Giunta allargata?

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Le prossime elezioni comunali, come è naturale che sia, fanno emergere notizie, fatti e voci sui candidati sindaci, sulla attuale e sulle amministrazione precedenti.
E’ un po’ un momento di sintesi di tutto quello, che non solo ha riguardato la vita passata, sia amministrativa che politica del nostro comune, ma che avrà, gioco forza, una ripercussione anche su quella futura

Essendo sempre, almeno da trent’anni un “cittadino attivo” – molti di voi mi conoscono – e conseguentemente interessato alla vita amministrativa e politica del mio comune, per quel senso di trasparenza e di onestà intellettuale, che penso essere un elemento fondante della convivenza civile, non posso esimermi da pubblicare questo post e di chiedere alla fine una risposta chiara e leale al sindaco uscente.

“Girano da giorni delle voci, naturalmente da verificare, e questo post serve proprio a questo, che se confermate e fossero vere mi lasciano a dir poco allibito.

Aldilà delle voci alcuni fatti sono chiari e ricostruibili.
Nel 2019 la Lista Diego Zanchetta Sindaco si è presentata con 12 candidati + il candidato sindaco.
Le persone elette sono state: Elisa De Zan, Serena Fantuz, Graziella Gava, Michele Gottardi, Valentina Pezzin, Giusto Faccin, Germano Scottà, Andrea Bubaco, oltre naturalmente al Sindaco.
Quelle non elette: Fabio Baggio, Andrea Campion, Roberto Luisotto, Giulia Miotti.
Gli assessori nominati dal sindaco, come da statuto comunale, sono stati quattro: Elisa De Zan, Serena Fantuza, Graziella Gava, Michele Gottardi.
Agli altri quattro consiglieri eletti sono state date delle deleghe per occuparsi di alcune materie.

La legge stabilisce, per il nostro comune, che la giunta debba essere composta dal sindaco e dai quattro assessori , e il suo compito è espressamente delineato sia dalla legge e naturalmente anche dal nostro statuto comunale:
(Dallo Statuto Comunale di Gaiarine)

“Art. 28
1. La Giunta comunale collabora con il sindaco nel governo del
comune ed opera attraverso  deliberazioni collegiali.
Collabora, altresì, con il sindaco nell’attuazione degli indirizzi
generali del consiglio comunale.
2. Riferisce annualmente al consiglio comunale sulla propria attività

con apposita relazione da presentarsi in sede di approvazione del
rendiconto.
3.
Svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del consiglio
comunale.
4.
Compie, comunque, gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di
governo che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non
ricadano nelle competenze del sindaco previste dalle leggi o dal
presente statuto. ….
…. omissis …
Art. 33
1. L’attività della giunta comunale è collegiale.
2.
La giunta comunale è convocata e presieduta dal sindaco, che fissa
gli oggetti all’ordine del giorno della seduta.
3. Il sindaco
dirige e coordina l’attività della giunta comunale che
delibera con l’intervento della maggioranza dei membri in carica e a
maggioranza assoluta dei voti.
4. Le sedute della giunta comunale non sono
pubbliche.

5.
Il segretario comunale partecipa alle riunioni della giunta comunale,
cura la redazione del verbale dell’adunanza, che deve essere
sottoscritto da chi presiede la seduta e dal segretario comunale
stesso. ”

Orbene, sia nel Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali sia nello statuto comunale non è prevista, durante le sedute di giunta, la presenza di altre persone, neppure dei consiglieri di maggioranza.
Si presume, ma praticamente la legge non ne fa menzione,  che i consiglieri possano essere invitati, in modo sporadico, per chiarimenti su argomenti particolari, come si presume possano essere invitati anche tecnici comunali o dei professionisti. per illustrare progetti, ecc.
Ma sicuramente mai per esprimere voti o pareri.

Si dice che alle giunte comunali il sindaco abbia sistematicamente permesso non solo la presenza dei quattro consiglieri di maggioranza, non componenti la giunta, ma anche la loro partecipazione alla decisioni giuntali, tramite voti e/o pareri.

Se così fosse, questa “giunta allargata”, la famosa “squadra” si potrebbe configurare come un surrettizio ampliamento dell’organo giuntale, non previsto da nessuna legge e quindi perseguibile (vedi https://dait.interno.gov.it/pareri/98474).

Come è previsto dalla statuto la giunta delibera a maggioranza dei suoi componenti, 5 nel nostro caso, ma se i componenti sono nove
(+ uno di cui parleremo in seguito) e tutti votano, o esprimono il loro parere, quanto vale il voto o il parere di un vero componente della giunta, cioè di un assessore o del sindaco?
Cioè di colui che ufficialmente è uno dei responsabili delle decisioni assunte e che ne risponde davanti alla legge, sia in termini “amministrativi” che “penali”?

In tutte le delibere di giunta, approvate e controfirmate dal sindaco, cioè gli atti ufficiali di governo del nostro comune, compaiono i nomi dei componenti della giunta che sono appunto il sindaco e i quattro assessori, e la loro presenza o assenza ,e, quindi, si può desumere che alle giunte non fossero presenti altri soggetti, tranne il segretario, che fa da “Notaio”.

I conti non tornano.
Qual’è la verità.
Sono infondate le voci o sono forse illegittime le delibere di giunta?.

Perché se la presenza degli altri quattro consiglieri fosse davvero confermata, saremmo di fronte a una violazione gravissima della legge con forse la possibilità che tutte le delibere di giunta di questi cinque anni possano non essere valide.

Ma sembrerebbe esserci di più.
Un fatto che se confermato avrebbe del paradossale.
La presenza costante in giunta di un’altra persona, uno dei quattro candidati non eletti.

Come sarebbe possibile che un non eletto, uno che è stato “bocciato” dai cittadini di Gaiarine nel 2019, quindi un cittadino qualsiasi fosse presente alle giunte comunali di questi cinque anni?

No, non può essere.
Da cittadino non posso credere che questo possa davvero essere avvenuto.

In giunta si possono trattare argomenti di particolare delicatezza, questioni personali, riguardanti cittadini che possono trovarsi in difficoltà psichica, economica e magari sottoposte/i a violenze famigliari, bisognose di aiuto e naturalmente di riservatezza, perché mai, allora, un non eletto dovrebbe essere venuto a conoscenza di queste delicatissime questioni personali?

A che titolo? Perché lui si e un altro no?

Se fosse tutto vero, la responsabilità del sindaco sarebbe davvero gravissima e innegabile, e corrisponderebbe ad una concezione dell’amministrazione pubblica come cosa propria, dove regole e rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini sono calpestati.”

Ritengo che  tutti i cittadini di Gaiarine meritino una risposta chiara dal sindaco uscente:

Queste voci sono vere o sono infondate?

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Consiglio Comunale Lunedì 29 Aprile 2024: Parliamone

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ultimoUltimo consiglio comunale di questa legislatura 2019-2024.
Presenti qui. In sala 7/8 persone.
La dimostrazione del solito “spasmodico interesse” dei cittadini di Gaiarine per le vicende del loro comune.
E ora che è iniziata  la nuova campagna elettorale, questi cittadini diventeranno di nuovo “sudditi” delle migliaia di parole: Facebook, Instagram, volantini, incontri pubblici che racconteranno loro mille “storie”, mille nuove promesse, mille bravure dell’amministrazione uscente, che non riusciranno a confutare, perché completamenti ignari di come sia stato davvero governato il comune.
Forse qualcuno parteciperà a qualche incontro pubblico, forse andrà a votare, e poi si rintanerà nel suo caldo angolino e altri cinque anni passeranno, senza nessuna partecipazione civica, tranne che per gli eventi, feste, inaugurazioni, ecc..

Ma come sono davvero passati questi cinque anni.

Per quasi cinquanta minuti  la consigliera Capuzzo ha cercato di farsi spiegare sia lo stato di quelle opere pubbliche, che essendo state sbandierate ai quattro venti, non sono ancora state realizzate o non sono finite o fatte male, o addirittura inutili, sia la situazione dei servizi persi o ridotti.
E mentre i sindaco si dichiara fiero di quanto fatto, anche se porta a sua scusante (ma allora se tutto è andato così bene perché trovare scuse?) prima il Covid, poi l’inflazione e il conseguente aumento dei costi delle opere pubbliche, sembra emergere invece un quadro imbarazzante.

La consigliera Capuzzo, pur non minimizzando le difficoltà dovute al Covid, all’inflazione, ecc., non demorde dall’obbiettivo di avere spiegazioni, che però arrivano raffazzonate e si perdono in mille vaghezze.
Si parte dalle piste ciclabili, quella da Gaiarine ad Albina, che era già finanziata con soldi vincolati dall’amministrazione Cappellotto. Pista non ancora terminata.
Progettata da “cani” (diciamo noi). “Finita” nei vigneti, chi sa mai perché.
Si passa per le rotonde, come quella a Francenigo, prevista ma non realizzata.

Sulle rotonde avremo qualcosa da dire: basta ROTONDE .
Nessuno mette in dubbio l’utilità delle rotatorio in certi contesti specifici.
Possono essere un buon sistema di regolazione del traffico e degli incroci pericolosi.
Però abbiamo inondato il Veneto con questi “cerchi magici”, e moltissimi realizzati anche dove non servono a nulla.
Solo per spendere soldi e privilegiare sempre il più forte, l’automobilista, a scapito del più debole come i ciclisti e i pedoni, che sono, ma spesso lo si dimentica, anche loro utenti della strada
Poi si fa il tratto di pista ciclabile a Calderano, per andare alle scuole medie, con due attraversamenti in prossimità delle due rotonde vicinissime tra di loro.
Un pericolo pubblico per i ragazzi che vanno a scuola in bicicletta, ma che diventa anche un disincentivo all’uso stesso della bicicletta.
Se nel Veneto i soldi spesi, milioni di euro, per le rotonde inutili fossero andati, per esempio, alla sanità, non ci troveremo nella situazione drammatica in cui ci troviamo oggi.
Cittadini che, viste le carenze della sanità pubblica, non si curano perché non hanno i soldi per rivolgersi al privato.
Ma una rotonda al giorno leva il medico di torno, e soprattutto porta il consenso dei quattro “padroni della strada”, che non amano per niente fermarsi ad un incrocio.
Poi si torna a Gaiarine, e tutti al “cinema”.
Ristrutturazione dal costo di circa 2.400.000 euro per una “stanzetta” da 99 posti.
E qui sta tutta l’incapacità e la mancanza di coraggio di questa amministrazione che si è orientata, così dicono, su una sala multifunzionale invece di progettare un teatro/auditorium da adibire a spettacoli teatrali, musicali e conferenze e che a questi sia esclusivamente dedicato.

Si rimane a Gaiarine, al campo sportivo.
Il sindacotribuna si è “inventato” una mega tribuna da 300 posti,quando gli spettatori usuali alle partite sono 60/80.
Sembra, che questa decisione sia addirittura contro la volontà della stessa Uniongaia che vorrebbe invece il rifacimento degli spogliatoi, che si trovano in un stato poco dignitoso.

La consigliera Capuzzo chiede quale sia la motivazione che spinge a spendere una cifra importante per un’opera non richiesta.
Il sindaco chiarisce che la tribuna era una richiesta di Uniongaia di alcuni anni fa, e che comunque gli spogliatoi verranno sistemati
.

Possiamo anche credere che, anni fa, qualche presidente megalomane abbia fatto una simile richiesta, ma se Uniongaia oggi dichiara che la priorità sono gli spogliatoi, perché intestardirsi su una tributa inutile?

Forse perché Cetto-La-Qualunque1bisogna lasciare un “segno”?
Se il “segno” si lascia con i propri soldi non c’è nessun problema, se invece si lascia con i soldi pubblici beh … allora ….

 

Finisce l’excursus sulle opere pubbliche, che come detto evidenzia un quadro sconfortante.

La consigliera Capuzzo passa a chiedere spiegazione sui servizi presenti nel comune:
Da atto all’amministrazione di aver risolto in parte il problema della presenza dei medici di base nel comune dopo il naufragare del centro polivalente di Roverbasso.
In effetti il problema è risolto solo parzialmente dato che molti cittadini sono costretti ad andare a Mansuè, o Fontanelle, o addirittura a Conegliano).
Quindi elenca i servizi persi in questi anni:
Guardia Medica, Punto Prelievi, la sezione Primavera, la direzione dell’Istituto Comprensivo spostata a Codognè,   le case sfitte e non assegnate dall’Ater per mancanza del
Vigili bando del Comune, la convenzione di Polizia Locale con alcuni comuni a noi vicini, tanto sublimata da questa amministrazione ma che ora sembra sull’orlo del naufragio.
Il sindaco ammette che i comuni aderenti alla convenzione di Polizia Locale sono passati da sei a tre, ma che secondo lui il risultato è positivo.
E’ cosa nota che noi questa convenzione l’abbiamo sempre criticata fin dalla sua iniziale stipula, un accrocchio forse per dar lustro a qualche vigile.
Cosa ci sia di positivo nell’essere rimasti pressoché senza la presenza dei vigili sul nostro territorio è davvero un mistero.
In questa lunga rassegna e confronto richiesto dalla consigliera Capuzzo molti sono stati, oltre al sindaco - Gottardi, Pizzin, Gava, Fantuz – gli appartenenti alla maggioranza che si sono affannati nella difesa l’operato dell’amministrazione.
Tutti a dire che si è fatto il massimo e che certe scelte erano di competenza di enti sovra comunali.
Non poteva essere altrimenti, anche perché fra poco si vota.

Si arriva all’ultima, ma non meno importante, richiesta della consigliera Capuzzo:
Un chiarimento sulle Spese Istituzionali che ammontano a 101.000 euro, una cifra davvero “sorprendente”
Per chiarire, queste Spese Istituzionali che ammontano a 101.000 euro, non sono altro che i compensi (indennità) dati alla giunta.
Nel comune di Gaiarine abbiamo una giunta di 5 persone Sindaco, Vicesindaco, e 3 Assessori che ci costano all’anno 101.000,00 euro (diconsi centounomila euro), ma vedremo in seguito chi “se li piglia”.

La De Zan, assessora al bilancio, spiega che le indennità sono aumentate per legge busta-paga-sindacogià nel 2022, e nel 2023 e anche 2024, quindi è evidente che il complessivo delle indennità è aumentato nel 2023 rispetto al 2022.

Riportiamo per chiarezza un succinto riassunto delle legge in questione: La Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Parlamento il 29 dicembre 2021, prevede, ai commi da 583 a 587, un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione, al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili).
Anche le indennità di funzione di Vicesindaci, Assessori e Presidenti dei Consigli comunali saranno adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti Sindaci con l’applicazione delle percentuali vigenti nel DM 119/2000.”

La consigliera Capuzzo chiede quali siano le indennità erogate.

La De Zan da le cifre per il sindaco, vicesindaco e assessori.
Si fa una breve somma.
Interviene la consigliera Capuzzo facendo presente che le indennità elencate assommano a circa 50.000 euro …ma … << Ne mancano 50.000 di euro …>>

imagesLa De Zan  … << …la differenza sono i rimborsi chiesti dall’azienda dove lavora il sindaco … la legge prevede che il sindaco, per svolgere la sua funzione, possa avvalersi di permessi per 48 ore mensili, erano state portate a 72 ore durante il Covid … questi permessi vengono pagati dal comune su presentazione della richiesta da parte dell’azienda, l’importo richiesto è in base al costo orario percepito dal dipendente>>

Problemino1:
Il sindaco si avvale di permessi per 48 ore mensili, se il costo annuo per questi permessi pagati dal comune è circa 50.000 euro come si è appreso in consiglio, qual’è il costo orario, chiamato X, che l’azienda addebita al comune?
Problemino2:
Se Tizio percepisce dalla sua azienda X euro all’ora e le ore mensili lavorate sono 160 (per convenzione), quale sarà l’importo Y che Tizio percepisce al mese?
Aldilà dei problemini che non sappiamo se sarete in grado di risolvere e/o di capirne il senso, la giunta ci costa 101.000 euro all’anno, di cui  a spanne circa 65.000/70.000 è il costo del sindaco.
Alla faccia
Questo è quello che si capisce dalle cifre esposte dalla De Zan e sulle quali non ci pare ci sia stata nessuna contestazione.

 

Qualche altra spiegazione, e poi si arriva al gran finale.

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Inizia Lazzaro con una dichiarazione molto lunga, che potremo definire il suo “epitafio politico”.
Lo dice chiaramente: è arrivata la conclusione della sua carriera politica che ha visto la sua presenza in questo consiglio comunale per ben venticinque anni, sia in maggioranza che in opposizione.
Ringrazia dipendenti, consiglieri, segretario, ecc.
Ricorda che il suo gruppo è stato presente a tutti i consigli comunali mantenendo sempre comportamenti adeguati.
Fa presente anche che i suoi sostenitori nella campagna elettorale di cinque anni fa si sono comportati sempre in modo corretto, ma che lui, invece, ha ricevuto dagli avversari politici attacchi personali.
Alla fine dichiara che è stato un onore per lui essere in consiglio comunale per così tanti anni.,

Aldilà della sua azione politica, per noi molte volte non condivisibile, ci preme qui esprimere tutta la nostra solidarietà per gli attacchi violenti e personali che ha  subito, du
rante la campagna elettorale di cinque anni fa, in particolare  da colui che oggi si fa chiamare “l’uomo della croce“.
Un conto è la critica politica anche aspra, perché non si condividono le decisioni e le visioni, altro è attaccare la persona e magari anche la famiglia.
Quindi a Lazzaro che non vedremo più in questo sala consigliare dalla parte del “potere” auguriamo tutte le fortune possibili.

Poi è la volta della Carrer, che ringrazia Lazzaro per tutto quello che le ha insegnato in questi cinque anni, poi la Capuzzo, anche lei in “uscita”, con i ringraziamenti ai dipendenti, al sindaco, ai consiglieri dicendosi fiduciosa che sia stato apprezzato il modo sobrio di stare in consiglio del suo gruppo, ecc., poi la De Zan, sicuramente in rientro, o come sindaca o come capogruppo di opposizione, che oltre ai ringraziamenti di rito, dice di essersi posta da un’altra parte (altra lista) per dare al comune una prospettiva di dieci/quindici anni, e poi il sindaco, che dichiara di aver subito “un colpo basso” per “l’abbandono” della De Zan e che naturalmente ringrazia, dipendenti, consiglieri, i volonatri, tutti insomma,  e che però  non fa nessuna autocritica, poi è la volta di Gottardi, il capogruppo di maggioranza, anche lui in uscita, che ringrazia anche i consiglieri di maggioranza e soprattutto quelli di minoranza per il loro comportamento mai sopra le righe.

Insomma un panegirico ben recitato da tutti, l’ultimo atto di questa legislatura.

Ma siamo già in campagna elettorale, e tutto diventa possibile, anche ritornare agli attacchi personali, come sta già accadendo, senza che nessuno si prenda la briga di tacitare sui social commenti inverecondi.

Tutto fa brodo, e un voto in più conta, a prescindere …

N.B.epitafio
Questa pseudo cronaca è anche il nostro di “epitafio”.
E’ la nostra ultima.

 

Ringraziamo i nostri numerosi lettori.
Crediamo abbiano apprezzato, in questi lunghi anni, questo servizio “politico” alle volte coriaceo, ma anche ironico e scanzonato, che abbiamo sempre cercato di mantenere all’interno della critica politica.

Non sappiamo se ci siamo riusciti, a voi l’ardua sentenza.
In ogni caso ci scusiamo se qualche volta, inconsciamente, abbiamo “sbordato”.

NB1.
Se volte sapere davvero cosa succederà nel vostro comune da ora in poi, non vi resta altro che andare ai consigli comunali.
E’ ora che alziate il “c..o” da quel maledetto divano.

Ciao a tutti.

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