Consiglio comunale importante, all’ordine del giorno ci sono anche aliquote IMU,TASI e TARI, ovvero ciò che il Comune intascherà dai suoi cittadini per restituirlo sotto forma di servizi.
Non ci sono i verbali precedenti, che il segretrentun% non ha fatto ancora in tempo a correggere, integrare, redarre (ma non è importante dirà più avanti il Sindacotto) la nota positiva è rappresentata dal pubblico presente, 30/40 persone e abbiamo il soddisfatto sospetto che la nostra compatta rappresentanza che vuole ESSERCI trascini e motivi anche altri in un afflato emulatore che non può che far bene alla vita civica del nostro comune.
Si comincia con l’appello, tutti presenti (vedi).
1. SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE SEGRETARILE TRA I COMUNI DI GAIARINE – ZOLDO ALTO – TARZO. APPROVAZIONE DELLA NUOVA CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA CONVENZIONATO TRA I COMUNI DI TARZO – ORSAGO – GAIARINE;
Quindi nel terzetto di comuni Orsago sostituisce Zoldo Alto; bene, pensiamo noi, è la volta buona che sostituiamo anche il segretrentun% con figura più capace, attenta, rispettosa e garante, considerando le numerose mancanze e sviste di questo figuro che dalla scorsa amministrazione ripete ostinatamente nell’attuale.
Data per letta presentazione del punto e delibera, la parola al consigliere Fracassi dell’opposizione nel cui intervento viene evidenziata la forma non chiara di chiusura di una convenzione sostituita dall’altra, viene sottolineata l’inopportunità di rinnovare una convenzione di gruppo e, facendolo, riconfermare lo stesso discutibile personaggio, oltre che ricordare come i rimborsi per i viaggi di trasferimento siano pesanti e discutibilmente dovuti.
Il Sindaco risponde che la riconferma di siffatta convenzione coniuga le esigenze del comune con quelle di evitare spese maggiori dovute all’aumento di presenza e orari, ribattendo che a suo avviso l’attuale segretario svolga in modo soddisfacente il suo lavoro e che una maggiore presenza comporterebbe maggiore spesa per i cittadini, concludendo a domanda diretta che l’attuale impegno prevede 38/40 ore mensili presso il municipio di Gaiarine e che un dirigente non ha l’obbligo di “timbrare il cartellino”.
L’intera opposizione sottolinea come siano evidentemente insufficienti a garantirne un lavoro esauriente visto che non si riescono ad avere verbali completi, aggiornati e tempestivi.
Il Sindacotto risponde come non siano dovuti così sollecitamente.
Diciamo noi: mentre le ore di presenza sono forse indeterminabili, sicuro e determinato è il costo a carico del comune di Gaiarine: per due mesi (maggio e giugno 2014) € 6.030,19 che diviso lo stimato impegno mensile di 40 ore dà circa 75/80 €/ora.
Però…..
E non riesce a buttar giù un verbale decente!
Anche il consigliere Bressan interviene ricordando il ruolo della figura Segretariale per un Comune e le sue funzioni di controllo, di garanzia e di supporto anche dei consiglieri di minoranza.
Rammenta come, proprio in questo momento in cui le leggi cambiano giorno dopo giorno il ruolo del segretario sia ancor più delicato ed importante.
Si aggiungono gli interventi dei consiglieri Andreetta e Capuzzo chiedendo chiarimenti e rettifiche sulla formulazione di un passaggio della convenzione che, talmente malscritto, sembra dovere il rimborso/viaggio ad ogni accensione di motore dal garage di casa sua.
Il consigliere Capuzzo ne chiede e propone quindi la riformulazione in italiano corretto, causando un curioso e movimentato conciliabolo ortografico/semantico nel quale si nota più volte il capoccione del segretrentun% scuotere perplesso mentre alla sua sinistra, l’assessore Presotto inizia una rassegna di facce ed espressioni fisionomiche degne del miglior avanspettacolo.
A lui fa degno contraltare la frenetica attività mandibolo/mascellare del consigliere Daniel che nell’attesa di sorprenderci con attività e iniziative a favore del Commercio Comunale, rumina ininterrottamente e con stupefacente tenacia.
Rimane invece purtroppo sulla carta la richiesta di un Segretario Comunale a km zero.
Inoltre con sorpresa cogliamo lo sguardo interrogativo dell’assessore De Zan verso il Sindaco, quasi a chiedere facoltà di parola, stupefacente novità rispetto al silenzio catatonico di consiglieri e assessori della giunta di MegaloSindaca memoria.
Alla fine Sindaco concede la riformulazione segnalando come però sia lo stesso, e che sia più che soddisfatto del servizio fornito dal segretrentun% che sbuffa ma si adegua.
Chi si accontenta gode!
Si vota: maggioranza compatta favorevole, opposizione astenuta.
Il Sindaco chiede quindi se possa essere possibile affrontare congiuntamente i successivi 3 punti trattandosi di argomenti simili, l’opposizione preferisce affrontarli uno per volta.
2. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE “I.U.C.”- APPROVAZIONE
Dando per letto , anche con il consenso delle minoranze, il Sindaco presenta il punto leggendo parte della delibera.
A questo punto accade l’inaspettato: il Sindaco dà parola all’assessore De Zan che svolge il suo compitino con scolastica e tenera diligenza spiegando, a magnanimo beneficio del pubblico presente evidentemente ritenuto incolto e trogolodita, cosa sono la IUC, l’IMU, la TASI e la TARI.. che spetta al consiglio comunale la loro determinazione (ma davvero?)…, che le aliquote sono tenute basse tenendo conto dell’equilibrio di bilancio (ma no!) e via dicendo.
La parola viene poi data al consigliere Andreetta che genericamente raccomanda di non subire e adottare passivamente regolamenti standard ma intervenire ad esempio introducendo un parametro come il quoziente familiare che permette di calibrare più equamente sulle famiglie tariffe e tributi. Segnala anche, e ne chiede lumi, come alcuni passaggi siano poco chiari, se non ambigui, definendo le categorie degli immobili senza la precisione necessaria e costringendo a ipotesi deduttive.
Poi è la volta del consigliere Fracassi che analizza e puntualizza tutti i passaggi non chiari del regolamento, chiedendo spiegazioni e chiarimenti concludendo con il rammarico di non aver potuto partecipare attivamente in sede di conferenza dei capigruppo alla stesura dello stesso e chiedendo per tutto ciò il ritiro del regolamento presentato per poterlo rivedere collegialmente.
Anche il consigliere Capuzzo prendendo la parola sottolinea come la declamata collaborazione dichiarata, promessa e richiesta dallo stesso Sindaco nei precedenti consigli abbia già perso un’occasione per realizzarsi, venendo clamorosamente ignorata proprio su argomenti dove invece il contributo e la partecipazione di tutti avrebbe potuto contribuire all’interesse di tutti i cittadini del comune.
Segnala inoltre come pur constatando come le aliquote raffrontate nel circondario risultino tra le più basse, non sia data alcuna possibilità di valutazione a fronte di quali servizi e spese debbano contribuire, mancando del tutto un bilancio previsionale a cui fare riferimento, e questo a prescindere dal fatto che la legge lo abbia permesso slittandone l’approvazione al 30 settembre ma dimostrando una preoccupante indifferenza alle necessarie stime di spesa per l’anno in corso. Infine come segno tangibile di servizio al cittadino richiede la possibilità di preparare appositi bollettini precompilati e personalizzati alle famiglie, sollevandole così dall’onere del calcolo e/o del ricorso a professionisti, patronati, sindacati per la compilazione.
Noi dagli interventi e dalle parole della De Zan e del Sindacotto, scopriamo però che il regolamento è tale e quale a quello adottato da altri comuni, limitrofi e non solo, e che quindi nessun sforzo è stato fatto per adeguarlo alle esigenze dei cittadini di Gaiarine o per renderlo più chiaro e leggibile.
Ma quelli della maggioranza non militano e si riconoscono in partiti che sono contro ogni forma di burocratizzazione? Che sono dalla parte dei cittadini? Quelli contro i lacci e lacciuoli?
Ci sono a questo punto le risposte di circostanza del Sindaco « .. il regolamento l’abbiamo letto e riletto..» e dell’ assessore De Zan, che non vanno oltre la riproposizione formale e giustificatoria di quanto presentato.
Anche la richiesta (in linea con la difficile situazione economica attuale e quindi concreto atto per aiutare i concittadini in difficoltà) del consigliere Fracassi di abbassare da 500€ a 100€ la soglia sotto la quale non è possibile rateizzare il pagamento di queste imposte non viene presa in considerazione.
Nulla quindi viene modificato tantomeno si pensa al ritiro come richiesto.
Così si va alla votazione di questo regolamento che parafrasando le parole del senatore Calderoli (il beota leghista delle legge elettorale porcata!) usate nel definire la riforma del Senato appena approvata “la riforma era una m…a ma con il mio contributo è diventata una merdina”.
Si potrebbe dire allora che “questo regolamento poteva diventare una merdina (con l’aiuto delle minoranze) ma invece è rimasto una m…a”.
Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo contrari, Andreetta astenuto.
3. DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) PER L’ANNO 2014;
Viene letta dal Sindaco la delibera con le aliquote proposte;
interviene il consigliere Bressan e chiede una volta di più e perentoriamente dove sia il bilancio previsionale dal quale sembrano derivare le stime di spesa riportate in delibera (stime riportate al centesimo!!!) e che a loro volta paiono giustificare i valori delle aliquote, in modo che all’apparenza tutto si tenga: si fissano aliquote basse che garantiranno un gettito comunque sufficiente a coprire quasi tutte le spese.. Quasi? Come quasi??? Eh, sì, perché a fronte di spese per 800mila € ci sono entrate per 600mila €.. e la differenza? mah.. sarà previsto a bilancio..
magari riducendo o tagliando qualche servizio..
Nel mentre seguiamo la straordinaria performance dell’assessore Presotto che mette in scena una metamorfosi facciale/espressiva che rappresenta, in serie, sbigottimento, sconcerto, noia, stanchezza, costernazione, panico, sgomento, smarrimento, stupore, confusione, meraviglia.. il che ricordando la stolida e beota maschera che ha proposto imperterrito negli scorsi 5 anni rappresenta certo un salto di qualità non da poco.. magari le prossime volte parlerà anche!!
Contemporaneamente notiamo anche insistenti accorati sguardi dell’assessore De Zan verso il Sindaco, in una muta reiterata richiesta di intervento.. ma non c’è niente da fare, il Sindaco taglia corto e risponde come a tutte le puntuali e precise domande fatte dall’opposizione verrà data risposta in sede di approvazione del bilancio di previsione.
Un modo questo per non dare nessuna risposta, forse perché:
1. Aveva realizzato con improvvisa intuizione che il Consiglio sarebbe andato per le lunghe e quindi avrebbe dovuto rinunciare a successivi luculliani appuntamenti?
2. Oppure non era in grado di rispondere a nessuna delle domande?
Chissà.
Noi non vogliamo infierire e propendiamo per la prima ipotesi.
Non perde però l’occasione di far notare come il cittadino chieda di pagare il meno possibile e avere più servizi.
Interviene anche il consigliere Andreetta che ricorda e ribadisce la necessità di introdurre un ulteriore parametro che faccia riferimento al quoziente familiare, a garanzia di una maggiore equità contributiva.
Infine il consigliere Capuzzo ritorna sulla inaudita mancanza di un bilancio previsionale, tanto più che leggendo la delibera salta subito agli occhi la discrepanza di oltre 200mila€..
Anche in questo caso nulla viene modificato.
Quindi si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.
4. DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2014.
Viene letta dal Sindaco la delibera;
Interviene quindi il consigliere Fracassi segnalando scorrettezze lessicali e confusionarie che e ponendo quesiti ai quali, approfittando della distrazione del Sindaco, amabilmente in chiacchiera col segretrentun%, risponde finalmente l’assessore De Zan.. non soddisfa però il consigliere Fracassi che insiste rivolgendosi personalmente al Sindaco richiamandone l’attenzione..
Candidamente ammette la propria distrazione e riascoltando le domande, ha un sussulto, perde leggermente il controllo e accusa bonariamente l’opposizione di voler far pagare di più i cittadini, facendo notare come sia solo l’opposizione a reiterare critiche e scontentezza a fronte della benevolenza e della soddisfazione di tutta la cittadinanza.
Interviene il consigliere Andreetta stigmatizzando l’atteggiamento del Sindaco e invitandolo al rispetto per il ruolo dell’opposizione che opera nell’interesse e per il bene della collettività e non merita gli atteggiamenti irriverenti e irrispettosi che rischiano di far rivivere tirannie già vissute.
Si associa il consigliere Capuzzo che a sua volta trova equivoco e scorretto il testo e oltremodo discutibile la battuta.
Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.
5. DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO DEI GETTONI DI PRESENZA DA CORRISPONDERE AI CONSIGLIERI COMUNALI.
Il consiglio volge alla conclusione e un Sindaco sollevato dà lettura dell’ultimo punto, aggiungendo come debba essere noto ai cittadini per quale somma (intendendola misera!) un consigliere comunale presti il proprio servizio..
Il consigliere Bressan interviene dicendo come si riservi di conoscere i capitoli dibilancio per decidere dove destinare il gettone di presenza.
Analogamente il consigliere Capuzzo dichiara di rinunciare al proprio gettone non sapendo bene dove destinarlo, vista la mancanza di un bilancio.
Disorientato il Sindaco riesce a borbottare come non sia sicuro che la rinuncia sia possibile, aggiungendo dubbi sulla capacità di risolvere problemi con cifre così esigue.
E finalmente dopo tanta mimica interviene anche l’assessore Presotto segnalando (quattro parole) come, se nella precedente amministrazione il consigliere Rosada propose una rinuncia collettiva del gettone di presenza, questo fosse sicuramente possibile.
Quindi il Sindaco prende atto e mette ai voti.
Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo favorevoli, Andreetta astenuto.
Insomma..
Al primo Consiglio vero la pax cappellottiana sfuma e pare delinearsi quella che potrebbe essere la linea di questa amministrazione: una maschera paciosa e disponibile, che arriva addirittura a cedere a suggerimenti e concedere riformulazioni, salvo poi ignorare critiche, rettifiche, proposte sulle cose importanti..
Anche l’assessore De Zan, pur giovane e perciò antonomasticamente mente fresca e aperta, appare già inserita in una prassi di contrapposizione tale da non farle capire il ruolo dei consiglieri comunali e il contributo che essi possono dare, soprattutto i consiglieri di minoranza che, siamo sicuri, almeno gli atti del consiglio se li sono letti e studiati.
Forse non altrettanto si può dire dei consiglieri di maggioranza suoi attuali compagni di viaggio.
Quindi dopo l’arroganza prepotente e superba di Sonego il sussiego bonario di Cappellotto?
Forse si.
Si applica quindi la proprietà sostitutiva: mutando le caratteristiche dei fattori il prodotto non cambia.