Crisi economica? Compriamoci 131 cacciabombardieri

CONTRO UNA POLITICA DI MORTE,
TAGLIAMO LE SPESE PER LE ARMI E LA GUERRA

UN’ALTRA MANOVRA E’ POSSIBILE?

Perché in questo momento di grave crisi economica, in cui sono richiesti pesanti sacrifici a tutti, non un euro è stato tolto al bilancio del Ministero della Difesa? Perché il rigore vale sempre per i pensionati e il welfare e mai per i generali e le spese militari?

Perché sono stati confermati i finanziamenti per l’acquisto
di 131 cacciabombardieri F35 al costo di circa 15 miliardi di euro?

Perché in tutti gli incontri europei non una parola
è stata spesa per una riduzione concordata degli armamenti?

OGNI ORA NEL NOSTRO PAESE SI SPENDONO
3 MILIONI DI EURO PER LE ARMI E LA GUERRA,
76 MILIONI OGNI GIORNO, 50.000 EURO AL MINUTO.

I 15 miliardi di € che si spendono per l’acquisto degli F35 equivalgono al 75% della manovra (20 miliardi sono i tagli previsti agli Enti Locali e alle regioni, che vogliono dire minori servizi sociali e aumenti delle tariffe; altri 20 miliardi sono i tagli previsti alle prestazioni sociali).

Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare
cancellando l’acquisto degli F35,
si potrebbero costruire 2000 nuovi asili pubblici,
mettere in sicurezza oltre 10.000 scuole,
garantire un’indennità di disoccupazione di 700 € per 6 mesi
ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro.

IN TUTTA LA DISCUSSIONE NAZIONALE IN ATTO SULLA MANOVRA FINANZIARIA – CHE CI COSTERÀ 20 MILIARDI DI EURO NEL 2012 E 25 MILIARDI NEL 2013 – QUASI TOTALE È IL SILENZIO DI DESTRA E SINISTRA E DEI MEDIA
SUL NOSTRO BILANCIO DELLA DIFESA.

Perché nessuno descrive lo scenario provocato
dalle guerre da noi supportate?
Lutti, terrore, disperazione, stragi di civili,
tabula rasa dei diritti costituzionali e internazionali,
accaparramento da parte delle potenze occidentali di risorse
per mantenere il loro modello di sviluppo.

L’unica cosa certa è che le numerose guerre degli ultimi 20 anni non hanno risolto alcun conflitto, anzi spesso hanno lasciato una situazione peggiore.

BASTA CON QUESTA POLITICA DI MORTE

TAGLIAMO LE SPESE PER LE ARMI E LA GUERRA

Donne in Nero
Padova 17.12.2011

http://controlaguerra.blogspot.com/
donneinnero.padova@gmail.com

Aderisci alla CAMPAGNA TAGLIA LE ALI ALLE ARMI!
Oggi più che mai,
fai sentire la tua opinione sulle questioni di bilancio
che ci vengono imposte dall’alto.

http://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=82&id_topic=37

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Trevisani nel mondo, Australiani a Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Occasione sprecata o mancanza di sensibilità?
In occasione della recente inaugurazione del restaurato palazzo Municipale e della Piazza Vittorio Emanuele, l`ospite più prestigioso e gradito è stato nientemeno che l’Onorevole Ron Hoening, dal 1981 Sindaco della città di Botany Bay e pertanto già presente a Gaiarine in occasione del gemellaggio fra il nostro Comune con quella città nell’estate del 1983.
Il gemellaggio tra Gaiarine e Botany è stato un capolavoro diplomatico che ha realiz
zato il sogno di perpetuare la memoria degli emigranti, cittadini di due mondi.
Il recente monumento dedicato ai Trevisani nel Mondo non è stato meta di visita ufficiale da questi signori ospiti!
Dimenticato? Non è forse paradossale?
E ora ci si può benissimo chiedere: ma per quale motivo, si é voluto, costruito, il monumento ai Trevisani nel Mondo? E in pompa magna con ben due cerimonie inaugurato?
Onestamente e senza dubbio verrebbe da rispondere che, coscienziosi e volenterosi Gaiarinesi hanno voluto dimostrare la loro gratitudine verso coloro i quali, coinvolti nella drammatica situazione economica del dopoguerra, con senso di responsabilità e sacrificio hanno scelto la dura e incognita via dell’emigrazione. Questi cittadini, stabilitisi in diversi e spesso remoti paesi, hanno contribuito al passaggio dalla stentata economia agricola a quella che diventerà una fiorente economia industriale in Veneto e a Gaiarine nei decenni a venire.
Avere dato lustro al nome del nostro Comune nel Mondo è stato per loro motivo di onore ed orgoglio così come per noi che li ricordiamo. Purtroppo una vera occasione per concretizzare ufficialmente questo riconoscimento, le autorità Comunali (poco lungimiranti e ancor meno diplomatiche) non l’hanno tenuta e chissà per quale motivo!
Laggiù a Sydney nella grande baia di Botany, un parco è intitolato al nostro Comune.
“Gaiarine Gardens”, distante non più di un chilometro e mezzo si distende l`immenso cimitero, nel quale riposano nostri concittadini, illustri e meno illustri, ma creditori di ugual onore e preghiera. Altri hanno voluto e ottenuto accoglienza dopo la morte nella sospirata e indimenticata Terra Natia.

Tutti, chi più chi meno, sono artefici nel realizzare il grande sogno e capolavoro diplomatico che è stato il gemellaggio delle due municipalità.
Chi crede che tutto sia stato come “oro colato”, grossolanamente si sbaglia. Senz’altro non immagina cosa vuol dire, per un emigrante Italiano, conquistare la fiducia da parte degli indigeni Australiani. Non dimentichiamo che fino pochi anni prima, noi eravamo bollati come “traditori”. Pertanto quei nostri paesani hanno dovuto sudare le sette proverbiali camice, ma alla fine ce l’hanno fatta. Dopo pochi anni se ci chiedevano: Where are you from? Se rispondevamo: Near Venice: eravamo già Loro Friends “mate in gergo Australiano.”
Dunque quale migliore occasione sarebbe stato per onorare tutti questi nostri defunti!
L’Onorevole Ron Honing si sarebbe senz’altro commosso nel soffermarsi ufficialmente di fronte al monumento che ricorda quei suoi cari amici, perché tali essi erano.
Non avrebbe senz’altro perso l’occasione per ringraziare ancora una volta ufficialmente questa piccola parte del mondo, che così tanto ha fatto per fare progredire, materialmente, spiritualmente e culturalmente il Suo ma anche Nostro nuovo Mondo.
Silvano Zaccariotto

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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 3/2/2012

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 3/2/2012 alle ore 18.00 presso la sala della Casa Comunale di Villa Altan a Campomolino con il seguente ordine del giorno:

1.Approvazione verbali seduta del 28 novembre 2011 (dal N. 26 al N. 28)

2. Piano di assetto del territorio (P.A.T.)- adozione ai sensi dell’Art. 15 della L.R. 23 Aprile 2004, N. 11

3.Ratifica schema di accordo di programma tra Regione Veneto, Provincia di Treviso, Comuni di Gaiarine e Codognè, Veneto Strade Spa e Pianca Spa relativo a “Definizione viabilità complementare all’autosdrada A28″.

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Cultura etica nella Pubblica Amministrazione

La cultura organizzativa del servizio pubblico è il sistema di significati condivisi da parte di individui che cooperano. Essi si incarnano in simboli, miti, linguaggi, rituali, metafore, attraverso cui si traccia il discrimine tra lecito e illecito.
Il servizio pubblico ha un’etica che risponde a propri codici morali e norme derivate; in essa sono vigenti standard più restrittivi e intransigenti, rispetto sia all’etica privata sia a quelle proprie delle altre professioni.
Trattando dei costi della corruzione si possono utilizzare due modelli etici riguardo gli standard valoriali e normativi che connotano l’identità morale del funzionario pubblico nel suo ambiente organizzativo: l’ethos burocratico e l’ethos democratico.
Il primo è improntato ai seguenti principi: competenza, imparzialità, disinteresse, neutralità politica, lealtà e obbedienza. Questo modello considera corretto il comportamento amministrativo che si conforma a questi standard formali a prescindere dai concreti obiettivi perseguiti. Il secondo, invece, è orientato alla responsabilità e ai risultati che devono consistere nel perseguimento dell’interesse collettivo.
L’ethos burocratico e quello democratico costituiscono la “moralità burocratica” che richiede un uso responsabile della discrezionalità e prudenza nel perseguimento dell’interesse collettivo.
Nella pubblica amministrazione è però presente un terzo tipo di ethos che si allontana da questa sintesi virtuosa: quello corporativo. Esso è caratterizzato dall’eterogenesi dei fini e dal perseguimento degli interessi organizzativi dei burocrati.
I deprecati fenomeni di autoconservazione, autotutela, autoreferenzialità delle burocrazie pubbliche rafforzano le tendenze al malcomportamento e alla corruzione.

E allora..
Le opere pubbliche per esempio

Ristrutturazione Sede municipale di Gaiarine
circa 1.600.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset,ing. Giulia Croattini, ing. Davide Porcedda

Centro Sociale a Gaiarine (ex-ENAL o ex-Casa del Fascio)
650.000,00 €
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, ing. Davide Porcedda, Arch. Eleonora Zanardo, Geom. Lara Marcon

Sistemazione incrocio tra Via San Liberale e Via Salvatoizza Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
97.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Realizzazione di un tratto di pista ciclo/pedonale su Via San Liberala Gaiarine
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo
86.000,00 €
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Nuova palestra nell’ambito “Campus Sportivo” in località Calderano di Gaiarine
1.050.000,00 €
Progetto definitivo – IN SERVICE –
progettista architettonico geom. Grando, tutto il resto allo studio Carniel e socio

Ampliamento e recupero funzionale locali plesso scolastico di Francenigo – Progetto Mensa e locale attività motoria
670.000 €
Studio di fattibilità, progetto preliminare e definitivo
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset, Arch. Chiara Carniel

Progetto di fatibilità realizzazione Auditorium presso ExCinema di Gaiarine (2011)
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Percorso ciclo-pedonale lungo la S.P.126 da Gaiarine a Campomolino
Studio di fattibilità
Gruppo di Progettazione: Ing. Fiorenzo Carniel, Arch. Chiara Maset

Sistemazione di Via del Palù e Via Molino
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

Stralcio impianto di illuminazione
Studio Ing. Fiorenzo Carniel

inoltre anche la variante delle zone produttive con l’iter che si è concluso, con le risposte della regione, all’incirca nel 2005/2006

Informazione tecnica (ovvero degli usi e dei costumi)
Anche per la progettazione l’amministrazione di solito fa fare tre o cinque preventivi da professionisti diversi, e poi sceglie quello più economico a parità di tempo per la stesura del progetto.
Ma si può fare anche così:
l’amministrazione chiama il tecnico di fiducia e gli chiede di fornirgli 4 nomi a suo piacimento. Il tecnico di fiducia contatta i suoi “4 amici tecnici” e con loro concorda l’offerta che ovviamente sarà peggiore della sua. In questo modo è sicuro di prendere il lavoro.
L’amministrazione dovrebbe però ruotare i nomi da invitare alla gara.
Il service è un’altro modo per by-passare gare d’appalto.

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Ridurre le spese militari!

Ecco come e dove tagliare: dagli F35 al personale, dalle missioni militari agli altri sistemi d’arma

In questi giorni sta crescendo l’attenzione dei media sulle spese militari del nostro paese: sono troppe, con tanti sprechi e molta inefficienza. Abbiamo più “comandanti” (graduati) che “comandati” (soldati semplici) ed in proporzione agli organici, abbiamo un numero di generali superiore a quelli dell’esercito degli Stati Uniti.

Nel 2012 spenderemo oltre 23 miliardi di spesa con altri 15 da sprecare nei prossimi anni per 131 cacciabombardieri F35.

In tempi di crisi sono spese che non ci possiamo permettere: solo il costo per i cacciabombardieri F35 equivale a metà della manovra Monti.

Con i soldi spesi per gli F35 potremmo mettere in sicurezza le scuole italiane (che non rispettano la 626), avviare il riassetto idrogeologico del territorio ed in questo modo creare occasioni per le imprese e decine di migliaia di nuovi posti di lavoro. Potremmo finanziare gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori parasubordinati che oggi non hanno alcuna tutela in caso di perdita del posto di lavoro.

Perché il “rigore” vale sempre per i pensionati e per i lavoratori e mai per le gerarchie militari?

La Campagna Sbilanciamoci! – all’interno del Rapporto 2012 sulla spesa pubblica- ha elaborato un piano di proposte per ridurre di oltre 4,5 miliardi nel 2012 la spesa militare: proposte dettagliate e realizzabili sin da subito.

E’ un’alternativa concreta: invece di tagliare soldi al welfare e alla scuola, si possono ridurre le spese militari ed in questo modo trovare nuove risorse per fronteggiare la crisi e rilanciare l’economia.

proposte dal sito sbilanciamoci.org
e un brutto affare

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