Consiglio Comunale del 23 Luglio 2015: Cronaca – 2ª parte

Immagine

7. Approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2015;
Il Sindac8 chiede se deve leggere, si concorda sulla lettura della sola tabella riportante le opere pubbliche e si scopre così che si spenderanno nel 2015 150.000 euro per un completamento della seconda palestra di Calderano…
che completamento non è, in quanto nei prossimi anni si dovranno stanziare ancora soldi per rendere questa struttura “praticabile”
poi si prevede nel 2016 l’efficientamento energetico del plesso scolastico di Calderano per una spesa di 250.000 euro
ma guarda un po’ ancora soldi spesi per il plesso scolastico di Calderano dove stranamente si trova la nuova palestra; viene da pensare che con la voce efficientamento energetico si mascherino soldi spesi per l’illuminazione del parcheggio e altri corpi illuminanti relativi alla nuova palestra.. così alla fine non sapremo mai quanto effettivamente sarà costata questa opera insensata.. invitiamo le minoranze a vigilare .. gatta ci cova
Busch_4192_31esiste poi un ulteriore problema.. siamo passati da una spesa per l’illuminazione pubblica di 168.000 euro nel 2013 a 326.000 nel 2014 e ci assesteremo a 293.000 euro nel 2015: cosa vuol dire questo? che abbiamo stipulato un nuovo contratto con un nuovo fornitore di energia elettrica che ha portato pressoché al raddoppio della spesa e costringendoci a spendere altro denaro per contenere il costo dell’illuminazione pubblica
altra bestialità lasciata in eredità dall’amministrazione Sonego
poi sempre nel 2016 e 2017 è prevista una spesa pari a 1.100.000 euro per la pista ciclabile tra Albina e Gaiarine
ennesima opera pubblica del tutto irragionevole nella situazione attuale di crisi economica nazionale e finanziaria del comune
Andreetta chiede cosa sottintende la spesa di 250.000 euro per l’efficientamento energetico del plesso di Calderano.. il Sindac8 risponde in modo confuso che si tratta di rendere più efficiente il consumo di energia, che si tratta di mettere l’illuminazione, di mettere in sicurezza, che è satto fatto un bando… la consigliera Capuzzo interviene… un bando? quale bando? Il Sindac8 risponde un bando per il risparmio energetico fatto dall’ufficio tecnico.
Ancora una volta strepitosi! non si riesce a capire cosa si voglia efficientare, con quale tecnologia e di quali dispositivi si stia parlando, quali siano le potenze impegnate, quanti e quali i punti luce interessati, quale sia il risparmio previsto e garantito; siamo di fronte alla massima approssimazione, una cosa è facile intuirla: parte della spesa finirà nel buco nero della seconda palestra
Poi Andreetta osserva che sono stati stanziati 30.000 euro per il monumento di Albina, e il Sindac8 approfitta subito per dire che c’è stato un incontro con la popolazione, molto partecipato con 60 persone, e che tutti siano risultati soddisfatti e felici del progetto proposto
Che dire? Meno male, finalmente si procede e si pone rimedio a una vergognosa vicenda che si trascina da 4 anni per riposizionare un monumento. Siamo felici che venga rifatto e che si spendano 30.000 euro, ma se ne potevano spendere 10.000 quattro anni fa restaurando il monumento originale.. in ogni caso tutto è bene ciò che finisce bene sempre che il lavoro venga  eseguito entro il 4 novembre
si discute poi sulla manutenzione di vie e piazze, dei “pali” messi sulla piazza del municipio e del ponticello di via per Sacile a Francenigo, e qui Andreetta fa presente che non sono in questo capitolo le spese relative e come mai in delibera di affidamento del lavoro si dice che la ditta individuata era “l’unica” in grado di fare il lavoro; il Sindac8 risponde «..sì è l’unica..» ma poi corregge un po’ il tiro  «..anche per la velocità..»
già, è l’unica con a capo un consigliere provinciale della lega nord, che siede in consiglio provinciale insieme al Sindac8 e, guarda caso, è dello stesso partito.. roma ladrona? Padania zizzania.
b88cb872f22f7baadf2de5446a5f9a97_origla consigliera Capuzzo chiede come sia stato rifatto, forse ancora in legno? Il Sindac8 spiega che è ancora in legno ma realizzato con particolari accorgimenti e che si è assunto lui la responsabilità di far cambiare le travi portanti visto che erano marce tanto è vero che ormai da anni era transennato per il cattivo stato… la Capuzzo fa presente che se era ridotto così male significa che non è stata fatta negli anni la manutenzione da parte delle amministrazioni precedenti, e gli chiede se lui, essendo allora consigliere, avesse fatto presente questo stato di degrado … il Sindac8 risponde «…no comment..»
da un sopraluogo effettuato vi possiamo garantire che è stato fatto un ottimo lavoro. Tutte le parti in legno, escluse le travi, sono in larice, il che garantirà una durata maggiore rispetto all’abete usato precedentemente. Le travi portanti invece sono di abete ma la loro sostituzione con travi in larice avrebbe probabilmente costretto a rifare il progetto e i calcoli relativi. Il problema è ora obbligare l’ufficio tecnico a fare ogni anno una verifica non solo del ponticello ma di tutto l’arredo urbano in legno sparso per il comune e provvedere, se necessario, alla relativa manutenzione. Se si va a spasso per qualche stato estero, ad esempio Svizzera o Germania, si possono vedere ponti, ponticelli e arredi urbani in legno che sono in uso da decine di anni, ma loro le verifiche le fanno e le manutenzioni anche. Noi invece abbiamo, oltre al ponticello appena rifatto, l’arredo dell’ansa Restera Zandegiacomi completamente “distrutto” e da sostituire … ma “laggiù” pochi vedono …
x_asfaltaturaMsOfficela consigliera Capuzzo analizzando la cifra posta a bilancio per le asfaltature fa presente che « se un metro quadro di asfalto costa 5 euro » il Sindac8, contento e sorridente, credendo di aver capito dove volesse parare si incarta da solo e interrompendola esclama «.. l’ho fatto io il preventivo, costa di più di 5 euro, per 5 euro lo do da fare a voi… ti faccio l’ordine subito» (risolini tra gli accoliti per la divertente battuta); la consigliera a fatica riprende la parola per completare il concetto secondo cui con un costo di 5 euro al mq, avendo stanziato 20.000 euro, si asfaltano meno di un km di strade, se costa di più al mq, se ne asfalteranno ancora di meno ed essendo 100 i km di strade del comune, con i soldi stanziati si asfalteranno quattro buche… il Sindac8, si rende conto della correttezza del calcolo e, perdendo il sorriso, ribatte dicendo che asfalta i pezzi di strada sui quali ha avuto delle richieste dai cittadini.
Con la dichiarazione di voto di Andretta fa presente che i costi degli impianti sportivi, come dichiarato dall’amministrazione, sono coperti al 44%, che la nuova palestra costa milioni di euro e che la sua gestione continuerà a costare molto per molti anni concludendo che essendo comunque presente nel piano triennale delle opere pubbliche sia il risparmio energetico sia piste ciclabili darà un voto di astensione.
Cattedrale2la consigliera Capuzzo dichiara che la seconda palestra continua a gravare sul bilancio e che l’amministrazione dovrebbe ammettere di aver fatto «..una scelta scellerata..» visto che quegli stessi denari potevano andare a diminuire le imposte… si dichiara contenta di vedere che si spendono soldi per l’efficientamento energetico (400.000euro), ma proprio per questo si aspetterebbe di vedere a bilancio una contrazione della bolletta energetica, invece la cifra nel 2015 è consolidata intorno a 300.000 euro in linea con il 2014, e anche nel triennale non vede diminuzione di questa cifra mentre almeno dal 2017 si dovrebbe vedere un consistente risparmio..
appunto: l’efficientamento cosa efficienta?
dichiara perciò il suo voto contrario.
Si vota: maggioranza favorevole, Capuzzo contaria, Andreetta astenuto

8. Vertenza comune di Gaiarine/fam. Zanutto. Approvazione transazione e riconoscimento legittimità debito fuori bilancio;
Illustra il Sindac8 dicendo che in seguito alla sentenza che ha visto condannato il Comune nella causa in oggetto lui stesso ha avviato una trattativa con la famiglia Zanutto chiusa a 55.000 euro dai 64.000 euro riconosciuti dal giudice; aggiunge anche che il Comune avrebbe speso di più se avesse dovuto eseguire i lavori come disposto dal giudice.
Andreetta chiede, dato che negli atti viene citata come corresponsabile anche l’impresa, quanto sia l’ammontare del danno: forse 120.000 euro? Il Sindac8 risponde di non saperlo e comunque lui si attiene al dispositivo della sentenza; interviene il vicesindaco Fellet dicendo che ci sono anche le spese tecniche, ma riprende il Sindac8 «..è quindici anni che si va avanti con questa causa..» Andreetta fa presente che negli atti si parla del 2006 come inizio della causa e la consigliera Capuzzo chiede inoltre quale sia il danno totale; gavilma il Sindac8 non sa poi chiarisce che la sentenza obbligava il Comune a eseguire i lavori e che lui ha trattato ed ha chiuso a 55.000 euro facendo risparmiare il comune.
Insiste Andretta facendo presente che se ne stanno risparmiando 5.000 ma ne vengono spesi 55.000. il Sindac8 afferma che non è colpa sua se qualcuno ha sbagliato precedentemente ma Andreetta aggiunge «..ma c’è la continuità…»; a questo punto il Sindac8 non ci sta e dice che questa «..è una cosa dell’amministrazione Toso e dell’allora assessore ai lavori pubblici, un certo geometra… Dal Cin…» ed afferma che la causa è iniziata fin d’allora; Andreetta precisa che la prima citazione in giudizio è del gennaio 2006 e che l’amministrazione Sonego era in carica dal 2004 e sono passati 10 anni… il vicesindaco Fellet fa candidamente presente che questi sono i tempi della giustizia.
Ma inizia qui un bisticcio tra l’ex assessore Rizzon, presente in sala, e il Sindac8; Rizzon invita tutti ed in particolare il Sindac8 a leggere le carte… conferma che il danno è del 1999, ma che l’amministrazione Toso ha cercato a quel tempo di rimediare facendo dei lavori che non hanno dato esito positivo. Nel 2004 si insediava l’amministrazione Sonego, il Megalosindaco dall’alto (?!?!) della sua presunzione non ha voluto trovare un accordo con la famiglia Zanutto e così questa nel 2006 intentò causa al comune. il Sindac8 sbrocca davvero fuori di lui e inveisce verso il pubblico «…vergognatevi… è colpa vostra…».
la ricostruzione esatta la potete trovare nella cronaca del consiglio comunale precedente (che potete leggere qui): è una ricostruzione “storica e veritiera” ma soprattutto facilmente confermata da documenti e atti.
000203F6All’ennesimo invito a “far silenzio” che il Sindac8 rivolge con rabbia sprezzante al pubblico ci inseriamo nel diverbio per raccomandare un tono meno arrogante e prepotente, non fosse altro per una questione di educazione; la risposta del Sindac8 è tranciante “fate silenzio, dovete fare silenzio o vi faccio uscire”. Allibiti tentiamo di ribattere contro quello che riteniamo un vergognoso e meschino esercizio di stra-potere. Senza risultato poiché al limite del paonazzo (e il caldo afoso non aiuta) ribadisce che “il pubblico deve stare zitto” altrimenti “faccio uscire chiunque parla”.
Ahimè, siamo umani e non riusciamo a tacere di fronte a tanta prepotenza ed in soprammisura pure la consigliera Daniel interviene ricordandoci che “queste sono le regole”.
sad-animated-animation-boy-smiley-emoticon-000346-designParadossalmente proprio loro nominano le regole!
Facendolo notare ci zittiamo.
Andretta ammette di non meravigliarsi affatto, conoscendo Sonego, che possa essere stata una impuntatura poi chiarisce che alcuni dei consiglieri presenti nell’attuale maggioranza erano già nell’amministrazione passata, e che quindi portano da sé precise responsabilità sulla vicenda e per questo non potrà che votare contrario.
Il Sindac8 ancora agitato fa mettere a verbale che il danno è iniziato nel 1999 (vero) che nessun sindaco ha preso a cuore la faccenda (menzogna)… poi si corregge e specifica (vedremo il verbale) che nessun sindaco della precedente amministrazione Loris Sonego (vero) si è preso a cuore un interessamento diretto con la famiglia Zanutto, che nel 2006 è iniziata la causa (vero) che nel 2013 è arrivata la sentenza (vero) e che il sindaco Cappellotto Mario ha chiuso per 55.000 euro (vero).
caro Sindaco bisogna farti i complimenti; c’è voluto un bel po’ di fatica ma finalmente sei riuscito a dire la verità e come abbiamo già scritto questa è una delle tante patate bollenti che il Megalosindaco ti ha lasciato in eredità. Divertente nella calda desolazione generale seguire il Sindac8 dettare parola per parola al Segretrentun% che diligentemente annota (ma non c’era il registratore???). Sarà interessante verificare la sintesi che sapientemente opererà su quanto dettato dal Sindac8. O riporterà parola per parola?
la consigliera Capuzzo dichiara che a suo tempo le minoranze avevano avvisato Sonego che se fosse stata iniziata una causa da parte della famiglia Zanutto questa avrebbe sicuramente vinto e il comune perso e quindi ci sarebbe stato un costo maggiore, poi fa presente una sua ulteriore perplessità.. la sentenza di condanna è del 2013 ma il debito fuori bilancio non è stato messo nel consuntivo del 2013 (forse perché ormai prossime le elezioni amministrative?); e quindi ritiene che la responsabilità di questo debito sia tutta dell’amministrazione precedente in quanto non si è trovato un accordo bonario facendo photo11-viquindi spendere soldi e togliendo risorse alla comunità… quindi voterà contraria.
il Sindac8 sembra sinceramente sorpreso quando ribatte di non capire perché essendo la cosa responsabilità della precedente amministrazione voti contraria, convinto com’è di aver ben operato per il bene comune.
conclude la consigliera Capuzzo ricordando «..perché c’era anche lei nell’amministrazione precedente… e dite di essere la continuità di quella…»  
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Capuzzo contrari

9. Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2015, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale 2015/2017 e bilancio armonizzato 2015-2016-2017;
il Sindac8 fa accomodare tra i consiglieri il revisore dei conti e lascia la parola all’assessora De Zan che legge la relazione Previsionale Programmatica; il consigliere Andreetta chiede cosa significa “ripensare da un punto di vista culturale il bilancio” e la De Zan spiega che in vista della novità costituita dal nuovo bilancio armonizzato si dovrà cambiare modo di farlo e che quindi si renderà necessario un nuovo approccio; questo il cambio culturale.
emitikonStrepitoso! E noi che credevamo aprissero le menti a nuove forme di partecipazione popolare e condivisione delle decisioni sugli strumenti decisionali e amministrativi, e che la cultura intesa come conoscenza diffusa e consapevole favorisse l’integrazione e l’adozione di nuove modalità e strumenti.
E infatti anche Andreetta lo nota «..speravo in qualcosa di meglio..» poi continua chiedendo al revisore delucidazioni sulla sua relazione ed in particolare chiedendo se a pagina 6 il fatto che sia riportato 2014 sia un errore, il revisore risponde di no innescando una discussione contabile/filosofica sull’avanzo (anche perché il revisore ha voglia di chiacchierare, evidentemente il fatto di essere all’ultima presenza lo mette a suo agio), sul patto di stabilità, sull’accertato, sugli impegni ecc., discussione che va avanti per alcuni minuti con l’intervento anche della consigliera Capuzzo.
Poi è ancora Andreetta a far presente che essendo luglio e vedendo le spese eseguite fino ad adesso si capisce che certe cifre sul bilancio di previsione 2015 in approvazione siano messe a caso e che a fine anno ci saranno altre centinaia di migliaia di euro di avanzo e che quindi si potevanotranquillamente abbassare le aliquote dell’imu e/o della tasi mentre invece continuiamo a pagando mutui pregressi e la seconda palestra concludendo con l’ennesimo rilievo sul fatto che il bilancio si poteva fare ad Aprile..
Ma non s’è fatto in tempo.
la consigliera Capuzzo fa una serie di domande sulle poste a bilancio, sul servizio necroscopico, sui trasferimenti straordinari dallo stato come Scuola Sicura, sulla ricollocazione del personale nelle varie aree, sul contributo scuola materne, sulla riduzione dei soldi stanziati per la biblioteca, ecc., per poi ritornare sull’illuminazione pubblica.
oracoloEvidenzia che nel 2013 si sono spesi circa 170.000 euro, nel 2014 sono 327.000, nel 2015 circa 300.000, quindi ricorda che nell’approvazione del bilancio 2014 le era stato detto che si pagava di più perché si erano versati 88.000 euro per la chiusura del precedente contratto, 60.000 euro di conguaglio e 58.000 euro di consumo in più, quindi quest’anno si aspettava legittimamente di trovare un risparmio di almeno 88.000 euro, ovvero quelli della chiusura del contratto, mentre invece la cifra è pressoché uguale… il Sindac8 spiega che ci sono dei riduttori di flusso da mettere in funzione e nega di aver parlato l’anno prima di 88.000 per la recessione del contratto; prende la parola addirittura il consigliere Dardengo che spiega, bontà sua, come siano stati attivati dei transfer già installati che consentono una gestione programmabile della fonte luminosa.
ed invece le cifre riportate dalla consigliera Capuzzo le ricordiamo anche noi, ma siccome l’anno scorso si sono “improvvisate” cifre e motivazioni per giustificare l’incremento del doppio della spesa dell’illuminazione pubblica, naturalmente ora non si ricordano più… se chi verbalizza avesse ben verbalizzato avrebbero potuto leggere e prepararsi meglio su ciò che avevan detto..
la consigliera Capuzzo ribatte che se si prevedono 400.000 euro di investimenti per l’efficientamento energetico ci dovrebbe essere, nei prossimi anni, se non altrettanto risparmio almeno consistente ma così non è; poi fa presente che per i “parchi” nel 2015 ci sarà una spesa in più per aver estirpato un arbusto di pregio come i bossi nel parco di via 8 marzo.
il Sindac8 commenta che «..ci è stato richiesto dai residenti…» la consigliera ribatte di esser sicura del contrario.
3dE qui si apre un capitolo dal titolo “gestione del verde pubblico”. L’ufficio tecnico di Gaiarine, gli assessori, il Sindaco sono purtroppo ignoranti, nel senso che ignorano le buone pratiche di gestione del verde pubblico. Non hanno alcuna sensibilità e nessuna cultura, altro che svolta culturale del bilancio. Necessitano tutti di corsi di formazione e a tal proposito ci permettiamo di consigliare la frequenza dei corsi specifici per amministratori e tecnici comunali tenuti dalla Scuola Agraria del Parco di Monza, forse la massima autorità nazionale nella gestione del verde pubblico. Qualche soldo per la formazione è anche giusto spenderlo.
La Piralide del bosso si è presentata in modo massiccio dal 2012, ma ci sono strategie di difesa e cura che possono evitare lo sradicamento e la perdita delle piante, basta informarsi. A villa Piovesana a Francenigo sono riusciti a salvarli quasi tutti.
il consigliere Andreetta nella dichiarazione di voto fa presente che il bilancio è carta che si lascia scrivere, compassionevole capisce le difficoltà nel redigere un bilancio, lamenta che qualcosa in più ci poteva essere, critica questo modo di farlo sempre all’ultimo momento mentre poteva esser presentato ancora ad aprile; riporta poi la sensazione che l’amministrazione risponda alle sollecitazioni emergenziali ma si dimostra del tutto incapace di una qualsiasi visione in prospettiva; rinuncia a qualsiasi tentativo o esperienza essendo in crisi e va già bene che non si fanno altre cattedrali (una terza palestra, magari?). per esempio nel settore scolastico; lì si potrebbe fare qualcosa di diverso, tentare nuove soluzioni.. poi la mancanza di collaborazione con le minoranze peggiora le cose.
Per tutto questo dichiara il suo voto contrario
la consigliera Capuzzo nella dichiarazione di voto fa presente come l’approvazione del bilancio è il momento più importante e delicato dell’amministrazione, e constata che nemmeno in questa occasione c’è stata la minima condivisione con le minoranze tramite la conferenza dei capigruppo; non si intravedono interventi mirati che fanno immaginare una crescita del nostro comune e tantomeno  si vedono progetti a lungo termine meno che mai nell’area del sociale.
k11118812una completa assenza di politica progettuale e la totale mancanza di proposte concrete atte ad affrontare una crisi profonda e si chiede se ci interroga sulle vere necessità dei cittadini; le ripartizioni della spesa non sono puramente numeri ma dietro ci sono le persone.
dichiara poi che il suo gruppo si chiede come possa l’amministrazione non ammettere pubblicamente di aver sbagliato realizzando la seconda palestra, opera che penalizza i nostri concittadini; si dichiara per nulla soddisfatta delle risposte vaghe e incomplete sull’illuminazione pubblica; conclude dichiarando la sgradevole sensazione di trovarsi di fronte all’ennesimo bilancio copia/incolla di quello precedente e pur dispiaciuta dichiara un voto contrario.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Capuzzo contrari

Ore 21.15 tutti a casa.
alla prossima, probabile replica di quella che pare ormai essere una commedia vista e rivista.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 19 Maggio 2015: la Cronaca (parte seconda)

Immagine

riprendiamo quindi questa cronaca.

4 (ex3): Cessione immobile comunale sito in via Leonardo da Vinci all’Ater di Treviso;
Il Sindac8 chiede se si deve leggere la delibera.
Prende la parola il consigliere Andreetta .. legge parte della perizia di stima predisposta dall’ufficio tecnico e mette in evidenza come questa sia in contrasto con la delibera predisposta dall’Ater, la prima fa un quadro dell’edifico “pesante” mentre quella dell’Ater rappresenta un edificio che ha solo bisogno di manutenzione, certamente straordinaria, ma sempre manutenzione..
fixer-upperInterviene il Sindac8 … dice che gli inquilini si sono rivolti a lui lamentandosi della situazione in cui versa l’edificio … e che da una verifica fatta personalmente bisognava spendere «un bel po’ di soldini… » per sistemarlo.
A questo punto è la consigliera Capuzzo a chiedere come mai si è giunti a questa situazione di degrado e lui risponde perché non è mai stata fatta la manutenzione.. in quanto l’affitto lo prendeva l’Ater e quindi…
La consigliera Capuzzo insiste e afferma che da parte del comune, essendo proprietario, questa .. «è una negligenza».
Ribatte il Sindac8 «… una negligenza? Direi piuttosto una volontà politica».
Sarebbe molto interessante addentrarci in una disquisizione di alto contenuto semantico per chiarire se sia più grave aver compiuto una “negligenza” (ovvero compiere con scarso impegno i propri doveri) o aver applicato “una volontà politica” (volontà = determinazione fattiva e intenzionale; politica= arte e scienza di governare); in tutti i due i casi, e per noi molto più grave se si tratta di “volontà politica”, risulta assodato che questo fabbricato, per anni, non ha ricevuto alcuna manutenzione.
Ma ancora più interessante è dirimere quest’altra questione, messa in evidenza anche dal Consigliere Andreetta, e cioè determinare chi fra Comune e Ater faccia falsa testimonianza: uno (il Comune) afferma, attesta, dimostra, certifica, perizia che “‘sto fabbricato è un cartoccio”; l’Ater invece dichiara, afferma, asserisce, sostiene che può essere sistemato con una spesa di 44.600 euro, ma soprattutto aggiunge che procedendo all’acquisizione c’è la possibilità di ristrutturarlo raddoppiandone la cubatura e quindi concludere una buona operazione immobiliare. Chi ha ragione? Chi sta mentendo?
Se avete la pazienza di continuare la lettura  di questo resoconto potrete trovare risposta alle domande.
La consigliera Capuzzo pone ulteriori domande alle quali risponde il Sindac8 e da queste emerge come già dal novembre del 2014 l’amministrazione avesse maturato intenzione di cedere l’edificio e rinunciando definitivamente ad operare qualsiasi intervento di bonifica, ma la perla arriva alla fine poichè tutto questo si giustifica perchè .. «non c’è ritorno» intendendo che si sarebbero spesi denari senza avere un “ritorno economico”
questa affermazione provoca un brusio tra i banchi delle minoranze e tra il pubblico ..donna-povera
aggiungendo che coloro che alloggiano in quell’edificio «..sono casi sociali» .. come a dire che non si può ragionare con i “schei” di fronte a cittadini bisognosi che vivono nelle case popolari..
la consigliera Capuzzo commenta con amarezza .. «troviamo i soldi per la seconda palestra del comune ma non per sistemare un edificio di edilizia popolare»
ribadisce il Sindac8 .. .. «che sono decisioni politiche»
Il sorriso sornione del Sindac8 rivela il fine ragionamento politico che che sta alla base di questa dichiarazione: no se mete un scheo per bisogni sociali, ‘sti inquilini che i se ciave, noialtri la regalemo ‘sta casa piuttosto che spenderghe schei par sora”.
Diventa chiarissimo il perchè si cede questo fabbricato. Perchè si intende il Comune un’Azienda e invece, come ricorderà poco dopo il consigliere Andreetta, il Comune è un ente senza scopo di lucro. Ma attenzione, questa è solo la prima evidenza, spunta poco dopo anche un altro motivo.
Infatti prosegue una serie di botta e risposta tra il consigliere Andretta e il Sindac8 fino ad arrivare ad un altro passaggio significativo e rivelatore delle strategie di questa amministrazione .. il consigliere Andretta afferma … «..per 40.000 euro lo potevamo fare noi (intendendo il comune)» … il Sindac8 risponde prontamente, sapendo questa volta di che cosa si parla «…compralo te ..e lo fai te» ribadendo che l’amministrazione non spenderà un euro.
La consigliera Fracassi mette in evidenza, che quanto affermato in delibera e cioè che la cessione all’Ater avviene a causa della situazione finanziaria del comune (come dire che il comune non ha schei) non sta in piedi avendo appena approvato un avanzo di 500.000 euro. Il Sindac8 ormai è un disco rotto (sapete quei vecchi dischi di vinile che, graffiati o rovinati, si incantavano e ripetevano all’infinito la stessa cosa) «non spendo un euro per una cosa che non dà reddito alle casse del Comune»..
Fracassi insiste …e lui ripete il ritornello… Fracassi mette in evidenze che l’Ater – avendo un bacino di utenza provinciale lo potrà affittare a soggetti dell’intera provincia e quindi i cittadini del comune di Gaiarine perderanno qualche possibilità…
5051266_1il disco si interrompe e ora si arrampica sugli specchi, per trovare qualche giustificazione che alla fine non può trovare dato che non esiste … quindi svendiamo un bene comunale all’Ater – in grado di rispondere ai possibili bisogni dei cittadini di Gaiarine, più che possibile considerato il periodo di crisi – che potrà affittare l’immobile anche a cittadini non di Gaiarine.
C’è la dichiarazione di voto del consigliere Andretta ma prima di iniziare .. afferma che sarebbe utile che risultasse dai verbali la frase del Sindac8 che … «questa amministrazione non spende un euro dove non c’è un rientro» e il Sindac8 è talmente convinto della bontà della sua posizione che invita ripetutamente il segretrentun% a riportare la frase a verbale.snoopy-scrittore
Il consigliere Andreetta legge la dichiarazione di voto.. il comune ha avuto questo fabbricato nel 1997 a titolo gratuito.. non ha mai fatto manutenzione … lo cede ora all’Ater per 45.000 euro … il comune con questo fabbricato ha svolto un ruolo sociale nel 1997 senza costi … ora, che c’è da spendere, demanda a qualcun altro questo scopo e quindi dovremmo essere contenti ma .. nello statuto del comune c’è anche l’impegno per l’edilizia popolare …. ci sono degli aspetti poco chiari nella cessione .. il comune nel novembre 2014 ha chiesto all’Ater di acquisire il fabbricato … la delibera dell’Ater con cui decide di acquisire l’immobile per 40.000 euro è del gennaio 2015 . . la perizia del tecnico comunale che valuta l’immobile 40.000 euro è datata 12 maggio 2015 (una settimana fa) … è evidente che il valore era stato concordato all’inizio .. che senso ha una stima a posteriori … la perizia stima 10.000 ad appartamento .. per dare un corretto termine di paragone si stanno però spendendo 30.000 euro per il ponticello di legno in via Sacile …sempre la delibera Ater parla della possibilità edificatoria che si può raddoppiare su quel lotto … allora perché una stima così bassa … di certo c’è che il comune si libera di un immobile .. l’Ater fa un buon affare … mentre il beneficio per la comunità è tutta da dimostrare.
Il Sindac8 ribadisce che la spesa per la sistemazione complessiva sarà molto più alta…. l’amministrazione non spende … (riecco il ritornello)
La consigliera Capuzzo ricorda che .. «con quell’immobile si può dare un tetto a qualcuno che non se lo può permettere» e
finalmente dopo tante parole, tante domande, tante risposte, tanta pazienza e sopportazione da parte del pubblico, stremato da questa “benevolenza sociale” del Sindac8, finalmente la verità, poche parole, pochissime ma significative, stampate non nel verbale del segretrentun%, ma nella nostra mente, indimenticabili, parole “sante” da tramandare alle prossime generazioni …
«..e benissimo, mettiamoci dentro qualche extracomunitario»300x01335086139320sergente_istruttore_Hartman
Ennesimo brusio dal pubblico …e si innesca così un altro siparietto …
il Sindac8 ringrazia per quelli che definisce sorrisini e dal pubblico si sente .. « una battuta dietro l’altra» ..
il Sindac8 replica .. «so che siete bravi a scrivere, ma non ho paura di quello che scrivete»
e dal pubblico: «siete una fonte inesauribile»
Prende la parola la consigliera Capuzzo dicendosi allibita per l’integrazione all’ordine del giorno di ben cinque punti … ritiene questa una presa in giro e una manifesta non volontà di collaborazione per cui non parteciperà al voto in questo e nei prossimi punti (l’intero intervento lo potete leggere qui)
Il Sindac8 ribatte specificando che .. l’integrazione è avvenuta nei termini previsti…
ribatte la consigliera Capuzzo dicendogli che si erano visti in commissione elettorale pochi giorni prima e che almeno poteva preavvisare che ci sarebbe stata quel bel po’ di integrazione.
bronziA questo punto ritorna faccia bronzea 1 (apparendo un po’ imbarazzato, in verità) che conclude «..mettiamo in votazione…»
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto

5 (ex 4). Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale – I.U.C.;
Il punto viene illustrato dall’assessora De Zan mettendo in evidenza le modifiche proposte…
la consigliera Fracassi chiede come mai si è deciso di mantenere anche alla giunta e non solo al consiglio comunale la competenza per la determinazione “dei valori di riferimento delle aree edificabili” … e qui si apre una sorta di dialogo tra sordi … la De Zan dice che è la legge a permettere di assegnare la competenza alla giunta o al consiglio … e che “passeranno” sempre per il consiglio … al che replica Fracassi .. va bene ma allora basta assegnarla solo al consiglio ..
ma non c’è voglia di capire da parte dell’assessora De Zan che non capisce o fa finta di non capire.
prende la parola per la dichiarazione di voto il consigliere Andreetta … le modifiche proposte allineano il regolamento della IUC (imu, tasi) alla normativa nazionale … chiede che la competenza (di cui ha parlato la consigliera Fracassi) venga assegnata solo al consiglio per non fare e creare confusione … poi fa presente che in un comune vicino è stata abolita la TASI… quindi la riduzione delle tasse si può fare … e bisognerebbe farla visto il sempre più gravoso peso delle stesse…Tagliare-tasse
Il Sindac8 risponde che nel comune dove è stata abolita la TASI hanno aumentato altre tasse …
riprende il consigliere Andreetta …con l’avanzo di questa amministrazione la riduzione si poteva e si può ancora fare … conclude invitando a parlarne, avviando una discussione e iniziando una collaborazione per il bene della comunità.
rigidità-di-pensieroInfatti, la delibera rimane com’è , rimane il conflitto di competenza tra giunta e consiglio, il contributo delle minoranze a chiarire quest’aspetto non viene preso in considerazione, come avviene quasi sempre, e si assiste ad una chiusura “mentale” che ha del paradossale: neppure le cose ovvie vengono accettate.
Molto spesso gli incapaci adottano questi comportamenti, temendo agguati e inganni.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto

6 (ex 5). Imposta municipale propria: determinazione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili;
.. c’è una discussione per capire quale sia il punto in discussione.. 5° ..6° ..5° .. alla fine si chiarisce che è il 6° … si decide di dare per letta la delibera anche se l’assessore De Zan sarebbe pronta a leggerla; e più volte cogliamo il suo sguardo rivolgersi al centro dell’emiciclo apparentemente chiedendo di poter intervenire..
Prende la parola il consigliere Andreetta che auspica una rivisitazione complessiva delle imposte e ricordando “il suo cavallo di battaglia” (ovvero il quoziente familiare) venga finalmente preso in considerazione… anche perché siamo ancora dentro una crisi economica epocale..
Il Sindac8 osserva che il comune di Gaiarine è uno dei comuni con le aliquote più basse e comunque condivide le osservazioni di Andretta..
Solite parole a cui non segue e non seguirà nessun atto concreto; si stanno accumulando soldi (più 800.000 in due anni) per realizzare alla fine, con ogni probabilità, una pista ciclabile da 1.700.000 euro, alla faccia della crisi in cui versano anche le famiglie del nostro comune e dei loro reali bisogni e aspettative.
Prende la parola la consigliera Fracassi condividendo quanto detto dal consigliere Andretta e preannunciando voto contrario.
Si vota: maggioranza favorevole, Fracassi contraria, Andreetta astenuto, Capuzzo non partecipa al voto.

7 (ex 6). Approvazione della fusione per incorporazione di S.I.S.P. Srl e Sile-Piave Spa in Piave Servizi Srl;
Presenta il Sindac8 dicendo che in sostanza è una presa d’atto poiché i 44 comuni della nostra zona hanno aderito alla fusione …
la consigliera Fracassi fa presente che è l’ennesimo volta che ci accodiamo a decisioni già prese .. auspica comunque che questa fusione non provochi ancora ritardi per l’avvio del depuratore e che venga individuata per gli allacciamenti una soluzione che non gravi ancora sui cittadini.
1456_FognaIl Sindac8 informa che sono in corso sistemazione di tratti di fognatura … che SISP ha ottenuto un finanziamento di 1.100.000 euro per mettere in funzione il tutto ..
la consigliera Fracassi ribatte che il problema al quale lei si riferisce sono gli allacciamenti…
il Sindac8 è d’accordo e persino l’assessore Presotto borbotta qualcosa sull’argomento dicendosi d’accordo pure lui.
Per la dichiarazione di voto prende la parola il consigliere Andreetta … esordendo con un « ….sono affascinato.. » (affermazione che strappa un sorriso ai presenti) .. dalla citazione in delibera che definisce l’acqua bene comune e spera che questo concetto sia fatto proprio da parte di tutti gli amministratori a qualsiasi livello … la fusione come sta scritto in delibera sembra faccia risparmiare un bel po’ di soldi e questo va bene …. ma ancora una volta all’opposizione viene dato poco tempo per leggersi tutto questo materiale … per cui conclude con «…. lascio alla maggioranza che ha studiato le carte .. . » la responsabilità dell’approvazione e l’ironia è evidente a tutti.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto.

Si chiude qui questo consiglio che potremo definire un consiglio verità.
hqdefaultUn consiglio che smaschera clamorosamente e definitivamente questa amministrazione, rivelandone la pochezza amministrativa e le mancanze procedurali: il non rispetto delle leggi (legge sulla trasparenza), l’insipienza di alcuni uffici comunali e quella di un segretario comunale (al 33%) che sembra cadere dalle nuvole messo di fronte agli adempimenti e agli obblighi di legge non rispettati, il mancato senso democratico (vedi verbali) e la conseguente indifferenza, tutto riassumibile nel seguente pensiero: lasciamoli parlare, diamogli qualche contentino, una virgola qua, un verbo là, poi votiamo e approviamo ciò che vogliamo; pensiero ed atteggiamento che possono solo aumentare il continuo e progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica…
che d’altro canto si lasciano allontanare senza troppi rimpianti.
ursula2Ma la cosa che lascia allibiti è la spudorata insensibilità sociale dimostrata da questa amministrazione con le parole del suo “capo”, quel Sindac8 che dichiara di non spendere un euro se non c’è un ritorno economico, ma anche il silenzio obnubilato della consigliera con delega alle Politiche sociali e socio-assistenziali, certa Gava, che impassibile (ignara?) assiste e ascolta (?) il suo “capo” azzerare il significato di sociale e quindi di comunità.
6095924-avidita-imprenditore-di-mangiare-il-denaro-uomo-mangiare-dollari-nel-display-di-avarizia-isolated-onAlla prossima.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 19 Maggio 2015: la Cronaca (parte prima)

Immagine

Si inizia. Appello (vedi qui)

1. Approvazione verbali seduta 14 Aprile 2015 (dal N. 1 al N. 5);
Il Sindac8 chiede se si possono mettere in votazione i verbali della seduta precedente.
Il consigliere Andretta prende la parola e chiede la votazione per singolo verbale.
Siamo alle solite. Esasperati assistiamo ad ogni consiglio alle legittime lamentele dei consiglieri di opposizione verso l’operato del segretrentun%, che continua a verbalizzare ciò che vuole e come vuole. È vergognoso come questo scribacchino “dai molti soldi” ostenti tranquillamente serenità e indifferenza (altrimenti detta faccia di bronzo), non sognandosi di chiedere cosa non vada bene della sua verbalizzazione e tantomeno si metta a disposizione per le opportune correzioni e/o integrazioni.
bronziMa ancora più vergognosa è la posizione del Sindac8 che con altrettanta indifferenza e noncuranza (altrimenti detta faccia di bronzo) ascolta le lamentele delle opposizioni e come se nulla fosse mette in votazione i verbali così come sono (contestati e scorretti).
Ebbene, nei loro discorsi di insediamento questi amministratori si riempiono la bocca di concetti e riferimenti altisonanti, citano anche democrazia, collaborazione, confronto, poi messo il culo sulla poltrona, agiscono altrimenti.
La democrazia non è questa.
Bisognerebbe spiegarlo a questo “sindaco di alcuni”, ma soprattutto bisognerebbe spiegarlo ai consiglieri di maggioranza, impassibili e silenziosi di fronte ai comportamenti di queste due “indifferenti e noncuranti”, a maggior ragione ai consiglieri più giovani il cui entusiasmo e la cui freschezza andrebbe coltivata e stimolata con atteggiamenti leali, corretti, irreprensibili. Ricordando loro che la scorrettezza e il sopruso accettato verso gli altri potrebbe presto rivolgersi verso di loro: l’osservanza di comodo delle regole e l’inesistente considerazione verso l’altra parte politica potrebbe toccare a loro come consiglieri e assessori (e già circolano voci di malumori).

Andretta fa presente che continua una lacunosa verbalizzazione … i verbali dei consigli Scimmia_che_scrivecomunali riportano fedelmente solo gli interventi consegnati al segretrentun%, in forma scritta, ma del dibattito che si svolge (domande e risposte) molto spesso non c’è traccia neppure quando viene richiesta la verbalizzazione … e continua dicendo che ha sempre pensato che queste omissioni fossero fatte in buona fede ma più passa il tempo più gli viene da pensare che vengono omessi ..
ma come può esserci buona fede se il segretrentun% ha dichiarato (nel ridicolo tentativo di tranquillizzare) che registra ogni consiglio comunale!
«i passaggi scomodi per la maggioranza» … in particolare nel verbale del punto 5 del consiglio del 14 aprile non viene citata l’uscita dall’aula del Sindaco, tra l’altro uscita motivata e opportuna, … e nello stesso verbale non viene riportata, pur essendo stata richiesta la verbalizzazione, la risposta del segretrentun%,  «non so» alla domanda del perché la responsabile del servizio finanziario aveva sottoscritto la delibera solo per presa d’atto …
nel verbale del punto 2 (Consiglio Comunale dei Ragazzi) il regolamento allegato è la versione presentata inizialmente e non quella approvata dal consiglio con modifiche sostanziali sulle quali si è dibattuto a lungo ….
Il Sindac8, segue gli interventi, ascolta le critiche, se ne sbatte e con bronzea indifferenza dichiara «bene, quindi mettiamo in votazione il verbale numero 1»
Verbale 1. Si vota: all’unanimità
Verbale 2. Si vota: maggioranza e Fracassi favorevoli, Andreetta e Capuzzo contrari.
Interviene la consigliera Capuzzo sottolienando come si sia discusso per mezzora ma nessuna delle integrazioni al regolamento – votate e approvate – siano state considerate
Il Sindac8 ascolta l’intervento e dichiara «mettiamo in votazione il verbale numero 3»
Verbale 3. Si vota: maggioranza e Andreetta e Fracassi favorevoli, Capuzzo contraria.
Verbale 4. Si vota: all’unanimità.
Verbale 5. Si vota: maggioranza favorevole; Andreetta, Fracassi e Capuzzo contrari.

Il Sindac8 chiede, essendo in sala l’architetto Baseotto, estensore della variante prevista al punto 7, se è possibile invertire l’ordine del giorno e discutere il punto 7 al posto del 2.
Nessuno fa obiezioni quindi si procede con il punto 7.

2 (ex 7): Adozione 1° variante al Piano degli Interventi (P.I.)
Illustra il Sindaco.
Illustra per modo di dire in quanto si limita a leggere la delibera.
Notate bene, presenta una variante al P.I., una variante urbanistica e si limita a leggere la delibera, non una parola di più non una di meno. Inspiegabilmente silenzioso e imperturbabile l’assessore all’urbanistica nonché vicesindaco.
Si sono portati in Consiglio il tecnico estensore della variante -l’architetto Baseotto-, per rispondere ad eventuali domande consci del fatto che loro non saprebbero, dal punto di vista tecnico, cosa rispondere (d’altra parte era già accaduto nella riunione pubblica).
Stretta-di-manoA meno che non rispondano con l’unica verità possibile entrambi: questa variante? Ah si, dobbiamo “sistemare” qualcuno in via Mazzul (Francenigo), qualcun altro in via Terraglio (Gaiarine) e ancora qualcuno in via Ravanello (Albina). In un balenare di intuizione e pluralità del consenso potrebbero addirittura chiedersi: ma non c’è nessuno da sistemare a Campomolino? Giusto per “par condicio”?
Interviene la consigliera Fracassi dichiarando che esprimerà voto di astensione, in quanto ci si ritroverà a discutere al momento delle osservazioni. Fa presente e auspica, come già detto in fase di presentazione del “documento del sindaco” relativo a questa variante, che non ci si limiti a varianti di dettaglio ma si affronti il problema urbanistico con una visione generale che eviti lo snaturamento del Piano degli Interventi.
Questa cosa ci terrorizza: se “questi” arrivassero davvero ad un Piano degli interventi globale, sarebbe il disastro per il nostro territorio, per il comune intero.
Prende la parola la consigliera Capuzzo (vedi intervento integrale) chiedendo al segretrentun%, in quanto responsabile dell’anticorruzione e dell’amministrazione trasparente «perché non abbia pubblicato nell’apposita sezione del sito comunale questa variante» .. e continua leggendo l’articolo 39 del decreto sulla trasparenza. Terminata la lettura il segretrentun%, risponde «pensavo di pubblicarlo dopo l’adozione»…
Capuzzo ribadisce che và pubblicato prima e la mancata pubblicazione renderà scemo-del-villaggiol’adozione inefficace …. il segretrentun% risponde … «pensavo di pubblicarlo, ripeto, una volta adottato» …
Capuzzo insiste e dopo un ulteriore botta e risposta con il segretrentun% (che pensava di pubblicarlo dopo), che fa riferimento anche al comportamento (sbagliato, ma tant’è) di comuni vicini, interviene il Sindac8 dicendo che lo metterà in votazione e che la consigliera sarà libera di fare quanto di sua competenza.
Avviene a questo punto un siparietto divertente. Dal pubblico, scandalizzato per tanta arroganza si leva un “non potete ” e successivamente un “non si può fare così”, intendendo dire che non si può mettere in votazione una cosa sapendo già che risulterà essere inefficace. Il Sindac8 particolarmente irritato individua la provenienza delle esclamazioni e sbotta dicendo  «lei faccia silenzio … se no va fuori… a me le risatine stanno proprio sulle palle». La persona tra il pubblico per niente intimidita da “tanto potere” controbatte «Sindaco di tutti vero? Sindaco di tutti?» .. facendo riferimento al discorso di insediamento quando il Sindac8 disse di voler essere il sindaco di tutti … ma si sa verba volant scripta manent purchè la scripta non sia del segretrentun%.
duffyChiuso il battibecco con il pubblico, il Sindac8 replica papale papale rispondendo alla Capuzzo che lo incalza dicendo che non si sta rispettando la legge… «benissimo, abbiamo trasgredito la legge, lo mettiamo in votazione, farai quanto di tua competenza»
Interviene il consigliere Andreetta facendo presente che essendo in sala il tecnico forse è il caso di approfittarne .. perché in fin dei conti non si sa nulla del piano e non si sa se nemmeno i consiglieri di maggioranza sappiano di cosa si tratti … Il Sindac8 risponde dicendogli di fare le domande che il tecnico risponderà …
poi si avventura a dimostrare quanto “trasparente” sia stata in questo caso l’amministrazione facendo riferimento alla riunione pubblica, prevista obbligatoriamente dalla legge urbanistica regionale, indetta a febbraio e alla quale erano presenti una ventina di persone e nella quale né lui né il vicesindaco nonchè assessore Fellet hanno praticamente aperto bocca, e delle osservazioni arrivate dal pubblico in quell’occasione non c’è nessuna traccia nella variante proposta. Questa è tutta la trasparenza messa in atto da questa amministrazione, questa è l’informazione data ai cittadini.
La consigliera Capuzzo chiede all’architetto Baseotto se abbiamo uno studio di compatibilità sismica e se questa variante rispetta la compatibilità idraulica.
Il tecnico risponde di sì.
Interviene il consigliere Andretta con la dichiarazione di voto …. che suona così  «… una constatazione amara » .. è stato approvato la volta scorsa il piano in deroga per la ditta Corazza ..  «..che senso ha procedere così per piani e sottopiani» .. continua dicendo che il 19 dicembre fu presentato il documento del sindaco ……. e che il sindaco non illustrò proprio nulla .. successivamente ci fu la riunione pubblica con poca partecipazione …  «… sarebbe giusto per la cittadinanza sapere quale sarà la Gaiarine del futuro …. ora il singolo cittadino chiede e l’amministrazione fa varianti ad hoc ..» e continua dicendo che pur non frequentando gli uffici tecnici in questi anni chi ha avuto necessità di intervenire nelle sfera_di_cristalloproprie abitazioni ha sempre potuto fare quasi tutto quello che voleva aiutato anche dai piani casa … continua chiedendosi se a fronte di questo “riordino a macchia di leopardo” qualcuno abbia pensato ai servizi, trasporto, fognature, metano, ecc. essendo nodi che prima o poi ritorneranno al pettine e termina chiedendo quale sia la visione che ha il sindaco per i nostri paesi.
Il Sindac8 risponde che la sua visione «… non è come quella delle amministrazioni degli anni 2000 che hanno fatto scappare le famiglie facendole andare negli altri paesi …».
Peccato che non possiamo chiedergli maggior dettagli su che cosa intenda lui per anni 2000. Per noi, ma forse sbagliamo, gli anni 2000 sono gli anni che vanno dal 2000 al 2010, lui è stato eletto consigliere nel giugno del 2004 e da allora siede interrottamente in consiglio comunale.
Beh, allora proviamo a capire, dati alla mano, quando sono scappate le persone dal comune di Gaiarine.

grafico-andamento-popolazione-gaiarine

Guardate questo grafico fonte Istat e non fonte Sindac8, nel 2003/2004 si ha la punta massima di residenti nel comune.
Nel 2003/2004 si ha il massimo di popolazione, perché le politiche sociali, di servizi e anche le politiche urbanistiche messe in atto dalle due amministrazioni Toso hanno determinato una svolta nel comune, anni e anni di lavoro hanno dato i loro “frutti”.
Si sa che i cambiamenti demografici hanno dinamiche lente..
Nel 2004, a giugno, si è insediata la prima amministrazione Sonego e nel 2009 la seconda, e il nostro “non so di che cosa sto parlando” è stato consigliere di ambedue.
Ebbene, l’effetto Toso tiene anche nel 2005 poi man mano che l’amministrazione Sonego “prende possesso” del comune si vedono i risultati.
Nel 2013 siamo sotto i valori di 13 anni prima.
Il “non so di che cosa sto parlando” dov’era? Ve lo diciamo noi: seduto nei banchi del consiglio comunale di Gaiarine per 10 anni dove non ha mai profferito parola. A questo punto possiamo ben chiederci: chi ha fatto scappare la gente dal Comune?

TENDA_CAMPEGGIOAlle parole di Andretta che gli dice che è vago il Sindac8 risponde  «.. no, no, preciso, chi ha orecchie per intendere intenda..»
Forse senza saperlo parlava a se stesso. Quindi oltre ad un segretrentun% ci ritroviamo un sindaco dissociato e dislocato?
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo contraria

3 (ex 2):. Esame ed approvazione conto del bilancio dell’esercizio 2014
Il Sindac8 dà la parola al Revisore del Conto, che, sedutosi tra i consiglieri, illustra…
Il Comune chiude il 2014 con un avanzo di competenza di 458.000 euro e con avanzo di amministrazione di 863.000 euro .. è stato rispettato il patto di stabilità … con parte dell’avanzo di amministrazione va chiuso il debito fuori bilancio di 60.719 euro dovuto ad una sentenza passata in giudicato che ha visto soccombente il comune ..
Interviene Andreetta chiedendo lumi sul “fondo sperimentale di equilibrio” il revisore spiega che si tratta di un fondo per compensare teoricamente le eventuali minori entrate dell’IMU … ci sono un po’ di spiegazioni tecniche ….
Interviene la consigliera Fracassi chiedendo al Sindaco o all’Assessore di competenza De Zan come intendono pagare questi 60.000 euro fuori bilancio.
crocodiletearsParte il Sindac8 raccontando la storia. La consigliera Fracassi tenta di interromperlo spiegando che voleva sapere solo come avrebbero fatto a sanare la situazione, ma lui imperterrito continua  «al sindaco attuale capita tra capo e collo una causa iniziata nel 1999 … le amministrazioni precedenti non si sono assunte la responsabilità … una causa da 10/15.000 euro.. è arrivata fino al 2015 .. dovrei chiuderla a questa cifra ma tutte le amministrazioni precedenti a partire dal 2009 (ma avrebbe voluto dire dal 1999) se la sono tenuta nel cassetto .. per errori di qualche buon assessore….»
C’è qualche commento da parte del pubblico e allora interviene dicendo di fare silenzio ..  «non è vostra competenza sapere… anzi (guardando l’ex assessore Rizzon) sapete benissimo ….» e quindi è chiaro il riferimento precedente ai “buoni assessori”.
Interviene la consigliera Capuzzo chiedendo se poteva essere chiusa anche durante l’amministrazioni Sonego ed il Sindaco risponde di sì, ma che la causa era iniziata nel 1999 (e un 1999 lo ripete anche il l’assessore Presotto che durante l’ultima amministrazione Sonego era Assessore ai Lavori Pubblici) .. e quindi poteva essere chiusa anche da altre amministrazioni.

Il nostro “non so di cosa sto parlando” ha voluto giustificare un debito fuori bilancio, dando delle responsabilità anche ad altre amministrazioni (leggi Toso), ma le totali responsabilità ricadono solo e solamente sulle amministrazioni Sonego delle quali lui faceva parte. Veniamo ai fatti e ai documenti.
Il danno iniziale da cui è nato il contenzioso e successivamente la causa, nasce nel 1998 quando il comune sistema i marciapiedi di Francenigo, una mancanza progettuale (responsabilità del progettista) ed esecutiva (responsabilità dell’impresa esecutrice) provoca il danno alla famiglia Zanutto, che lo fa presente nel 1999.
Il comune fa rivalsa nel confronto del progettista, che a sua volta si rivale sull’impresa; l’impresa tenta nel 2002 un sistemazione che si dimostrerà non risolutiva, interviene, quindi, successivamente l’amministrazione Toso facendo eseguire altri lavori, che a prima vista sembrarono dare buoni frutti e il danno sembra risolto. Con l’andar del tempo il problema, però, si ripresenta e si arriva così al 2004.
A giugno cambia amministrazione, si insedia la prima amministrazione del megalosindaco Sonego con il nostro “non so di cosa sto parlando” consigliere. Il 27 Luglio 2004 la consigliera Rosada presenta un’interrogazione (questa qui) da cui “tranquillamente” si evince che nessuna causa è ancora in piedi con il comune, nell’interrogazione la consigliera Rosada con molto buon senso consiglia il comune di trovare con sollecitudine una soluzione perché altrimenti ” …una questione che vedrà il comune di Gaiarine totalmente soccombente in qualsivoglia causa la famiglia Zanutto instaurerà contro l’ente”.
Ma si sa che il Megalosindaco faceva solo quello che voleva lui e queste “rotture dei cittadini” non le prendeva minimamente in considerazione e così i suoi compagni di viaggio. Si arriva al 2006.
Riportiamo articolo di stampa di Diego Bortolotto apparso sulla Tribuna di Treviso l’11 maggio di quell’anno, dal titolo Casa «avvelenata» dalle esalazioni: causa al Comune
tribunaGAIARINE 11 Maggio 2006. Da anni devono convivere con le infiltrazioni e gli odori malsani di fogna che provengono dall’esterno, e con liquami che arrivano nel loro scantinato. Ed ora sono in causa con il Comune di Gaiarine per avere un risarcimento: hanno avuto danni anche ai muri e all’impianto elettrico. E’ stata un’opera di tombinamento progettata dal Comune nel lontano 1998 a creare i problemi. «E’ una schifezza, non possiamo continuare a vivere cosi» spiega Fabiana Zanutto, che con la madre e la famiglia vive in via Per Sacile 15 a Francenigo. «Questa amministrazione comunale non ha fatto nulla, non si è mai fatta sentire – continua Fabiana Zanutto – avevamo proposto attraverso un nostro ingegnere e il nostro legale dei lavori da realizzare per il risanamento, ma l’amministrazione non ci ha mai degnato di alcuna verifica». Il problema principale è stato causato dall’abbattimento di un muro che proteggeva il loro locale interrato, da parte dell’impresa Edilis, appaltatrice dei lavori. Nel 2002 l’impresa edile cercò di riparare al danno, furono però interventi infruttuosi, cosi intervenne la vecchia l’amministrazione comunale del sindaco Sandro Toso che s’incaricò di effettuare alcuni lavori, che parzialmente risolsero la questione. Successivamente tornarono però le infiltrazioni e gli odori. Una situazione insostenibile, per cui Fabiana Zanutto e la sua famiglia hanno deciso di intraprendere le vie legali. La prossima udienza nel tribunale di Conegliano è stata fissata a luglio. Intanto il Comune di Gaiarine ha chiamato in causa il titolare dell’impresa costruttrice e l’architetto progettista dell’opera, per rivalersi su di loro. (di.b.).

Nel 2007 il Megalosindaco si degna di ricevere la signora Zanutto e tutto sembra sulla via della soluzione, ma l’accordo non si trova, difficile trovarlo con il Megalosindaco, dato che lui era ed è il più bravo di tutti a “trattare” qualsiasi cosa, obnubilato da delirio di onnipotenza.
Così la causa va avanti e il comune, nel 2010, la perde come pronosticato dalla consigliera Rosada, ma il nostro Megalosindaco e la Giunta invece di chiudere la partita decide di impugnare la sentenza.
Tant’è che il 4 febbraio 2011 la consigliera Rosada presenta un’altra interrogazione, che potete leggere qui.
Cosa ha detto il Sindac8 l’altra sera in consiglio? Che si poteva chiudere con 10/15.000 trescimmieeuro? che lui i contenziosi li chiude senza cause? Ci chiediamo: dov’era o cosa faceva mentre succedeva tutto questo? Le interrogazioni presentate dalla Consigliera Rosada le ha sentite leggere in consiglio o no? Bisognerebbe chiedergli adesso se sa chi fossero “i bravi assessori”? Finiamola qui con questa querelle e veniamo ad un’altra questione che interessa questo debito fuori bilancio e che è di una gravità inaudita.

Dalla lettera (che potete leggere qui) della Responsabile dei Lavori pubblici e manutenzione del Territorio Maria Augusta Andretta con la quale comunica alla Responsabile dell’Area Economica Finanziaria il debito fuori bilancio, emerge che la sentenza di condanna del comune è del 17 Luglio 2013, dicasi duemilatredici.
Ci chiediamo se a quel punto il debito fuori bilancio non fosse da inserire nel consuntivo del 2013 approvato il 16 maggio 2014 e come sia potuto accadere che nessuno tra la Responsabile dell’Area dei Lavori pubblici e manutenzione, il segretario Comunale, Il Sindaco, la Giunta, fosse informato della sentenza di condanna?
Ci viene però il dubbio che qualcuno, essendo prossime le elezioni amministrative (25 maggio 2014) abbia coscientemente deciso di non mettere nel consuntivo 2013 questo debito fuori bilancio proprio per le elezioni imminenti.
Se così fosse siamo di fronte ad un grave illecito.
Ora documentati alcuni aspetti di questo “oscuro” debito fuori bilancio, siamo proprio convinti che qualcuno abbia passato, come è stato detto dal Sindac8, una bella patata bollente a questa amministrazione.
La patata bollente è stata consegnata dall’ex megalosindaco Sonego al Sindac8 nella famosa stretta di mano immortalata nella gigantografia che girava per il comune nell’ultima campagna elettorale. Siamo sicuri: in mezzo a quelle mani c’era davvero una patata bollente ma il Sindac8 con la stessa stolida attenzione dimostrata in anni di consigli comunali non sapeva, non credeva, non vedeva, non capiva.

Ci sono a questo punto altre domande della consigliera Fracassi all’assessore De Zan … sugli importi ed elenco delle fatture non pagate.. su anticipazioni di tesoreria .. alle quali l’assessore De Zan tenta di rispondere col suo già visto approccio titubante e fievole, venendo poi soccorsa dal revisore.
Alla successiva domanda della Fracassi invece risponde con prontezza.
La consigliera Fracassi da lettura della sua dichiarazione di voto …. ritardo, incapacità di previsione, mega avanzo sono le tre parole chiave di questo consuntivo … ritardo perché carriola_soldi_530x400approvato in ritardo … incapacità di previsione per il fatto che il consuntivo del 2014 è la chiusura dei conto del preconsuntivo approvato a settembre del 2014 … un mega avanzo di oltre 800.000 euro … un avanzo pazzesco … e poi viene ceduto all’ATER un immobile come se il comune fosse da punto di vista finanziario alla “canna del gas” …. con un tale avanzo come è possibile far pagare la TASI ai cittadini ….. per tutto ciò voto contrario.

Prende la parola il consigliere Andreetta che fa presente come in fase di bilancio di previsione avesse affermato che le entrate tributarie erano in aumento … e così è stato tant’è che nel 2104 le tasse sono aumentate di 264.000 euro rispetto al 2013 .. e le voci IMU, TASI riportano un + 367.000 … per le spese nel 2014 sono stati spesi quasi 520,000 per mutui pregressi …. l’avanzo di amministrazione del 2013 è stato usato per pagare i debiti come era stato richiesto dal revisore … a gennaio di quest’anno il comune è indebitato per più di 4.000.000 di euro …… in fase di bilancio di previsione del 2014 si sono gonfiate le spese e ricorda la sua preoccupazione che le cifre gonfiate servissero solo a far quadrare i saldi e che quei soldi non sarebbero mai stati spesi come è dimostrato ora in fase di consuntivo dall’ammontare dell’avanzo …. ricorda che il comune non ha scopo di lucro che dovrebbe chiudere il pareggio aumentando i servizi o abbassando le tasse …. i risparmi di varie voci delle spese correnti erano prevedibili e quindi si poteva tranquillamente in fase di previsione sapere che avrebbero creato avanzo … sicuramente meglio avanzo di amministrazione che ancora debiti ma ai cittadini si dovtaxrebbe dire che non si abbassano le tasse per poter pagare i debiti pregressi e sarà nel previsionale del 2015 che sarà chiaro se l’avanzo accumulato andrà ancora a pagare debiti o a fare ancora un pezzo di palestra o pure a ridurre le tasse … ricorda che il peso delle tasse è sempre più gravoso e ci sono i margini per ridurle oppure vengano aumentati i servizi per migliorare la vita dei cittadini … qualche soldo potrebbe essere speso anche per il lavoro

Prende la parola la consigliera Capuzzo …  «i miei colleghi hanno già detto e quindi non mi ripeto per dire cosa penso del bilancio. Credo che di fronte ad un risultato del genere sia doveroso interrogarci sulle vere necessità dei residenti, delle giovani e dei giovani delle giovani famiglie, se come ha detto prima il sindaco se la pianificazione territoriale è per la vita dei cittadini anche questi risultati siano alla base per mettere in atto interventi per la valorizzazione della famiglia, una vera politica comunale per il lavoro, per il sostegno alla scolarizzazione dei minori e dei giovani, per la valorizzazione degli anziani, per l’integrazione delle persone diversamente abili, per l’integrazione sociale e per il potenziamento dei servizi per la salute»
Il consigliere Andretta chiede al revisore dei conti «… qualcosa sulle cifre gonfiate potrebbe pur dirlo, no?».
La faccia del revisore e il suo sorrisino dicono molto di più di molte parole.
Ma ormai abbiamo capito che è inutile trovar sponda obiettiva su chi viene chiamato a fornire pareri o giudizi tecnici sull’operato amministrativo: potrebbero mai sputare sul piatto dove mangiano? In cambio di quel piatto concedono quanto legge e norma prevedono purché il tutto appaia conforme.
Punto.
Ma preoccupato interviene subito il Sindac8 mettendo in votazione il punto.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta, Capuzzo e Fracassi contrari.

La prima parte della nostra cronaca si chiude qui, nei prossimi giorni pubblicheremo la cronaca dei rimanenti punti all’ordine del giorno.

staytuned

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 14 Aprile 2015: la Cronaca

Immagine

Consiglio_Comunale_Ragazzi_Premessa: “A scuola di democrazia”
Dopo qualche tempo si riunisce il Consiglio Comunale; nell’occasione, che vede la sala gremita di pubblico, la cui età media è straordinariamente diminuita rispetto al solito, c’è davvero motivo di gioia e soddisfazione poiché è previsto l’insediamento ufficiale del Consiglio Comunale dei Ragazzi, iniziativa auspicata espressamente dai programmi elettorali di Esserci e Uniti per Gaiarine mentre l’Impegno Continua faceva riferimento ad un consiglio dei giovani e Insieme per il Bene Comune puntava ad un articolato sistema integrato culturale/formativo per la popolazione giovanile.
Sarà infatti questo del C.C.R. il 2° punto all’ordine del giorno.
Lo scopo dell’ istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi è quello di promuovere una partecipazione attiva e responsabile alla vita del proprio comune da parte dei ragazzi, far conoscere, rispettare e applicare i meccanismi democratici che regolano la vita delle istituzioni, creando quindi tutti i presupposti positivi affinché essi siano da “grandi” cittadini che rispettano le regole e attenti ai bisogni della loro comunità.
Perché abbiamo intitolato questa premessa “a scuola di democrazia”?
Perché a scuola di democrazia non sono da mandare questi ragazzi ma gli “adulti” e nello specifico questa amministrazione comunale antidemocratica, pasticciona e arruffona.
Questa amministrazione porta in Consiglio Comunale per l’approvazione un Regolamento per l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, dove sono previste anche le regole per le elezioni, dopo che le elezioni si sono già svolte nelle scuole il 26 marzo, ovvero venti giorni prima!
Insomma: nella sala erano presenti tutti i ragazzi eletti, eletti secondo un regolamento non approvato e che poteva essere modificato anche nella parte riguardante le modalità elettive, cosa che avrebbe reso non valide elezioni già avvenute.
Come si può pretendere che dei ragazzi capiscano l’importanza delle regole democratiche e il rispetto della forma che esse impongono, forma che in democrazia diventa però sostanza (come verrà successivamente ricordato negli interventi delle minoranze), se sono gli “adulti” a ignorarle, violarle, calpestarle, irriderle e farsene beffe.
Come è possibile che capiscano e facciano proprio il rispetto delle opinioni altrui quando, nell’ultimo punto all’ordine del giorno, il vicesindaco Fellet, presidente in quel momento del Consiglio Comunale, ha tentato in tutti i modi di interrompere una dichiarazioni di voto del consigliere Andreetta, apostrofandolo come inutile e fuori tema? Possiamo concedere che abbia tentato di farlo con maniera e senza la villana arroganza del MegaloSindaco ma rimane comunque tentativo imbarazzante e sconveniente.
Per fortuna (di vicesindaco e maggioranza) i ragazzi erano già usciti dalla sala, altrimenti avrebbero potuto constatare direttamente come dalle “belle e nobili” parole di circostanza del Sindac8 si passi poi rapidamente a ben altri indegni fatti.
Avrebbero visto come amministrano la cosa pubblica questi “adulti”, qual è il loro livello di conoscenza e preparazione sugli argomenti all’ordine del giorno; avrebbero potuto sentire con le loro orecchie le risposte date alle tante domande e richieste delle minoranze, una sfilza di:
“.. non so..”
“.. non ho letto..”
“.. la convenzione è standard e ci viene imposta..”
“.. così hanno già fatto gli altri comuni..”
“.. siamo in ritardo ma di pochi giorni..”
ecc. ecc.

Noi abbiamo la certezza che questi ragazzi, accettando di mettersi in gioco e iniziando un cammino che li porterà ad essere cittadini responsabili e consapevoli, saranno sicuramente più preparati di questi “adulti”.
L’augurio nostro è che crescano in fretta; abbiamo un grande bisogno di loro.

Appello (vedi qui)
Comunicazione del sindaco.
25-aprileIl Sindaco comunica che, facendo propria la richiesta – pervenuta tramite lettera dal Gruppo Consigliare Insieme per il bene comune – che sollecitava una commemorazione per il 70 ° della fucilazione di 6 giovani gaiarinesi avvenuta, come rappresaglia, il 6 aprile del 1945 per mano di militari fascisti, la celebrazione del 25 Aprile si svolgerà nel seguente modo:
dopo la Santa Messa ci si recherà in via San Liberale, nel luogo dove è presente una targa che ricorda l’avvenuta fucilazione e lì si svolgerà una breve cerimonia di commemorazione;
successivamente si andrà presso il monumento ai caduti, situato nella piazza del Municipio, per la rievocazione del 25 Aprile, festa della Liberazione.
Il consigliere Andreetta ringrazia il Sindaco a nome della comunità per aver accolto la richiesta del suo gruppo.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 19 DICEMBRE 2014 (DAL N. 37 ALN. 42);
Il Sindac8 chiede se si possono mettere in votazione i verbali della seduta precedente.
Il consigliere Bressan chiede la votazione per singolo verbale, in quanto il verbale 40 (Usi civici) sintetizza in poche righe il lungo dibattito svoltosi e soprattutto tralascia sia una parte delle domande da lui fatte al Vicesindaco Fellet (atte a determinare se il provvedimento sottoposto al Consiglio non era da ritenersi una sanatoria del PAT appena approvato) sia la risposta affermativa del Vicesindaco.
Bressan dichiara che se il verbale verrà emendato come da lui richiesto, allora si può procedere con una votazione unica, altrimenti chiederà la votazione per singolo verbale.

imagesOrbene, cosa gravissima e vergognosa, il Sindac8 decide di procedere con la votazione singola.
Questo sottintende che il verbale 40 non verrà modificato e che quindi le asserzioni fatte dal consigliere Bressan e dal Vicensindaco non compariranno mai negli atti ufficiali del comune.
Verrebbe da dire che siamo di fronte ad un “falso in atto pubblico” perché noi da “buoni cronisti” quali siamo e sicuramente migliori dello scribacchino segretrentun% quel passaggio, nella nostra cronaca di quel consiglio comunale, lo avevamo riportato come lo potete leggere qui di seguito:
“Qui interviene anche l’assessore Fellet dichiarando che si sta facendo a ritroso quello che si sarebbe dovuto fare prima, e all’incalzare delle domande di Bressan, ma in evidente contrasto con quello che tenta di chiarire il Sindac8, Fellet afferma che il PAT è stato approvato senza la presenza dei vincoli di uso civico. Al che Bressan chiede se si sta sanando il PAT..
la risposta è titubante ma chiaramente affermativa.”
Bressan successivamente chiederà che questa risposta sia messa a verbale.
Ma non basta , questo scribacchino, che ricordiamo è pagato con i soldi dei cittadini di Gaiarine, non fa nemmeno quello che il Regolamento del Consiglio Comunale prevede e cioè che un consigliere possa richiedere la “messa a verbale” puntuale e precisa di singole parti della discussione. Questo segretrentun%, non solo non dovrebbe essere pagato ma licenziato immediatamente.
Si votano quindi uno ad uno i verbali.
Sul verbale 40 votano contrari i consiglieri di minoranza Andretta, Bressan, Capuzzo, mentre la consigliera Fracassi si astiene perché assente in quel consiglio.
Si arriva al 42 e la maggioranza è talmente abituata ad alzare la manina senza sapere cosa stanno votando che la consigliera Carnelos, vota favorevole, anche se assente a quell’ultimo punto all’ordine del giorno.
La cosa non sfugge al consigliere Bressan, che la fa presente.
Si rimedia riducendo di uno i favorevoli e aumentando di uno gli astenuti.

2.    ISTITUZIONE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI DI GAIARINE;
È ovviamente il Sindac8 a presentare l’iniziativa ringraziando l’operatore di comunità che ne ha coordinato il percorso, la dirigente scolastica, i ragazzi e le loro famiglie, nonché gli assessori Sventurin e Zannalessa che «…tanto si sono impegnate per arrivare al regolamento dei Consiglio Comunale dei Ragazzi e alle elezioni…». L’affermazione ci appare tanto azzardata quanto divertente.
Il Sindac8 chiede se è necessario leggere il regolamento o lo si possa dare per letto.
Interviene la consigliera Capuzzo, che manifesta tutta la soddisfazione del Gruppo Esserci per l’istituzione nel Comune, per la prima volta, del Consiglio Comunale dei Ragazzi, ma proprio perché … «crediamo nel valore aggiunto che questi ragazzi possono portare… abbiamo letto con molta attenzione questo regolamento…» e propone una serie di modifiche riguardante soprattutto la funzione di coordinamento, per dare più punti di riferimento ai ragazzi e per rendere più fluida la loro attività. Si rammarica anche del fatto che nella stesura del regolamento non siano state coinvolte le minoranze, mancando così l’occasione di dare a questi ragazzi un esempio di collaborazione del Consiglio Comunale degli adulti.
Risponde il Sindac8 che il regolamento è stato steso dal dott. Parro, ovvero l’operatore di comunità, con la dirigente dottoressa Zamai e i ragazzi aggiungendo poi che «noi personalmente non siamo neanche intervenuti….l’abbiamo seguito dall’esterno..» … in ogni caso si rende disponibile a valutare eventuali modifiche.
Ma come? Poco prima non aveva forse detto che le “due assessore” si erano tanto impegnate per arrivare al regolamento? Cosa avranno seguito dall’esterno? La nostra perplessità era dunque fondata.
Si capisce così che questo regolamento probabilmente non è stato affatto letto né dal Sindac8, né dalle due impegnatissime stakanoviste né da alcun consigliere di maggioranza, visto che la discussione sulle modifiche da apportare avviene tra la consigliera Capuzzo e quasi esclusivamente il segretario, con qualche affannoso intervento del Sinda8. Nessun altro interviene. Tutte le modifiche proposte vengono accettate, tra nell’ignara indifferenza delle due impegnatissime assessore.
Il regolamento che ne esce risulta alla fine migliorato e più completo e sicuramente aiuterà i ragazzi a svolgere meglio il loro compito.
Prendono la parola sia il consigliere Andreetta (che dicendosi contento per l’iniziativa che introduce all’impegno per la comunità, ricorda ai ragazzi l’importanza delle regole e del loro rispetto, trovando discutibile approvare il regolamento a cose fatte, e auspicando gli adulti prendano esempio dalle commissioni istituite dai ragazzi), Bressan (altrettanto contento, segnala ai ragazzi l’importanza della verbalizzazione che conserva la memoria scritta delle loro sedute, contrariamente a quanto il segretario adulto perpetra da anni, e plaude ad un’iniziativa che stimola e incoraggia senso civico e collaborazione), Capuzzo (vedi intervento).
Si vota: approvato all’unanimità.
Logo CCREd è un momento importante e coinvolgente quando Sindaco, Assessori e Consiglieri tutti chiamano e accolgono fra loro i ragazzi eletti (vedi qui esito della elezione) nel loro Consiglio Comunale di cui è Sindaco Lorenzo Dardengo, che prendendo sul serio il proprio ruolo e cinto di fascia tricolore rinnova i ringraziamenti e presenta tramite i suo vicesindaco Chiara Poles e i suoi consiglieri alcune delle idee che svilupperanno come proposte: una giornata verde da dedicare al recupero e alla pulizia di aree dimenticate e maltrattate del comune, una giornata dedicata ai giochi delle nostre tradizioni, l’avvio del book-crossing comunale (ovvero libri che diventano libero patrimonio di tutti), e occasioni di incontro e collaborazione con gli anziani del paese, depositari di storie e saggezze spesso ignorate e dimenticate. Da segnalare con compiacimento gli interventi di gran parte dei ragazzi, a dimostrazione che molto potrebbero insegnare con il loro candore ed entusiasmo ai silenziosi consiglieri della maggioranza. Dopo un altro convinto e convincente applauso, si riprende posto e purtroppo ragazzi e familiari abbandonano la sala, restituendoci alla consueta e assai meno candida realtà politica e amministrativa.

3.    PROGETTO UNIPASS – APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE FRA IL CONSORZIO BIM PIAVE DI TREVISO E IL COMUNE DI GAIARINE PER L’UTILIZZO DEL SERVIZIO “SPORTELLO TELEMATICO POLIFUNZIONALE” E APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE (D.P.R. 7 OTTOBRE 2010, N. 160);
Il Sindac8 dando per letto lo schema di convenzione chiede se vi siano interventi. Ci sono.
viso-stancoL’assessore Sventurin intanto sbadiglia, la sua impegnativa parte la considera ormai fatta.
È quindi la consigliera Capuzzo a chieder lumi sull’articolo 8 dove si citano costi fissi ma anche costi variabili il cui ammontare dipenderà dal numero di pratiche emesse, affermando che è poco trasparente e contrario al buon senso firmare una convenzione che impegnerà per cinque anni il comune senza sapere quant’è l’ammontare della spesa; il Sindac8 dichiara come abbia preso per buona la convenzione essendo stata ormai sottoscritta e attiva in altri comuni, e non essendosi posto il problema segnalato visto che quello schema di convenzione viene imposto (imposto? e da chi? e perché?);
La consigliera Capuzzo chiede al Sindac8 se qualcuno dell’amministrazione ha richiesto chiarimenti per riuscire, almeno a grandi linee, a definire un costo, almeno indicativo ma verosimile.
Lasciamo perdere le risposte, talmente banali e sconsiderate da rasentare l’insulsaggine. L’unica cosa chiara è che anche questa convenzione, che rappresenta davvero un capestro e che legherà il nostro comune per cinque anni al BIM, non è stata letta da “nisciuno” per dirla alla napoletana.
Sia la consigliera Capuzzo che la consigliera Fracassi chiedono informazioni sull’articolo 12 , che impegna i comuni aderenti ad pagare i beni strumentali necessari al funzionamento del servizio … ed è ora il helpsegretrentun% a rispondere visto che il Sindac8 è in totale imbarazzo, segnalando come ci sia un consorzio avviato, nel quale nessuno sa quale può essere la mole documentale elaborata e quindi nessuno sa quale possa essere il conseguente impegno economico, proprio per questo la parte variabile dei costi non viene determinata.
Fracassi insiste chiedendosi come sia possibile aderire al buio, senza nemmeno un’ipotesi di spesa.
Riprende il Segretrentun% affermando che UNIPASS raccoglie già numerose adesioni.
La consigliera Capuzzo dichiarandosi sicuramente favorevole alla progressiva informatizzazione dei servizi comunali, avanza a sua volta perplessità sulla mancata valorizzazione degli impegni di spesa chiede allora se siano state valutate alternative, sapendo che ad esempio la Camera di Commercio propone un proprio software, anche se con minori funzionalità, gratuito fino al 2018.
Il Sindac8 risponde che è al corrente ma non gli risulta che i servizi forniti siano gli stessi servizi.
Il Sindac8 promette che si informerà.
Paradossale e già sentito: il Sindac8 promette nei giorni successivi di approfondire e chiedere chiarimenti su argomenti che di lì a qualche minuto verranno approvati.
È quindi la volta del consigliere Bressan ad intervenire, dichiarando di approvare senz’altro il processo di informatizzazione comunale, ma segnalando come si sia per l’ennesima volta in ritardo, benchè in buona compagnia. Anzi afferma… «che questo consiglio comunale è il consiglio comunale dei ritardi… siamo in ritardo nell’approvare questo… come eravamo in ritardo nell’approvare il regolamento del consiglio comunale dei ragazzi…»
Continua criticando a sua volta la mancanza di costi certi e la colpevole evidente disinformazione e ignoranza sul contenuto della convenzione.
http://www.dreamstime.com/stock-images-chained-businessman-white-background-d-image37127584Il Sindac8 insiste sul fatto che la convenzione è immodificabile (ma perché?).
Continua allora la consigliera Fracassi e stavolta – come lei stessa definisce – in avvocatese, chiedendo lumi sull’articolo che riguarda il recesso e sui nominati danni da questo derivati.
Il segretrentun% tranquillizza (e ci preoccupa quando lui tranquillizza: cosa ci sarà sotto?) definendo l’articolo come convenzionale formula di garanzia.
Fracassi continua con spirito di aiuto le sue osservazioni e dopo un tonico “benòn” si riferisce ad una citata “conciliazione bonaria” la cui vacuità richiamerebbe richiami più precisi.
Sindac8 e segretrentun% frastornati si arroccano sulle loro posizioni.
Chiude quindi il consigliere Andreetta rimpiangendo ancora una volta la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo, che permetterebbe di affrontare i punti all’ODG in una fase preliminare e ancora suscettibile di approfondimenti e modifiche.
Si vota: maggioranza favorevole, minoranze astenute.

4.    ART. 1 COMMA 612 DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2015. PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA’ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE;
Dal piano si evince come pressoché tutte le partecipazioni vengano riconfermate ad esclusione del Consorzio di depurazione.
Il consigliere Bressan nota come ancora una volta si sia in ritardo, essendo il 31 marzo termine ultimo per l’approvazione in consiglio sia della convenzione sia dell’adesione ma anche per la possibilità di accesso a forme di contributo, ma tant’è spesso accade che siano previste scadenze ma non sanzioni per cui diventa ininfluente rispettare o meno le scadenze. Per questo si astiene.
La consigliera Capuzzo chiede dove sia la relazione tecnica obbligatoria che deve accompagnare il deliberato. Risponde il segretrentun% che essendo presenti le relazioni delle singole società, queste valgono per la relazione tecnica.
imagesCJ17NX1G_1s3k5umwDi questo Capuzzo si dice perplessa trovandola una scelta discutibile ma anche una mancanza palese dell’amministrazione.
Si accoda la consigliera Fracassi nel chieder conto di una simile scelta e mancanza.
Ma è inutile: non si riesce ad avere una spiegazione plausibile, probabilmente perché spiegazione plausibile non c’è.
Dichiarazione di voto della consigliera Capuzzo qui
Si vota: maggioranza favorevole, minoranze astenute

5.    INIZIATIVE PER ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 16/2014 AD OGGETTO “INDIZIONE DEL REFERENDUM CONSULTIVO SULL’INDIPENDENZA DEL VENETO”;
leonquadraNel passare a questo punto un sornione Sindac8 dichiara che per opportunità e considerando l’ormai prossima scadenza elettorale regionale il punto (sfacciatamente propagandistico diciamo noi) viene ritirato.
Non fosse altro, sottolineano i consiglieri Bressan e Capuzzo, nell’attesa di conoscere la decisione della Corte Costituzionale sulla legittimità di un simile referendum, che avverrà il 28 Aprile prossimo.

6.    AMPLIAMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVA AI SENSI ART. 3 L.R. 55/2012 ED ART. 7 D.P.R. 160/2010. APPROVAZIONE PROGETTO IN DEROGA AI SENSI ART. 3 L.R. 55/2012. DITTA CORAZZA SRL, CORAZZA SNC DI CORAZZA C. & C., UNICREDIT LEASlNG SPA.
Riccardo-salutaPremessa a questo punto è l’uscita dalla sala del Sindac8 per risaputi motivi di familiarità con la proprietà dell’azienda Corazza. Per questo è il vicesindaco Fellet - nonché pluriassessore – a prenderne le funzioni di presidente dell’assemblea consiliare, presentando rapidamente il punto.
serman-capannone-modLa consigliera Fracassi propone quindi le sue osservazioni segnalando subito un vizio di legittimità al punto 3 che dà mandato decisionale alla giunta.
Vicesindaco e segretrentun% rileggono e convengono che si tratta di errore e come tale sarà cancellato.
Fracassi continua e trova perlomeno bizzarro il “parere per presa d’atto di regolarità contabile”.
Risponde Fellet che questa è prassi.
“No” riprende Fracassi “non può esserlo poiché ferma restando la legittima richiesta dell’azienda, all’art4 è previsto un equo risarcimento per le casse comunali che, conti alla mano, equo non è per la collettività ma conveniente per il privato che amplia in deroga. Inoltre oneri secondari e opere di urbanizzazione primaria richiedono il parere di regolarità contabile”.
legoRisponde il segretrentun% dichiarando il calcolo indiscutibile e corretto, per cui la valutazione contabile è «intanto in quanto presa d’atto di un’entrata che è stata determinata dall’ufficio tecnico il quale è obbligato ad esprimere un parere di “regolarità”».
Facciamo notare la capriola e giravolta dello scribacchino per dire qualcosa che probabilmente ha compreso solo lui.
Cerca allora di capire e far capire il concetto Fracassi ma il segretrentun% insiste che il parere contabile ha solo valore di bilancio mentre conta e vale il parere tecnico.
Non è d’accordo il consigliere Andreetta che fa presente e chiede … «che qui il termine favorevole è stato volontariamente cancellato e sostituito con la definizione presa d’atto … se siete in grado di dire come mai questa parola è stata sostituita fatelo altrimenti dite che non siete in grado .. punto (con questo volendo voleva dire finitela di menar il can per l’aia)»
bohConvinto conclude e ammette il segretrentun% «…sinceramente non lo so..», al che Andreetta chiede che venga verbalizzata la sua domanda e la risposta del segretrentun%.
Sarà oltremodo “interessante” assistere, nel prossimo consiglio comunale, alla votazione sui verbali, dato che abbiamo forti dubbi riporteranno questa parte di discussione.
Il consigliere Bressan nel suo intervento segnala come sia l’ennesimo intervento in deroga con legge 55. Per cui se la deroga deriva da interventi in zona impropria perché non trovare e proporre alternative? Albina, per esempio. Afferma che un’area industriale era stata individuata a Francenigo e che se quest’area non è mai “partita” significa che «qualcuno ci ha messo lo zampino (un chiaro riferimento all’amministrazione del Megalosindaco, per chi non lo ricordasse : Megalosindaco = Sonego)…».. Sottolinea come sia necessario definire regole che favoriscano la delocalizzazione delle attività produttive da centri abitati e zone improprie. Inoltre come può mancare il parere di regolarità contabile? Forse perché il calcolo è improbabile? Afferma che la cifra di 45.000,00 € che la ditta dovrà versare al comune equa non è, perché secondo una sua valutazione questa cifra dovrebbe essere di ben 90.000,00 €, ed arriva a determinare questo importo dando passo passo spiegazione sul calcolo da lui applicato.
appuntamentiAlla fine, facendo riferimento al fatto che non ha l’intervento scritto, chiede che le sue parole vengano comunque verbalizzate, sbobinando la registrazione che per propria passata ammissione il segretrentun% effettua.. nella sala si diffonde un generale risolino divertito… il Segretrentun% che sbobina e ne trascrive il contenuto come da manuale chi verbalizza dovrebbe fare.. ma quando mai!
Risponde il Vicesindaco che proprio perché ci son stati nel passato altri casi simili non si possa agire difformemente.
Per Bressan è vero invece il contrario.
Allora interviene il consigliere Andreetta chiedendo in premessa come mai esiste questa normativa regionale che permette in deroga l’ampliamento ad aziende in area impropria (agricola) ma subordina questa possibilità al fatto che sia il Consiglio Comunale a decidere.
croppedimage318436-silvestrolupointeraFellet arzigogola dicendo come non ci può essere sì o no, c’è un PAT che deve dare regole e indicazioni, poi si arrampica, poi introduce i massimi sistemi, poi compaiono gli altri stati europei, ma una volta rientrato a Gaiarine e pur risollecitato mica risponde.
Andretta prende atto della non risposta, voluta o meno, e dichiara come il punto affrontato sia delicato dovendo esprimersi sulla legittima richiesta (poiché la legge lo prevede) di un’azienda che rappresenta un’eccellenza riconosciuta e che come amministratore vuole aiutare. Ma poiché come tale rappresenta anche una comunità è evidente che il consiglio comunale delibera scelte politiche e non tecniche che hanno ricadute sul governo e lo sviluppo del suo territorio, della comunità stessa e delle sue future generazioni. Tutto questo richiede un orizzonte, una visione strategica che l’attuale amministrazione in evidente cieca continuità con la precedente dimostra di non avere.
28453038-il-capo-censuratoIl vicesindaco Fellet a questo punto lo interrompe proditoriamente richiamandolo a rimanere in tema, ricordandoci gli ignominiosi interventi di megalosonegosa memoria (per l’appunto l’in-pd-egno continua).
Allibito Andreetta, confortato dagli inviti a continuare di Bressan e Capuzzo, riprende sottolineando come la stessa commissione edilizia abbia evidenziato nel proprio parere l’opportunità di cercare e trovare uno spostamento, magari nella vicina zona industriale di Roverbasso, previo accordo con l’azienda e Codognè.
Prende la parola per la dichiarazione di voto la consigliera Capuzzo il cui intervento potete leggere qui. Chiude tetragono il vicesindaco Fellet riferendo che ci sono state motivazioni superiori (orpo! illuminazione trascendentale??) per cui l’azienda ha preferito restare dov’è; e che a conti fatti la valutazione dei costi che sarebbero derivati dal possibile spostamento ne ha sconsigliato l’attuazione e che, ha poi concluso, Zio_Paperone_nei_soldianche la vil pecunia ha la sua importanza. E questa sembrerebbe una nostra battuta ma è davvero la prosaica chiusura del vicesindacopluriassessore Fellet.
Si vota: maggioranza favorevole, minoranze contrarie

bidone-della-spazzatura-puzzolente-verde-divertente-45705216Finito e tutti a casa.
Era iniziato con una ventata di freschezza ed è terminato con un maleodorante olezzo di continuità stantia.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 19 Dicembre 2014: la Cronaca

Immagine

si parte
Appello (vedi qui) manca solo la consigliera Aurora Fracassi, assente giustificata

1) Approvazione verbali seduta del 6 novembre 2014 (dal N.35 al N. 36);
Questa volta sembra che il segretrentun% se la sia “cavata”.
Nessuna obiezione sui verbali, anzi sull’unico verbale del precedente consiglio.amanuense
In effetti sarebbe stato davvero troppo se dovendone stendere uno solo – e pure stringato – fosse riuscito ad omettere, dimenticare, stravolgere come sua abitudine.
Egli stesso abbozza incredulità mista a soddisfazione, non riscontrando obiezioni alla stesura; dopo anni di contestazioni e critiche anche lui per una volta è stato promosso.
Chissà se ?!?!?!
Si vota: favorevoli all’unanimità

2) Approvazione schema di convenzione con i comuni dell’ambito territoriale di Pordenone per la gestione associata del servizio di distribuzione del gas naturale;
Il Sindacotto rivolgendosi ai consiglieri di minoranza chiede se abbiano letto la convenzione e se abbiano da muovere osservazioni.
Prende la parola la consigliera Capuzzo segnalando come nella delibera sia presente un refuso, ovvero dove si legge “sentita la relazione di ..” la frase rimane tronca non venendo indicato il nome di chi ha relazionato.
Il Sindacotto, colto alla sprovvista e ancora perplesso su chi potesse mai essere il refuso nominato, non coglie il suggerimento del segretrentun% che gli suggerisce ..”il sindaco”-

in effetti quella frase ” sentita la relazione di ..” non si riferiva nel dispositivo della
delibera a chissà quale intervento ma faceva semplicemente riferimento a colui che
in consiglio avrebbe relazionato questo punto all’ordine del giorno cioè, in questo
caso, il sindaco,ovvero proprio lui che stava relazionando in quel momento.

tant’è che il Sindacotto, ignaro, non si adegua ai suggerimenti, rovista tra le carte, trova una relazione del Revisore di Conto e si mette a leggere quella;
Allora il consigliere Bressan chiede in riferimento all’art.4 «..come mai la durata è incerta.. va dalla stipula della convenzione alla scadenza del primo affidamento al gestore unico..»
il Sindacotto legge l’articolo e poi dice «..non so risponderti anche perché te lo dico sinceramente non ho letto tutta la convenzione.. d’altra parte è una convenzione standard valida per 48 comuni..»

com’è possibile che il Sindaco non abbia letto la convenzione che impegna il
Comune   per un numero imprecisato di anni? .. e come è possibile che né gli Assessori né i Consiglieri di maggioranza l’abbiano letta (lo dimostra il fatto che nessuno di loro interviene in suo aiuto con spiegazioni e/o precisazioni)?

Bell’esempio di amministrazione informata e competente!

Il Sindacotto chiede il supporto del segretrentun% . che tra un “non sono certo”, “se non sbaglio” e “mi par di ricordare” alla fine anche grazie all’aiuto della consigliera Capuzzo riesce (forse) a chiarire che la scadenza di cui si parla è agosto del 2016 e si riferisce al procedimento per l’affidamento

chissà..

prende la parola il consigliere Andretta il quale fa presente che pur avendo ricevuto la documentazione nei termini previsti e cioè lunedì, il tempo per approfondire gli argomenti e per poter dare un fattivo contributo sono troppo stretti, mentre non è così per giunta e maggioranza che hanno le questioni sul tavolo da molto più tempo

che poi le questioni sul tavolo, lì rimangano intonse e inutilizzate tanto che persino il Sindaco si permette di ammettere di non averle lette e approfondite, dimostra come sia pia illusione pretendere che la varia assessoraglia e consiglieria di maggioranza si pre-occupi di capire cosa andranno a votare..
questa è la dimostrazione di continuità con la precedente amministrazione:
l’amministratore marionetta
alza la mano a bacchetta.

Entrando nel merito del punto in discussione il consigliere Andreetta fa presente che ..«..questa convenzione si inserisce in un “concetto di area vasta di servizi alla comunità” e proprio per questo assumono valenza sociale.. siamo certamente favorevoli a consorziarsi ma manca all’interno di questa convenzione la difesa degli interessi della popolazione più bisognosa.. ci sono dei richiami però sono blandi.. abbiamo tuttora nel comune intere vie non metanizzate e non c’è nulla che obblighi il consorzio a metterci del suo per metanizzare.. sappiamo che i gestori delle reti si muovono solo se ci sono dei forti interessi (e certezza di largo profitto, aggiungeremmo noi).. siamo di fronte all’ennesima ratifica di qualcosa calato dall’alto e quindi non posso condividere la responsabilità della sua approvazione.. quindi darò un voto di astensione.. invito comunque il sindaco, giunta e maggioranza a partecipare a questo consorzio a testa alta perseguendo le finalità di servizio pubblico..»
Risponde il Sindacotto..«hai avuto la documentazione lunedì se avevi dubbi.. gli uffici comunali sono a vostra disposizione per darvi tutte le informazioni, e se uno vuole il tempo lo trova..»
Andreetta ribatte che «lavoriamo anche»
Chiude il Sindacotto «penso tutti»

In questo siparietto c’è del divertente e del paradossale: c’è un consigliere che con abnegazione e diligenza si è letto i documenti in questione ma recrimina sui pochi giorni a disposizione, mentre se avesse potuto averli con qualche giorno di anticipo avrebbe ancor meglio approfondito gli argomenti in modo da svolgere il proprio compito di consigliere nel miglior modo possibile; orbene, questo consigliere viene ripreso e rimproverato e invitato da un sindaco (che ha appena ammesso di non aver letto quelle stesse carte) ad impegnarsi di più andando presso gli uffici per aver informazioni.. Proprio come ha fatto lui!
“Prima di tutto il buon esempio. Chi guida deve comportarsi meglio degli altri, altrimenti perde ogni autorevolezza.”

Si vota.
Maggioranza ovviamente favorevole.
Minoranze: favorevole Bressan, 2 astenuti (consiglieri Andreetta e Capuzzo).

3) Modifiche al regolamento di polizia mortuaria – art. 27, comma 4;
Relaziona il Sindacotto facendo presente che la modifica proposta al regolamento di polizia mortuaria scaturisce dalla richiesta di una famiglia, nella quale un figlio con grave disabilità è mancata la mamma, che ha chiesto l’assegnazione di un loculo nelle file più basse in deroga ai criteri vigenti di attribuzione che lo avrebbe invece aggiudicato nelle file più alte, impedendo così al figlio disabile di pregare e accudire agevolmente la tomba della madre.
Il Sindacotto aggiunge anche di essersi preso la responsabilità di assicurare la famiglia che la richiesta sarebbe stata esaudita, per qui la modifica del regolamento.
Nulla avendo da eccepire sulle motivazioni della richiesta, umanamente condivisibile, inizia un contraddittorio tra i consiglieri Capuzzo e Bressan e il Sindacotto per mettere a punto il testo della modifica che come formulata non avrebbe ancora dato la possibilità di soddisfare la richiesta appena illustrata.

Assistiamo a svariati minuti nei quali la norma viene letta e riletta più volte, a dimostrazione di come, benché l’Italia sia stata fatta più di 150 anni addietro, l’italiano sia ancora patrimonio linguistico non di tutti, a maggior ragione quando deve essere espresso e riportato in idioma amministrativo/burocratico. Non bastasse questo a complicar la cosa si aggiunge la scarsa dimestichezza di chi legge che riesce ad improvvisare uno scioglilingua per il quale un “disabile non può diventare inagibile”, davvero degno di miglior sorte, non fosse altro per il rispetto dovuto all’inconsapevole origine.

Alla fine la formulazione dei due consiglieri di opposizione viene accettata anche con l’avallo brontolato del segretrentun% (evidentemente estensore della confusa formulazione precedente); la consigliera Capuzzo chiede a questo punto se sia possibile la retrodatazione, come previsto in delibera, dell’applicazione del regolamento modificato.
Si scopre che la clausola di retroattività è stata inserita dal segretrentun% proprio per dar modo di soddisfare la richiesta pervenuta al Sindaco, ma sia il consigliere Bressan che Capuzzo fanno presente che tutto può essere gestito in modo corretto da parte degli uffici anche senza retrodatare l’efficacia del regolamento, e su questo la consigliera Capuzzo sottolinea come, pur condividendo le ragioni della modifica, non darà il suo voto favorevole se non sarà tolta l’efficacia retroattiva della modifica stessa al regolamento.
Si giunge di comune accordo ad eliminare dal dispositivo della delibera la retroattività, dopo di che c’è un intervento del consigliere Andreetta che tenta di riassumere la modifica come l’ha capita lui, ma cercando di chiarire poco ci manca che il dibattito si riapra..
Si vota: unanimità favorevole.
Si vota anche l’immediata eseguibilità della delibera per permettere l’esito favorevole della richiesta pervenuta al sindaco.

4) Riordino delle terre di uso civico del comune di Gaiarine e istanza di sclassificazione dei terreni – L.R. N. 31 del 22.07.1994 art. 4 e 7;

Il Sindacotto legge l’intera delibera in uno slancio di spirito di servizio, anche se nessuno glielo ha chiesto, ma è lettura che mette a dura prova tutti i presenti.. usando un magnanimo eufemismo potremmo dire, senza tema di smentita,

che la lettura per il sindaco è cosa dura
esta lingua selvaggia e aspra e forte
che nel favellar rinova la paura!

Sono quindici minuti di sofferenza, sua e di quella parte del pubblico che resiste all’incombente sonnolenza.
L’argomento così faticosamente introdotto tratta degli usi civici, cioè di quei terreni (o immobili) che a prescindere dalla proprietà (alcuni attualmente sono proprietà di privati, altri del comune) sarebbero comunque della comunità, essendo ancora gravati appunto dal vincolo di “usi civici”.Usi civici
Il consigliere Bressan, chiede « se per questi beni il cambio di destinazione d’uso o l’alienazione è già stata fatta.. o stiamo facendo una sanatoria oppure stiamo facendo solamente una declassificazione ..perché ormai tutto è accaduto e ..quindi siamo in presenza di una dimenticanza, che tale sembra essere, non emersa nel 2013 durante la stesura del PAT .. »
..chiede inoltre « ai sensi del codice Urbani del 2004 i terreni sottoposti ad uso civico presentano un vincolo paesaggistico? …e le case costruite su quei terreni hanno avuto le necessarie autorizzazioni? ..la declassificazione di questi beni darà luogo all’estinzione di un vincolo sul PAT? E se si chiedo come si procederà nel merito ..»
Il Sindacotto dichiara che per i terreni dei privati esistono gli atti di compravendita e che il Comune a suo tempo ha introitato i relativi soldi e che tocca a lui, adesso, sistemare questa cosa che è rimasta lì per troppo tempo.
Bressan insiste a chiedere una risposta precisa alla sua domanda sul vincolo paesaggistico, ma il sindaco risponde « io non lo posso sapere che cosa è successo prima .. »
Bressan continua « e relativamente al PAT».
Qui interviene anche l’assessore Fellet dichiarando che si sta facendo a ritroso quello che si sarebbe dovuto fare prima, e all’incalzare delle domande di Bressan, ma in evidente contrasto con quello che tenta di chiarire il Sindacotto, Fellet afferma che il PAT è stato approvato senza la presenza dei vincoli di uso civico.
Al che Bressan chiede se si sta sanando il PAT..
la risposta è titubante ma chiaramente affermativa.
Bressan successivamente chiederà che questa risposta sia messa a verbale.
La consigliera Capuzzo, anticipando che si asterrà dal voto per motivi di consanguineità con alcuni dei proprietari dei terreni in questione, chiede come mai si usi per la sclassificazione un articolo della legge regionale che fa riferimento ad abusi edilizi e sanatorie.
Fellet risponde non escludendo che ci possano essere su questi terreni degli abusi, ma aggiunge pilatescamente che non può saperlo..
Capuzzo però insiste nel dire che se non siamo di fronte ad abusi edilizi, la sclassificazione non dovrebbe essere fatta con l’art.7 che fa esplicitamente riferimento proprio agli abusi, bensì con l’art.2 ..si discute a lungo, con botta e risposta che non aggiunge nulla alle rispettive posizioni e con l’assessore Fellet che cerca di accomodare alla propria ragione quanto affermato dalla consigliera Capuzzo, che però restituisce perentoriamente al mittente il tentativo rifiutando di farsi attribuire affermazioni che non ha affatto espresso.

Sentendo questo l’assessore De Zan ha un sussulto, sorride e guarda verso noi del pubblico: ella ricorda, ma anche noi ricordiamo; déjà vu.. ma con ben altro stile!

Alla fine si va al voto.

Nessuno ha chiesto però se in qualcuno degli atti di compravendita dei terreni in questione fosse citato il vincolo di uso civico,perché in quel caso gli acquirenti avrebbero comperato essendo a conoscenza che sul quel terreno esisteva un uso civico. Se fosse così,ipotesi probabilmente remota, la sclassificazione dovrebbe,  forse,  essere a titolo oneroso.

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 astenuti (consiglieri Andreetta, Bressan e Capuzzo).

5) Piano degli interventi (P.I.) – Illustrazione del “documento del sindaco” ai sensi dell’art. 18, comma 1 della L.R. n. 11 del 24.04.2004;
Illustra il Sindacotto anticipando che in data 25 luglio del 2014 è stato pubblicato un avviso nel quale si invitavano i residenti rientranti nelle zone agricole lungo una serie di vie (Terraglio, Mazul, Prese, ecc.) a fare delle richieste per cambiare la destinazione di queste aree, poi legge la delibera e il punto 4 del “documento del sindaco” che è in approvazione.
Il consigliere Andreetta chiede con esitante perplessità se sia previsto il voto a questo punto dell’OdG, e avuta risposta negativa prosegue dicendo che siamo in presenza di una dichiarazione di intenti in quanto il contenuto di questa prima variante è del tutto generico.
A questo punto apprendiamo dallo stesso sindaco che sono giunte 9 richieste da parte dei cittadini e che l’amministrazione le prenderà in considerazione.
La consigliera Capuzzo mette l’accento sul fatto che si dovrebbe fare un piano degli interventi generale e non rispondere con varianti successive e puntuali ad esigenze singole e interessate.
A quesPatto risponde l’assessore  Fellet  « .. siamo qui per i cittadini .. ci sono casi particolari .. »
Riprende Capuzzo « sì, certo per tutti i cittadini però e mi par strano che debba esser sempre considerato prima il caso particolare e poi magari anche quello più generale; in realtà dovrebbe prima essere preso in considerazione il generale e poi il particolare… ».

Parole al vento. Come può agire chi non ha una “visione di governo” del territorio, non sente la fragilità e l’insostenibilità dei luoghi in cui vive, se non procedendo secondo le richieste che gli arrivano?Richieste che se verranno soddisfatte, potrebbero essere, oltre che in antitesi tra di loro, in contraddizione con il PATI ed il PAT approvati e pagati dalla comunità una montagna di soldi. Se si ha una visione di governo comanda il “generale” se non si ha visione di “governo” comanda il particolare.

Anche il consigliere Andreetta auspica una visone di insieme.
Il Sindacotto ribadisce che « .. attualmente sono prese in considerazione queste richieste successivamente chi vuol costruire .. ben venga .. naturalmente secondo le leggi »

dimenticandosi di dire però che se le leggi non corrispondono alle esigenze e richieste espresse loro le modificheranno, come l’assessore Fellet ci ha appena ricordato dicendo che sono lì per questo.

Andreetta insiste e fa presente che attuando i citati interventi particolari e individuali si possono compromettere altri tipi di intervento di interesse pubblico e generale.
Bressan aggiunge « .. abbiamo capito che risolviamo delle esigenze.. comunque auspico che dopo questa variante.. risolte queste richieste particolari venga presa in considerazione la stesura di un piano degli interventi globale che riconsideri tutto il territorio e accantoni definitivamente il vecchio PRG.. è vero che c’è stato un avviso pubblico, ma come diceva la collega, quell’avviso non è per esso stesso un atto di partecipazione.. come dice la legge il Sindaco presenta il suo documento ma poi ci sono tre frasi successive.. c’è la presentazione al pubblico del piano.. c’è l’adozione e infine l’approvazione.. non è con l’avviso che si attua e risolve la partecipazione.. se non si procede in modo corretto c’è il rischio di inficiare il tutto.. e magari di non soddisfare le esigenze di chi sta aspettando da anni una soluzione».
Il Sindacotto garantisce che sarà fatto tutto secondo legge.
Amen
Quindi, non si vota
Esce il consigliere Andreetta facendo gli auguri a tutti, seguita subito dopo dalla consigliere Carnelos che formula a sua volta gli auguri.

6) Ratifica delibera di giunta comunale N. 114 del 25.11.2014 avente ad oggetto “variazioni al bilancio esercizio finanziario 2014″.
Relaziona l’assessore De Zan che dopo la figuraccia col Bilancio, pare essersi letta prima ciò che sta leggendo e addirittura azzarda alcune precisazioni ritenendole di conforto all’opposizione.
Che con il consigliere Bressan chiede « ..la maggior entrata per credito compensativo è recente?»
De Zan « .. è recente»
Bressan « ..la maggior entrata ascritta come contributo regionale di €49.511,52 di cos’è ?»
De Zan « .. della pista ciclabile di Albina/Campomolino..»
Bressan chiede se è un vecchio contributo che è stato liquidato adesso ma anche se, per caso (?!?!) non sia stato già inserito per competenza in Bilancio di anni precedenti .. De Zan e Sindacotto assicurano di “no, no, che discorsi!”
Rompe il silenzio l’assessore Presotto che afferma con decisione che il contributo è del 2008 ma è stato liquidato ora.
Con i chiarimenti chiesti dalla consigliera Capuzzo si capisce che le minori entrate delle alienazioni vengono solo in parte coperte dal contributo appena citato.
La consigliera Capuzzo chiede lumi sulle minori entrate di concessioni cimiteriali per 32.000 euro, non arrivano risposte.Var bilancio
Capuzzo insiste «..siccome abbiamo approvato il bilancio solo due mesi fa.. abbiamo sbagliato di 32.000 euro la previsione? »

non si sentono risposte, ma si vedono. La risposta eloquente la leggiamo nel sorriso tirato e appena imbarazzato dell’assessore De Zan che significa:” ma cosa mi chiedi, davvero non capisci che quella cifra è stata messa a bilancio solo e esclusivamente per farlo quadrare?”.
Beh, l’avevamo capito sì, e anche per questo ancora due mesi le minoranze avevano contestato decisamente un bilancio visibilmente accomodato e raffazzonato. Ma con poco o nullo risultato, purtroppo, e ora si vedono i risultati.

Il Sindacotto taglia corto e si affretta al voto.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 2 contrari (consiglieri Bressan e Capuzzo).

Si chiude così il consiglio con gli auguri del Sindaco.
a cui aggiungiamo anche i nostri
Sono le 20 e 20.

Che dire? Col finir dell’anno si fanno bilanci e si possono tirar le prime somme di questa nuova amministrazione, ci pare di poter dire che sta dimostrando di essere l’altra faccia di quella stessa medaglia che ne costituisce l’anima.
Ovvero, amministrazione cieca e sorda, unita e raccolta nel perseguire pochi, selezionati interessi, incapace di reagire con fantasia e idee alle difficoltà innegabili ed intrinseche, nel lavoro, nel sociale, nell’ambiente.
Una faccia che si presenta bonaria, paternalistica, che chiede collaborazione e contributi alle minoranze ma che si guarda bene dal concederle, anche nelle forme già previste dallo statuto. Non si parla più, in effetti, ne di “conferenza dei capogruppo” ne di commissioni e neppure, naturalmente, di cambio dell’orario di convocazione del consiglio comunale, portato per far vedere la “faccia buona” dalle 18.30 alle 19.00, ma che rimane tuttora ad un’ora inaccettabile per tutti, sopratutto per i cittadini.
Lo stile palesato è certamente un altro, più educato e corretto, ma se consolazione può essere, è ben magra.
Questo Comune, i nostri concittadini hanno, e avranno, bisogno di ben altro.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 6 Novembre 2014: la Cronaca

Immagine

Eccoci qui. In grande ritardo causa “avvenimenti” della vita. Ancora presenti, però, per questo compito che ci siamo assunti: la cronaca dei consigli comunali.
Consiglio comunale breve. Anzi brevissimo. 15 minuti. Comunque interessante.
Convocazione alle 19.30. Chi sa se passo dopo passo non si arrivi ad una convocazione canonica.
Ancora un segretrentun% rimandato nella verbalizzazione. Migliora ma ha ancora “debiti formativi”.
Vedremo se recupera o se sarà di nuovo da bocciare.
Un sindacotto “buonista” che avendo trovato la parola (dopo dieci anni di silenzio da consigliere) tranquillizza, rassicura, promette.

entriamo nel merito

Appello (vedi qui)

Chiede la parola la consigliera Capuzzo. Presenta un’interrogazione urgente. Interrogazione già annunciata al sindaco nell’incontro avuto due giorni prima.
Si tratta del monumento ai caduti di Albina. Sparito da tre anni e più.
albina18La consigliera Capuzzo la legge:
Premesso
che nel 1914, cent’anni fa, iniziò la Prima Guerra Mondiale, il più grande conflitto mai visto, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle Nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino;
che il 24 maggio del 1915 anche l’Italia entrò in guerra;
che l’Italia come altre nazioni ebbe spaventose perdite militari e civili;
che in tutta Italia dal finire della guerra sorsero monumenti per commemorarne i caduti;
che anche nel comune di Gaiarine in tutte e quattro le sue frazioni furono innalzati monumenti per ricordare i nostri paesani caduti o dispersi in guerra;
che in occasione dei lavori di sistemazione del sagrato di Albina, avvenuti nel 2011, cioè più di tre anni e mezzo fa, il monumento ai caduti della “Grande Guerra” che li si trovava è stato smontato e rimosso per poterlo restaurare, almeno così si disse;
che da allora, più di tre anni e mezzo fa, c’è una piazzola vuota al posto del monumento;
che nel consiglio comunale del 23 settembre scorso, a fronte della nostra richiesta di un’immediata ricollocazione del monumento, il Sindaco ci ha assicurato che l’intervento verrà eseguito il più in fretta possibile non dandoci però nessuna data certa;
Interroga per sapere
1) a quanto ammonta la spesa per il restauro del monumento ai caduti di Albina e per la sua ricollacazione nel luogo originario;
2) se l’intervento verrà eseguito entro la fine del corrente anno;
3) se il restauro e la ricollocazione del monumento ai caduti di Albina, nel caso l’intervento non venisse eseguito entro la fine del corrente anno, avverrà almeno entro il 24 maggio del 2015, data del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia

Il sindaco può rispondere subito a voce o entro dieci giorni per iscritto.
Uno sguardo con il segretrentun%. Siccome “verba volant, scripta manent” risponde subito.
Atteggiamento accondiscendente. Per nulla scocciato.
«come ti ho già detto a voce ….. non sono in grado di quantificare l’importo necessario … l’intenzione è quella di celebrare la festività del 4 novembre 2015 presso il monumento di Albina restaurato … naturalmente non è che sarà finito il 3 di novembre (sorridendo) …..ho dato disposizioni agli uffici da tanto tempo di procedere …. »
Disposizioni? Per procedere a fare che? Da tanto tempo?
Siamo davvero all’assurdo.
Per rifare un basamento “con quattro piere”, attaccare “quattro” lastre di marmo, ci vuole un anno? Scusate: un anno meno qualche giorno, forse. E ne sono passati già tre e mezzo. E poi ci si lamenta di Roma.
La ricollocazione del monumento non era per caso prevista nel programma elettorale di questa maggioranza?
Ma certo. . Come d’altra parte la ristrutturazione dell’ex cinema di Gaiarine, dell’ex cinema di Campom01-Gaiarine-Ex-cinema-011.jpgolino, il completamento della palestra di Calderano. Parole elettorali.

 

La consigliera Capuzzo, prende atto. Ribadisce che il restauro dovrebbe essere completato prima, entro il 24 maggio. Ma tant’è.

1) Approvazione verbali seduta del 23 settembre 2014 (dal N.27 al N. 34)
Prende la parola il consigliere Bressan « ..pur capendo la difficoltà di riassumere ore di consiglio comunale …. anche se il segretario ha le registrazioni delle sedute .. pur constatando un miglioramento nella stesura dei verbali .. notiamo che manca ancora gran parte del dibattito … non chiediamo le integrazioni delle parti mancanti poiché sarebbe un lavoro troppo lungo… però non si può non far notare un errore macroscopico: l’intervento con cui ci si impegnava a terminare la palestra è stato attribuito a Fellet e non a Presotto…. pertanto daremo un voto di astensione »

Prende la parola il consigliere Andreetta « .. … ho constatato la buona volontà e il miglioramento nella stesura dei verbali… dico però che come minoranze non abbiamo molte armi per contrastare la maggioranza se non le cose che possiamo dire e proporre in consiglio comunale … se poi quanto viene detto dalle minoranze non viene neppure riportato .. allora tanto vale …. »
La consigliera Capuzzo … « concordo con quanto detto dagli altri consiglieri … il lavoro delle minoranze dovrebbe essere valorizzato e non sottaciuto … »

Sindaco (buonista) «.. nessuno della maggioranza vuole togliere la parola alle minoranze, … se ci sono degli errori siamo qui per correggerli … e comunque ognuno è libero di votare come meglio crede…. … »

Dimentica però di dire che la responsabilità del lavoro del segretario è sua e solo sua.
Da sindaco nuovo eletto aveva l’opportunità di scegliersi un segretario diverso. Ha preferito tenersi questo.
Domanda pleonastica: Scelta dettata per l’alta professionalità dimostrata dal segretrentun% in questi anni a Gaiarine o per il fatto che il segretrentun% è leghista (ex parlamentare del carroccio)?
Si vota: maggioranza favorevole, minoranze astenute

2) Affidamento servizio tesoreria comunale, approvazione schema di convenzione.
Illustra il sindaco.
Si tratta dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio tesoreria.
Si concorda di dare la convenzione per letta.
La consigliera Capuzzo chiede se, avendo il comune di Gaiarine aderito alla stazione unica appaltante, può autonomamente indire questa gara e se non è il caso di chiedere alla banca vincitrice anche l’installazione gratuita di POS negli uffici comunali che incassano denaro.
Il sindaco risponde che « .. l’obbligo di aderire alla stazione unica appaltante è stata prorogata al 31 dicembre … i pos li chiederemo alle banche… ».

Vediamo se riusciamo a chiarire ai nostri lettori qualcosa.
Nel consiglio del 29 Luglio scorso., l’attuale maggioranza, approvava l’adesione alla stazione unica appaltante della provincia di Treviso, pur non essendoci più l’obbligo di legge dato che l’obbligo imposto dal legislatore nazionale era già stato prorogato.
Per capirci l’adesione alla stazione unica appaltante implica che il comune, per qualsiasi gara d’appalto, deve appoggiarsi all’ente individuato, in questo caso la provincia di Treviso.

Ci chiediamo: per quale motivo il 29 luglio il comune di Gaiarine ha scelto, pur non essendoci l’obbligo, la provincia di Treviso come ente a cui demandare le proprie gare d’appalto?images

Risposta: “cane non mangia cane” sopratutto se il cane da mangiare è leghista.

A livello nazionale si discute di abolizione delle province. La lega si sa è contraria. Attraverso le province gestisce potere e quindi voti. Bisogna, allora, trovare il modo di dare alle province nuove e tali competenze da rendere più difficile la loro abolizione.
Così il nostro sindaco, consigliere provinciale leghista, sollecitato probabilmente dal suo presidente, non avendone l’obbligo e non avendo ancora modificato i regolamenti comunali interni aderisce all’invito della provincia.
Il comma 1 dell’art. 4 della convenzione approvata con la delibera del 29 luglio, (vedi qui) recita testualmente ” la presente convenzione, ai sensi della legge ha la durata di cinque anni, e entra in vigore a decorrere dalla data della sua sottoscrizione. E’ rinnovabile
Orbene due sono le ipotesi:
1) o la convenzione è stata sottoscritta e di conseguenza il comune non può più indire in proprio gare, e quindi sarebbe illegittima la gara indetta per la tesoreria che doveva invece essere affidata alla provincia di Treviso..
2) o la convenzione approvata il 29 luglio non è stata ancora sottoscritta dalla provincia (sono passati tre mesi) e allora il comune può indire direttamente le gare e quindi la gara della tesoreria risulta essere legittima.

In ogni caso la risposta del sindaco sulla proroga al 31 dicembre non c’entra nulla.
Anzi è una risposta fuorviante se non addirittura ingannevole.

Ma se fosse vera la seconda ipotesi e quindi se la convenzione con la provincia dopo tre mesi non fosse ancora sottoscritta di chi sarebbe la responsabilità di tale ritardo?
La delibera del 29 luglio recita “.. di demandare al Responsabile dell’Area Lavori Pubblici e Manutenzione del Territorio a porre in essere tutti gli opportuni e necessari atti per dare attuazione al presente provvedimento“.
Un’altra domanda pleonastica.
Non si tratta forse e sempre dello stesso ufficio che si deve occupare del monumento di Albina e a cui il sindaco “ha dato disposizioni agli uffici da tanto tempo di procedere”?

Si vota: all’unanimità

Il sindaco sta per chiudere il consiglio, ma la consigliera Fracassi fa presente che forse è necessaria “l’immediata eseguibilità” di questa delibera.
Il sindaco ringrazia la consigliera per averlo ricordato.
Si vota: all’unanimità

Il sindaco chiude il consiglio con i ringraziamenti ai consiglieri per la loro presenza, e avvisa che sarà assente per un periodo dovendo sottoporsi ad un intervento chirurgico.
I consiglieri gli fanno gli auguri.
Naturalmente anche noi.

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 23 Settembre 2014: la Cronaca

Immagine

Premessa doverosa.
Come nostra consuetudine pubblichiamo la cronaca del consiglio comunale del 23 settembre 2014. Come nostra abitudine non stiliamo un verbale oggettivo (che è compito, trascurato, del segretrentun%) ma descriviamo fedelmente ciò che ci ha più colpito aggiungendo nostre considerazioni e commenti.

Per questo, ma solo per questo, non è, e non può essere, obiettivo sulle opinioni.
Ma per questo, proprio per questo, è indiscutibilmente obiettivo sui fatti.
La cronaca seguente pur cercando di dare notizie e senso di questo Consiglio Comunale, non potrà forse trasferirvi completamente le impressioni e le sensazioni politiche emerse.
Ci proviamo in questa premessa.
I nodi della gestione decennale dell’amministrazione Sonego (alias MegaloSindaco) sono giunti o stanno per giungere tutti al pettine. Debiti per 4 milioni di euro, sforamenti del patto di stabilità che non permettono al comune di assumere personale e di contrarre mutui, struttura interna con necessità di adeguamenti formativi, un segretario nonché direttore generale da cambiare (non è stato fatto, ma come risaputo è un ex deputato leghista, canis canem non est).
Ci troviamo con grandiose opere e una montagna di soldi spesi che non hanno per nulla modificato o migliorato la vita dei cittadini di Gaiarine che si trovano ancora con un depuratore inattivo, con pezzi di paesi abbattuti, monumenti tolti e mai rimessi.
L’amministrazione che si è insediata si trova ingabbiata in questa situazione ed essendo priva di una “visione strategica” sembra non cambiare passo, insegue con “pezzetti di opere pubbliche” il consenso. Sembra addirittura timorosa ed in attesa dell’unica cosa che, secondo lei, la può salvare, ovvero contributi provinciali e regionali per fare altri “pezzetti” e così non naufragare, nel frattempo però aumenta le tasse di circa 500.000 ma forse 700.000 euro (bisogna fare bene i conti) ai cittadini di Gaiarine.
Le minoranze presenti in consiglio invece, pur con sfaccettature e modi di porsi diversi, hanno tutte tre messo in luce un capacità di leggere il futuro di questo comune e anche una buona capacità dialettica tale mettere in difficoltà questa maggioranza, costretta, in più occasioni, ad annaspare giustificandosi con mezzucci ed espedienti.
Noi che naturalmente stiamo dalla parte delle minoranze dovremmo essere felici di queste manifeste difficoltà della maggioranza, ma come cittadini di Gaiarine sensibili ai destini del bene collettivo della nostra comunità siamo tragicamente preoccupati.
Se la megalomania del precedente sindaco ci ha portato allo sfascio, cosa potrà accadere ora con una amministrazione che appare incapace di cambiare rotta?

Iniziamo.
Consiglio Comunale importante questa sera.
Tra i punti all’ODG la presentazione del bilancio previsionale 2014 (un anno dopo) e anche la cittadinanza dimostra con una numerosa presenza la volontà di partecipare, ascoltare e capire cosa succede e cosa succederà nel suo comune. Si conferma il sostegno compatto dei gruppi di opposizione tra i quali ci distinguiamo nell’Esserci.
Si comincia tutti presenti (vedi qui)  tranne, inopinatamente, il consigliere Andretta, che arriverà con qualche minuto di ritardo.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 29 LUGLIO 2014 (DAL N. 18 AL N.21);
Viene richiesta una minima rettifica al verbale, concessa.
Si vota: 11 favorevoli, astenuto il consigliere Bressan perché assente al consiglio in questione.

2. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 SETTEMBRE 2014 (DAL N. 22 AL N. 26);
Viene richiesto dal consigliere Bressan, anche a nome del consigliere Capuzzo, non essendoci traccia nel verbale numero 26, l’integrazione della richiesta che gli stessi consiglieri avevano fatto di rinuncia del gettone di presenza e della conseguente destinazione alla disponibilità in ambito sociale e culturale, nell’attesa di capire dal bilancio come e dove.

Siamo di fronte all’ennesimo “super lavoro” di verbalizzazione del segretrentun%.. Essendo quest’uomo oberato di lavoro dovendo, povero lui, anche occuparsi, in qualità di Direttore Generale dell’AATO (Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veneto Orientale per il servizio idrico e fognature), purtroppo non ha il tempo di riportare nei verbali le parole e le volontà espresse dai consiglieri tanto più quelli di minoranza che ritiene, evidentemente, non degni della sua illuminata attenzione.

Si prende atto della richiesta dei consiglieri Bressan e Capuzzo.
Si vota: all’unanimità

3. NOMINA DI QUATTRO CONSIGLIERI QUALI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL PIO ISTITUTO ELEMOSINIERE DI FRANCENIGO;
Intervento del consigliere Bressan che ritiene doveroso e utile ricordare, al Consiglio e alla cittadinanza, origine e finalità di questo ente.
Nel mentre arriva, trafelato, il consigliere Andreetta.
Alla fine dz_votazioneell’esposizione e prima di passare al voto lo stesso consigliere Andreetta (che nel frattempo ha ripreso fiato) ritiene di sollecitare al Sindaco la possibilità di avere maggiori informazioni, anche in via informale e prima dell’emanazione dell’Ordine del Giorno, sugli argomenti che verranno trattati per potersi preparare meglio ai consigli comunali.
Il Sindaco non capisce e un po’ scocciato replica “..ti abbiamo inviato l’ordine del giorno nei tempi previsti» ribadendo così come siano stati rispettati tempi e modalità di comunicazione.
Il consigliere Andreetta scuotendo la testa (come per dire nò te à capì nient) ribatte
«..non è per fare polemica ma dicevo questo perché venga preso come spunto.. mi hai pur detto a voce, in un incontro casuale, che il consiglio era il 23 settembre .. potevi anche dirmi che c’era da eleggere il consiglio di amministrazione del Pio Istituto Elemosiniere..»

Al consigliere Andreetta ci permettiamo di ricordare che tutte le forme di comunicazione anche quelle informali e anche quelle ricevute al bar hanno naturalmente un loro valore, e che non sono da negare neppure i rapporti interpersonali, ma dovrebbero esserci, se un’amministrazione fosse trasparente e volesse collaborare con le minoranze, canali comunicativi “istituzionali” formali, tali da aiutare il lavoro dei consiglieri, di tutti i consiglieri. Se il consigliere Andreetta si riferiva a quest’ultima possibilità, l’esempio da lui portato non è granché pertinente in quanto lui avrebbe avuto l’informazione da parte del Sindaco ma altri consiglieri no.

Si va al voto con il quale risultano eletti Eugenio Piovesana, Ermanno Fellet, Mariagrazia Carrer e Ivano Bressan.

4. ART. 58, CO. 1 DELLA L. 133/2008: RICOGNIZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELL’ENTE ATTRAVERSO LA REDAZIONE DI APPOSITO ELENCO E REDAZIONE DEL PIANO DELLE ALIENZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI;
z_asteDato per letto il documento, la parola è al consigliere Fracassi che si dice assai perplessa sulla reale possibilità non solo di concretizzare le cifre stimate ma anche di realizzare valori inferiori, stante la difficile situazione economica generale e le caratteristiche degli edifici stessi. In alternativa ipotizza il recupero pubblico degli immobili per destinarli poi ad uffici distaccati o anche edilizia popolare, convenzionata, agevolata, o con formule che potrebbero intercettare e sollevare situazioni familiari o individuali di difficoltà economica. Segnala inoltre come sia forte il sospetto che la voce alienazioni stia in piedi solo per puntellare e supportare un bilancio altrimenti deficitario. Chiede infine come mai lo stabile di via San Pio X° sia così degradato.
Il Sindaco non ravvisa la necessità di altri uffici e osserva come il secondo edificio, sito in via San Pio X°, sia in condizioni talmente disastrate da sconsigliare possibili ristrutturazioni e recuperi.
Il consigliere Fracassi insiste nel chiedere come sia possibile che una proprietà comunale sia ridotta in uno stato degrado così totale.
Risponde il Sindaco «..l’abbiamo preso in carico in queste condizioni.. bisognerebbe chiedere alle amministrazioni precedenti..»
Consigliera Fracassi «..appunto, lei c’era..»
Il Sindaco chiude con «..tu non sai se ho contestato la gestione..»

Noi pensiamo che non abbia contestato proprio nulla e che la sua sia una puerile giustificazione. Dall’altra parte, pur essendo consigliere di maggioranza (dal 2004 al 2014), la sua voce, in consiglio comunale, non si è mai sentita e poi si sa che in Italia le colpe sono sempre di “quelli” precedenti e che vale sempre il motto «Io non c’ero, se c’ero dormivo» letargica presenza condivisa da numerosi precedenti consiglieri.

Riparte un ulteriore siparietto, quando il Sindaco si rivolge di nuovo al consigliere Fracassi:
«La ringrazio, consigliere Rosada»
E lei «Fracassi!»
Sindaco «Oh, mi scusi!» arrossendo teneramente..
E lei «Ma si figuri.. Lo considero un onore!»
Tocca quindi al consigliere Bressan prendere parola e, bilancio alla mano, si rivolge direttamente e per competenza all’assessore al Bilancio De Zan osservando come svariati importi siano indefiniti, non congrui e soprattutto paiano non tornare per impostazione e totale.
L’assessore sfoglia il documento, rincorre le cifre indicate, annaspa, ribatte e giustifica con tono dimesso, rendendoci vita difficile nel percepire la flebile voce, non si capisce se tale per timidezza o insicurezza, alterna smorfie di fastidio stizzito («ma è scritto lì!») ad altre di sbalordita sorpresa («ma è scritto lì???»); insomma non ci fa gran figura e il Sindaco interviene una prima volta per far notare come non sia possibile rincorrere le voci euro per euro, essendoci poi anche gli uffici a disposizione dove le porte sono sempre aperte per i consiglieri.

Ci coglie a questo punto il fuggevole sospetto che la maggioranza non abbia letto il bilancio con molta attenzione.

Interviene anche il consigliere Andreetta che ribadisce e sottolinea il concetto già espresso per il quale se le aste che dovrebbero realizzare le alienazioni previste sono già più volte andate deserte perché dovrebbero andare a buon fine proprio nei tre mesi restanti da qui a fine anno (ricordiamo che stiamo parlando di bilancio previsionale 2014!)? Forse questa speranza è sostenuta da richieste e trattative ancora informali e silenti? E aggiunge come piuttosto potrebbero gli stessi edifici essere recuperati e destinati a startup d’imprenditoria giovanile e infine contesta le spese condominiali delle ex scuole di Albina.
Proprio a queste si attacca il Sindaco nel ribattere come sia fuori luogo contestare 1400€ di spese e allo stesso tempo voler rimettere in circolo stanze, locali, unità abitative che comportano ulteriori successivi costi. Conferma inoltre come rimanga invariata la destinazione urbanistica. E ammette che sì, c’è del movimento e qualcosa si sta muovendo.

Auguriamoci non siano smottamenti e assestamenti tellurici, ma nemmeno i maneggiamenti e le manfrine immobiliari già viste nel passato.

È la volta del consigliere Capuzzo, (il cui intervento integrale potete leggere qui) che esprime le stesse perplessità già esposte dai colleghi e sottolineando come il programma delle alienazioni avrebbe dovuto essere intrapreso almeno 5/10 anni fa, quando l’amministrazione avrebbe potuto realizzare le opere pubbliche con fondi propri senza indebitarsi per milioni di euro in mutui. Preannuncia quindi voto di astensione.
Prima del voto si reinserisce ancora il consigliere Andreetta osservando come ulteriori possibilità possano essere offerte da interessanti progetti di housing sociale e concludendo con l’auspicio che senso e valore degli interventi fatti sia stato trascritto dall’ineffabile segretrentun%.
Risponde bonariamente il Sindaco di sentirsi in una botte di ferro.

Che, notoriamente, in mezzo al mar.. affonda!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 2 contrari (consiglieri Bressan e Fracassi), 2 astenuti (consiglieri Andreetta e Capuzzo).

5. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2014-2016 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2014;
C’è la premessa del Sindaco con la quale segnala come l’intento e il fine del programma triennale delle opere voluto della maggioranza sia quello di non gravare e vessare vieppiù (questa l’abbiamo aggiunta noi) i concittadini con tasse, tributi e imposte mantenendo allo stesso tempo i servizi essenziali fin qui garantiti. Tutto questo nel rispetto del patto di stabilità.

A cui gli sforamenti scellerati degli anni precedenti ci costringono, aggiungiamo noi.

Il primo intervento è del consigliere Capuzzo (intervento integrale qui) che contesta l’impostazione miope e sorpassata del programma presentato, dove mancano completamente visioni strategiche capaci di cogliere opportunità e alternative presenti nonostante la crisi complicata che vede il nostro territorio soffrire. Opportunità da cogliere e sviluppare nell’efficienza di servizi e prestazioni, nel residuo patrimonio che territorio e natura ancora offrono, nella storia delle nostre tradizioni e della nostra cultura chiamata a confrontarsi ed arricchirsi con quelle negli ultimi anni sopraggiunte. Invece troviamo ancora riproposta l’opera spot, quasi fine a se stessa o chissà quale altro, che sarebbe pensar male, quasi sempre peccato ma spesso azzeccandoci (Andreotti docet), e infatti ritroviamo costosissime piste ciclabili e piazze da rifare.
Perché invece non pensare seriamente alla valorizzazione dei corsi d’acqua di cui è ricco il nostro comune con la realizzazione di un “contratto di fiume“?
Perché invece nel centenario della prima guerra mondiale non ripristinare da subito il monumento ai caduti di Albina, rimosso oltre tre anni fa e ora abbandonato?
Prima di realizzare delle opere occorre avere una visione strategica di come esse, oltre a come vengono finanziate, si integrano al territorio e come sanno rispondere ai reali bisogni della collettività.
E termina per tutto quantto esposto annunciando il voto contrario.
Risponde il Sindaco sul monumento ai caduti di Albina che si sta operando per ultimare il ripristino che non figura a bilancio per l’esiguità dell’intervento.

E per un intervento esiguo ci son voluti più di tre anni?!?!?!?!?!

Il Sindaco aggiunge poi che una consistente parte dei costi della pista ciclabile saranno coperti da contributi GAL, mentre l’intervento sulla piazza delle scuole elementari di Francenigo si rende assolutamente necessario per motivi di sicurezza, in quanto le scalinate presenti rappresentano un pericolo per i bambini della scuola. Infine contesta z_pista ciclabilel’accusa di ignorare le visioni d’insieme delle opere proposte, poichè la progettata pista ciclabile si inserirà nel chiusura di un anello di percorsi ciclabili che permetteranno di arrivare almeno fino.. fino.. fino a..

Il pubblico freme nell’attesa, azzarda qualche nome.. Chioggia? Cortina? Feltre? Redipuglia? Brunico?

Il Sindaco pronuncia alfine «Cimadolmo! Almeno fino a Cimadolmo!».

Il pubblico trattiene a stento l’ovazione!

È ora il turno del consigliere Andreetta, che apre subito considerando come per l’adeguamento architettonico di una piazza e la sua accessibilità ci si possa limitare ad una rampa senza alzare di livello la piazza intera. Esaminando poi i costi della pista ciclabile ravvisa come i costi stimati, datati all’ormai lontano 2008, possano oggigiorno scendere sensibilmente, cosa sempre positiva per le casse comunali. Il Sindaco conviene e rassicura dicendosi sicuro che gli importi saranno certamente ridimensionati, aggiungendo di confidare in questo poichè finché c’è vita c’è speranza.
Replica il consigliere Andreetta prendendo atto dell’affermazione e sollecitando al tempo stesso il segretrentun% a verbalizzare.
Il Sindaco reagisce invitando Andreetta a evitare queste repliche, poichè il segretrentun% sta registrando e quindi non perde nulla di quanto viene detto.

Registrando????

Sorpresa dei consiglieri di opposizione che allora non si spiegano davvero le ripetute omissioni (dobbiamo pensar male? dobbiamolo!).

Tra l’altro sarebbe stato dovuto il comunicare l’effettuazione della registrazione al consiglio e al pubblico. Registrazione da anni chiesta anche da noi, disponibili ad effettuarla pur di avere una verbalizzazione attendibile, all’allora MegaloSindaco e da questi sempre sdegnosamente rifiutata.

Riprende quindi il Sindaco annunciando che la pista ciclabile verrà appaltata entro fine anno.
Tocca quindi al consigliere Bressan che apre l’intervento dichiarando come i conti riportati a bilancio analizzati e messi in colonna proprio non tornano.
Il segretrentun% è perplesso, abbozza una reazione ma muto interroga il Sindaco.
z_BilanciIl Sindaco rivolge a sua volta lo sguardo verso il Revisore dei Conti dottor Peserico come a dire “come non tornano?”.
Il consigliere Bressan insiste e incalza il Sindaco ma soprattutto l’assessore al Bilancio De Zan con una sequenza di cifre e conseguenti domande che chiedono conferme e chiarimenti.
Ogni membro della maggioranza inizia a questo punto uno sfogliare frenetico e ansioso dei fascicoli del Bilancio, mentre l’assessore De Zan, impallidita e affranta, chiede a sua volta:
«Dove?»
«Scusi, a che pagina?»
e sussurra timidissime risposte
«Dovrebbero essere..»
«Sarebbero..»
Nel frattempo il consigliere Bressan continua imperterrito e cogliamo tra le cifre che oggi come oggi, grazie alle opere che l’in(d)egno continua ha fatto e sono sotto gli occhi di tutti, il debito di ogni cittadino di Gaiarine ammonta a 670€. Sottolinea per questo come la sbandierata volontà di non aumentare tasse e tariffe, sia tutt’altro che vera venendo smentita dai fatti e dai conti. Ricorda anche come dall’intervista rilasciata all’Azione lo stesso Sindaco abbia ammesso candidamente come, dopo tre mesi, debba ancora capire come funziona. Il che, conclude, è preoccupante. Si chiede come mai non vi sia accenno nel piano triennale al recupero ex cinema di Gaiarine, facendo riferimento ad un parere negativo della commissione edilizia su questo edificio, e all’ex asilo di Campomolino, e tantomeno accenni alle presumibili sistemazioni per le rotonde di Francenigo.
Il Sindaco risponde sulle rotonde che la spesa spetterà integralmente alla provincia.
Continua ancora chiedendo a cosa si riferisca la spesa di 150mila euro e l’assessore al Bilancio De Zan sfoglia pagine, cerca cifre, arranca frastornata, ed è il consigliere Capuzzo che suggerisce: “Consigliere Bressan quell’importo è il rimborso dei mutui.”
Il pubblico in sala coglie immediatamente la paradossale situazione, apprezza e sorride divertito.
z_fognaA questo punto il consigliere Bressan piazza la stoccata, non prima di aver ricordato come, nonostante i tentativi di isolarlo politicamente, chi lavora bene e si comporta in modo corretto può contare sempre sulla considerazione di dirigenti e vertici, contrariamente a chi controfirma accordi elettorali che poi ignora; ebbene, il comune di Gaiarine figura dal 31 marzo 2014 in una procedura di infrazione http://www.capholding.it/Portals/0/gli-investimenti/infrazione/Infrazione_2014-2059.pdf notificata dalla Commissione Europea poichè “Non è stato dimostrato che tutto il carico generato in questo agglomerato è raccolto dal sistema fognario e/o è gestito tramite IAS (violazione art. 3 e 4). Inoltre, questo agglomerato risulta non conforme all’articolo 4 in quanto non è stato dimostrato che tutto il carico prodotto (a.e.) riceve un adeguato trattamento secondario.”

Ovvero non abbiamo una fognatura che funziona e abbiamo un depuratore che non funziona.
Ergo, multa!

Il panico si diffonde tra la maggioranza, mentre l’opposizione non gode ovviamente essendo una tegola per tutto il Comune ed è quindi estremamente preoccupata da questa rivelazione.
L’assessore all’Ambiente Fellet, novello consigliere del Pio Istituto Elemosiniere, chiede e si fa dettare gli estremi della comunicazione, poi tenta una reazione chiedendo dove fosse il consigliere Bressan nel marzo 2014.
Sorpreso quest’ultimo risponde che trovavasi in campagna elettorale al che l’assessore all’Ambiente Fellet replica che lui non c’era in Consiglio Comunale mentre Bressan sì.
Sbalordito il consigliere Bressan ammette che effettivamente c’era in Consiglio Comunale ma nel 2004!!!

Semplicemente vergognoso il tentativo dell’assessore Fellet di ribaltare sul consigliere Bressan colpe e responsabilità che sono in capo all’assessore all’Ambiente, cioè a se medesimo . Egli avrebbe dovuto chiedere, a muso duro, chiarimenti sulla questione al segretrentun%, seduto al suo fianco, che guarda caso in qualità di direttore dell’AATO Veneto Orientale (acqua e fognature della nostra zona) tutto avrebbe dovuto sapere su questa procedura di infrazione. Il Comune di Gaiarine non può essere rappresentato da persone che usano metodi così meschini per salvare se stessi. Il Comune di Gaiarine avrebbe bisogno di ben altri amministratori, persone in grado di assumersi le proprie responsabilità e di avere comportamenti trasparenti. Ma questi sono stati votati e il meno che possiamo fare è braccarli costringendoli a fare il loro lavoro nel modo meno dannoso possibile. E poi c’è da chiedersi dove abbia vissuto finora per non sapere la composizione del precedente consiglio comunale? Ma l’assessore Fellet non è lo stesso che “pontifica” sul Ponte (giornalino parrocchiale di Francenigo), dandoci lezioni di urbanistica, ambiente, etica, morale, ecc.? E’ forse la stessa persona?

Tocca quindi ancora al consigliere Andreetta che cerca di coinvolgere il Revisore dei Conti dottor Peserico, fino a quel momento impassibile e placido spettatore accomodato a fianco del Sindaco, esprimendo la sua preoccupazione per un bilancio previsionale dall’equilibrio molto rischioso e assai provvisorio, ma senza molto risultato visto che senza scomporsi più di tanto lo stesso Revisore, chiamando in causa la frammentarietà della legislazione e la continua evoluzione della stessa, giustifica e assolve i conti presentati (e vorremmo ben vedere non facesse così). Insomma un intervento clemente (omen nomen!) verso la maggioranza responsabile del Bilancio.
Il consigliere Andreetta segnala l’evidente disparità di copertura nei costi dei servizi mensa scolastici e della palestra delle scuole medie, dove le mense sono coperte per l’80% dall’utenza che invece nel caso della palestra copre nemmeno la metà dei costi. Per questo chiede ragguagli sulla totale assenza di voci di spesa riguardante la famigerata bispalestra di Calderano, che a tutti gli effetti se e quando sarà completata in questa fase d’appalto lo sarà in modo parziale, senza ad esempio gli spogliatoi. E qui accade l’incredibile: interviene l’assessore allo Sport e Associazioni Presotto, che si sente chiamato in causa essendosi speso molto nella precedente amministrazione per il progetto bispalestra ribadendo le proprie convinzioni tra le quali figura l’obiettivo di completare anche gli spogliatoi entro il prossimo anno.

E qui si percepisce la visione strategica di quest’altro assessore, si capisce il perchè dello sperpero di denaro della seconda palestra, del campus, ecc. .
Visione che così recita: io sono di Calderano, quindi Calderano è il centro del mondo.

Il consigliere  Andreetta  Bressan ricorda come dal piano triennale siano spariti anche gli interventi all’ex cinema di Gaiarine e all’ex asilo di Campomolino, ricordando come per esempio a Francenigo si sia riusciti a recuperare la sala Damiano Chiesa con un intervento di restauro conservativo di costo contenuto ipotizzando come si possano valutare interventi analoghi per il recupero degli edifici.
Prende la parola l’assessore all’Urbanistica e alle Attività Produttive Fellet, facendo notare come la sala Damiano Chiesa sia stata recuperata con un intervento di restauro conservativo, a suo parere non replicabile nel caso del ex cinema di Gaiarine. Interpellata ancora una volta l’assessore De Zan si limita ad un laconico «non c’è nulla da dire».
Riprende la parola il consigliere Bressan e chiede espressamente come sia computato il gettito derivante dalla TASI non riuscendo a trovare la copertura di 220.000€.
L’assessore De Zan sembra voler intervenire, ma tentano di rispondere prima il Sindaco poi il segretrentun% mentre anche il Revisore dei Conti si perde per qualche minuto a sfogliar pagine.
Alla fine l’assessore De Zan sbotta: «Non dovreste neanche farmele certe domande!».
Riprende il consigliere Bressan chiedendo conto dell’allucinante dato riguardante l’illuminazione pubblica che vede un impegno nel triennio di oltre 300.000€ per anno.
Su questo è preparato il Sindaco che giustifica la spesa con un conguaglio del vecchio gestore Edison e di un pagamento del 2013 slittato nel 2014 che farebbe lievitare occasionalmente e impropriamente la cifra.

Ma allora perché ripeterla nei successivi due anni, diciamo noi?

Il Sindaco a questo punto quasi supplica:
«Ora non possiamo metterci a spulciare i 50 euro!»
Il consigliere Bressan chiude prendendo atto.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo)

6. ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 20 14, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2014-2016;
Altro punto forte dell’ODG.
Prende la parola il consigliere Fracassi che si rivolge direttamente al Revisore dei Conti poichè a lui spetta alla fine certificare la quadratura del bilancio in esame.
Il Sindaco conferma e tenta di accelerare i tempi:
«Abbiamo qui il controllore dei nostri conti e nostro organo di controllo, andiamo avanti.»
Riprende l’intervento il consigliere Fracassi evidenziando come sia una scelta politica (perlomeno discutibile se non deprecabile) il privilegiare l’utente sportivo rispetto l’utente delle mense scolastiche, considerando i prima citati costi. Chiede poi all’assessore al Bilancio De Zan come mai non risultino entrate dalla disponibilità e utilizzo delle sale e strutture comunali.
L’assessore De Zan risponde come sia stato scelto di favorire le associazioni.
Non soddisfatta da questa come dalle altre risposte (quando ci sono state) il consigliere Fracassi annuncia il voto contrario suo e del collega Bressan.
Propone ora il suo intervento il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) che parla di un documento inadeguato, incapace di progettualità, insensibile alle aspettative delle giovani generazioni, incurante del futuro e rannicchiato sul presente. Nel dettaglio, manca un fondo per il sostegno al lavoro, manca un fondo per il sostegno delle famiglie in difficoltà, per contro colpisce il milione di euro previsto nei tre anni per la pubblica illuminazione, a fronte di leggi regionali che prevedono la riduzione dell’inquinamento luminoso. Si chiede se l’amministrazione ha intenzione di accedere ai fondi della regione Veneto per questo tipi di investimento, se ha intenzione di aderire al PAES nel momento in cui i fondi della Regione Veneto pare diano una priorità alle amministrazioni che abbiano aderito. Cita z_lampionil’esistenza del progetto Lumiere, finanziato dalla Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico e rivolto in primo luogo ai Comuni italiani e ai loro amministratori (questo progetto, http://www.progettolumiere.enea.it/it/lumiere_it.html lo abbiamo scoperto ancora un anno e mezzo fa ma nel regno megalosindachesco del tutto improponibile, nel frattempo a Roncade, per esempio, lo si applica http://www.comune.roncade.tv.it/index.php?area=3&menu=232&page=754&idnotizia=1406&lingua=4&np=&#.VCUSLhbNrrc).
Chiede infine, constatando la gestione della palestra esistente con una copertura economica al 45%, come si sia potuti arrivare alla decisione di farne un’altra, non riuscendo a capire quali siano le strategie per mettere a reddito quell’investimento. Sull’argomento fognatura e depuratore chiede dove siano previsti i fondi per il collaudo e la eventuale sistemazione dei tratti fognari non ancora collaudati.
Per tutto questo annuncia voto contrario.
Tocca quindi al consigliere Andreetta chiedere chiarimenti e inizia una serie di domande che analizzano le voci di bilancio più oscure e sibilline. Ma dopo la risposta per il trasferimento previsto dal decreto Scuole belle, sulla conferma di una spesa sulla viabilità giustificata per asfaltature al consigliere Andreetta sfugge un «l’avea rasòn Grando quando i mea dìta» e qui il Sindaco perde pazienza, staffe, controllo accusando il z_arrabbiatoconsigliere stesso di prendere in giro con questo atteggiamento la maggioranza e di non poterlo tollerare, visto che par chiedere conferma di risposte già avute dagli uffici comunali (che come già detto dal Sindaco ha sempre le porte aperte). Lo invita quindi a chiudere avendo abbondantemente esaurito il tempo a disposizione e addirittura indice la votazione, alzando subitamente la mano.
Intervengono prontamente il consigliere Bressan, dichiarando illegittima la procedura, dovendo comunque prima passare per le dichiarazioni di voto, subito appoggiato dal consigliere Capuzzo, mentre il consigliere Andreetta tenta di giustificarsi.
Ma il Sindaco gli concede solamente la dichiarazione di voto con la quale il consigliere Andreetta smaschera con un elaborato esame una differenza clamorosa nelle entrate TASI e uscite, una differenza di oltre 500.000€, sulla quale convengono i colleghi di opposizione e naufraga definitivamente confusa tutta la maggioranza, Revisore dei Conti compreso che candidamente disquisisce su libri dei sogni e calendario dei desideri, ipotizzati dai poveri amministratori che poi li svaniscono nelle lande desolate delle leggi centrali e delle perverse logiche contabili.
La maggioranza è ormai allo sbando e quando l’opposizione si riferisce ad una affermazione appena prima mormorata dall’assessore al Bilancio De Zan questa ribatte con residua stizza:
«Non mi dica cose che non ho detto!»

forse meglio dicesse: “non mi attribuisca parole che non ho detto!” ma tant’è..

Dichiarazione di voto del consigliere Capuzzo che conclude: contrario.

Conclude quindi il consigliere Bressan con la propria dichiarazione di voto, nella quale sollecita più volte l’amministrazione all’adesione al PAES, adesione che permetterebbe accesso a consistenti contributi, ribadendo le motivazioni già ampiamente espresse che possono concludersi solo esprimendo voto contrario.
A questo punto il Sindaco, nel prendere la parola per porre ai voti il punto esaminato, esprime il proprio rammarico e chiede scusa per la reazione esasperata di poco prima.

Ebbene, va dato atto al Sindaco di aver avuto il coraggio e l’umiltà di averlo fatto, un gesto impensabile e inimmaginabile solo l’anno scorso quando in quella stessa poltrona sedeva nem altra figura, di spiccata arroganza e notevole presunzione.

Tenta anche una giustificazione collettiva, dichiarando come fosse impossibile per i membri della maggioranza trovarsi pronti e preparati su ogni singolo punto del bilancio e su questi ricorrere all’aiuto degli uffici quando incerti, al che il consigliere Capuzzo replica sottolineando come essa stessa e i colleghi consiglieri d’opposizione proprio così abbiano fatto, aspettandosi che pure la maggioranza avrebbe fatto altrettanto se non di più e meglio in quanto proponenti e sostenitori del bilancio.
Ma il Sindaco chiude dichiarando come questo sia più difficile per la maggioranza obbligata a sapere e seguire tutto, mentre sia più facile per l’opposizione che può concentrarsi solo sui punti che reputa interessanti.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo

7. VERIFICA DELLA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ESERCIZIO 2014;
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) auspica che l’amministrazione avvii repentinamente ogni manovra atta ad evitare lo sforamento del patto di stabilità, auspicio doveroso in quanto, per la miopia dell’amministrazione precedente, che questo patto ha sforato non è stato possibile procedere all’assunzione di nuove risorse, in aggiunta alle attuali, reintegrando le uscite del personale andato in pensione, inserendole nelle aree amministrative e culturali. In quest’ottica di rigorosa ed oculata gestione contabile chiede se sia attivo lo strumento del Controllo di Gestione.
Il Sindaco guarda il segretrentun% il quale risponde che
«Beh, sì, un certo controllo della gestione già viene fatto..»

Un certo in che senso?..

Il segretrentun% continua
«si può sempre far meglio..»

Sì, ma cosa?

E conclude:
«..non vedo cos’altro aggiungere..»

Aggiungere? Ma se non ha detto nulla! Sconcertante!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta), 1 astenuto (consigliere Capuzzo)

8. APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI BACINO AFFERENTE IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI NEL BACINO TERRITORIALE “SINISTRA PIAVE”.
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale si auspica una presenza partecipata e rappresentativa di rappresentanti del Comune di Gaiarine
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 favorevoli (consiglieri Bressan, Fracassi e Capuzzo) 1 astenuto ( consigliere Andretta)

Conclusione
Che dire: la maggioranza si è presentata in consiglio comunale per discutere di un bilancio con una impreparazione che ha rasentato l’incoscienza, mancando di rispetto verso il loro ruolo e proprio per questo mancando di rispetto verso i loro concittadini, tanto più quelli che li hanno votati; contrariamente a rappresentanti dell’opposizione che con diligenza e capacità hanno svolto il loro ruolo.
Certo che se il buongiorno si vede dal mattino.. per questa maggioranza, dove l’unico a prendere sul serio il proprio ruolo è parso il Sindaco (ancorché dopo tre mesi non abbia ancora ben capito cosa fare) è ancora notte fonda!

www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF