Ho letto il tuo post su “sei di Gaiarine se” relativo alla giornata ecologica tenutasi il 18 aprile scorso, che qui riporto:
« Oggi all’una si è conclusa una bellissima esperienza, la giornata ecologica.
Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) ho notato che la maggior parte degli ecologisti da tastiera non erano presenti. Tutti sono bravi a far polemica sui social ma poi quando bisogna sporcarsi le mani si sta meglio sul divano oppure davanti… ad una tastiera.Buona giornata a tutti quanti. »
Posso dire di essere rimasto sconcertato, sbalordito e rattristato.
Poi per giorni mi sono ritornate in mente le tue parole e molte volte mi sono chiesto come mai un giovane ( non ti conosco ma così appari nel profilo facebook), dopo aver partecipato volontariamente (è così vero?), quindi decidendo lui di andarci, ad una giornata ecologica di raccolta rifiuti, scriva un post del genere.
Mi sono chiesto: che cos’è che lo turba? Quali rancorose ragioni si sono sclerotizzate
nei suoi pensieri che lo portano a emettere giudizi su altri non presenti?
Naturalmente non conoscendoti non posso darmi questa risposta.
Allora potrei chiedertelo direttamente: cos’è che ti turba?
Ma essendo un domanda molto personale so che sarà difficile ottenere la risposta.
Però la mia curiosità e il mio meditare sul tuo post non si è fermata a questo, ma ha fatto nascere in me una serie di considerazioni, di domande (più generali) e un’analisi degli eventi che hanno preparato questa giornata ecologica, che vorrei esporti.
Il primo “lampo” che ho avuto è stato Gino Bartali.
Sai chi è? Si, sicuramente si. Un grande ciclista. Lo sanno tutti.
Ma forse quello che non sai, o forse si, è che è un uomo che è stato dichiarato da Israele “giusto tra i giusti” per aver contribuito a salvare, durante l’occupazione nazista-fascista dell’Italia, moltissimi ebrei e tanti antifascisti.
Ti chiederai cosa c’entra Gino Bartali. C’entra, eccome se c’entra.
Vedi Gino Bartali, che ha salvato centinaia di uomini (qualcosa di più della raccolta di un po’ rifiuti), a chi gli chiedeva come mai avesse mantenuto il segreto su questa sua attività che aveva salvato così tante persone, disse: « il bene si fa ma non si dice ».
E allora, ti prego, se fai una cosa giusta, non vantartene, non metterti in mostra, vedi di farne un’altra di cosa giusta.
Ma soprattutto se fai una cosa giusta perché senti che è giusto farla, « non guardare cosa fanno gli altri » (questa è una mia di frase), falla e basta.
Tu dici: « Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) »
Per fortuna che in questa tua frase c’è questo inciso: “se un po’ “, altrimenti potremmo esserci trovati di fronte ad un nuovo Mago Otelma, e si sa quanta necessità ci sarebbe, in questi difficili momenti (pandemia), di qualcuno che sappia prevedere il futuro.
Ma a parte le battute, mi viene da chiederti: ma come mai “te l’aspettavi”? Quali indizi hai avuto? Quali considerazioni hai fatto? Quali dritte si sono state date per sapere che gli “ecologisti da tastiera” non sarebbero stati presenti?
Tu dici “ho notato che la maggior parte”.
Ti chiedo: come hai fatto a “notare”?
Se non vado errato, la “giornata ecologica” si è svolta in questo modo: in ogni frazione si sono suddivisi i partecipanti in squadre, ad ogni squadra sono state assegnate delle vie, in ogni via si è stabilito un punto di partenza che era anche il punto di arrivo.
Quindi ogni squadra si è mossa nelle vie assegnate fino a ritornare al punto di partenza, dove ognuno dei partecipanti ha consegnato “il bottino” (i rifiuti raccolti); poi liberi tutti.
Non c’è stato quindi un momento in cui tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme.
Pertanto tu non hai potuto “notare” visivamente la mancanza di questo o di quello.
Delle due l’una. O ti sarai letto uno per uno i componenti (75?) del gruppo whatsapp, creato per l’occasione, con violazione della privacy, ma i partecipanti alla giornata, sono stati 125 (dati ufficiali) e allora come hai potuto “notare” che mancava questo o quello?, oppure ti e stato detto da qualcuno, che ha “notato” per te, che mancava tizio, caio e sempronio, sempre che tu non glielo abbia chiesto espressamente.
Quindi oltre alla raccolta dei rifiuti, l’altra grande soddisfazione della giornata, e forse a questo punto non solo per te, è stata quella di fare “gossip” sugli assenti.
Viva la “giornata ecologica”.
Sgombriamo subito il campo. Io non c’ero, anche se avrei voluto esserci. Come non c’erano molti dei soci di Amica Terra, ma le motivazioni, e senza adombrare scuse, della nostra assenza le vedremo in seguito.
Qui mi preme far presente ancora le tue parole “la maggior parte”.
Questo davvero dimostra che tu sei a conoscenza di quali e quanti sono gli “ecologisti” del comune.
Molto bene. Come socio di Amica Terra ti chiedo ufficialmente e per favore di passarmi questa lista.
Come associazione potremmo approfittarne per fare qualche nuovo socio.
Almeno questa “schedatura” o “lista di proscrizione” sarà servita a qualcosa.
Tu dici “Ecologisti”
Mi ha colpito molto l’uso di questo termine dato che il suo utilizzo è inusuale, anche perché il suo significato è più specifico rispetto al solito “ambientalisti”.
Termine quest’ultimo che normalmente viene usato in modo dispregiativo da coloro, comprese certe parti politiche, che vogliono denigrare chi si batte per la salvaguardia dell’ambiente.
Sarei curioso di sapere come mai non si ti sei adeguato a questo luogo comune.
Forse una finezza stilistica?
Tu dici “Ecologisti da tastiera”.
Quindi tu, per il solo fatto che tutti quelli, che tu pensi essere gli “ecologisti” del comune, secondo la schedatura di cui sopra, non hanno partecipato a questa benedetta giornata ecologica, sono diventati tout court “ecologisti da tastiera”.
La prima cosa che mi viene da dirti è che sarebbe eticamente corretto fare i loro nomi e cognomi. Ma tu non ci dici chi sono. Lanci il sasso e nascondi la mano.
Di costoro ci dici solo che sono “ecologisti da tastiera” che però se non l’adoperano stanno seduti sul divano, mentre si sottintende che gli altri, possiamo aggiungere i bravi (tu), faticano e sudano si sporcano le mani a raccogliere rifiuti.
Se li chiami “ecologisti”, vuol dire, che nel tu io, riconosci, implicitamente per lo meno, una loro aspirazione, poi tramutata, per il solo fatto di non aver partecipato alla giornata ecologica, in dei sedentari “divanisti” che se ne sbattono dell’ambiente, dei rifiuti, ecc.
Ma tu, che conosci i loro nomi (io no) potresti aver dimenticato il loro passato, potresti non sapere cosa potrebbero aver fatto per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente nel nostro comune e magari anche per la frazione di Campomolino, o potresti non sapere cosa stanno facendo ora.
Ricordandomi di Gino Bartali, che deve essere un esempio per tutti, passo oltre.
Tu dici ” Tutti sono bravi a far polemica “
Penso, non so se sbaglio, che tu ti riferisca a “polemiche” relative all’ambiente e inerenti il nostro comune.
Beh, sarei proprio curioso di sapere a quali ti riferisci e fatte da chi.
Anche qui lanci un sasso e bascondi la mano.
Personalmente mi pare che le pagine social relative al nostro comune non brillino proprio per “polemica”, intesa come “controversia, piuttosto vivace, su argomenti letterarî, scientifici, filosofici, politici, ecc.” (definizione Treccani).
Siamo subissati da foto di tutti i tipi e pubblicità varie, qualche informazioni utile, qualche bel intermezzo storico, tutto qui.
Magari ci fossero confronti seri fatti in modo civile che contribuirebbero a far crescere culturalmente questo comune, sia sull’ambiente che su altri aspetti.
Mancata presenza di Amica Terra alla giornata ecologica.
Quella che segue non è una giustificazione, non abbiamo, riconosciuto l’errore fatto, la necessità di giustificarci e quindi questa assenza non è un’onta da lavare col sangue per una associazione che da oltre venticinque anni ha fatto e fa “qualcosa” per l’ambiente, nel nostro comune e non solo.
Va detto, infatti, che il fare qualcosa per l’ambiente è un’opera che si costruisce giorno dopo giorno, con la costanza del proprio impegno, con i propri comportamenti, con i propri consumi, con il rispetto anche di tutti gli altri esseri viventi, con l’incentivare un cambiamento culturale dei singoli e di chi ci governa, con difendere il proprio territorio anche attraverso denuncie alla autorità preposte per la sua tutela e non facendo finta di non vedere.
Tutte cose che i soci di Amica Terra cercano, e sicuramente con fatica, di attuare giorno dopo giorno.
Anche tu vero?
Devi fartene una ragione, non è sufficiente “partecipare” ad una giornata ecologica, per diventare un “ecologista”, ci vuole ben altro.
Veniamo ai fatti. Ad inizio marzo il nostro coordinatore nel comunicare al sindaco l’adesione dell’associazione alla giornata ecologica, veniva invitato a inviare le liberatorie per i singoli partecipanti.
Mentre alcuni soci davano l’adesione singolarmente (quindi alcuni nostri soci erano presenti) le liberatorie degli altri per un disguido avvenuto all’interno dell’associazione non furono mai inviate al comune.
Sia ben chiaro che questo errore è un errore nostro e non di altri.
La giornata ecologica, con un post su facebook del 15 marzo, fu rinviata dall’amministrazione dal 21 marzo all’11 aprile, poi silenzio tombale: nessuna altra comunicazione ufficiale, non nel sito del comune e neppure nella pagina facebook.
Personalmente ho continuato a monitorare il sito e facebook per avere notizie in merito, ma niente.
Abbiamo saputo, solo ultimamente, che coloro che avevano dato l’adesione a marzo erano stati inseriti in un gruppo whatsapp ( non tutti ?) e il comune comunicava con loro con questo strumento.
Così furono avvisati dello spostamento della giornata ecologica dal 11 aprile al 18 aprile.
Orbene pur consci del nostro errore iniziale – il mancato invio delle liberatorie – mi chiedo e chiedo se la comunicazione fatta dal comune in questo frangente sia stata adeguata e corretta.
Io penso di no.
Una prima osservazione la faccio sugli strumenti utilizzati.
Il comune è una istituzione, ha un sito istituzionale – obbligo di legge – e una pagina facebook.
Io cittadino dove dovrei trovare le informazioni, le notizie, relative alla vita della comunità?
Tutto quello che mi interessa lo dovrei trovare sul sito del comune.
D’altra parte, tra le altre cose, esiste sul sito una sezione eventi, e li avrei dovuto trovare anche lo spostamento della “giornata ecologica”.
Non avere inserito li la notizia è un errore da parte dell’amministrazione comunale, e secondo il mio parere anche grave.
Poi il comune ha in facebook la sua la pagina ufficiale, che non può essere, a norma di legge considerata pagina istituzionale, ma semplicemente un corollario informativo utilizzato oggi, nello stesso modo, da tante amministrazioni comunali.
Neppure in tale pagina, usata dall’amministrazione molte volte come procacciatrice di consenso, vi è stata la comunicazione dello spostamento.
Risultato: solo chi si era iscritto a marzo poteva sapere quando si fosse tenuta la giornata ecologica essendo stato avvisato sicuramente tramite whatsapp o con, si presume, un passa parola, il resto della cittadinanza è rimasta all’oscuro.
Una seconda considerazione.
Se a marzo vi era un certo numero di aderenti – gruppo whatsapp + altri – e la data dell’iniziativa viene spostata di un mese, in questo ulteriore tempo a disposizione verrà fatta nuova pubblicità dell’evento per avere un maggior numero di adesioni, o no?
Questo non è stato fatto, neppure con un volantino.
Quanto sopra potrà servire a chiarire, capire, meditare, ragionare, migliorare?
Non lo so, ma sicuramente è quanto ti dovevo in risposta al tuo post.
Sempre a tua disposizione.