale precedente

9. Convenzione tra il comune di Gaiarine e la provincia di Treviso in materia di sanzioni amministrative per l’abbandono dei rifiuti;

interviene la consigliera capuzzo dicendosi d’accordo con il contenuto della convenzione, invitando però …  « … l’amministrazione, dato che entro marzo bisognerà specificare come si sono utilizzati o non utilizzati  i soldi recuperate con le multe, a definire entro settembre dell’anno prima una lista delle priorità ambientali da finanziare in modo che questi introiti non vadano dispersi … in primis per il regolamento di polizia rurale … perché lo riteniamo uno strumento fondamentale …»
interviene il consigliere bressan dichiarandosi d’accordo con la proposta della consigliera capuzzo …  anche se ritiene che l’abbandono dei rifiuti siano fatti abbastanza sporadici, chiede se è stata fatta una stima dei possibili introiti … questo per poter dare dei suggerimenti su come potrebbero essere spesi … il sindacotto risponde affermando che è difficile trovare chi abbandona i rifiuti … ribatte bressan dicendo che sono state emesse una serie di ordinanze per la rimozione di rifiuti e che se a fronte di queste si sono incassati le multe …ci si può fare un’idea dell’ammontare dei possibili introiti … il sindacotto risponde che sono pochi quelli che si riescono ad individuare … basta fare un giro sulla circonvallazione per vedere sia a destra che a sinistra quanti rifiuti ci sono …
ci chiediamo quali siano le priorità impartite a vigili da parte dell’amministrazione? sicuramente non quella della tutela del territorio e dell’ambiente, dato che questa amministrazione se ne frega dell’ambiente, non è proprio nel suo dna, basta vedere la vicenda del regolamento di polizia rurale
quali controlli ambientali svolgono i vigili sul territorio? cosa guardano quando vano in giro per il comune? e se guardano cosa vedono? quali norme ambientali fanno rispettare?
un regolamento di polizia rurale fisserebbe una serie di regole anche ambientali e darebbe  ai vigili un contesto normativo preciso in cui muoversi, e  a quel punto non avrebbero più giustificazioni, dovrebbero per forza intervenire e far rispettare le norme
al sindacotto danno fastidio i rifiuti lungo la circonvallazione solo perché li collega a un fatto di decoro (com’è sporco il mio comune), ma non per il problema dell’inquinamento che quei rifiuti potrebbero provo
eternitcare all’ambiente se rimanessero dove sono stati gettati
il consigliere bressan ha nominato un’ordinanza di rimozione di rifiuti in via paludi, pensiamo si riferisca a dei rifiuti che si trovavano circa a metà della via, ma in fondo alla quella stessa via, a sinistra, all’altezza della bretella autostradale su un fosso vi è una discarica di eternit.
Chi l’ha vista. I vigili forse?

Si vota:
all’unanimità
  

10. Ratifica delibera di giunta comunale n. 41 del 28.03.2017 avente ad oggetto “variazione urgente al bilancio di previsione 2017/2019 ai sensi del’art. 175, comma 4, del d. lgs. 267/2000. variazione di peg 2017 – variazione degli investimenti 2017”;

illustra il sindacottotrattasi di lavori straordinari di estumulazioni eseguiti urgentemente nel cimitero di Gaiarine … alcuni cittadini hanno fatto presente la loro difficoltà di far visita ai loro defunti per la presenza di alcune tombe a terra in vicinanza delle loro colombaie ….dopo colloqui vari si è deciso estumulare i corpi da queste tombe … la spesa eseguire questo lavoro è di 10 mila euro
interviene la consigliera capuzzo chiedendo quando sono avvenuti i colloqui … il sindacotto legge la delibera, la consigliera fa presente che, come risulta, i colloqui con questi cittadini sono avvenuti a luglio del 2016 e che in delibera c’è scritto che questo lavoro viene fatto bilancio-in-comuned’urgenza però… «… per me urgenza è una cosa nata un mese fa se sono mesi che sappiamo questa cosa … abbiamo approvato un bilancio previsionale perché la spesa non è stata indicata? … tutti i lavori in questo comune sono sempre a carattere di urgenza e sotto i 40.000 euro …»
vi è una discussione tra il consigliere bressan che tenta di dimostrare che la spesa poteva rientrare nel bilancio approvato il 27 dicembre e l’assessore de zan che invece difende l’operato dell’amministrazione
il consigliere bressan ripete una considerazione già fatta in precedenti consigli comunali e cioè che il revisore nelle sue relazioni continua a ripetere, in merito a quanto gli viene riferito dagli uffici « … tenuto conto di quanto verbalmente esplicitato allo scrivente revisore… », significando che gli uffici non scrivono quando invece per trasparenza sarebbe bene che gli stessi lasciassero traccia scritta di quanto succede soprattutto nell’ambito contabile, e così dovrebbe fare anche il revisore …»
il consigliere andreetta invita il sindacotto a non ridurre il lavoro delle minoranze a pura polemica … il sindacotto si inalbera «… cosa ho detto …»
.
.. e ancor di più andreetta « … questa faccenda risale a sonego e capisco che lei deve sistemare le stupidate lasciate da altri ma hanno ragione i miei colleghi … i bilanci vengono fatti così … sarebbe ora che una volta anche lei dicesse che è vero …   che le cose sono fatte così …» dichiara la sua astensione
Si vota:
maggioranza favorevole
Daniel e Gava favorevole
Andreetta astenuto
Bressan e Capuzzo contrari

11.Approvazione variante al vigente piano degli interventi (p.i.) per apposizione vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilita’ dell’opera pubblica: “realizzazione di pista ciclo pedonale tra gaiarine ed albina 1° lotto”;

illustra il sindacotto mettendo in evidenza che l’impresa che gestisce il piano urbanistico attuativo dona al comune un fascia di terreno per la realizzazione della pista ciclabile, chiedendo però che le distanze delle costruzioni che andrà fare non cambino, cioè che non vengano calcolate dal bordo della futura pista ciclabile
interviene il consigliere bressan mettendo in luce che questa è l’osservazione fatta dalla ditta, ma quello che si va ad approvare è la variante che consente la realizzazione del primo lotto della pista ciclabile … il sindacotto  gli da  ragione
bressan prosegue facendo notare che non essendoci un Piano degli Interventi complessivo si continua a lavorare per stralci e annuncia il suo voto contrario avendo il suo gruppo già contestato il percorso della pista ciclabile
la consigliera capuzzo chiede se la pista ciclabile corre sulla attuale strada di accesso al borgo scuro… gli viene detto che non corre sul sedime della strada ma aldilà del muro esistente che verrà mantenuto … la consigliera rileva che la via non è trafficata e che quindi la pista ciclabile poteva essere fatta sul sedime della strada … ma il sindacotto gli chiede per quale motivo dovrebbe rinunciare a un pezzo di terreno se gli viene regalato …
semplicemente perché qualcuno potrebbe avere una progettualità diversa, avere un’idea, e non adeguare i progetti al fatto che ti regalano qualcosa … prima le idee e poi la realizzazione, ma qui di idee non ce ne sono
il borgo scuro ha mantenuto anche se in modo minimo una sua conformazione storica, la stradina di accesso poteva essere pavimentata con sassi di fiume e lastre di trachite o altro materiale su cui far correre le biciclette, si sarebbe ottenuto: una valorizzazione del borgo, una bassa velocità per le poche macchine dei residenti, quindi una convivenza lenta tra biciclette e veicoli a motore. Un pic3.ciottoli-di-fiume-e-lastre-in-trachitecolo esempio anche a Gaiarine di una progettualità diversa… ma se poi ti regalano qualcosa allora ….
la consigliera capuzzo annuncia il suo voto contrario in primo luogo perché é contraria al tracciato definitivo dell’intera pista ciclabile, e poi perché non ritiene necessario usare ulteriore terreno per la realizzazione della pista e si augura che venga conservato almeno il ricordo di quel vecchio borgo facendo presente che anche le “tradizioni” paesaggistiche dovrebbe essere mantenute
il sindacotto conferma che il muro non verrà toccato e che la pista sarà fatta al di là
la consigliera prende atto e mette in evidenza che la ditta di cui si sta parlando è la stessa che ha in proprietà il consorzio e chiede quindi che venga fatta pressione per far sistemare quell’obbrobrio in centro al paese che tra l’altro è altamente inquinante (eternit?)
il sindacotto comunica che proprio il giorno prima ha incontrato il proprietario che però gli ha fatto presente i tempi difficili dell’edilizia e quindi …..
e quindi rimane tutto com’è
ma lui è il sindaco o qualcosa d’altro? e il famoso assessore all’ambiente dov’è? siamo in presenza di eternit oppure no? se si perché non fa un’ordinanza costringendo il proprietario a bonificare l’area? perché gli ha regalato un pezzo di terreno per la pista ciclabile? perché la salute dei cittadini vale meno di un pezzetto di terreno di cui si poteva fare a meno? chissà perché….

c’è un po’ di discussione sul muretto, sulle distanze ma il tutto viene chiarito
andreetta chiede al sindacotto se per caso ha cambiato idea sul tracciato della pista ciclabile … sindacotto risponde di no, perché altrimenti dovrebbe espropriare del terreno della vedova Riello che già subisce un esproprio (non abbiamo capito quale) … quindi andreetta gli fa presente che per non far questo si fa una pista a zig- zag … ricorda che  che ha ricevuto tre giorni prima la documentazione di questa variante e che come sempre si continua a non utilizzare gli strumento democratico della conferenza dei capogruppo e per questo motivo non parteciperà al voto
Si vota:
Andreetta non partecipa al voto
maggioranza favorevole
Daniel e Gava astenute
Bressan e Capuzzo contrari

12. Approvazione accordo in sostituzione di espropriazione tra comune di Gaiarine – Fabbro e Santin

illustra brevemente il sindacotto … alla fine chiede se ci sono osservazioni
la consigliera capuzzo suggerisce la lettura integrale dell’accordo in discussione … cosa che viene puntualmente fatta demandando la lettura all’assessore de zan che legge …
terminata la lettura prende la parola il consigliere bressan che mette in evidenza come l’intervento della rotatoria nasca da un accordo tra il comune di Gaiarine e la provincia di Treviso… un accordo di programma, così viene chiamato … «…quando è stato approvato dal consiglio comunale questo accordo di programma ? …»
si sente un rumor di scartabellar di carte dovuto ad una ricerca del segreventi% e del sindacotto ma naturalmente non si trova nessun riferimento ad un consiglio comunale nel quale si sia  approvato un tale accordo …
continua bressan rifacendosi agli atti … « … mentre l’atto unilaterale d’obbligo del 11 febbraio 2014 è immediatamente vincolante per il proponente (fabbro, santin), per l’amministrazione comunale lo sarà solo dopo la ratifica da parte del consiglio comunale dell’accordo di programma con la provincia, cosa mai avvenuta …» … chiede al segreventi% come ci si deve comportare … il segreventi% tenta di uscirne dicendo che il comune e la provincia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa … bressan lo stoppa dicendo che non è la stessa cosa e alla fine il segreventi% deve capitolare dicendo …. «… ha ragione … porteremo in consiglio l’accordo di programma che sostanzialmente è il protocollo d’intesa o convenzione stipulata…»
interviene di nuovo bressan mettento in evidenza come a questo punto sia tutto il “castello” a scricchiolare …
il segreventi% cerca di far passare questa mancanza come la mancanza di un formalismo, ma nella sostanza non è così…
non si tratta di formalismo ma del fatto che si vuole fare le cose senza informare il consiglio comunale che è l’organo deliberante a cui sono demandate per legge le approvazioni di accordi che impegnino l’amministrazione comunale nei confronti di altri enti, siamo di fronte all’espropriazione delle prerogative del consiglio altro che “chiacchere”, e di atti che non possono essere legittimati, soprattutto da un segreventi% che si presenta come garante, (forse solo a parole,  anche se ha la scusante dei troppi  “casini” lasciati  dal suo predecessore), del rispetto delle norme
il sindacotto capisce che bressan ha messo il dito in una “brutta piaga” e allora alterato urla « …è un onore per me che uno di francenigo voti contro …»
siamo di fronte al signorotto di campagna che pensa davvero di poter fare quello che vuole, come se le proprietà comunali fossero sue, quando gli fa comodo non esiste norma che tenga, siamo di fronte a demolizioni fatte dal comune anche su proprietà di cittadini che mai si sono obbligati a cedere al comune le loro proprietà e ancora alza la voce
si entra nel merito di come viene finanziata la rotonda (280.000 euro provincia, 20.000 comune) e si scopre che mancano a bilancio 2.000 euro, poi ci sono i 15.000 euro di indennizzo a fabbro/santin + 7.000 euro sempre a favore fabbro/santin per una serie infinita di opere
bressan dichiara il suo voto contrario non per l’opera in se ma perché manca l’approvazione dell’accordo di programma da parte del consiglio comunale
interviene la consigliera capuzzo«…sono stati demoliti degli edifici che non erano in proprietà del comune … sui mappali mi sono persa ( forse,  aggiungiamo noi,  ci potrebbero essere dei sotterfugi) … ho chiesto la lettura integrale dell’accordo con fabbro/santin perché mi sono meravigliata di quanto hanno ottenuto e mi chiedo il perché   … fabbro/santin hanno ottenuto moltissimo e quasi nulla ha ottenuto l’altro cittadino confinante … a fabbro/santin sono stati demoliti i fabbricati a spese del comune …ottiene terreni … abolizione del diritto di passaggio del vicinante … ottiene lavori.. opere … chiedo tutte le visure di tutte le proprietà coinvolte, gli atti d’acquisto… la quantificazione dei soldi spesi e copia dell’accordo con la provincia .. io trovo che questa delibera sia realmente qualcosa che serve per sanare qualcosa che è iniziato male e che finirà male … »
parte il segreventi% e per circa venti minuti minuto più minuto meno non ce n’è per nessuno
bisognerebbe chiedergli. … se ha mai frequentato palestre di roccia? dal modo di arrampicarsi si direbbe di si …   e se è mai caduto ?
tocca sempre ad andreetta fermarlo prendendo la parola  «….non siamo di fronte a mere formalità … ma ad un pastrocchio fatto a suo tempo .. non c’era nessuna motivazione per abbattere le case in quel momento … e adesso i nodi vengono al pettine … anch’io ho subito un esproprio … e senza tante storie … tre anni fa è iniziata una corsa, in campagna elettorale, … e solo dopo si sono accorti che c’era la servitù di passaggio … leggendo gli atti c’è il sospetto che ci sia un “attore” forte e uno più debole …  non partecipo al voto… »
che sia la verità quella raccontata dai consiglieri bressan, capuzzo e  andreetta ?  e le  migrantes, loro che erano in campagna elettorale dalla stessa parte del megalosindaco e sindacotto quale verità potrebbero racconatre, se decidessere di parlare ?
Qual’è la verità.
Chissà.
Il comune guidato dal megalosindaco sonego, ma facevano parte di quella compagine il sindacotto, ma anche la venturin e presotto , dopo l’acquisto della proprietà da fre, il caseggiato più grande per intenderci dell’angolo
via benedett/ivia molino aveva deciso in fretta e furia di abbatterlo,  e per per far vedere che  faceva qualcosa di “grandioso” per la frazione di Francenigo dDem_via-Benedettiecise di abbattere anche gli altri fabbricati.
Fu fatto sottoscrivere a fabbro/santin un atto unilaterale d’obbligo di cessione al comune  e si demolirono anche i fabbricati inerenti questa promessa di vendita. In poche parole il comune rase al suolo le proprietà fabbro/santin pur  mancando un atto che autorizzasse queste demolizioni.
Ma la ciliegina sulla torta è data dal fatto che nel mezzo delle proprietà  fabbro/santin c’era un pezzetto di fabbricato non appartenente a nessuno dei due, nè al comune né ai  fabbro/santin.

Fu abbattuto anche quello …
Volendo ripetere perchè forse il concetto non è sufficientemente chiaro …
il comune ha fatto un piacere a dei privati abbattendo i loro fabbricati e ha abbattuto un pezzo di fabbricato di qualcun altro senza averne la proprietà e senza chiedere il permesso.

Si vota:
Andreetta non partecipa al voto
maggioranza favorevole
Daniel e Gava astenute
Bressan e Capuzzo contrari

La cronaca degli ultimi due punti la rimandiamo ad una prossima puntata.
Intanto sappiate che martedì 30 maggio, oggi per intenderci, dato che questa cronaca viene pubblicata, proprio oggi che è il 30 maggio, nel consiglio comunale che si terrà questa sera alle ore 19.00, oltre che discutere il conto consutivo, si ridiscuterà proprio di questo accordo.

Il punto all’ordine del giorno suona così:
DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 16 MAGGIO 2017 “APPROVAZIONE ACCORDO IN SOSTITUZIONE DI ESPROPRIAZIONE TRA IL COMUNE DI GAIARINE – FABBRO E SANTIN”. SPIEGAZIONI E CHIARIMENTI;
sarà interessante conoscere finalmente la verità, perchè il fatto di riportarlo in consiglio comunale a distanza di 15 giorni, dando spiegazioni e chiarimenti, dovrebbe significare  che c’è l’intenzione di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità …
voi ci credete?

Concludiamo  con un pensiero Pepe Mujica, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, tratto dal libro “Vivere per qualcosa” scritto a tre mani con Carlo Petrini e Luis Sepulveda.

« Lo dico in modo ancora più chiaro: la politica e la militanza non sono professioni per vivere, sono devozioni, sono passioni. No, è falso che non vi sia interesse, l’interesse c’è, ma non riguarda i soldi, è un interesse d’onore, di dignità. Quando uno viene eletto per rappresentare, quello è un posto d’onore, è lui che dovrebbe pagare per il favore che gli fa la società, e questo non va usato per i propri fini, occorre dare dignità alla politica e alla militanza sociale. Chi ama molto i soldi, si dedichi a lavorare nell’industria, nel commercio, che paghi le tasse e tanti auguri.
Possono farlo tutti. No. Bisogna scegliere le persone giuste. Non tutti possono essere Messi, non è vero? Bene, quello che vale per il calcio vale anche per la politica, Occorre scegliere ed eleggere tra gli eleggibili, fondamentalmente valutando il cuore, la dignità, l’impegno. I tecnici qualificati si assumono, ma il cuore non si può assumere a contratto.
E credo sia questo l’errore fondamentale che sta facendo perdere fiducia nella politica, e se perdi fiducia nella politica, non ti resta altro da fare che arrangiarti da solo, cedere all’individualismo, e questo ci conduce all’infelicità collettiva. »

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Consiglio Comunale 10 gennaio 2017: La Cronaca

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Premessa.
Dopo il ritiro del punto, nel consiglio comunale precedente, per manifesta incapacità di eseguire da parte degli uffici una accurata istruttoria che tenesse conto delle esigenze del comune e che tentasse di salvaguardarne gli interessi, e non sempre e soltanto quelli dei “poteri forti”, viene convocritardoato in tutta fretta, questo consiglio comunale, per rimediare agli errori e ai ritardi atavici di questa amministrazione, come messo in luce anche dalle minoranze.
Il bello della faccenda, è che siamo passati dalla padella alla brace. Invece di “cazziare” colui che aveva proceduto ad istruire la pratica (vedi cronaca 27.12.2016), ora si da a questo fantomatico “tecnico comunale” la prerogativa di firmare per conto del comune addirittura il contratto con la società, avendo pressoché carta bianca e  potendo quindi “ apportare al contratto ogni qualsiasi modifica a tutela degli interessi dell’Ente“.
Il giudizio su come e se saranno tutelati gli interessi del comune lo lasciamo ai posteri, in ogni caso qualche dubbio ci rimane, dubbio che eventualmente potrà essere rimosso se qualche “postero” farà le pulci al contratto che verrà sottoscritto.
Avevamo ricordato come fosse prassi consolidata, nel consiglio comunale di Gaiarine, che tutte le minoranze fossero sedute fianco a fianco, ma si sa che bast
ioa suggerire qualcosa, perché il Sindacotto, non metta in pratica o faccia esattamente il contrario. Il suo senso dell’io prevale su qualsiasi cosa.
Minoranza, quella del Gruppo Lega Nord (delle migrantes per interderci), resa ufficiale, in questo consiglio comunale, proprio dal Sindacotto  quando, dovendo scegliere gli scrutatori (due devono appartenere alla maggioranza e uno alle minoranze), ha scelto   Dandengo e Carnelos (maggioranza) e Gava (minoranze).
Quindi non ci sono dubbi: a prescindere da dove è seduta sempre di minoranza si tratta.

 Appello, sono assenti le Consigliere Fracassi e Daniel (vedi qui)

1. COSTITUZIONE DIRITTO DI SUPERFICIE SU AREA COMUNALE A FAVORE DI
INWITINFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE SPA PER INSTALLAZIONE
APPARATO DI TELECOMUNICAZIONI

illustra il Sindacotto « …viene ripresentato l’ordine del giorno ritirato nel precedente consiglio comunale….. sono state modificate, giustamente, quelle due cose poco chiare emerse l’altra volta»
Interviene il consigliere Bressan affermando … che non sono state modificate solo due «cosette…» 
ma che è stata stravolta l’intera delibera non essendoci più allegato lo schema di contratto … ma addirittura viene dato mandato ad un tecnico comunale di firmare il rogito ….. e che comunque non capisce … « come mai, per giustificare questa riduzione di “entrata” (solo 70.000 euro per un diritto di superficie venticinquennale) l’altra volta si sia fatto riferimento all’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) , associazione alla quale il comune di Gaiarine tra l’altro non appartiene e ora, sempre a casaccio, si cita il D.lgs 33 del 2016 che di tutto parla fuorché di riduzione di canoni per gli operatori di telefonia mobile» continua chiedendo spiegazione al segreventi%.

Il segreventi%, si avventura in una spiegazione del tutto surreale che il consigliere Bressan ad un certo punto stoppa dicendo semplicemente « ha risposto …. il decreto non prevede una forte riduzione dei canoni locazione … »
nasce un batti e ribatti, chiaramente innescato dal
segreventi%, che non vuole assolutamente ammettere come questa delibera sia stata, ancora una volta, scritta con i piedi….
…. alla fine il consigliere Bressan motiva il suo voto contrario facendoultimo presente che questa vicenda dimostra come l’amministrazione arrivi sempre in ritardo ed affronti i problemi all’ultimo minuto pur avendo avuto, come in questo caso, mesi e mesi a sua disposizione, ….continua affermando che si poteva arrivare in questo consiglio con uno schema di contratto riveduto e corretto e questo avrebbe permesso di non dare, per la firma del rogito, carta bianca ad un tecnico comunale.
Ribatte il Sindacotto che il tempo trascorso da giugno e dicembre è servito per fare la trattativa che ha portato il comune ad ottenere 70.000€ « penso di aver lavorato per l’amministrazione di Gaiarine»
Ma no! Davvero?

Interviene il consigliere Andreetta chiedendo al sindaco o al segreventi%, ……come mai non ci sia più la bozza del contratto allegata alla delibera ….. e perché i pareri di regolarità tecnica e contabile siano entrambi firmati dal segreventi%?
Risponde Sindacotto chiarendo che il parere di regolarità contabile è stato firmato dal segreventi% perché la dott.ssa Perino era in ferie   … relativamente alla mancanza della bozza di contratto presente nella delibera del consiglio precedente risponde « per semplificare la delibera »

Ma varda ti. Si porta in consiglio comunale la concessione di un diritto di superficie di venticinque anni di una proprietà comunale e come per magia … abracadabra e voilà … il contratto sparisce e … quindi il consiglio comunale voterà cosa? Ma si, una bella cambiale in bianco da affidare al solito tecnico comunale che notoriamente fa esclusivamente gli interefaccaissi del comune.   Abracadabra e voilà…. La faccia allibita di Andreetta, di fronte all’affermazione del Sindacotto è un poema …e passa anche qualche secondo prima che riprenda la parola (solo sbigottimento o auto censura?)
Riprende contestando al Sindacotto la risposta data al consigliere Bressan. Mette in luce come sia falso che il tempo sia trascorso per trattare la parte economica, tant’è che, che la proposta di 70.000€ era già in possesso del comune dal 26 settembre 2016, come risulta dagli atti.
Afferma che l’argomento in questione è stato portato in consiglio comunale il 27 di dicembre, tra l’altro con una delibera scritta male che sono stati costretti a ritirare, e ora, dato che tra due giorni scade il termine per poter contrattualizzare qualcosa,  … con la gente in ferie e … « non sapendo che pesci pigliare … si pastrocchia » … alla fine dichiara il suo voto di astensione non essendo in grado di giudicare se quanto proposto sia un vantaggio o uno svantaggio per il comune.

Interviene la consigliera Capuzzo affermando che condivide in toto gli interventi di Bressan e Andreetta, sia relativamente al cambiamento della delibera, senza la bozza di contratto, messa in luce da Bressan sia sulle tempistiche evidenziate da Andreetta. Continua affermando che siamo in presenza di poteri forti, e che invece di contrastarli, come aveva suggerito nel precedente consiglio comunale, con tutti gli strumenti possibili e far valere gli interessi dell’amministrazione, viene data loro la possibilità di fare qualsiasi cosa, dato che con un diritto di superficie tutto si può fare.
Prosegue portando a conoscenza che InINWIT- Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A., è un’azienda che gestisce infrastrutture per comunicazioni elettroniche dando ospitalità nei suoi siti ad apparati per ltva trasmissione radio, telecomunicazioni, diffusione segnali radio e televisive e che quindi non si occupa solo di telefonia mobile.
Poiché viene dato mandato ad un tecnico comunale di sottoscrivere il rogito .. «… ho paura che possano allargare le attività …. vorrei che fosse specificato che questa stazione debba essere usata solo per telefonia mobile »
Continua chiedendo che questo venga messo in evidenza in delibera e che comunque darà voto contrario.

Intervengono sia Sindacotto che il segreventi% spiegando come sia già chiaro che questa stazione può esser usata solo per telefonia mobile. ma la consigliera Capuzzo e anche il consigliere Bressan insistono perché venga chiarito che il potere di firma dato al tecnico comunale sia solo per una stazione di telefonia mobile. Il segreventi%, dice che non c’è nessuna preclusione ad apportare modifiche migliorative.
Si decide di specificare meglio, quindi, che la stazione dovrà essere usata solo per telefonia mobile.
Interviene Andreetta affermando che quando normalmente questa amministrazione comunale parla di “cose migliorative”, normalmente pensa solo ai soldi, e osserva come “le amministrazioni pubbliche” non dovrebbero ragionare solo ed esclusivamente in termini economici, pertanto vedendo che c’è una certa disponibilità ad apportare qualche piccola modifica “migliorativa”, chiede che venga introdotta in un certo punto della delibera la frase «…. a tutela della salute o del benessere della cittadinanza»
Il Sindacotto risponde di «No»

E questa era la sola risposta che poteva dare, dato che è seduto su quella poltrona per tutelare gli “interessi” dei cittadini, forse di alcuni cittadini, ma sicuramente non la salute di tutti.
Si vota:
maggioranza favorevole
Gava favorevole
Andreetta astewnuto
Bressan, Capuzzo contrari

 L’unica migrantes presente ha votato con la maggioranza.Chissà perché? Già si mormora… 
Ore 19.33 e il comeditarensiglio è terminato.
Il poco pubblico presente
(6 persone) sono libere di andarsene e meditare su quanto visto e sentito.

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Consiglio Comunale 27 dicembre 2016: La Cronaca

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nodiPremessa.
Tutti i nodi vengono al pettine, basta saper aspettare.
Ecco che nasce, nel consiglio comunale di Gaiarine, il Gruppo Consiliare Lega Nord – Liga Veneta, formato da Graziella Gava ed Elisabetta Daniel, e nasce alla presenza, tra il pubblico, dei notabili della Lega Nord del Comune. Notabili visti poche volte in sala consigliare in questa legislatura, venuti, ora, ad assistere alla “virtuale” uccisione di Cesare (Sindacotto).
Dicono che il genere “Horror” vada particolarmente di moda al cinema …
Veniamo alla sostanza politica.
Il Sindacotto si trova ora, con una maggioranza formata da 7 membri, compreso lui, quindi sarà sufficiente uno “sputo” o un “batter di ciglia” (un altro transfuga, o “migrante” ) che si unisca alle due “migrantes di fatto” perché questa maggioranza salti, oppure basterà un’assenza “strategica” tra i membri della maggioranza in un consiglio comunale importante per “impantanarla”.
Noi, che siamo per la biodiversità sia vegetale  che animale ma anche politica e non ci piace l’omogeneizzazione, non demonizziamo a priori la nascita di questo nuovo gruppo, ma vorremmo ricordare alle migrantes che, poco tempo fa, era Salvini (segretario della Lega Nord) che andava dicendo … «Tra le pessime idee di questa riforma (si riferiva alla riforma costituzionale bocciata il 4 dicembre) c’è quella che consente ai parlamentari di continuare a cambiar partito senza mollare la poltrona. Sono stufo dei cambia-casacca, dei traditori, dei mangiapane a tradimento che vengono eletti da una parte, vanno dall’altra per prendersi lo stipendio e non mollano la poltrona».
Lungi da noi paragonare i consiglieri e relativi gettoni di presenza ai parlamentari romani e alla loro prebende, ma non possiamo non far notare che le migrantes erano stata elette nella Lista Civ
coerenzaica, L’Impegno Continua, e che la poltrona non l’hanno mollata.
Un po’ di coerenza, almeno con quanto dice il “capo“, ci vorrebbe o no?
In ogni caso il nuovo Gruppo c’è e bisogna prenderne atto. Come bisogna prendere atto del livore che viene manifestato anche in modo palese tra la ridotta maggioranza e le due consigliere. Le parole che sono state dette alla fine del consiglio sono delle pietre che difficilmente potranno essere rimosse e quindi rimane evidente che la frattura è e rimarrà insanabile.
Poco dopo la comunicazione della costituzione del Gruppo, la consigliera Gava aveva iniziato a leggere una dichiarazione farcita anche di alcune maligne domande. Il   Sindacotto seccato l’ha interrotta rinviandola a fine consiglio.
Vorremmo ricordare che nel consiglio comunale di Gaiarine è sempre stato applicato un galateo istituzionale che ha permesso al capogruppo di un nuovo gruppo di fare un intervento senza limiti di tempo e di argomenti, pertanto il rinvio a fine consiglio di questo intervento è stata una scortesia istituzionale gratuita, immotivata e arbitraria.
Tra scortesie, d
lgopirobimbiichiarazioni, affermazioni, motivazioni, domande e livore, non si è sentita, però, pronunciare la parola fatidica e cioè “pirogassificatore“. Abbiamo assistito, in sostanza, ad un gran gioco degli specchi per nascondere la verità.
La storia, che resterà negli “annali” del comune di Gaiarine e che noi continueremo a ripetere e che sarà bene ricordare anche nella prossima campagna elettorale, è questa: le migrantes erano assenti il 3 giugno 2016 quando il consiglio comunale di Gaiarine all’unanimità dei presenti votò contro il Pirogassificatore. Erano assenti, per il semplice motivo, che erano contrarie alla linea assunta “obtorto collo” dalla maggioranza di opporsi alla costruzione del Pirogassificatore. Erano assenti perché sollecitate (o forse obbligate) a farlo da qualche notabile della Lega gaiarinese. Lega gaiarinese che sul Pirogassificatore ha mantenuto una posizione molto, ma molto ambigua, per usare un eufemismo. Anche quest’ultima posizione dovrà essere ricordata nella prossima campagna elettorale.
Riepiloghiamo per i nostri lettori l’attuale composizione del Consiglio Comunale:
Maggioranza.

L’Impegno Continua: Cappellotto Mario, De Zan Elisa, Dardengo Claudio,
Presotto
Paolo, Venturin Stefania, Fellet Ermanno,
Carnelos Martina

Minoranze:
Uniti per Gaiarine: Bressan, Fracassi

Insieme per il bene comune: Andreetta
Esserci per un comune che cambia: Capuzzo
Lega Nord – Liga Veneta: Gava, Daniel

Entriamo in cronaca.
Appello, tutti presenti, vedi qui.

Il Sindacotto lascia la parola al segreventi%, che riferisce dcapoi aver ricevuto pochi minuti prima una comunicazione con la quale viene informato che verrà costituito un nuovo gruppo consigliare formato dalle consigliere Graziella Gava e Elisabetta Daniel (insomma dalla due migrantes), con a capo la Gava.

1.  APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2016 (DAL N. 25 AL N. 32);
Prende la parola il consigliere Andreetta che, essendo stato assente nel consiglio precedente, approfitta per dare il benvenuto al nuovo segretario Orso, augurandogli buon lavoro, ma invitandolo, nel contempo, a verbalizzare meglio del suo predecessore (che verbalizzava, si fa per dire, quello che voleva) ed a  essere imparziale, cioè dare  supporto non solo alla maggioranza ma anche alle minoranze.
Chiede quindi la parola la consigliera Gava, che la riceve, dopo un breve consulto tra il Sindacotto e il segreventi% .
Avuta la parola, spiega come, dopo il ritiro delle deleghe avvenuto a giugno, fosse necessario dare vita ad un gruppo consiliare « con l’intento di dare voce a coloro che non condividono il pensiero dell’attuale amministrazione… e che vengono contrastati con ogni mezzo….». Continua chiedendo alcune spiegazioni « ...come mai la consegna dei pacchi natalizi agli anziani sia stata effettuata da una sola associazione del comune…. come mai a distanza di due anni non si sia ancora creato un poliambulatorio medico a Gaiarine per le persone che faticano a raggiungere quello di Roverbasso ….».
Interviene, dopo un brevissimo consulto con il segreventi%, il Sindacotto che le toglie la parola dicendole che questo non è l’intervento di presentazione del nuovo gruppo consiliare ma bensì si tratta di interrogazioni, che potranno essere fatte a tempo debito. Interviene la consigliera Daniel dicendosi pronta a fare l’intervento di presentazione del nuovo gruppo, ma ormai ogni spazio è chiuso e viene stoppata e rimandata a fine consiglio comunale.
Come già detto siamo di fronte ad una scorrettezza istituzionale che poteva essere tranquillamente evitata, tenendo conto anche delle effettive emozioni delle due migrantes che per la prima volta si trovano effettivamente alla luce della ribalta e per di più fuori dalla maggioranza. Questa scortesia è ancor più grave per il fatto che il Sindaco, prima di attuarla, si era per un attimo confrontato con il segreventi%, dal quale evidentemente aveva ricevuto il placet. E qui casca l’asino anzi l’orso, che solo  qualche minuto prima era stato invitato ad essere il garante anche dei diritti delle minoranze.
Garante di chi …?
Si vota:

maggioranza (ridotta) favorevole
Fracassi favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo, Daniel, Gava astenute perché assenti al consiglio comunale precedente.

Per i punti dal 2 al 9, vi indicheremo solamente chi ha presentato il punto, chi è intervenuto e come si è votato e forse qualche piccolo dettaglio.
Questo perché ci siamo un po’ “rotti” di stendere una cronaca sempre uguale a se stessa.
In effetti nell’approvazione sia degli atti propedeutici al bilancio di previsione che del bilancio stesso ci sembrava di essere in un dejavu, in una commedia già vista e rivista e diventata oramai stantia. Stessi gli attori, stesse le battute, stesse le affermazioni insignificanti della maggioranza. Tutto nasce dal fatto che i bilanci di previsione presentati negli anni da questa maggioranza erano e sono completamente privi di un qualsiasi barlume di novità. Sono, come hanno a più riprese ripetuto le minoranze, dei copia/incolla di quelli precedenti. Bilanci tutti uguali.
Tanto uguali che molte delle
ugualedomande, delle constatazioni e degli interventi fatti dalle minoranze erano le stesse fatte nelle approvazioni di quelli precedenti.
Sia Andreetta che Bressan che Capuzzo hanno ha più riprese usato frasi come
statu quo … mancanza di visione strategica ….nessuna pianificazione … tutto scollegato … nessuna sinergia… mancanza di visione sinergica … nessun intervento per le famiglie in difficoltà … carta che si lascia scrivere …. ecc.
Davvero non si vede un progetto amministrativo e una capacità di pianificare.
Le minoranze hanno evidenziato anche come il procedere di questa amministrazione sia quello di lavorare per emergenze e al tal proposito chiarissime sono state le parole del Sindacotto date in risposta a queste affermazioni «.. meio far che star li a parlar..».
Peccato che questo modo di operare abbia e determini dei lati oscuri, cioè interventi, anche spezzettati ad arte, per non fare le gare d’appalto, ma per poter procedere con trattativa privata, “tirando” le norme. Bisognerebbe vedere se anche la Corte dei Conti o l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ritengono che questo modo di procedere sia legittimo.

 2. ratifica delibera di giunta comunale n. 138 del 29.11.2016 avente ad oggetto “terza variazione al bilancio di previsione 2016/2018 ai sensi dell’art. 42 e 175 del d. lgs. n.2.267/2000”;
Illustra l’assessore De Zan, dimostrando un po’ più di verve del solito, pochina a dir la verità, ma comunque ….
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute

3 determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta
municipale propria
“imu” per l’anno 2017;
fiera
Illustra i Sindaco. Stesse aliquote del 2016.
Interviene Bressan, che mette in luce come le aliquote siano le stesse del 2015… del 2014 … del 2013… del 2012 …, come in una filastrocca e in effetti si mette a canticchiare “alla Fiera dell’Est“.
Intervengono anche Andreetta e Capuzzo.

Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute

4. determinazione aliquote per l’applicazione del tributo per i servizi
indivisibili(tasi) per
l’anno 2017;
Illustra i Sindaco.«… Sono state mantenute le stesse aliquote …». Evita di pronunciare la frase “le stesse del 2016″, forse per non sentirsi ripetere la ormai famosa filastrocca.
Interviene Andreetta chiedendo delucidazioni sull’incresciosa vicenda delle maggiorazioni arretrate fatte pagare ai commercianti per i cassonetti dei rifiuti  e mettendo in luce la responsabilitrifiutià anche dell’amministrazione di Gaiarine, così poco accorta nel difendere gli interessi dei suoi cittadini.
Nessuna risposta da parte del Sindaco.
La consigliera Capuzzo sollecita una risposta, che non viene data… allora fa presente che non è stata avvisata dell’incontro pubblico… ma viene subito interrotta dal Sindacotto che le ricorda come siano stati affissi gli avvisi in tutto il comune … la consigliera insiste e fa presente che inviare una mail ai consiglieri sarebbe stata semplicemente una cortesia istituzionale e comunque vorrebbe conoscere quali siano state le posizioni prese su questa vicenda dall’amministrazione di Gaiarine all’interno dell’assemblea del CIT. Nessuna risposta da parte del Sindaco ma un invito alla consigliera a recarsi nel suo ufficio, dove lui le darà tutte le delucidazioni del caso.
Siamo veramente ad un concetto di democrazia e trasparenza tra i “più alti” mai conosciuti, come se per sapere qualcosa una persona debba andare dal “padrone” che per bontà sua la informerà.
Non è forse il Consiglio comunale il luogo dell’informazione, del confronto, del dibattito?
Non è forse il Consiglio comunale nella sua funzione istituzionale di controllo, che deve essere messo al corrente delle decisioni dell’amministrazione comunale e di come questa rappresenti e difenda gli interessi dei propri cittadini all’interno dei consorzi o enti sovraordinati.
Bisogna davvero smetterla di avere questo modo di percepire il proprio ruolo di amministratore pubblico. L’abbiamo detto più volte, chi amministra un comune non sta amministrando “casa sua” o la “sua azienda“, sta amministrando la “roba di tutti”, e a “tutti” debbono essere date tutte le informazioni senza che queste debbano essere cercate o si debba andare nella “stanza” del sindaco per averle, soprattutto se le persone che le chiedono sono dei consiglieri comunali. Esistono, oggi, mezzi digitali che permettono di informare contemporaneamente migliaia di persone, basta saperli e volerli utilizzare.

Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute

5. destinazione contributo per le opere di culto. approvazione programma per
l’anno 2017
;
Illustra il Sindaco. Nel 2017 il contributo di 10.000€ alla frazione di Albina.
Si vota:
all’unanimità

6. approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2017;
Illustra l’assessore De Zan.
Nel 2017 si redsc_0153alizzeranno solo due opere: la rotatoria di Via Molino a Francenigo, e il primo stralcio della pista ciclabile Gaiarine-Albina.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
E’ un piano triennale che di triennale ha solo il titolo, perché, come bene evidenzia la consigliera Capuzzo, non sono indicate opere da realizzare nel 2018 e 2019.
Questo Piano Triennale, “che non c’è”, diventa l’evidenza lapalissiana dell’incapacità di questa amministrazione di pianificare alcunché. Tra l’altro, c’è da chiedersi se un piano così congeniato sia legittimo o meno.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi astenuti
Daniel, Gava astenute

7. determinazione importo gettoni di presenza da corrispondere ai consiglieri comunali anno 2017;
Illustra il Sindaco.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
I Consiglieri Bressan e Capuzzo dichiarano di voler rinunciare ai gettoni di presenza, e chiedono che il corrispondente importo vengano utilizzato per attività socio-culturali.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Bressan, Capuzzo,Fracassi favorevoli
Andreetta, Daniel, Gava astenute

8. documento unico di programmazione (dup) 2017/2019 – aggiornamento;
Illustra l’assessore De Zan.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Tra le varie, domande,risposte, affermazioni, annotazioni ecc., emerge che all’assessore Venturin sono state conferite anche le deleghe per il sociale.
Si vota:

maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute

9. esame ed approvazione del bilancio di previsione 2017/2019;
Illustra l’assessore De Zan.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Tutte e tre le dichiarazioni di voto ribadiscono che questa amministrazione non è in grado di pianificare alcunché e che non ha nessun progetto per Gaiarine. e che vive alla giornata.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute

10. costituzione diritto di superficie su area comunale a favore di
inwitinfrastrutture wireless italiane spa per installazione apparato di
telecomunicazioni;

Illustra il segreventi%.
Davvero strana questa faccenda.
Come mai ne il Sindacotto, ne un assessore ne un consigliere di maggioranza sono stati in grado di illustrare questo punto?
Nessuno in grado o nessuno che ne sa qualcosa?
La vera novità è che siamo passati da un segretrentun% che non sapeva scrivere, scusate che non voleva scrivere, ad un segreventi% che forse assume compiti non suoi, come quello di “sesto assessore“.
In ogni caso tutti i componenti della maggioranza in questo frangente fanno un po’ la figura dei “quaiot“.
Il segreventi% illustra questo diritto di superficie venticinquennale che dovrebbe sostituire il contratto d’affitto, peraltroantenna già disdetto dalla società locataria, come un grandissimo vantaggio per il comune, come l’unica e possibile cosa “intelligente” da fare.
Mette in luce come le compagnie telefoniche, tutte, cerchino in qualsiasi modo di abbassare gli esborsi per la collocazione delle antenne e come i comuni si trovino sotto ricatto. Ma afferma che  il comune di Gaiarine, grazie alla bravura del Sindaco e non si sa di chi altro, è riuscito a spuntare 70.000 € anziché i 50.000 €, usualmente percepiti da altri comuni.
Interviene la consigliera Capuzzo, facendo un po’ di conti … si passa da un importo per un affitto ipotetico calcolato sui venticinque anni di 375.000 € ad importo di 70.000 € per il diritto di superficie di venticinque anni, e così emerge in maniera evidente che il contratto proposto appare proprio poco convincente e soprattutto sembra una vera svendita.
Afferma che se un’amministrazione intendesse davvero fare l’interessi della propria comunità, nel momento in cui viene a conoscenza che le compagnie telefoniche giocano a ribasso, dovrebbe mettere in campo una serie di accorgimenti tali da poter trattare alla pari, o comunque non in questo stato di debolezza.
Non si convince delle spiegazioni del segreventi% che dopo un po’ di batti e ribatti, comincia a sentire qualche scricchiolio nel muro di sostegno della sua ferrea convinzione: questa era l’unica cosa giusta da fare.
La consigliera Capuzzo insiste un altro po’, e poi passa “la palla” al consigliere Bressan, che cercando di chiarire alcuni aspetti contrattuali, finisce con il demolire questo “granitico muro“, e il crollo avviene quando si scopre, o per lo meno così sembra, che i 70.000 € potrebbero essere appena sufficienti   a demolire le strutture che verrebbero lasciate in loco dalla ditta quando terminerà il diritto di superficie.
In poche parole, alla fine della fiera zero guadagno per il comune.
Risultato: punto ritirato, essendo assolutamente necessario rivedere o chiarire alcune clausole contrattuali.
Si spera che il “sesto assessore” verifichi in maniera approfondita chi ha istruito questa pratica. Se l’ha istruita lui è giusto che si autoflagelli, se è stato invece qualcun altro lo invitiamo a prendere i provvedimenti del caso
.

11. approvazione progetto definitivo esecutivo relativo a realizzazione di pista
ciclopedonale tra Gaiarine ed Albina 1° lotto. adozione di variante al vigente
piano degli interventi (p.i.) per appposizione vincolo preordinato all’esproprio
e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera pubblica.

Illustra il Sindaco, mostrando il progetto o tentando di mostrarlo al pubblico, che naturalmente non vede nulla e deve affidarsi alle sue parole, … fa presente come la ciclabile sia stata concepita sfruttando quelle parti di proprietà comunale chiamate “troi”, questo per non fare espropri e quindi risparmiare soldi.

Siamo di fronte ad un’opera fatta davvero, e non è un eufemismo, con i piedi.
Un progetto banale, probabilmente imposto al progettista, che, però, avrebbe dovuto avere un sussulto di dignità rifiutandosi di avvallarlo. E’ davvero inconcepibile che, con tutte le piste ciclabili innovative sparse per l’Europa, si sia progettata quest’opera   “sui non espropri” e “sull’uso dei marciapiedi” di una zona industriale, scoprendo alla fine che arrivati alla rotonda della circonvallazione dopo la zona industriale Busco, non si sa ancora se il secondo stralcio verrà realizzato sul lato siniatro (indicato dall’amministrazione, ma pressoché impraticabile) o destro della strada che porta ad Albina.

E’ assodato che da questa amministrazione non potevamo pretendere un progetto di pista fotovoltaica o fotoluminescente, ma questo progetto oltrepassa davvero ogni limite.
La consigliera Capuzzo fa presente che si poteva sfruttare la stradina agricola esistente, che   avrebbe permesso di arrivare alla rotonda sul lato destro e da li con un solo attraversamento utilizzando, via Montello si poteva raggiungere tranquillamente la pista ciclabile proveniente da Campomolino.. aggiunge che la parte in uscita dal Borgo Scuro e fino alla rotonda poteva essere alberata.
ciclabileSi sarebbe potuto creare un vero e proprio viale ciclabile, alberato su ambedue i lati, un viale magari di tigli. Una “porta” pedonabile e ciclabile davvero splendida per “entrare” a Gaiarine.
Ma per avere “questa visione” ci vuole anche un minimo di senso estetico,e poi  immaginarsi “un luogo” ed  avere la capacità di coniugare natura e servizi.

Il Sindacotto non ci sente, il “superprogettista naturalista” insiste sull’idea che così si risparmia, non presentando però un raffronto economico tra un’ipotesi e l’altra , anche perché la proposta della consigliera non gli sarà sicuramente passata per la testa.
Il suo discorso sui maggiori costi è chiaramente una semplice e pura giustificazione per nascondere una non valutazione di una alternativa non immaginata. In ogni caso questo obbrobrio di pista ciclabile costerà al contribuente gaiarinese ben 350.000 €.
Prende la parola il consigliere  Andreetta affermando che, viste l’incongruenze di questo progetto, sarebbe tentato di votare contro ma essendo sempre stato favorevole alle piste ciclabili, ha deciso di non partecipare al voto per dare un segnale forte di contrarietà ad un opera progettata in questo modo.
Mette in luce come la commissione edilizia abbia approvato il progetto il 13 dicembre, lo stesso giorno in cui il progetto è arrivato in comune, e si chiede come i commissari abbiano potuto aver fatto un’analisi approfondita del progetto.
Naturalmente è una domanda pleonastica.
Bressan
dichiara che il suo gruppo non è contrario all’opera ma essendoci parecchi dubbi sul tracciato voterà contro.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta non partecipa al voto
Bressan, Fracassi Capuzzo contrari
Daniel, Gava astenute

A questo punto il Sindacotto se ne esce con una delle sue, dimostrando, ancora una volta, come non abbia ancora capito quali siano i corretti comportamenti istituzionali.
Esordisce dicendo che lui è stato criticato, su questo blog, per il fatto che non se ne era andato dal suo posto in una votazione nella quale aveva dichiarato che non avrebbe partecipato al voto. Dice che era stato criticato ingiustamente in quanto aveva tenuto lo stesso comportamento che in questo frangente ha tenuto il consigliere Andreetta.
Il consigliere Andreetta tenta di spiegargli che c’è una differenza ma lui taglia corto.
Allora gliela spieghiamo noi.
Il consigliere Andretta non era in conflitto di interessi: non si stava votando qualcosa riguardante sua sorella, ma ha semplicemente manifestato la volontà di non partecipare al voto.
Il fatto di essere rimasto al suo posto, pur non votando, non ha influenzato il voto di nessuno.
Mentre la tua presenza, quando tu “caro sindaco” sei rimasto seduto al tuo posto, in palese conflitto di interesse, avrebbe potuto influenzare il voto di qualcuno.
E’ assodato che nessuno della maggioranza avrebbe avuto il coraggio di esprimere un voto contrario, altrimenti sare
bbe potuto accadere quello che è successo alle migrantes, ma un comportamento istituzionale corretto avrebbe detto ed imposto, che tu, non solo, avresti dovuto abbfuoriandonare il tuo posto ma che addirittura avresti dovuto allontanarti dalla sala. Capito o no?
Il segreventi%. pensando che il caso di cui si stava parlando fosse analogo a quello testé accaduto, si è subito “buttato” a soccorrere il Sindacotto dicendo che non c’è l’obbligo di lasciare l’aula.
Gli consigliamo di approfondire le questioni prima di ergersi a difensore delle cause perse.
Riportiamo per conoscenza di tutti e a futura memoria il riassunto di una sentenza del Tar Lombardia

“Pubblico amministratore, conflitto di interessi, delibera, astensione, obbligo
TAR, Lombardia-Milano, sez. IV, sentenza 03/05/2013 n° 1137
L’amministratore pubblico deve astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi suoi o di parenti o affini fino al quarto grado; tale obbligo di allontanamento dalla seduta, in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l’amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interessi, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a.
Inoltre, sul consigliere in conflitto di interessi grava, oltre all’obbligo di astenersi dal votare, anche quello di allontanarsi dall’aula perché la sola presenza dello stesso può potenzialmente influire sulla libera manifestazione di volontà degli altri membri.”

I punti all’ordine del giorno sono esauriti, ma tutti i presenti ( quei pochi rimasti) , aspettano con ansia le dichiarazioni delle migrantes.
Vi riportiamo solo alcune frasi, il contenuto degli interventi saranno parte integrante dei verbali di questo consiglio comunale e, una volta pubblicati, sarà davvero interessante leggerli.

Daniel:
«… con l’intento di dare voce a coloro che non condividono il pensiero dell’attuale amministrazione… e che vengono contrastati con ogni mezzo … persone contrastate e attaccate … messi in atto soprusi … comportamenti eticamente scorretti… attacchi alle persone … persone che hanno come modus operandi quello di guadagnarsi qualche consenso (si riferisce a qualcuno della maggioranza) … ecc. … »

conclude la consigliera Gava con il porre ancora un paio di quesiti, ai quali il Sindaco darà risposta nel prossimo consiglio, almeno così dice.

Sono le 22.08, quattro ore di consiglio e tutti a casa, aspettando il prossimo dove si potrebbero verificare alleanze inaspettate, che forse sono già in corso d’opera.
Nel prossimo potremmo anche vedere se le migrantes continueranno ad astenersi o se invece, entrando nel merito dei provvedimenti, daranno dei voti favorevoli o contrari. Vedremo.
Come è sempre avvenuto nel consiglio comunale di Gaiarine, la maggioranza occupa di seguito una parte dell’emiciclo, alla sua destra o alla sua sinistra siedono di seguito tutte le minoranze.
Se il Gruppo Lega Nord – Liga Veneta  fosse davvero un gruppo di minoranza deve sedere obbligatoriamente a fianco delle altre minoranze, altrimenti …

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Consiglio Comunale 27 settembre 2016: La Cronaca

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Premessa.
selvazzano-magritte-senza-voltoSiamo quasi al giro di boa di metà legislatura, per un’amministrazione comunale che essendo stata eletta con il 43% dei voti e che quindi non rappresenta la maggioranza degli elettori del comune di Gaiarine è riuscita a non rappresentare più neppure se stessa. Le assenze delle consigliere Daniel e Gava , pur se giustificate, in continuità con la loro uscita dal consiglio comunale precedente, dopo l’avvenuto ritiro delle loro deleghe effettuato dal sindaco, inducono a pensare che le fratture all’interno della maggioranza siano insanabili.
Frange della Lega spinte da qualche “capetto di periferia” tengono sindaco e maggioranza sulle spine. E queste lotte intestine si stratificano su una amministrazione che in questi quasi due anni e mezzo ha dimostrato di non saper governare o per meglio dire di governare contro i cittadini di Gaiarine (pirogassificatore insegna), con tracotanza e nessuna trasparenza.
Non c’è settore della vita della nostra comunità (sociale, culturale, ambientale, urbanistico, ecc. ) nei quali si possano vedere miglioramenti, anzi.
Alle assenze di cui abbiamo parlato si aggiungono le assenze nelle opposizioni dei capigruppo Andreetta, Bressan e Capuzzo, assenze che lasciano del tutto solitaria la consigliera Fracassi.
Non è un consiglio comunale dagli argomenti importantissimi, e sarà pure una fatale coincidenza, ma le assenze di tutti e tre i capigruppo di minoranza, lasciano l’amaro in bocca e una mancanza di visione “politica” diversa rispetto alle scelte effettuate dalla maggioranza, soprattutto in relazione alla cosiddetta piazzetta e al regolamento per la gestione del Maglio Tonet.
La consigliera Fracassi, pur rimanendo tutt’altro che silenziosa e pur assumendosi da sola l’ingrato compito di essere “la minoranza”, ha svolto il suo compito più da “correttore di bozze”, mettendo in luce le contraddizioni, le lacune e i strafalcioni presenti nei deliberati, che da “politica”.
Ma vedremo in seguito.
La novità tra i presenti è il nuovo segretario comunale dr. Paolo Orso che seguirà, comedepositphotos_63644005-fun-bear-in-suit-and già risaputo, non solo Gaiarine ma anche altri quattro comuni.
Viene presentato dal Sindacotto che viene subito sommerso dal massiccio intervento di saluto del segretario Orso (segreventi%?) nel quale esprime il desiderio di tornare a “fare” qualcosa dopo gli anni passati in Provincia. Si abbandona poi ai ricordi e ai complimenti verso la mamma della consigliera Fracassi, citandolo come raro esempio di competenza e conoscenza giuridica, che anche nella critica permetteva confronto costruttivo e istruttivo.
Ma dimenticandosi di dire che ci fu uno scontro durissimo sulla vicenda di due parchi fotovoltaici, sponsorizzati dal megalosindaco e da lui stesso, dove l’azienda dell’allora consigliera, fu esclusa senza motivazioni, costringendola ad un ricorso al Presidente delle Repubblica, ricorso ammuffito in qualche cassetto del municipio dato che non fu mai trasmesso al Presidente, come invece la legge prevedeva.
Tutto si acquietò perché alla fine questi due parchi fotovoltaici “morirono” di morte naturale, essendo frutto ipotetico di una scelta scellerata. Ma quanto tempo e risorse furono spese dal comune di Gaiarine per perseguire gli interessi di qualcuno?
Si comincia.
Appello, vedi qui .

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 19 LUGLIO 2016 (DAL N. 15 AL N. 24);
Vita facile questa volta sui verbali poiché l’unica che potrebbe criticarli non può farlo poiché si riferiscono ad una seduta nella quale era assente. “Passano”, quindi, anche perché forse nessuno li ha letti e poi il segretrentun%, non c’è più, silurato, così si dice, anche a causa delle stesure dei suoi non verbali. Così si dice, ma probabilmente le motivazioni sono altre.
Si vota:
7 favorevoli
1 astenuta

2. APPROVAZIONE CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA TRA I COMUNI DI CASTELLO DI GODEGO, SAN ZENONE DEGLI EZZELINI, CODOGNE’, GAIARINE E FOSSALTA DI PORTOGRUARO;
rojo-el-veinte-por-ciento-apagado-descuento-el-39298593Viene presentata la convenzione che porterà il dr. Orso a seguire Gaiarine oltre a Castello di Godego, San Zenone degli Ezzelini, Codognè e Fossalta di Portogruaro; capofila è Castello di Godego semplicemente perché è già lì Segretario; la consigliera Fracassi rifacendosi alla negativa esperienza del precedente segretario Fontan osserva come possano essere sufficienti 9 ore per Orso quando con 11 ore Fontan faceva poco e male. Non viene rammentato che il sindacotto aveva, a suo tempo, giustificato il “siluramento” del ex deputato leghista (segretrentun%), anche con la necessità di avere più ore di presenza. Il sindacotto, rimangiandosi quanto detto a suo tempo, replica che 9 ore sono giuste, e il segreventi% interviene, con un lunghissimo intervento in cui fa l’apologia dei segretari, e nel farla fa naturalmente fa anche l’apologia di se stesso … segretari impegnati soprattutto a risolvere i problemi e pronti a qualsiasi sacrificio e a qualsiasi orario, pronti a stare 24 ore su 24 in municipio per il bene …. di chi? .. E’ tutto oro quello che luccica? Evidentemente no, in quanto i segretari, essendo a libro paga del sindaco, non sono più da molto tempo garanzia di imparzialità per la comunità, ma normalmente sono occupati a trovare escamotage legislativi atti a supportare qualsiasi scelta dell’amministrazione e/o risolvere i “casini” fatti.
A domanda viene poi risposto che il compenso si attesta sui 1900 € lordi ai quali si aggiungeranno i rimborsi benzina, già criticati in passato, ma giustificati ancora una volta sia dal sindacotto che dal segreventi%. Anche in questo caso il dr. Orso si fa notare per una certa esuberanza verbale.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

3. VARIANTI VERDI L.R. N. 4 DEL 16.03.2015. APPROVAZIONE;
sfera_12457519021Brevissima presentazione del punto che prevede la ridefinizione di aree edificabili a verdi, mossa illusoriamente ambientale che copre il solo scopo di pagare meno tasse. Essendoci tra queste aree anche proprietà del Sindaco, questi “esce” (virtualmente perché lì rimane) per non partecipare al voto, consegnando la presidenza del consiglio al vicesindaco che espleta la formalità di indire la votazione. Non è che si voglia fare critiche a tutti i costi, ma la forma a volte è sostanza e anche buona educazione istituzionale.
Non costava nulla a nessuno e tanto meno al sindacotto, alzarsi e uscire dall’aula, come d’altra parte prevede la prassi istituzionale.Il fatto di essere “lì rimasto”, dimostra una incapacità di capire il ruolo e i conseguenti comportamenti che persone che rappresentano la comunità dovrebbero per forza assumere. “Non sen tra de noialtri, per cui tutto va ben”. Chi assume la carica di sindaco, di assessore o di consigliere diventa automaticamente qualcosa “altro” e deve essere conscio del nuovo ruolo assunto, e portare rispetto per i ruoli degli altri. Ma sono parole al vento. Perché ormai da molto tempo, a Gaiarine, ma non solo, tutto viene mescolato in una sorta di purea dove pubblico e privato sono ingredienti non riconoscibili l’uno dall’altro. Il segreventi% poteva iniziare questa sua nuova stagione a Gaiarine suggerendo, sottovoce al sindacotto di uscire, ma …. dopo tante belle parole …. comanda sempre il libro paga.
La consigliera Fracassi annuncia il suo voto di astensione, in quanto, e questa è una posizione politica, viene tolta l’edificabilità ad un’area già adibita a edilizia popolare.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi astenuta

4. ACQUISIZIONE RELIQUATO DI TERRENO PER REALIZZAZIONE PIAZZETTA CON ARREDO URBANO PER MESSA IN SICUREZZA DELL’INCROCIO TRA VIA PALU’ E VIA PER SACILE;
o-nulla-o-nienteE siamo alla “piazzetta”. Anche se il titolo del punto annacqua la sostanza facendo anche riferimento alla messa in sicurezza dell’incrocio tra via Palù e via per Sacile, sempre di una piazzetta si tratta da intitolare a qualcuno. Questa vicenda nasce, sotto l’amministrazione del megalosindaco a primavera del 2014, un paio di mesi prima dell’elezioni, per accaparrarsi il consenso elettorale di Francenigo.
E’ una vicenda che potrebbe diventare un caso di scuola per giuristi, segretari e amministratori comunali, avvocati appassionati di diritto amministrativo, ma anche per cittadini inermi di fronte all’arroganza del potere. Quello che si trova all’interno dei numerosi atti emanati dall’amministrazione comunale di Gaiarine e sempre avvallati dal parere di regolarità tecnica dall’ufficio Tecnico del comune, a cominciare dal primo bando poi ritirato, ha dell’inverosimile. Inframmezzati a questi atti, ci sono, poi, acquisti di immobili, tentativi di sfratti, e persino una persona anziana, passata a miglior vita, essendo stata forse incapace di reggere pressioni derivanti da questo arrogante “potere” che voleva a tutti i costi che abbandonasse la casa in cui abitava pur essendo in possesso di un regolare contratto di affitto. Andandosene (noi non dimenticheremo né la sua pacatezza, né la sua incredulità) non vi furono più ostacoli e anche l’ultima casa di quel comparto fu abbattuta.
Ora si arriva all’acquisto di un ultimo pezzetto di terreno, ultimo ostacolo, così si pensa, al compimento di questa “marcia trionfale”. E come tale viene presentata dal sindacotto che esprime soddisfazione e autocompiacimento per aver ottenuto dal sodale Presidente Muraro congruo finanziamento che permetterà la prosecuzione dell’opera.
Non una parola sugli avvenimenti succedutesi, che per noi restano semplicemente una vergogna. Ma come sappiamo tutto passa nel dimenticatoio.
E nel dimenticatoio sono finiti anche i ricordi della consigliera Fracassi che non fa un Pile up on A31accenno al passato ma dichiara che è ora che l’incrocio venga sistemato, perdendo così l’occasione di rammentare a questa amministrazione cosa sia la moralità e i comportamenti legittimi e di chiedere se sia lecito che una amministrazione comunale si comporti nel modo in cui si è comportata quella di Gaiarine.
Passando a domande di più basso livello, vorremmo sapere:
Cosa significa la “messa in sicurezza” dell’incrocio? Significa forse metterlo in sicurezza perché è un incrocio pericoloso? Perché causa incidenti? Se così fosse chiediamo: quanti incidenti, per esempio negli ultimi vent’anni sono accaduti in quel incrocio? Uno o forse nessuno?
Si vota:
maggioranza favorevole e Fracassi favorevole

5. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA;
img_scolastica02Presentato il punto la consigliera Fracassi interviene facendo notare come sia prevista non solo la possibilità per i membri del comitato di campionare porzioni di pasto ma anche di pasteggiare interamente in mensa, la qual cosa potrebbe vedere la partecipazione compatta di venti persone al pasto completo a spese di chi? Risponde il segre20% che il punto è stato volutamente così formulato proprio per consentire un più ampio accesso alle portate aggiungendo che la noia, l’abitudine, la novità, l’entusiasmo, la ripetitività, il secchiello, le porzioni, bla bla bla..
La consigliera Fracassi stringendo, insiste e chiede una variazione che espliciti come il pasto per i commissari sia a gettone, ovvero a pagamento.
Confabulìo Sindaco, segre20%, Vicesindaco che pare accettare la cosa.
Si vota:
maggioranza favorevole e Fracassi favorevole

6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PRE-SCUOLA;
logo-progetto-prescuolaPresentato punto la consigliera Fracassi interviene facendo notare che sia necessario capire di chi sia la responsabilità nel caso di qualche deprecabile incidente, magari per sconsiderati comportamenti dei bambini ma pur sempre possibili. Considerando lo storico di casi e cause e risarcimenti potrebbe trovarsi il Comune a dover rispondere a richieste di indennizzo spropositate. Risponde il segre20% che, a buonsenso, non si può chiedere a volontari e volenterosi di assumersi anche responsabilità dirette per cui ne risponderebbe il dirigente scolastico. Che si troverebbe quindi ad essere responsabile di incidenti avvenuti fuori dal proprio controllo e fuori dal proprio orario di lavoro. La consigliera Fracassi suggerisce inoltre una norma transitoria che copra le attività visto che la scuola è già iniziata. Dal pubblico arriva invece il suggerimento di estendere l’assicurazione comunale di Responsabilità Civile. Ribatte il Sindacotto che così aumenterebbe il premio. Ovvio; ma aumenterebbe anche la copertura e la garanzia per i cittadini. Taglia corto il Sindacotto che intanto approverà così il punto e poi analizzerà i suggerimenti.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

7. SECONDA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018 AI SENSI DELL’ART. 42 E 175 DEL D. LGS. N. 267/2000. ESAME ED APPROVAZIONE;
confidenzaPresentato punto la consigliera Fracassi interviene premettendo il suo voto contrario per le ragioni politiche e strategiche già più volte espresse. SI dichiara poi stranita per aver letto che il Revisore dei Conti dà parere favorevole “anche tenendo conto delle dichiarazioni verbali avute con la responsabile del welfare”. Di cui però non rimane traccia né parola in alcuna parte. Ragion di più per dare voto contrario.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi contraria

8. GESTIONE MAGLIO DEI TONET. APPROVAZIONE REGOLAMENTO.
storiche2Presentato punto facendo riferimento anche ad una lettera della famiglia Moro, il Sindaco cede la parola alla consigliera Fracassi che interviene prima approvando l’iniziativa come meritoria, poi proponendo due emendamenti: uno per avere le nomine dei nove membri in sede di Consiglio, visto che le risulta giuridicamente infondata la nomina di un’intera commissione da parte del solo Sindaco, l’altro perché venga previsto che oltre ad eredi, consanguinei e diretti dipendenti del maglio Tonet possano essere nominati anche altre personalità che per competenza, affetto, sensibilità potrebbero degnamente ricoprire l’incarico. Interviene ancora il segre20% con altre parole, su ruoli, competenze, familiarità, tradizioni, usi, costumi, abitudini, e opportunità politica dimostrando di aver storiche8clamorosamente frainteso l’obiezione, che proprio nessun approccio politico voleva avere ma anzi, ribadisce la consigliera Fracassi, voleva rendere partecipe attraverso la trasversalità consiliare tutta la comunità alla gestione comune di un bene della comunità. Il Sindacotto taglia corto: le nomine restano integralmente in capo al Sindaco, mentre il cambio di una lettera permetterà di avere più flessibilità nelle nomine della commissione.
E qui la “politica” quella alta, quella che si occupa della comunità, che unisce e non divide, che gratifica e non sminuisce, che ha un’idea e non la subisce, quella che ha voglia di faticare per trovare mediazioni, avrebbe semplicemente lavorato per far in modo che la gestione del Maglio Tonet fosse affidato alla Pro Loco Primavera, da poco nata e che è la deputata, come tutte le pro loco, a valorizzare il territorio e le sue peculiarità. Le persone che hanno ora a cuore il Maglio Tonet e che sono in grado di farlo funzionare potevano averlo in gestione, in forma autonoma, attraverso la Pro loco. Per non far fatica e magari creare bacini di consenso si è preferito costituire un nuovo comitato. Oggi proprio un non senso. Anche di questo non abbiamo sentito parlare in questo consiglio comunale.
Purtroppo.
Si vota:
maggioranza favorevole
Fracassi astenuta

Un’ora e dieci minuti, tanto è durato. Deludente, anche se capiamo la fatica della Consigliera Fracassi, sola contro tutti, o per meglio dire sola contro sindaco e segretario poiché gli altri della maggioranza, come sempre, hanno fatto le belle statuine. Zitte e mute. scimmietteCome abbiamo già raccontato la “politica” latita e la frattura tra questi “amministratori” e i cittadini diventerà sempre più grande e forse insanabile.
Sempre che i cittadini tornino a considerare la politica e l’amministrare momenti necessari e doverosi per la crescita di una comunità. Altrimenti ne saranno complici.

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Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (2ª parte)

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… riprende
4. Esame ed approvazione del conto del bilancio dell’esercizio 2015;

ritardoLa presentazione del punto viene lasciata all’assessore De Zan, che, però non illustra un bel nulla, mettendosi bellamente a disposizione per le eventuali domande, che subito “partono” ma indirizzate al Revisore del Conto dott. Citron, Non entriamo nel dettaglio ma alcune di esse, poste soprattutto dal consigliere Bressan, sono orientate a mettere in luce il ritardo con cui si arriva all’approvazione di questo consuntivo e conseguentemente viene stigmatizzato non solo il comportamento dell’amministrazione che presenta il bilancio con un tale ritardo da essere ripreso da una nota ufficiale del Prefetto, ma anche la successiva comunicazione con la quale si giustifica il ritardo a causa del software, del bilancio armonizzato e del comitato no piro. Vengono riproposte le ormai consuete e risapute critiche di superficialità e approssimazione sul bilancio, l’incapacità di fare delle previsioni “normalmente” corrette. Ad una osservazione del consigliere Bressan che indirizza un sonoro “vergogna” a Sindaco e maggioranza per la incredibile lettera di risposta al Prefetto il Sindacotto reagisce con veemenza arrivando a minacciare di querela il consigliere di minoranza decidendo poi di leggere personalmente la lettera; e sono minuti di sofferenza e passione che già la forma della missiva è precaria se poi chi legge arranca e inciampa ….
… ma la sofferenza viene ricompensata da un moto di ilarità che appare sulle facce dei presenti quando il Sindacotto legge una delle ultime frasi con la quale assicura il prefetto «…. considerato anche che è presente in comune una maggioranza coesa… ». Incredibile e paradossale: coeso è qualcosa di unito, compatto, concorde e una maggioranza che perde pezzi si dimostra tutt’altro.
La contesa tra Bressan e il Sindacotto si chiude con i due antagonisti convinti e fermi nelle proprie posizioni.
L’approvazione di questo consuntivo, doveva essere il momento topico del consiglio. Qualcuno aveva previsto la possibilità che “l’andata” delle due consigliere potesse avere un effetto domino con qualcuno, sempre della maggioranza, in via di accodamento (circolavano anche i nomi), rendendo possibile, con le minoranze pronte ad andarsene, il non determinarsi del numero legale, così da rendere impossibile l’approvazione del conto consuntivo, che avrebbe causato, come scritto dal Prefetto, il commissariamento dell’ente. Manovra non riuscita.
somaripE’ evidente a tutti che questa amministrazione nei due anni, appena trascorsi, ne ha combinate di cotte e di crude. Un’amministrazione che va definita incapace per una infinità di motivazioni: mancanza di senso delle istituzioni, arroganza nei confronti dei cittadini, assoluta mancanza di trasparenza (pirogassificatore insegna), incapacità di gestire il patrimonio comunale con svendite di beni fatte in palese illegittimità, appalti “spezzati” per non sottostare alla regole e poterli così “gestire”, soluzione dei problemi avvalendosi di rapporti interpersonali e non istituzionali … insomma un gran casino.
Ma di fronte a tutto questo, a cosa ci si attacca e quando? Lo si fa adesso con la questione pirogassificatore aperta, e non prima, e lo si fa attaccandosi al ritardo nella approvazione del consuntivo, cosa di una certa gravità sotto il profilo formale, ma quasi ininfluente per la vita della comunità, mentre non si è fatto nulla in altre circostanze molto più gravi. Non si è, per esempio, fatto un esposto alla Corte dei Conti per la “svendita” all’Ater di ben quattro appartamenti di via Leonardo da Vinci a Gaiarine perché fatiscenti, esistendo però una convenzione che obbligava proprio l’Ater a eseguire la manutenzione straordinaria e a mantenerli abitabili. Quindi la “lotta” è tutta di parole, di discorsi, di lettere, e non di sostanza, non di una vera difesa degli interessi, anche economici, della comunità.
Si ascoltano le dichiarazioni di voto delle minoranze e ci si avvia al voto con una distinzione. Mentre i consiglieri Bressan e Andreetta dichiarano di non partecipare al voto, la consigliera Capuzzo dichiara il suo voto contrario.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan non partecipano al voto
Capuzzo contraria

5. Bilancio di previsione finanziario 2016/2018. Salvaguardia degli equilibri (art. 193
TUEL) e variazione di assestamento generale (art. 175, comma 8, TUEL). Approvazione;
la Consigliera Capuzzo dichiara la sua astensione non essendo stata presente all’approvazione del bilancio.
Non ci sono altri interventi.
Si vota
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan contrari
Capuzzo astenuta.

6. Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta comunale unica – I.U.C.;
Vi sono un paio di domande da parte di Bressan e Andreetta, alle quali danno risposta l’assessore De Zan e il Sindacotto.
Andreetta nella sua dichiarazione di voto ricorda come un anno fa, su analogo punto all’ordine del giorno, invitava l’amministrazione a non far propri, in modo acritico, i regolamenti stesi da altri ed la invitava a non subire passivamente ma di farsi portatrice di istanze migliorative… fa riferimento all’asporto rifiuti, Tari, che è compresa nella I.U.C. Mette in luce come sia stata ridotta la tariffa sugli svuotamenti ma in contemporanea sia stato ridotto anche lo sconto, portandolo dal 70% al 30%, per coloro che praticavano il compostaggio domestico, causando in questo modo un aumento della tariffa e proprio per coloro che conferiscono minor rifiuti.
$(KGrHqV,!lsE3JS5tQmUBN1nf4yphg~~_35Una cosa indecorosa, affermiamo noi. Non si può penalizzare in questo modo i cittadini più bravi, che si gestiscono in proprio il rifiuto umido. La riduzione dello sconto naturalmente è stato deciso dal CIT (Consorzio di Igiene TV1) e dalla Savno, suo braccio “armato” per fare cassa. Per avere più “soldini”. Per farne cosa?. Per finanziare, con i soldi sottratti ai bravi cittadini, impianti a biomassa nei vari comuni e quindi peggiorare la qualità dell’aria, che gli stessi cittadini respireranno. Davvero una situazione kafkiana.
Sia a Colle Umberto che a Follina, l’operazione pirogassificatore si farà, così affermano i due sindaci, con il finanziamento della Savno, cioè con i nostri soldi.
Questa si è davvero una cosa vergognosa, che se dovrebbero far sollevare tutti i cittadini della sinistra piave, pretendendo che le loro amministrazioni, essendo presenti nell’assemblea del CIT, contrastino con tutti i mezzi operazioni del genere.
Qualcuno dovrà pur fermare questo De Luca, ex sindaco di Fregona, e ora presidente della Savno, che pensa di fare i soldi, incentivi sulla produzione di energia, sulla pelle dei cittadini dell’intero bacino.  
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta contrario
Bressan e Capuzzo astenuti

7. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2017/219;
Interviene la consigliera Capuzzo affermando che … «… è abbastanza triste vedere come uno strumento così importante e così strutturato viene utilizzato…. lo si usa come un “copia incolla” …. senza un minimo di programmazione con numeri buttati da un anno all’altro…. questi sono strumenti che la normativa mette a disposizione e che servono per obbligare le amministrazioni a fare pianificazione …. vuol dire guardare oltre all’oggi … dire cosa succederà a questo comune … il prossimo anno .. nel 2017 .. 2018 …2019 … questi sono strumenti che non devono essere solo compilati ma servono a fare pianificazione … »
Contabilità-e-bilancio-1024x567-3141taeoy57xyxgy7ewlqiBressan ribadisce, condividendo quanto affermato dalla consigliera Capuzzo, che questa amministrazione manca di visione strategica e che il DUP è uno strumento di grande potenzialità, come già detto quando si è approvata la bozza in un consiglio precedente. Prende atto che molti errori ortografici, non tutti, sono stati corretti.
Andreetta afferma che «… gli scappa da ridere se la situazione non fosse seria … la situazione è talmente seria che gli scappa da ridere … fra un po’ servirà solo un registratore … non servirà più venire in consiglio … si mette un nastro … ». Legge la parte finale della relazione del Revisore del Conto che invita l’amministrazione ad una maggiore precisione nel fare le previsioni.
Dichiara che attenderà il prossimo bilancio di previsione per verificare se le parole del Revisore avranno avuto un seguito o se si assisterà al solito balletto di cifre.
Ribadisce quello che ha già detto in più di un’occasione e cioè che questi bilanci sono carta che si lascia scrivere. Spera che la cittadinanza venga a sapere che questa amministrazione ha accumulato nel 2015 un avanzo da ripartire di 859.666, 21 euro, che si spenderà sulla seconda palestra, raccontando alla gente che non ci saranno soldi per i servizi aggiuntivi e per aiutare le famiglie in difficoltà.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo contrari

9. Approvazione dell’aggiornamento al piano cimiteriale di Francenigo ai sensi del D.P.R. 10.09.1990, N. 285;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che c’è la necessità di costruire alcuni loculi nel cimitero di Francenigo in quanto non ce ne sono più di disponibili. Si tratta di un primo stralcio di 45.
Andretta fa presente che il piano cimiteriale porta la data del 5 Aprile e che le minoranze lo hanno avuto qualche giorno prima.
Si vota.
approvato all’unanimità

10. Approvazione schema di convenzione per la costituzione di un organismo unico intercomunale per la gestione della “videosorveglianza in rete nel trevigiano – VI.SO.RE.”;
indexIllustra il Sindacotto dicendo che è una convenzione che è stata già approvata da vari comuni.
La consigliera Capuzzo chiede quanto costa, Sindacotto risponde che è gratis per 5 anni e che alla fine dei 5 anni si può disdire.
Bressan fa alcune domande alle quali risponde sempre il Sindacotto
.. « .. quante telecamere sono dislocate nel comune? ..»
.. « .. 5 ..» .

.. « dove sono dislocate ? ..»
.. « .. non si può dire ..»

.. « sono già in funzione ? ..»
.. « .. si…»

Evvai, Orwell si dimostra sempre più profetico e dopo la Fattoria degli animali è 1984 a diventare realtà. Abbiamo ciò che meritiamo? Probabilmente sì. Fino a prova contraria.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan e Capuzzo astenuti

indexSono quasi le ventidue e siamo così giunti alla fine di questo consiglio che potremmo definire “turco” per assonanze di cronaca …. Turchia … golpe …. fallito …
Aspettando il prossimo … chissà ….

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Consiglio Comunale 19 luglio 2016: La Cronaca (1ª parte)

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Premessa.
E’ venuto da lontano. E’ venuto piano, piano.
Camminando radente ai muri. Cercando il buio. Curvo. In silenzio. Senza una parola.
Poi all’improvviso un lampo. La luce.
Impaurito si è ancora più nascosto. Ancora luce.
Mai avrebbe voluto essere visto. Balbetta. E’ costretto. Manifesta la sua presenza.
Si erge. Prende forza. Arrabbiato si muove. Irrompe. Coinvolge persone.
Scuote. Contrappone. Fa notizia. Toglie certezze.
Trascina Consiglieri. Amministratori. Sindaco.
Obbliga pensieri. Prese di posizione.  Inconsciamente muove impegno.
Tante persone. Donne. Uomini. Cittadini qualunque.
Crea fatica. Sacrificio. Riunisce. Informa. Sensibilizza.
Dà una meta. La sua distruzione.
indexIl Pirogassificatore.
Ma è proprio così? Tutti vogliono la sua “distruzione”? Tutti contrari alla sua costruzione?
Intanto il suo “vento impetuoso” è arrivato di nuovo nell’ultimo consiglio comunale di Gaiarine di cui tenteremo la cronaca, scuotendo, questa volta, persino la maggioranza.
Come vedremo più avanti, due delle consigliere, in forza Lega (Gava e Daniel), appartenenti alla maggioranza, dopo che il sindaco aveva comunicato la revoca delle loro deleghe se ne sono andate dal consiglio comunale.
La giustificazione adotta sta, secondo la Gava, nel venir meno del confronto e del coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nelle decisioni del Sindaco e Giunta.
Ma le cose non stanno proprio così.
Qui si sta giocando una partita molto più “grossa” sulle pelle dei cittadini di Gaiarine. La partita si chiama, guarda un po’,  pirogassificatore.
Quello che si vuol far credere è che la dichiarazione resa dal Sindaco, nel consiglio comunale del 3 giugno dedicato esclusivamente al pirogassificatore, che rendeva noto come l’assenza della Gava fosse da ritenersi un assenza ingiustificata, sia sostanzialmente una bugia. Infatti la Gava contesta quanto affermato dal Sindaco sottolineando  di avergli inviato il 3 giugno un mail nella quale comunicava la sua assenza per motivi personali.
La mail, inviata alla casella dell’ufficio segreteria, c’è, ma quello che lascia stupiti è la data, 3 giugno, stesso giorno del consiglio, e soprattutto l’ora: le 13.19.
E’ vero, quindi, che la mail per giustificare l’assenza è stata inviata venerdì 3 giugno, giorno però lavorativo all’interno del ponte del 2 giugno, che vede il municipio probabilmente con personale ridotto, e alle 13.19, con gli uffici in fase di chiusura (13.30).
Non è da escludere, anzi è quasi sicuro, che quella mail non sia stata vista da nessuno e tanto meno dal Sindacotto, se non il lunedì successivo.
E’ del tutto evidente, che siamo di fronte ad una strano “tempismo” attuato per potersi defilare dal voto contro il pirogassificatore e trovare un motivo per l’avvio di uno scontro con il Sindaco, giunta e maggioranza, scaricandone su questi la responsabilità.
A conforto di queste supposizioni, ci sono i strani “mormorii dispersi” per il comune, nei giorni precedenti quel consiglio comunale, da qualche notabile (che forse, questo momento, non va per la maggiore) della lega che andava dicendo come fosse del tutto incomprensibile che maggioranza e minoranze potessero, sulla questione pirogassificatore, stendere e condividere delibere e posizioni. Come se il problema dell’inquinamento atmosferico e della salvaguardia della salute non fossero argomenti di tutti, ma solo di alcuni.
Si sa che le “potenze” in gioco sono tante, che gli interessi e i rapporti di chi “possiede serre” sono molti e intrecciati, si potrebbe dire “interessi trapiantati”.
Dietro queste fantomatiche prese di posizioni “politiche” si potrebbero nascondere grandi tornaconti personali.
Così, mentre, improvvisamente, tutti sono venuti a conoscenza delle diatribe interne tra le consigliere Gava e Daniel e la maggioranza, a tutt’oggi, i cittadini di Gaiarine non conoscono la loro posizione sul pirogassificatore, come d’altra parte non è sconosciuta la posizione ufficiale della Lega di Gaiarine.
Tutti fanno finta di aspettare, ma nel frattempo attaccano il Sindacotto perché ha preso, sì lo sappiamo con molta fatica, una posizione chiara, almeno ufficialmente, di contrarietà al pirogassificatore.
Anzi si tentano complotti, si alimentano insofferenze, si regolano conti all’interno della Lega, si cerca di conquistare posizioni, si coinvolgono le due malcapitate o coscientemente capitate, in un vortice più grande di loro.
E chi gestisce questo pseudo complotto? chi sobilla? chi sta tentando riposizionamenti vari? Forse più d’uno.
Uno, di sicuro, è colui che sul pirogassificatore ha mantenuto per mesi (ma guarda un po’), una posizione defilata, fino ad un “NO” postato su Facebook, dopo aver “visto le carte”, come se per sapere che nei pressi del bosco Zacchi, il pirogassificatore non si poteva fare, bisognava “vedere” le carte. E’ vero che la sua posizione espressa nel consiglio del 3 giugno è un “NO”, pubblico e ufficiale, ma va anche notato che anche nel suo gruppo vi era una assenza, ancorché giustificata, e che i “suoi” non si sono quasi mai visti nelle varie iniziative e attività poste in essere, in questi mesi, dal Comitato NO Pirogassificatore a Gaiarine.
Si sente dire che forze oscure si stanno già muovendo, stanno mettendo in fila nomi, componendo liste, si stanno preparando alle elezioni, pronti, in attesa del momento in cui il Sindacotto cadrà, defenestrato da una parte della sua maggioranza e da una parte della Lega.
Ma attenzione, i cittadini di Gaiarine, questa volta, non dimenticheranno coloro che hanno giocato la partita del pirogassificatore in modo sporco ed oscuro, e sapranno, anche,  chieder conto a coloro che hanno permesso la ristrutturazione delle serre nei pressi del bosco Zacchi.

Entriamo in cronaca.
Appello vedi qui.
1. Comunicazioni del Sindaco
calcio_in_culoIl consiglio si apre con la comunicazione del Sindaco che revoca le deleghe alla consigliera Gava; tale comunicazione avviene con la lettura della delibera dalla quale non è dato sapere motivi e giustificazioni di una tale importante decisione.
La consigliera ascolta senza battere ciglio.
La vendetta, forse, è un piatto che va consumato freddo.
Tutti in attesa, ma non succede nulla.

2. Approvazione verbali seduta del 26 Aprile 2016 (dal n. 2 al n. 12);
imagesInterviene il consigliere Andretta proponendo l’approvazione per singolo verbale altrimenti dovrà astenersi in quanto ne contesta alcuni, ancora una volta incompleti e privi della doverosa puntualità di trascrizione (nel prossimo consiglio il segredefenestratum% non ci sarà, vedremo se la verbalizzazione migliorerà) renda senso e valore degli interventi verbali delle minoranze, in particolare il verbale contesta il numero 8, riferito al completamento della nuova palestra e ad una serie di opere minori.
Si decide di fare due votazioni separate, la prima relativa ai tutti i verbali tranne il verbale n. 8, la seconda relativa al verbale n. 8.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.
Si vota il verbale n. 8
tutti favorevoli tranne
Capuzzo e Daniel, astenute in quanto assenti al consiglio in questione,
Andreetta contrario.

3. Approvazione verbale seduta del 3 Giugno 2016 (dal n. 13 al n. 14);
imagesPrende la parola il Vicesindaco Fellet, chiedendo lo stralcio dal verbale delle affermazioni fatte dal consigliere Bressan nei suoi confronti « ….affermazioni non corrispondenti al vero … palesamenti inconcludenti e tendenziose … non era quello il momento … anzi si doveva fare coesione ….. affermo che sono sempre parte della soluzione e non del problema.. » . Prende la parola il consigliere Bressan facendo notare che quanto contestato da Fellet, é parte della sua dichiarazione di voto del 12 febbraio, da lui riletta nel consiglio in questione, e che, essendo agli atti, non può essere stralciata, in poche parole doveva essere contestata allora e non adesso. Poi chiede a Fellet a quali frasi in particolare si riferisce la sua contestazione.. Fellet risponde, leggendo parte del verbale, ne nasce un battibecco che ha per oggetto la presenza più o meno attiva di Fellet alla conferenza di servizi provvisoria tenutasi in regione con all’ordine il pirogassificatore.
Bressan ribatte che Fellet è andato impreparato, quest’ultimo ribadisce che non è vero.
Si vota.
tutti favorevoli tranne
Daniel e Gava, astenute in quanto assenti al consiglio in questione.

Ecco la vendetta. Prima di passare al punto precedente la consigliera Gava chiede la parola e legge una dichiarazione nella quale esprime tutto il proprio rammarico per un atteggiamento via via maturato all’interno della maggioranza che l’ha vista sempre più accantonata e tenuta all’oscuro di attività e discussioni ma anche la totale incredulità per una decisione della quale non ha avuto alcuna giustificazione, né verbale né scritta essendo stata del tutto ignorata dal Sindaco che le ha rifiutato anche udienza. Anche per questo abbandonerà il consiglio, e con lei la consigliera Daniel che ne condivide solidale la posizione.
imagesIl Sindacotto, un po’ in…..to, ricorda alla consigliera Gava, che il sabato precedente, andando in insieme ad un compleanno di una centenaria, in macchina, alla domanda «… partecipi al consiglio del giorno 3 … lei proprio lei consigliera Gava mi ha risposto no … non partecipo perché lei non ha informato me ma ha informato solo le minoranze che ci sarà consiglio il giorno 3 ».
Ecco davvero una “buona scusa” per non esprimersi sul pirogassificatore.
Sembrerebbero questioni da bambini … tu mi hai fatto un dispetto e ora io te ne faccio uno a te. Ma non è così. Tutti possono capire che altri sono i motivi, gli interessi e le sollecitazioni avvenute per prendere queste posizioni, in questo particolare momento..
La Gava tenta di ribattere ma il Sindacotto non la lascia replicare e le ricorda che ha già parlato abbastanza e la invita ad andarsene … «.. prego, prego, prego consigliera .. grazie… »
Con queste due uscite la maggioranza, bizzarra espressione politica che vede assieme i rimasugli nostalgici di forzitalia e correnti diverse leghiste, è al limite della sostenibilità, e “qualcuno” soffierà sul fuoco (pirogassificatore) per tentare il golpe.
Il Sindacotto chiede se è possibile modificare l’ordine dei lavori affrontando prima del punto 4 il punto 8, vista la presenza dell’ing. Ghizzo. non essendoci obiezioni, viene cambiato l’ordine del giorno e si discute, quindi, il punto 8.

8. APPROVAZIONE PIANO DI PROTEZIONE CIVILE. AGGIORNAMENTO, INFORMATIZZAZIONE E SCAMBIO INFORMATICO;
Viene anticipato il punto 8 e invitato l’ingegnere a relazionare, compito che prende molto sul serio con un intervento prolisso e pesante che sfinisce un po’ tutti.
indexLa sensazione è quella di un meticoloso lavoro digitale che mette assieme visioni tecniche, demografiche, statistiche in unico contenitore con l’ambizioso auspicio che l’incrocio di tutti questi dati permetta un quadro aggiornato e completo in ogni momento di qualsiasi eventuale emergenza. È però evidente come sia indispensabile una consistente, puntuale e costante raccolta di dati che diano senso e fondatezza all’intero quadro generale. Certamente d’effetto la panoramica del territorio supportata da Google Maps che permette non solo di evidenziare i dati raccolti e significativi del comune ma anche quelli dei comuni circostanti. Insomma quella che viene presentata come approvazione del Piano di Protezione Civile in realtà è l’avvio di un grosso lavoro tutto da definire e portare avanti da parte dell’amministrazione e degli uffici comunali. Le minoranze colgono quest’aspetto, lo segnalano.
Il consigliere Bressan pone delle domande tecniche, e puntualizza come, secondo lui, fosse corretto introdurre anche un indicatore sulla qualità dei dati memorizzati. Tale indicatore permetterebbe di valutarne l’attendibilità e quindi prendere delle decisioni più mirate. L’ing. Ghizzo risponde e prende atto della puntualizzazione.
Il consigliere Andreetta chiarisce che i consiglieri sono chiamati in consiglio a votare e non per assistere a delle presentazioni. Pensa che si stia facendo un po’ di confusione e che in piano andava presentato in altra sede.
E’ evidente che un piano di Protezione Civile di circa 450 pagine, non possa essere presentato in un consiglio comunale con all’ordine del giorno dieci punti. Ma è altrettanto vero che i consiglieri per poter votare dovrebbero conoscere e quindi anche la presentazione fatta contribuisce ad aumentare la loro cultura e rendere quindi il loro voto più consapevole. Allora dove sta l’inghippo? Sta nel fatto che per questo piano doveva essere convocato un consiglio ad hoc, facendo, anche, una pubblicità adeguata, in modo da coinvolgere maggiormente la cittadinanza. Ma siccome il Sindacotto e la sua maggioranza hanno una evidente idiosincrasia con le “carte”, pensano che il riassunto, di un piano del genere, che dovrebbe garantire l’incolumità dei cittadini di Gaiarine, si possa fare in cinque minuti.
Il consigliere Andreetta dichiara la sua astensione.
indexLa consigliera Capuzzo fa presente che il Piano di Protezione civile andava presentato alla cittadinanza, e che doveva essere, nella sua stesura, coinvolto anche il Gruppo di Protezione Civile Comunale. Anche lei dichiara la sua astensione.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo astenuti

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Cronaca Consiglio Straordinario del 3 giugno 2016

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melting-clock-with-silver-frame-[2]-15062-pSiamo al momento della verità.
Il Consiglio Comunale straordinario di Gaiarine questa sera rappresenta la fine di un percorso iniziato ufficialmente più di tre mesi addietro quando il 12 febbraio scorso un altro Consiglio Comunale straordinario rivelò alla comunità le colpevoli mancanze dell’amministrazione Cappellotto. È stato un percorso intenso, di sacrifici e impegno, nel quale iniziative, ricerche, incontri, riunioni, discussioni, contatti, si sono intrecciati e moltiplicati coinvolgendo amministratori, tecnici, ma soprattutto cittadini volontari che hanno dato vita ad un’attività di formazione e informazione che rappresenta ora un tesoro per la nostra comunità, forse piccolo ma importante e significativo.
A dimostrazione di questo i numerosi incontri pubblici di informazione a Campomolino, Albina, Vallonto, Roverbasso, Francenigo, Fontanelle, Mansuè, Maron di Brugnera, Oderzo, con la straordinaria serata di Gaiarine dove alla relazione illustrativa curata dal Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine si è affiancata una sapiente relazione del dottor hqdefaultMazzi dell’ISDE – Medici per l’Ambiente sull’aspetto sanitario, Sporchi-da-morire-il-film_article_linediventata poi riferimento scientifico integrante nelle successive presentazioni; ma anche due appuntamenti a Francenigo e Gaiarine dove è stato proiettato il docufilm “Sporchi da morire” di Marco Carlucci.
In questo percorso anche l’amministrazione è stata coinvolta, con una disponibilità esitante e diffidente, contribuendo alla nomina della commissione tecnico/scientifica (che ha bocciato in ogni ambito – urbanistico, tecni-co/impiantistico, naturalistico, sanitario – il progetto del pirogassificatore), condividendo con le minoranze le conclusioni, e arrivando al Consiglio Comunale di questa sera.
Contrariamente alla precedente occasione e contraddicendo se stesso («La sala consiliare è questa e qui si fa il Consiglio Comunale» disse in febbraio rivolto ai tanti che dovettero rimanere sulle scale di accesso alla Sala Consiliare o nell’atrio sottostante), il Sindaco indice questo Consiglio straordinario nella palestra comunale (quella originale) dove spazi e gradinate permettono la presenza del prevedibile numeroso pubblico cons2(saranno oltre 300.. attendiamo i dati della questura)
Il tavolo è posizionato al centro del parquet, di fronte due file di sedie sono riservate alle autorità invitate, e sulle gradinate prendono posto i cittadini, centinaia, tra i quali spiccano le decine di magliette bianche col logo del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine.
Sono presenti anche le forze dell’ordine, a garanzia di uno svolgimento tranquillo che mai nel corso della serata sarà messo in dubbio. Su questo la vicinanza e la solidarietà vanno ai membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine maltrattati mercoledì scorso da un preoc-cupatissimo Sindaco a Portobuffolè che, paventando chissà quali azioni eclatanti, ha richiesto addirittura l’intervento dei Carabinieri i quali, con qualche imbarazzo, si son limitati ad un formale riconoscimento. Vabbeh..
Si comincia.

Fatto l’appello (vedi qui). il Sindaco,  prende la parola, ringrazia le istituzioni presenti (tra le quali la senatrice De Pin e i sindaci Susana di Portobuffolè, Bonet di Godega Sant’Urbano e la vicesindaco Busiol di Codognè.. poche rispetto a quelle invitate; la speranza è che l’esito di questo Consiglio diventi riferimento forte e chiaro per tutti quei Sindaci e amministratori che, imbrigliati dai veti di partito o indifferenti per interessi ristretti o personali, hanno atteso per mesi di vedere cosa succedeva a Gaiarine) e i tanti cittadini, e chiede ai rappresentanti indeppxdel Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine di farsi avanti per la consegna del secondo blocco di firme da loro raccolte, che unite alle prime tremila già nelle sue mani porta il totale a 5868 sottoscrizioni alla petizione popolare: un risultato straordinario e anche il Sindaco lo riconosce unitamente all’applauso convinto dell’intera platea.
Si passa poi all’appello che segnala le consigliere Daniel e Fracassi assenti giustificate e la consigliera Gava ingiustificata (?!?!?! Doverosa la riflessione: in un Consiglio Comunale, tanto atteso dai suoi cittadini presenti a centinaia e tanto importante per il comune da chiamarsi Straordinario, nella maggioranza mancano due consigliere di cui una, la Gava, manco si degna di dare motivazione ed è proprio quella che nel precedente ultimo Consiglio veniva indicata come riferimento e promoter della “Fondazione di comunità della Sinistra Piave per la qualità di vita Onlus”! Perdonateci quindi il francesismo: ma che figura di m…! Vien da chiedersi poi se, giustificate o meno, le due assenze nella maggioranza sian frutto di ordini dall’alto di una scuderia scalcinata, interessata, compromessa).

Quindi dà lettura del primo punto all’ordine del giorno.
1. POSIZIONE E DETERMINAZIONI INERENTI LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI PIROGASSIFICAZIONE ALIMENTATO A BIOMASSA PRESSO IL SITO PRODUTTIVO “PADANA ORTOFLORICOLTURA” (EX RESTEYA) IN VIA RESTEIUZZA;
Parte con le premesse del deposito del 25 maggio 2015 del progetto dell’impianto proposto dalla ditta “Cortus Energy ltaly S.r.l.”, il successivo esame che evidenzia come l’impianto in progetto sia un prototipo sperimentale e la nomina della Commissione per la Consulenza Tecnica Ambientale del 15 marzo 2016 la Giunta Comunale;
continua con le considerazioni sui risultati datati 19 aprile 2016 illustrati dai tecnici della commissione, con forti motivazioni contrarie all’impianto, anche legate ai possibili effetti generati sull’ambiente e sulla salute pubblica, e a ridosso di un’area di particolare valenza ambientale, tutelata dalla Comunità Europea, denominata “SIC IT 3240016 – Bosco di Particolare del boscoGaiarine” (meglio conosciuto come “Bosco Zacchi”); e che non si conoscano gli effetti sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sul clima locale delle emissioni; che vede il suo ritorno economico incentrato sugli incentivi per la produzione d’energia da fonti alternative; con emissioni che potranno solo peggiorare la qualità dell’aria della zona, già sottoposta a notevoli criticità come dimostrato dai dati ARPAV;
richiama il Principio di Precauzione previsto all’Articolo 191 del Trattato UE di Roma che garantisce un alto livello di protezione dell’ambiente grazie a misure preventive in caso di rischi alla biosfera; la sensibilità e l’attenzione della popolazione del comune di Gaiarine e dei territori limitrofi, al tema delle fonti rinnovabili e alle loro ricadute sul territorio;
quindi conclude richiedendo la delibera per dare mandato al Sindaco di rappresentare la ferma contrarietà della Comunità di Gaiarine alla realizzazione dell’impianto, sia in sede di Commissione Tecnica Regionale Ambiente (CTRA) che di eventuale successiva Conferenza di Servizi; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché la Regione e gli Enti competenti non autorizzino l’impianto; per dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di adoperarsi ulteriormente, nel caso l’impianto venga autorizzato, per mettere in essere le azioni necessarie per contrastare la realizzazione dell’opera e per dichiararla immediatamente eseguibile.
Dà quindi parola alle minoranze.

Il consigliere Bressan interviene rimarcando i troppi mesi persi nel silenzio e rivolgendo pesanti accuse di incapacità amministrativa e politica, arrivando a chiedere dimissioni (richiesta quanto mai allucinata e intempestiva: viene deliberato il sostegno all’am-ministrazione comunale a contrastare il progetto Pirogassificatore con ogni mezzo, ordine e grado istituzionale e chiediamo allo stesso organo di dimettersi? ci saranno tempi e modi per una resa dei conti che la comunità saprà operare), ringraziando infine cittadini e membri del Comitato per l’impegno profuso e conclude ricordando il No al progetto del proprio gruppo e dichiarando per questo il voto favorevole.

È poi la volta del consigliere Andreetta che esordisce ricordando l’anno trascorso per i primi sette mesi del tutto ignari di quanto depositato presso gli uffici comunali e il resto nel rincorrere informazioni e dati nel costante dubbio che la maggioranza procedesse con remissione nei confronti del progetto. Ricorda come la comunità abbia espresso, anche attraverso le iniziative del Comitato, sempre con fermezza, preparazione e civiltà la propria contrarietà all’impianto.
Constata come, dopo il Consiglio Straordinario di febbraio richiesto e quasi imposto dalle minoranze, il Sindaco abbia accettato dialogo e confronto che ha condotto ad un tavolo tecnico, le cui cinque relazioni vedono tutte bocciato senza appello il progetto, cosa che porta a chiedersi come potesse essere concepito una così raffazzonato impresa. Riporta poi una riflessione mirata sul solo aspetto urbanistico/naturalistico che da solo avrebbe dovuto costituire impedimento sostanziale all’iniziativa proposta.
Infatti proprio negli strumenti urbanistici sono presenti indirizzi e prescrizioni volte alla valorizzazione, al sostegno e alla tutela dell’area, addirittura subordinando qualsiasi intervento a specifici piani d’intervento.
Conclude dichiarando il proprio voto a favore della delibera che esprime una posizione contraria attesa dalla comunità ma anche dai cittadini e dalle amministrazioni dei comuni limitrofi, ricordando che la partita vede compiersi un momento importante ma continua in provincia e soprattutto in regione. E per questo auspica e raccomanda energia, convinzione e determinazione da parte del Sindaco e della Giunta.

Infine interviene la consigliera Capuzzo che ricorda come quanto viene proposto in delibera sia il risultato del lavoro di una squadra composta da sensibilità diverse ma con un obiettivo unico: il NO alla realizzazione dell’opera, con una posizione finalmente chiara da parte di tutti. E sottolinea giustamente come per alcuni questa posizione sia stata indiscutibile da subito mentre per altri, tra cui la maggioranza, c’è voluto tanto, troppo tempo perché lo diventasse auspicando per il voto successivo l’unanimità di questa posizione.
referendum1Rammenta come la vicenda abbia visto l’impegno di tutti portando con sé la gemma preziosa e bella della partecipazione della cittadinanza, che ha dimostrato sensibilità e attenzione ai temi che riguardano la salute e il rispetto delle leggi. Sottolinea anche come la comunità di Gaiarine ma anche quelle circostanti abbiano dato prova che parlando di ambiente non esistono confini territoriali o tessere di partito. Analizza poi brevemente il percorso di oltre un anno dividendolo in due momenti, un primo periodo ricompreso dal maggio 2015 al Consiglio Comunale straor-dinario del 12 febbraio 2016 richiesto dalle minoranze e un secondo periodo dal 12 febbraio 2016 a questa sera.
Ricorda come il primo periodo fosse già stato commentato in quel Consiglio Comunale, ancora vivo nella memoria di tutti i presenti, che vide emergere il silenzio e la super-ficialità dell’amministrazione in carica, che lo ritenne un affare della Regione. Mentre nel secondo periodo ci sia stata finalmente l’apertura e la collaborazione della Giunta alle richieste delle minoranze, ma anche e soprattutto di decine e decine di cittadini. Dà poi atto alla Giunta di aver accettato subito il tavolo di lavoro allargato a più tecnici, proposto e voluto dalle minoranze, il cui studio ha validato le pesanti contraddizioni urbanistiche e tecniche, oltre che sanitarie, dell’opera in progetto convincendo la Giunta che quell’impianto non si poteva fare. Ribadisce il concetto di validazione perché con legittimo orgoglio e fuori da qualsiasi volontà polemica, i concetti espressi sono gli stessi dichiarati dal gruppo Esserci più di tre mesi addietro.
La consigliera Capuzzo riprende per questo il proprio intervento del 12 febbraio, rileggendo i motivi di quel No al Pirogassificatore:
- Mancato rispetto del principio di precauzione
- Prossimità zona SIC
- Prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico
e manifesta la propria giustificata soddisfazione per la lettura della delibera odierna e per le motivazioni collegate, a dimostrazione della correttezza e delle verità dichiarate tre mesi prima, la cui analisi unita al buonsenso, aveva portato il gruppo alle conclusioni evidenziate oggi. Si rammarica poi, come capogruppo di Esserci, che questa Giunta non si fosse fidata fin d’allora di quel giudizio ma si rivolge al Sindaco, constatando la sua colla-borazione, per affidargli il mandato unitamente alla sua Giunta di adoperarsi con ogni mezzo affinché Regione e enti competenti non autorizzino la costruzione dell’impianto o, nel caso di autorizzazione, di fare qualsiasi cosa per contrastarne la realizzazione. Sottolinea che con quel mandato affida al Sindaco fiducia aspettandosi che egli e la sua Giunta faccia e agisca in maniera rapida chiara e trasparente per dire No e consenta ai cittadini in maniera chiara e trasparente l’accesso alle informazioni, senza omissioni o sotterfugi, senza usare le norme come mezzo per nascondere loro quello che è un diritto sapere.
Infine rivolge un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno reso possibile giungere a amicaterraquesto No e a tutte le associazioni che hanno supportato il fronte del No, su tutte Amica Terra capace di un importante supporto tecnico, e dedica un grazie particolare al lgopirobimbiComitato “No Pirogassificatore a Gaiarine” per la fondamentale attività di sensibilizzazione sia nel Comune che in quelli confinanti, concre-tizzato nella raccolta di quasi 6000 No al pirogassificatore.
Dichiara quindi il proprio voto favorevole.

Tra questi interventi il Sindaco tenta di replicare dichiarandosi tutt’altro che disposto a dimettersi, ritenendosi a posto con la coscienza, essendosi mosso personalmente in Provincia e in Regione, garantendo quanto da lui fatto come ininterrotto impegno nella costante ricerca di supporti e contributi che colmassero la propria incompetenza su una materia così tecnica, ringraziando alla fine il buon Dio per averli trovati (ringraziando chi???? L’Onnipotente può toccare nella sua misericordia i cuori e le menti ma chi si rimbocca le maniche sono stati Cittadini con la C maiuscola!).

Tocca al capogruppo della maggioranza consigliere Dardengo intervenire. Riassume la vicenda, giustifica le scelte e i comportamenti adottati da Sindaco, Giunta e maggioranza come legittimi e conseguenti alla specificità e al tecnicismo del caso, in un continuo complicato esercizio di equilibrismo politico e verbale che per non cercare ragioni inesistenti tenta di non assumersi torti palesi, tralasciando anche la manifesta incoerenza di firme alla petizione sottoscritte anche da membri della sua maggioranza.  Ma come pure le minoranze hanno sottolineato nei loro interventi è la conclusione che sta per essere deliberata ciò che conta di più e quando chiudendo conferma il No del gruppo di maggioranza il sollievo è generale.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il primo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

2 POSIZIONE ED ISTANZE VERSO GLI ENTI SOVRA-ORDINATI INERENTI LA NORMATIVA SUGLI IMPIANTI ENERGETICI A COGENERAZIONE TERMI-CA/ELETTRICA.
Il Sindaco passa poi alla lettura del secondo punto con il quale dopo aver premesso che la Comunità Europea promuove obbiettivi di risparmio energetico, la diminuzione di emissioni cosiddette “clima alteranti” e l’abbattimento degli agenti inquinanti, che la legislazione nazionale vigente prevede non solo un iter autorizzativo agevolato per impianti di produzione combinata di energia termica ed elettrica (cogenerazione), dispensando gli impianti inferiori ai 50 MW termici dall’obbligo della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ma anche forti incentivi economici (i più alti in Europa) sull’energia elettrica prodotta in cogenerazione ricorda come un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente attesta la Pianura Padano-Veneta come la zona più inquinata d’Europa e tra le più inquinate del pianeta; come i dati sulle patologie collegate all’inquinamento ambientale 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_21sono molto preoccupanti (fonte lSDE – Medici per l’ambiente), segnatamente quella giovanile con un’incidenza delle patologie collegate all’in-quinamento doppia rispetto alla media europea, alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti e in aumento nell’ultimo decennio; che è ampiamente dimostrata la pericolosità per la salute umana delle cosiddette “polveri sottili” prodotte dai processi di combu-stione, le cui soglie minime previste dalle leggi non corrispondono a soglie di sicurezza sanitaria, perché una singola molecola nociva può scatenare una patologia con latenza di anni; come venga poco considerato il fenomeno del “bioaccumulo“, per cui l’uomo assume gli inquinanti ricaduti nel territorio non solo attraverso l’inalazione e il contatto fisico ma anche attraverso la catena alimentare, nutrendosi di vegetali e prodotti di derivazione animale già contaminati; che in altre parti d’Italia la sensibilità politica ha sortito in questo ambito regolamenti molto stringenti, citiamo l’esempio della regione Emilia Romagna e della Provincia Autonoma di Trento.
Propone quindi la deliberazione di trasmettere al Consiglio Regionale del Veneto la richiesta di intervento sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termi-ca/elettrica che permetta l’utilizzo delle biomasse solo in contesti di filiera corta o cortissima, di valutare l’effetto cumulo che deriva dalla concentrazione di più impianti sullo stesso territorio, di autorizzare un impianto solo se presente la contestuale riduzione di inquinamento sul territorio (cogenerazione e trigenerazione, utilizzo del calore, teleri-scaldamento, ecc.) sull’esempio della Regione Emilia Romagna, e come in vari comuni dell’Alto Adige che si sono dotati di impianti di teleriscaldamento diffuso, di pretendere che l’efficienza energetica (cioè il rapporto tra l’energia prodotta in uscita e quella consumata in entrata) delle centrali a combustione sia molto alta, sull’esempio della provincia autonoma di Trento che fissa parametri molto esigenti anche in termini tecnico/impiantistici dei sistemi di cogenerazione, in coerenza con le direttive della Comunità Europea, e di regolare la materia attenendosi al Principio di Precauzione, vigente anche a livello europeo.
Ma anche di trasmettere al Consiglio dei Ministri e alle Commissioni Parlamentari competenti la richiesta di intervenire sulla normativa in materia di impianti di cogenerazione termica/elettrica per modificare l’approccio alle fonti cosiddette “rinnovabili”, differenziandolo per le trasformazioni che consumano materia rispetto a quelle che non la consumano, sfruttando la sola forza dell’elemento utilizzato (es. il vento, la luce, l’acqua dei fiumi, le maree, il calore del sole, ecc.), perché trattasi di tipologie di produzione energetica che hanno effetti collaterali completamente diversi e determinanti, favorendo quindi maggiormente le “rinnovabili” che non consumano materia, di modificare radicalmente la normativa degli incentivi pubblici sull’energia elettrica prodotta dalle fonti definite “rinnovabili”, eliminando le condizioni che inducono ad un approccio eminentemente speculativo da parte degli investitori anche quando esistono effetti collaterali che ricadono negativamente sulle comunità e/o sull’ambiente, di considerare maggiormente il coinvolgimento delle comunità e dei portatori di interessi nei processi autorizzativi, in particolare prescrivendo la procedura di V.I.A. anche per impianti di potenza inferiore ai limiti sopra i quali viene richiesta attualmente, di regolare la materia attenendosi al principio di precauzione, vigente anche a livello europeo.
Terminata la lettura il Sindaco dà spazio agli interventi.

Il consigliere Andreetta accoglie con favore il secondo punto trovandolo opportuno e coraggioso per le motivazioni etiche e le considerazioni fondate sull’argomento dell’energia da biomasse in generale. Coraggioso anche per l’ambizione di stimolare alla riflessione proprio su quest’argomento il governo regionale e nazionale. Denuncia una legislazione scandalosa sugli impianti di produzione di energia da biomasse, che incentiva impianti e cicli produttivi di per sé in perdita sia dal punto di vista economico/finanziario che da quello energetico. Sottolinea l’assurdità di impianti dove la somma dell’energia elettrica e di quella termica disponibili a valle è inferiore, a volte molto inferiore, di tutte le energie consumate lungo il ciclo a monte. Ricorda come sia necessario invece favorire l’efficientamento energetico e i sistemi sostenibili, invece di ricorrere ipocritamente ad impianti che possono essere definiti “smaltitori di rifiuti” benchè vegetali, la cui logica giustifica rendimenti davvero infimi.
Si dichiara disposto invece disponibile a discutere della problematica dello smaltimento dei sarmenti di vite ma in presenza di tutti i portatori di interessi della comunità.
Conclude auspicando un futuro che utilizzi meno energia, che la produca senza danni per la salute e per l’ambiente, un futuro dove i nostri figli vivano della felicità che solo le relazioni possono dare, in un contesto di pace e solidarietà, in un ambiente sano e bello.
Ribadisce per questo il suo voto favorevole.

Tocca a poi alla consigliera Capuzzo sottolineare il quadro di valori che emerge dalla delibera riempiendo di contenuti il No al pirogassificatore a Gaiarine, inquadrando le scelte dell’Amministrazione come parti integranti di un disegno ampio ed elevato che ha come riferimento il Principio di Precauzione e l’esempio di altre esperienze vicine. Evidenzia come le richieste rivolte alla Regione e al Governo centrale ribadiscono come necessaria l’azione a tutti i livelli con priorità e responsabilità decisionali, evitando possibili rischi e pericoli per la nostra salute e soprattutto quella dei nostri bambini, mettendola a repentaglio e compromettendo un territorio solo perché su di esso gravitano settori che muovono soldi. Ricorda come la Comunità europea promuove il risparmio energetico consapevole delle particolarità ambientali di ogni singola regione dell’Europa sempre 2016-03-17 - Gaiarine - Gustavo Mazzi_Pagina_05subordinando qualsiasi agire al Principio della Precauzione. Ci sono regioni, come la nostra, in cui la produzione di energia da combustione peggiora la qualità dell’aria e quindi è necessario prendere le dovute precauzioni ogni qualvolta si vuole costruire un impianto. Anche se esso produce energia assimilata a rinnovabile, devono essere analizzati gli effetti cumulativi con quanto già esistente.
Continua evidenziando come reale la problematica dei tralci di vite ma suggerendo una soluzione che non sia banalmente bruciare e intascare incentivi, ma trovare la strada giusta per tutelare agricoltura, impresa e cittadino, dichiarando come grave l’assenza di soluzioni sostenibili, che corrisponderebbe al fallimento della tecnica e della scienza.
Per la consigliera Capuzzo la salute deve essere tutelata e le bellezze della nostra terra, della nostra Regione, della nostra Provincia, devono essere conservate e tutelate, passando anche per la disamina degli interessi di tutti gli stakeholder, cioè i portatori di interesse (comunità, imprese, istituzioni), non bastando l’aggettivo “verde” o “biologico” o la definizione “risparmio energico” per legittimare scelte tutt’altro che verdi, biologiche o di risparmio energetico ma è importante analizzare ogni progetto nel contesto in cui esso viene calato e in caso di fragilità, adottare tutte le dovute cautele. Ricorda come lo sviluppo sostenibile sia un processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale.
Risponde poi a chi critica queste considerazioni come contrarie al progresso tecnologico ribadendo come l’evoluzione della tecnica debba portare l’umanità a vivere meglio, essendo la tecnica al nostro servizio e non il contrario.
Chiude ricordando che la politica, a tutti i livelli, ha la responsabilità di trovare la soluzione migliore e impegnandosi, assieme al suo Gruppo, in questa responsabilità facendo di tutto per rendere vivo il principio della sostenibilità, credendo che “l’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”.

Interviene il consigliere Bressan che riprende l’accusa al sistema degli incentivi che permettono la proposizione di impianti discutibili tecnicamente come quello in progetto, proponendo tutta una serie di motivazioni che ne dimostrano criticità e lacune.
Ogni intervento delle minoranze viene accolto con un applauso convinto.cons1

Esaurita la discussione viene messo ai voti il secondo punto. Approvato e reso immediatamente esecutivo all’unanimità.

E l’applauso finale copre i ringraziamenti del Sindaco e accomuna nell’entusiasmo anche il breve intervento della senatrice De Pin, che in materia di qualità dell’aria a tutela della salute e dell’ambiente nella Pianura Padana ha presentato un disegno di legge dove chiede una moratoria quinquennale su nuovi impianti a biomassa.
Tutto è bene quel che finisce bene?
No, naturalmente. Nel senso che un primo importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno straordinario di cittadini tra i quali è stata lodevole l’attività del Comitato NoPirogassificatore a Gaiarine e dell’associazione Amica Terra e delle minoranze consiliari che hanno saputo raccogliere singolarmente e unitariamente l’appello accorato della comunità. Ora la partita continua ad altri livelli.
Ma non ci fermeremo e continueremo anche lì.

Rimane la soddisfazione per la comunità di Gaiarine di aver realizzato qualcosa di portata eccezionale, tutto iniziato un martedì 17 novembre del 2015, quando quattro cittadini del comune parteciparono increduli a una conferenza pubblica in quel di Paese dove il tema sarebbe stato Il Pirogassificatore di Via Olimpia (il piroche???), spinti laggiù da una mail che li avvertiva della costruzione di un impianto simile a Gaiarine.
Il resto è storia.

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