L’acqua non si vende: Campagna Referendaria!

Era il 3 marzo del 2010, e in Consiglio Comunale un consigliere di minoranza leggeva con solennità un ordine del giorno che impegnava l’intero consiglio a

  1. costituzionalizzare il diritto all’acqua, attraverso le seguenti azioni:
    - riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto Umano all’acqua,
    […]
  2. a promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
    - informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;

    - contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
    - promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché promozione, in campo urbanistico–edilizio nelle procedure di attuazione del nuovo PAT, dell’installazione della doppia conduttura, di riciclo delle acqua e di azione di raccolta delle acque piovane per uso civile;
    […]
  3. a sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
    - sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di una quantità da definirsi di litri per persona al giorno;
    […]
IL CONSIGLIO COMUNALE

con voti : – favorevoli n. 5 – contrari n. 0 – astenuti n. 11

D E L I B E R A

DI DICHIARARE l’acqua:
• un bene comune, essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente;
• un diritto inviolabile, universale, inalienabile ed indivisibile dell’uomo, che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall’art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana.
DI DICHIARARE
il Servizio Idrico Integrato un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.
DI TRASMETTERE il presente provvedimento all’AATO Veneto Orientale.
[…]

Forse loro non lo sanno: lo trovate integralmente qui !

Ma come recita la saggezza popolare, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e proprio di altrettanta acqua sembra esserci bisogno per far emergere il sotterraneo e oscuro lavoro che certamente i Consiglieri tutti stanno operando per mettere in pratica impegni così solennemente presi. Come altrettanto sicuramente si stanno adoperando per promuovere «tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza» e quindi anche l’adesione fattiva alla Campagna Referendaria che sta raccogliendo firme per abrogare tutte quelle norme che di fatto hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e cambiando la risorsa bene comune per eccellenza in merce. Considerata l’importanza dell’obiettivo “Acqua bene di tutti” non ne facciamo certo una questione di colore o schieramento politico, per cui attendiamo fiduciosi di poter collaborare come foraxfora ai banchetti allestiti sia dai consiglieri di maggioranza che di minoranza.

Oh, si saran mica persi in un bicchier d’acqua?

Banchetti ed iniziative in Veneto; referenti x Treviso
Banchetti ed iniziative in Friuli Venezia Giulia; referente x Pordenone
Appello di Padre Alex Zanotelli

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Vitamina L come Legalit

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è un’organizzazione dedita a sollecitare e coordinare la società civile contro tutte le mafie e favorire la creazione e lo sviluppo di una comunità alternativa alle mafie stesse.
Nata il 25 marzo 1995, la prima iniziativa è stata la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge che prevedesse il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Sarà approvata a scadenza di legislatura la legge 109/96. Attualmente consta di 1300 gruppi locali e nazionali.
Libera Terra è il suo marchio che contraddistingue le produzioni delle cooperative che producono le materie prime su terre confiscate alla criminalità organizzata. Il presidente dell’organizzazione è don Luigi Ciotti, già fondatore del Gruppo Abele di Torino e direttore della rivista Narcomafie. Il presidente onorario è Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia.

Diversi i settori di lavoro di Libera: beni confiscati, formazione (scuole, università ed extra scuola), sport, Libera Terra, Internazionale e memoria.

I Cento Passi (cantano i Modena City Ramblers – scene dal film di Marco Tullio Giordana)

«La mafia non esiste!» (Piero Chiambretti intervista Marcello Dell’Utri)

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Vitamina L come Legalit

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è un’organizzazione dedita a sollecitare e coordinare la società civile contro tutte le mafie e favorire la creazione e lo sviluppo di una comunità alternativa alle mafie stesse.
Nata il 25 marzo 1995, la prima iniziativa è stata la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge che prevedesse il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Sarà approvata a scadenza di legislatura la legge 109/96. Attualmente consta di 1300 gruppi locali e nazionali.
Libera Terra è il suo marchio che contraddistingue le produzioni delle cooperative che producono le materie prime su terre confiscate alla criminalità organizzata. Il presidente dell’organizzazione è don Luigi Ciotti, già fondatore del Gruppo Abele di Torino e direttore della rivista Narcomafie. Il presidente onorario è Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia.

Diversi i settori di lavoro di Libera: beni confiscati, formazione (scuole, università ed extra scuola), sport, Libera Terra, Internazionale e memoria.

I Cento Passi (cantano i Modena City Ramblers – scene dal film di Marco Tullio Giordana)

«La mafia non esiste!» (Piero Chiambretti intervista Marcello Dell’Utri)

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF