Consiglio comunale Martedì 26 Aprile 2016: Cronaca

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Si torna in Consiglio Comunale dopo l’ultimo straordinario e tempestoso dello scorso febbraio, che aveva visto all’ordine del giorno la discussione e la posizione dell’amministrazione sul pirogassificatore che si vorrebbe costruire nel nostro comune nei pressi del bosco Zacchi.
lgopirobimbiDa allora è nato un comitato dal nome “NO Pirogassificatore a Gaiarine“, che attraverso numerose attività (serate informative, proiezioni di film, raccolte firme, ecc), ha informato e sensibilizzato i cittadini di Gaiarine e dei comuni limitrofi, supplendo all’inaudito silenzio durato ben nove mesi di un’amministrazione comunale che ha mostrato e mostra tutti i suoi limiti. Non solo perché se ne è infischiata dei suoi cittadini, ma anche perché culturalmente impreparata ad affrontare qualsiasi problematica ambientale, come la salute o la salvaguardia di beni naturalistici. Una non-cultura inammissibile in amministratori pubblici, ancora più grave perché questa vicenda ha dimostrato e dimostra che non conoscono neppure il loro territorio: le sue bellezze e le sue criticità.
Una vergogna.
Andiamo in cronaca.
m0_tml1239821563649_457360823509_1438616749729214Ecco allora che al consiglio sono presenti membri del Comitato No Pirogassificatore a Gaiarine già delusi dall’assenza nell’Ordine del Giorno dell’argomento che li riguarda e sul quale immaginavano uscisse finalmente la posizione negativa dell’amministrazione comunale. Non è così..
Tra i numerosi presenti anche un paio di responsabili degli uffici, visti i punti di Bilancio in esame (e vista l’incapacità della maggioranza, già ampiamente dimostrata in passato, di rispondere adeguatamente alle domande di chiarimento e spiegazione delle opposizioni), il Revisore dei Conti, il dottor Fantinel della Fondazione oggetto del punto 3.
Mancano all’appello (vedi qui) le consigliere Daniel nella maggioranza, Fracassi e Capuzzo nella minoranza.
Viene letta dal Sindaco una memoria della consigliera Capuzzo che giustifica la propria assenza e puntualizza come:
•    l’orario sia ancora una volta inadeguato
•    alla stesura dei vari punti di carattere economico siano mancati completamente condivisione e collaborazione
•    manchi inoltre qualsiasi proposizione sul pirogassificatore per il quale anzi, si riscontrano dal programma elettorale del Sindacotto puntualizzazioni sull’argomento energia tanto precise quanto sospette alla luce di quanto poi accaduto
276648_287910103_disperato_H092109_Lil Sindacotto risponde come:
•    l’orario sia consono visto che tutti lavorano e non si può chiedere di prolungare l’impegno oltre il sopportabile
•    la programmazione economica è affare dell’amministrazione in carica
•    sia perplesso dalle insinuazioni alle quali nemmeno vuol rispondere
e così devia da un argomento che è però attuale e che, noi ne siamo sicuri, prima o dopo vedrà le opportune risposte alle domande che ormai tanti cittadini di Gaiarine si stanno facendo e cioè: da dove derivano le resistenze dimostrate nel non voler vedere che questo pirogassificatore nei pressi del bosco Zacchi non poteva essere fatto? Quali assicurazioni questa o la passata amministrazione ha fornito a coloro che hanno acquisito le serre ex Resteja? Sono state applicate le norme o si sono poste in atto agevolazioni?
Noi siamo convinti che il Pirogassificatore arrivi da lontano. Nessuno avvia un progetto del genere senza aver avuto “abboccamenti” con le amministrazioni pubbliche interessate. La storia dirà come si sono svolte effettivamente le cose e chi dovrà assumersi le responsabilità.
quindi si inizia.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 22 DICEMBRE 2015 (DAL N. 33 AL N. 36);
Si vota.
approvato all’unanimità

2. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 12 FEBBRAIO 2016 (N. l);
20121027_verbaleAncora errori nella verbalizzazione del segretrentun% ( anzi segrezero% come scopriremo più avanti).
Il consigliere Bressan fa presente che alla votazione (farsa, aggiungiamo noi) che ha permesso all’ing. Maset di illustrare  in consiglio comunale il progetto del pirogassificatore, lui e la consigliera Fracassi non avevano votato favorevolmente come, come erroneamente indicato nel verbale, ma si erano astenuti.
Dando per accolta la rettifica si vota.
Si vota.
approvato all’unanimità

3. PROGETTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL’ULSS N. 7 DENOMINATO “FONDAZIONE DI COMUNITA’ DELLA SINISTRA PIAVE PER LA QUALITA’ DI VITA ONLUS”. CONFERMA ADESIONE AL PERCORSO PROPOSTO E PRESA D’ATTO FAVOREVOLE PIANO D’AZIONE 2015/2018;
indexViene fatto intervenire il dr. Fantinel che presenta la Fondazione della quale è presidente, gli obiettivi e l’operato, auspicando ancor più partecipazione e coinvolgimento da parte del comune di Gaiarine, già presente con la promoter consigliera Gava per vendere noci e altre cose.
Intervengono alla fine sia il consigliere Andreetta che Bressan dicendosi interessati da quanto proposto ma delusi per la modalità adottata che li vede coinvolti alla fine e solo per confermare un’adesione sulla fiducia e già decisa. Il consigliere Bressan sottolinea come alcuni aspetti letti nella brochure di presentazione e presentati come ispirazione filosofica dell’attività della Fondazione siano puntualmente ignorati dall’amministrazione di Gaiarine.
Ovviamente su questo il relatore non si esprime.
Viene infine asupicata l’organizzazione di un pubblico incontro per la cittadinanza allo scopo di presentare e divulgare le attività della Fondazione.
Si vota.
approvato all’unanimità

4. DESTINAZIONE CONTRIBUTO PER LE OPERE DI CULTO. APPROVAZIONE PROGRAMMA PER L’ANNO 2016;
ospitalitareligioseSi tratta del contributo alle parrocchie che per rotazione capita stavolta a Gaiarine.
Si vota.
approvato all’unanimità

5. DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2016;
aliquote-irpef-2011Presenta il Sindacotto mettendo in luce che le aliquote sono rimaste invariate, confermando quelle dello scorso anno.
«…»
Prende la parola il consigliere Andreetta, «siamo alle solite.. potrei fare un copia incolla di quanto detto l’anno scorso.. questa amministrazione è convinta di fare molto perché mantiene ferme le aliquote.. ma a Gaiarine si può fare di più, ci sarebbero margini di manovra basta volerlo fare.. » e dichiara quindi il suo voto contrario.
Altrettanto fa il consigliere Bressan dicendo sostanzialmente che la delibera sottoposta a votazione è uguale a quella di due e tre anni fa. Sottolinea come sia il terzo bilancio di previsione di questa amministrazione e non si vede nulla di nuovo. Chiude per questo invitando a fare «un piccolo sforzo..». Contrario.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

6. DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L ‘APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASl) PER L’ANN0 2016;
aliquote-irpef-2011Tutto resta invariato rispetto al 2015. Sia il consigliere Andreetta che Bressan, ripetendo in parte quanto detto nel punto precedente, sottolineano come ci sia poco da vantarsi se si mantengono invariate aliquote che potrebbero invece essere abbassate vista da una parte le permanenti difficoltà di cittadini dall’altra una situazione di cassa inutilmente attiva.
Il Sindacotto tace per cui il consigliere Andreetta chiede se vista anche la presenza del pubblico non debba almeno a loro una risposta.
Il Sindacotto fa la battuta dicendo che lui risponde con le carte.
Fin troppo immediato il pensiero che possa riferirsi alla carte da briscola.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

7. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2016-2018 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2016;
opere-pubblicheSugli spogliatoi per la bispalestra e la pista ciclabile il consigliere Bressan fa notare come già a suo tempo avesse segnalato come infondato contare su inesistenti fondi regionali per il loro completamento e quindi il ricorso a risorse comunali diventasse necessario, togliendole così a sempre più trascurati interventi nel sociale. Segnala inoltre come non ci sia accenno alcuno alla situazione del depuratore ricordando come Gaiarine sia passibile di sanzione per l’inadempienza fognaria.
Risponde il Sindacotto (toh?!?): il depuratore non è più di competenza comunale e quindi non è più in carico al Comune ma del SISP.
Il Consorzio è in piedi senza più alcun costo solo per una questione di IVA.
La messa in moto (?!?!? brum brum) del depuratore è prevista entro l’ottobre del 2017.
Sia il consigliere Bressan che Andreetta chiedono ovviamente a che punto sia la rete comunale e la questione degli allacciamenti.
La risposta del Sindacotto è che ci stanno lavorando.
C’è poi una questione posta dal consigliere Andreetta su alcuni importi tra esercizi 2015 e 2016 ma sia l’assessore De Zan prima e la responsabile Perino poi chiariscono.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

8. DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2016-2018-AGGIORNAMENTO;
Saluta e se ne va l’assessore Presotto, privando così il pubblico dei suoi illuminati interventi.
Dopo di che il consigliere Bressan apprezza il migliore italiano della stesura del documento, poi critica i dati sbagliati riportati sulla raccolta dei rifiuti, sul numero dei veicoli in dotazione, e chiede spiegazioni sulle concessionarie Abaco/Gesap/Italgas/Equitalia.
Dalla sala si fa notare come tono basso e microfono spento rendano inascoltabili gli interventi da parte del pubblico presente.
sindacoIl Sindacotto sbotta: “E cosa vuole il pubblico?”
“Sentire!”
Ovviamente.
A una domanda del consigliere Andreetta la responsabile Perino risponde come ci siano spese inevitabili e altre orientate politicamente.
Il consigliere Bressan chiede cosa riguarda un importo riferito come energetico che viene spiegato essere il contributo GSE ricevuto dal Comune che girerà al CIT che ha costruito l’impianto.
Ricorda quindi come il documento contabile rifletta le scelte dell’amministrazione e sia un indicatore di strategie che ancora una volta risultano assenti o tutt’al più tarate al presente e all’immediato. Si dichiara scontento della scelta di privilegiare sostanziosi attivi di cassa che potrebbero e dovrebbero essere girati nel sociale.
Il consigliere Andreetta chiede lumi su una serie di generici traffico_incolonnamenti_150appunti, poi chiede che ne sia stato della promessa elettorale di completare la bretella con l’A28 per deviare il traffico di percorrenza dal centro di Francenigo. Poi invita a sua volta a riflettere sulla dichiarazione programmatica riferita avventatamente (o subdolamente) alle fonti energetiche da biomassa.
Chiede infine da cosa derivi il corposo attivo che rimpingua inutilmente le casse comunali, scoprendo poi come risalga alla vendita dell’ex polveriera (suggerimento che arriva, sommessamente, dal pubblico). Conclude dichiarando il suo voto contrario.
Il Sindacotto si sente di replicare.
Sulla viabilità dice di aver fatto un giro per le strade di Francenigo con l’assessore regionale De Berti illustrando personalmente la situazione critica del traffico; dice poi che è stato predisposto un progetto in Provincia che prevede l’adeguamento della viabilità esistente in modo da permettere alternative di percorso che eviterebbero il transito per il centro di Francenigo ma come da suo slogan abituale lo dichiara inattuabile perché “no ghe xè pì schei”.
Poi dice testualmente sul pirogassificatore «… che questo progetto da parte della Padana sia su una posizione inidonea posso essere d’accordo con voi …» ma quasi pentito da tanta ardita concessione aggiunge ingloriosamente e confusamente che proprio la scorsa settimana anche l’Italia ha firmato con Renzi l’accordo sulle energie rinnovabili e, aggiunge, da biomassa per cui quella è la direzione da percorrere.
Fare-Verde-InceneritoriE l’essere d’accordo col fuochista Renzi non è proprio motivo di vanto.
Dimostra quindi ancora una volta come nel suo caso le scelte son due: o c’è o ci fa:
O non ha ancora capito di cosa sta parlando
O lo sa fin troppo bene e non vuole farlo capire
Nel primo caso siamo disponibili a spiegarglielo in modo da poter condividere obiettivi e risultati. Nel secondo caso non merita alcuna pietà (politica ovviamente, la pietà umana va sempre coltivata).
Per quanto riguarda la fase pratica dell’attivazione del depuratore sarà discussa a tempo opportuno.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

9. APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018;
Dopo tut80bilanciota una serie di precisazioni e chiarimenti tra i consiglieri Andreetta e Bressan da una parte a chiedere e la responsabile Perino e il revisore Centron a rispondere (la maggioranza assiste tra il muto assorto e il catatonico assente), tra le quali si apprende come, sulle tariffe di contributo trasporto mezzi comunali, Calderano sia zona “ibrida” (così definita dal Sindacotto) si capisce che il nuovo regime armonizzato complichi i confronti con esercizi precedenti avendo operato modifiche e suddivisioni tra e nei capitoli di spesa.
In tutto questo le singole voci di spesa riferite tra i vari capitoli annoverano curiosità e sorprese per le quali il costo del taglio di una siepe di pregio naturalistico può ritrovarsi nello sviluppo sostenibile!
Viene colta una contraddizione tra la variazione in aumento delle tariffe per la palestra e la prevista entrata totale annua che rimane invariata, che copre come noto e più volte evidenziato meno della metà delle spese, il che è preoccupante in vista della disponibilità di una seconda palestra che potrà solo far lievitare i costi a fronte di una diminuita richiesta? L’assessore De Zan taglia corto rispondendo che avendo abbandonato il consiglio l’assessore competente Presotto non è possibile avanzare ipotesi su quanto da lui certamente conosciuto, previsto e giustificato.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, contrari

10. VARIANTI VERDI L.R. N4 DEL 16.03.2015- ADOZIONE;
Su questo pAREA-VERDEEEEEEunto che accoglie la richiesta di riportare a zona agricola/verde aree precedentemente indicate e destinate a edificabile il Sindacotto esce lasciando il timone al vice nonchè assessore Fellet il quale, compìto e formale, ne illustra il punto. Si tratta in realtà di sensibilità “verde” assai interessata visto che tale mossa permette di risparmiare sulle tasse derivanti dalla proprietà.
Su alcune richieste di precisazione e individuazione delle varianti interviene la responsabile d’area Andreetta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

11. RECESSO UNILATERALE DALLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA SEGRETERIA COMUNALE TRA I COMUNI DI TARZO, ORSAGO E GAIARINE.
A ques20074784-immagine-di-uomo-mani-strappare-la-carta-contrattoto punto se ne va anche la consigliera Gava (ed anche lei, purtroppo, non potremo sentire).
Si riduce a sette il numero dei presenti: e il numero legale?
La minoranza poteva andarsene e far rinviare il punto. Ma, o non se ne sono accorti o l’occasione di liberarsi del segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%) pareva davvero essere troppo ghiotta per farsela sfuggire, e così si continua.
Rimane, per ora, un mistero il fatto del perché l’amministrazione improvvisamente si voglia liberare dell’ex parlamentare leghista. Viene da chiedersi cosa abbia fatto di grave nell’ultimo periodo che non avesse già fatto in precedenza?
E anche gli interventi dei consiglieri di maggioranza sostanziano questa domanda.
È il consigliere Bressan a chiedere quali siano le motivazioni che portano alla risoluzione contrattuale con il segretrentun% (in procinto di diventare segrezero%), proprio ora, a suo dire, che dopo la segnalazione al prefetto e all’agenzia dei segretari comunali delle irregolarità di verbalizzazione, pareva essersi messo di buzzo buono a far ciò che il suo ruolo prevede: verbali corretti e completi.
calcio_in_culoIl Sindacotto risponde dando, in qualche modo, la colpa alle minoranze dicendo «..siete stati voi.. a scrivere al prefetto che non registrava.. i vostri interventi» poi aggiunge che «..parlando con il segretario abbiamo deciso di lasciarci in armonia..».
Allora, ribatte il consigliere Bressan, ci troviamo di fronte ad un licenziamento senza giusta causa.
Poi il consigliere Andreetta approfitta per chiedere quale sia il motivo che ha spinto ad affidare la gestione dell’ufficio di assistenza sociale direttamente al segretario comunale.
Risponde laconico il Sindacotto: “Per una decisione amministrativa”.
“Bene, ho capito” replica Andreetta “ma per quali motivi?”
“Per motivi amministrativi” insiste il Sindacotto.
Sarebbe da chiedersi, senza voler entrare nella sua vita privata ma riferendosi invece a quella “politica”, quali impegni improrogabili avessero costretto la consigliera Gava ad assentarsi prima della discussione di quest’ultimo punto, durato solo pochi minuti come tutti potevano immaginare.
E se fosse andata via per non votare in accordo con la sua maggioranza?
E se fosse andata via per non manifestare il suo dissenso politico?
Anche a queste domande prima o poi avremo risposta.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, astenuti

booking-engine-scappare-clientiE fu così che l’ex parlamentare leghista Rolando Fontan da segretrentun% si ritrovò segrezero% ovvero per dirla con linguaggio colorito alla Camilleri, messo fuori dai cabasisi. La speranza è che il sostituto abbia una sua competenza, capacità e dignità professionale, e che ci faccia dimenticare il prima possibile questi indecorosi anni. Abbiamo però una spiacevole sensazione e un timore latente, essendo il Segretario Comunale scelto dal Sindaco.

Vabbeh, qui si chiude giungendo alla fine anche di questo consiglio comunale.
Siamo poveri, poveri di idee. Di strategie. Di cultura amministrativa.
Siamo poveri, poveri di cultura ambientale. Di conoscenze del territorio. Di salute.
Siamo poveri, poveri di democrazia. Di confronto. Di discussione.
treSiamo tutti poveri, l’intera comunità di Gaiarine è povera perché rappresentata da questa amministrazione.
La comunità di Gaiarine è povera perché per nove mesi non ha avuto una sola informazione sul progetto del Pirogassificatore.
La comunità di Gaiarine è povera perché ora, con il Sindacotto che se ne va in ferie (diritto sacrosanto), rimane lì sospesa e nell’attesa forzata di una presa di posizione sul Pirogassificatore, in affamata attesa di un “tozzo di pane” gettato dalla tavola imbandita di potenti e politicanti.

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Cronaca Consiglio Straordinario del 12 febbraio 2016

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cenere-di-legna-fertilizzanteCerchiamo di proporre una cronaca sintetica del Consiglio Comunale Straordinario di venerdì 12 scorso, a beneficio dei tanti presenti ma anche e soprattutto dei troppi che si sono dovuti accontentare dell’ingresso della sala consiliare o delle scale se non addirittura tornati a casa per l’incapacità (voluta?) del Sindaco e dei suoi accoliti di prevedere una presenza così massiccia e partecipata sull’argomento del piromostro da parte della comunità di Gaiarine, improvvisamente informati solo grazie all’iniziativa delle minoranze sollecitate da alcuni cittadini (ambientalisti fanatici?!?!?) entrati in contatto con quanto di analogo sta accadendo a Paese di Treviso.
La sala è piena di gente e molti sono in piedi (di quanto accade fuori già abbiamo detto), imageSindaco, Assessori e Consiglieri sono schierati ma stranamente numerosi: si capisce il motivo quando le presentazioni spiegano che al banco consiliare siedono tecnici di una ditta privata che illustreranno un progetto privato che arricchirà un’azienda privata.
Tutto chiaro.
Anzi no. Capiremo ben presto il perché.
Il brusio è forte, si cerca un po’ di silenzio e il Sindaco apre la seduta presentandone motivi e scaletta. Subito qualcosa non torna quando parlando dei tecnici della Cortus (la piroditta) li presenta come nostri..
Nostri di chi? Per conto di chi? A libro paga di chi?
Si parte col primo punto all’ordine del giorno con il quale la giunta presenterà il progetto che declina subito (impropriamente) l’incombenza all’ingegner Maset, pirotecnico della piroditta. La parola passa al consigliere Andreetta che chiede subito in che veste sia presente e parli il piroingegnere.
È forse incaricato dal Comune?
No, risponde il Sindaco.
Andreetta chiede di verbalizzare (con tutti i rischi che questa richiesta comporta per le storicamente svagate sintesi del Segretario Comunale) questa risposta e richiama Statuto Comunale e Regolamento Consiliare che permettono interventi di tecnici e consulenti solo come professionisti incaricati. Conclude chiedendo perciò che l’intervento del pirotecnico proprio perché illegittimo sia rapido e circoscritto.
La parola passa alla consigliera Capuzzo che sottolinea l’indecoroso silenzio di otto mesi tenuto dal Sindaco e richiama a sua volta l’anomalia della presenza del pirotecnico che tutto può rappresentare ma non l’interesse pubblico e della comunità. Anomalia che è tale perché non consentita dal Regolamento Consiliare.
Il consigliere Bressan non interviene.
Nel concitato momento il Segretario suggerisce al Sindaco di inventarsi una votazione per poter ammettere in consiglio il  pirotecnico. Votazione che avviene con risultato scontato. Il pirotecnico può parlare.
Sconsolante vedere come vengono trattati i regolamenti e come si applicano le regole in questo consiglio comunale.
Ma tant’è.
Inizia quindi la pausa pubblicitaria.
Del tutto inutile riproporre qui l’intervento promozionale che può essere recuperato sul sito istituzionale della piroazienda. Ci sono invece proteste dei cittadini appena fuori la sala consiliare che faticano a sentire e nulla vedono. Il Sindaco replica che quella è la Sala Consiliare e quelli i posti disponibili e di fare silenzio se no manderà fuori chi non sta zitto.
Continua lo spot: il sito bla bla le serre bla bla il traffico bla bla l’urbanistica bla bla le leggi bla bla
Lo interrompe Andreetta segnalando una prima contraddizione ma gli risponde il piroimportatore (altro intervento privato).
Poi il Sindaco fa riprendere la pubblicità che illustra la tecnologia bla bla e qui il pirotecnico butta giù quelli che crede essere due assi riferendosi ad un documento ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e un altro del WWF svedese, il primo confutato da altro documento ISPRA e il secondo sconfessato da WWF Terre del Piave TV – BL: assi scartine, dunque.
È poi ancora spot.
Syngas pulito bla bla energia kw bla bla potenza mw bla bla rendimento bla bla.
Altre puntualizzazioni di Andreetta e Capuzzo ignorate dal Sindaco che manda avanti.
Gas bla bla turbine bla bla energia innovazione bla bla.
Il pirotecnico tenta un altro ricorso agli assi: cita indicazioni tratte dal sito WWF e le piega a proprio uso e consumo, poi torna alla tecnologia rimandando gli approfondimenti al sito richiamato.
Proteste di Andreetta e Capuzzo che pretendono spiegazioni in Consiglio.
Il Sindaco ignora ancora e manda avanti.
Evvai con lo spot bacini bla bla sistemi bla bla torce di sicurezza bla bla spegnimenti poi butta lì una domanda a se stesso “perché si fanno queste cose?”
La risposta corretta e onesta sarebbe: per far soldi.
No, sbagliato, si fanno queste cose per salvare il pianeta in ossequio all’obiettivo mondiale 20-20-20 per la riduzione della CO2.
Tenta poi ancora di usare altri assi: è stavolta la volta di uno studio di Veneto Agricoltura e questo dimostra quanto si è preparata la piroazienda per trovare giustificazione e appoggio perché il loro investimento risulti legalmente accettabile e sicuro.
Siamo già a 40 minuti di intervento, e poi ci lamentiamo della pubblicità in televisione.
Continua il pirotecnico con sarmenti bla bla norme bla bla combustione bla bla ceneri bla bla. Viene tirata in ballo l’ARPAV e uno studio sulle ricadute delle emissioni in atmosfera.
Andreetta contesta la millantata collaborazione del Vicesindaco Fellet che tenta di replicare.
Andiamo avanti, dice il Sindaco.
E lo spot continua etichettando i risultati come contributo non significativo.
Ad un certo butta lì una perla segnalando come la presenza di microparticelle dieci anni fa non sarebbero state nemmeno rilevate cosa che dovrebbe dimostrarne l’insignificanza. Peccato che questo dimostri, al contrario, quanto siamo indietro nel comprendere l’impatto reale di queste nuovissime tecnologie sull’ambiente e sulle nostre vite. Ma il pirotecnico fa il suo lavoro ed è pagato per farlo al meglio.
E con questo conclude lo spot.
Allora il Sindaco riprende la parola e tenta di giustificare l’intervento del pirotecnico non perché sia rappresentante della piroazienda ma perché lui non sapendo che dire e rivolgendosi agli uffici della regione che non ne hanno voluto sapere di immischiarsi ha pensato che tutto potesse essere ben spiegato dal pirotecnico stesso.
Una risata generale e gli applausi (ironici) del pubblico accompagnano quest’affermazione.
Facciamo le domande, dice il Sindaco.
La consigliera Capuzzo dice allora che nessuno chiede al Sindaco di sapere tutto (richiesta assai impegnativa) ma che questi avesse avuto l’accortezza di ricorrere all’ausilio di un tecnico super-partes sarebbe stato rispettoso, rassicurante e certo a maggior garanzia dei cittadini.
Prende la parola il consigliere Bressan fino allora silenzioso, con una premessa politica e una successiva dichiarazione più tecnica.
Riprendendo le critiche già avanzate da Andreetta e Capuzzo accusa di sconcertante oscurantismo una Giunta che tiene nascosto per otto mesi alle minoranze e ai cittadini un progetto così importante per il Comune e la comunità che meritava ben altro rispetto, sbagliando clamorosamente scelte comunicative e strategie politiche. Ribadisce quindi il suo approccio tecnicoscientifico al progetto dichiarando di non essere contrario a priori ma di cercare più informazioni tecniche possibili che gli permettano una valutazione.
Sottolinea però a questo punto la sua differenza da posizioni contrarie a suo dire pregiudiziali e malinformate. E si lancia in una disquisizione semantica tra ecologi ed ecologisti citando i suoi trascorsi, le sue conoscenze e le sue frequentazioni accademiche (che comunque rappresenta quello che è il suo personale vissuto che non è esattamente esperienza universalmente rappresentativa).
Passa poi a spiegare la dieta (ovvero ciò che questo piromostro mangerà, ovvero brucerà, ovvero gassificherà, ovvero….) di questo impianto che per sua natura rende le emissioni diverse, più controllabili e per questo meglio . Parla di limiti: anche qui ne ha per tutti visto che ci sono limiti ambientali e limiti sanitari e quindi rispettare i più restrittivi limiti ambientali significa tutelare la salute per la cui tutela la presenza di inquinanti deve tendere allo zero per cui se tutelano questi figuriamoci quelli ambientali, vanno sottozero?
Dal pirofuoco si sposta poi per esemplificare all’acqua potabile e pure qui gli inquinanti devono rispettano limiti ambientali che cautelano più dei limiti sanitari che non vuol dire che questi tutelino di meno, anzi.
Bontà sua passa quindi alle domande tecniche e comincia con la garanzia degli ingredienti della dieta. Nella risposta si parla di materiali equivalenti in percentuale minoritaria.
Si inserisce anche Capuzzo chiedendo cosa significa minoritaria e che garanzie si hanno su questa e viene rassicurata da.. Bressan (?!?!?).
Che continua sui sistemi di abbattimento.
Su questi il pirotecnico risponde in linea di principio escludendo che l’impianto emetta polveri in quanto l’impianto non brucia. Allora Bressan gongolando integra e risponde per il pirotecnico e rilancia con ulteriori domande alle quali il pirotecnico, impreparato, si riserva di rispondere.
La domanda successiva riguarda il fatto di disporre di sole simulazioni sull’attività di questo impianto e quindi della necessità di controlli a posteriori e le loro modalità.
Tenta di inserirsi Andreetta ma viene zittito dal Sindaco e da Bressan che ricorda al Segretario di verbalizzare. Poi Bressan continua a rispondersi visto che il pirotecnico non lo fa.
Quindi chiede lumi sulla posizione del sito, poi sull’approvvigionamento di materiali che potranno arrivare da altre province, poi sul rendimento e sull’efficienza e sul diverso rapporto produzione/consumo termico nel corso dell’anno.
E dopo un’ora chiude con il ringraziamento del Sindaco che forse si rende conto solo ora che il tecnico ce l’aveva in casa e pure accondiscendente.
A questo punto prende la parola il consigliere Andreetta che evidenzia una netta differenza del fabbisogno termico estate/inverno a fronte di una produzione annua costante. Ricorda l’enorme consumo di acqua potabile necessaria al funzionamento ma anche il fatto singolare che impianti simili non siano stati a tutt’oggi realizzati.
Poi elenca la scansione cronologica dell’iter partendo dal maggio dello scorso anno e accusando la giunta di aver taciuto pur sapendo che a Paese non solo la contestazione era forte ma che un’amministrazione di colore assimilabile a quello di Gaiarine aveva preso una posizione nettamente contraria.
Riporta quindi le perplessità avanzate dall’Arpav che ha chiesto di rifare studi su un più ampio periodo di tempo ricevendo risposta negativa poiché non previsto dalla legge. Inoltre essendo un impianto prototipo privo di dati storici viene richiesta una perizia giurata che è stata rilasciata da professionista in età avanzatissima e perciò aldilà di un’eventuale responsabilità penale. Chiede al Sindaco se ne fosse a conoscenza.
Il pubblico sbalordisce, ne capisce il significato e applaude.
Tra l’altro costui è padre dell’amministratrice di un’impresa che partecipa all’affare.
Conclude ricordando che aldilà delle competenze tecnico/scientifiche basta leggere le carte stesse della piroazienda per capire come il progetto sia una scommessa economica e industriale che sta in piedi solo grazie agli incentivi statali sull’energia prodotta con una tecnica arbitrariamente assimilata a rinnovabile.
E chiede al Sindaco quale sia la sua posizione e cosa volesse fare.
Il Sindaco risponde sorpreso che si aspettava domande tecniche.
Prende la parola a questo punto la consigliera Capuzzo.
Presentandosi come non esperto né tecnico ambientale dice come cittadina di buon senso di credere nell’evoluzione tecnologica ma ancora non ha capito come non possa far male questo impianto.
Dichiara quindi il suo no all’impianto per tre motivi:
- nessun accenno al Principio di precauzione, principio sovraordinato a qualsiasi legge, principio sancito dall’Europa e che ha lo scopo di garantire la protezione dell’ambiente quando ci sono potenziali rischi ambientali, anche non definitivamente accertati.
- la poca trasparenza nell’intero processo e una prevalenza assoluta dell’interesse privato rispetto all’interesse pubblico, dove per pubblico si intende la comunità locale.
- la prossimità al Bosco Zacchi, bosco planiziale SIC ovvero Sito di Interesse Comunitario e ZPS ovvero Zona Protezione Speciale, appartenente a Rete Natura 2000.
Sul primo motivo rispetto alla possibilità che l’utilizzo di biomassa pesantemente intriso di fitofarmaci non abbia ricadute poi nel territorio e negli esseri viventi sotto forma di polveri sottili e nanopolveri viene prospettata come possibilità preoccupante da medici, biologi e chimici e a questa sera non avendo alcuna rassicurazione in merito. Inoltre il Principio di precauzione indica che un inquinante può e deve essere tolto ma non sostituito o aumentato in un ambiente già abbondantemente compromesso per la qualità dell’aria , come i continui allarmi sulle polveri sottili hanno ripetutamente testimoniato quest’inverno.
In questo senso vede anche la richiesta di integrazione dei dati fatta dall’ARPAV rimanendo basita dalla risposta arrogante della piroazienda che schermandosi dietro alla legge risponde di accontentarsi. Inoltre non c’è alcuna considerazione per l’accumulo con altri impianti a biomassa vicini cosa che impedisce una valutazione complessiva che però territorio ed esseri viventi subiscono. Ricorda ancora la sperimentalità dell’impianto e l’ipoteticità dei dati basati su simulazioni.
Sul secondo motivo ricorda gli otto mesi nei quali nulla è stato detto in sede istituzionale e alla comunità, limitandosi ad una isolata partecipazione ad una prima conferenza dei servizi dove di fronte allo spiegamento di ben otto pirotecnici il vicesindaco non ha sentito la necessità di farsi accompagnare da un tecnico di fiducia. Si dice stupita dalla mancanza della VINCA analisi di incidenza ambientale vista la prossimità del bosco SIC. Ricorda poi come gli adottati strumenti urbanistici comunali impediscano la costruzione di un simile impianto in quel luogo. Ricorda l’impatto visivo di camini alti quindici metri dal punto di vista paesaggistico. Fa cenno all’impatto sulla viabilità.
Si sarebbe aspettata una partecipazione più attiva del Comune di Gaiarine in sede di conferenza dei servizi che riconoscendo la propria incompetenza avrebbe dovuto avvalersi della consulenza di un tecnico. Si dice sorpresa dal fatto che nei mesi successivi nulla sia stato fatto e prodotto dall’amministrazione e dagli uffici tanto che per l’occasione è stato fatto intervenire il pirotecnico Maset per illustrare il progetto e ne sottolinea la tendenziosità nel citare fonti come ISPRA e WWF solo nei casi favorevoli tacendo quelli negativi, cosa che dovrebbe dirla lunga sulla capacità obiettiva di questa illustrazione.
Il terzo motivo attiene alla protezione e alla salvaguardia di un patrimonio naturale come il bosco Zacchi, sito protetto in tutti i modi e a tutti i livelli e per le sue caratteristiche estremamente fragile, che può davvero esser messo in pericolo dalla vicinanza del piromostro.
Conclude chiedendo più attenzione, più sensibilità, più capacità, più rispetto ricordando che ruolo del Sindaco è anche quello di autorità sanitaria locale, ed in questo senso aspettandosi azioni conseguenti.
E quanto fatto dall’amministrazione di Paese deve essere di esempio.
Il Sindaco risponde citando una legge regionale e poi ridà la parola al pirotecnico.
La sala rumoreggia chiedendo che sia lui a rispondere.
La Capuzzo insiste nel voler sentire il Sindaco e non più il pirotecnico perché le sue risposte essendo di parte le lasceranno sempre il dubbio.
Il Sindaco ribatte di tenersi il dubbio.
Ed è ancora il pirotecnico che tenta di parlare cercando giustificazioni in piani e obiettivi regionali e nazionali.
Ma la consigliera Capuzzo  ribatte che lei ha fatto delle affermazioni e che non ha bisogno di nessuna risposta. Al che il pirotecnico dice “che le affermazioni possono far più male delle domande“.
Grande. Finalmente ha capito che a Gaiarine ha trovato pane o per meglio dire  tralci avvelenati per i suoi denti.
Il Sindaco a questo punto è costretto a congedarlo  e il pirotecnico e i suoi colleghi se ne vanno, non proprio soddisfatti.
Prende però la parola il Vicesindaco Fellet e tenta di giustificare il comportamento suo e della Giunta ricostruendo la vicenda cronologica e spiegando come non abbiano potuto materialmente fare di più visto che dopo giugno c’è luglio e si sa come vanno queste cose in agosto non si può far nulla per cui poi settembre vola e siamo arrivati in dicembre che come tutti sappiamo ci sono le feste di natale ed eccoci qua, siamo a questa sera ma vi posso garantire che noi, io personalmente e il Sindaco che è il mio capo di governo ci siamo mossi e interessati con la massima attenzione.
Andreetta lo inchioda sulle date ricordando come a Paese entro luglio abbiano prodotto pagine e pagine di relazione e osservazioni e ai primi di agosto abbiano deliberato sulla cosa in base alla relazione della propria commissione.
Il Sindaco è in affanno, cerca nelle carte e risponde come può e riesce, giustificando il proprio operato come legittimo e doveroso ma il pubblico capisce che la verità è un’altra e rumoreggia ancora.
Allora Il Sindaco, incalzato ancora da Andreetta e Capuzzo, promette la nomina di un tecnico imparziale e super-partes che relazionerà sul progetto senza dare giudizi.
Il pubblico chiede che sia un medico o che almeno ci sia una collaborazione con una figura di tutela sanitaria. Le opposizioni offrono la massima collaborazione e suggeriscono e auspicano una commissione, un gruppo di lavoro apposito.
Il Sindaco conclude dicendo di chiudere la seduta ma dimentica che ci sono altri due punti.
La Capuzzo allora offre la propria disponibilità e quella delle minoranze ad un gruppo di lavoro ricordando come il Sindaco in quanto tale ma anche come consigliere provinciale abbia voce e capacità in sede decisionale pregandolo di prendere assieme a cuore la vicenda e tralasciando gli atteggiamenti rassegnati apparsi sui media.
Il Sindaco li rinnega prontamente.
Riprende la parola il Vicesindaco Fellet che legge un sua dichiarazione dove parla di democrazia, di verità, di Pascal, di sensibilità, accusando anche la malafede di chi parla di inceneritori per allarmare mentre il piromostro è altra cosa, continuando citando pregiudizi, parametri, legalità, il proprio impegno e la propria attenzione e la propria preoccupazione, crescita stabile e sostenibile.
Il pubblico sente ma non ascolta cercando di capirci qualcosa.
Ad un certo punto si sente terra dei fuochi e il pubblico si rianima.
Ma lui continua con il terrorismo psicologico, con il paesaggio circostante, energia ecocompatibile, bla bla bla. E termina.
Interviene il consigliere Bressan annunciando il suicidio politico di questa amministrazione ricordando come se è vero che sia la Regione a dire l’ultima parola è anche vero che riferirsi esclusivamente agli strumenti urbanistici diventa inutile se come ha detto il pirotecnico l’autorizzazione diventa variante urbanistica a tutti gli effetti. Poi segue tutta una serie di riflessioni e considerazioni su chi vota e quanto pesa il suo voto.
Infine rivolgendosi al capogruppo della maggioranza sottolinea l’indifferente atteggiamento di Sindaco, Vicesindaco e forse giunta nei confronti dei consiglieri della propria maggioranza aggiornati sugli esiti della conferenza dei servizi non due giorni dopo ma dopo forse una settimana.
Siamo agli sgoccioli.
Punto tre.
Bressan chiede da oggi come prosegue l’iter autorizzativo.
Un Sindaco ormai allo stremo riepiloga e all’auspicio della Capuzzo che questa volta vada il Sindaco in persona alla prossima Conferenza dei Servizi, lui risponde che sicuramente, questa volta ci andrà lui.
Sostanzialmente si chiude qui dopo un altro invito da Andreetta e Capuzzo e Bressan a condividere un percorso di conoscenza, informazione e preparazione.
Il Sindaco prende atto e Bressan auspica che anche il Segretario abbia preso non solo atto ma anche giusta nota.
Il Sindaco chiude il Consiglio e un cittadino chiede di intervenire.
Legge, dichiarandosi autorizzato a farlo dallo stesso autore, una relazione di un  ricercatore, Federico Valerio, il cui curriculum nulla ha da invidiare agli accademici ecologi citati da Bressan, che smonta totalmente lo spot propagandistico della piroditta.
Partendo dall’affermazione per cui le centrali a biomasse sono tutte illegali spiega che l’illegalità è dovuta al peggioramento della qualità dell’aria dei territori che le ospitano con l’immissione in atmosfera di importanti quantità di ossidi d’azoto, polveri sottili e ultra sottili, idrocarburi policiclici aromatici, diossine…
La legge violata è il  Decreto Legislativo 155/2010 che, tra le sue finalità, prevede di  “mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona e migliorarla negli altri casi”.
Cita l’esempio di come, a parità di energia prodotta (elettricità+calore), una centrale alimentata a biomasse legnose emette 42 volte più polveri sottili (PM10) di una centrale di pari potenza, alimentata con gas naturale. Sottolinea che in assenza di impianti di teleriscaldamento e senza il contemporaneo spegnimento di impianti termici poco efficienti,  alimentati con combustibili con fattori di emissioni superiore a quello delle biomasse utilizzate, sia inevitabile che tutti questi inquinanti provochino un sicuro peggioramento della qualità dell’aria e un proporzionale aumento di rischio sanitario per la popolazione esposta.
Questo significa che il rispetto delle concentrazioni di inquinanti nei fumi, ammessi dalla Legge è una condizione necessaria, ma non sufficiente, al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e l’entrata in servizio di questi impianti.
Segnalando poi come una delibera della Regione Emilia Romagna faccia proprie queste indicazioni cautelative conclude evidenziando che, dati alla mano, in tutte le aree servite da gas naturale, il più pulito combustibile di cui possiamo disporre, sarà impossibile che l’uso energetico di biomasse al posto del gas naturale, possa lasciare inalterata, e tantomeno migliorare, la qualità dell’aria del territorio interessato alle ricadute dei fumi prodotti dal nuovo impianto.
L’autorizzazione ha valore solo se il progetto dimostra anche che l’entrata in funzione dell’impianto  “mantiene la qualità dell’aria ambiente, laddove buona e la migliora negli altri casi”.
L’intervento viene applaudito dai  presenti che fino all’ultimo sono rimasti e sono passate da poco le 23.
Il documento è reperibile integralmente al seguente link

Questa è la sintesi di oltre quattro ore di seduta, intensa e partecipata, comprensibilmente incompleta e imperfetta. Ce ne scusiamo ma pensiamo di aver reso fedelmente i concetti e le posizioni.
Crediamo infine che una nostra considerazione possa riguardare la responsabilità.
Nel corso degli anni della nostra Repubblica ci siamo convinti che l’essere cittadini in una democrazia rappresentativa esaurisca la nostra partecipazione con un voto che demanda a chi eleggiamo il compito di decidere per noi. Di fronte ad un progetto così controverso e rischioso ciascuno di noi è chiamato invece a portare il suo contributo sia tra i cittadini sia, e a maggior ragione, tra i loro rappresentanti istituzionali.
Quindi il nostro non agire e a maggior ragione il non agire dei nostri rappresentanti  comporterà una responsabilità diretta non solo per un via libera rassegnato o indifferente senza dimostrazione provata di garanzie, ma anche quella, assai più pesante e gravosa, di possibili conseguenze funeste per l’ambiente circostante, per gli esseri viventi che lo abitano, e per l’intera comunità.
Dio non voglia.
E nemmeno noi.

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Consiglio Comunale del 22 Dicembre 2015: Cronaca

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Si inizia con l’appello (vedi qui).
ora-legale-257x300Il Sindacotto legge la comunicazione (eccola) inviata dalla consigliera Capuzzo impossibilitata, per motivi di lavoro, a partecipare al consiglio. Due sono gli argomenti annosi affrontati dalla consigliera nella sua comunicazione. La prima riguarda l’orario di convocazione del consiglio.
Tanto tempo fa un Sindaco megalomane dall’ego inversamente proprozionale alla statura (appunto, megalosindaco) per fare un dispetto alle minoranze aveva convocato un consiglio comunale alle 18.30. Viste le proteste delle minoranze di allora per questa inusuale convocazione temporale, e avendo intuito che la cosa dava particolarmente fastidio, per ripicca, continuò a convocare i consigli alle 18.30.
Il Sindacotto appena insediatosi spostò l’orario dalle 18.30 alle 19.00, come a voler dimostrare, verso le minoranze, un po’ di “apertura”. La cosa ha però, sostanzialmente, il sapore di una  presa in giro in quanto lo spostamento di mezz’ora non risolve il problema di chi lavora fino a tardi. Inutili sono state le ripetute richieste delle attuali minoranze per ottenere uno spostamento della convocazione alle 20.30. L’arroganza insita anche in questo sindaco come nel precedente, se ne fa un baffo, anzi mortifica le minoranze rendendo vane ed inascoltate le loro richieste.

Il politico, per definizione, non conosce vergogna;
la conoscesse, non farebbe il politico.
(Giovanni Soriano)

verbali_piccLa seconda questione, sollevata dalla consigliera Capuzzo riguarda le  verbalizzazioni  del segretrentun%. Siamo di fronte all’ennesima e ormai acclarata verbalizzazione fantasma di quello che le minoranze dicono in consiglio.
La misura è talmente colma che il consigliere Bressan, come vedremo in seguito, ha minacciato di segnalare la cosa all’agenzia dei segretari comunali.
Ma chi lo smuove questo ex parlamentare leghista… il Sindacotto no per evidenti affinità “elettive” (e la citazione latina “canis canem non est” è quanto mai appropriata).

1.  Approvazione verbali seduta del 30 ottobre 2015 (dal N. 22 al N.32)
Prende la parola il consigliere Bressan chiedendo che la votazione avvenga verbale per MarvinMartianverbale essendovi nelle verbalizzazioni del segretrentun%  molte “mancanze”, non venendo riportate «le precisazioni fatte da me e dai colleghi della minoranza.. come non ci sono le dichiarazioni fatte dal vicesindaco nonchè assessore nonchè ecc.. ecc.. Fellet sulla vendita della casa di via S.Pio X.. nè quelle sul piano degli interventi.. per quanto riguarda il regolamento del Maglio, benchè poi ritirato, manca il testo modificato come da me proposto..» e prosegue dicendo che i verbali dovrebbero almeno riportare la traccia del dibattito avvenuto.. ma quello che avviene nel comune di Gaiarine è una cosa grave.. continua dicendo che scriverà al responsabile dell’Albo Nazionale dei Segretari per segnalare questa continua inadempienza.
Ricorda come il segretrentun% gli abbia confidato che in un comune doveva aveva svolto l’attività di segretario avesse sempre steso i verbali in modo preciso e conforme al dibattito avvenuto, ma che dopo l’elezioni, vinte dalle minoranze, abbia deciso di non verbalizzare più in quel modo in quanto convintosi che anche la sua verbalizzazione (puntuale, corretta, esaustiva, precisa e obiettiva: come dev’essere, vivaddio) avesse avvantaggiato proprio le minoranze (magari non leghiste).
Se è vero quanto riferito dal consigliere Bressan, del quale non abbiamo motivo di dubitare anche per il fatto che  segretrentun%   non lo ha smentito pur facendo faccine perplesse di circostanza (chi?? io??), quanto messo in atto dal segretrentun%  in quel comune e quanto sta facendo a Gaiarine, dato che usa lo stesso metodo, lo pone  fuori da qualsiasi comportamento deontologico, come d’altra parte da noi  affermato ormai da anni. croppedimage318436-gambadilegnointera2Questo “signore” dimentica che dovrebbe essere il garante di tutti i consiglieri in quanto pagato dall’intera comunità di Gaiarine e non solo da quella parte che ha eletto l’attuale maggioranza e dimentica, altresì, che non spetta a lui determinare l’esito delle prossime elezioni amministrative nel nostro comune. Il suo comportamento, se conforme a quanto detto dal consigliere Bressan, è semplicemente scandaloso. È davvero ora che intervenga l’agenzia o il prefetto.
Il consigliere Andretta si associa alle considerazioni di Bressan, auspicando addirittura che le sedute del consiglio comunale di Gaiarine vengano tele riprese come avviene in tanti altri comuni anche perché ci sono i mezzi tecnologici per farlo, e mettendo così a disposizione della cittadinanza la diretta streaming dei consigli come anche un successivo podcast.
Il Sindacotto non parla perchè non vuole rovinarsi una palese condiscendenza nat921689197d019280d5cc62514742f01ealizia e si passa al voto dei singoli verbali.
Undici votazioni in sequenza, con voti contrari delle minoranze quando il verbale votato è incompleto e viziato. Diventa qui del tutto superfluo riportarne il dettaglio.

I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie:
gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.

(George Orwell)

2. Ratifica deliberazione di giunta comunale N. 121 del 24/11/201
Il Sindacotto cede la parola all’assessore De Zan che chiede se dare per letta l’intera delibera o se deve leggere la parte delle entrate e uscite. Ci si accorda per una lettura pulcino-uovoparziale. La De Zan legge. (pio pio pio) Il tono di voce è così basso che i presenti non capiscono quasi nulla mentre il ritmo della lettura dà la sensazione di una litania, biascicata in fretta con la convinzione di perder tempo e finir il prima possibile.
Andreetta la invita a leggere anche la parte della delibera dove è riportato l’avanzo di amministrazione  (€ 887.335,91). Si passa alle domande.
Prende la parola il consigliere Bressan mettendo in luce una lunga  serie di incongruenze tra la delibera ed il dispositivo allegato. Si discute. Si guardano le carte. Alla fine la De Zan in palese difficoltà ammette che nella delibera alcuni dati sono sbagliati.
Ma ecchessarà mai..
Bressan chiede come mai una delibera  approvata dalla Giunta il 24 novembre possa avere un allegato che è datato 10 dicembre, cioè ben 16 giorni dopo.
La  De Zan  tergiversa (pio pio pio) e allora Andreetta le chiede se ha una risposta.
Quale può essere secondo voi la risposta?..
provate a indovinare .. naturalmente che è colpa degli uffici..
pinoccioBugia, bugia. Il termine di legge per le variazioni di bilancio era il 30 novembre. La nostra super efficiente amministrazione le ha invece approvate, sicuramente non prima del 10 di  dicembre, probabilmente dopo. Poi come molto spesso succede in Italia, si aggiustano date, importi e così via. Proprio un bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Bressan chiede come mai l’acquisto del nuovo scavatore sia stato imputato al capitolo _vyr_22498265dello smaltimento rifiuti. Nasce un battibecco col Sindacotto, che alla fine arrabbiato se ne esce dicendo che «.. serve anche per la piazzola ecologica».
Bugia, bugia. O meglio, una dichiarazione bugiarda con una parte di verità.
E’ vero che lo scavatore (15/20 volte all’anno) viene usato anche nella piazzola ecologia per  comprimere i rifiuti ingombranti all’interno dei cassoni, o per spostare e caricare la ramaglia, ma la verità è che lo scavatore doveva essere imputato ad altri capitoli inerenti la manutenzione del territorio ma su quei capitoli non c’erano i soldi. Un altro bell’esempio di etica e trasparenza amministrativa.
Andreetta chiede spiegazioni su una serie di spostamenti di cifre relativi ai capitoli riguardanti il sociale. La De Zan (pio pio pio) dà alcune risposte. Andreetta fatica a seguirne il ragionamento, De Zan (pio pio pio) tenta di spiegarlo meglio.. Dopo un po’ i due si chiariscono.
zoomIl consigliere Andretta  chiede come mai ci sia una variazione di bilancio che raddoppia la spesa per gli spogliatoi della bispalestra. A luglio, cioè appena 4 mesi fa, con il bilancio di previsione era stata prevista una spesa di 150.000€ ora diventata di 300.000€.
Il Sindacotto dice che avevano pensato di «..portarli al grezzo..» mentre ora hanno deciso di «..completarli..». Andreetta insiste per sapere come mai una spesa così alta per degli spogliatoi. Nasce un altro battibecco che porta Andreetta  a chiedere «..cosa sono questi spogliatoi? se ne può sapere di più?», intendendo cosa avranno di così prezioso per giustificare una spesa di 300.000 euro.pièces-dor-qui-tombent-2
La risposta del Sindacotto è una di quelle lapalissiane risposte che fa grande un sindaco e la sua amministrazione  «cosa vuoi sapere?.. che è compreso di IVA.. secondo te cosa sono gli spogliatoi.. dove la gente si cambia..».
Quindi se noi portiamo lì il segretrentun% ce lo cambiano? Magari fosse così..
Bressan a braccio fa la dichiarazione di voto per il suo gruppo,  annunciando  voto contrario.. perché le scelte di questa amministrazione (vedi spogliatoi) confermano una volta di più la certezza che non vi sia  nessuna visione strategica.
La dichiarazione di voto del consigliere Andreetta, che potete leggere integralmente qui, mette in luce la poca trasparenza (trattasi di un benevolo eufemismo) dell’amministrazione e il trattamento indecoroso che ricevono le minoranze.. «..continua sistematicamente una modalità per cui le opposizioni devono sapere il minimo possibile di qualsiasi cosa, e, ovviamente, il più tardi possibile; in buona sostanza si continua a non rispettare il ruolo delle opposizioni, in qualche modo prendendosi gioco delle stesse..». tasche-vuote4Prosegue criticando quel piagnisteo continuo dell’amministrazione che dice di non avere soldi.. «.. e infatti “non ci sono schei”, soprattutto per i servizi e magari l’aiuto a famiglie ed imprese, ma si attinge da questo “tesoretto” per alimentare capitoli di spesa che non piangono mai, perché a Gaiarine – ormai lo sappiamo – ci sono capitoli che non piangono mai, e anche stavolta ne abbiamo la chiara evidenza; sono quelli per la nuova palestra.». Fa presente come la documentazione prodotta, il bilancio di previsione, ecc. «… E’ l’ennesima reiterata evidenza che piani di investimento, programmi di spesa, schemi di bilancio in questo comune non sono altro che “carta che si lascia scrivere”!»
Si vota.
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Fracassi contrari

Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata.
La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita.
E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico.
È un affarista, un disonesto.

(Sandro Pertini)

3. Approvazione documento unico di programmazione (DUP) – 2016/2018;
La De Zan (pio pio pio) legge. Il pubblico rischia la sonnolenza. Solita litania.
Prende la parola il consigliere Bressan  ricordando che nel precedente consiglio comunale aveva fatto i complimenti per la chiarezza e il corretto italiano che aveva contraddistinto la stesura del documento riguardante la Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2015, ma che ora è costretto a ricredersi poiché il  DUP è pieno Cuneiform_scriptdi errori e strafalcioni, alcune frasi sono illeggibili (ne legge una e non si capisce proprio nulla). Continua  affermando che la cosa più grave sta nel fatto che questo documento che avrebbe in sè grandi potenzialità, in quanto può aiutare un’amministrazione a pianificare  le cose da fare nei successivi tre anni, sia invece assimilabile ad un contenitore dove predominano sia negli obiettivi che nella parte operativa i vuoti, evidenziando una volta ancora, una volta di più, la mancanza assoluta di una vera programmazione, di una visione strategica pianificata in un percorso coerente e organizzato.
Mette in evidenza tutta una serie di incongruenze.. i dati sul “ciclo ecologico” (rifiuti) non coincidono con quelli pubblicati dall’ARPAV.. la tabella riportante i consorzi a quali il comune di Gaiarine partecipa porta dei dati errati.. così come è errato l’importo delle opere pubbliche in fase di realizzazione.. interviene la De Zan che (pio pio pio) dice che in effetti c’è un errore..
Bressan continua dicendo che forse l’amministrazione doveva sapere che la Tasi sarà abolita e quindi si doveva fare uno sforzo per tenere conto di questa novità e non ragionare come se nel 2016 tutte le entrate fossero uguali al 2015. La De Zan (pio pio pio) risponde che il DUP sarà riproposto come prevede la legge entro il prossimo febbraio e allora con la legge di stabilità approvata e definitiva si potrà ragionare su cifre reali.
Bressan aggiunge che spera che il bilancio di previsione del prossimo anno sia approvato entro il 31 marzo.. che i contributi per lo sport non vadano ad esclusivo beneficio  del calcio.. che venga aumentato il contributo per la protezione civile.. che i 300.000 euro di spesa programmati per il sociale non siano come biglie gettate nella sabbia..
Passa poi ad una provocazione chiedendo al Sindacotto se avesse già applicato il Jobs imageAct di Renzi dato che la forza lavoro indicata in pianta organica corrisponde a zero unità?
Bofonchiamento del primo cittadino su deprecabili errori e sviste nella stesura.
Nella sua dichiarazione di voto Bressan ribadisce come il documento presentato sia pieno di errori, e invita, a tal proposito, i consiglieri di maggioranza a leggere (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?)  i documenti che vengono presentati in consiglio non solo per correggere gli errori ma anche per dare consigli (ma lo sanno fare? e se sì, ne hanno voglia, consapevolezza, motivo?), ripete che il documento è approssimativo e completamente mancante di visione strategica (vabbeh, questa cosa della visione strategica ormai è come la faccia nascosta della luna: tutti sanno che c’è ma nessuno l’ha mai vista).
piccola-ragazza-dolce-della-scuola-che-tira-i-suoi-capelli-biondi-nello-sforzo-che-ottiene-pazzo-mentre-studiando-44860017Interviene quindi il consigliere Andreetta che ribadendo la presenza degli errori nel documento proposto con aria paterna e condiscendente si rivolge alla De Zan..  «si vede che l’assessore si sta sforzando..» lo rimbrotta il Sindacotto «consigliere non giudichi!» e continua Andreetta «ma la invito a non sottovalutare questi aspetti formali.. non è assolutamente giustificabile il fatto che si porti in consiglio un documento così..».
La De Zan perdendo un po’ della sua fanciullesca innocenza chiede (co co co cooo) «ma lei cosa avrebbe fatto.. cosa potevamo fare noi senza il riferimento della legge di stabilità..» come se errori di calcolo e ortografici dipendessero dalla legge di stabilità..
Andreetta risponde «..dovevate lavorare di più.. si capisce che non sapete che pesci pigliare.. ». Passa poi alla lettura della sua dichiarazione di voto che potete leggere integralmente qui.
Nella sostanza ribadisce che i soldi vengono spesi solo per completare la palestra che alla 7017814-battenti-sacco-di-denaro-in-euro-con-ali-illustrazionefine costerà ai cittadini di Gaiarine 2.000.000 di euro (diconsi due milioni di euro!!!!), che questa amministrazione non ha nessuna voglia di abbassare i tributi locali e che tutto quello che viene presentato dall’amministrazione in termini di importi sono solo cifre buttate a caso dato che  poi saranno aggiustate strada facendo secondo le contingenze e non ispirate ad una programmazione pluriennale.
Si vota.
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Fracassi contrari

Penso che, in politica, sia ragionevole adottare il principio di essere pronti al peggio, nella misura del possibile, anche se, naturalmente, dobbiamo, nello stesso tempo, cercare di ottenere il meglio. Mi sembra stolto basare tutti i nostri sforzi politici sull’incerta speranza che avremo la fortuna di disporre di governanti eccellenti o anche competenti.
(Karl Popper)

imagesiiiii4. Nomina comitato di gestione della biblioteca per il triennio 2016/2018.
Illustra il Sindacotto. Sono da eleggere cinque  membri del comitato di gestione della biblioteca. Tre  spettano alla maggioranza, due alle minoranze. Se c’è accordo sui nomi si può votare in modo palese.
La minoranza fa il nome di Benardetta Dardengo e di Kety Liset; la maggioranza quelli di Pilan Ada, Roberta Dardengo e Maria Grazia Carrer.
Per cui si decide di votare in modo palese.
Si vota.
Approvato all’unanimità.

Il Sindacotto ringrazia i componenti uscenti del Comitato Biblioteca e fa gli auguri di buone feste e di un prospero 2016.
Naturalmente contraccambiamo gli auguri ma per un 2016 che porti nel Comune di Gaiarine happy-new-year-resolutions-1

più rispetto per le minoranze
meno arroganza
più partecipazione dei silenti consiglieri di maggioranza
meno ignoranza di fronte ai problemi della comunità
più solidarietà
meno soldi spesi per opere insensate: la palestra
più rispetto delle norme
meno intrallazzi    
più trasparenza
meno gestione personalistica della cosa pubblica

Auguri a tutti

toto1_01“..ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”
(Leonardo Sciascia)

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Consiglio Comunale del 30 Ottobre 2015: Cronaca

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Si va ad iniziare. Per i presenti vedi qui .

1. Approvazione verbali seduta 23 Luglio 2015 (dal n°13 al n°21);
Si va veloci.
OLYMPUS DIGITAL CAMERALa minoranza probabilmente questa volta, pensa che sia una perdita di tempo insistere nel contestare i verbali; inutile fatica far capire che compito del segretrentun% è quello di garante per tutti i consiglieri e proprio per questo ha per dovere verbalizzare gli interventi in modo corretto. Così questa volta, rassegnata, tace.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo e Fracassi astenuti 

2. Nomina commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari;
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210Illustra il Sindacotto. Sono da eleggere due membri della commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari. Uno spetta alla maggioranza l’altro alle minoranze. Se c’è accordo sui nomi si può votare il modo palese.
La minoranza fa il nome della consigliera Fracassi; la maggioranza quello del vicesindaco Fellet. Per cui si decide di votare in modo palese.
Un doveroso inciso. Ecco qui un’altra nomina per l’accappiaincarichi: Vicesindaco, Assessore all’Urbanistica, Assessore all’Ambiente, membro del consiglio del Pio Istituto, articolista del foglio parrocchiale Il Ponte, e … forse altri che ora ci sfuggono. Ma se da Assessore all’Ambiente ha nel cassetto una bozza del Regolamento di Polizia Rurale da quasi un anno, da Assessore all’Urbanistica lo vedremo all’opera anche nel proseguo di questo Consiglio millantando affermazioni, arrampicandosi sugli specchi, distribuendo responsabilità e incombenze. Ciò che sa far bene è vendere (la trattativa privata l’ha fatta lui, a quanto dirà il Sindacotto) o, per meglio dire, “svendere” la casa di via S.Pio X, ma anche questo vedremo più avanti.
Si vota:
approvato all’unanimità

 

 

3. Gestione Maglio Tonet. Approvazione regolamento;
regolamentoIllustra il Sindacotto, anzi, non illustra proprio niente , nel senso che esordendo con «è da approvare il regolamento del maglio Tonet.. lo avete letto..» dà inizio ad una discussione sul caso di leggerlo o darlo per letto. Alla fine si dà per letto. Prende la parola con durezza il consigliere Bressan presentando un emendamento all’articolo 3. Ricorda come il Sindacotto abbia sempre detto di essere contrario alla formazione di commissioni.. fa presente che quando è stata chiesta dalle minoranze l’istituzione della commissione per il sociale, egli stesso (il Sindacotto), abbia affermato che le commissioni non funzionano portando come esempio, (senti, senti) le commissioni provinciali.. Ora invece propone un Comitato di Gestione composto da nove (9!?) membri e tutti nominati dal Sindacotto. Aggiunge Bressan che tale gestione poteva essere affidata al Comitato Biblioteca e che neppure gli Uffizi hanno un Comitato di Gestione così numeroso (lo sguardo del Sindacotto è perplesso: Uffizi, Uffizi.. ha già sentito questo nome).. insiste Bressan immaginando come sia possibile immaginare ispiratore di tutto questo nientepopodimenoche  il presidente Muraro che nella sua personalissima allegra gestione della cosa pubblica ha generato commissioni itineranti (di cui anche il Sindacotto fa parte) che vanno in giro per il territorio a cantine, valorizzando le eccellenze del territorio e la gradazione alcolica degli intelletti.. Propone quindi l’emendamento che contempla un comitato di sei (6) membri, di cui uno di diritto, l’Assessore alla Cultura (che ha un sussulto nel suo catatonico torpore: io? cosa? come?), e gli altri cinque eletti dal Consiglio Comunale, dando rappresentanza anche alle minoranze, evitando così che il Sindacotto agisca anche in questo caso da “burattinaio” del Maglio e della sua gestione.
Il Sindacotto tenta di spiegare che il numero nove dei membri del comitato non è stato messo a caso (ma và?!?).. ma per garantire un numero di persone sufficientemente ampio in grado di effettuare visite e dimostrazioni, e che comunque possono anche essere ridotti, ma sei, secondo lui, sono pochi.. e che però non può accettare che vengano nominati dal Consiglio Comunale in quanto devono essere persone in grado di far funzionare il Maglio, dopodichè tenta di mettere in votazione l’emendamento.. ma interviene la consigliera Capuzzo osservando che probabilmente verrebbero nominate le stesse persone sia dalla maggioranza che dalla minoranza, essendo poche, in Comune, le persone che hanno le conoscenze e le esperienze necessarie al funzionamento del Maglio, ma l’atto elettivo del Consiglio Comunale non sarebbe altro che un atto democratico al contrario dell’ennesima nomina diretta e insindacabile del Sindacotto.
A riprova di ciò, cita un articolo dello Statuto Comunale nel quale si stabilisce l’obbligo di dare rappresentanza a tutti i gruppi consiliari.. riprende poi il suggerimento di Bressan di affidare la gestione al Comitato Biblioteca o anche, perché no, alla nascente Pro Loco di Francenigo (ipotesi che vede cenni di assenso tra il pubblico).. infine osserva come il regolamento potesse esser steso in un italiano migliore e privo di banali errori ortografici.
Il Sindacotto si scuote e tentenna, bofonchiando come ci siano osservazioni giuste sulle quali si può discutere mentre altre invece.. altre.. e finalmente pronuncia una delle sue frasi che faranno la storia, al ribasso, del nostro Comune:
«lo sai che tante idee non fai mai niente»..
240_F_71963576_uCxAoxsQ8idrTYtR07blX2YMtm4ZrGHbAllora: tutto il mondo è in cerca di “idee”, idee nuove, innovative, originali, propositive, creative, giuste. Chi ha idee, anzi, chi ha più idee è vincente, potendo scegliere la migliore. Si realizzano addirittura “brainstorming” (vabbè, tempesta di cervelli..)  per far nascere idee e trovare soluzioni, ma per l’amministrazione comunale di Gaiarine se c’è un’idea basta e avanza, perché raramente si manifesta e quando questo raro evento accade.. si partorisce (abortisce?!?) il Regolamento per il Comitato di Gestione del Maglio, che per storia e significato meriterebbe ben altro.
Il Sindacotto comunque, alla fine, è propenso al ritiro del punto ma con la sola modifica dell’articolo 3 (quello sulla composizione, per capirsi).. interviene a questo punto la consigliera Fracassi con tutta una serie di osservazioni e incongruenze relative alla sede, all’inventario dei beni, alle competenze del Segretario del Comitato, alla pubblicazione delle decisioni, alle eventuali dimissioni di qualche suo membro (se un membro si dimette, o muore, lo si rimpiazza? e come? e chi lo nomina?).. infine propone che la Presidenza sia data all’Assessore alla Cultura (che ha un sussulto nel suo catatonico torpore: io? cosa? come?) e non al Sindaco.. il Sindacotto cerca di spiegare che la nomina nel Comitato di Gestione ed il Regolamento relativo sono una specie di riconoscimento per le persone che già adesso fanno funzionare il Maglio.. la consigliera Fracassi ribatte che se un regolamento nasce fatto bene funzionerà adesso ed in futuro.
Diciamo noi che è proprio dal confronto delle idee che nascono le cose che potranno avere un futuro.
Alla fine viene deciso di ritirare il punto.
illustrazione-del-fumetto-di-amleto-del-bassotto-tedesco-del-cane-45229285Dobbiamo qui proporre una considerazione, da sempre attanagliati da una sorta di dubbio amletico: “in quanto commissione provinciale.. esistere o non esistere?!?.. bere o non bere?!?.. mangiare o non mangiare?!?.. è più sollazzevole nella panza soffrire i gorgogli di gola e i crampi dell’oltraggioso appetito o prender le posate contro un mare di pietanze e, ingurgitandole, porre loro fine? questi sono i veri dilemmi della vita”.
Ora, finalmente, ci par di intuire la risposta e lo scoramento ci piglia e scuote nel profondo.
Si vota per il ritiro del punto:
approvato all’unanimità

 

4. Acquisto di particella per l’allargamento e messa in sicurezza della rotatoria tra la strada provinciale SP 44 di via Calderano e la strada comunale di via Gerardo da Camino;
2000px-Italian_traffic_signs_-_rotatoria.svgIllustra il Sindacotto.. per poter allargare l’incrocio della rotonda di Calderano si acquisteranno 186 mq ad un prezzo di 10.000 euro.. l’opera di allargamento dell’incrocio sarà finanziata anche dalla Provincia (ma allora, esiste ancora?) con un contributo di 30.000 euro..
Interviene la consigliera Capuzzo mettendo in evidenza che si fa ora quello che si doveva fare prima, quando si è realizzata una rotatoria costata qualche centinaio di migliaia di euro e che ha accentuato i problemi invece di risolverli.. dichiara quindi di essere sempre più favorevole a soluzioni che tutelino e agevolino l’utenza debole di ciclisti e pedoni e che naturalmente è a favore di tutto quanto viene fatto per la sicurezza dei cittadini.
Si vota:
approvato all’unanimità

 

5. Presa d’atto della dichiarazione dei tecnici redattori del piano di lottizzazione “Le Siepi” relativamente al limite di inviluppo;
73017Illustra il Sindacotto facendo presente che c’è la richiesta dei lottizzanti di poter spostare l’edificazione all’interno della lottizzazione ed in tal senso è pervenuta una dichiarazione dei loro tecnici che afferma che il tutto viene fatto in rispetto delle norme (ma dai?!? e cosa dovevano dichiarare? il contrario?).
Interviene il consigliere Bressan mettendo in evidenza due questioni: la prima riguarda la sagoma di inviluppo, la seconda riguarda le distanze.. i lottizzanti chiedono di uscire dalla sagoma di inviluppo andando in deroga alle distanze.. Bressan si dichiara favorevole alla proposta però giudica scorretto e pericoloso prendere atto di una dichiarazione di un professionista da allegare alle norme tecniche tanto più che esiste già l’articolo 78 del Regolamento Edilizio Comunale che dà indicazioni per le deroghe sulle distanze.. la procedura corretta è quella di aggiungere un articolo alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Lottizzazione che riportando quanto richiesto faccia poi riferimento all’articolo 78 del Regolamento Edilizio.
Il consigliere Andreetta propone la propria dichiarazione di voto..  non è riuscito a capire perché sia stata portata in Consiglio Comunale questa presa d’atto.. ha capito che un privato si è trovato di fronte ad un problema normativo.. ha capito che gli uffici comunali (il cosiddetto Ufficio Tecnico che di tecnico da anni non ha più nulla) non sono stati in grado di proporre una soluzione.. quindi due sono le cose: negli uffici c’è qualcosa che non va (ma noooooo!!!!).. oppure c’è un vuoto normativo che non permette di rispondere puntualmente.. ma se è vera la seconda ipotesi (non dimenticando la prima) allora in Consiglio Comunale doveva essere portata una modifica delle norme che permettesse di sanare questa lacuna in modo di dare una soluzione a questo caso ma anche simili a venire.. se così si fosse operato non avrebbe avuto niente da dire ma è inconcepibile che il Consiglio Comunale prenda atto di una sorta di autocertificazione proveniente da un tecnico professionista privato.. siamo di fronte ad un soluzione “particolare” per una richiesta “particolare“, quindi mai avrebbe dovuto “arrivare” in Consiglio Comunale.. e per questo dichiara, chiedendo al segretrentun% di verbalizzare correttamente, che non parteciperà al voto.
La consigliera Capuzzo mette in luce che non essendo stata allegata neppure una planimetria è abbastanza difficile capire di che cosa si tratti e fare una valutazione corretta della faccenda. Ascoltando l’intervento del consigliere Andretta ne deduce la ragionevolezza convenendo quindi che il Consiglio Comunale viene chiamato a deliberare su una richiesta particolare, legittimando così in futuro analoghe richieste perché il vuoto normativo ora presente non viene sanato.
Al Sindacotto non frega nulla di tutto questo e forse l’unico vuoto che paventa è quello della propria panza, e vorrebbe votare. Addirittura la sua maggioranza silenziosa alza già lesta la manina ma interviene il consigliere Bressan chiedendo la possibilità di modificare il deliberato in modo tale che siano modificate le norme tecniche del piano di lottizzazione.. Segue un serrato confabulìo tra Sindacotto, segretrentun% e Assessore all’Urbanistica.. la richiesta viene accolta e il consigliere Bressan detta la modifica al segretrentun% che prende nota.
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210e il nostro super “caregaro”, cioè colui che occupa più careghe, cioè l’Assessore all’urbanistica, nonché Vicesindaco nonché Assessore all’ambiente, nonché.. nonché.. cosa fa? essendo Assessore all’urbanistica non propone una modifica alle norme in modo tale da sanare la lacuna evidenziata una volta per tutte e per tutti.
No, non lo fa. Per quale motivo non lo fa? Lanciamo il domandone della settimana:
perchè non fa?
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa
Bressan e Fracassi favorevoli
Capuzzo astenuta

 

 

6. Piano di recupero di iniziativa privata denominato “Ex Polveriera”.
Approvazione schema convenzione per costituzione servitù;
imagesIllustra il Sindacotto.. poche parole ma ben confuse, dalle quali non si capisce proprio di cosa si debba trattare e allora ve lo spieghiamo noi.
La proprietà chiede lo spostamento della servitù di passaggio a servizio dell’impianto di telefonia mobile, costituita a suo tempo per permetter la manutenzione dell’impianto stesso, dall’attuale posizione ad altra particella, adiacente al nuovo parcheggio, questo per far in modo che si possa accedere in modo più diretto all’impianto di telefonia.
Interviene la consigliera Capuzzo dicendosi favorevole, ma facendo presente che sono stati pochi i giorni a disposizione per leggersi gli atti e capire nel merito di che cosa si tratti.
Il consigliere Andreetta legge la sua dichiarazione di voto facendo presente che la convenzione in esame è sul tavolo della maggioranza da mesi, mentre lui l’ha ricevuta martedì scorso.. denuncia come chiara la strategia dell’amministrazione che mira a far in modo che le minoranze arrivino in consiglio impreparate non potendo così far perdere tempo e di conseguenza, avendo capito questo, lui non farà perdere tempo a nessuno e chiede al segretrentun% di verbalizzare che non parteciperà al voto.
Il consigliere Bressan annuncia il voto favorevole del suo gruppo.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa al voto
Bressan, Capuzzo, Fracassi favorevoli

 

 

7. Approvazione regolamento parco boscato “Bonaventura Maschio”;
Illustra sempre lui, il Sindacotto (attenti, attenti).. è un regolamento (bene, bene) che era già nella convenzione (quale? dove?).. messi gli orari di apertura (orari? di cosa? e quali?) e conclude.. «lo dobbiamo leggere?»
Ci guardiamo attorno: si notano le facce soddisfatte del pubblico in sala per aver capito di cosa si discuterà.
k7141027Interviene la consigliera Capuzzo dicendo che le sembra un regolamento buttato lì.. si parla di parco boscato, di oasi naturalistica ma non si capisce di cosa si tratti.. si parla di manutenzione ma non si sa chi fa che cosa.. si ha così la dimostrazione (ennesima e lampante) che il nostro comune non sappia gestire il “verde“… porta l’esempio di una bellissima siepe, che si trovava nel parco pubblico vicino a casa sua, che essendosi ammalata è stata tagliata, rasa al suolo pur essendo patrimonio pubblico e aggiunge l’ovvia considerazione che anche le piante si possono curare.. continua dicendo che viene il dubbio che si abbia paura di gestire “il verde“.. e dichiara il suo voto di astensione.
Il consigliere Bressan preannuncia anche per il suo gruppo un voto di astensione in quanto nel regolamento mancano alcuni ruoli chiave limitandosi ad enunciare solo regole comportamentali.. e dichiara di condividere l’intervento della consigliera Capuzzo.
Interviene il consigliere Andretta «..sicuramente questo regolamento è sul tavolo della maggioranza da settimane o mesi..» e ripete esattamente l’intervento fatto al punto precedente sulla considerazione che questa maggioranza ha della minoranza.. poi aggiunge che la stesura di questo regolamento poteva essere occasione per coinvolgere altre persone e per fare un “lavoro” fatto bene che avrebbe generato interesse verso quest’area che si spera non venga dimenticata dai cittadini.. invece si è preferito agire come sempre tenendo tutti all’oscuro.. e quindi per non far perdere alla maggioranza ulteriore tempo chiede al segretrentun% di verbalizzare che non parteciperà al voto.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta non partecipa al voto
Bressan, Capuzzo, Fracassi astenuti

 

 

8. Esame osservazioni, controdeduzioni ed approvazione della Iª variante al piano degli interventi (P.I.);
Come sempre illustra (vabbè, illustra è parola grossa) il Sindacotto.. dicendo che sono arrivate due osservazioni: una di Amica Terra Onlus (mentendo spudoratamente perché le osservazioni di Amica Terra sono nove (9!!!)  come potete leggere nel documento originale).. poi legge il riassunto, steso dal professionista incaricato della variante, di questa fantomatica unica osservazione di Amica Terra Onlus e la controdeduzione (potete leggere qui come hanno di fatto non tenuto conto delle osservazioni e risposto lucciole per lanterne).. continua dicendo che la seconda osservazione presentata da un cittadino chiede un cambio di destinazione d’uso in commerciale con la possibilità di costruire 16.000 mc.. e prosegue leggendo il diniego proposto dallo stesso tecnico di cui poc’anzi.
downloadInterviene la consigliera Capuzzo mettendo in evidenza che le osservazioni presentate da Amica Terra sono nove (9?!?) e che vi è agli atti una generica controdeduzione.. e questo rende illegittimo l’atto citando l’art 3 della legge 241 che obbliga le amministrazioni pubbliche a motivare punto per punto i dinieghi.. quindi nove (9?!?) sono le osservazioni e nove (9?!?) devono essere le controdeduzioni.. per cui chiede il ritiro del punto essendo l’unica cosa sensata da fare.. fa presente, proseguendo, che le osservazioni dovevano essere pubblicate nel sito del comune nella sezione trasparenza, come d’altra parte prevede la legge, che il Comune di Gaiarine continua a non rispettare (per chi non lo sapesse vi informiamo che l’(ir)responsabile della “trasparenza” è il segretrentun% ).. propone, anche per questa seconda motivazione, il ritiro del punto..
Aggiunge che l’osservazione numero uno (1) di Amica Terra mette in luce come una zona oggetto della Variante sia una zona sottoposta a tutela in quanto interessata da un corridoio ecologico secondario.. corridoio ecologico presente nel Rapporto Ambientale della VAS, Valutazione Ambientale Strategica, (un estratto lo potete leggere qui, sottolineate in giallo trovate le parti di interesse)… prosegue leggendo le parti salienti del Rapporto Ambientale indicando le pagine e facendo riferimento alla cartografia in esso presente.. inoltre legge l’art. 50 delle Norme Tecniche di Attuazione «Le suddette variazioni in sede di PI dovranno avvenire in ogni caso nel rispetto degli obiettivi generali di limitazione del consumo di suolo, del dimensionamento complessivo del P.A.T., impedendo e/o controllando la costruzione a nastro lungo le direttrici di traffico di interconnessione tra aggregati insediativi, e avuto cura di verificare che non siano alterati l’equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità evidenziate nella Valutazione  Ambientale Strategica. »«.. di conseguenza state trasgredendo non solo la forma ma anche la sostanza..»  prosegue Capuzzo facendo presente che vi sono altre lacune messe in evidenza da Amica Terra, come ad esempio la cartografia non aggiornata del PAT presente nel sito del comune.. e che se queste cose fossero state prese in considerazione si sarebbe potuto migliorare la variante; chiede di nuovo il ritiro del punto e se così non fosse il suo voto non potrà che essere contrario.
imbroglio-embrouille-demeler_articleSi innesca quindi una discussione tra il Sindacotto, il consigliere Andretta e la consigliera Capuzzo … il Sindacotto insiste nel dire (contro ogni evidenza) che l’osservazione è una sola equiparando l’osservante alle osservazioni mentre i consiglieri di opposizione non possono che ribadire come queste siano indubbiamente 9 (nove!).. il Sindacotto insiste concludendo che il punto in discussione non verrà ritirato.
Interviene il consigliere Bressan allineandosi con quanto detto dalla consigliera Capuzzo.. ripete come sia evidente che le osservazioni sono 9 (nove!) e come solo quando simili tra loro sia possibile accorparle e riassumerle, condizione del tutto assente in questo caso, poi chiede all’Assessore all’Urbanistica (a chi? al “caregaro”?) di rispondere con le controdeduzioni punto per punto, osservazione per osservazione.
Il “caregaro” e il Sindacotto scuotono la testa .. soprattutto il “caregaro” pare in difficoltà e tenta di dire che non risponderà.
Il consigliere Bressan fa presente che è suo diritto avere risposta poiché sulla questione dovrà esprimere un voto e quindi necessita di tutti i chiarimenti possibili per poterlo esprimere in modo consapevole.. legge quindi la prima osservazione di Amica Terra «La variante in oggetto va ad interessare, come ambito agricolo da sottoporre a riordino, parte della via Mazzul a Francenigo. Parte di tale ambito è sottoposto a tutela in quanto interessato da un corridoio ecologico secondario e da un “varco” localizzato individuato nella tavola 3.1.A Sistema Ambientale Naturale- reti ecologiche del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1137 del 23 marzo 2010.»e si dice perfettamente d’accordo con quanto detto dalla collega Capuzzo sulla relazione inscindibile tra le Norme tecniche di attuazione e la VAS e chiede dove sia stato controdedotto tutto ciò.
sedia_venezia_seduta_pagl20140407_184210Di solito il “caregaro” quando ha occasione di parlare non la molla più … parla … parla … parla o addirittura pontifica … ma questa volta è in palese difficoltà e ribadisce che l’osservazione è una però composta da 9 punti (magico caregaro!) e si lancia in un excursus sull’iter di adozione della variante che non c’entra nulla con quanto chiesto dal consigliere Bressan.. dice che caso mai la risposta dovrebbe essere data dal «..competente in materia e quindi l’estensore della variante del piano..».
Ci chiediamo  per quale motivo dobbiamo dare  un’indennità economica (schei) ad un Assessore all’Urbanistica che non sa nulla, che non si prende alcuna responsabilità e demanda al tecnico la competenza e la responsabilità di queste scelte “abominevoli”, un piano di interventi insignificante, miope, inadeguato, brutta copia del “Piano Casa” Regionale, questi amministratori, Sindacotto e “caregaro” in primis, sono ancora fermi al vecchio P.R.G. dei primi anni duemila, mentre il mondo attorno a loro in questi ultimi anni è cambiato, e non è che non se ne siano accorti, è che non lo accettano; questo loro modo di procedere ha qualcosa di penoso, ma per loro fortuna li soccorre l’anno straordinario giubilare che invitando alla misericordia ci richiama ad averne nei loro confronti.

Insomma, alla fine il “caregaro” rivolto al consigliere Bressan chiede con un senso di sfida  «.. o dobbiamo rifare il PAT ?..»  … Bressan non si scompone e risponde che nessuno vuole rifare il PAT e che comunque già una volta il Consiglio Comunale è intervenuto a sanare parti del PAT sbagliate come sulla questione degli usi civici.. ribadisce in modo molto chiaro e anche con tono perentorio che «..le norme tecniche dicono che le varianti ai piani di interventi devono essere fatte nel rispetto delle indicazioni contenute nella  VAS..».
Chiede poi al segretrentun% di verbalizzare come l’Assessore all’Urbanistica non intenda rispondere.. si innesca un’altra accesa discussione sulla verbalizzazione, sulle frasi che spariscono dai verbali, sul numero delle osservazioni..  alla fine il Sindacotto dice «.. andiamo avanti e tu fai la tua bella denuncia..».
Il consigliere Andreetta in premessa fa presente che il pubblico può rendersi conto di quale sia la situazione.. da una parte (minoranze) vengono esposte argomentazioni sensate e puntuali, dall’altra (maggioranza, o per meglio dire, il Sindacotto e in questo caso anche il “caregaro) ci sono risposte non all’altezza delle domande e di questo non si capacita.. passa alla dichiarazione di voto … già in fase di adozione di questa variante aveva espresso le sue perplessità … ma la maggioranza ha proseguito imperterrita e le minoranze sono presenti in Consiglio solo perché non se può far a meno.. «al mancato ascolto, in questa sede, io mi sono ormai abituato..» .. e prosegue dicendo che però  la cosa  più grave è la mancanza di ascolto e rispetto per i cittadini singoli o associati … cittadini che «si impegnano gratuitamente a migliorare la convivenza di noi tutti..».. gratuitamente e in buona fede.. e aggiunge che non essendo un tecnico non sa dire quanto corrette siano le osservazioni di Amica Terra ma quello che gli da fastidio è il modo in cui si risponde.. un modo sbrigativo a fronte di osservazioni articolate e documentate.. che meriterebbero ben altre risposte mentre la risposta in delibera non aiuta a capire niente.. e definendo «..questa modalità di agire palesemente scorretta..» dichiara infine il suo voto contrario.
C’è a questo punto la dichiarazione di voto del consigliere Bressan che evidenzia come la maggioranza si vota la prima variante al piano degli interventi, una variante poco utile al territorio ma forse molto utile a qualche cittadino… ricorda poi che l’iter della variante è iniziata con l’esposizione in Consiglio del  documento del Sindaco (lo potete leggere qui) riportante i criteri generali a cui la variante avrebbe dovuto ispirarsi che legge integralmente .. «Il Piano degli Interventi dovrà fare attenzione ad aspetti di coerenza dello sviluppo con le indicazioni contenute nel Piano di Assetto del Territorio ed inoltre porre particolare attenzione a tematismi di valenza ambientale quali: 1. promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole; 2. tutela delle identità storico-culturali e della qualità degli insediamenti attraverso le operazioni di recupero e riqualificazione; 3.salvaguardia e valorizzazione del paesaggio rurale e delle aree naturalistiche;4  difesa dai rischi idrogeologici. »prosegue sottolineando come da questi principi poteva nascere una variante che avesse effettivamente a cuore il riordino equilibrato ma invece questa variante non riordina proprio nulla e su questo concorda con quanto affermato da Amica Terra nelle osservazioni presentate.. ma si sa che prima di fare scelte pianificatorie bisogna riordinare le idee (averne di idee!!!) e che come già detto in passato questa maggioranza ha poche e oltre che confuse idee su cosa sia necessario al  nostro territorio.
images (1)Sulle osservazioni si dice favorevolmente sorpreso dal diniego alla richiesta pervenuta di costruire 16.000 mc ma si dice anche sicuro che qualche pensierino sull’accettarla o meno sia stato fatto non fosse altro per incassare qualche tributo in più.. afferma che non è stupito invece della bocciatura totale delle osservazioni di Amica Terra in quanto ben risaputo che l’amministrazione attuale non abbia particolare simpatia per la stessa associazione.. invita però a guardare ai contenuti, costituiti da osservazioni condivisibili, piuttosto che fermarsi al contenitore ovvero chi quelle osservazioni ha formulato.. spera inoltre che questo invito venga in casi analoghi accolto perché tale atteggiamento diverrebbe una vittoria per i cittadini di Gaiarine e per il territorio oltre a far vincere la democrazia.. in conclusione richiama quanto detto al momento dell’adozione di questa variante e cioè che non si deve procedere per singole varianti ma che è necessario superare il vecchio PRG con un piano degli interventi globale.. però nel momento stesso in cui afferma questo prova brividi per tale eventualità visto come procede questa amministrazione e vista la totale mancanza di una visione strategica quindi invita piuttosto a non fare nulla, evitando così almeno danni peggiori.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

 

 

9. Alienazione del fabbricato di Francenigo in via S. Pio X;
Illustra il Sindacotto quella che è l’alienazione di una abitazione in via S.Pio X a Francenigo.. sono state fatte varie aste (due per la precisione) andate deserte, poi è stata proposta la vendita «.. a destra e a sinistra» e non si è capito se da destra o da sinistra è arrivata una offerta (forse caduta dal cielo?) di 25.000€ ed è stato deciso di accettarla.
vendita-di-immobile-locato-e-diritto-di-prelazione_59084Il consigliere Andretta chiede che gli venga spiegato come da un’asta partita a 45.000 € si sia arrivati il giorno dopo a 25.000 € .. forse qualcuno attendeva una ulteriore gara per aggiudicarsela ad un prezzo più basso e chiede che gli venga data una spiegazione..
il Sindacotto afferma che è stata proposta prima a 35.000 €, poi a 30.000 € ma alla fine l’unico interessato è risultato essere il confinante che ha offerto 25.000 €.
Queste trattative, stando alle parole del Sindacotto almeno tre (35.000, 30.000, 25.000), quando sono avvenute? Naturalmente la notte tra il 13 ottobre, giorno di chiusura dell’asta e il 14 ottobre, giorno di datazione della lettera di offerta di 25.000 €, e questo ci fa proprio dire che siamo di fronte ad una amministrazione efficientissima.
Il Sindacotto viste le facce dubbiose delle minoranze contrattacca dicendo «se qualcuno di voi riesce..» ma non riesce a concludere la frase perché il consigliere Andretta che ha capito dove volesse andar a parare, subito ribatte «eh, no.. non siamo dei mercanti, ci vuole il rispetto dei ruoli in questo Consiglio».
Casa-pignorata-come-bloccare-la-venditaInterviene il consigliere Bressan facendo un po’ di storia.. l’anno scorso una prima asta a 55.000€ andata deserta, poi l’altro giorno una seconda asta per 45.000€.. le due perizie di stima fatte a distanza di cinque mesi sono state predisposte dal tecnico comunale.. ora nella delibera si scrive che l’offerta di 25.000€ è congrua.. ma si sarebbe dovuto fare una ulteriore perizia di stima.. ricorda poi che non c’è urgenza di vendere perché come è stato anche scritto in delibera il mercato immobiliare è fermo quindi chi vende in questo momento in effetti svende.. poi chiede come sia avvenuta questa trattativa dato che dagli atti non si riesce a comprenderne lo svolgimento..e che desta molta perplessità il fatto che viene steso il verbale di gara il 13 ottobre e il 14 arriva un’offerta…
Il Sindacotto tenta una spiegazione.. andata deserta la gara, l’amministrazione si è chiesta se l’immobile poteva interessare al confinante e incaricando il Vicesindaco di trattare la cosa..«in via del tutto eccezionale..» il confinante ha offerto 25.000€.
Povero questo confinante costretto a prendersi in carico questo “osso”, povero questo confinante che ha “dovuto” fare questo gran regalo al comune, peccato, però, che fosse l’unico a conoscenza come la gara fosse andata deserta. Povero ma tanto tanto generoso, talmente tanto che non ha aspettato neppure un giorno per fare questo gran regalo al comune di Gaiarine. Insomma: povero ma generoso.
Il consigliere Bressan chiede se si sia interpellato qualche altro possibile compratore..  il Sindacotto risponde «se non si è fatto vedere nessuno io cosa devo fare»Bressan dice che probabilmente nessuno sapeva che c’era la possibilità di acquistare questo immobile ad un prezzo sempre più conveniente.
La consigliera Capuzzo mette in evidenza che da qualche parte il verbale della gara andata deserta doveva essere pubblicato altrimenti come avrebbero potuto i cittadini essere a conoscenza che quel bene era ancora in vendita (anzi, in svendita?).. il regolamento delle alienazioni parla proprio di pubblicità necessaria per ottenere la massima partecipazione alla procedura di vendita e obbliga alla pubblicazione degli avvisi sull’albo pretorio e sul sito del comune.. se fosse stata fatta tutta la pubblicità dovuta e l’unica offerta pervenuta fosse stata di 25.000€, a parte il fatto che si sarebbe potuto aspettare di vendere in attesa di tempi più favorevoli, non ci sarebbe stato quasi nulla da dire.. .. chiede poi al segretrentun% se il verbale di asta andata deserta dovesse essere pubblicato sul sito del comune … il segretrentun% risponde « no » e dà spiegazioni assurde sul fatto che ogni cittadino poteva andare il giorno dopo a fare una offerta … ma la consigliera chiede « come faceva un cittadino a sapere che l’asta era andata deserta?».
La decenza e una certa stanchezza ci suggerisce di tralasciare le reiterate pseudo quale-e-il-numero-per-inviare-un-telegrammaspiegazioni del segretrentun%.
Potremmo allora immaginare di inviargli un telegramma:
il verbale andava pubblicato stop
i cittadini di Gaiarine non hanno saputo nulla della gara andata deserta stop
gli accordi per la vendita erano già stati fatti prima stop
l’atto è illegittimo stop
il vicesindaco afferma che la responsabilità non sarà sua stop
il consigliere Bressan ribadisce che i cittadini non potevano sapere nulla e si rivolge al capogruppo della maggioranza tale Dardengo (quello che chiude le imposte della sala a fine Consiglio) chiedendogli se lui fosse al corrente di una trattativa privata per la vendita di questo immobile, e dopo un esitante tentennamento il Dardengo risponde « sì ».
bue-incazzatoA questo punto il Sindacotto oltremodo irritato sfida Bressan dicendogli « facciamo così, io ritiro il punto e voi vendete la casa ad un prezzo maggiore di 25.000 se ci riuscite »; si accende la bagarre, con le stridule urla del Sindacotto che baldanzoso insiste con questo atteggiamento di sfida.. sembra di essere al Foro Boario di Oderzo, l’unico mercato delle vacche rimasto nel Veneto come probabilmente Gaiarine rischia di essere l’unico comune del Veneto con una amministrazione simile e con un Sindacotto così mercantile.
C’è la dichiarazione di voto del consigliere Bressan che mette in evidenza sostanzialmente le lacune procedurali già evidenziate in precedenza.. la valutazione fatta di 55.000 € al solo scopo di non sforare il patto di stabilità.. le perizie fatte ad uso e consumo dal solito geometra comunale (le cui prodezze meriterebbero di suo attenzione e approfondimento)… iter scorretto.. la trattativa privata fatta in modo oscuro.. le coincidenze delle date tra gara e lettera di offerta.. la fretta a vendere forse per motivi di bilancio.. per tutto ciò alla fine dichiara inevitabilmente il suo voto contrario.
Il consigliere Andreetta opera, con ragione, la paternale al Sindacotto e alla sua maggioranza invitandoli a non considerare il Comune come loro proprietà ed invita a smettere questi ragionamenti mercantili e ad evitare provocazioni che sono fuori luogo in una sala consiliare comunale.. perfino il Sindacotto si rende conto del rimprovero e lo richiama ad esporre la dichiarazione di voto.
Andretta invita il segretrentun%, a verbalizzare parola per parola la provocazione del Sindacotto quando ha invitato i consiglieri di minoranza a trovare chi potesse acquistare l’immobile e nasce una nuova discussione.
La dichiarazione di voto del consigliere Andretta opera l’excursus delle aste, delle perizie, delle coincidenze di date tra asta andata deserta e offerta del confinante.. qualsiasi persona sa cosa si può comprare con 25.000€.. forse un garage.. doveva essere fatta una nuova asta e invece nessuno poteva sapere che tra il 13 e 14 ottobre ci sarebbe stata questa svendita promozionale.. se l’acquirente non ristrutturerà subito l’immobile si avrà un doppio danno: un incasso misero e un immobile in perenne stato di abbandono così come ci sono altri immobili nel comune in stato di degrado come l’ex Consorzio di Gaiarine con le coperture in eternit dove non si interviene.. le perplessità su questa trattativa come su quella precedente con l’Ater sono molto forti … e conclude dichiarando il proprio voto contrario.
La consigliera Capuzzo nella sua dichiarazione condivide quanto detto dagli altri download (1)consiglieri e fa sua la frase «a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca» per cui è portata a pensare che tutta questa fretta, come già per l’immobile venduto all’Ater, serva per potersi disfare degli immobili dove potrebbero alloggiare particolari categorie di persone (magari migranti).. non vuole dilungarsi ma tutta questa fretta e la mancanza di trasparenza rende tutta la procedura oscura.. per di più il bando non era pubblicato nella sezione bandi ma nella sezione pianificazione e governo del territorio.. si chiede come poteva un cittadino venire a conoscenza del bando se non viene pubblicato nella sezione giusta.. e anche lei mette in luce le coincidenze delle date 13/14 ottobre.. e riafferma che il tutto porta ragionevolmente a pensare che ci sia stata la volontà ben precisa mantenere il più basso profilo possibile e quasi nascosto allo scopo di favorire qualcuno.
Dichiara perciò il suo voto contrario
progetti-boxInterviene il “caregaro” con una precisazione che precisazione non è visto che chiede e si chiede cosa vuol dire pubblicità arrivando perfino a chiedere «dovevamo andare casa per casa?» e a rallegrare l’uditorio con altre amenità del genere fino a giustificare la trattativa privata e i 25.000€, facendo astrusi calcoli di valore al mc cosa che innesca una discussione sul valore dell’immobile indicato nelle due perizie, l’ultima solo di qualche mese addietro la cui stima era pari 45.000€ … discussione che porta sia il Sindacotto che il “caregaro” ad affermare che il “tecnicozzo(connubio doveroso tra tecnico e scagnozzo) ha sbagliato la perizia.
Così siamo arrivati alla fine di questa brutta storia con la seguente morale: il “tecnicozzo” sbaglia, il “caregaro” convince il confinante a fare un regalo al comune e il Sindacotto visse felice e contento, naturalmente chi la prende sempre in quel posto sono i sudditi, cioè la comunità di Gaiarine che vede svendere, per “oscure” ragioni tutte da chiarire, il proprio patrimonio immobiliare.
C’è ancora un piccolo particolare che mette in evidenza la consigliera Capuzzo … si è parlato durante la discussione di una trattativa con il confinante ma l’offerta di acquisto è di una società di Trieste: come mai questa contraddizione? Poiché anche la geografia non è un’opinione appare paradossale definire una società triestina confinante in Gaiarine. Il “caregaro” è proprio in difficoltà e annaspa con le sue spiegazioni .. vicinante.. confinante.. società.. che non chiariscono proprio nulla anzi servono a rendere ancora più fumosa questa vicenda.
Allora gli spieghiamo noi con chi ha parlato il “caregaro”: non ha parlato con il confinante, non ha parlato con il vicinante ma ha parlato con il padre della confinante, padre che – guarda caso – ha per moglie l’amministratore della società che ha inviato l’offerta d’acquisto.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

10.Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2015;
Siamo alla solita illustrazione del Sindacotto nel senso che guardando con sofferenza i banchi delle minoranze recita il rituale «dobbiamo leggerlo, l’avete letto?».
Non ci sono nè domande nè richieste di chiarimento, si passa subito alle dichiarazioni di voto.
Il consigliere Andretta.. fa riferimento al consiglio di approvazione del bilancio previsionale riportante le previsioni di entrata e di uscita che sono richiamate nei quadri riassuntivi del documento.. mette in evidenza come in quella sede si era lamentato del ritardo con cui veniva approvato il bilancio di previsione anche se non erano intervenute modifiche di legge.. le entrate di voci come IMU e TASI erano certe, e fatte pagare alla cittadinanza prima di determinare le aliquote, talmente certe che la riscossione è avvenuta per il 99,12% e tutto fa prevedere che a dicembre non ci saranno scostamenti.. passando alle uscite si nota come al 15 ottobre gli impegni per la spesa corrente siano al 60% dell’ammontare previsto come spesa per l’intero anno.. come si pensa di spendere oltre un milione di euro entro dicembre?.. la risposta è fin troppo ovvia: le cifre di spesa sono messe lì a caso per far quadrare il bilancio (assessore De Zan? Ci sei? Seeeeeee, buonanotte!) quindi senza alcuna pianificazione.. e così non si riducono le tasse dicendo che non ci sono soldi (no ghe sé pì schei) non si implementano servizi ma si continua a ad accumulare un tesoretto che servirà a pagare le opere pubbliche (faraoniche) cominciate nel passato (megalopassato).. continua dicendo che questo viene fatto evitando accuratamente di dire la verità alla cittadinanza.. dichiara infine il suo voto contrario in quanto chiamato a votare un programma che non condivide.
non-ci-posso-credereAnche la consigliera Capuzzo dichiara il suo voto contrario, l’analisi di un documento così tecnico richiede più tempo e avendolo ricevuto solo martedì ha potuto solo leggerlo velocemente.. le pare comunque una relazione vaga dove non si cita il MEPA, non si fa alcun cenno al contratto nuovo per l’illuminazione e così via.. tutto fa pensare che non si sia fatto un buon lavoro.
Il consigliere Bressan dà atto che il documento è scritto in buon italiano, al contrario di tanti altri atti approssimativi e linguisticamente scorretti, e che illustra chiaramente l’operato degli uffici.. ma molte delle cose fatte non sono altro che obblighi di legge che poco hanno a che fare con la realizzazione di un mandato amministrativo.
Poche delle cose promesse in campagna elettorale sono state fatte (e chissà se è davvero un male).. qualche patrocinio, qualcosa per i giovani, quello che non manca mai sono le spese per la bispalestra e questo accadrà finché non sarà terminata e purtroppo anche successivamente al suo completamento per i costi di gestione che avrà.. chiede dove sia finito l’impegno per il sociale sbandierato in campagna elettorale.. afferma che la responsabilità di questo mancato impegno non è della consigliera Gava, che si dà da fare per svolgere al meglio il suo compito ma di chi taglia le risorse per il sociale cioè di colui che in Consiglio Comunale ha dichiarato (Sindacotto) che non investe un euro in cose che non danno un tornaconto economico al Comune.
The_ScreamRibadisce che la colpa non è della consigliera Gava e nel dirlo le rivolge direttamente lo sguardo, ma di colui che nega un minimo di sostegno sociale alle persone che ne hanno bisogno dopo il tanto lavoro fatto dai medici di base e dall’assistente sociale per risolvere situazioni di disagio.. ripete che la colpa è del Sindacotto e di tutti quei consiglieri a cui manca il coraggio di esprimere la loro idea e alzano invece la mano a prescindere.. invita a fare di più e ricorda al Sindacotto e alla maggioranza che non stanno gestendo una azienda privata ma la cosa pubblica e la cosa più importante della cosa pubblica è il benessere sociale.. conclude annunciando il suo voto contrario.
Si vota:
maggioranza favorevole
Andretta, Bressan, Capuzzo, Fracassi contrari

 

11. Concessione esterna servizio di pubbliche affissioni, di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, del diritto sulle pubbliche affissioni nonché la riscossione coattiva delle entrate comunali.
Illustra il Sindacotto alla sua maniera.. la gestione fino adesso l’aveva la società Abaco.. ora viene demandata alla stazione unica appaltante il compito per indire la gara
Si vota:
approvato all’unanimità 

Si chiude, ma una volta di più e a maggior ragione si potrebbe dire: cala il sipario.

big_teatro

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Consiglio Comunale del 30 Ottobre 2015: Cronaca – la premessa

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In attesa di stenddemocrazia2ere la cronaca del consiglio di ieri sera, cronaca che richiede, per essere precisa e puntuale, tempo e naturalmente fatica, vi potete leggere la premessa che comunque vi aiuterà ad immergervi in questa commedia all’italiana dove l’ilarità sarebbe di casa se non fosse in gioco, ma per davvero, la democrazia.

Premessa

Nuova rappresentazione di un teatrino ormai già visto e ormai sempre più uguale a se stesso.
La continuità proclamata nell’ormai lontana campagna elettorale con il megalosindaco che consegna il comune al sindacotto è sempre più evidente nei fatti dell’amministrare, ma con il progressivo manifestarsi di modi irriguardosi, insofferenti, derisori, ed improvvisi accessi d’ira e provocazione, che ricordano i beceri atteggiamenti del piccolo megalomane che fu.

Questo dimostra che la collaborazione e l’atteggiamento costruttivo con le minoranze auspicati al momento dell’insediamento siano in realtà parole false e infondate, dette perché fa bello dirle e dimostrandosi così disponibili e accomodanti, e ci verrebbe da dire, “democratici”.
Non esiste coinvolgimento, non esiste confronto, non esiste argomento che sia ritenuto meritevole di analisi e risposta. Illuminante l’affermazione del sindacotto quando rifiuta confronti o coinvolgimenti con le minoranze perchè (testuale) « sennò non si farebbe mai niente», dove l’importante diventa il “fare” non importa come o cosa o perchè (facciamo una terza palestra? ma sì, facciamola), non importa se si rispetta la legge, se si fanno trattative con privati svendendo i beni della collettività.
Rispetto al passato ora parla (vedete qui), sempre sporadicamente, anche qualche consigliere/assessore ma riproponendo analogo stolido atteggiamento, pervicacemente insensibile e addirittura a volte candidamente sorpreso dalle critiche delle minoranze, spesso puntuali e circostanziate.

Parallelamente a tutto ciò figurano i richiami, pressanti, continui, insistiti, dalle minoranze alla verbalizzazione corretta della discussione e degli interventi da parte del verbalizzante, ovvero il segretario comunale.
Che dire ancora di questo personaggio, ex deputato leghista?
Si potrebbe dire “ma c’è o ci fa?”
Potremmo di conseguenza chiederci: è incapace o è in malafede?

  • nel primo caso va sostituito immediatamente
  • nel secondo caso va perseguito immediatamente

Invece lo vediamo imperturbabile, impermeabile ad ogni critica, lautamente retribuito per una prestazione dal punto di vista documentale palesemente scorretta, addirittura illegittimamente rimborsato (lo dice la ragioneria dello stato, lo dice la corte dei conti dell’emilia romagna) per le spese di trasferta.

Vediamo due ipotesi:

  • gli amministratori di Gaiarine sono prodighi e generosi (però ‘na volta bon xe bon, do volte bon xe santo, tre volte bon xe mona!) anche se questo cozza con la ripetuta affermazione «’no ghe xe pì schèi»: evidentemente non conta tanto se ci siano ma dove si utilizzano.
  • gli amministratori di Gaiarine hanno bisogno proprio di LUI come segretario comunale, per plausibili immaginabili motivi di continuità e perciò depositario di conoscenze, procedure, opportunità e decisioni, iniziate col megalosindaco e che devono continuare col sindacotto.

Infine, con questa amministrazione si confronta e collega l’attività del cosiddetto ufficio tecnico ( urbanistica e lavori pubblici) che di tecnico ormai da anni non ha più nulla.
La sua responsabile continua ad apporre il suo parere “favorevole di regolarità tecnica” su qualsiasi atto gli venga proposto dall’amministrazione, anche se palesemente illegittimo. Qui ci si potrebbe chiedere se è semplicemente succube oppure per mantenere l’indennità di responsabile (bei soldini) ….

Ma nell’ ufficio tecnico spicca anche l’attività di galoppino di un personaggio galoppinoche impunemente (ma evidentemente tollerato dalla presente e passata amministrazione, per l’appunto in continuità) esegue il lavoro “sporco”, spacciando per efficienza un interventismo populista, improvvisato, ottuso, sregolato. Pittura cimiteri, abbatte siepi, taglia alberi e fa e disfa perizie, salvo poi essere smentito proprio dal sindacotto che in consiglio ha dichiarato che la perizia fatta da costui relativa all’alienazione del fabbricato in via S.Pio X era sbagliata.
E tocca tenerselo pure lui……..

o  forse è necessario fare un bel po’ pulizia?

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Consiglio Comunale del 23 Luglio 2015: Cronaca – la premessa

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Tre sono, naturalmente a nostro avviso, gli aspetti salienti di questo consiglio comunale.

    L’assenza dei due consiglieri di minoranza che compongono in Consiglio il Gruppo Uniti per Gaiarine: il capogruppo Bressan e la consigliera Fracassi. Certamente siamo in periodo di ferie, ma queste due assenze proprio nel consiglio di approvazione del Bilancio di Previsione, atto fondamentale nella torno subitovita di una amministrazione e quindi uno dei passaggi più importanti per un consigliere comunale, fanno proprio pensare. Si tratta di coincidenza, forse qualche sconosciuta causa di forza maggiore (vacanze, obblighi di lavoro, impegni personali o familiari) oppure si tratta – ad un anno dall’insediamento – di “stanchezza da frustrazione politica”?
Fosse vera la seconda ipotesi non ci sarebbe nulla di sorprendente, l’attuale livello di democrazia esibito dalle istituzioni a qualsiasi livello e quindi anche a livello comunale, alimentano frustrazione e senso di impotenza che ben presto corrompono anche i più “forti”. Però però.. Altra cosa sarebbe se la contemporanea assenza dei due consiglieri fosse un’assenza strategica, cortese “omaggio” ad una maggioranza ideologicamente affine.
Ma stiamo dietrologgiando: il tempo “politico” ci darà le risposte.

•    La perfetta organizzazione messa in atto dal Sindac8 e dal suo direttore generale (leggi segretrentun%), nel predisporre il consiglio comunale. Si sono dimostrati “veri” padroni di casa offrendo ai consiglieri e al pubblico “una calorosa ospitalità”. Ebbene, nel mese di luglio, il più caldo da centocinquant’anni, e nel giorno dove si sono sfiorati i quaranta gradi il Sindac8 conferma la convocazione del consiglio comunale alle 19.00, fermo e sudare1coerentemente fedele alla sua “autorità” condita di bonaria e paciosa condiscendenza. La perplessità di qualche cittadino si stemperava nella convinzione che, in tale orario e con le risapute condizioni meteo, la sala consiliare sarebbe stata condizionata a dovere permettendo se non sollazzo e refrigerio almeno dignitosa permanenza, convinzione tanto più corroborata dalla consapevolezza che la ristrutturazione del municipio, terminata solo tre anni addietro, sia – per tecnologie e impianti – adeguatamente attrezzata.
Illusione. Delusione.
Forse per uno spegnimento programmato avventato, forse perché non funzionante, forse perché non dimensionato correttamente, la vera causa non è data sapere, fatto sta che la temperatura nella sala è velocemente salita diventando man mano insopportabile.
Per la prima volta maggioranza, minoranza e pubblico potevano accomunarsi in uno stesso ed unico voglioso desiderio: farsi una bella sauna collettiva. E così è stato.
A nulla sono valse le carte sventolate da quasi tutte le consigliere a mo’ di ventaglio. A nulla è valso aprire le finestre (idea davvero geniale in quanto dall’esterno poteva entrare solo ulteriore aria calda).
Sauna collettiva doveva essere e sauna collettiva è stata.

•    Un continuo e fastidioso ritornello, infantile, meschino e ormai insopportabile, si ripropone sulle responsabilità di scelte fatte nel passato che non ionon sono mai responsabilità delle amministrazioni appena precedenti – di cui alcuni dei consiglieri attuali e lo stesso Sindac8 facevano parte – evidentemente a loro insaputa, ma di quelle “prima” delle “appena” precedenti, cioè tanto per far nomi, di quelle Toso.
Questo ritornello è giustificato dal fatto che il Sindac8 si trova tra le mani vere e proprie patate bollenti – in linea col clima estivo – lasciategli in eredità dalle amministrazioni Sonego, a cui adesso deve dtafazzi-porettiare soluzione. Avendo il Sindac8 fatto parte di tutte e due le amministrazioni Sonego (10 anni: ma forse non lo sapeva o non glielo hanno detto o non se n’era accorto) dare la colpa a queste sarebbe come dare la colpa anche a se stesso e allora deve cercare di saltare a piè pari dieci anni di “vita comunale”.

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Consiglio Comunale del 23 Luglio 2015: Cronaca – 1ª parte

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Si va ad iniziare. Per i presenti vedi qui.
1. Comunicazione al consiglio comunale della deliberazione di giunta comunale N. 55 del 19 Maggio avente ad oggetto il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ai sensi dell’art. 3, comma 7 del decreto legislativo 118/2011;
Il Sindac8 chiarisce che si tratta di una comunicazione e che quindi il punto in discussione non sarà soggetto al voto. Tenta quindi di “comunicarne” il contenuto, ma non riuscendoci è costretto a passare alla lettura di parte della delibera. Finita la lettura prende la parola il consigliere Andreetta e subito sottolinea come la cosa importante sia che con questa delibera di giunta – assunta mezz’ora dopo l’approvazione del consuntivo 2014 – si zl6z2cstabilisce l’avanzo di amministrazione che risulta essere più di 800.000 euro di cui solo una piccola parte rimane vincolata mentre il resto rimane a disposizione. Il Sindac8 prende atto e passa al punto 2 dimostrando indifferenza totale per la puntualizzazione.
Stiamo ormai imparando a riconoscere questi atteggiamenti falsamente disponibili. Egli prende stolidamente atto ovvero hai detto la tua, non me ne frega niente, andiamo avanti.

2. Approvazione verbali seduta 19 Maggio 2015 (dal N. 6 al N. 12);
Prende la parola la consigliera Capuzzo; fa presente che nei verbali sono omesse parti importanti dei suoi durante il precedente consiglio… in particolare non sono stati riportati, relativamente al punto riguardante la Variante al Piano degli Interventi e al fatto che non fosse stato pubblicato nel sito istituzionale del comune quanto e come previsto dalla legge anticorruzione, sia la sua proposta di rinvio del punto a successivo consiglio comunale, per permettere di sanare il “vulnus” creatosi, sia quanto affermato dal  Sindac8 e cioè che avrebbe posto in votazione il punto pur sapendo «.. di trasgredire la legge…» (testuale: vedi cronaca del consiglio precedente).
verydizzysmileyIl “tirato in ballo” cioè il Sindac8 in un sussulto apparente di dignità nega di aver affermato una cosa del genere, che intuisce pesante e indecorosa…
ma ormai forse lo avrete capito anche voi che state leggendo: il Sindac8 nega sempre tutto, forse vittima – a sua insaputa – del morbo della “memoria corta” ovvero prima sbrocca e dice corbellerie poi nega di averle dette.
… la consigliera Capuzzo tenta di spiegargli che basterebbe ascoltare le registrazioni del consiglio fatte dal segretrentun% per dirimere la questione poi prosegue dicendo che anche nel verbale relativo alla vendita dell’immobile all’Ater non sono state riportate né le sue domande sul perché il fabbricato fosse in una situazione di totale degrado né le risposte del Sindac8 che attribuiva la mancata manutenzione alla responsabilità delle precedenti amministrazioni (e daje)… in più non viene neppure riportata la battuta del Sindac8 quando relativamente agli interventi sul sociale ed in particolare afferma «.. che il comune non fa interventi sul sociale col denaro di tutti se non c’è ritorno economico..».
Capuzzo conclude che non potrà votare i verbali suddetti se non vengono integrati.
il Sindac8 contesta quanto affermato dalla consigliera Capuzzo.. c’è un batti e ribatti … interviene anche il segretrentun% che spiega come lui non possa riportare integralmente ogni intervento fatto in aula ma debba operare una “sintesi“…
matita contentaeh, mica può scrivere tutto quanto viene detto, ha altri due comuni da seguire.
fatto sta che da quando è segretario nel comune di Gaiarine, i verbali di questo scribacchino sono occasione di dispute infinite; ora dice che lui fa sintesi: forse bisognerebbe spiegargli la differenza tra sintesi e omissione, o meglio tra capacità di sintetizzare, che significa impegno a riportare con equilibrio e rispetto le opinioni di tutti i consiglieri espresse nelle loro dichiarazioni e la stesura sforbiciata di parti che sottintende parzialità e squilibrio.. alla fine si arriva sempre alla solita maniera democratica di dirimere le questioni: i verbali non vengono modificati..
con perla conclusiva del Sindac8 che alla prossima occasione negherà di aver detto…
ovvero «..vota come vuoi…» dove il sottinteso è tanto palese quanto dozzinale.
Si vota:
maggioranza favorevole, Capuzzo contraria, Andreetta astenuto

3. Nomina revisore dei conti per il triennio 2015/2018;
Illustra il Sindac8, spiegando che anche questa diventa una “presa d’atto” in quanto «.. purtroppo…» il revisore dei conti viene sorteggiato dalla prefettura e quindi non c’è la possibilità di scelta da parte del comune…. nel caso in questione è stato sorteggiato tale Cendron Nicola.
siamo della convinzione che finalmente e non purtroppo la nomina diretta da parte dell’amministrazione del revisore dei conti non può più essere fatta, finalmente il controllato non può più nominarsi il controllore … finalmente .. ma purtroppo certi amministratori continuano a pensare che togliere opacità a certe scelte sia una perdita di autonomia e non viceversa una garanzia per i cittadini. Salvo poi trovare comunque il modo di “influenzare” il nominato. Vedremo..
imgres-111Il consigliere Andreetta chiede venga spiegata la procedura. Sindac8 e segretrentun% spiegano a due voci che esiste un albo dei revisori con centinaia di iscritti dal quale, quando un comune ne fa richiesta, vengono sorteggiati dalla prefettura tre nomi, il primo sorteggiato sarà il revisore del comune da cui è partita la richiesta sempre che non risulti qualche conflitto di interessi e sempre che non rinunci; sollecitati aggiungono che il compenso viene determinato secondo la categoria di appartenenza del comune, e quindi per Gaiarine ammonti a poco più di 5.000 euro l’anno. Si aggiungono considerazioni sul fatto che sia più o meno vicino, più o meno locale, e che sia “andata bene”.
Dobbiamo preoccuparci?
Si vota: punto approvato all’unanimità

4. Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale propria “IMU” per l’anno 2015;
Illustra il Sindac8 specificando che si sono mantenute le aliquote dell’anno precedente leggendo successivamente il dispositivo della delibera.
Finita la lettura il consigliere Andretta a “bruciapelo” chiede come mai non si sia approvata questa delibera tre mesi prima. Il Sindac8 non capisce il senso della domanda allora Andreetta chiarisce subito il busillibus facendo notare che se fosse stata adottata tre mesi prima i cittadini che hanno pagato l’imu il 16 giugno avrebbero conosciuto le aliquote prima di pagare e non dopo…
e questa non sembrerebbe proprio una cosa di poco conto diciamo noi
9170664-mann-mit-krawatte-und-anzug-st-tzte-sich-auf-eine-sanduhril Sindac8 e il suo segretrentun% tentano di giustificarsi arrampicandosi sugli specchi dicendo come la delibera sia collegata al bilancio e che non ci fosse l’obbligo di adottarla prima ecc.. ma alla fine incalzato da Andretta il Sindac8 non sapendo cosa rispondere esce con un «.. non c’è stato tempo di farla prima…» al che Andreetta perplesso chiede al segretrentun%  la verbalizzazione di quanto affermato dal Sindac8.
domanda pleonastica ai nostri lettori: questa frase sarà riportata nel verbale dal nostro super sintetizzatore?
Andretta chiede, se per caso, si è valutata la possibilità di ridurre il carico fiscale alle famiglie. Prontamente, questa volta Sindac8 afferma che la cosa è stata valutata senza però trovar soluzione poiché sono stati ridotti ulteriormente i trasferimenti al comune da parte dello stato e a supporto di quanto detto riporta una serie di cifre. interviene allora la consigliera Capuzzo facendo presente che c’è l’avanzo di amministrazione e paradossalmente con questa logica potremmo avere un milione di euro di avanzo mantenendo però lo stesso carico fiscale; interviene l’assessora De Zan spiegando che con il patto di stabilità non si può mettere l’avanzo come entrata.
Ma vien da chiedersi: quale amministrazione ci ha costretti a questo opprimente fardello imposto dal patto di stabilità?Capitan Padania
noi rimaniamo convinti invece che la riduzione del carico fiscale non solo è possibile ma doveva necessariamente essere fatta sia sull’imu che sulla Tasi ma evidentemente se Roma è ladrona Padania fa zizzania….
Andretta insiste sulla evidente possibilità di ridurre le tasse, prevede per l’anno in corso un ulteriore avanzo di centinaia di migliaia di euro, invita la maggioranza a dichiarare una volta per tutte che la priorità per il comune di Gaiarine è quella di completare la palestra poi continua nella sua critica; sarà il caldo, sarà la fatica di sostenere il confronto il 18849i9A0C87C308B04065Sindac8 lo interrompe e sbotta con una delle sue perle «..non è che uno si sveglia alla mattina e ci prova piacere a far pagare ai suoi concittadini di più…»
è una di quelle frasi che sembrano innocue ma che invece nascondono immensi pericoli, perché con questi amministratori, in continuità con quelli precedenti (“quelli appena precedenti”) potrebbero proprio, come è accaduto, svegliarsi una mattina a decidere di fare una nuova palestra senza una seria analisi di fattibilità, senza un piano finanziario a lungo termine di costi e benefici… quindi la frase in questione sottintende pericolosamente che questo potrebbe accadere anche per un aumento improvviso dell’imu o della tasi se si svegliano con il piede sbagliato.
la dichiarazione di voto del consigliere Andreetta ripete sostanzialmente le cose dette in precedenza annunciando voto contrario
la dichiarazione di voto della consigliera Capuzzo, della quale chiede espressamente verbalizzazione di quanto dice, evidenzia come necessaria l’analisi puntuale dei dati per arrivare ad un possibile alleggerimento delle aliquote ma quanto esposto e le risposte avute sono affatto soddisfacenti proprio perché non suffragate dai dati; pertanto darà un voto di astensione
ma, purtroppo, diciamo noi sono suffragate da come uno si sveglia alla mattina provando piacere  o meno..
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta contrario, Capuzzo astenuta

5. Determinazione aliquote per l’applicazione del tributo per i servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2015;
Illustra il Sindac8 leggendo la parte della delibera relativa alla determinazione delle aliquote.
2a0aab3Il consigliere Andreetta mette in evidenza come il totale di una somma non corrisponda alle cifre indicate, evidenziando una differenza pari a 113 euro; si cerca di capire ma poi si soprassiede classificandolo come errore.. la consigliera Capuzzo fa presente che tra le poche certezze che si hanno nella vita ci sia proprio la matematica per la quale la somma di più addendi può dare solo un totale.
Andreetta chiede come sono stati determinati le cifre per le varie poste dei servizi indivisibili e il Sindac8 afferma che sono state fatte delle scelte e prese delle decisioni.
Dichiarazione strepitosa!
La consigliera Capuzzo fa presente che l’importo delle Tasi è aumentato e gli stanziamenti sulle varie poste sono variati rispetto all’anno prima in particolare l’importo per il “socio sanitario” che è aumentato di 110.000 euro chiedendone spiegazione.. l’assessora De Zan afferma che è stata fatta la scelta di privilegiare questo settore e aggiunge che c’è un maggior esborso per i servizi sociosanitari e per la presa in carico di un minore bisognoso di assistenza…
Emoticons (1)Andreetta nella dichiarazione di voto afferma che quando si chiede un alleggerimento delle aliquote, cosa che vale anche per l’Imu, vi sono due modi per ottenere il risultato di minor carico fiscale su cittadini: uno è ridurre le aliquote e l’altro aumentare le detrazioni, per cui essendo evidente che la delibera non è stata adottata prima perché non c’era il tempo (facendo il verso alla precedente affermazione del Sindac8) termina dichiarando il suo voto contrario per le stesse motivazioni espresse per l’Imu.
La consigliera Capuzzo dichiara il suo voto di astensione in quanto del tutto convinta fosse possibile operare un alleggerimento di queste imposte e ribadendo il fatto che come per l’Imu non ci sono dati sufficienti per valutare seriamente la possibilità o meno di riduzioni.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta contrario, Capuzzo astenuta.

6. Destinazione contributo per le opere di culto. Approvazione programma per l’anno 2015;
Illustra il Sindac8 che spiega trattarsi dei soliti 10.000 euro dati a rotazione alle parrocchie, che quest’anno va alla Parrocchia di Campomolino.
maxiart - jesus okLa consigliera Capuzzo chiede come venga determinato questo importo e risponde la De Zan spiegando che equivale all’8% degli oneri di urbanizzazione più la cifra che serve per arrivare a 10.000 euro, come prassi consolidata.
Insomma: un costo fisso e perpetuo, scherza coi fanti ma lascia stare i santi.
Si vota: punto approvato all’unanimità

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